cos'è l'amore?

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rinata4
00lunedì 3 gennaio 2005 13:30
Se anche parlassi le lingue degli uomini e degli angeli, ma non avessi l'amore, sono come un bronzo che risuona o un cembalo che tintinna.

E se avessi il dono della profezia e conoscessi tutti i misteri e tutta la scienza, e possedessi la pienezza della fede così da trasportare le montagne, ma non avessi l'amore, non sarei nulla.

E se anche distribuissi tutte le mie sostanze e dessi il mio corpo per esser bruciato, ma non avessi l'amore, niente mi gioverebbe.

L'amore è paziente, è benigno l'amore; non è invidioso l'amore, non si vanta, non si gonfia, non manca di rispetto, non cerca il suo interesse, non si adira, non tiene conto del male ricevuto, non gode dell'ingiustizia, ma si compiace della verità.

Tutto copre, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta.

L'amore non avrà mai fine.




rinata4
00lunedì 3 gennaio 2005 13:40
Ciao Dana... sono passi biblici sinceramente non ricordo esattamente dove si trovano..forse dico forse in efesini ma non ricordo il capitolo..stasera ci guardo bene..magari qualcun altro può aiutarci..saluti[SM=g27994]m1:


Chi.dove.quando
00lunedì 3 gennaio 2005 13:41
Re:

Scritto da: benimussoo 03/01/2005 13.36
Ciao Rosa, molto bello quello che hai scritto, aiutami, dai, non mi ricordo chi l'ha scritto...ufffffffiiiiii sto invecchiando[SM=g27994]m21: non mi ricordo?[SM=g27994]m22: Hai voglia di aiutarmi??? Me lo dici!!!!?


con simpatia [SM=g27994]m1:





Devi avere molta dimestichezza con la Bibbia. Difatti sono parole di Paolo, se non vado errando ai Corinti.

Salutissimi
Chi.dove.quando
00lunedì 3 gennaio 2005 13:45
Re: Re:

Scritto da: Chi.dove.quando 03/01/2005 13.41




Devi avere molta dimestichezza con la Bibbia. Difatti sono parole di Paolo, se non vado errando ai Corinti.

Salutissimi



1 Corinti 13
animhatua
00lunedì 21 febbraio 2005 20:22
[SM=x511449]

La storia dell'amore








Raccontano che un giorno si riunirono in un luogo della terra tutti i sentimenti e le qualità degli uomini.

Quando la noia si fu presentata per la terza volta, la pazzia come sempre un po' folle propose:
"giochiamo a nascondino!". L'interesse alzò un sopracciglio e la curiosità senza potersi
contenere chiese: "a nascondino? di che si tratta?" "é un gioco -spiegò la pazzia - in cui io
mi copro gli occhi e mi metto a contare fino a 1000000 mentre voi vi nascondete, quando avrò
terminato di contare il primo di voi che scopro prenderà il mio posto per continuare il gioco".

L'entusiasmo si mise a ballare, accompagnato dall'euforia. L'allegria fece tanti salti che finì per
convincere il dubbio e persino l'apatia, alla quale non interessava mai niente.... però non tutti
vollero partecipare. La verità preferì non nascondersi. Perché se poi tutti alla fine la scoprono?
La superbia pensò che fosse un gioco molto sciocco (in fondo ciò che le dava fastidio era che
non fosse stata una sua idea) e la codardia preferì non arricchirsi.

"UNO,DUE,TRE..." -cominciò a contare la pazzia. La prima a nascondersi fu la pigrizia che si
lasciò cadere dietro la prima pietra che trovò sul percorso. La fede volò in cielo e l'invidia si
nascose all'ombra del trionfo che con le proprie forze era riuscito a salire sull'albero più alto. La
generosità quasi non riusciva a nascondersi. Ogni posto che trovava le sembrava meraviglioso
per qualcuno dei suoi amici. Che dire di un lago cristallino? Ideale per la bellezza. Le fronde di
un albero? Perfetto per la timidezza. Le ali di una farfalla? Il migliore per la voluttà. Una folata di
vento? Magnifico per la libertà. Così la generosità finì per nascondersi in un raggio di sole.
L'egoismo, al contrario trovò subito un buon nascondiglio, ventilato, confortevole e tutto per sé.
La menzogna si nascose sul fondale degli oceani (non e' vero, si nascose dietro l'arcobaleno!).
La passione e il desiderio al centro dei vulcani. L'oblio....non mi ricordo...dove?

Quando la pazzia arrivò a contare 999999 l'amore non aveva ancora trovato un posto dove
nascondersi poiché li trovava tutti occupati; finché scorse un cespuglio di rose e alla fine decise
di nascondersi tra i suoi fiori. "un milione!" - contò la pazzia. E cominciò a cercare. La prima a
comparire fu la pigrizia, solo a tre passi da una pietra. Poi udì la fede, che stava discutendo con
Dio su questioni di teologia, e sentì vibrare la passione e il desiderio dal fondo dei vulcani. Per
caso trovò l'invidia e poté dedurre dove fosse il trionfo. L'egoismo non riuscì a trovarlo: era
fuggito dal suo nascondiglio essendosi accorto che c'era un nido di vespe. Dopo tanto
camminare, la pazzia ebbe sete e nel raggiungere il lago scoprì la bellezza. Con il dubbio le
risultò ancora più facile, giacché lo trovò seduto su uno steccato senza avere ancora deciso da
che lato nascondersi.

Alla fine trovò un po' tutti: il talento nell'erba fresca, l'angoscia in una grotta buia, la menzogna
dietro l'arcobaleno e infine l'oblio che si era già dimenticato che stava giocando a nascondino.
Solo l'amore non le appariva da nessuna parte. La Pazzia cercò dietro ogni albero, dietro ogni
pietra, sulla cima delle montagne e quando stava per darsi per vinta scorse il cespuglio di rose e
cominciò a muovere i rami. Quando, all'improvviso, si udì un grido di dolore: le spine avevano
ferito gli occhi dell'amore! La pazzia non sapeva più che cosa fare per discolparsi; pianse,
pregò, implorò, domandò perdono e alla fine gli promise che sarebbe diventata la sua guida.

Da allora, da quando per la prima volta si giocò a nascondino sulla terra, l'amore e' cieco e la
pazzia sempre lo accompagna....
ghyuj

[Modificato da animhatua 21/02/2005 20.27]

Chi.dove.quando
00sabato 19 novembre 2005 19:47
Mi faceva presente giorni fa l'amico amministratore Rino che questa sezione non dava risposte adeguate allo scopo per cui ha pensato di inserirla, ossia per dare un pò di spazio alle ns donne ed amiche che, di solito, sono più sensibili al sentimento dell'amore.

Sarà che le discussioni religiose, spesso molto accaldate, interrompono il libero fluire del sentimento amore?
Può darsi...c'è come la sensazione che parlare in questo forum di amore sia qualcosa di stridente.
Eppure amare e le storie d'amore non hanno mai recato danno a nessuno. Forse è un pregiudizio. non lo so...ditemi anche voi.

Detto questo volevo farvi partecipi di come giorni fa, sostando casualmente su un forum, lasciai, a seguito d'una lettura fatta, un piccolo commento di solidarietà.
Il giorno successivo mi è stato chiesto di scrivere ancora ed io, anche a motivo del tipo di argomento, che mi stava a cuore, ho finito per espormi su un argomento così scottante, in particolare oggi...l'amore.

Vi riporto le repliche di tre foristi al mio primo intervento e la mia successiva risposta, nella speranza che possa alimentare in questa sezione l'interesse per un argomento cisì delicato:


DEDICATO A VOI CHE CREDETE NELL'AMORE.


IL MODO DI PENSARE

Star....

Che storia meravigliosa hai raccontato...grazie per questa tua testimonianza...
Non so se l'amore eterno esiste, se c'è è davvero molto raro e bisogna essere molto fortunati nell'incontrare la nostra metà, e determinati ad alimentare sempre (da entrambi le parti) questo amore che è molto molto delicato...


Lean.... 19/11/2005 14.46
esperienze bellissime come questa sono rare..siete stati fortunati a incontrarvi e a continuare ad amarvi per tanto tempo..quando l'amore viene corrisposto sembra di essere nell'Eden quando non lo è più si cade nell'inferno piu nero..a volte credo sia preferibile il niente


Boy... 19/11/2005 14.57
No Chidoqua..leggere questo mi rende veramente felice e sarebbe bello continuare a leggere..ti prego di farlo..per continuare a sperare che ancora esiste quello che si è perso..

Ed io vosì ho replicato:


Amici carissimi,

ho la sensazione che per tutti e tre c'è una sorta di miscredenza nell'amore, ancorchè desiderato e sperato ardentemente. Tutti e tre definite fortunato un amore che dura e tutti e tre ritenete che quando la fortuna arride è raro che l'amore possa continuare.
Come se l'amore fosse un'entità a se stante e che decida di baciare chi vuole e persistere nel tempo dove vuole, senza che nulla noi possiamo per influenzarlo e per indirizzarlo.
Insommma, una sorta di predestinazione, un colpo di fortuna, la vincita come nel gioco del lotto, qualcosa una tantum.

Personalmente non sono d'accordo, mentre sono d'accordo, purtroppo, nell'osservare che molti amori si infrangono come onde sugli scogli, miseramente, recando con sè sofferenze in simbiosi con la scia di ricordi cui voi stessi accennate, quasi fosse vero che sia più possibile vivere l'amore nell'ambito dei ricordi, quindi della fantasia, che nel quotidiano e durante l'arco di una vita.

Ecco...credo che bisognerebbe un attimo abbandonare le sfere alte dell'amore fantastico e scendere un attimo in terra, a fare i conti con l'amore nel reale...con lui a tu per tu.

Non è possible che nel fantastico l'amore possa convincerci della sua enternità e nulla possa nel concreto...ecco, questo direi...una sorta di sfiducia data a priori per vera, esistente e limitante.
Come dire che se l'amore sia vero lo sia solo ipoteticamente, nella fantasia, ma nella realtà no...dite..."non ci credo".

Bhè, dico, amcici miei, se preventivamente vengono posti ostacoli, nella nostra mente, alla realizzazione d'un amore vero, se siamo noi stessi i primi ad esserci convinti che l'AMORE, quello con la A maiuscola, possa al massimo baciarci nella fase iniziale e non per sempre, come potrà essere che accada che sia diverso da come noi stessi crediamo?

Ecco...questo...potrebbe darsi il caso che i primi a non credere nella forza dell'amore siamo noi stessi che, magari, finiamo per interpretare una passione iniziale come il massimo che l'amore può dare, e poi necessariamente si spegnerà...perchè può essere così, normalmente, perchè l'abbiamo creduto... perchè se succede agli altri, non può non succedere a noi...ed ecco...presi da quel timore strisciante ed inesorabile, siamo lì ad attendere che qualcosa da un momento all'altro possa succedere e spezzare l'incanto...sì, siamo in attesa, ce l'attendiamo, prima o poi accadrà...ed accade che accade...ed era l'evento atteso. Brutto vero?

Quante volte abbiamo invece solo sperato, ed abbiamo avuto fede, che si trattasse di un amore per sempre...il nostro?
Allora, amici, io credo che il nostro modo di pensare l'amore possa essere un potente alleato...ma dobbiamo pensarlo possibile, per sempre...ed ecco che...può accadere più di quanto noi stessi riusciamo ad immaginare.

Ovviamente il modo di pensare non è tutto, ci va dell'altro, ma è importante che si cominci da una parte...ecco...si cominci dalle nostre convinzioni.
C'è chi è convinto, guardando un bellisimo abito in vetrina, di desiderarlo immensamente ed indossarlo.
Poi quando l'indossa va fiero, ma...questo è il punto...già mentre lo indossa per la prima volta comincia a pensare al prossimo abito, poi, dopo averlo indossato un certo numero di volte, appare sempre meno appagante, meno soddisfacente, più invecchiato, fuori moda...ecco, amici, questo può essere anche l'amore...come un vestito, per il quale il nostro modo di concepirlo, ci ha portati ad accantonarlo...quel vestito resterà solo più nei ricordi, per il piacere immediato che ci ha offerto mentre era in vetrina e quando per la prima volta l'abbiamo indossato.

C'è, per contro, anche chi è convinto della stessa cosa quando guarda quel bellissimo abito in vetrina (potrebbe essere un auto, se volete o quello che volete), desiderando immensamente indossarlo.

Qual'è la differenza dal primo?

Sta nel modo di pensare e nel valore che si attribuisce a quell'abito.
Avete mai sentito parlare dei collezionisti?
Per queste persone, convinti nella testa (percepite che cosa sia un modo di pensare?), più l'abito invecchia, più diventa prezioso, più aumenta l'attaccamento, più va nella vetrina del proprio cuore, pronti a decantarlo ad illustrarlo, a mostrarlo orgogliosamente...ecco questo...forse non calza, ma lo trovo un esempio di ciò che intendo con amore per sempre.

Un AMORE amici, converrete che vale più di un abito.

E' il modo di pensare che fa la differenza, non la sola cosa, ma forse la più importante.

Ecco il valore del modo di pensare:

Vi era un cieco dinanzi al supermarket, con la mano tesa ed un capello con poche monetine all'interno. La testa china (indice di poca speranza) ed un cartello a fianco del suo cane con: "sono cieco, fate la carità".

Nell'ultima parte della mattinata il capello era ancora quasi vuoto.
Si ferma dinanzi a lui un signore, guarda, mette una monetina e, poichè era poeta, prende il cartello e vi scrive qualcosa di suo, senza che il cieco si accorgesse.

Nell'arco di mezz'ora il cappello si riempì di monete ed il cieco, che però sentiva bene il rumore delle monetine, ebbe un sussulto ed alza la testa e sorride (era tornata la speranza).
Si riavvicina il signore ed il cieco percepisce dal suono la sua presenza e chiede: Che cosa ha fatto per me, signore?

Il signore: "Niente di eccezionale, amico caro, ho pensato di volerti bene, di fare qualcosa per te, di lasciare un segno della mia presenza...ecco, non ho nulla...ho semplicemente scritto altro sul cartello"

"Cosa hai scritto?" chiede il cieco.

Nulla di eccezionale, una piccola riflessione d'amore, ho scritto:

" OGGI E' PRIMAVERA ED IO NON LA VEDO"

Ed il cieco si legò nel cuore a quell'amico.

Percepite la potenza della parola, quando è espressa con convinzione?

Temo di aver detto troppo e d'avervi annoiati.

Con affetto
Chidoqua
Bicchiere mezzo pieno
00sabato 19 novembre 2005 21:01
Caro Chi.dove.quando,
molto belle e molto profonde le tue parole. Rivelano un animo acute e sensibile che scende nella sorgente dell’animo umano, riscoprendo le calde anque di quel nobile sentimento che bagna come rugiada tutte le nostre emozioni più vive. E’ un dolce sentimento l’amore e rende la vita più splendente, primaverale, come un vento che ti accarezza e ti porta lontano sule sue ali nell’azzurro cielo. L’amore però ha un mortale nemico sulla sua strada: LA PAURA.
E’ la paura che frena e inibisce la nostra spontaneità. Molto spesso capitano delle forti delusioni d’amore che causano delle ferite che come cicatrici non scompaiono più. Rimangono impresse indellebili nella tua memoria e sfiancano la tua fiducia in questo nobile sentimento.
Dopo aver passato dei travagli che li hanno fatti patire come anime dannate all’inferno, alcuni si alzano soli e abbandonati, risvegliandosi da un bellissimo sogno certamente molto gioioso mentre durava, ma che dall’amaro in bocca quando torni nella realtà. Hanno dato tutto per questo amore, erano disposti persino a sacrificare la loro stessa vita per questa fede in un sentimento così nobile, ma ne hanno dovuto pagare lo scotto, che li prosciuga di ogni forza e di ogni speranza. Costoro stanchi si sono rialzati, e hanno ripreso la loro corsa della vita, ma non erano più come prima poichè la loro fede era morta. E quando la pianta dell’amore muore, seccando anche le sue radici, non basta qualche goccia di romanticismo per farla risvegliare.
I sofferenti dell’amore si dicono: “Sì, l’amore è bello, può trasmettere tanta felicità, ma allo stesso tempo può trasmettere anche tanto dolore. Che cosa c’è di più straziante di sapere che la tua vita è finita? Che la persona che amavi ti ha abbandonato, oppure non può più amarti? Perchè mai bisogna amare qualcuno, a che fine? Per andare a sbattere la testa contro il cemento armato come avevo fatto prima? Per ricadere in quel baratro di sofferenza e di angoscia perpetua in cui versavo prima? Ma chi me lo fa fare?”
Ed ecco che la paura prende il sopravvento e l’amore muore davvero! La nostra mente si abitua a non avere più fede in esso e quindi l’amore scompare dalla nostra anima.

Io conosco persone del genere; ci parlo spesso e io stesso faccio parte del loro gruppo. Ebbene sì, ho paura di amare, perchè ho paura di illudermi. Nella mia vita non ho mai sofferto così tanto come per l’amore. E ancora oggi i ricordi quando mi si affollano nella testa mi rattristano la giornata e mi rendono gli occhi lucidi, così come sta accadendo ora mentre parlo di queste cose.
Ho la sensazione che non mi innamorerò mai più. Adesso sto conoscendo una cara ragazza, ma sia io che lei abbiamo deciso di dedicarci solo all’amicizia, senza pensare a nient’altro. Però provo sentimenti di gelosia quando questa ragazza subisce le attenzioni da parte di altri uomini; quindi non posso definirla solo amicizia. Forse è qualcosa di più. Chi lo sa...
Sia io che lei abbiamo avuto bruttissime esperienze nell’amore e questo ci spinge a fermarci e a non lasciarci andare. Sinceramente non so se lei provi qualcosa di più per me oltre all’amicizia, maso che anchelei ha perso la fiducia nell’amore. E questo ci mette in una situazione di stallo dalla quale nessuno dei dure sembra intenzionato a sbloccarsi.
Sinceramente non credo che se ne verrà più fuori e poi siccome mi tornano in mente le mie esperienze passate e dolorose (e solo io so quanto ho sofferto!) mi chiedo sevalga la pena di rischiare.
Io vedo l’amore come un amplificatore di emozioni. Amplifica sì le emozioni belle, ma anche quelle bruttissime come la sofferenza e il dolore.
Come liberarsi della paura di amare e nello stesso tempo non rischiare di soffrire? Questa è una domanda a cui ancora oggi non ho saputo trovare risposta.

Un saluto a te, Chi! Sono contento che tu abbia una grande gioia nella tua vita. Mi auguro che il tuo sole possa splendere in eterno.Te lo auguro con tutto il cuore.
Sinceramente tuo,
Bicchiere mezzo pieno fdetr

[Modificato da Bicchiere mezzo pieno 19/11/2005 21.40]

Chi.dove.quando
00sabato 19 novembre 2005 22:37
Quando a parlare è il cuore si avverte.

Bicchy ha versato in queste righe una parte di se stesso e del suo malanno interiore.

Chiunque può avvertire che a scrivere è stata la penna del suo profondo intimo.

Tenteremo di aggiungere esperienze ad esperienze, nella speranza che in qualcuna di esse ritroviamo la strada smarrita.

Un sera di molti anni fa, ne avevo circa 18, partivo da una città del nord direzione sud. Erano circa le 23,00 e, mentre il treno si avviava, una ragazza sale velocemente e viene a sedersi accanto a me. Di fronte una coppia simpatica di anziani. Lei dal finestrino sventolava il fazzoletto al suo amato e piangeva a dirotto...finchè lo perse di vista.
Si la lasciò andare di botto sul sedile sconfortata e piangeva a dirotto...finchè il vecchietto le disse: "signorina è da un pò che lei sta piangendo...le voglio dire una cosa, vede, da che mondo è mondo non c'è stata mai una notte così lunga che non abbia visto l'alba...lei vedrà di nuovo il suo ragazzo...suvvia non pianga"
La ragazza si asciugò le lacrime e diniziò a chiacchierare.
Quello strazio era finito.

C'è sempre perciò un alba, lo ha detto anche Square.

Con tanta simpatia...brutto antipatico!

Chidoqua
benimussoo
00martedì 3 gennaio 2006 22:03
Ma dove sei Chi Dove Quando? hai scritto delle cose bellissime ti devo fare i miei complimenti! [SM=g27995] Devi essere un romanticone!!! Ciao Dana [SM=x511460]
Justee
00sabato 11 marzo 2006 10:13
1Corinzi 13:4-7
4 L'amore è paziente, è benevolo; l'amore non invidia; l'amore non si vanta, non si gonfia, 5 non si comporta in modo sconveniente, non cerca il proprio interesse, non s'inasprisce, non addebita il male, 6 non gode dell'ingiustizia, ma gioisce con la verità; 7 soffre ogni cosa, crede ogni cosa, spera ogni cosa, sopporta ogni cosa.

cvdf
Justee
00sabato 11 marzo 2006 15:43
Cantico 4:7
Tu sei tutta bella, amica mia,
e non c'è nessun difetto in te.

Justee
00lunedì 13 marzo 2006 17:04
Romani Cap 13

9 Infatti il non commettere adulterio, non uccidere, non rubare, non concupire e qualsiasi altro comandamento si riassumono in questa parola: Ama il tuo prossimo come te stesso.

10 L'amore non fa male alcuno al prossimo; l'amore, quindi, è l'adempimento della legge.

11 E questo tanto più dovete fare, conoscendo il tempo nel quale siamo; poiché è ora omai che vi svegliate dal sonno; perché la salvezza ci è adesso più vicina di quando credemmo. [SM=g28002]
Justee
00mercoledì 15 marzo 2006 09:51
Ravasi - Amore e Bibbia
L'amore ha sempre qualcosa di misterioso. Ne era già consapevole il sapiente biblico del libro dei Proverbi che si fermava stupito davanti a «quattro realtà misteriose: la via dell'aquila nel cielo, la via del serpente sulla roccia, la via della nave in alto mare e la via dell'amore tra un giovane e la sua ragazza» (30,18-19). La scorsa settimana abbiamo iniziato a raccontare la storia d'amore tra un profeta, Osea, e una donna, Gomer. Una storia drammatica che è stata ripresa anche da un poeta israeliano contemporaneo, S. Ginsburg, in una sua poesia, Ahavat Hoshea, cioè "L'amore di Osea", e da un drammaturgo suo connazionale, J. Kahn, in un testo che è stato rappresentato per la prima volta nel 1956 e che recava come titolo il nome ebraico del profeta, Hoshea'.
L'amore va oltre la logica della ragione. Anche se tradito e umiliato, Osea non può fare a meno della donna che egli ama. E, allora, nel capitolo 2 del suo libro egli sogna e spera: Gomer, delusa dai suoi amanti, ritornerà e riprenderà il suo posto accanto al focolare rimasto deserto, all'interno della casa, coi tre figli avuti dal matrimonio col profeta. «Tornerò dal mio primo marito», dirà, «perché con lui ero ben più felice di adesso!» (2,9). Osea immagina, allora, di riabbracciare la sua donna e di celebrare con lei un nuovo fidanzamento e una nuova luna di miele.
La corteggerà ancora, insieme ritorneranno nei luoghi della loro giovinezza, saranno uniti, apportati negli spazi immensi del deserto, abbracciati l'uno sul cuore dell'altra (in ebraico Osea dice letteralmente: «le parlerò sul cuore»): «Ecco, la sedurrò di nuovo, la porterò nel deserto, parlerò al suo cuore... Là mi risponderà come nei giorni della giovinezza» (2,16-17). Gomer, allora, pronunzierà la parola tanto attesa: solo tu sei il mio uomo, mio marito: «In quel giorno mi chiamerai: Marito mio! E non più: Padrone mio! dalla bocca le strapperò i nomi degli idoli, nomi ormai dimenticati» (2,18-19).
In questa dichiarazione della donna si cela il valore spirituale della parabola autobiografica narrata dal profeta: '"padrone" in ebraico è ba'al, il terinine con cui si indicava il dio pagano della fertilità. Sulla bocca di Israele non risuonerà più la parola dell'invocazione idolatrica del dio Baal, ma quella dell'intimità col Signore, lo sposo, il Il marito" della comunità di Israele. Si capisce, allora, che il profeta voleva far balenare nella sua storia personale un'altra storia, quella del popolo che aveva tradito Dio per rincorrere gli idoli, illudendosi di ottenere da essi benessere e felicità.
Uno scrittore inglese, N. Nichelano, nel 1955 ha ripreso la vicenda di Ossea e Gore nella sua opera Una lotta per il diavolo per scoprirvi il costante duello tra amore e infedeltà, tra bene e male, tra lealtà e tradimento, tra Dio e Satana, a cui siamo destinati nella nostra vita. Ossea, in finale, spera che l'ultima parola sia quella dell'amore e dell'abbraccio. Non per nulla conclude il capitolo 2 ripetendo per tre volte la formula matrimoniale: «Per sempre sarai mia sposa; mia sposa sarai nella giustizia e nel diritto, nell'affetto e nell'amore. Sarai mia sposa nella fedeltà e tu conoscerai il Signore» (2,21-22).
snupy
00giovedì 5 ottobre 2006 10:15
Amore: che cosa e'?

Questa parola fra le piu' abusate in assoluto, il cui significato e' sfuggente e ricco di ogni possibile sfumatura.

Amore agape, amore filos, amore eros.

Quali le differenze? Quale l'importanza per una vita degna? quali le rinunce? Quale la morale che lo giudica?

Thommi
00venerdì 6 ottobre 2006 22:20
L'amore è ciò che muove il sole e le altre stelle.
Kohan
00domenica 22 ottobre 2006 14:58
Io seguo ciò che ha detto Giovanni Paolo II : l'amore è la realizzazione più completa delle possibilità dell'uomo.E' l'attualizzazione della potenzialità intrinseca della persona.
Questa trova nell'amore la più grande pienezza del proprio essere, della propria esistenza oggettiva.
L'amore è l'atto che realizza nel modo più completo l'esistenza della persona.
Poi tra agape ed eros inteso come lo intendevano i Greci si differenzia altro che per una sfumatura...è l'esatto opposto.
L'eros è per sua natura un bisogno di ciò che è bello e buono, è un desiderio di possedere questo "bello-e-buono" di cui si è mancanti, ed è inoltre capacità e forza di conquistarlo.
E' una forza che cresce di continuo.
Dunque l'eros tende a conquistare e a possedere sempre di più, di fruire dell'oggetto acquisito a livello sempre più alto, al fine di crescere in bellezza e bontà; qui l'amore è direttamente proporzionale alla grandezza dell'oggetto amato.
L'amore nel pensiero cristiano capovolge questa cosa : l'agape è una donazione che non chiede come condizione del donare qlcosa in cambio, e quindi non ha ragioni esterne a sè.
E' libera donazione di una persona nei confronti di un'altra , volere solamente il bene dell'altro.
Concludo con il bellissimo aforisma di Gomez Davila :"La domanda tace solo di fronte all'amore.Perchè amore? E' l'unica domanda impossibile. L'amore non è mistero , ma luogo in cui il mistero si dissolve".
Giovanni Reale rules owsr
giainuso
00lunedì 23 ottobre 2006 15:27
un apostrofo rosa tra le parole T'AMO ?....

ammazza però sò boni sti baci perugina !

scusate [SM=g27988]
bruno [SM=x511460]
snupy
00mercoledì 25 ottobre 2006 16:46
una parola che si presta a troppe nterpretazioni e' una parola priva di significato-
l' amor che muove il sol e le altre stelle...

Ma, al di la della prosopopea didascalica e cebrativa, che cosa e' realmente questo affetto, che si esprime con sentimento e passione?

E' una prerogativa umana? Oppure tutti i mammiferi, e forse altre creature, provano questo sentimento, anche se non lo possono traslare in poesia e prosa?

In che cosa affonda l' amore?
Non affonda forse nel nostro essere biologico, che altri non e' la vita nella sua essenza, che si esprime nelle sue creatura, con la volona' di sopravvivenza e di riproduzione di se?

Non e' forse piu' reale ed utile sondarne questo aspetto?

il.gabbiano
00mercoledì 25 ottobre 2006 18:02
Re: una parola che si presta a troppe nterpretazioni e' una parola priva di significato-

Written by: snupy 25/10/2006 16.46
l' amor che muove il sol e le altre stelle...

Ma, al di la della prosopopea didascalica e cebrativa, che cosa e' realmente questo affetto, che si esprime con sentimento e passione?

E' una prerogativa umana? Oppure tutti i mammiferi, e forse altre creature, provano questo sentimento, anche se non lo possono traslare in poesia e prosa?

In che cosa affonda l' amore?
Non affonda forse nel nostro essere biologico, che altri non e' la vita nella sua essenza, che si esprime nelle sue creatura, con la volona' di sopravvivenza e di riproduzione di se?

Non e' forse piu' reale ed utile sondarne questo aspetto?





L'amore è puro nella sua morbosità.
E' dolce nella sua amarezza.
E' la cosa più bella della vita, perchè rappresenta "...l'ora più dolce prima d'essere ammazzato" (Lucio Dalla).
E' quella cosa che provoca prima immenso piacere, illudendo,
ma poi non si esime dal provocare con altrettanta disinvoltura
immenso dolore.
E' quella cosa che ti fa sorridere, per poi farti piombare in un mare di lacrime.
E' quella cosa che ti mette sul piedistallo, ma poi con la sua arroganza ti umilia e ti atterra.
E' quella cosa umile da subito, ma arrogante poi.
E' quella cosa che si spezza per te, per poi spezzarti.
E' quella cosa che t'ama per la vita, ma ti ignora il giorno dopo.
E' quell'atto che dalle stelle ti confina nella stalla.
E' quell'atto che è al di sopra dell'amicizia, ma annega in un bicchiere d'acqua.
E' quell'espediente che fa dire: "io per te percorrerei mari e monti, darei la vita...ma, (quando finisce di raccontar balle), dice:"Cara, domani, se non piove, verrò a trovarti".

E' quell'impegno alla fedeltà che sconfina nel tradimento.
E'...E'...E'...tutto, meno ciò che vuol far intendere: Amore eterno.

L'AMORE è PROFONDO EGOISMO.

Una delle forme più alte di egoismo profondo, viscerale.

Scandaloso? 345 tazp

Il Gabbiano


giainuso
00giovedì 26 ottobre 2006 14:38
Re: Re: una parola che si presta a troppe nterpretazioni e' una parola priva di significato-

Written by: il.gabbiano 25/10/2006 18.02



L'amore è puro nella sua morbosità.
E' dolce nella sua amarezza.
E' la cosa più bella della vita, perchè rappresenta "...l'ora più dolce prima d'essere ammazzato" (Lucio Dalla).
E' quella cosa che provoca prima immenso piacere, illudendo,
ma poi non si esime dal provocare con altrettanta disinvoltura
immenso dolore.
E' quella cosa che ti fa sorridere, per poi farti piombare in un mare di lacrime.
E' quella cosa che ti mette sul piedistallo, ma poi con la sua arroganza ti umilia e ti atterra.
E' quella cosa umile da subito, ma arrogante poi.
E' quella cosa che si spezza per te, per poi spezzarti.
E' quella cosa che t'ama per la vita, ma ti ignora il giorno dopo.
E' quell'atto che dalle stelle ti confina nella stalla.
E' quell'atto che è al di sopra dell'amicizia, ma annega in un bicchiere d'acqua.
E' quell'espediente che fa dire: "io per te percorrerei mari e monti, darei la vita...ma, (quando finisce di raccontar balle), dice:"Cara, domani, se non piove, verrò a trovarti".

E' quell'impegno alla fedeltà che sconfina nel tradimento.
E'...E'...E'...tutto, meno ciò che vuol far intendere: Amore eterno.

L'AMORE è PROFONDO EGOISMO.

Una delle forme più alte di egoismo profondo, viscerale.

Scandaloso? 345 tazp

Il Gabbiano





l'amore per una donna è puro meravilgioso egoismo,l'amore per un figlio,l'amore disposto a rinunciare a se stessi,alle proprio aspirazioni,ai propi bisogni,alla propria vita,pure questo è espressioni di una logica causa/effetto/profitto ?

Thommi
00giovedì 26 ottobre 2006 20:23

l'amore per una donna è puro meravilgioso egoismo,l'amore per un figlio,l'amore disposto a rinunciare a se stessi,alle proprio aspirazioni,ai propi bisogni,alla propria vita,pure questo è espressioni di una logica causa/effetto/profitto ?


Si, perchè cmq la metti, stai soddisfando un tuo bisogno, una tua sensazione. Amare un altra persona non cambia le cose, è in ogni caso la tua sensazione di amore che stai soddisfando, quindi nient'altro che te stesso. Se poi le tue esigenze coincidono con quelle di un altro ben venga.
il.gabbiano
00venerdì 27 ottobre 2006 00:27
Re: Re: Re: una parola che si presta a troppe nterpretazioni e' una parola priva di significato-
Written by: giainuso 26/10/2006 14.38
---------------------------

> l'amore per una donna è puro meravilgioso egoismo,

Perfetto...secondo alcuni moderni analisti del pensiero.


> l'amore per un figlio,

E' un'altissima, se non la più alta, forma di egoismo. Il figlio è percepito come la continuazione di sè e l'amore per lui viene vissuto come amore per se stesso. Le aspirazioni dei figli diventano le proprie...è un bene prezioso che sentiamo assolutamente come nostro.


> l'amore disposto a rinunciare a se stessi,

Quale sarebbe questo amore? Se ne può parlare solo se si parla del tipo di rinuncia, altrimenti è generico. Quando un bene o un persona è così fortemente ed egoisticamente desiderato al punto di provare soddisfazione a rinunciare a se stessi?

> alle proprio aspirazioni,

Si rinuncia alla proprie aspirazioni sempre e comunque in cambio di qualcosa, non certamente per nulla. Rinuncio a questa cosa perchè tu in cambio me ne dai un'altra...altrimenti non rinuncio. Chi rinuncia senza nulla in cambio è alla frutta...è persona che ha poca stima di sè. Chi non ama se stesso al di sopra di tutto ha scarsa stima di sè...spesso perchè si è lasciato condizionare.


> ai propi bisogni,alla
> propria vita,pure questo è espressioni di una logica
> causa/effetto/profitto ?

Certamente...vale lo stesso discorso che per i punti precedenti.
Chi fa tutto ciò che fa senza egoistico tornaconto personale prima o poi cade in disgrazia con se stesso e dovrà fare i conti con stress, burn-aut, finanche con la depressione.
Spesso il discorso religioso diventa un discorso di questo tipo, che porta, cioè, alla scarsa stima di sè.
Naturalmente tutto ciò che qui si è detto non vuol essere verità di fede, ma un momento di riflessione su un soggetto tanto discusso come l'amore.
yhuj
Ciao

Il Gabbiano




snupy
00sabato 11 novembre 2006 11:35
amore
Scrive Gabbiano:

l'amore per un figlio,

E' un'altissima, se non la più alta, forma di egoismo. Il figlio è percepito come la continuazione di sè e l'amore per lui viene vissuto come amore per se stesso. Le aspirazioni dei figli diventano le proprie...è un bene prezioso che sentiamo assolutamente come nostro.



Sono d'accordo.
L'amore per una donna e' l'amore per quella parte di se che portera' i propri geni per 9medi e poi partoriranno una nostra appendice genetica.

L'amore per un figlio e' l'amore per la continuazione genetica dell'individuo.
Da qui la gelosia, che per la donna e' assicurarsi cibo e necessita per la prole, mantre per un uomo e' la protezione del proprio vaso dove depositare il proprio seme.

L'amore per il parentado e' l'amore per il gruppo genetico, che offre la naturale protezione al nucleo famigliare, anche se poi, in realta' le cose non vanno cosi'.

L'amore per il gruppo sociale di appartenenza e' il bisogno di protezione del clan e della famiglia, che attraverso la solidarieta', si assicura protezione e aiuto in caso di bisogno.

Ipse dixit, :- L'uome ' un animale sociale.-

Il tutto motivato da un sano e inconsapevole egoismo, dono di natura.

O.
)Mefisto(
00sabato 11 novembre 2006 12:33
In una società sempre più interessata alla facciata, all'essere buonisti a tutti i livelli, a mostrarsi tollerante verso altre religioni, si contrappone ad una società gretta e meschina, che "discrimina" i propri simili; prendiamo ad esempio i "gay" o coloro che si sentono prigionieri in un corpo non loro come i "transessuali".

Fin dall'inizio dei tempi, chi la pensa in un modo diverso, chi non accetta il proprio ruolo, chi Ama un'altro/a del proprio sesso, viene considerato /a una malattia, dove "bisogna" curarla in tutti i modi possibili e quando la "cura" od il "lavaggio del cervello" non riesce, è bene eliminarla se possibile anche fisicamente.

1) Cosa ne pensate voi, del fatto di voler per forza cambiare anche il modo di Amare fra persone dello stesso sesso?

2) E' realmente una malattia l'essere gay o transessuale?

3) Ma esiste veramente una malattia, oppure è il bigottismo e la meschinità dell'essere uomo, che vuole "imporre" la propria volontà su i suoi simili?

4) Ma l'Amore è veramente delineato fra sessi diversi oppure esiste anche fra gli appartenenti dello stesso sesso?

Kohan
00giovedì 4 gennaio 2007 14:07
Ciao Ben se guardi all'inizio ho già postato un pò come la penso cmq ora mi vien da rispondere così capovolgendo ciò che ha detto gabbiano :

L'amore è puro nella suo mistero.
E' dolce e ci fa capire quant'è amara la vita quando non c'è.
E' la cosa più bella della vita.
E' quella cosa che provoca immenso piacere, facendoci capire,quand'è assente, cosa sia la povertà dell'illusione e il dolore.
E' quella cosa che ti fa sorridere , facendoci capire cosa sia la tristezza.
E' quella cosa che ti mette sul piedistallo ma poi, col nostro egoismo e orgoglio ci sostituiamo ad essa... ed ecco che ci abbattiamo.
Non è l'amore che ci umilia ma è la vera umiltà che ci fa conoscere l'amore.
E' quella cosa umile da subito che ci fa capire quanto siamo arroganti.
E' quella cosa che si spezza per noi facendoci capire che se nn l'accettiamo, ci spezziamo.
E' quella cosa che ci ama per la vita, ma se la lasci sfuggire ti ignora il giorno dopo.
E' quell'atto che dalle stelle, venendo a mancare ci confina nella stalla.
E' quell'atto che è al di sopra dell'amicizia e che se nn l'alimentiamo ci fa annegare in un bicchiere d'acqua.
E' quell'espediente che fa dire: "io per te percorrerei mari e monti, darei la vita...ma, (quando lo mettiamo in secondo piano e ci mettiamo noi al primo), diciamo:"Cara, domani, se non piove, verrò a trovarti".

E' quell'impegno alla fedeltà che quando non vi aderiamo , ci fa capire cosa sia il tradimento.
E'tutto ciò che vuol far proprio intendere: Amore eterno.
L'Amore è la cosa più profonda che innalza l'uomo.
Quando viene a mancare ic fa capire quanto sia grande la miseria dell'uomo.
Ciao !
ballodasola
00giovedì 17 maggio 2007 13:19
lo spunto mi è venuto leggendo uno dei recenti 3d,e per non andate ot,penso sia giusto aprirne uno nuovo.

Mario 70, ma anche molti altri dicono che amore è fare ciò che la nostra coscienza ci suggerisce.
Pensate che sia una guida sufficiente,giusta,oppure che questo porti ad autodeterminare cos'è il bene e cosa il male?

ciao
bds
Roberto Bellarmino
00giovedì 17 maggio 2007 13:28
Una risposta potrebbe essere racchiusa in Matteo 25:31-46:

31 Quando il Figlio dell'uomo verrà nella sua gloria con tutti i suoi angeli, si siederà sul trono della sua gloria. 32 E saranno riunite davanti a lui tutte le genti, ed egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dai capri, 33 e porrà le pecore alla sua destra e i capri alla sinistra. 34 Allora il re dirà a quelli che stanno alla sua destra: Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla fondazione del mondo. 35 Perché io ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere; ero forestiero e mi avete ospitato, 36 nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, carcerato e siete venuti a trovarmi. 37 Allora i giusti gli risponderanno: Signore, quando mai ti abbiamo veduto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, assetato e ti abbiamo dato da bere? 38 Quando ti abbiamo visto forestiero e ti abbiamo ospitato, o nudo e ti abbiamo vestito? 39 E quando ti abbiamo visto ammalato o in carcere e siamo venuti a visitarti? 40 Rispondendo, il re dirà loro: In verità vi dico: ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l'avete fatto a me. 41 Poi dirà a quelli alla sua sinistra: Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli. 42 Perché ho avuto fame e non mi avete dato da mangiare; ho avuto sete e non mi avete dato da bere; 43 ero forestiero e non mi avete ospitato, nudo e non mi avete vestito, malato e in carcere e non mi avete visitato. 44 Anch'essi allora risponderanno: Signore, quando mai ti abbiamo visto affamato o assetato o forestiero o nudo o malato o in carcere e non ti abbiamo assistito? 45 Ma egli risponderà: In verità vi dico: ogni volta che non avete fatto queste cose a uno di questi miei fratelli più piccoli, non l'avete fatto a me. 46 E se ne andranno, questi al supplizio eterno, e i giusti alla vita eterna».
jwscientist
00giovedì 17 maggio 2007 14:57
Non credo sia possibile raggiungere convinzioni salutari "ballando da sola".
Le nostre convinzioni non vengono soltanto da un'indagien razionale della realta'.
Ma chi raggiunge decisioni e convinzioni sagge,e perche' e' in equilibrio con gli altri,con la natura,e con la conoscenza.

Le nostre convinzioni vengono quasi piu' dalle nostre emozioni che dalla razionalita'.
Provate a ragionare logicamnete quando siete innamorati ,di solito e' impossibile.

Cosi' per le convinzioni dipendono sia da tutti noi stessi che anche dall'esterno ,e' piu' un ballo di gruppo,invece ballo da sola come i tdg sono isolati dal resto del mondo e ballano da soli.

E poi arrivano quelle convinzioni cosi ferme che quando le diciamo al resto del mondo(che dovrebbe capirle subito) ci guardano come fossimo dei pazzi.

E allora pensiamo che sono sotto Satana e pronti a essere distrutti.
Justeee
00venerdì 18 maggio 2007 09:24
io credo che l'amore sia un'istinto umano che nasce per mantenere la specie e poi a seconda della religione che uno pratica si identifica nei momenti della nostra vita [SM=x511451]

[Modificato da Justee 23/05/2007 18.14]

alenis
00giovedì 24 maggio 2007 20:56
lessi tempo fa un libro; uno dei miei preferiti : "il profeta" di Gibran. Storia nella quale un maestro lasciava un villaggio; poichè era amatissimo dalla gente del luogo tutti lo vanno a salutare e gli fanno domande su vari argomenti; c'è chi gli chiede di parlare della gioia e del dolore, chi dei figli, chi del giudizio e della passione, e chi dell'amore:

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Allora Almitra disse: parlaci dell'Amore.
E lui sollevò la stessa e scrutò il popolo
e su di esso calò una grande quiete. E con voce ferma disse:
Quando l'amore vi chiama, seguitelo.
Anche se le sue vie sono dure e scoscese.
e quando le sue ali vi avvolgeranno, affidatevi a lui.
Anche se la sua lama, nascosta tra le piume vi può ferire.
E quando vi parla, abbiate fede in lui,
Anche se la sua voce può distruggere i vostri sogni
come il vento del nord devasta il giardino.

Poiché l'amore come vi incorona così vi crocefigge.
E come vi fa fiorire così vi reciderà.
Come sale alla vostra sommità e accarezza i più teneri
rami che fremono al sole,
Così scenderà alle vostre radici e le scuoterà fin dove
si avvinghiano alla terra.
Come covoni di grano vi accoglie in sé.
Vi batte finché non sarete spogli.
Vi staccia per liberarvi dai gusci.
Vi macina per farvi neve.
Vi lavora come pasta fin quando non siate cedevoli.
E vi affida alla sua sacra fiamma perché siate
il pane sacro della mensa di Dio.

Tutto questo compie in voi l'amore, affinché
possiate conoscere i segreti del vostro cuore
e in questa conoscenza farvi frammento del cuore della vita.
Ma se per paura cercherete nell'amore unicamente
la pace e il piacere,
Allora meglio sarà per voi coprire la vostra nudità
e uscire dall'aia dell'amore,
Nel mondo senza stagioni, dove riderete ma non tutto
il vostro riso e piangerete,
ma non tutte le vostre lacrime.

L'amore non da nulla fuorché sé stesso e non attinge
che da se stesso.
L'amore non possiede né vorrebbe essere posseduto;
Poiché l'amore basta all'amore.

Quando amate non dovreste dire: "Ho Dio nel cuore",
ma piuttosto, "Io sono nel cuore di Dio".
E non crediate di guidare l'amore,
perché se vi ritiene degni è lui che vi guida.

L'amore non vuole che compiersi.
Ma se amate e se è inevitabile che abbiate desideri,
i vostri desideri hanno da essere questi:
Dissolversi e imitare lo scorrere del ruscello
che canta la sua melodia nella notte.
Conoscere la pena di troppa tenerezza.
Essere trafitti dalla vostra stessa comprensione d'amore,
E sanguinare condiscendenti e gioiosi.
Destarsi all'alba con cuore alato e rendere grazie
per un altro giorno d'amore;
Riposare nell'ora del meriggio e meditare sull'estasi d'amore;
Grati, rincasare la sera;
E addormentarsi con una preghiera in cuore
per l'amato e un canto di lode sulle labbra.

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