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cos'è l'amore?

Ultimo Aggiornamento: 24/05/2007 20:56
03/01/2005 13:30
 
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Se anche parlassi le lingue degli uomini e degli angeli, ma non avessi l'amore, sono come un bronzo che risuona o un cembalo che tintinna.

E se avessi il dono della profezia e conoscessi tutti i misteri e tutta la scienza, e possedessi la pienezza della fede così da trasportare le montagne, ma non avessi l'amore, non sarei nulla.

E se anche distribuissi tutte le mie sostanze e dessi il mio corpo per esser bruciato, ma non avessi l'amore, niente mi gioverebbe.

L'amore è paziente, è benigno l'amore; non è invidioso l'amore, non si vanta, non si gonfia, non manca di rispetto, non cerca il suo interesse, non si adira, non tiene conto del male ricevuto, non gode dell'ingiustizia, ma si compiace della verità.

Tutto copre, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta.

L'amore non avrà mai fine.




03/01/2005 13:40
 
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Ciao Dana... sono passi biblici sinceramente non ricordo esattamente dove si trovano..forse dico forse in efesini ma non ricordo il capitolo..stasera ci guardo bene..magari qualcun altro può aiutarci..saluti[SM=g27994]m1:


03/01/2005 13:41
 
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Re:

Scritto da: benimussoo 03/01/2005 13.36
Ciao Rosa, molto bello quello che hai scritto, aiutami, dai, non mi ricordo chi l'ha scritto...ufffffffiiiiii sto invecchiando[SM=g27994]m21: non mi ricordo?[SM=g27994]m22: Hai voglia di aiutarmi??? Me lo dici!!!!?


con simpatia [SM=g27994]m1:





Devi avere molta dimestichezza con la Bibbia. Difatti sono parole di Paolo, se non vado errando ai Corinti.

Salutissimi
03/01/2005 13:45
 
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Re: Re:

Scritto da: Chi.dove.quando 03/01/2005 13.41




Devi avere molta dimestichezza con la Bibbia. Difatti sono parole di Paolo, se non vado errando ai Corinti.

Salutissimi



1 Corinti 13
21/02/2005 20:22
 
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La storia dell'amore








Raccontano che un giorno si riunirono in un luogo della terra tutti i sentimenti e le qualità degli uomini.

Quando la noia si fu presentata per la terza volta, la pazzia come sempre un po' folle propose:
"giochiamo a nascondino!". L'interesse alzò un sopracciglio e la curiosità senza potersi
contenere chiese: "a nascondino? di che si tratta?" "é un gioco -spiegò la pazzia - in cui io
mi copro gli occhi e mi metto a contare fino a 1000000 mentre voi vi nascondete, quando avrò
terminato di contare il primo di voi che scopro prenderà il mio posto per continuare il gioco".

L'entusiasmo si mise a ballare, accompagnato dall'euforia. L'allegria fece tanti salti che finì per
convincere il dubbio e persino l'apatia, alla quale non interessava mai niente.... però non tutti
vollero partecipare. La verità preferì non nascondersi. Perché se poi tutti alla fine la scoprono?
La superbia pensò che fosse un gioco molto sciocco (in fondo ciò che le dava fastidio era che
non fosse stata una sua idea) e la codardia preferì non arricchirsi.

"UNO,DUE,TRE..." -cominciò a contare la pazzia. La prima a nascondersi fu la pigrizia che si
lasciò cadere dietro la prima pietra che trovò sul percorso. La fede volò in cielo e l'invidia si
nascose all'ombra del trionfo che con le proprie forze era riuscito a salire sull'albero più alto. La
generosità quasi non riusciva a nascondersi. Ogni posto che trovava le sembrava meraviglioso
per qualcuno dei suoi amici. Che dire di un lago cristallino? Ideale per la bellezza. Le fronde di
un albero? Perfetto per la timidezza. Le ali di una farfalla? Il migliore per la voluttà. Una folata di
vento? Magnifico per la libertà. Così la generosità finì per nascondersi in un raggio di sole.
L'egoismo, al contrario trovò subito un buon nascondiglio, ventilato, confortevole e tutto per sé.
La menzogna si nascose sul fondale degli oceani (non e' vero, si nascose dietro l'arcobaleno!).
La passione e il desiderio al centro dei vulcani. L'oblio....non mi ricordo...dove?

Quando la pazzia arrivò a contare 999999 l'amore non aveva ancora trovato un posto dove
nascondersi poiché li trovava tutti occupati; finché scorse un cespuglio di rose e alla fine decise
di nascondersi tra i suoi fiori. "un milione!" - contò la pazzia. E cominciò a cercare. La prima a
comparire fu la pigrizia, solo a tre passi da una pietra. Poi udì la fede, che stava discutendo con
Dio su questioni di teologia, e sentì vibrare la passione e il desiderio dal fondo dei vulcani. Per
caso trovò l'invidia e poté dedurre dove fosse il trionfo. L'egoismo non riuscì a trovarlo: era
fuggito dal suo nascondiglio essendosi accorto che c'era un nido di vespe. Dopo tanto
camminare, la pazzia ebbe sete e nel raggiungere il lago scoprì la bellezza. Con il dubbio le
risultò ancora più facile, giacché lo trovò seduto su uno steccato senza avere ancora deciso da
che lato nascondersi.

Alla fine trovò un po' tutti: il talento nell'erba fresca, l'angoscia in una grotta buia, la menzogna
dietro l'arcobaleno e infine l'oblio che si era già dimenticato che stava giocando a nascondino.
Solo l'amore non le appariva da nessuna parte. La Pazzia cercò dietro ogni albero, dietro ogni
pietra, sulla cima delle montagne e quando stava per darsi per vinta scorse il cespuglio di rose e
cominciò a muovere i rami. Quando, all'improvviso, si udì un grido di dolore: le spine avevano
ferito gli occhi dell'amore! La pazzia non sapeva più che cosa fare per discolparsi; pianse,
pregò, implorò, domandò perdono e alla fine gli promise che sarebbe diventata la sua guida.

Da allora, da quando per la prima volta si giocò a nascondino sulla terra, l'amore e' cieco e la
pazzia sempre lo accompagna....
ghyuj

[Modificato da animhatua 21/02/2005 20.27]

--



*°*°* Se il Sole oggi non si decide a sorgere
accenderò una lampada abbronzante *°*°*

°*°FdF°*°forum della famiglia



19/11/2005 19:47
 
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Mi faceva presente giorni fa l'amico amministratore Rino che questa sezione non dava risposte adeguate allo scopo per cui ha pensato di inserirla, ossia per dare un pò di spazio alle ns donne ed amiche che, di solito, sono più sensibili al sentimento dell'amore.

Sarà che le discussioni religiose, spesso molto accaldate, interrompono il libero fluire del sentimento amore?
Può darsi...c'è come la sensazione che parlare in questo forum di amore sia qualcosa di stridente.
Eppure amare e le storie d'amore non hanno mai recato danno a nessuno. Forse è un pregiudizio. non lo so...ditemi anche voi.

Detto questo volevo farvi partecipi di come giorni fa, sostando casualmente su un forum, lasciai, a seguito d'una lettura fatta, un piccolo commento di solidarietà.
Il giorno successivo mi è stato chiesto di scrivere ancora ed io, anche a motivo del tipo di argomento, che mi stava a cuore, ho finito per espormi su un argomento così scottante, in particolare oggi...l'amore.

Vi riporto le repliche di tre foristi al mio primo intervento e la mia successiva risposta, nella speranza che possa alimentare in questa sezione l'interesse per un argomento cisì delicato:


DEDICATO A VOI CHE CREDETE NELL'AMORE.


IL MODO DI PENSARE

Star....

Che storia meravigliosa hai raccontato...grazie per questa tua testimonianza...
Non so se l'amore eterno esiste, se c'è è davvero molto raro e bisogna essere molto fortunati nell'incontrare la nostra metà, e determinati ad alimentare sempre (da entrambi le parti) questo amore che è molto molto delicato...


Lean.... 19/11/2005 14.46
esperienze bellissime come questa sono rare..siete stati fortunati a incontrarvi e a continuare ad amarvi per tanto tempo..quando l'amore viene corrisposto sembra di essere nell'Eden quando non lo è più si cade nell'inferno piu nero..a volte credo sia preferibile il niente


Boy... 19/11/2005 14.57
No Chidoqua..leggere questo mi rende veramente felice e sarebbe bello continuare a leggere..ti prego di farlo..per continuare a sperare che ancora esiste quello che si è perso..

Ed io vosì ho replicato:


Amici carissimi,

ho la sensazione che per tutti e tre c'è una sorta di miscredenza nell'amore, ancorchè desiderato e sperato ardentemente. Tutti e tre definite fortunato un amore che dura e tutti e tre ritenete che quando la fortuna arride è raro che l'amore possa continuare.
Come se l'amore fosse un'entità a se stante e che decida di baciare chi vuole e persistere nel tempo dove vuole, senza che nulla noi possiamo per influenzarlo e per indirizzarlo.
Insommma, una sorta di predestinazione, un colpo di fortuna, la vincita come nel gioco del lotto, qualcosa una tantum.

Personalmente non sono d'accordo, mentre sono d'accordo, purtroppo, nell'osservare che molti amori si infrangono come onde sugli scogli, miseramente, recando con sè sofferenze in simbiosi con la scia di ricordi cui voi stessi accennate, quasi fosse vero che sia più possibile vivere l'amore nell'ambito dei ricordi, quindi della fantasia, che nel quotidiano e durante l'arco di una vita.

Ecco...credo che bisognerebbe un attimo abbandonare le sfere alte dell'amore fantastico e scendere un attimo in terra, a fare i conti con l'amore nel reale...con lui a tu per tu.

Non è possible che nel fantastico l'amore possa convincerci della sua enternità e nulla possa nel concreto...ecco, questo direi...una sorta di sfiducia data a priori per vera, esistente e limitante.
Come dire che se l'amore sia vero lo sia solo ipoteticamente, nella fantasia, ma nella realtà no...dite..."non ci credo".

Bhè, dico, amcici miei, se preventivamente vengono posti ostacoli, nella nostra mente, alla realizzazione d'un amore vero, se siamo noi stessi i primi ad esserci convinti che l'AMORE, quello con la A maiuscola, possa al massimo baciarci nella fase iniziale e non per sempre, come potrà essere che accada che sia diverso da come noi stessi crediamo?

Ecco...questo...potrebbe darsi il caso che i primi a non credere nella forza dell'amore siamo noi stessi che, magari, finiamo per interpretare una passione iniziale come il massimo che l'amore può dare, e poi necessariamente si spegnerà...perchè può essere così, normalmente, perchè l'abbiamo creduto... perchè se succede agli altri, non può non succedere a noi...ed ecco...presi da quel timore strisciante ed inesorabile, siamo lì ad attendere che qualcosa da un momento all'altro possa succedere e spezzare l'incanto...sì, siamo in attesa, ce l'attendiamo, prima o poi accadrà...ed accade che accade...ed era l'evento atteso. Brutto vero?

Quante volte abbiamo invece solo sperato, ed abbiamo avuto fede, che si trattasse di un amore per sempre...il nostro?
Allora, amici, io credo che il nostro modo di pensare l'amore possa essere un potente alleato...ma dobbiamo pensarlo possibile, per sempre...ed ecco che...può accadere più di quanto noi stessi riusciamo ad immaginare.

Ovviamente il modo di pensare non è tutto, ci va dell'altro, ma è importante che si cominci da una parte...ecco...si cominci dalle nostre convinzioni.
C'è chi è convinto, guardando un bellisimo abito in vetrina, di desiderarlo immensamente ed indossarlo.
Poi quando l'indossa va fiero, ma...questo è il punto...già mentre lo indossa per la prima volta comincia a pensare al prossimo abito, poi, dopo averlo indossato un certo numero di volte, appare sempre meno appagante, meno soddisfacente, più invecchiato, fuori moda...ecco, amici, questo può essere anche l'amore...come un vestito, per il quale il nostro modo di concepirlo, ci ha portati ad accantonarlo...quel vestito resterà solo più nei ricordi, per il piacere immediato che ci ha offerto mentre era in vetrina e quando per la prima volta l'abbiamo indossato.

C'è, per contro, anche chi è convinto della stessa cosa quando guarda quel bellissimo abito in vetrina (potrebbe essere un auto, se volete o quello che volete), desiderando immensamente indossarlo.

Qual'è la differenza dal primo?

Sta nel modo di pensare e nel valore che si attribuisce a quell'abito.
Avete mai sentito parlare dei collezionisti?
Per queste persone, convinti nella testa (percepite che cosa sia un modo di pensare?), più l'abito invecchia, più diventa prezioso, più aumenta l'attaccamento, più va nella vetrina del proprio cuore, pronti a decantarlo ad illustrarlo, a mostrarlo orgogliosamente...ecco questo...forse non calza, ma lo trovo un esempio di ciò che intendo con amore per sempre.

Un AMORE amici, converrete che vale più di un abito.

E' il modo di pensare che fa la differenza, non la sola cosa, ma forse la più importante.

Ecco il valore del modo di pensare:

Vi era un cieco dinanzi al supermarket, con la mano tesa ed un capello con poche monetine all'interno. La testa china (indice di poca speranza) ed un cartello a fianco del suo cane con: "sono cieco, fate la carità".

Nell'ultima parte della mattinata il capello era ancora quasi vuoto.
Si ferma dinanzi a lui un signore, guarda, mette una monetina e, poichè era poeta, prende il cartello e vi scrive qualcosa di suo, senza che il cieco si accorgesse.

Nell'arco di mezz'ora il cappello si riempì di monete ed il cieco, che però sentiva bene il rumore delle monetine, ebbe un sussulto ed alza la testa e sorride (era tornata la speranza).
Si riavvicina il signore ed il cieco percepisce dal suono la sua presenza e chiede: Che cosa ha fatto per me, signore?

Il signore: "Niente di eccezionale, amico caro, ho pensato di volerti bene, di fare qualcosa per te, di lasciare un segno della mia presenza...ecco, non ho nulla...ho semplicemente scritto altro sul cartello"

"Cosa hai scritto?" chiede il cieco.

Nulla di eccezionale, una piccola riflessione d'amore, ho scritto:

" OGGI E' PRIMAVERA ED IO NON LA VEDO"

Ed il cieco si legò nel cuore a quell'amico.

Percepite la potenza della parola, quando è espressa con convinzione?

Temo di aver detto troppo e d'avervi annoiati.

Con affetto
Chidoqua
19/11/2005 21:01
 
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Caro Chi.dove.quando,
molto belle e molto profonde le tue parole. Rivelano un animo acute e sensibile che scende nella sorgente dell’animo umano, riscoprendo le calde anque di quel nobile sentimento che bagna come rugiada tutte le nostre emozioni più vive. E’ un dolce sentimento l’amore e rende la vita più splendente, primaverale, come un vento che ti accarezza e ti porta lontano sule sue ali nell’azzurro cielo. L’amore però ha un mortale nemico sulla sua strada: LA PAURA.
E’ la paura che frena e inibisce la nostra spontaneità. Molto spesso capitano delle forti delusioni d’amore che causano delle ferite che come cicatrici non scompaiono più. Rimangono impresse indellebili nella tua memoria e sfiancano la tua fiducia in questo nobile sentimento.
Dopo aver passato dei travagli che li hanno fatti patire come anime dannate all’inferno, alcuni si alzano soli e abbandonati, risvegliandosi da un bellissimo sogno certamente molto gioioso mentre durava, ma che dall’amaro in bocca quando torni nella realtà. Hanno dato tutto per questo amore, erano disposti persino a sacrificare la loro stessa vita per questa fede in un sentimento così nobile, ma ne hanno dovuto pagare lo scotto, che li prosciuga di ogni forza e di ogni speranza. Costoro stanchi si sono rialzati, e hanno ripreso la loro corsa della vita, ma non erano più come prima poichè la loro fede era morta. E quando la pianta dell’amore muore, seccando anche le sue radici, non basta qualche goccia di romanticismo per farla risvegliare.
I sofferenti dell’amore si dicono: “Sì, l’amore è bello, può trasmettere tanta felicità, ma allo stesso tempo può trasmettere anche tanto dolore. Che cosa c’è di più straziante di sapere che la tua vita è finita? Che la persona che amavi ti ha abbandonato, oppure non può più amarti? Perchè mai bisogna amare qualcuno, a che fine? Per andare a sbattere la testa contro il cemento armato come avevo fatto prima? Per ricadere in quel baratro di sofferenza e di angoscia perpetua in cui versavo prima? Ma chi me lo fa fare?”
Ed ecco che la paura prende il sopravvento e l’amore muore davvero! La nostra mente si abitua a non avere più fede in esso e quindi l’amore scompare dalla nostra anima.

Io conosco persone del genere; ci parlo spesso e io stesso faccio parte del loro gruppo. Ebbene sì, ho paura di amare, perchè ho paura di illudermi. Nella mia vita non ho mai sofferto così tanto come per l’amore. E ancora oggi i ricordi quando mi si affollano nella testa mi rattristano la giornata e mi rendono gli occhi lucidi, così come sta accadendo ora mentre parlo di queste cose.
Ho la sensazione che non mi innamorerò mai più. Adesso sto conoscendo una cara ragazza, ma sia io che lei abbiamo deciso di dedicarci solo all’amicizia, senza pensare a nient’altro. Però provo sentimenti di gelosia quando questa ragazza subisce le attenzioni da parte di altri uomini; quindi non posso definirla solo amicizia. Forse è qualcosa di più. Chi lo sa...
Sia io che lei abbiamo avuto bruttissime esperienze nell’amore e questo ci spinge a fermarci e a non lasciarci andare. Sinceramente non so se lei provi qualcosa di più per me oltre all’amicizia, maso che anchelei ha perso la fiducia nell’amore. E questo ci mette in una situazione di stallo dalla quale nessuno dei dure sembra intenzionato a sbloccarsi.
Sinceramente non credo che se ne verrà più fuori e poi siccome mi tornano in mente le mie esperienze passate e dolorose (e solo io so quanto ho sofferto!) mi chiedo sevalga la pena di rischiare.
Io vedo l’amore come un amplificatore di emozioni. Amplifica sì le emozioni belle, ma anche quelle bruttissime come la sofferenza e il dolore.
Come liberarsi della paura di amare e nello stesso tempo non rischiare di soffrire? Questa è una domanda a cui ancora oggi non ho saputo trovare risposta.

Un saluto a te, Chi! Sono contento che tu abbia una grande gioia nella tua vita. Mi auguro che il tuo sole possa splendere in eterno.Te lo auguro con tutto il cuore.
Sinceramente tuo,
Bicchiere mezzo pieno fdetr

[Modificato da Bicchiere mezzo pieno 19/11/2005 21.40]

La verità non è qualcosa di statico ma è basata su una conoscenza progressiva, in grado di mettere in discussione anche i precedenti concetti raggiunti usando il modello del metodo scientifico
19/11/2005 22:37
 
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Quando a parlare è il cuore si avverte.

Bicchy ha versato in queste righe una parte di se stesso e del suo malanno interiore.

Chiunque può avvertire che a scrivere è stata la penna del suo profondo intimo.

Tenteremo di aggiungere esperienze ad esperienze, nella speranza che in qualcuna di esse ritroviamo la strada smarrita.

Un sera di molti anni fa, ne avevo circa 18, partivo da una città del nord direzione sud. Erano circa le 23,00 e, mentre il treno si avviava, una ragazza sale velocemente e viene a sedersi accanto a me. Di fronte una coppia simpatica di anziani. Lei dal finestrino sventolava il fazzoletto al suo amato e piangeva a dirotto...finchè lo perse di vista.
Si la lasciò andare di botto sul sedile sconfortata e piangeva a dirotto...finchè il vecchietto le disse: "signorina è da un pò che lei sta piangendo...le voglio dire una cosa, vede, da che mondo è mondo non c'è stata mai una notte così lunga che non abbia visto l'alba...lei vedrà di nuovo il suo ragazzo...suvvia non pianga"
La ragazza si asciugò le lacrime e diniziò a chiacchierare.
Quello strazio era finito.

C'è sempre perciò un alba, lo ha detto anche Square.

Con tanta simpatia...brutto antipatico!

Chidoqua
03/01/2006 22:03
 
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Ma dove sei Chi Dove Quando? hai scritto delle cose bellissime ti devo fare i miei complimenti! [SM=g27995] Devi essere un romanticone!!! Ciao Dana [SM=x511460]
11/03/2006 10:13
 
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1Corinzi 13:4-7
4 L'amore è paziente, è benevolo; l'amore non invidia; l'amore non si vanta, non si gonfia, 5 non si comporta in modo sconveniente, non cerca il proprio interesse, non s'inasprisce, non addebita il male, 6 non gode dell'ingiustizia, ma gioisce con la verità; 7 soffre ogni cosa, crede ogni cosa, spera ogni cosa, sopporta ogni cosa.

cvdf

«Il Mondo non sarà mai abbastanza vasto, né l’Umanità abbastanza forte per essere degni di Colui che li ha creati e vi si è incarnato»
(P. Teilhard de Chardin, La vision du passé, in “Inno dell’universo”, Queriniana, Brescia 1995, p. 76)>>



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