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Se anche parlassi le lingue degli uomini e degli angeli, ma non avessi l'amore, sono come un bronzo che risuona o un cembalo che tintinna.
E se avessi il dono della profezia e conoscessi tutti i misteri e tutta la scienza, e possedessi la pienezza della fede così da trasportare le montagne, ma non avessi l'amore, non sarei nulla.
E se anche distribuissi tutte le mie sostanze e dessi il mio corpo per esser bruciato, ma non avessi l'amore, niente mi gioverebbe.
L'amore è paziente, è benigno l'amore; non è invidioso l'amore, non si vanta, non si gonfia, non manca di rispetto, non cerca il suo interesse, non si adira, non tiene conto del male ricevuto, non gode dell'ingiustizia, ma si compiace della verità.
Tutto copre, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta.
L'amore non avrà mai fine.
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Mi faceva presente giorni fa l'amico amministratore Rino che questa sezione non dava risposte adeguate allo scopo per cui ha pensato di inserirla, ossia per dare un pò di spazio alle ns donne ed amiche che, di solito, sono più sensibili al sentimento dell'amore.
Sarà che le discussioni religiose, spesso molto accaldate, interrompono il libero fluire del sentimento amore?
Può darsi...c'è come la sensazione che parlare in questo forum di amore sia qualcosa di stridente.
Eppure amare e le storie d'amore non hanno mai recato danno a nessuno. Forse è un pregiudizio. non lo so...ditemi anche voi.
Detto questo volevo farvi partecipi di come giorni fa, sostando casualmente su un forum, lasciai, a seguito d'una lettura fatta, un piccolo commento di solidarietà.
Il giorno successivo mi è stato chiesto di scrivere ancora ed io, anche a motivo del tipo di argomento, che mi stava a cuore, ho finito per espormi su un argomento così scottante, in particolare oggi...l'amore.
Vi riporto le repliche di tre foristi al mio primo intervento e la mia successiva risposta, nella speranza che possa alimentare in questa sezione l'interesse per un argomento cisì delicato:
DEDICATO A VOI CHE CREDETE NELL'AMORE.
IL MODO DI PENSARE
Star....
Che storia meravigliosa hai raccontato...grazie per questa tua testimonianza...
Non so se l'amore eterno esiste, se c'è è davvero molto raro e bisogna essere molto fortunati nell'incontrare la nostra metà, e determinati ad alimentare sempre (da entrambi le parti) questo amore che è molto molto delicato...
Lean.... 19/11/2005 14.46
esperienze bellissime come questa sono rare..siete stati fortunati a incontrarvi e a continuare ad amarvi per tanto tempo..quando l'amore viene corrisposto sembra di essere nell'Eden quando non lo è più si cade nell'inferno piu nero..a volte credo sia preferibile il niente
Boy... 19/11/2005 14.57
No Chidoqua..leggere questo mi rende veramente felice e sarebbe bello continuare a leggere..ti prego di farlo..per continuare a sperare che ancora esiste quello che si è perso..
Ed io vosì ho replicato:
Amici carissimi,
ho la sensazione che per tutti e tre c'è una sorta di miscredenza nell'amore, ancorchè desiderato e sperato ardentemente. Tutti e tre definite fortunato un amore che dura e tutti e tre ritenete che quando la fortuna arride è raro che l'amore possa continuare.
Come se l'amore fosse un'entità a se stante e che decida di baciare chi vuole e persistere nel tempo dove vuole, senza che nulla noi possiamo per influenzarlo e per indirizzarlo.
Insommma, una sorta di predestinazione, un colpo di fortuna, la vincita come nel gioco del lotto, qualcosa una tantum.
Personalmente non sono d'accordo, mentre sono d'accordo, purtroppo, nell'osservare che molti amori si infrangono come onde sugli scogli, miseramente, recando con sè sofferenze in simbiosi con la scia di ricordi cui voi stessi accennate, quasi fosse vero che sia più possibile vivere l'amore nell'ambito dei ricordi, quindi della fantasia, che nel quotidiano e durante l'arco di una vita.
Ecco...credo che bisognerebbe un attimo abbandonare le sfere alte dell'amore fantastico e scendere un attimo in terra, a fare i conti con l'amore nel reale...con lui a tu per tu.
Non è possible che nel fantastico l'amore possa convincerci della sua enternità e nulla possa nel concreto...ecco, questo direi...una sorta di sfiducia data a priori per vera, esistente e limitante.
Come dire che se l'amore sia vero lo sia solo ipoteticamente, nella fantasia, ma nella realtà no...dite..."non ci credo".
Bhè, dico, amcici miei, se preventivamente vengono posti ostacoli, nella nostra mente, alla realizzazione d'un amore vero, se siamo noi stessi i primi ad esserci convinti che l'AMORE, quello con la A maiuscola, possa al massimo baciarci nella fase iniziale e non per sempre, come potrà essere che accada che sia diverso da come noi stessi crediamo?
Ecco...questo...potrebbe darsi il caso che i primi a non credere nella forza dell'amore siamo noi stessi che, magari, finiamo per interpretare una passione iniziale come il massimo che l'amore può dare, e poi necessariamente si spegnerà...perchè può essere così, normalmente, perchè l'abbiamo creduto... perchè se succede agli altri, non può non succedere a noi...ed ecco...presi da quel timore strisciante ed inesorabile, siamo lì ad attendere che qualcosa da un momento all'altro possa succedere e spezzare l'incanto...sì, siamo in attesa, ce l'attendiamo, prima o poi accadrà...ed accade che accade...ed era l'evento atteso. Brutto vero?
Quante volte abbiamo invece solo sperato, ed abbiamo avuto fede, che si trattasse di un amore per sempre...il nostro?
Allora, amici, io credo che il nostro modo di pensare l'amore possa essere un potente alleato...ma dobbiamo pensarlo possibile, per sempre...ed ecco che...può accadere più di quanto noi stessi riusciamo ad immaginare.
Ovviamente il modo di pensare non è tutto, ci va dell'altro, ma è importante che si cominci da una parte...ecco...si cominci dalle nostre convinzioni.
C'è chi è convinto, guardando un bellisimo abito in vetrina, di desiderarlo immensamente ed indossarlo.
Poi quando l'indossa va fiero, ma...questo è il punto...già mentre lo indossa per la prima volta comincia a pensare al prossimo abito, poi, dopo averlo indossato un certo numero di volte, appare sempre meno appagante, meno soddisfacente, più invecchiato, fuori moda...ecco, amici, questo può essere anche l'amore...come un vestito, per il quale il nostro modo di concepirlo, ci ha portati ad accantonarlo...quel vestito resterà solo più nei ricordi, per il piacere immediato che ci ha offerto mentre era in vetrina e quando per la prima volta l'abbiamo indossato.
C'è, per contro, anche chi è convinto della stessa cosa quando guarda quel bellissimo abito in vetrina (potrebbe essere un auto, se volete o quello che volete), desiderando immensamente indossarlo.
Qual'è la differenza dal primo?
Sta nel modo di pensare e nel valore che si attribuisce a quell'abito.
Avete mai sentito parlare dei collezionisti?
Per queste persone, convinti nella testa (percepite che cosa sia un modo di pensare?), più l'abito invecchia, più diventa prezioso, più aumenta l'attaccamento, più va nella vetrina del proprio cuore, pronti a decantarlo ad illustrarlo, a mostrarlo orgogliosamente...ecco questo...forse non calza, ma lo trovo un esempio di ciò che intendo con amore per sempre.
Un AMORE amici, converrete che vale più di un abito.
E' il modo di pensare che fa la differenza, non la sola cosa, ma forse la più importante.
Ecco il valore del modo di pensare:
Vi era un cieco dinanzi al supermarket, con la mano tesa ed un capello con poche monetine all'interno. La testa china (indice di poca speranza) ed un cartello a fianco del suo cane con: "sono cieco, fate la carità".
Nell'ultima parte della mattinata il capello era ancora quasi vuoto.
Si ferma dinanzi a lui un signore, guarda, mette una monetina e, poichè era poeta, prende il cartello e vi scrive qualcosa di suo, senza che il cieco si accorgesse.
Nell'arco di mezz'ora il cappello si riempì di monete ed il cieco, che però sentiva bene il rumore delle monetine, ebbe un sussulto ed alza la testa e sorride (era tornata la speranza).
Si riavvicina il signore ed il cieco percepisce dal suono la sua presenza e chiede: Che cosa ha fatto per me, signore?
Il signore: "Niente di eccezionale, amico caro, ho pensato di volerti bene, di fare qualcosa per te, di lasciare un segno della mia presenza...ecco, non ho nulla...ho semplicemente scritto altro sul cartello"
"Cosa hai scritto?" chiede il cieco.
Nulla di eccezionale, una piccola riflessione d'amore, ho scritto:
" OGGI E' PRIMAVERA ED IO NON LA VEDO"
Ed il cieco si legò nel cuore a quell'amico.
Percepite la potenza della parola, quando è espressa con convinzione?
Temo di aver detto troppo e d'avervi annoiati.
Con affetto
Chidoqua |
| | | Post: 5.094 Post: 1.071 | Registrato il: 08/09/2005 | Sesso: Maschile | Scripta Manent... | Interessato Forum | | OFFLINE |
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Caro Chi.dove.quando,
molto belle e molto profonde le tue parole. Rivelano un animo acute e sensibile che scende nella sorgente dell’animo umano, riscoprendo le calde anque di quel nobile sentimento che bagna come rugiada tutte le nostre emozioni più vive. E’ un dolce sentimento l’amore e rende la vita più splendente, primaverale, come un vento che ti accarezza e ti porta lontano sule sue ali nell’azzurro cielo. L’amore però ha un mortale nemico sulla sua strada: LA PAURA.
E’ la paura che frena e inibisce la nostra spontaneità. Molto spesso capitano delle forti delusioni d’amore che causano delle ferite che come cicatrici non scompaiono più. Rimangono impresse indellebili nella tua memoria e sfiancano la tua fiducia in questo nobile sentimento.
Dopo aver passato dei travagli che li hanno fatti patire come anime dannate all’inferno, alcuni si alzano soli e abbandonati, risvegliandosi da un bellissimo sogno certamente molto gioioso mentre durava, ma che dall’amaro in bocca quando torni nella realtà. Hanno dato tutto per questo amore, erano disposti persino a sacrificare la loro stessa vita per questa fede in un sentimento così nobile, ma ne hanno dovuto pagare lo scotto, che li prosciuga di ogni forza e di ogni speranza. Costoro stanchi si sono rialzati, e hanno ripreso la loro corsa della vita, ma non erano più come prima poichè la loro fede era morta. E quando la pianta dell’amore muore, seccando anche le sue radici, non basta qualche goccia di romanticismo per farla risvegliare.
I sofferenti dell’amore si dicono: “Sì, l’amore è bello, può trasmettere tanta felicità, ma allo stesso tempo può trasmettere anche tanto dolore. Che cosa c’è di più straziante di sapere che la tua vita è finita? Che la persona che amavi ti ha abbandonato, oppure non può più amarti? Perchè mai bisogna amare qualcuno, a che fine? Per andare a sbattere la testa contro il cemento armato come avevo fatto prima? Per ricadere in quel baratro di sofferenza e di angoscia perpetua in cui versavo prima? Ma chi me lo fa fare?”
Ed ecco che la paura prende il sopravvento e l’amore muore davvero! La nostra mente si abitua a non avere più fede in esso e quindi l’amore scompare dalla nostra anima.
Io conosco persone del genere; ci parlo spesso e io stesso faccio parte del loro gruppo. Ebbene sì, ho paura di amare, perchè ho paura di illudermi. Nella mia vita non ho mai sofferto così tanto come per l’amore. E ancora oggi i ricordi quando mi si affollano nella testa mi rattristano la giornata e mi rendono gli occhi lucidi, così come sta accadendo ora mentre parlo di queste cose.
Ho la sensazione che non mi innamorerò mai più. Adesso sto conoscendo una cara ragazza, ma sia io che lei abbiamo deciso di dedicarci solo all’amicizia, senza pensare a nient’altro. Però provo sentimenti di gelosia quando questa ragazza subisce le attenzioni da parte di altri uomini; quindi non posso definirla solo amicizia. Forse è qualcosa di più. Chi lo sa...
Sia io che lei abbiamo avuto bruttissime esperienze nell’amore e questo ci spinge a fermarci e a non lasciarci andare. Sinceramente non so se lei provi qualcosa di più per me oltre all’amicizia, maso che anchelei ha perso la fiducia nell’amore. E questo ci mette in una situazione di stallo dalla quale nessuno dei dure sembra intenzionato a sbloccarsi.
Sinceramente non credo che se ne verrà più fuori e poi siccome mi tornano in mente le mie esperienze passate e dolorose (e solo io so quanto ho sofferto!) mi chiedo sevalga la pena di rischiare.
Io vedo l’amore come un amplificatore di emozioni. Amplifica sì le emozioni belle, ma anche quelle bruttissime come la sofferenza e il dolore.
Come liberarsi della paura di amare e nello stesso tempo non rischiare di soffrire? Questa è una domanda a cui ancora oggi non ho saputo trovare risposta.
Un saluto a te, Chi! Sono contento che tu abbia una grande gioia nella tua vita. Mi auguro che il tuo sole possa splendere in eterno.Te lo auguro con tutto il cuore.
Sinceramente tuo,
Bicchiere mezzo pieno fdetr
[Modificato da Bicchiere mezzo pieno 19/11/2005 21.40] La verità non è qualcosa di statico ma è basata su una conoscenza progressiva, in grado di mettere in discussione anche i precedenti concetti raggiunti usando il modello del metodo scientifico |