domanda: profezie / tdg adempimento? Analisi

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snupy
00martedì 13 settembre 2005 09:53
Questa generazione vuole un segno!
lascia stare quello che dice la chiesa.
La chiesa e' composta di uomini,travolti dal dubbio oppure irremovibili su ogni questione.
Ragiona con la tua testa.

La predizione fondamentale della bibbia e di tutto il messaggio evangelico e ' che siamo in attesa di un nuovo sistema di cose, ma prima di raggiungerlo si dovranno compiere i tempi e le gesta necessarie.

Il genere umano dovra' dimostrare a se stesso di non essere in grado di sostituire Dio e fare atto di sottomissione.
Dopo la distruzione di questo sistema ,che avverra' in gran parte per mano dell'uomo stesso, contro se stesso, dio interverra per cancellare cio' che rimane.

" e ci saranno nuovi cieli e nuova terra', ed in essi regnera' la giustizia".
Questo e cio' che e' importante sapere.
Che cosa puo' aggiungere questa o quella apparizione?
Nulla, proprio nulla.

stefanobarbapapa
00lunedì 13 novembre 2006 09:09
nonostante sia stato tdg per molto tempo, ammatto di essere stato deluso dal non vedere realizzarsi nessuna profezia, nemmeno la tanto decantata di MATTEO 24:14.
è GIA, tante riviste, tanti opuscoli, tanti libricini, e cosi via, ma almeno nella mia mente non mi sale nessuna delle tanto decantate profezie avverte.
cosa da contrapporre, sono i tanti cambi di intendimenti, che a parer loro sono frutti della luce crescente.

ma veniamo al sodo, io ho messo sul tavolo le mie carte scoperte, dichiarando senza fronzoli il mio scetticismo, ora tocca a loro dimostrare che mi sbaglio.

in realtà per loro/voi, dovrebbe essere facile, basta citare almeno due profezie rivelate ed adempiute per darmi torto senza ombra di dubbio, dunque a voi le esposizioni.



premessa, ci sono alcune parabole come quella delle 5 vergini, dello schiavo fedele discreto, del buon samaritano, che sono parabole e non profezie, quindi se dovete postare fatelo evitando di cadere nelle facili buche lasciate da queste pseudo profezzie.
.
stefanobarbapapa
00giovedì 16 novembre 2006 20:31
chi tace acconsante...
che abbia ragione?
di solito chi tace acconsente, e quindi non ha basi logiche da enunciare in risposta.
è ovvio che ci voglio tempo e studi approfonditi per rispondere, ma quando si pone una domanda semplice, le risposte dovrebbero esserlo altrettanto, ed io aspetto ancora.....

premetto che oltre ai tg, qui ci sono anche molti altri lettori, e le vostre non risposte, sono facilmente stumentabilizabili, dal canto mio, vorrei dire ai lettori che non rispondete perchè non avete una risposta soddisfaciente, e quindi che anche voi siete vittime del vostro stesso io, ma non lo farò, mi limiterò ad aspettare ancora....
sandraN
00giovedì 16 novembre 2006 21:48
Re:

Written by: Thommi 16/11/2006 20.41
ma di che profezie stai parlando? se ci dici le profezie possiamo vedere subito, anche noi che non siamo addentro ai tdg, se si sono avverate o meno.




Nessuna profezia si è già avverata? Ma forse viviamo in mondi diversi.

Matteo 24:3-7.

Mentre sedeva sul monte degli Ulivi, i discepoli gli si accostarono privatamente, dicendo: “Dicci: Quando avverranno queste cose, e quale sarà il segno della tua presenza e del termine del sistema di cose?”

E rispondendo, Gesù disse loro: “Badate che nessuno vi svii;
perché molti verranno in base al mio nome, dicendo: ‘Io sono il Cristo’, e svieranno molti.

Voi udrete di guerre e di notizie di guerre; guardate di non atterrirvi. Poiché queste cose devono avvenire, ma non è ancora la fine.

“Poiché sorgerà nazione contro nazione e regno contro regno, e ci saranno penuria di viveri e terremoti in un luogo dopo l’altro. Tutte queste cose sono il principio dei dolori di afflizione.


Vediamo un pò cari contestatori della Parola di Dio, la profezia che preannuncia il sorgere di nazioni contro nazioni si deve ancora adempiere o si è già adempiuta?

Mi sembrerebbe strano che non si sia già adempiuta, perchè se scoppiasse una terza guerra mondiale con l'uso delle tecnologie moderne ben poco materia vivente sopravvivrebbe.( non dico esseri umani ma addirittura organismi unicellulari ).

Altro che fine del mondo!!!

Con le bombe H e con quelle al neutrone che sono ancora più micidiali, con la diossina ed altri gas letali, con i quali gli arsenali militari possono distruggere centinaia di globi terraquei credo che l'Harmaghedon divina, nella quale pur qualcuno si salverà, sarebbe molto più tenue di un Harmaghedon nucleare.

Eppure Gesù dice che questo sorgere di nazione contro nazione sarà seguito dal proseguimento della storia umana.

Infatti in seguito a quello che è il principio dei dolori di afflizioni, che si può ragionevolmente porre con il primo "sorgere di nazione contro nazione", e cioè con la prima guerra mondiale scoppiata nel 1914, ci sono ulteriori avvenimenti descritti in Matteo 24:12-14 dove leggiamo:

e a causa dell’aumento dell’illegalità l’amore della maggioranza si raffredderà.

Ma chi avrà perseverato sino alla fine sarà salvato.

E questa buona notizia del regno sarà predicata in tutta la terra abitata, in testimonianza a tutte le nazioni; e allora verrà la fine.


La buona notizia del Regno verra predicata in tutta la terra abitata e non resa un deserto nucleare per un "sorgere di nazione contro nazione e regno contro regno".

E non si venga a dire che queste profezie si sono adempiute prima del 70 a,e,V. perchè quello fu solo un adempimento in piccola scala che riguardava non il sistema di cose mondiale, ma solo quello giudaico.

Perchè la profezia parallela di Gesù in Luca 21:25-36 mostra chiaramente un finale e più grandioso adempimento su scala mondiale.

Infatti leggiamo:

“E ci saranno segni nel sole e nella luna e nelle stelle, e sulla terra angoscia delle nazioni, che non sapranno come uscirne a causa del muggito del mare e del [suo] agitarsi, mentre gli uomini verranno meno per il timore e per l’aspettazione delle cose che staranno per venire sulla terra abitata; poiché le potenze dei cieli saranno scrollate.

E vedranno quindi il Figlio dell’uomo venire in una nube con potenza e gran gloria. Ma quando queste cose cominceranno ad avvenire, alzatevi e levate in alto la testa, perché la vostra liberazione si avvicina”.

Quindi disse loro un’illustrazione: “Notate il fico e tutti gli altri alberi: Quando già mettono i germogli, osservandoli, sapete da voi stessi che l’estate è ormai vicina.

Così anche voi, quando vedrete avvenire queste cose, sappiate che il regno di Dio è vicino. Veramente vi dico: Questa generazione non passerà affatto finché tutte le cose non siano avvenute. Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno affatto.

“Ma prestate attenzione a voi stessi affinché i vostri cuori non siano aggravati dalla crapula nel mangiare e nel bere e dalle ansietà della vita e quel giorno non piombi all’improvviso su di voi come un laccio.

Poiché verrà su tutti quelli che abitano sulla faccia di tutta la terra. State svegli, dunque, supplicando in ogni tempo affinché riusciate a scampare da tutte queste cose destinate ad accadere, e a stare in piedi dinanzi al Figlio dell’uomo”.


Quel giorno verrà come un laccio su tutti quelli che abitano sulla faccia di tutta la terra. E che deve dire di più Gesù dopo che in precedenza ha detto che pochi son quelli che trovano la via della vita in contrasto con i molti che imboccano la via della morte.

Perciò ancora una volta vi invito a semettere di dire: " I TdG dicono ", ma piuttosto dite " La Bibbia dice" perchè noi TdG non ci siamo inventati proprio niente di niente: noi riportiamo fedelmente la Parola di Dio, che voi vi ostinate a negare.

Sandra.

[Modificato da sandraN 16/11/2006 21.55]

Thommi
00giovedì 16 novembre 2006 22:11
Cara Sandra

Nessuna profezia si è già avverata? Ma forse viviamo in mondi diversi.


come? nessuna profezia si è mai avverata? ma io non ho detto questo!!
io chiedevo solo a Barbapapa l'elenco delle profezie bibbliche in modo che tutti noi potessimo controllare e valutare.
se ci sono profezie che si stanno per avverare certo che anche noi che non siamo iscritti negli albi della WT prendiamo provvedimenti, ma ci vogliono certezze.

Con le bombe H e con quelle al neutrone che sono ancora più micidiali, con la diossina ed altri gas letali, con i quali gli arsenali militari possono distruggere centinaia di globi terraquei credo che l'Harmaghedon divina, nella quale pur qualcuno si salverà, sarebbe molto più tenue di un Harmaghedon nucleare.


ancora più tenue sarebbe evitarli entrambi.
Poi nazione si levava contro nazione già ai tempi di Gesù.

E questa buona notizia del regno sarà predicata in tutta la terra abitata, in testimonianza a tutte le nazioni; e allora verrà la fine.


??? e i tdg avrebbero testimoniato a tutte le nazioni in tutta la terra abitata, ma siete sicuri?

Vabbè ok Sandra, se non avete dubbi a stò punto vedremo se questo cataclisma che deve colpire l'intera Terra verrà o meno. Se non sbaglio prima ci sarà il raffinamento religioso oh?
spirito!libero
00giovedì 16 novembre 2006 22:59
Cara Sandra,

quello che manca è la conoscenza della storia dell’umanità a quanto pare.

“Vediamo un pò cari contestatori della Parola di Dio, la profezia che preannuncia il sorgere di nazioni contro nazioni si deve ancora adempiere o si è già adempiuta? “

Ehmm si da sempre, prima durante e dopo Cristo, visto che guerre di nazioni contro nazioni ce ne sono state sempre nella storia o no ?

“Mi sembrerebbe strano che non si sia già adempiuta, perchè se scoppiasse una terza guerra mondiale con l'uso delle tecnologie moderne ben poco materia vivente sopravvivrebbe.( non dico esseri umani ma addirittura organismi unicellulari ). “

E questo che c’entra scusa ?

“Eppure Gesù dice che questo sorgere di nazione contro nazione sarà seguito dal proseguimento della storia umana. “

Ma davvero ? Che previsione incredibile. Le guerre esistevano anche al tempo di Gesù, quindi nazione contro nazione, mi spieghi di grazia, che razza di profezia sarebbe prevedere un evento che si realizza sempre nella storia ?

“Infatti in seguito a quello che è il principio dei dolori di afflizioni, che si può ragionevolmente porre con il primo "sorgere di nazione contro nazione", e cioè con la prima guerra mondiale scoppiata nel 1914”

E come mai, di grazia, si può ragionevolmente porre come primo sorgere di nazione contro nazione la prima guerra mondiale ? Credi che nel passato non ci siano state guerre altrettanto o anche più cruente ? Un ripassino di storia potrebbe aiutare.

“La buona notizia del Regno verra predicata in tutta la terra abitata e non resa un deserto nucleare per un "sorgere di nazione contro nazione e regno contro regno".

E quest’altra che razza di profezia realizzata sarebbe scusa ? I tdg esistono in tutte le parti della terra abitata ? Non mi sembra proprio.

Dunque nessuna profezia si è avverata, quindi ?

Ciao
Andrea





[Modificato da spirito!libero 16/11/2006 23.01]

Thommi
00giovedì 16 novembre 2006 23:28
Spiritolibero
solo una precisazione:
Sandra parla di Nazioni contro Nazioni.
Ed è scritto nei passi bibblici citati da Sandra "su tutti quelli che abitano sulla faccia di tutta la terra"; ciò vuol dire, se parliamo di guerre, qualcosa di molto più importante di tutte le guerre accadute fin ora, con un occhio di riguardo forse solo ai 2 conflitti mondiali dello scorso secolo.
spirito!libero
00giovedì 16 novembre 2006 23:43
Caro Thommy

a parte che molti traducono Popolo contro popolo, ma non volendo stare a fare il cavilloso, anche ponendo che "nazionI contro nazionI" sia corretto, pensi che nel passato non vi siano stati scontri di più nazioni contemporaneamente ?

Quello che voglio dire è che nulla ci dice che siano prorpio le guerre del secolo scorso la realizzazione delle profezie perchè la profezia è troppo generica, moltre guerre e molti periodi storici rientrano in quelle profezie ! Gli uomini di ogni tempo, i cosiddetti millenaristi, in ogni periodo storico hanno visto nel loro stesso tempo che le profezie bibliche si stavano avverando, ma si sbagliavano, perchè oggi i tdg dovrebbero aver ragione ?

Ciao
Andrea

[Modificato da spirito!libero 16/11/2006 23.45]

Thommi
00venerdì 17 novembre 2006 00:08

a parte che molti traducono Popolo contro popolo, ma non volendo stare a fare il cavilloso, anche ponendo che "nazionI contro nazionI" sia corretto, pensi che nel passato non vi siano stati scontri di più nazioni contemporaneamente ?


si, la parte che viene dopo è la più importante, quella che dice che la guerra sarà sulla faccia di tutta la Terra.

perchè oggi i tdg dovrebbero aver ragione ?


non lo so, io non stò dando la ragione ai tdg. Ma mi permetterai di dirtelo quando nemmeno le tue confutazioni sono abbastanza ragionevoli; i millennaristi ci son sempre stati, le guerre pure ma questo non confuta l'Armagheddon descritto dalla Bibbia; lr guerre non hanno mai hanno coperto l'intera faccia della Terra; e credo che dopo la scienza sia proprio la Bibbia la fonte più autorevole.
F.ebe
00venerdì 17 novembre 2006 04:28
Vedo che Thommy ha una sensibilità sufficiente a far diradare le nebbie intorno ad una profezia di Gesù che si è adempiuta senza dubbio nel 1914.

Cosa ci fu di diverso in quella guerra da poter dire che nazione contro nazione sarebbero sorte contestualmente l'una contro l'altro e, pure contestualmente, regno
contro regno così da ricoprire la faccia di tutta la terra?

Non solo che simultaneamente la guerra si estese dall'Europa all'estremo Oriente
abbracciando dagli Stati Uniti fino all'Argentina che scese in guerra contro gli imperi centrali, fino a Russia, Giappone e Cina che si fronteggiarono in Manciuria e Jakutia.

Mentre la Germania e l'impero austro ungarico erano impegnati ad oriente contro la Russia appoggiati dalla Bulgaria, sul versante meridionale contro L'Italia e su quello occidentale, dalla Maginot poi lungo la Marna,( sede delle battaglie che sbarrarono il passo ai Tedeschi nella loro marcia verso Parigi), fino ai campi trincerati di Liegi e al Mar del Nord, contro le truppe congiunte franco-inglesi poi supportate dai contingenti statunitensi.

In effetti già tutto questo configura un campo bellico che mai si era verificato nel corso della Storia in cui mai simultaneamente erano scese in campo le forze del continente americano sul suolo europeo e quelle cino-russe contro il Giappone in estremo oriente, e mai le nazioni si erano schierate in blocchi che riunivano gruppi di nazioni contro nazioni come la Triplice Alleanza ( poi diventata quadruplice con l'intervento americano ) contro la triplice intesa Germania-Austria-Italia che divenne poi duplice per la defezione italiana.

Ebbene ci fu oltre a questo elemento del tutto nuovo, un'altro elemento del tutto nuova che faceva sì che effettivamente nazione entrò in nguerra contro nazione e regno contro regno.

In precedenza le guerre non coinvolgevano pesantemente i civili e non provocavano stragi tra la popolazione che stata nelle loro case.

Basti pensare alle guerre precedenti nei quali i civili erano coinvolti solo nel caso di scorrerie di singoli gruppi armati come nel caso delle invasioni barbariche e delle crociate.

Ma tutto sommato, se pensiamo alle guerre napoleoniche o pensiamo alla grande battaglia finale di Waterloo, possiamo affermare che tutti gli eserciti in campo potevano essere contenuti uno nello Stadio Meazza e uno all'Olimpico.

E mentre gli eserciti si scontravano il contadino belga, nel caso di una battaglia multinazionale come quella di Waterloo, a pochi chilometri di distanza continuava tranquillamente a zappare udendo in lontananza il rombo del cannone.

Non fu così durante la prima guerra mondiale, quando i primi dirigibili, antesignani delle successive superfortezze volanti usate nella seconda guerra mondiale, solcavano i cieli sganciando i loro carichi di morte sulle città.

Quando il primi gas venefici raggiungevano non solo le trincee nemiche, ma trascinati dal vento anche città non molto discoste dalle linee di guerra.

Che dire poi della seconda guerra mondiale da tutti ritenuta continuyazione e conseguenza della prima a causa del punitivo trattato di pace di Versailles che in effetti toglieva spazio alla Germania, toglieva territorio etnicamente tedesco all'incombente terzo Reich, come i Sudeti e la Pomerania, oltre a sanzioni e pesanti risarcimenti che togliavano respiro alle economia tedesca e ne causavano la csisi economica?

Certo non sto facendo l'apologia del nazismo, ma so soltanto evidenziando su quale fertile terreno di rivendicazioni il nazismo potè attecchire e portare ad una seconda e ancor più terrificante seconda guerra mondiale, con uno scenario mondiale acor più vasto e coinvolgente le popoòazioni civili.

Nell'Atlantico i sommergibili U-.Boote tedeschi facevano il tiro al bersaglio con i convogli marittimi anglo-americani cvhe portavano viveriu e munizioni agli inglesi e ai maquis francesi, mentre nel Pacifico le due suoerpotenze nordamericana e nipponica si affrontarono in una guerra all'ultimo sangue, iniziata con l'attacco giapponese di Pearl Harbour, per concludersi con il primo attacco atomico della storia a Hiroshima e Nagasaki che di fatto, con tutta la sua esacrabilità, pose fine in effetti alla resistenza dell'Impero Nipponico, che diversamente sarebbe durata non si sa fino a quando.

E si vorrebbe fare un parallelo con le guerre combattute in precedenza con i cavalli e i fucili ad avancarica che sparavano un colpo ogni cinque minuti? E le cui battaglie,
per fare un accenno alla mia Genova, non coprivano mai una estensione superiore di quella che va da Quarto dei Mille fino a Voltri.

Non lo dico a Thommi che ha gia perspicacia sufficiente per afferrare la diffferenza, ma lo dico ad altri che vorrebbero far paragoni, se non è il caso di sveglirsi ed usare con un pò di sagacia in più il loro intorpidito cervello?

Ma perfino statisti che non erano certo TdG, come Wiston Churcill, Antony Eden e il cancelliere tedesco Conrad Adenauer riconobbero che con la prima guerra mondiale ci fu una svolta a 360° nella storia del mondo.

Dalla Belle Epoque si passava ad un epoca di guerre totali e di rivoluzioni civili e industriali, e alle lotte di classe all'interno delle nazioni stesse.

Lo stesso assetto del mondo è totalmente mutato anche con l'introduzione di nuove tecnologia che entravano dento le abitazioni civili, come la stessa energia elettrica, la radio e il telefono.

Potei continuare all'infinito enumerando di quale portata furono i mutamenti contestuali e conseguenti la prima guerra mondiale, ma mi fermo per non tediarvi.

Ma contestare quanto nuova e dirompente sulla società civile e quanto diversa ed estesa fosse stata la prima guerra mondiale in confronto alle guerre combattute con spada e lancia fin alla carabina ad avancarica delle guerre di indipendenza e delle guerre napoleoniche del diciannovesimo e diciottesimo secolo, significa chiudere gli occhi alla realtà.

Cordialmente, Ebe.
stefanobarbapapa
00venerdì 17 novembre 2006 09:04
ecco il problema..

Vedo che Thommy ha una sensibilità sufficiente a far diradare le nebbie intorno ad una profezia di Gesù che si è adempiuta senza dubbio nel 1914.




dunque, secondo lo schiavo si giunge al 1914 attraverso un insieme di calcoli tratti dal libro di daniele, dell'apocalisse etc...
come punto di partenza lo stesso schiavo, attribuisce la distruzione di grusalemme al 607 a EV, (AC), ma se questa data è incofutabilmente falsa, allora come arrivano al 1914?

il mistero si infittisce....
parliamonepino
00venerdì 17 novembre 2006 09:12
Riporto parte di uno scritto, indirizzato alla WTS, che mi dettò tempo fa Adriano Baston!

« E se il malvagio sistema di questo mondo dovesse sopravvivere fino al volgere del secolo, cosa altamente improbabile se si tiene conto delle tendenze mondiali e dell'adempimento delle profezie bibliche… ». (il grassetto è mio) Quindi superare il 2000 sarebbe stato impossibile. “T.G.” del 15.4.1981, pag. 3 I.
La T.G. ed. inglese del 1.1.1989, pag.12, ci fa sapere che la testimonianza sarà completata « nel nostro 20° secolo », espressione "aggiustata" poi nella ristampa: « Nei nostri giorni ». Ah! Quei veritieri testimoni di Brooklyn!
Anche nel libro ‘ Le nazioni conosceranno che io sono Geova ’ viene affermato a pag.216: « Fra breve, entro il nostro ventesimo secolo, la battaglia del giorno di Geova comincerà contro il moderno antitipo Gerusalemme, la cristianità.».
Siete invitati anche a leggere il libro ‘ Vera pace e sicurezza ’ del 1986, per rendervi conto delle numerose spinte per identificare il 1986 come l'anno in cui è iniziato l'adempimento delle parole di Paolo sulla "pace e la sicurezza" di I Tess.5:3.
Nel primo capitolo ‘ Vicina vera pace e sicurezza! ’ dice a pag.68: « I fatti mostrano che Dio ha fatto queste cose nel xx secolo ...la grande tribolazione è prossima!... alla luce della storia recente lo dimostra ». Quale? In seguito, da pag.69 a pag.85, vengono presentate cinque prove bibliche fondamentali avvenute "nel xx secolo", l'ultima delle quali conclude a pag.85 : « Ne è la prova la proclamazione da parte delle Nazioni Unite del 1986 come ‘ anno internazionale di pace e sicurezza '. Questo è senza dubbio un passo verso l'adempimento delle succitate parole di Paolo.». E' evidente, anche da un esame superficiale, che tutti i discorsi dei t.d.G. sui tempi della fine vanno strettamente a braccetto con le 'centurie' e 'quartine' di Nostradamus.
Quello che sconcerta è la disinvoltura con la quale tutte le affermazioni sulle date e il tempo che rimane sulla fine, sono caratterizzate dal continuo martellamento con parole come: "imminente", "presto", "vicino". Nessun rispetto per le parole di Gesù: <<Molti verranno sotto il mio nome dicendo: "sono io", e: "il tempo è prossimo"; non seguiteli ». Lc.21:8 (Bibbia di Gerusalemme).
Cristo significa "unto" e chi proclama: "è prossima la fine", "è vicina " è un falso "unto" che, per la vendita di illusioni, un giorno dovrà rendere conto a Dio
Un'altra versione dice: "Non seguite questa gente". Mi risulta, voi lo sapete meglio di me, che non siete nuovi a queste esperienze e mi addolora che dalla storia non abbiate imparato proprio nulla, ma continuate imperterriti con promesse umane ad illudere le persone. Non si tratta certamente di un atto d’amore:<<Chi ama …,la verità è la sua gioia.>> I Cor. 13:6 (Parola del Signore).
Gli Studi sulle Scritture di C.T.Russell, primo presidente e fondatore, evidenziano il cascame dell'avventismo: « la fine definitiva dei regni di questo mondo e la completa instaurazione del regno di Dio si realizzerà entro la fine del 1914 d.C.». Studi sulle Scritture, vol II, pagg. 98,99.
« ... nell'anno 1914 scomparirà ciò che Dio chiama Babilonia e gli uomini chiamano cristianità ». Studi sulle Scritture, vol.III pag.146. Addirittura si affidò alle misure delle piramidi per provare che la fine sarebbe avvenuta nel 1914 e si sarebbe restaurato il regno di Dio sulla terra.
Egli dichiara che la ‘Piramide’ di Giza, in Egitto, è « ... la testimonianza in pietra e il profeta di Dio ». Studi sulle Scritture, vol.III, pag.17, vedere anche il cap.X a pag.313.
Nello stesso libro leggiamo a pag.342: « Così la Piramide testimonia che la fine del 1914 sarà il principio del tempo della distretta tale che non è mai esistito da che vi è stata nazione, né mai ve ne sarà una di simile. E in tal modo questo "Testimone" corrobora pienamente la testimonianza della Bibbia su questo argomento>>. Vedi anche il ' Fotodramma della creazione ' .
La T.G. del 15.2.1958, pagg. 100-103, demonizza Russell per avere creduto in una “religione del diavolo". Perciò la complicità del C.D. con quegli insegnamenti, anche se è camuffata dal termine "alcuni", è fuori discussione.
Nei 'Sermoni del pastore Russell’, egli affermò a pag.676: « La presente guerra in Europa è il principio di Armaghedon delle Scritture ». Invece della fine del mondo venne nel 1916 la sua morte ed egli non vide nulla di ciò che aveva profetizzato.
Passato il 1914, nel vol.VII de ‘Mistero compiuto', opera postuma di Russell, rimandando la fine ad un'altra data, dice: <<Anche nel 1918, quando Dio comincerà a distruggere le chiese in massa e i membri di chiesa a milioni avverrà che gli scampati verranno agli scritti del Pastore Russell per capire il significato della caduta della “Cristianità”>>. Il Mistero compiuto, ed. 1917, pag.485.
Un esempio di grande umiltà! Scritti favolosi! Grandi scoperte per chi li legge! come per esempio la predizione divina della "locomotiva". E a onta dei t.d.G. le chiese della cristianità sono ancora tutte qui. Se gli scritti del ‘Pastore’ Russell e di Rutherford sono la verità, perché non continuate a pubblicarli per il vostro e nostro beneficio? Se è la verità, perché non ci permettete, noi che la cerchiamo, di ricevere la letteratura liberamente come fanno tutti gli altri senza timore? La risposta è ovvia: avete paura che, leggendola, si scoprano le contraddizioni e le numerose falsità che il comune t.d.G. non deve sapere. La verità, come dice Gesù, non va gridata dai ‘tetti’? Accettare poi o no è facoltà della persona. Credo che la capacità di stabilire se un individuo ha coscienza della verità, spetti solo a Gesù Cristo e non a uomini che dopo 2000 anni, come i t.d.G., si presentano con le loro “verità” chiamandole ‘gemme’ che non si devono gettare ai ‘porci’.
Mi sono rivolto, per seguirne il consiglio, agli scritti di Russell. Scoprii in seguito che la fine della prima guerra mondiale:<< non portò, come attendevano gli studenti biblici, la rivoluzione e l'anarchia mondiale né la battaglia di Armaghedon. E i sinceri adoratori di Geova ... si trovavano ancora nella carne sulla terra ... Inoltre, il rimanente dell'Israele spirituale aveva atteso da decenni, sì, dal 1876, la fine dei Tempi dei Gentili nell'autunno del 1914. Aspettavano che il messianico regno di Dio fosse allora pienamente ristabilito nei cieli e anche il rimanente dell'Israele spirituale fosse a quel tempo glorificato con Gesù Cristo nel regno celeste. Tutto l'intendimento delle Sacre Scritture era diretto in tal senso o modificato secondo tale idea. E quando il 1914 finì tra le fiamme della prima guerra mondiale e il rimanente dell'Israele spirituale si trovò ancora qui sulla terra, furono inclini a pensare che sarebbero stati glorificati nel 1918, tre anni e mezzo dopo la fine dei Tempi dei Gentili ». ‘Vicina la salvezza dell'uomo dall'afflizione mondiale!’ 1978, pagg.97,135.
Credetemi, a rileggere queste cose ho avuto un senso di sofferenza e pietà per tutti coloro che come me hanno creduto e credono in coloro che scrivono. Osservate anche i titoli dei libri: ‘Il Mistero compiuto’ 1917, ‘Il regno è vicino’ 1950, ‘Rivelazione, il suo grande culmine è vicino!' 1988, ecc. ecc. non vi dicono nulla? Quello che trovo gravissimo ed ingiustificabile è di aver "modificato l'intendimento delle Scritture" piegandolo al volere della vostra dottrina allo scopo di illudere, con false promesse pronunciate in nome di Dio, la povera gente. Sono argomenti che, per la loro natura, non si possono conciliare con la verità e pertanto portano, senza che l'individuo se ne renda conto, a vivere una vita fuori della realtà quotidiana.
L'Annuario del 1976, citando la T.G. del 1.12.1912, dice, sottolineando il fallimento: « Infine, ricordiamo che non ci consacrammo (dedicammo) né fino all'ottobre del 1914 né fino all'ottobre del 1915 o fino a qualsiasi altra data, ma ‘fino alla morte’. Se per qualche ragione il Signore ci ha permesso di calcolare erroneamente le profezie, i segni dei tempi ci assicurano che l'errore di calcolo non può essere molto grande. ». Annuario 1976, pag.72.
Gettare su "il Signore" la responsabilità di avere "permesso" di calcolare erroneamente le profezie, mi sembra molto grave. Le "congetture", delle quali parla l'Annuario, erano le "congetture" di Russell e compagni, e metterle in dubbio significava e significa ancora, per le vostre attuali "congetture", la disassociazione. Non mi risulta che gli apostoli insegnassero congetture come verità. Voi amate la verità? O l'uniformità che a nessuno è permesso di infrangere con pensieri diversi da quelli della T.G.?!
Dopo il 1914 ed il 1918 si prospetta una nuova data sia per la fine, sia per la risurrezione dei patriarchi.
E' perenne nel C.D. la fregola di profetare: « ... il vecchio mondo è alla sua fine, e troviamo che il nuovo ordine è introdotto, e che il 1925 marcherà la risurrezione dei fedeli dignitari antichi, e l'inizio della ricostruzione, è perfettamente logico e ragionevole di concludere che milioni di persone viventi quest'oggi in sulla terra, saranno ancora in vita nel 1925. Ed allora basati sulle promesse poste nella divina Parola, dobbiamo attendere la positiva ed 'indiscutibile, nonché incontestabile conclusione, che milioni di persone viventi quest'oggi non morranno mai ». 'Milioni ora di viventi non morranno mai’, pag.97. In questo libro distribuito a milioni di copie vengono presentate 447 prove bibliche che la fine doveva avvenire nel 1925 e che milioni dì viventi di quel tempo non sarebbero morti. La stessa affermazione viene sistemata nel nostro tempo, come frase ad effetto, per nascondere con cura che si riferiva invece al 1925.
L'opuscolo stampato a Pinerolo nel 1924, 'Un governo desiderabile', afferma a pag.55 che: «In quest'ora critica sopra le nazioni, ognuno che desidera godere il favore di Dio », abbandoni la sua condotta in questo mondo affinché il 'Signore' gli accordi « il privilegio di essere fra quei milioni di persone ora viventi sulla terra le quali non morranno giammai ».
La pubblicazione 'Conforto per il popolo' del 1925 inizia così: «L'anno 1925 sta appena incominciando. Gli uomini che riflettono, cercano in questi tempi di investigare l'orizzonte, per vedere quali sono le prospettive per l'anno ». A conferma i veritieri di Brooklyn, quelli ai quali è rivelata la verità, dicono alle pagg.9 e 10 dello stesso opuscolo: « Se la grande Mente Divina ha predetto il radio e la navigazione aerea, i treni delle strade ferrate ed altri mezzi di alta locomozione, e il grande accrescimento di conoscenza, perché non attribuire alla Bibbia tutto ciò che si riferisce alla causa del turbamento del mondo e a ciò che può seguirne?
... Molto è stato detto finora intorno al 1925 (dai t.d.G.). Molti uomini del mondo, traendo dalla loro propria saggezza, lo hanno designando come un anno importante».
Alle pagg. 32 e 41: « Ed ora, quando la prova è chiara e conclusiva che il vecchio mondo è finito, che il Signore è presente per la seconda volta, e che il regno dei cieli è vicino, gli ecclesiastici ignorano questa prova, e deridono e scherniscono e perseguitano quelli che ardiscono dire la verità al popolo ... ». E che verità! Le critiche a loro rivolte le chiamano persecuzioni. A pag.4 1: «Secondo il loro sistema di Giubileo, il quale Iddio ha inaugurato con loro sotto Mosè, il loro ultimo giubileo tipico è l'anno 1925; e poco dopo le grandi benedizioni che Dio ha promesso ai Giudei dovrebbero cominciare ad essere rese manifeste. Noi possiamo guardare con acuta aspettazione verso qualche segnalata manifestazione del favore di Dio nell'ultima parte del 1925 o poco dopo » (in corsivo nel testo). Passato il 1925 detto opuscolo, in seguito alla ristampa eseguita in Svizzera a Berna,subì delle mutilazioni profonde allo scopo di nascondere i fatti, tanto è vero che nella ristampa qualcosa era però sfuggito e i dirigenti ordinarono la distruzione, prima della distribuzione dell'opuscolo, delle pagine da 37 a 40, che contenevano ancora la data del 1925, anno in cui auspicavano il favore di Dio per il ritorno degli Ebrei in patria.
L'Annuario del 1976, a pag. 145, narra il fallimento: « L'anno 1925 venne e trascorse. Come classe gli unti seguaci di Gesù erano ancora sulla terra. (Come individui molti di loro erano scesi nella tomba). I fedeli uomini dell'antichità, Abramo, Davide ed altri, non erano stati risuscitati per divenire prìncipi sulla terra... Anna McDonald ricorda: … il 1925 fu per molti fratelli un anno triste. Alcuni di essi inciamparono; le loro speranze s'infransero ... Invece di considerarla una 'probabilità', essi la presero come se fosse una ‘certezza’». Erano le 'certezze' 'indiscutibili' della T.G. Da sottolineare che Rutherford non aveva parlato di “probabilità”, ma di "indiscutibilità", "al di là di ogni dubbio" ed altri termini che non lasciano dubbi sul concetto di "certezza". Sono proprio le false certezze la caratteristica di tutte le sette. Esse trasformate in verità assolute come tecnica servono ad accalappiare i deboli.
Numerose sono le delusioni e i danni provocati dall’abbondante letteratura in vostro possesso, letteratura spinta solo dal profitto della vostra forza imprenditoriale libraria. Perciò non vi giustifica scaricare le responsabilità su "alcuni pensavano", "alcuni credevano",quando il vero colpevole è l'autore degli scritti e cioè il CORPO DIRETTIVO, scritti che, come ben conoscete e sapete, non hanno nulla a che fare con la Bibbia, nè con tutte le ricerche serie condotte nel corso dei secoli.
Il libro 'L'Arpa di Dio' (1924) è il significativo risultato conseguito dallo studio della Bibbia sulle illuminate verità dei teologi di Brooklyn: « Ci sono due date importanti che qui noi non dobbiamo confondere, ma chiaramente distinguere cioè, quella del principio del tempo della fine, e quella della "presenza del Signore". Il tempo della fine abbraccia un periodo dall'A.D. 1799, come sopra indicato, fino al tempo del completo rovesciamento dell'impero di Satana e lo stabilimento del regno del Messia. Il tempo della seconda presenza del Signore data dal 1874, come sopra abbiamo stabilito. L'ultimo periodo è naturalmente incluso nel primo nominato, e all'ultima parte del periodo conosciuto sotto il nome di "tempo della fine"». Pag.233.
Non esistono dubbi: « Il grande accrescimento di conoscenza, ed il grande tremendo muoversi dei popoli qua e là in varie parti della terra, è senza dubbio un adempimento della profezia che si riferisce al "tempo della fine". Questi fatti fisici non possono essere contestati, e bastano a convincere qualunque mente ragionevole che fin dal 1799 noi siamo stati nel "tempo della fine"», (pag.236). Infatti abbiamo oggi un grande e ‘tremendo muoversi’ di extracomunitari!
L’onesto e sincero C.D. informò i suoi aderenti che le date su menzionate sono frutto di insegnamenti non loro, ma di 'alcuni cattolici' sostenuti dal ‘clero’. (T.G. del 1.9.89, pag. 12). Considerando ciò che dice l’Enciclopedia Cattolica, vol. VIII, 1952, col. da 1007 a 1010, non risulta esatto ciò che sostiene il C.D. sugli eventi che contrassegnarono il 1799 circa le << sorti del papato>> e la sua fine. Essa fu sostenuta da un anonimo anglicano e creduta da alcuni cattolici appoggiati dal clero cattolico che, con questa teoria sosteneva la dottrina del millenarismo che la stessa chiesa cattolica considera <<erronea>>. Infatti le concezioni del millenarismo sono contrarie alla concezione biblica del regno di Dio. E’ evidente che il C.D. non ha letto che l’opera di E.D. Chaubaty, Poitiers, 1890 – 1893, circa il millenarismo e la sua introduzione beata alla caduta del papato con un cataclisma che avrebbe distrutto il mondo, fu posta << all’Indice il 18 dic. 1896>>.
Ecco alcune evidenti prove che dimostrano la 'presenza del Signore'. Così dice la Società: « Fu nell'anno 1874, la data della seconda presenza del nostro Signore, che la prima organizzazione del lavoro fu creata nel mondo. Da quel tempo c'è stato un meraviglioso accrescimento di luce, e le invenzioni e le scoperte sono state troppo numerose per noi per menzionarle qui tutte; ma menzioneremo alcune di quelle che sono posteriori al 1874 come ulteriore evidenza della presenza del Signore da quella data, e sono: Le macchine calcolatrici, gli aeroplani, l'alluminio, la chirurgia antisettica, le tinture artificiali, gli agganciatori automatici dei treni,gli automobili, i fili di ferro spinato, le biciclette, i carburatori, i registri di cassa (cash register), la celluloide, le scuole per corrispondenza, le scrematrici, l'Africa tenebrosa, gli aratri a disco, il Divin Piano delle Età (libro di Russell), la dinamite, il treno elettrico, la saldatura elettrica, gli ascensori, le cucine senza fuoco, i motori a gas, le macchine agrarie, il gas illuminante, i motori a induzione, le linotypes, i monotypes, il cinematografo, il Polo Nord, il canale di Panama, la pasteurizzazione, i segnali ferroviari, i raggi Roentgen, le scarpe cucite a macchina, la polvere senza fumo, il Polo sud, i sottomarini, il radio, i grattacieli (skyscrapers), le ferrovie sotterranee, il grammofono, il telefono, la macchina da scrivere, le macchine aspiranti, e la telegrafia e telefonia senza fili ». Pagg. da 233 a 238, da 'L'Arpa di Dio', ed. 1924. Secondo voi la gente non doveva ridere? Scusate se oso tanto: questa, è conoscenza biblica o paranoia?
In seguito avete insegnato, naturalmente sempre con mente lucida, ed io, da stupido ci credevo, che la presenza di Cristo venisse contrassegnata anche dalla presenza di missili intercontinentali, sommergibili atomici, aeroplani a reazione, sbarco sulla luna, navicelle spaziali, organizzazioni “ rappresentate da…”, ecc. ecc. Tutte prove ben orchestrate che si adattano ai tempi.
La fine doveva avvenire anche nel 1941 e, come al solito, non accadde proprio nulla. Il libro 'Rivendicazione', vol. I a pag. 138, parlando sempre con termini ormai collaudati, come: "imminente", afferma:« Il giorno della sua vendetta è venuto. Armaghedon è imminente, e si abbatterà sulla cristianità ad una data molto vicina.». Perciò nel libro ‘Salvezza’, a pag. 314 si scoraggia il matrimonio. La Società così si esprime: « ... le sue "altre pecore" che formano la grande moltitudine, non dovrebbero essi incominciare a sposarsi adesso e generare dei figliuoli in adempimento all'ordine divino? La risposta è no! Tale risposta è pienamente sostenuta dalle Scritture.>>. Oggi quei giovani quanti anni hanno?
Lo stesso consiglio viene dato dal libro ‘Fanciulli’ del 1941 a pag. 366, dove si avvertono i giovani di non sposarsi perché mancano pochi mesi all'Armaghedon delle Scritture; Armaghedon lo subì con la sua morte Rutherford nello stesso anno.
Ho conosciuto nel 1951 un giovane, 'Samuel', di 17 anni della provincia di Padova, al quale era stato insegnato dai libri: ‘La verità vi farà liberi’, ‘Sia Dio riconosciuto verace’, 1° edizione, attraverso opuscoli e riviste della T. G., che la fine del mondo era alle porte. Gli dicevano i testimoni: « Vedi cosa sta succedendo? Siamo usciti dalla seconda guerra mondiale e ne sta scoppiando un'altra, la fine è prossima. ». Il "fratello" Fredianelli era presente. Anche il "fratello" Sideris.
In quel periodo c'era la guerra in Indocina ed era da poco scoppiata quella in Corea, prodromi che presagivano un'altra guerra mondiale. Gli eventi preoccupavano tutti, anche se i giovani e il loro rigoglio della vita ne attenuasse il timore, la paura comunque c'era perché si stava affacciando nel mondo nuovamente il fantasma della guerra che faceva tremare.
Così studiando con loro e ignorante di ogni cognizione biblica, si convinse, bibbia alla mano, che il mondo stesse giungendo alla fine e che non sarebbe mai diventato vecchio. Dopo Armaghedon, la battaglia di Dio, che avrebbe distrutto tutti i miliardi di persone non t. d. G., sarebbe stato introdotto il paradiso terrestre atteso dalla preghiera "venga il tuo Regno". Era davvero una buona notizia che lo distoglieva dalla terribile visione, ancora presente, dei bombardamenti, dalle fughe notturne nelle campagne al freddo ed alla fame, dai rastrellamenti e rappresaglie naziste e fasciste.
Per motivi di lavoro, in seguito, emigrò in Svizzera, portando con sé tutti quegli insegnamenti che gli davano fiducia nella fine vicina. E là incontrò il "fratello” Quilici col quale andava a dare testimonianza, che la fine era prossima, agli italiani lì residenti i cui indirizzi venivano dati dai "fratelli" di lingua tedesca.
Coinvolse così molte famiglie, tra le quali la famiglia Pelagatti, la famiglia Trombi e così via. Non dovevano invecchiare, invece ora alcuni di loro sono già morti di vecchiaia.
Aveva in quel tempo anche stipulato un'assicurazione sulla vita, che la Società aveva salutato come una mancanza di fede in Geova e nella fine del mondo; così la disdisse.
Ha rimediato in parte al danno provocato dai 40 anni e più d’oblìo nella sua appartenenza alla Società Torre di Guardia, specialmente a quello spirituale. La strada è ancora in salita. Comunque, ora, si trova sulla via della conversione che porta verso la casa paterna abbandonata tanti anni fa, per un ‘piatto di lenticchie’. La responsabilità di questo ritardo è attribuibile ad alcuni sacerdoti che non diedero risposte esaurienti alle sue domande, ma è anche sua la colpa per non aver indagato prima di lasciarla.
In vista della fine "prossima" gli era stata inculcata la provvisorietà di tutto: il lavoro, le istituzioni; doveva vivere la normalità del t.d.G. Era il "Samuel" di turno; ora la giovinezza di quella persona se n’è andata da qualche tempo, è arrivata la vecchiaia, evento inesorabile, e sta vivendo il crepuscolo della vita condividendo con tutti gli esseri umani le sorti di questo mondo.
La storia segue il suo corso, il mondo non è scomparso, è ancora qui e vive la sua esistenza manichea, che a dire il vero non è né tutto male né tutto bene, finché Dio lo vorrà.
Nonostante abbia alle spalle i suoi numerosi fallimenti profetici, il C.D. in malafede, continua, sfruttando il disagio politico, economico e sociale e il malcontento del momento di molta gente, a predire catastrofi imminenti.
Ogni epoca è contrassegnata dai suoi eventi; tutto è relativo nel tempo e nello spazio, lo dice bene Goethe: << Quel che chiamate spirito dei tempi è in sostanza lo spirito di quei certi signori in cui si rispecchiano i tempi>>. Il nostro tempo ha le sue caratteristiche che possono essere migliori sotto alcuni profili, peggiori sotto altri rispetto al precedente. Quello che oggi mangia un povero mangiava un ricco 2000 anni fa. Pensiamo per esempio alle sofferenze di una persona che doveva subire un’operazione quando non esistevano ancora gli anestetici; chi vorrebbe vivere in quel tempo? Si osservino anche tutte le atrocità delle guerre narrate nel Vecchio Testamento, alla mancanza di pace; tanto è vero che al tempo di Salomone si parla di 40 anni di pace come fatto eccezionale. Guardiamo al Medioevo, alle invasioni barbariche, alle pestilenze, alla semplice dissenteria che decimava interi eserciti.
E’ demagogico strumentalizzare per i propri fini propagandistici i mali del nostro tempo come il peggiore dei tempi per indurre la persona a interessarsi del vostro prodotto. Soprattutto se tale persona non è in condizione culturale di valutare in senso critico gli eventi del tempo presente e passato. Ce lo insegna il Qoelet: << Non domandare: “Come mai i tempi antichi erano migliori del presente?”, perché una tale domanda non è ispirata da saggezza>>. Eccl 7:10.
La vostra letteratura, oltre a contenere continui discorsi minacciosi, è un lungo elenco di tutti i mali di questo mondo allo scopo di suscitare l'interesse della persona perché passi dalla vostra parte e trovi sin da ora il vostro "paradiso", oggi "spirituale", domani anche quello materiale dopo la distruzione di miliardi di esseri umani che non capiscono il vostro "paradiso".
Ecco per i giovani alcuni saggi che precedono la fatidica data del 1975 che scoraggiano l’istruzione: «Se siete giovane, dovete anche considerare il fatto che non invecchierete mai in questo attuale sistema di cose. Perché no? Perché ogni evidenza in adempimento della profezia biblica indica che questo corrotto sistema deve finire fra pochi anni. Della generazione che osservò il principio degli "ultimi giorni" nel 1914, Gesù predisse: “Questa generazione non passerà affatto finché tutte queste cose non siano avvenute. Matt. 24:3" ». Notate la provvisorietà di tutto: « Perciò, da giovane, non potrete mai adempiere alcuna carriera che questo sistema vi offre. Se siete nella scuola superiore e pensate all'istruzione universitaria, significa almeno quattro anni forse anche sei o otto anni ancora per laurearvi e intraprendere una professione. Ma dove sarà allora questo sistema di cose? Sarà molto avanzato nella strada che porta alla fine se non in effetti scomparso! ». Con tanto di esclamativi diffusi ovunque. Lo stesso discorso è sottolineato nella T.G. 1.9.1999 pag. 17, perché il tempo è “ridotto”.
Ed ai genitori di quel tempo fu insegnato: « Questa è la ragione per cui i genitori che basano la loro vita sulla profetica Parola di Dio trovano molto più pratico indirizzare i loro giovani in mestieri che non richiedono tale lungo periodo di ulteriore istruzione ». Si incoraggia il lavoro precario. Bisogna "riscattare il tempo" per dedicarlo, cosa più utile, ad annunciare la "fine del mondo".Per il resto lascio a voi la lettura degli altri articoli. Svegliatevi! Del 8.11.1969 pagg. 1 5-16.
Quei giovani sono oggi avanti negli anni, ed alcuni di quei t.d.G. conducono una vita di profonda solitudine. Altri, per non aver versato i contributi necessari, per aver fatto i pionieri, si trovano a percepire una pensione da fame. Alcuni che hanno smesso di fare i pionieri, per salute cagionevole e a causa dell'età, sono costretti a ricorrere alle "diaboliche istituzioni" di questo mondo per ricevere assistenza. Conosco alcuni, non più giovani, che si rammaricano per non aver avuto il tempo di generare un figlio, scoraggiati dalla Società, rimandando a dopo Armaghedon tale "privilegio". La vecchiaia e la morte sono inevitabili. Così questi che avevano sperato di avere figli nel "paradiso" si troveranno anche lì a non averne eternamente perché, secondo la vostra interpretazione, "i figli della resurrezione" non possono generare. Così oltre alla beffa anche il danno.
Io e mia moglie, quando abbiamo visto passare il 1975 senza che accadesse nulla di ciò che avete profetizzato, dimentichi dei consigli della Società, nel 1977 abbiamo pensato, prima che fosse troppo tardi, a generare un altro figlio. Se invece avessimo seguito i consigli della società avremmo subìto funeste conseguenze. E sia ringraziato Dio!
Vi dice nulla il 1975? Siete invitati a leggere un'altra tra le tante profezie annunciate e puntualmente fallite: Svegliatevi! del 22.4.1969, e la T.G. del 15.9.1968 e 1969, "Cosa recheranno gli anni 70?", "Seimila anni stanno per finire", "Viviamo negli ultimi pochi anni", "Questo periodo di sette anni finirà evidentemente nell'autunno del 1975".
A pag. 23 di Svegliatevi! del 22.04.1969 affermate: « E' vero, in tempi passati vi sono stati alcuni (i t.d.G.) che hanno predetto la “fine del mondo" annunciando perfino una data specifica ( i t.d.G.). Alcuni hanno raccolto intorno a sé gruppi di persone e sono fuggiti su alture o si sono ritirati nelle loro case, aspettando la fine (i t.d.G.). Tuttavia, non è accaduto nulla. La "fine" non è venuta. Si sono resi colpevoli di falsa profezia (i t.d.G.). Perché? Che cosa mancava?
Mancava la piena misura dell'evidenza richiesta in adempimento della profezia biblica. Mancavano a tali persone (ai t.d.G.) le verità di Dio e l'evidenza che Egli le guidava e le impiegava.
Ma che dire oggi? Oggi abbiamo l'evidenza richiesta, tutta (in corsivo nel testo). Ed è schiacciante ».
L’Annuario del 1983, a pag. 120, parlando di quelli che nel passato avevano fissato una data per la fine e la glorificazione della ‘chiesa’ dice dell’esperienza italiana: <<... si attendevano di essere rapiti “nelle nubi per incontrare il Signore nell’aria”... “alcuni si recarono in luoghi appartati ad attendere l’avvenimento. Ma non essendo successo niente, se ne tornarono mesti alle loro case...” Rimasero fedeli circa una quindicina di persone>> su quaranta testimoni di Geova. Tutt’altro che alcuni! <<... il fratello Remigio Cuminetti disse: “ci aspettavamo la corona della gloria ed invece trovammo un bel paio di stivali per continuare il lavoro di predicazione”.>>. Per ogni data fallita ci saranno sempre, preparati dalla Società, fuori dalla porta, “stivali” da consumare per la predicazione!
Evidentemente l'esperienza di Montano vissuto verso il 160 d.C., ed di altri gruppi settari sorti nel corso della storia, non vi è servita a nulla.
Di Montano la storia ci informa: « Montano e le sue profetesse ( Prisca e Massimilla) annunciavano la fine imminente del mondo e prescrivevano agli adepti di riunirsi in un luogo determinato per attendervi la discesa della Gerusalemme celeste». Riguardo all'escatologia vien detto: <<La dottrina montanista è caratterizzata dall'affermazione che la fine dei tempi è prossima, che avverrà entro breve tempo. Vi è qui una rinascita dell'attesa della Parusia, com'era stata sentita dalle prime generazioni cristiane; (per esempio i giudeo-cristiani). Ma vi è anche di più, perché i montanisti fissavano anche la data e il luogo per questa venuta del Signore. Alcuni fedeli vendettero addirittura i loro beni e lasciavano il lavoro per recarsi nel deserto incontro al Signore.... Era naturale che, nell'attesa della fine, si mettesse l'accento nel modo di prepararsi a quel momento e quindi sull'ascetismo ... ». Simon e Benoit, Giudaismo e cristianesimo, Laterza, pag. 125 , anno 1991
Sulla scia di Montano quanta delusione e quanta rovina per molti testimoni di Geova!: « Si odono notizie di fratelli che vendono la loro casa e i beni e dispongono di trascorrere il resto dei loro giorni in questo vecchio sistema facendo il servizio di pioniere. Questo è senz'altro un modo eccellente di impiegare il breve tempo che ci rimane prima della fine del mondo malvagio». Ministero del Regno di giugno del 1974, parte interna. E' proprio vero "che non c'è nulla di nuovo sotto il sole" come dice il Qoelet.
Non solo alcuni, ma tutti i t.d.G. credevano che « Secondo questa fidata cronologia biblica (quella dei t.d.G.), sei mila anni dalla creazione dell'uomo termineranno nel 1975, e il settimo periodo di mille anni della storia umana comincerà nell'autunno del 1975 E.V. ». ‘Vita eterna nella libertà dei figli Dio', pag. 29. Questo in barba alle cronologie dell' 'apostata cristianità'.
Secondo i calcoli stabiliti, la T.G. del 15.09.1968, pag. 559 e la T.G. 1969, pag. 83, parlavano che mancavano “otto anni" al 1975. Se i due periodi correvano parallelamente (il riposo di Dio e la storia dell'uomo), la differenza doveva essere di 'settimane, mesi, non di anni'. Come tutti i comuni mortali anche per Knor , qualche anno dopo ( il profetizzato 1975), venne il turno della sua fine; non vide nessun nuovo mondo, né la vita eterna sulla terra. Dispiace.
Non riesco a capire perché la Società, spesso con ostinazione, addossi la colpa ai soliti "alcuni credevano", quando è evidente che questi "alcuni" sono i responsabili, la firma delle pubblicazioni della Società. Loro hanno creato le aspettative che non potevano lasciare spazio a nessun dubbio.
Circa dieci anni dopo il 1975 feci leggere a due pionieri speciali, che non sapevano nulla, le gravi responsabilità che pesavano sulla Società circa il 1975; mi denunciarono ad un comitato in occasione di un'assemblea di circoscrizione: rischiai la disassociazione per aver "scoraggiato " dei fratelli. "Certe cose abbile solo nel tuo cuore!", mi dissero. Ero colpevole, secondo il consiglio degli anziani, perché mi ero permesso di far loro notare che la Società è l'unica responsabile delle azioni e dei comportamenti di ogni t.d.G. che indirizza la propria vita secondo come il C.D. imposta i discorsi di comportamento. Secondo voi come mi dovevo comportare quando, alla fine del libro 'La verità che conduce alla vita eterna’ a pag. 191 si legge: « ... rimangono alcuni anni all'attuale sistema di cose malvagio»? A pag. 94 si dice: « Quanto presto accadrà ciò? Lo stesso Figlio di Dio, Gesù Cristo, dà la risposta. Dopo aver richiamato l'attenzione su molte cose che contrassegnano il periodo dal 1914 in poi come il “tempo della fine”, Gesù disse: "Questa generazione non passerà affatto finché tutte queste cose non siano avvenute"..., Gesù si era appena riferito a persone che avrebbero 'visto tutte queste cose’. “Queste cose” sono gli avvenimenti che si sono verificati dal 1914 ... ».
Cosa dovevo pensare, secondo voi, di questo libro 'bomba blu' distribuito a milioni di copie "che indica infallibilmente la via della vita eterna"? (Opuscolo,Vittoria divina, dietro la copertina. 1973.). A tutto questo dovevo o non dovevo credere?
Con la T.G. del 1.11.1995 è stato dato del bugiardo a Gesù Cristo; è stata cambiata l' ‘infallibilità’del libro 'Verità' radicalmente, insegnando che ora Gesù Cristo disse che ‘questa generazione’ non è la generazione che vide ciò che accadde nel 1914, ma la sua, e quindi quell'evento viene proiettato nel futuro. Gesù non parlava di generazione in senso letterale né di generazione come di una stirpe, ma della generazione del suo tempo cioè le persone prima della distruzione del tempio. E’ stata così cancellata da quel tempo a pag. 4 della rivista Svegliatevi la data del 1914 e la sua generazione.
Un giorno ci sarà la fine e la 'vita eterna', come promette Gesù in Giov. 17:3. Ma bisogna chiarire un fatto: Gesù non promette ai discepoli una vita terrena, ma una vita celeste come è evidente dallo stesso capitolo: "Padre... desidero, che dove sono io, anche loro siano con me, affinché contemplino la mia gloria che tu mi hai dato...". E' la stessa promessa che rivolge al ladrone pentito: "Sarai con me" e non "Sarò con te". Lc 23:43.
Il Maestro che, al ladrone pentito, promette: "Sarai con me in paradiso", dichiara il contrario di ciò che promise ai discepoli ancora sulla terra: "Sarò con voi tutti i giorni fino alla fine del mondo" Matt.26:19.
Perciò, quando il Maestro dice: "non fanno parte del mondo", non contiene nessun significato politico o sociale. Infatti Gesù non presenta nessun schema politico e sociale, il suo Regno non è di questo mondo, il suo messaggio è essenzialmente religioso e invita gli uomini ad una loro adesione completa. I discepoli, abbracciando la causa del Maestro, ne condividono anche il destino. "Io non sono del mondo", “voi non siete del mondo", si comprende il loro significato alla luce dei capitoli 7 e 8 del Vangelo di Giovanni: "Dove sto per andare, voi non potete venire, ... voi siete dei reami di sotto. io sono dei reami di sopra. Voi siete di questo mondo; io non sono di questo mondo". (T N M ). Perciò Gesù afferma, a differenza degli increduli Giudei, che egli e i suoi discepoli appartengono alla sfera del mondo celeste, non più quindi alla vita della carne, ma ad una vita eterna nello spirito. 1Giov.3:1-3; 1Pietro 1:3-5.
Tutt'ora, nel 2000, si continua a proclamare "imminente" la fine. (T.G. 15.2.2000, pag.5). Così il presidente di turno Frederic Franz che aveva profetizzato la fine, anche lui, per il 1975 e pure entro il 2000, defunse deluso per non aver assistito all’adempimento delle profezie tanto reclamizzate.
In Italia "imminente" significa: da un giorno all'altro. Visto che da 130 anni dichiarate 'imminente' la fine del mondo, fatemi sapere che significato ha questo termine negli Stati Uniti. Attendo risposta.
Mi dispenso dal citare tutte le centinaia di volte che nel corso della vostra storia di 130 anni si è abusato dei termini: "presto”, "prossimo", ecc.ecc. A parte la Bibbia, che cosa vi insegna s. Agostino da oltre 1600 anni circa lo stabilire il tempo della fine? Egli dice, discorso sempre attuale: " ... Gli chiesero [SM=g27994]ignore, sarà allora che ricostituirai il Regno di Israele? Ma Egli rispose: Non è per voi la conoscenza dei tempi che il Padre ha fissato con la sua potenza. Né domandavano l'ora o il giorno o l'anno, ma l'epoca, quando ricevettero questa risposta. Dunque ogni nostro sforzo per calcolare e stabilire gli anni residui della nostra era sono vani; la bocca della Verità ci dice che il conoscerlo non è per noi, eppure c’è chi ha detto probabile il compimento di quattrocento, o chi di cinquecento, o chi invece di mille anni fra l'ascensione del Signore e la sua ultima venuta. Come poi ciascuno costruisca la propria opinione, sarebbe troppo lungo spiegare, e nemmeno necessario. Si utilizzano supposizioni umane, senza produrre nessuna certezza dall'autorità delle Scritture canoniche; mentre a chi fa di questi calcoli ordina di lasciar stare le dita e di restar tranquillo Colui che dice: Non è per voi la conoscenza dei tempi, che il Padre ha riservato alla sua potenza". La Città di Dio, libro 18, cap.53, pag.885, ed. Einaudi-Gallimard, 1992
Leggendo la vostra recente pubblicazione ‘Profezie di Isaia’ pensavo a una vostra catarsi e che, dopo tanti fallimenti, l'esperienza vi avesse redenti; purtroppo sono rimasto profondamente deluso. Non ho trovato altro che lo stesso linguaggio che caratterizza tutta la vostra precedente letteratura: è popolata di libelli, truculente minacce e condanne per coloro che non appartengono ai t.d.G., ripetizioni ossessive, come: 'così ai nostri giorni' e numerose assurde 'rappresentazioni profetiche' facendo naturalmente sempre il solito salto di 1700 anni dal I secolo.
Per vostra abitudine, anche con questo libro, si ricorre alla Bibbia con la solita faciloneria applicando a voi le parole di approvazione e giustificazione e a tutti gli altri di condanna e di obbrobrio, insomma una vocazione allo sterminio. Invece Gesù insegnò ad amare i nemici e la parabola del Buon Samaritano, che siete invitati a riflettere, è l’incontro, tra l’altro, di due nemici.
Pure questo libro con 'presto', 'prossimo' e 'imminente' non scherza. Non si risparmiano le numerose flagellazioni sulla 'cristianità' come sistema “bestiale all'estremo”, pag.340. E' l'abituale e mansueto linguaggio contro chi, per cultura, non riesce a capire il vostro discorso. Come al solito è un’esegesi condotta a lume di candela.
Sono persuaso che un giorno apparirà il ‘segno’ e la fine verrà, ma senza essere condizionata dagli eventi politici, sociali o fisici proprio perché non conoscendone il tempo la Scrittura ci invita a stare svegli. Questo libro, come il resto della vostra letteratura, con i suoi messaggi subliminali, sottopone il t.d.G. ad una continua tensione psicologica col suo continuo affermare: 'Se non fai così Geova ti punirà', la minaccia diventa l'incubo inconscio, l’ “inferno" che lo perseguita nelle sue veglie notturne. Deve fare molta attenzione al suo senso di colpa quando il dubbio lo investe. Deve cacciarlo immediatamente. Sottoposto a questi colpi continui ogni resistenza psicologica, alla fine crolla e la coscienza dell'adepto viene asservita completamente alla volontà della T.G., il grande Guardiano.
Mi ricordo che quando veniva annunciata alle assemblee la disponibilità di una nuova pubblicazione, alla fine si faceva ressa per ottenerne una copia, come fosse manna caduta dal cielo. Ci eccitava il pensiero che ci fosse qualche cosa che desse spinta a quello che ci si aspettava: la fine è prossima, è alle porte, magari con qualche data.
Il C.D.lo sa: una volta impadronitosi della mente del testimone, può permettersi di annunciare quello che vuole, che sarà accettato senza riserve, come se avessero parlato Mosè, Isaia, Gesù Cristo o Paolo: << ... codesta gente è persuasa, più che non sia stata mai, d'essere libera in pieno, mentre pure con le proprie mani essi hanno recato a noi la loro libertà e l' hanno umilmente deposta ai nostri piedi>>. (Dostoevskij).
Nella speranza per una seria riflessione, distintamente vi saluto.

Vostro fratello
Adriano Baston

Modificato da parliamonepino 17/11/2006 9.14
parliamonepino
00venerdì 17 novembre 2006 09:26
Riporto un'altro scritto, per rispondere a Stefano, che su iniziativa di Adriano Baston, scrivemmo tempo fa!

<<IL RE DEL NORD>> E <<IL RE DEL SUD>>
Dal libro di Daniele nelle profezie dei testimoni di Geova


<<auch du wirsts alter>> (anche tu diventerai vecchio). Così era scritto in grassetto con vernice nera su una fiancata di un vecchio pullman sul ciglio di una strada in un deposito di auto per la demolizione. La vedevo tutti i giorni perché in quel periodo, tra il 1959 e il 1963 percorrevo quella strada per recarmi al lavoro da Lenzburg a Othmarsingen nell’Argovia in Svizzera di lingua tedesca. Era inevitabile non vedere quella scritta perché mi appariva non appena imboccavo quella strada.
Alla vista di quelle parole mi sorgeva spontaneo, quasi con scherno, pensare: “Tu sei diventato vecchio, ma io sono sicuro che non arriverò a questo. Nutro la speranza che fra breve questo mondo di rottami sarà reso nullo, spazzato via per sempre per dar vita ad un mondo perfetto. Non è questo cimitero di rottami il luogo al quale sono diretto. Sono certo che la vecchiaia non la vedrò, ho appena 26 anni e il regno è imminente – altro che vecchio!” Tanti altri pensieri affollavano la mia mente alla vista di quelle parole. Tuttora le leggo e le vedo scritte in nero; presagio di funerale? Non posso fare a meno di pensare che quelle parole non abbiano detto la verità, una verità purtroppo amara, alla quale nessuno può sfuggire e, con mio sofferto disappunto, per aver pensato il contrario, spinto dalla letteratura della Torre di Guardia che proclamava in nome di Geova “la fine imminente”. Avevo investito, come tutti, la mia esistenza in vista di un futuro diverso. Una vita tutta sul piano profetico: che delusione! Quanti in quegli anni, più anziani di me, ci credevano e ci credono tuttora e che sono giunti alla vecchiaia, 80 anni, 90 anni, alcuni dei quali non ci sono più perché sono morti; forse, esalando l’ultimo respiro, scusate l’ironia, avranno detto: “la fine è vicina, il Regno di Dio trionfa!”. (E’ il titolo di un opuscolo). “Fratelli” che hanno conosciuto la cosiddetta “verità” prima di me negli anni ’40 che ho conosciuto in quel lontano passato; allora avevano 30, 40,50 anni, erano convinti come me, che non sarebbero divenuti vecchi. Dove sono ora? Il “fratello” Fischer e il “fratello” Berger dove sono? E poi che ne è dei “fratelli” B. Quilici e del “fratello” E. Trombi ai quali ero molto affezionato per la loro genuinità e buona fede? Sono più anziani di me, spero di cuore che ancora siano in vita e abbiano la possibilità di riflettere sul sempre “imminente” Armaghedon per la distruzione di questi poveri miliardi di esseri umani, miliardi dei quali l’Armaghedon lo stanno soffrendo nelle forme più violente, nelle sofferenze più atroci. E, nella speranza che riflettano sul sempre “imminente”, si rendano conto che è stata tutta una frode, e il solo fatto di aver rinunciato anche alle cose più semplici, come quello di un compleanno, considerato pagano, alle amicizie, ai parenti, perché non testimoni e appartenenti al mondo, è risultato tutto inutile, un sacrificio assurdo privo di senso. Questo per star lontani da un mondo gravido di mali e di empietà di ogni genere. Tutto accade perché il mondo, dicono i testimoni, si rifiuta di conoscere Geova e convertirsi alla Torre di Guardia: lo strumento di Dio.
Ciò che mi ha indotto a tornare in quel lontano tempo è stata la rivista Torre di Guardia del 1° giugno 2003 che mi è stata donata occasionalmente da una “sorella”. Alla lettura degli articoli principali di studio che trattano i temi più volte suscitati nel corso del tempo dalla Società, che riguardano “il re del Nord” e “il re del Sud”. Questo non mi ha impedito di evitare di tornare alla scritta del vecchio pullman e a ciò che i t.d.G. proclamavano e insegnavano con il libro “Sia fatta la tua volontà in terra” del 1961, uscito a puntate, prima della sua pubblicazione, nella TG tra gli anni 1958 e 1961.
In quella rivista dell’1 – 6 - 2003 troneggia sempre, quale cavallo di battaglia, la scrittura di II Tim. 3:1-3 (TNM) “<<Or sappi questo, che negli ultimi giorni ci saranno tempi difficili…>>” e così via, tutto per spiegare profeticamente dove ci troviamo nel corso del tempo. Come spiegare che le stesse parole di Paolo erano citate prima del 1914 o prima del 1975 o prima del 2000? Che significato potevano avere dal momento in cui in queste date e altre si attendeva “Armaghedon delle Scritture”? E’ una scrittura che presa fuori dal suo contesto biblico storico si può adattare a tutti i tempi nei quali la vita umana viene solcata da sconvolgimenti politici e sociali, ed è evidente che ogni epoca è caratterizzata dai suoi mali. I mali peggiori del nostro tempo sono le armi di distruzione di massa, purtroppo, ma, nello stesso tempo, vi è anche la consapevolezza da parte della maggioranza dei governanti che se venissero impiegate queste armi nessuno sopravvivrebbe alla catastrofe. Solo dei pazzi come Hitler possono arrivare a questo, ma per fortuna pochi sono quelli che la pensano in questo modo. Il cristiano confida nelle parole di Gesù che: <<Ogni autorità mi è stata data in cielo e in terra>> il quale non permetterà ai pazzi di mettere in pericolo di distruzione la stessa umanità e di cancellarne la vita; e questo, se non sbaglio, lo credono gli stessi testimoni.
Per la Società, tutto ciò che avviene sul pianeta, si tratti di eventi che sconvolgono la vita pubblica, con il suo malessere sociale, o di eventi naturali, come i terremoti, vengono presi strumentalmente per sottolineare che i <<tempi difficili>> sono questi. Adesso salta fuori anche il terrorismo internazionale, che è usato pure in modo strumentale per insegnare che il fenomeno testimonia che “vuol dire che la liberazione è vicina” (pag. 13), che “l’opposizione” contro i testimoni “giungerà presto al culmine” (pag. 15), che i t.d.G. non temono nulla per quanto riguarda l’attacco di “Gog” che è “imminente” in quanto sanno “che presto il Regno di Geova spazzerà via una volta per tutte ogni forma di violenza” (pagg. 16, 17), che a causa di questo è “imminente” la grande tribolazione (non per i t.d.G.!) e Dio distruggerà sia “il re del Nord” sia “il re del Sud” in adempimento, scrivono, delle parole di Daniele. Si tratta del solito linguaggio subliminale al quale spesso la Società fa ricorso per spaventare a livello inconscio i suoi sudditi. Non evita, inoltre, di ricorrere, nonostante sia stata più volte avvertita da più parti, da fratelli e non, alle immagini subliminali come è evidente dalla figura demoniaca che appare nella parte visibile della testa del cavallo alla pag. 19 di detta rivista.
Si avverte che: “il popolo di Geova eviterà di fare congetture” (pag. 20) perché il C.D. (Corpo Direttivo) è il solo autorizzato a farle, tanto è vero che in tutta la sua storia iniziata col primo presidente T.C. Russell insegnò, innumerevoli volte, congetture come verità, pena l’espulsione per gli apostati che li mettevano in dubbio o che cercavano un coerente appoggio scritturale alle affermazioni della Società per darle autorità. Quello che è grave è che il tdG comune non si rende conto, e che le congetture che sono presentate come verità vengono insegnate come provenissero da Gesù Cristo. Infatti l’insegnamento è che “lo schiavo fedele e discreto è guidato dallo Spirito di Geova”: Il comune t.d.G. ha così la garanzia che il CD dice la verità quando scrive e non ci deve essere dubbio da parte di alcuno sulle sue parole quali dottrine.
Il secondo articolo di studio di detta rivista, è dedicato al tema della fine di <<Gog>> e di <<Magog>> e dei suoi strumenti il <<re del Nord>> e il <<re del Sud>>. Si tace sul ruolo delle Nazioni Unite e su chi tra i suoi componenti potrebbero rappresentare i due re, perché a loro dire non sono ancora identificabili; dobbiamo aspettare, dicono, che Geova riveli ai suoi <<profeti>> le sue cose <<confidenziali>>, cioè al C.D.. Non ha importanza se poi queste cose <<confidenziali>> falliscono, Geova è buono ed è pronto a cambiare opinione sulle <<lodevoli attese>>, proprio perché tali sono per loro. A me invece, che sono fuori, è concesso fare delle congetture senza correre rischi: non mancherà molto che il <<re del Nord>> sarà rappresentato dalle potenze di cultura cristiana e da quelle di cultura islamica, gran parte delle quali si trovano nell’emisfero sud del mondo.
Il ruolo di <<re del Nord>> potrebbe essere in seguito anche l’emergente potenza cinese, perché no? E la potenza indiana? Potrebbe essere un giorno una delle potenze che rappresentano il <<re del Sud>>. Oppure un’altra congettura potrebbe essere lo scontro tra le nazioni ricche, la maggioranza delle quali si trovano nell’emisfero nord, e le nazioni povere, che generalmente si trovano in quello sud del mondo. Ci troveremo un giorno a leggere nelle riviste che una di queste congetture saranno insegnate, come quelle di prima, come verità della Bibbia, verità rivelate da Geova e da Gesù Cristo al C.D., il quale insegna di avere in mano <<gli averi del Regno>> che gli sono stati affidati in questo <<tempo della fine>>.
La Società da sempre ha strumentalizzato gli eventi del presente per dimostrare, alla luce di II Tim. 3: 1-3, le affermazioni di Gesù che riguardano la sua futura escatologia, lo fanno pure i suoi padri, gli avventisti, per spiegare che la fine è <<imminente>>. Oggi, approfitta anche, tra l’altro, del grande problema che scuote le nazioni e cioè del terrorismo internazionale che tormenta il nostro tempo. Dice la Torre di Guardia, che pure questo problema sarà risolto da Geova. Invece di risolverlo Geova, sarà la storia a risolverlo, in gran parte, come è avvenuto per tanti altri problemi.
Dio o la storia risolverà anche un altro problema di natura terroristica: il terrorismo psicologico ed ideologico dei tdG che mietono vittime ogni giorno insegnando che se non << accetti Geova e i suoi insegnamenti, che provengono dallo Schiavo fedele e discreto, sarai distrutto>>. Quante volte ho udito, nella mia vita di testimone, dire dai genitori ai propri figli: << Se non studi la Torre di Guardia e tutte le altre pubblicazioni per imparare le norme di Geova sarai escluso dalla vita eterna>>! Crescendo in questo clima, come può trovarsi, sotto l’aspetto psicologico il tdG? Non è questo una specie di terrorismo psicologico? << Non toccare, non gustare nulla di questo mondo morente>>. Sinceramente provo un senso profondo di pena, pensando a questo, per i miei ex confratelli che vivono in perenne attesa di un regno che non arriverà mai, almeno secondo ciò che viene rivelato dalla Scrittura che parla invece di un regno celeste.
Il terrore psicologico di Armaghedon è evidente dalle continue citazioni bibliche trasportate da un contesto storico ad un altro; notate: << “Geova è una virile persona di guerra…nell’abbondanza della sua superiorità puoi abbattere quelli che si levano contro di te; mandi la tua ira ardente, essa li divora come stoppia”>>. Questo è il destino al quale, dicono i testimoni, è riservato questo mondo, per cui viene scoraggiato in questo modo ogni tdG a non permettersi ad avere nulla a che fare con esso, neppure a comprare o avere rapporti di lavoro con il disassociato o il dissociato. Chi ha un esercizio il quale serve la maggioranza dei tdG, una volta disassociato il proprietario, nessun testimone entrerà più in quel locale, pena la disassociazione, e il proprietario disassociato può chiudere i battenti. Inevitabile conclusione di un ricattato dalla congregazione. Se questo non è terrorismo psicologico che cos’è allora? Quindi è stato <<divorato come stoppia>>. Per il fedele invece, che cammina coerentemente con le norme della Società parole di approvazione e di salvezza: << “…Nella tua amorevole benignità hai guidato il tuo popolo (cioè i tdG) che hai recuperato; nella tua forza certamente li condurrai al tuo santo luogo di dimora” (cioè nella terra paradisiaca) – Esodo 15: 1-19>> (pag. 22). Non manca l’autoglorificazione!: <<ma visto che il terrorismo è così iniquo, i testimoni di Geova non dovrebbero fare qualcosa per aiutare a combatterlo? Sì, e lo fanno. Anzitutto non partecipano a nessuna attività del genere>>. Come se tutti gli altri vi partecipassero! <<In secondo luogo, insegnano alle persone quei principi cristiani che, quando sono seguiti, aiutano ad abbandonare ogni forma di violenza>>. Così stando ai discorsi dei tdG, la maggioranza delle persone vivrebbe nella violenza senza principi morali, essendo soltanto loro a seguirli. (pag. 14)
I discorsi ed il ragionamento che porta avanti la suddetta rivista, inevitabilmente mi hanno portato indietro nel lontano 1959 alla scritta <<anche tu diventerai vecchio>>. Confrontare il discorso attuale con quello di allora mi ha dato la prova che non è cambiato nulla, e, se di cambiamento si tratta, riguarda lo scenario politico che non è più quello di prima, quando l’equilibrio del mondo si reggeva sulla strategia della guerra fredda. Oggi, purtroppo, il mondo si trova a fronteggiare un problema diverso, come la storia ci insegna: è crollato il muro di Berlino e tutte le speranze del socialismo reale e le sue promesse di un paradiso rosso e le sue minacce contro l’Occidente si sono infrante contro le nuove spinte ideologiche e politiche delle popolazioni assetate di libertà ed ora affrancate dall’oppressione comunista. Il capitalismo selvaggio non è eterno, esso costituisce una minaccia per i poveri della terra ed è insensibile ai veri bisogni delle popolazioni che vivono ai margini di una povertà che avvilisce. Il capitalismo, con i suoi risvolti negativi, minaccia i veri valori della vita, gli orizzonti dello spirito e della morale come quelli dell’amore e della fratellanza dei popoli indipendentemente dalla cultura e dal colore della pelle.
All’orizzonte di questo mondo, in crisi di valori e di ideologie, si sono innalzate le ombre oscure del terrorismo internazionale di matrice islamica che non fa certo onore alla grande cultura di quei popoli. Come non fanno certo onore al cristianesimo l’integralismo di alcuni cristiani. Il terrorismo internazionale, come tutti i fenomeni che hanno interessato la storia, nascerà e morirà, appunto perchè nulla è eterno in questo mondo, si vive nel provvisorio, nel temporaneo, è solo questione di tempo, lo strascico della storia ci porta modelli per altre azioni violente o no nel nostro tempo. Così anche il terrorismo, come altri fenomeni passati che hanno preoccupato le nazioni, è visto dai tdG come un segno dei tempi, la testimonianza tangibile che è <<imminente>> la fine del mondo, sicché le parole dell’apostolo in II Tim. 3: 1-3 diventano strumentali, come strumentale è stata la I guerra mondiale, la II guerra e il comunismo internazionale che dava l’impressione d’inghiottire il pianeta. Tutto per il CD diventa strumento per irretire le persone impreparate, fragili emotivamente e culturalmente, intimorendole, presentando loro il quadro più tragico della vita, la base per rinvigorire l’opera di proselitismo
Il terrorismo internazionale, la cosiddetta “guerra santa”, non è un fenomeno isolato o la caratteristica del nostro tempo, ma arriva da molto lontano, dall’antichità, dal tempo di Cristo. La differenza sta in questo: che allora si trattava di un fenomeno che interessava la Palestina e che durò fino al II secolo d.C.. Quello di oggi, invece, è un terrorismo diffuso in tutta la terra e non sappiamo fino a quando durerà. Pertanto siamo informati dalla storia che il terrorismo non è una novità. La storia di quel tempo, anche se molto scarna, ci informa che esso risale all’epoca dei Maccabei e con più violenza al tempo della dominazione romana della Palestina e della Giudea, al tempo di Gesù e degli apostoli, come registra in modo abbastanza approfondito lo storico giudeo Giuseppe Flavio. Erano gli zelatori, movimenti messianici che pullulavano in quei territori, alcuni dei quali aggredivano in modo violento, con azioni armate, con imboscate, i dominatori stranieri e le corrotte autorità giudaiche. Questi movimenti preoccupavano sia le autorità romane che quelle giudaiche. Essi aspiravano alla realizzazione del Regno di Dio con l’azione armata, si trattava per loro di guerra santa. Colpivano dovunque, gli zeloti, specialmente la frangia estremista dei sicari, si mescolavano alla folla e colpivano chi avevano destinato alla morte: i violatori della legge e i romani che occupavano la Terra Santa. Con sortite ben studiate assalivano le truppe romane con rapidità e violenza. Possiamo ben immaginare quel tempo di terrore se riflettiamo sulle nostre esperienze del presente, carico di tensione; che cosa sta provocando nella nostra società e nella nostra generazione il terrorismo: disagio, inquietudine, incertezze, terreno fertile per la semina dei tdG.
L’iniziatore del movimento zelota, quale movimento armato, che combatteva per la signoria di Dio, ispiratore di tutti i movimenti armati per la liberazione della Palestina dalla dominazione straniera dal 6 al 70 d. C., fu Giuda il Galileo, una specie di Bin Laden, il quale si ispirò a figure bibliche e a rappresentazioni della letteratura rabbinica. Non si trattava di un terrorismo semplicemente politico, ma di un terrorismo teocratico, messianico-escatologico, una guerra santa che aveva la mira di affrancare la Palestina dalla schiavitù dalla dominazione romana e purificare il popolo ebraico dai violatori della legge. Erano zelatori armati per Dio e la sua parola: la Torà. Il loro era uno zelo violento che spingeva anche al martirio, <<kamikaze>> che spaventavano con le loro azioni violente. Si buttavano, senza pensarci troppo, nella mischia, felici di morire per la causa di Dio. Come si può constatare è evidente che: “non c’è nulla di nuovo sotto il sole”, dice il saggio Qoelet. Si può affermare lo stesso pensiero anche per le letture nelle pubblicazioni della Società riguardanti la fine dei tempi e la fine del re del nord e del re del sud: cambiano i suonatori, ma la musica è sempre la stessa.
Il movimento nato da Giuda il Galileo si era inspirato a figure come quella di Phineas e ai fratelli Simone e Levi, figli di Giacobbe, i quali, dopo aver ingannato gli abitanti di Sichem, li trucidarono e li spogliarono dei loro beni, un popolo pacifico pronto a sottomettersi alle leggi ebraiche. L’assassinio avvenne per la sola colpa del principe del luogo di amare e voler sposare Dina, la loro sorella.
Phineas è l’esempio classico che uccide i peccatori, per zelo verso Dio e la sua legge: Il significato di zelo nelle Scritture, ha diverse sfaccettature positive e negative. Si parla dello zelo di Gesù e degli apostoli in senso buono che non si deve confondere con quello degli zeloti, in special modo, con lo zelo dei movimenti armati. (Genesi 34 e Numeri 25).
I movimenti messianici del I secolo, che operavano in Palestina per l’emancipazione dalla schiavitù romana, continuarono le loro azioni armate anche dopo il 70 d. C. fino al 136 d.C. con l’insurrezione del rivoluzionario Bar Kokcba al tempo dell’imperatore Adriano, il quale pose fine a tutte le rivolte giudaiche. Gli zeloti credevano che con l’azione armata eseguivano il volere di Dio e che fosse necessaria per la purificazione di tutto Israele. A proposito dello zelo, ecco come viene spiegato dal dotto ricercatore Martin Engel: “Per gli zeloti questa era la connotazione determinante dello zelo. Rifacendosi a modelli veterotestamentari, essi erano dell’opinione che in questo mondo, dominato da potenze empie, solo con la spada si potesse far spazio al santo volere di Dio. Ai loro occhi, uomini come Gesù e Paolo, dovevano apparire pericolosi sognatori, forse proprio perché su altri punti erano loro tanto vicini. Sempre pronti a intervenire senza riguardi contro i trasgressori delle autorità giudaiche, gli zeloti svilupparono col tempo una sorta di giurisdizione segreta che interveniva anche nei casi in cui pure la giurisdizione giudaica, limitata dal potere dei procuratori, era nell’impossibilità di intervenire.”
In base alle predizioni profetiche questi movimenti erano convinti di essere giunti nel tempo della fine e della venuta del Regno di Dio in terra, per loro i segni erano evidenti: “La dominazione straniera con le sue sofferenze costituiva l’inizio <<delle doglie messianiche>>, e il censimento stesso aveva il significato di prova finale che avrebbe diviso Israele: solo coloro che rifiutavano obbedienza all’imperatore andavano ancora considerati veri membri del popolo di Dio. L’annuncio del Galileo, inoltre, aveva senz’altro connotazioni profetiche: come un tempo, grazie al loro zelo, Elia aveva conservato in Israele un <<resto>> di settemila, <<il cui ginocchio non si era piegato dinanzi a Baal>> così ora intorno a lui si raccoglieva il <<resto santo>> dell’Israele escatologico. La nuova setta fondata da Giuda condivideva quindi pienamente con altre formazioni tardo- giudaiche questa coscienza di essere la <<vera comunità di Dio>>”. Come si vede, i tdG trovano i loro precursori nei movimenti messianici, movimenti che pretendevano di essere la vera comunità di Dio uno dei quali, molto forte, si trova negli zelatori: “Poiché per la loro pretesa della signoria esclusiva di Dio in Israele si trovavano in asperrima opposizione alle pretese politico-religiose dell’imperatore romano e quindi all’impero romano in generale, è ovvio ammettere che gli zelatori identificassero la dominazione straniera dei romani con la tribolazione dei tempi della fine come aveva fatto a suo tempo Daniele con la dominazione di Antioco Epifane. La minaccia costante arrecata al Tempio e l’ininterrotta persecuzione dei membri della setta da parte delle autorità romane erano i sintomi esterni di queste doglie. Roma era quindi identificata col quarto regno di Daniele, con l’ultima <<bestia del male>>. Taluni eventi naturali, soprattutto l’insistente carestia sotto Claudio, con le sue inevitabili conseguenze, rafforzarono la consapevolezza che l’agonia finale era già iniziata”. (Gli zeloti, Paideia ed., Brescia 1996, pagg. 264, 177, 286). Sembra di leggere la Torre di Guardia! Le stesse idee che la ispirano da 130 anni e non demorde.
Pure nel movimento essenico i tdG trovano, sotto alcuni aspetti significativi, il loro precursore, specialmente nell’attesa del Regno di Dio per la pace di Israele e quella di tutto il mondo, stabilendo con questo delle date sulla base di calcoli profetici. Gli esseni si ritenevano gli unici rappresentanti legittimi dell’intero popolo di Israele. Sono della stessa opinione tutti gli altri movimenti messianici del tempo di Gesù. I tdG sono della stessa convinzione, associati ad altri movimenti millenaristici del passato e del presente. H.Stegemann, insigne studioso degli scritti del Qumran, afferma: “In realtà gli esseni hanno ritenuto fin dall’inizio di vivere nell’ultimo periodo della storia, prima del giudizio finale e del tempo della salvezza, e hanno designato tutto questo periodo – durasse un intero secolo o anche più, come il <<tempo della fine>>” (come i tdG). “Quando verso il 150 a.C. il maestro di giustizia fondò l’Unione essena di tutto Israele, lui stesso e i suoi seguaci erano profondamente convinti di vivere nell’ultima fase della storia del mondo, (come i tdG) a ridosso del giudizio finale di Dio e all’inizio del tempo della salvezza. Essi credevano addirittura che quella svolta in senso salvifico fosse così vicina che, nella loro prima regola della comunità (1QSa) e nella regola liturgica delle benedizioni (1Qsb), ritennero imminente – praticamente già presente – la futura comparsa del messia della casa di Davide”. Non sono dello stesso avviso i tdG che considerarono presente nel 1914, (per loro una presenza invisibile) il messia e che fra <<breve>> interverrà in forma visibile nelle questioni del mondo?
Ed ora ecco alcune altre speculazioni messianiche sulle date per le quali gli stessi testimoni dovrebbero riflettere seriamente: “Il documento di Damasco (CD1, 5-[SM=g27989]” “Composto verso il 100 a.C. e altre opere essene contengono i risultati cui essi giunsero in quel tempo. Essi interpretarono i 390 anni di Ez. 4, 5, durante i quali la loro casa d’Israele avrebbe dovuto portare un gravoso carico di iniquità, come il lasso di tempo fra gli inizi dell’esilio (587/6 a.C) (la data della Società invece è il 607 che è un’invenzione) e l’uccisione del sommo sacerdote Onia III (170 a.C.). Il fatto che al riguardo gli esseni si siano sbagliati per difetto di circa 27 anni non è rilevante. Essi condividevano questo errore con uno dei migliori scrittori ebrei di storia del tempo Demetrio (fine III sec. a.C.)…. Secondo le conoscenze scientifiche del tempo, la data del 390 dava esattamente il 170 a.C. solo la successiva coscienza storica l’ha corretta”. “Con il numero 390 di Ez. 4, 5 gli esseni combinarono poi le 70 settimane di anni di Dn 9, stabilendo la data oramai definitiva del futuro giudizio finale nell’anno 70 a.C. Grazie ai profeti, essi potevano essere finalmente certi del perché Dio non avesse iniziato il giudizio finale già nel 170 a.C. e non avesse già da un pezzo estirpato tutto il male dal mondo”
Quando gli esseni videro che nel 70 a.C. non accadde nulla delle loro <<lodevoli attese>> (dicono sempre i tdG quando scorgono di aver fallito la predizione) gli esseni spostarono la data al 70 d.C. allo stesso modo i testimoni, in analogia con gli esseni, spostano sempre in avanti l’evento finale.
Lo spostamento della data finale, stabilito dagli esseni, così viene spiegato da Stegemann sulla base della documentazione qumranica: “Questa data (cioè il 70 a.C.) è stata rivelata da Dio in modo tassativo (come allo stesso modo insegnavano sia T.C.Russell che Rutherford definendo le loro date, date di Dio) attraverso i profeti biblici. Inizialmente gli esseni avevano calcolato che si trattasse del 70 a.C.; poi avevano riconosciuto il loro errore e, sulla base di una rinnovata esegesi del libro di Daniele, avevano stabilito che il giudizio finale sarebbe avvenuto solo nel 70 d.C.” Non è forse vero che la Società rivede spesso libri profetici della Bibbia per cercare nuove date?
L’analogia dei t.d.G. con gli esseni è sorprendente! “Da questa precisa concezione del futuro deriva necessariamente il fatto che fino all’anno 70 d.C. non sarebbe potuto esservi alcun legittimo sommo sacerdote o re ebreo.” Analogamente i tdG affermano che dal 607 a.C. sul trono di Davide fino al 1914, alla scadenza dei sette tempi profetici, nella casa di Israele non ci sarebbe stato nessun legittimo re che avrebbe rappresentato il potere di Geova e di conseguenza non ci sarebbe stata per le nazioni da parte di Dio alcuna interferenza del Regno dopo la distruzione di Gerusalemme avvenuta, secondo l’idea dei tdG, nel 607 a.C. durante la quale avvenne la deportazione del popolo israelita in terra straniera. Geova avrebbe atteso, sempre seconda la dottrina dei testimoni, che Dio insediasse il suo re nel celeste monte Sion nel 1914. Da quel momento in poi Dio cominciò a interferire nelle questioni delle nazioni.
Nel 1914 i testimoni attendevano la fine del mondo, tanto è vero che T.C. Russell, primo presidente del movimento, aveva affermato che: “La presente guerra in Europa è l’inizio di Armaghedon delle Scritture” (Pastor Russell’s sermons, pag. 676). Quando i testimoni dicono che predissero 37 anni prima una guerra mondiale è falso. Essi in realtà predissero la fine dei tempi dei Gentili e la distretta finale per tutte le nazioni da parte di Geova. Invece di Armaghedon delle Scritture, scoppiò la guerra mondiale che lì per lì fu confusa con l’inizio della battaglia di Armaghedon. Era accaduta la stessa cosa agli esseni i quali spostarono la data del giudizio finale per Israele infedele e le nazioni pagane dal 70 a.C. al 70 d.C.; anche loro confusero la guerra giudaica e le varie sofferenze di quelle regioni come il compimento finale del disegno di Dio per il mondo e la venuta del Messia. Dopo il fallimento degli anni 170, 70 a.C. e 66-70 d.C., in seguito a quest’ultima data, non ci fu più modo di conoscere che cosa sia successo al movimento essenico, perché tutti furono dispersi dalla guerra e dalle deportazioni romane e di essi non si seppe più nulla. E’ evidente che i fallimenti profetici non portarono loro nulla di buono.
I tdG avranno modo, dopo i loro ripetuti fallimenti profetici, a insaputa dei nuovi, di spostare sempre in avanti le date del giudizio finale, usando sempre i loro messaggi con il logoro termine strategico “imminente”. In questo modo annunciando che il regno è vicino, alle porte, tentano così tutte quelle deboli anime, disorientate dagli eventi del presente, spingendole verso i sentieri delle stesse illusioni esseniche. Non si ricava nulla dalla dottrina delle “verità progressive”, non si possono giustificare tutti i fallimenti: costituisce solo un manto per nascondere la verità, verità che i neofiti non devono conoscere. Il 1914, il 1918, il 1925, il 1942, il 1975, il 2000 tutte date profetiche fallite (e questo i dirigenti lo sanno) com’è possibile spiegare tutto questo con le “verità progressive”? I fallimenti profetici pure ai testimoni non portarono nulla di buono.
Un episodio al quale ho assistito nel 1993, che ha relazione proprio col discorso della fine imminente, che coinvolge sempre profondamente il t.d.G. in quanto ha investito tutto il suo essere, è quello dell’esortazione da parte di un amico fratello “G.”, che in occasione della mia dissociazione dal gruppo nel 1992, mi disse che avevo sbagliato ad abbandonare la Società proprio in questo momento critico in cui <<la fine è alle porte e non si sopravvivrà al 2000>>. <<Tu sai benissimo>> gli risposi che <<la Società più volte ha indicato delle date relative alla fine e sono puntualmente fallite. Credi che, sulla base di questi fallimenti, si possa ancora parlare di date? Insomma che significato hanno le parole prossimo e imminente? Gesù non ha specificato di non seguire coloro che dicono “è prossimo”? Ascolta, mi premuro di mettere da parte in questo tempo una bottiglia di spumante e la stapperemo nel 2000 e brinderemo alla vita!>>, <<Sono convinto che non ci vedremo, perché allora tutto finirà>>, mi disse. Infatti sono già passati tre anni dal 2000 e il fratello amico da tre anni non si è visto, certo non per la fine del mondo. La bottiglia è ancora qui che l’attende, ma, a quanto mi risulta non si è ancora fatto vedere, prima o poi ci incontreremo, ma in considerazione della forma mentale del t.d.G. di sicuro mi risponderà: <<E’ imminente>>.
Pure nel prepararsi all’evento finale i tdG trovano la loro analogia negli esseni: “Nel 66 d.C. ebbe inizio la rivolta del giudaismo palestinese contro la dominazione romana in Terra Santa. Secondo i calcoli, mancavano certamente ancora quattro anni alla data finale, ma essendo così prossimi all’attesa fine della dominazione romana, poteva essere utile un’attiva preparazione all’imminente svolta” (Gli esseni, Qumran, Giovanni Battista e Gesù, ed.Dehoniane, Bologna 1997, pagg. 164,176,178,228,229). Come si riscontra, ci sono evidenti analogie interessanti, diciamo anche fondamentali, tra le credenze dei tdG e la setta del Qumran. Si aggiunga quest’altro particolare di sostanziale somiglianza: gli esseni pensavano che mancavano dal 66 al 70 d.C., “certamente” 4 anni alla fine per il giudizio di Dio. Allo stesso modo i tdG nel 1968, affermavano che: “Questo periodo di 7 anni finirà evidentemente nell’autunno del 1975” (Svegliatevi del 22 – 4 –1969, pag. 14). Da osservare inoltre, nel brano sopraccitato di H. Stegemann quell’ “imminente” il cui significato è da mettere correttamente in relazione dall’inizio della guerra giudaica al 70 d.C.. Si noti anche quell’ “evidentemente” dei tdG pochi anni prima del 1975! Un evidentemente che non è stato per nulla evidente, tutti quei fatti che vengono sottolineati dalla rivista appena citata, la quale porta l’impronta che “mancano pochi anni” alla fine del mondo o “sistema di cose”. Altro che verità progressive! “Evidentemente” si tratta sempre del consueto fallimento profetico. La storia si accanisce contro tutte le loro previsioni, come più volte sottolineato. Essa è la grande nemica dei t.d.G.
Nonostante ciò continuino pure i tdG ad insegnare agli sventurati che il regno di Dio è “imminente”, è “vicino”, è “prossimo”, è “alle porte”, forse tra 100 o 200 anni, quando il Signore Gesù Cristo vorrà e si manifesterà, indipendentemente dalla situazione mondiale, come da sempre la Chiesa nelle sue liturgie e omelie tutti i giorni recita “in attesa della tua venuta” per sollevare tutta l’umanità, allora i tdG, se ci saranno ancora, diranno con soddisfazione: “ve l’avevamo detto che era imminente!”.

SEGUE ---->
parliamonepino
00venerdì 17 novembre 2006 09:28
Un’altra analogia con gli esseni, sulla quale i tdG dovrebbero seriamente riflettere è la seguente: “Nel futuro giudizio finale gli esseni non sono più giudicati (come avviene agli “unti” tdG che andranno in cielo, il cui numero centoquarantaquattromila è preso letteralmente dall’Apocalisse), ma si siederanno (come gli “unti”) in giudizio, insieme a Dio, contro il resto del mondo (4QpPSa 1-10, IV, 11-12), analogamente a quanto si aspetterà in seguito l’Apostolo Paolo per i cristiani (1Cor 6, 1-3)”. Con la differenza fondamentale che, mentre Paolo parla di tutti i cristiani, gli esseni e i tdG parlano soltanto rispetto ai credenti di un gruppo separato e giudici del mondo. Per precisare: gli esseni nei confronti dei loro fratelli ebrei, e i tdG “unti”, nei confronti dei loro fratelli con destino terrestre, sono preordinati per il giudizio alle nazioni accanto a Dio.
Un’altra analogia sorprendente dei tdG con gli esseni, sempre in relazione, tra l’altro, alla fine del mondo, consiste in questo: quando scoppierà, tra “breve”, il rimanente degli “unti” sopravvivrà alla catastrofe e riceverà da parte di Geova l’alto compito di accompagnare nella terra liberata la “grande folla” di salvati. Questo avverrà una volta che Dio avrà eliminato piccoli e grandi in un’immensa carneficina, tutti gli infedeli i quali saranno tolti di mezzo, mangiati e divorati dagli uccelli del cielo e dalle fiere della campagna e si saranno saziati delle loro carni (dicono i tdG) di piccoli e di grandi e vivranno così eternamente per sempre sulla terra. (Vedere il libro “E le Nazioni conosceranno che io sono Geova, come?”, pagg. 376-379) . Visto che gli animali rapaci e le fiere dei campi sono in via di estinzione e se ne vedono pochi in una terra spoglia, ma sono numerosi nei cartoni animati, a questo punto mi chiedo: da dove i tdG trarranno tutti questi uccelli e fiere per divorare i miliardi di cadaveri compresi i bambini e tutti i potenti della terra? Questo ci fa riflettere sull’amore tanto sfoggiato dai testimoni, presente in tutte le loro pubblicazioni. Il millenarismo per sua natura non ama il prossimo, ma solo se stesso e chi aderisce al gruppo.
Ecco un’altra analogia: “Riguardo al giudizio finale si trovano giustapposte nei testi di Qumran concezioni diverse. Un inno presenta la fine come il momento in cui tutta la terra si dissolve come in un fuoco di lava vulcanica, mentre i giusti sfuggono miracolosamente a una tale catastrofe cosmica (1QH III, 19-36). La vita di singole persone, come quella del sacerdote empio Gionata, finirà nel fuoco di zolfo (1QPHab X,5) o in luoghi di eterna tenebra”. Mentre tutti gli altri, “i giusti”, a differenza dei cristiani che credevano nel cielo quale dimora, “gli esseni invece il luogo dei beati dopo la resurrezione il paradiso terrestre, (proprio ciò che insegnano i tdG) il giardino dell’Eden descritto in Gen. 23,3, qui sulla terra”. (Si noti il titolo del libro dei testimoni “Dal paradiso perduto al paradiso riconquistato”). L’apostolo Paolo (invece) pensava al paradiso del terzo stadio di un cielo a sette piani (2Cor. 12,2-4)” secondo la cultura ebraica. Così gli esseni (come i tdG “unti”) si “siedono accanto a Dio, ossia siedono in giudizio sopra tutti gli altri, senza essere essi stessi giudicati” (H[SM=g27994]tegemann, pagg. 184,5,298-302).
È vero che il discorso di Gesù (Matt. 25:31-46) potrebbe dare adito alla convinzione che in sostanza sia lo stesso discorso essenico. Se analizzato a fondo, intende ben altre cose, egli insegna che la realtà futura, evidente nei Vangeli e nel resto del N.T., non è di natura fisica terrestre come insegnano gli esseni, ed oggi i t.d.G., ma totalmente celeste: il “terzo cielo”, “la Gerusalemme Celeste”; in altre parole si tratta della trasfigurazione del mondo al momento dell’apparizione del figlio di Dio alla sua gloriosa venuta. Il fuoco adoperato da Gesù è immagine di tormento per coloro che scelgono, all’apparire del “regno”, di continuare nel loro libero arbitrio, a vivere lontani da Dio. Dio non tormenta nessuno e non prova nessuno con il male. “Kolasis” non significa stroncamento, cioè sradicamento della pianta, come astutamente e falsamente traducono i t.d.G., ma “potatura” che significa tutt’altra cosa che l’estinzione e il nulla!
Un’altra analogia sorprendente tra gli esseni e i t.d.G., si riscontra leggendo che i romani sono lo “strumento di cui Dio si serve per punire i malvagi di Israele” loro fratelli e compatrioti, cioè l’infedele nazione di Israele. Allo stesso modo i testimoni insegnano che Dio si servirà delle Nazioni Unite, delle quali fanno parte sia il <<re del Nord>> sia il <<re del Sud>> per distruggere “l’empia cristianità”, la controparte dell’Israele infedele. (H[SM=g27994]tegemann, pag. 189). Tra l’altro, in tutte le applicazioni profetiche dei libri di Isaia, Ezechiele, Daniele, Abacuc, ecc.ecc., nello studio sistematico delle Scritture che comprende anche altri scritti rabbinici, gli esseni precedettero di più di duemila anni i t.d.G. Pertanto invito i testimoni (il C.D.) a confrontare la propria dottrina con il libro di H. Stegemann, menzionato in questo scritto, e a confrontarsi inoltre con gli scritti dello specialista Martin Engel e di tutti gli studiosi che si occupano da molti anni dello studio della letteratura del tempo di Gesù, prima e dopo di lui, e sono molti. Segnalo che Stegemann è autore di numerose opere scientifiche, e non è poco!
Con la rivista Torre di Guardia del 1/6/2003 è evidente che il C.D. sta preparando per i t.d.G., come sua abitudine, le sue nuove dottrine profetiche per un rinnovato <<re del Nord>> e <<re del Sud>> da buttare in pasto alle persone che non conoscono la letteratura precedente e la storia che dimostra tutti i suoi insegnamenti profetici falliti. E quelli che sanno, della mia generazione, fanno finta di nulla e si sforzano di mettere nel dimenticatoio ciò che è avvenuto nel passato, se parlano a qualcuno circa il passato, di come il C.D., abbia spacciato menzogne profetiche, corrono il rischio, come una volta è capitato al sottoscritto, della disassociazione. E dopo 30, 40, 50 e anche 60 anni di convivenza con i testimoni, nell’isolamento dal mondo, vale la pena? Vale la pena perdere l’incarico di congregazione e tutte le amicizie che durano da una vita? Meglio starsene tranquilli e aspettare. Dare qualche nuova rivelazione può essere di aiuto per rinfrancare lo spirito deluso e avere così qualche argomento da poter discutere con i <<fratelli>> per trovare nuova forza. Per i neofiti vivere tutto ciò che viene scritto nella Torre di Guardia è bello, edificante e tutto nuovo, come successe a me negli anni cinquanta; ignoravo purtroppo che esistessero libri come “Studi sulle Scritture”, “L’arpa di Dio”, “Rivendicazione”, “Vita”, “Profezia”, ecc.ecc. e se nel corso degli anni il C.D. cita qualche brano da essi lo fa sempre ad arte allo scopo di convincere il testimone comune che si aderisce quasi sempre in modo armonico alla cosiddetta “verità”.
Tutte menzogne e profezie fallite! I neofiti di oggi non sanno nulla della letteratura degli anni ’60, ’70, ’80 circa il fallimento profetico. E chi conosce, per la buona armonia e per la pace nella congregazione, è meglio non ricordare, ricordare fa male e mina la fede. Per il “nuovo mondo”, sempre <<vicino>>, desiderio che hanno trasferito in Dio e che assorbe quasi totalmente la loro mente e tutta la loro esistenza, questo desiderio spasmodico ha fatto sì da distruggere la capacità di amare la vita e il bello dell’arte: “la bellezza conquisterà il mondo” (Dostoevskij). Come quelli del Qumrann, che si erano isolati dal resto di Israele e del mondo, rinchiusi in se stessi in attesa della fine del mondo, così i tdG, seguendo queste orme, si sono resi insensibili ai veri bisogni dell’umanità che soffre ingiustizie: le guerre e la fame. Tutti noi che abitiamo nel mondo dell’opulenza il cui problema è quello di ingrassare, compresi i tdG, siamo in qualche misura colpevoli del mondo che giorno per giorno continua a dimagrire per mancanza di cibo, una fame endemica, affamati cronici, scheletriti dalle privazioni di ogni genere, un’immensa folla che ci interpella ogni giorno, che ci interroga per la sua condizione di sofferenza indicibile. L’indifferenza è uno dei modi più spietati del nostro mondo ricco nei confronti di quello povero, peggio ancora è la mancanza di amore e di sentimento verso chi soffre: il nostro prossimo vicino e lontano. Sono questi i veri problemi della società umana, non i tdG! Per fortuna ci sono le organizzazioni umanitarie di tutte le confessioni religiose (assente quella dei tdG) e anche laiche, che, anche se purtroppo insufficienti per l’enormità del problema, sono le uniche da santificare per il loro encomiabile impegno per risollevare, fin dove possono, chi soffre. Non si dimentichino neppure i singoli uomini e donne che operano per lo stesso motivo. Altro è isolarsi e pensare solo al proprio gruppo di appartenenza, indifferenti al mondo esterno e ai suoi bisogni e servirsi di esso solo per far proseliti e offrire una speranza inesistente di vita eterna sulla terra, sempre tra <<breve>>, per giustificare così, in modo cinico, che non c’è tempo da perdere per le opere umanitarie, tanto i problemi non si possono risolvere in questo mondo di egoismo. Questa, purtroppo, è l’immagine che il C.D. propone ipocritamente ai suoi lettori, in quanto, per giustificare se stesso non fa nulla per intervenire negli urgenti bisogni del mondo. Un rimprovero che non finirò mai abbastanza di ripetere!
Rimandando ad un futuro <<prossimo>>, l’azione del <<re del Nord>> e di quello del <<Sud>>, il C.D. per l’ennesima volta ha trovato la giustificazione che l’urgenza dei tempi non consente di dedicarsi in opere umanitarie, perché <<tra breve>> il <<Regno di Dio>> risolverà tutti i problemi degli uomini. Di quali uomini, se l’intero genere umano (eccetto i tdG) che, per la sua conformazione di differenti culture, non accetterà mai il messaggio da loro predicato? Devo comprendere allora che le sofferenze di questo mondo saranno risolte con la distruzione dello stesso nella battaglia di Armaghedon? E’ ovvio che il problema sarà risolto proprio in questo modo. Così almeno è ciò che traspare in tutta la loro letteratura.
Come è impostato oggi il discorso del <<re del nord>> e del <<re del sud>> sulla base della Torre di Guardia dell’1/6/2003, essi dimenticano, o meglio fanno finta di non saperlo, come l’identificazione e l’azione di questi re veniva insegnata nel passato. La curiosità mi ha spinto ad andare a rileggere il libro “Sia fatta la tua volontà in terra” per riscoprire che nel lontano 1958 il C.D. aveva identificato il <<re del nord>> con l’Unione Sovietica e suoi satelliti. Questo discorso sarà ripetuto in seguito nella Torre di Guardia dell’1/9/1968, pag. 525; l’Unione Sovietica viene identificata come il “totalitario re del nord” e nella stessa, a pag. 529, si insegna che: <<il “re del nord” sotto Gog farà sicuramente la sua parte nel devastare il moderno impero mondiale della falsa religione>> come la loro parte la faranno gli altri <<governanti nazionali della terra>>. A onta delle profezie del C.D. tutte le religioni sono ancora qui, più vive che mai! A pag. 525 della stessa rivista viene profetizzato che: <<E in quanto al nazionalistico “re del nord” (l’Unione Sovietica) è predetto che ci saranno notizie da parte di Geova e del suo re, trasmesse per mezzo degli unti testimoni sulla terra, le quali inciteranno questo “re” a infuriarsi contro il popolo di Dio. Ma allora Geova agirà! Il totalitario “re del nord” perirà, “e non ci sarà per lui alcun soccorritore”. Anche il “re del sud” (cioè le nazioni democratiche, capeggiate dagli U.S.A.) sarà tolto senza mano. (Dan. 11: 44,45; 8:25)>>. È evidente che le notizie di Geova e del suo Re, trasmesse per mezzo degli “unti”, si dimostrarono false e anche blasfeme, perché il “re del nord” non è stato distrutto ad Armaghedon da Geova cioè “senza mano”, ma in parte per mano dell’attuale Pontefice, dando l’ultima “spallata” al muro che divideva oriente e occidente durante l’ultimo presidente del bolscevismo M. Gorbaciov, questo a detta anche di lui in una trasmissione televisiva di qualche anno fa. Che l’Unione Sovietica a capo del comunismo mondiale terminasse i suoi giorni ad Armaghedon lo rende chiaro il libro “Sia fatta la tua volontà in terra” alla pag. 298 <<l’angelo di Geova predisse ulteriori aggressioni del comunista re del nord prima della sua fine ad Armaghedon: “Egli estenderà la sua mano sui vari paesi …”>>.
Così anche l’angelo assieme a Geova predisse il falso, Armaghedon non è arrivato per distruggere il “comunista re del nord” e in molti paesi che aderiscono ad esso, ora affrancati dalla sua schiavitù, sono tutt’ora esistenti. Tutti questi falsi presagi e contraddizioni avvengono perché non si tiene conto dell’ambiente storico nel quale la parola del profeta Daniele e quella degli altri profeti sono state riportate. Esse espongono la storia del loro tempo e il voler dare a tutti i costi a quelle parole un’interpretazione profetica, come fanno i tdG, si cade nel ridicolo e, più grave ancora, in una presunta volontà divina che non si è vista all’opera, come profetizzato dal C.D. Sono arrivati al punto di affermare che <<secondo il divino calcolo del tempo>>, per nulla divino, nel 1914 terminarono i << “fissati tempi delle nazioni” >> iniziati con la falsa data della distruzione di Gerusalemme nel << “607” >> a.C. quando invece, sostenuto da tutti gli storici, si tratta del 586/87 a.C.! Se Dio è verità, Cristo è verità, da quali “voci dell’oriente” i tdG hanno ricevuto le informazioni che hanno riportato nel libro “Sia fatta la tua volontà in terra”(pagg. 268, 269) che, assolutamente, sono risultate, alla luce dei fatti, menzognere?
Segue ora un breve elenco in cui la Torre di Guardia “la voce di Geova”, strumento identificato “infallibilmente” (TG 1/12/1957 pag. 71[SM=g27989], afferma circa il “re del nord” nel <<tempo della fine>>:
TG 1969 pag. 658, 659: <<il comunista re del Nord ha dovuto privare il suo popolo di molti beni di consumo e di comodità materiali. Queste cose desiderabili sono sacrificate sull’altare del dio del materialismo scientifico…Comunque, la distruzione del “re del nord” non sarà causata dal “re del sud” (cioè gli U.S.A. assieme alle altre nazioni democratiche), al contrario entrambe avranno fine al tempo fissato da Geova, alla battaglia di Armaghedon. Le parole di Daniele (11: 40-45) descrivono l’approssimarsi del “re del nord” ad Armaghedon e la sua posizione lì ad Armaghedon, dove esso è in opposizione all’unto popolo di Dio e alla “grande folla”…>>. Pertanto, come è evidente, non fu l’Armaghedon di Dio a far crollare il “comunista re del nord”, ma il peso politico- sociale dell’occidente con le sue democrazie e i suoi valori di libertà come è evidente, di sicuro, non fu Armaghedon a porre fine al comunista re del nord!
T.G. 15/5/1981 pag. 30: <<Esistono rivalità e competizioni fra la potenza mondiale anglo-americana (“re del sud”) e il socialista “re del nord”, ma nelle Scritture non c’è nulla che indichi che quest’ultimo sostituirà il primo quale ottava potenza mondiale prima che entrambi pervengano alla loro fine. Dan. 11: 40-45>>. Dove se ne è andata questa competizione tra i due blocchi?
T.G. 1/3/1982 pag. 6, 7: <<visto che il moderno “re del nord” è il blocco comunista, con a capo l’Unione Sovietica, il “re del nud” non può essere altri che il rivale blocco dei paesi non comunisti, capeggiato dagli Stati Uniti. Riguardo a questi “re” la profezia di Daniele prosegue dicendo: “E nel tempo della fine il re del sud si impegnerà con lui (col re del nord) in uno scontro”. Dan 11: 40… L’odierno adempimento di queste profezie mostra che stiamo vivendo nel “tempo della fine”. Presto Cristo porrà fine al comunista “re del nord” e al non comunista “re del sud”. L’intronizzato re Gesù Cristo ‘colpirà’ sia loro che tutte le altre nazioni politiche con una “lunga spada affilata” e le “pascerà con una verga di ferro”. (Riv. 19: 11-21)>>. Tutto è risultato falso alla luce della storia moderna. Un <<presto>> che dura da ventuno anni, dal 1982!
T.G. 1/9/1984 pag. 18-20: <<Questo ateo “re del nord”>> (comunista, allora colmo di armi nucleari più del “re del Sud”) è pronto a scontrarsi col “re del sud”, come profetizza la Torre di Guardia: <<Infatti Satana, il Diavolo, il simbolico Gog di Magog, manovrerà sia il “re del nord” sia il “re del sud” per attaccare con ogni mezzo disponibile i veri servitori di Dio. (Ez. 38: 10-12) (E’ il solito vittimismo presente in tutta la letteratura sfornata da più di un secolo). Ma i leali testimoni di Geova non devono temere di essere annientati (come succederà all’intera umanità fuori dai tdG!). L’Altissimo li salverà, (il resto sarà letame per il suolo) ed entrambi i re saranno tra quelli che verranno distrutti nella “guerra del gran giorno dell’Iddio Onnipotente” ad Armaghedon. Riv. 16: 14-16; Ez. 38:18-23>>
T.G. 15/10/1986 pagg. 4-7: <<…il “re del nord” e il “re del sud”, devono pervenire (comunisti e nazioni democratiche capeggiati il primo dall’Unione Sovietica, e il secondo dagli Stati Uniti) alla loro fine ed essere sostituiti dal Regno di Dio retto da Cristo. – Dan. 2: 44; …>>. Naturalmente “imminente”, secondo il sottotitolo con tanto di esclamativo, nel 1986! <<Iniziato nel 1914, “il tempo della fine” ora è molto inoltrato. Gesù disse che la generazione che avrebbe visto l’inizio di quel tempo ne avrebbe visto anche la conclusione. (Matteo 24: 32-34)>> Notate quel <<Gesù disse>>. Ora da parte di Lui è arrivato un contrordine visto che la generazione del 1914 è quasi scomparsa: <<…il termine “generazione”, come fu usato da Gesù, si riferisce principalmente ai contemporanei di un dato periodo storico con le loro caratteristiche distintive >>, si fa slittare in avanti la “generazione”, così vuole Gesù, a oltraggio dei <<servitori di Geova>> che <<hanno fatto congetture>> sulla “generazione del 1914”! Chi sono gli autori, domando, i <<servitori di Geova che hanno fatto congetture>>? Notate le parole a pag. 20: <<questo punto di vista più preciso>>. Che cosa significa <<questo punto di vista più preciso>> quando va a capovolgere radicalmente il discorso di prima che la <<generazione del 1914>> sarebbe sopravvissuta ad Armaghedon? Chi ha speculato sugli anni della generazione del 1914? Chi ha affermato che quelli della generazione del 1914 dovevano almeno avere 14 anni per ricordare quegli avvenimenti? Chi ha detto più tardi che almeno dovevano avere 8 anni? Chi ha di nuovo affermato, man mano che ci si allontanava da quel tempo, che almeno dovevano essere nati nel 1914 per dar modo, visto che è “imminente”, alla salvezza almeno di alcuni di quella generazione? Non certo il semplice testimone! (T.G. 1/11/1995 pag. 17-21.) Anche in questo caso si tratta di un presagio che non ha portato nulla di buono.
Così ora il C.D. fa la stessa cosa con la dottrina del “re del Nord” e del “re del sud”.
E’ il solito lupo che perde il pelo, ma non il vizio.
Trovano divertente farsi beffe dei poveri testimoni che ci credono? Infatti nel <<1986, ci troviamo già a 72 anni nel “tempo della fine”. Gesù promise (notate quel “Gesù promise”) che alcuni della generazione di quelli abbastanza grandi da essere testimoni del suo inizio sarebbero stati in vita quando la grande tribolazione vi avrebbe posto fine>> (T.G. 1/11/1986, pag. 7). A quelli del C.D. cosa costa parlare apertamente e onestamente, piuttosto di fare congetture insegnandole come dottrine? Farlo significherebbe perdere la fede dei testimoni, col pericolo dello scioglimento del movimento. Meglio continuare a raccontare favole, piuttosto che subire una simile umiliante sconfitta. Così, essi si nascondono dietro all’ambiguo termine <<aggiustamenti>>. In verità, e questo il C.D. lo sa benissimo, gli “aggiustamenti” costituiscono radicalmente i cambiamenti di dottrina. Se nel 1986 erano passati 72 anni dal 1914, <<quanto pensate, cari fratelli, possa andare avanti la generazione del 1914 sulla base di ciò che disse Mosè sulla durata di una generazione?>>. Ecco qual è il messaggio che lancia quella rivista!
Quando avviene che le aspettative profetiche si infrangono contro gli scogli del tempo, il C.D. si affretta a giustificarle dicendo che sono necessari degli “aggiustamenti”, dando così ai fratelli la falsa idea che la dottrina non sia cambiata, quando in realtà si tratta invece di un mutamento della stessa che si proietta così in avanti in un’altra “verità”, che in realtà si tratta di una falsità, ché alla “pecora” non è accessibile conoscere altro. Insegnano che le profezie sono rese chiare al loro adempimento, ma vogliono spiegare, di tutte le profezie annunciate, quali si sono adempiute? Ne avessero azzeccata una!
T.G. 1/7/1987, pag. 13 – 16. Parlando ancora sul “re del nord” il C.D., applicando Dan. 11: 40-45 all’Unione Sovietica, afferma: <<E non prenderà in considerazione il Dio dei suoi padri…ma al dio delle fortezze… Possono esserci forse incertezze nell’identificare chi viene qui descritto?... Preferisce confidare negli armamenti, nel “dio delle fortezze”… Il solo “re del nord” nel 1985 ha investito quasi 300 miliardi di dollari in spese militari…il “re del Nord” minaccerà la condizione spirituale del popolo di Dio prima di “pervenire alla sua fine”… E quindi evidente che il tempo della fine del re del nord è anche il tempo della fine per Gog e per tutta la sua folla, re del sud compreso>>. Il cosiddetto “dio delle fortezze”, il dio rosso, alla sua ascesa al potere si oppose e odiò la religione del suo paese e lo dimostrò distruggendo le chiese, i monasteri e le icone religiose ponendo al loro posto la sua. Ora, il dio rosso, è crollato assieme al muro di Berlino e la Chiesa, quasi ridotta al silenzio, è uscita dalle catacombe per continuare ad operare come prima alla luce del sole. Riguardo la distruzione della religione, profetizzata dal C.D., è risultata un grande falso. Poi, secondo il C.D., la preoccupazione maggiore delle nazioni sarebbe quella dei tdG e la loro religione. Le preoccupazioni delle autorità romane e di quelle giudaiche nei confronti dei cristiani del I secolo, i tdG vorrebbero trasferirle nel nostro tempo; vano è ogni loro sforzo; non ha senso il tentativo di equiparare i testimoni con i primi cristiani; siamo molto distanti da quel tempo in quanto la vita politica e sociale è mutata radicalmente. Dove si trova poi tutta la persecuzione di cui parla la T.G.? Dove si trova questa gigantesca opposizione ai t.d.G.? Cosa credono essi di aspettarsi dalle autorità quando rifiutano ai propri figli la trasfusione di sangue in punto di morte? Come devono reagire le autorità nazionali quando il C.D. obbliga ai suoi sudditi di non votare e a non indossare la divisa perché si sentono membri della Società del Nuovo Mondo? Può essere lodevole da parte loro non indossare la divisa militare quando significa offesa, cosa che condivido, ma è altrettanto lodevole non indossarla per opere di pace?
Il gracidare, così, in modo massiccio, persecuzioni da parte di tutti gli stati del mondo, come se essi avessero concentrato tutti i loro sforzi per arginare il pericolo dei tdG, come fosse il loro principale problema, come messo in evidenza dal libro “Sia fatta la tua volontà in terra”, come da altre letture, bisogna essere dotati di grande fantasia. Si fa notare con estrema esagerazione che la preoccupazione maggiore dello stato sovietico negli anni descritti dal suddetto libro, siano i tdG, anche per quello anglo-americano. Il mondo sarebbe, secondo loro, terrorizzato dall’annuncio apocalittico divulgato dai tdG con miliardi di stampati tutti andati nella pattumiera. Uno sparuto gruppo di annunciatori apocalittici avrebbe spaventato l’Unione Sovietica! A quel tempo l’Unione Sovietica aveva ben altri grattacapi che quello di pensare ai tdG!
Le notizie che provengono dal “sol levante” e che spaventano il “re del Nord” uscirebbero dal “santuario” (vale a dire Brooklinn). Tutto questo diretto dal Dio Geova e da Gesù Cristo: sono annunci di giudizio di morte. Piuttosto che gli annunci lugubri dei tdG, che forse il “re del Nord non ne conosceva nessuno, che lo preoccupava erano ben altre cose; ma anche se fosse stato a conoscenza, che poteva fare questo governo che non credeva in Dio perché ateo?
Alle letture di tutte le petizioni che sono state inviate all’Unione Sovietica negli anni 50, pure dal sottoscritto, il minimo che potevano fare le autorità era quello di ignorarle totalmente e di cestinarle.
Le preoccupazioni dell’Unione Sovietica erano di ben altra natura e molto più serie: la guerra fredda, i malumori interni delle popolazioni specialmente dei “kulaki”. I dissidenti intellettuali, come Salamov, Solzenitsyn, Sinjavskij, Sakharov e la loro letteratura che clandestinamente veniva trafugata attraverso la cortina di ferro nel libero occidente. La preoccupazione che l’occidente venisse a conoscenza che il “paradiso rosso” era un’ipocrisia e una menzogna; invece che paradiso era un grande campo di concentramento. Non si dimentichi pure l’insurrezione popolare ungherese del 1956, la primavera di Praga, e in seguito i moti insurrezionali di Danzica in Polonia; queste erano le preoccupazioni vere del governo sovietico, altro che le notizie che provenivano dall’“oriente”! Certamente non erano né i tdG, né gli evangelici, i cattolici e i religiosi ortodossi in generale a preoccupare maggiormente le autorità sovietiche. Piuttosto erano gli esponenti religiosi di spicco e gli intellettuali che potevano caso mai dar fastidio alle autorità.
Il discorso del libro “Sia fatta la tua volontà in terra” è così zeppo, fino all’assurdo, di cosiddette persecuzioni, odio, da parte dell’Unione Sovietica e dell’intero mondo politico, che danno così ai tdG, che leggono, l’impressione che il mondo sia coalizzato solo contro di loro. Danno a intendere che tutte le riunioni dei governi in tutto il mondo avverrebbero allo scopo di parlare su come arginare il problema dei tdG, come fosse il maggiore di tutti i problemi da risolvere!
Inculcano nell’adepto l’idea di essere vittima di intolleranza e oggetto di odio da parte di tutti. Questo è lo scopo dei dirigenti: riportare indietro al tempo di Nerone o di Diocleziano il credente testimone. Deve essere convinto a tutti i costi che è dalla parte del vero e che è il fine di tutta la propaganda geovista. Tanto è vero, che sono giunti ad affermare che le guerre scoppiano da parte del diavolo per cercare, senza riuscirci, di <<annientare i leali servitori di Dio con la persecuzione, nella sua ira cerca di far massacrare intere popolazioni, sperando probabilmente di distruggere i servitori di Geova insieme al resto della popolazione>>. Questo nella ex Iugoslavia e nelle altre nazioni (TG, 1/1/1995, pag. 6). A loro dire sarebbe una specie di strage degli innocenti! Milosovic, il nuovo Erode, ossessionato dal delirio dei tdG e dal loro annuncio, nell’intento di distruggerli, muove una guerra etnica con la convinzione di colpire nel mezzo gli stessi tdG come se fosse stato l’unico modo per colpirli, visto che le stesse autorità erano nell’impossibilità di rintracciarli per sbarazzarsi di loro. Che assurdità! Era così problematico e difficile scovarli tanto da ricorrere alla guerra contro le popolazioni di altre etnie rispetto ai Serbi? Questa è la logica ed il ragionamento del CD! E giudichi il lettore se tutto questo ha senso.
I cristiani dei primi secoli erano perseguitati, dice Jean Danielou, commentando alcuni scritti di Origene, perché: <<In uno stato di cose ove l’ordine politico e l’ordine religioso erano così strettamente legati come l’Impero Romano, le due questioni erano necessariamente connesse. Il cristiano, per il fatto stesso della sua rottura con gli dei della città, si metteva fuori dalla città e dalla vita sociale del paese…essa è quella di tutto il Cristianesimo primitivo. Noi oggi dissociamo il problema politico dal problema religioso, ma questa è una conquista del cristianesimo…la grande tentazione era l’idolatria, cioè i culti nazionali, che nella prospettiva di Origene sono resi agli dei delle nazioni.>> (Origene, il genio del cristianesimo, ed. Arkeios, Roma 1991, pag. 280, 281).
Il <<”Dio delle fortezze”>> ora sta arrugginendo nei mari della Russia e il loro <<Michele Arcangelo>> è ancora latitante; si attende che compaia in una “prossima” data e il loro Gog è ancora qui con il suo mondo già molto piagato in attesa che il <<furore (dice Geova) mi salirà al naso. E certamente verrò in giudizio con lui, con la pestilenza e col sangue; (povero mondo! A quale destino i tdG l’hanno condannato) e farò piovere un rovescio di pioggia inondatrice e chicchi di grandine, fuoco e zolfo su di lui e sulle sue schiere e sui molti popoli che saranno con lui (cioè tutti i popoli della terra che non sono tdG)>>. (Ez. 38: 18, 22). Che originale sensibilità! Notate il modo sottile col quale introducono la nuova dottrina: TG, 1/9/1991, pag. 6 <<Daniele …indicò che il tempo d’angustia sarebbe venuto alla fine di un lungo conflitto tra i due blocchi di potenze, l’uno chiamato il “re del nord” e l’altro “re del sud” (Dan. 11: 5-43) Dopo la seconda guerra mondiale, questi blocchi di potenze sono stati rappresentati da un “re del sud” capitalista e da un “re del nord” socialista>>. Ma tacciono su quella che doveva essere la loro sorte.
<<Daniele predisse che l’accesa rivalità tra questi due blocchi, come si è vista negli scorsi 45 anni, sarebbe stata simile ad uno “scontro”… Recentemente sembra che sia diminuita di intensità… Se questa apparente amicizia tra le due superpotenze sia temporanea o permanente lo dirà solo il tempo>>, questo nella prospettiva che si accenda di nuovo il contrasto tra i due re rivali. Intanto, contro tutte le previsioni profetiche del C.D. che riguardano l’imminente scontro tra i due re, uno comunista e l’altro capitalista, si è sgretolato assieme al muro di Berlino, nel dicembre del 1989 e il futuro (oggi 2003) di sicuro non depone a favore delle profezie tanto ampollosamente proclamate, come del resto si è sempre riscontrato nel pensiero più volte espresso sui cambiamenti politici e sociali del mondo. Il C.D. non vuole mettersi nella “zucca” che il discorso di Daniele è un discorso storico, che alcune sue espressioni trovano la loro collocazione nel periodo della composizione del suo scritto e che la sua risonanza, come: <<Il Figlio dell’Uomo>> e <<l’abominazione che causa desolazione>> agli autori degli scritti del N.T. a quelle parole, hanno dato molto da riflettere. Il libro di Daniele è stato scritto nel II secolo a.C. e tratta più che altro della storia del periodo maccabeico e che, naturalmente, non ha alcuna applicazione profetica del genere proposto dai tdG che in modo insistente vogliono dimostrare.
A chiare lettere, nel libro “Sia fatta la tua volontà in terra”alle pagg. 289-299 si afferma che il <<comunista “re del nord” <<E’ riuscito ad assoggettare un terzo della terra ad un governo comunista, non sapendo che Dio nei cieli ride di ciò e lo permette “finchè non sarà finita l’ira, poiché ciò che è deciso, sarà compiuto”. Nella “guerra del gran giorno di Dio onnipotente” Geova porrà fine alla sua ira e alla sua denuncia…L’angelo di Geova predisse ulteriori aggressioni del comunista re del nord prima della sua fine ad Armaghedon…>>. Che questo sia tutto falso lo dimostra lo stesso C.D. dicendo che: <<per la fine del 1991 l’Unione Sovietica aveva cessato di esistere>> (TG del 1/3/1992 pag. 5) e con essa crollava tutto il comunismo mondiale, eccetto Cuba o la Cina, che oggi si sta lentamente democratizzando come viene dimostrato dai fatti politici recenti. Cercare di mettere in pace gli uomini, sia da parte di religiosi che di laici, è una lotta nobile e anche cristiana a differenza dei testimoni che condannano questi sforzi guardando impassibili e addirittura con disprezzo verso tutti quelli che si adoperano per la pace, come di continuo viene promossa, specialmente dal Papa, “felici gli operatori di pace”, dice Gesù. Motivo per cui, dicono i tdG: <<tanto questo mondo è destinato a perire per mano di Geova, perché corrotto e suo nemico. A che serve mettere una “toppa nuova ad un mantello vecchio”?>>. Questa purtroppo è la loro sensibilità e il loro declamato amore verso gli esseri umani e non si rendono conto di quelle che sono le realtà prospettate per il futuro di questo mondo. Come possono rendersi conto dei piani divini per questo mondo? Questo non è un problema per i tdG, loro hanno già tutto programmato. Il mondo segue i ritmi della sua esistenza, purtroppo, per gran parte contrassegnati dalla violenza, contro i quali gli uomini di buona volontà si sforzano, nell’intento di aiutare gli sfortunati, di guardarli come esseri bisognosi di tutte le cure, sventurati, per essere nati in un mondo dove i valori morali e spirituali sono seguiti non dalla maggioranza, ma dai pochi che vogliono dedicarsi, fin dove è possibile, a soddisfare i bisogni più urgenti. E se molti giovani, oggi, soffrono problemi, compresi anche dei giovani testimoni, le colpe vanno ricercate nel mondo nel quale vivono. Se lo domanderanno i vecchi di Brooklinn?
E a questo punto non è ipocrisia domandarsi: <<Perciò, chi è oggi il “re del nord”? E’ da identificarsi con uno dei paesi dell’ex Unione Sovietica? O sta cambiando completamente identità, come è già successo più volte nel passato? Non siamo in grado di dirlo. Chi sarà il re del nord quando si adempirà Daniele 11: 44, 45? La rivalità fra i due re si riaccenderà?… Solo il tempo risponderà a queste domande>>. Ma subito dopo la TG si affretta ad affermare, per non scoraggiare l’adepto: <<Una cosa però sappiamo. Presto il re del nord scatenerà un’offensiva che sarà innescata da “notizie che lo turberanno da levante e dal nord.” Questa campagna precederà immediatamente la sua fine…>> ecc.ecc. (TG 1/11/1993, pag. 21). “Presto” è un termine molto caro al corpo direttivo che serve a caricare le batterie psicologiche affinché non si affievoliscano e non si esauriscano le speranze del paradiso terrestre sempre a portata di mano. Ciò che può provocare la perenne illusione profetica, che sbatte contro la realtà nell’abisso dell’inconscio del testimone, credo non lo possano spiegare chiaramente nemmeno Freud o Jung.
Sono passati 10 anni e questo atteso <<presto>> è ancora clandestino. Le profezie della TG vanno a braccetto con tutte le previsioni profetiche del millenarismo, perché si possono adattare in ogni tempo. Dicendo che il re del nord cambia <<come già successo altre volte>> si può spiegare sulla base di una profezia che va all’infinito senza risultato. Non è la prima volta che il C.D. prova piacere a scrivere una cosa del genere e a insegnarla come dottrina, pur sapendo quali risultati il suo insegnamento può provocare nella mente delle persone che lo seguono: l’ossessione.
Le “notizie che lo turberanno” non sono più i messaggi di Geova proclamati dal suo strumento, i cosiddetti “unti”, ma astutamente, usando il condizionale: <<potrebbe essere la propaganda satanica che inciterà il re del nord (futuro) e tutti gli altri re ad attaccare il popolo di Geova…>>. Anche ciò che era sicuro, << “Che le notizie dal nord”>> siano di Geova, si tramuta in un fatto ipotetico, si capovolge, quindi, il discorso pronunciato prima. Così ragionano i tdG! (pag. 22 di suddetta rivista). E’ l’inizio della negazione della dottrina precedente che il comunista re del nord e il democratico re del sud dovevano pervenire con assoluta certezza alla loro fine ad Armaghedon.
Che non siano nuovi questi “aggiustamenti profetici” che, tra l’altro, riguardano il re del nord e il re del sud come fatti sicuri e poi smentiti in modo clamoroso dalla stessa storia della Società, non costituiscono un fatto isolato: sono innumerevoli e trattarli tutti non è impresa da poco, vista l’enorme quantità di carta stampata. Segnalerò solo alcuni punti. Il libro “L’arpa di Dio” del 1925, circa il re del nord e il re del sud, di Daniele 11: 40-45, afferma: <<L’adempimento di questa profezia fissa il principio del tempo della fine, perché la profezia così dichiara in modo definito. La campagna del gran guerriero Napoleone Bonaparte è chiaramente un adempimento di questa profezia, come lo mostrano apertamente le referenze ai fatti storici intorno alle sue campagne. Il re del Sud., menzionato nella profezia, è l’Egitto e il “re del Nord” è la Gran Bretagna, che era allora parte integrale dell’impero romano, Napoleone era in Egitto combattendo contro gli eserciti egiziani, guidati da Murat Bey, e li aveva disfatti… Mentre egli compiva ciò, la Britannia nordica, sotto il comando di Lord Nelson, faceva un aperto attacco contro le forze militari di Napoleone. Napoleone cominciò la sua campagna egiziana nel 1798 e la finì e tornò in Francia il 1° ottobre 1799. La campagna è descritta brevemente, ma graficamente, nella profezia, ai versetti 40-44; ed essendo finita nel 1799 essa segna, secondo le proprie parole del Profeta, il principio del tempo della fine…>> (pagg. 230-231). Si dice pure, tra l’altro, che: <<Gesù dichiarò che il radunamento di Israele in Palestina (Lc. 21: 24) sarebbe una delle prove più conclusive della sua presenza e della fine del mondo>>. Gli: <<Studenti della Bibbia>> sono usciti allora per <<proclamare…particolarmente… “il mondo è finito, milioni di persone ora viventi (cioè quelli vissuti negli anni venti) non morranno giammai; e questo fatto è un chiaro adempimento delle parole del Maestro nel testo citato sopra>> (Mt. 24: 14); (pagg. 251, 252). È il linguaggio del loro Gesù! A prescindere dal mio giudizio, sarei curioso di conoscere cosa ne pensa di questi argomenti di Rutherford, uno storico.
<<I fatti fisici, l’adempimento delle profezie e le profezie in via di adempimento, provano in modo schiacciante, e al di là di ogni ombra di dubbio, che il Signore è presente, che il mondo è finito, che il Regno dei cieli è imminente>>(pag. 253, 254).
<<Le prove citate fin ora mostrano che il vecchio mondo (sociale e politico) è finito ed è cominciato a tramontare nel 1914 e che questo tramonto sarà ultimato in pochi anni e la giustizia pienamente ristabilita>> (pag. 337). Per i tdG 78 anni sono pochi dal 1925!
Ora nel 2003 la Gran Bretagna è ancora qui, viva e vegeta, assieme all’Egitto e a tutto il resto del mondo che non è finito. Tutto segue il suo corso, nulla di nulla di ciò che è stato profetizzato dal C.D. si è verificato. Si aggiunga a tutto questo la risurrezione dei patriarchi tuonata dai pulpiti degli stadi e il ritorno in patria degli ebrei quale ulteriore prova che il Regno è imminente: è tutto fallito miseramente. Il “senza dubbio” delle parole di Rutherford dovrebbero far riflettere il “senza dubbio” anche del tempo presente, tutti i tdG su come possono essere interpretate le parole di Daniele sulla rivalità tra il re del nord e il re del sud posti in relazione alla fine: <<Lo scopo della seconda venuta di nostro Signore è stato assai malinteso ed erroneamente rappresentato>>! (pag. 254). Chi erroneamente ha mal rappresentato Gesù? Di certo non la cristianità, come vuol far credere lo stesso C.D. che sulla base dei suoi fallimenti ha sentenziato contro se stesso. Dopo l’ennesimo fallimento profetico, la Società, in base a ciò che dice nella TG del 1/6/2003 sulla prossima presenza dei due re, che non è possibile per ora la loro identificazione, dimostra che tutta la loro attenzione è rivolta a scrutare gli avvenimenti politici del nostro tempo, indifferente a ciò che insegnava prima, nell’intento di scoprire quale elemento combini con le loro nuove fantasie profetiche e si dia così un altro volto al re del nord e, anche, forse, a quello del sud. Sono i prodromi di nuovi annunci profetici destinati, come tutti gli altri, a un sicuro naufragio.
Ciò che prima era applicato al re del nord nazista assieme a quello comunista, del cap. 11: 38-45, oggi, in modo astuto, la Società ha diviso gli ultimi versetti di Daniele cap. 11 in due parti, gli ultimi dei quali, versetti 44-45. Il CD si prefigge così di proporre il suo nuovo futuro, presunto, re del nord. (“Prestate attenzione alle profezie di Daniele!”, pag. 284).
Un giorno, che i tdG sapranno o crederanno di scorgere il nuovo re del nord, avranno modo di sbizzarrirsi per provare con gli stessi argomenti di prima che l’aggressivo re del nord uscirà per distruggere e votare alla morte, uscirà, diranno, per l’ennesima volta, allo scopo di distruggere il “popolo di Geova” ed allora Geova si alzerà per colpire senza pietà sia il re del nord che quello del sud e Gog di Magog che sta alla loro testa, l’ispiratore di questi blocchi politici con il resto del genere umano. Per essere “presto”, diranno, distrutti ad Armaghedon. Profezie che senza ombra di dubbio si dimostreranno di nuovo predizioni fallaci e si rimanderà all’infinito la lettura “profetica” del libro di Daniele 11: 40-45, scritto nel II sec. a.C. In tutto ciò che dicono i libri della Bibbia, i tdG vedono rappresentati se stessi; così con questo metodo tutta la parte apocalittica della Bibbia viene applicata al futuro di questo mondo, ma, priva di ogni analisi scientifica approfondita del suo significato, è destinata a fallire; gran parte degli avvenimenti descritti nel libro di Daniele e negli altri libri profetici infatti è storia e non profezia. La storia di due re del Medio Oriente è stata adattata a profezia inserendola e conformandola agli eventi della storia in due grandi rivali blocchi politici; in realtà non si tratta di nord e sud, ma di oriente e di occidente. Quello di piegare la Scrittura alle proprie fantasie è il sistema tipico di tutte le sette.
Caro giovane che hai 17, 20 o 25 anni, anche tu diventerai vecchio, ma allora io per ricordarti quanto ho detto sopra, non ci sarò più da molto tempo! Invito i tdG a leggere le scritture di Deut 13: 1-3; 18: 21-22 (TNM) per riflettere seriamente su questo scritto. Ma sembra che l’eccitazione di profetare sia più forte della preoccupazione di pensare all’ammonimento divino e al destino al quale è riservato il falso profeta e anche alla figuraccia, a fronte di falsi profetici sulla fine dl mondo, al cospetto del pubblico informato: <<Svegliatevi!>>



Venaria Reale, 05 / 10 / 2003



ADRIANO BASTON
VesperBreeze
00venerdì 17 novembre 2006 21:33

Written by: sandraN 16/11/2006 21.48
Nessuna profezia si è già avverata? Ma forse viviamo in mondi diversi.

E rispondendo, Gesù disse loro: “Badate che nessuno vi svii;
perché molti verranno in base al mio nome, dicendo: ‘Io sono il Cristo’, e svieranno molti.



Ecco, questa è l'unica profezia che i Testimoni di Geova hanno adempiuto. Chi è che bussa alle porte dicendo di venire in nome di Gesù? Chi si proclama annunciatore ufficiale della Parola di Dio? Chi ha diffuso per più volte nel corso della sua storia illusioni circa una data precisa della fine del mondo, spingendo i suoi seguaci a lasciare il lavoro, a vendere casa, a rinunciare a fare progetti per il futuro, quando nella Bibbia alla quale dice di attenersi fedelmente c'è scritto senza ombra di dubbio che "in quanto al giorno e all'ora nessuno lo sa, neppure il Figlio, ma solo il Padre"? Sono proprio i Testimoni di Geova, che senza rendersene conto, adempiono questa profezia.


Perciò ancora una volta vi invito a semettere di dire: " I TdG dicono ", ma piuttosto dite " La Bibbia dice" perchè noi TdG non ci siamo inventati proprio niente di niente: noi riportiamo fedelmente la Parola di Dio, che voi vi ostinate a negare.



La Parola di Dio è Verità Assoluta e in quanto tale immutabile e oggettiva, non può lasciare spazio ad interpretazioni. Eppure le dottrine dei Testimoni di Geova, che pur vengono presentate come saldamente fondate sulla Bibbia, ogni tanto cambiano, tanto che se prendiamo gli insegnamenti dei primi Studenti Biblici e li confrontiamo con quelli dei moderni Testimoni, ci ritroviamo di fronte a due religioni completamente diverse! Eppure il Testimone di cent'anni fa, proclamava come verità divina quella che oggi i suoi successori considererebbero eresia. Questo dimostra che l'interpretazione soggettiva (e umana) della Parola di Dio è possibile e che non sono tanto gli "increduli" a dire "I TdG dicono" ma sono proprio i TdG che, spesso e volentieri, si sconfessano da soli! Quindi, interpretazione per interpretazione, siamo comunque nel campo del soggettivo e del relativo, dunque distanti da quella Verità Assoluta che è Dio. E poi scusa, la luce è progressiva, no? Quindi quello che i Testimoni pensano ora, è comunque destinato a cambiare nel tempo, a venire sconfessato da qualche futuro intendimento e dunque, a rivelarsi sbagliato. Allora perchè tanta foga nel difendere ora quello che presto o tardi sarà rivisto, corretto e dichiarato eresia? e' una cosa che non ho mai capito non tanto dei TdG, ma di qualunque religione che vantasse di avere la verità in mano, ma poi cambiasse idea di tanto in tanto..


[Modificato da VesperBreeze 17/11/2006 21.35]

spirito!libero
00venerdì 17 novembre 2006 22:17
"Vedo che Thommy ha una sensibilità sufficiente a far diradare le nebbie intorno ad una profezia di Gesù che si è adempiuta senza dubbio nel 1914. "

Senza dubbio ? Ah quante volte la wts ha scritto senza dubbio !! ed ha sbagliato clamorosamente.

Comunque vorrei far notare, che per l'epoca coeva tutte le guerre erano le "più terribili" ! Perchè ovviamente erano combattute con le migliori tecnologie dell'epoca, quindi confrontandole con quelle delle epoche precedenti era normale pensare che fossero le più cruente e sanguinose. Nel passato altri millenaristi hanno predetto la fine del mondo, la stessa wts ci ha regalato diverse date.

In ogni caso dall'ultima guerra mondiale sono passati più di 60 anni, quanto ancora dobbiamo attendere ? Credete ancora nella generazione che non passerà dal 1914 ?

Per Vesper

che scrive:

"La Parola di Dio è Verità Assoluta e in quanto tale immutabile e oggettiva"

questa frase non ti sembra un tantino esagerata ?


Saluti
Andrea

[Modificato da spirito!libero 17/11/2006 22.18]

VesperBreeze
00venerdì 17 novembre 2006 22:35
Re:

Per Vesper

che scrive:

"La Parola di Dio è Verità Assoluta e in quanto tale immutabile e oggettiva"

questa frase non ti sembra un tantino esagerata ?



Beh, aspetta.. Intendo Parola di Dio in senso lato, intesa come coscienza/volontà di Dio.. Non mi riferivo esclusivamente agli scritti della Bibbia in questo caso..



[Modificato da VesperBreeze 17/11/2006 22.37]

spirito!libero
00venerdì 17 novembre 2006 23:26
Re: Re:

Written by: VesperBreeze 17/11/2006 22.35


Beh, aspetta.. Intendo Parola di Dio in senso lato, intesa come coscienza/volontà di Dio.. Non mi riferivo esclusivamente agli scritti della Bibbia in questo caso..



[Modificato da VesperBreeze 17/11/2006 22.37]





Ah ok, avevo frainteso ! [SM=g28002]
Thommi
00sabato 18 novembre 2006 19:25
C'è da dire anche che la bibbia parla di SPADE, che diventerrano cesoie per potare, e io di spade nelle guerre di oggi non ne vedo. Quindi se quei versetti parlano del dopo-armagheddon la Bibbia non è poi così precisa.
barnabino
00domenica 19 novembre 2006 00:03
Caro Thommi,


C'è da dire anche che la bibbia parla di SPADE, che diventerrano cesoie per potare, e io di spade nelle guerre di oggi non ne vedo. Quindi se quei versetti parlano del dopo-armagheddon la Bibbia non è poi così precisa



La parola "spada" nelle scritture è solo una metafora dell'offesa violenta. "Chi di spada ferisce di spada perisce" ovviamente non indica solo la "spada" ma in generale l'offesa con ogni tipo di arma.

Essere "liberato dalla spada" di qualcuno significava essere scampato dalla morte violenta per mano di un nemico. Far "venire la spada" su un popolo o dare "una città alla spada" significava l'azione di un nemico armato non necessariamente di una spada ma di armi di vario tipo.

L'espressione poetica di Isaia indica che gli strumenti di offesa saranno sostituita da strumenti di pace, come lo erano quelli agricoli, attività possibile solo in periodi di pace abbastanza lunghi da permettere si seminare, coltivale e raccogliere.

Shalom
Ancientofdays
00lunedì 20 novembre 2006 11:33
Fenomenologia del 1914
E' molto difficile sostenere che l'adempimento delle parole di Gesù si ebbe a partire dal 1914 solo sulla base di impressioni personali.

La ricostruzione di F.ebe sulla prima guerra mondiale e sulle novità che rappresentò , è corretta. Anche sostenere che il trattato di Versailles fu causa scatenante della seconda guerra mondiale è accettato dagli storici.

Quello che F.ebe ha mancato di sottolineare è che sono passati quasi 100 anni.
E sopratutto che gli scenari di riassetto europeo che la prima guerra Mondiale innescò , hanno completamente esaurito la loro corsa nel 1989 , con la caduta del muro (e del comunismo in Russia) e la riunificazio0ne delle Germanie.

Ora siamo catapultati in un nuovo periodo storico , una nuova era che può dirsi iniziata nel 2001 con l'attacco all'america e il terrorismo islamico e nessuno sa come andrà a finire, e su questo concordano tutti gli storici.

Mentre la descrizione di Gesù rende più l'idea di uno scenario di violenze e crisi e ansia in escalation , dagli eventi del 1914 ad oggi non c'è stata continuità di tali eventi.

Anzi, dal secondo dopoguerra l'Europa è diventata un paese che non conosce più le guerre (parentesi Bosniaca esclusa).
Nessun altro periodo era stato contrassegnato da una tregua di tanti anni sul suolo europeo ,flagellato da conflitti di ogni genere in tutti i secoli.
Nessun cittadino europeo poteva vantarsi di aver trascorso tutta la sua vita senza essere stato coinvolto da una guerra o dai suoi effetti.

Riuscite ad immaginare oggi una guerra dell'Italia contro l'Austria o contro la Germania ?
I nostri nonni si uccidevano , letteralmente si uccidevano, noi al massimo ci prendiamo in giro per una partita dei mondiali di calcio !!!

In pratica il 1914 non rappresenta altro che materia di studio per studenti scolastici , al pari della rivoluzione francese o l'unità d'Italia, salvo nelle nostre pubblicazioni dove l'enfasi continua su questa data l'ha resa un evento spartiacque non solo nella storia del globo terracqueo , ma anche dell'universo spirituale.

Insomma più passa il tempo e meno il 1914 diventa sostenibile come adempimento dell parole di Gesù.

ciao

(Mario70)
00lunedì 20 novembre 2006 13:54
Re: Fenomenologia del 1914

Written by: Ancientofdays 20/11/2006 11.33
E' molto difficile sostenere che l'adempimento delle parole di Gesù si ebbe a partire dal 1914 solo sulla base di impressioni personali.

La ricostruzione di F.ebe sulla prima guerra mondiale e sulle novità che rappresentò , è corretta. Anche sostenere che il trattato di Versailles fu causa scatenante della seconda guerra mondiale è accettato dagli storici.

Quello che F.ebe ha mancato di sottolineare è che sono passati quasi 100 anni.
E sopratutto che gli scenari di riassetto europeo che la prima guerra Mondiale innescò , hanno completamente esaurito la loro corsa nel 1989 , con la caduta del muro (e del comunismo in Russia) e la riunificazio0ne delle Germanie.

Ora siamo catapultati in un nuovo periodo storico , una nuova era che può dirsi iniziata nel 2001 con l'attacco all'america e il terrorismo islamico e nessuno sa come andrà a finire, e su questo concordano tutti gli storici.

Mentre la descrizione di Gesù rende più l'idea di uno scenario di violenze e crisi e ansia in escalation , dagli eventi del 1914 ad oggi non c'è stata continuità di tali eventi.

Anzi, dal secondo dopoguerra l'Europa è diventata un paese che non conosce più le guerre (parentesi Bosniaca esclusa).
Nessun altro periodo era stato contrassegnato da una tregua di tanti anni sul suolo europeo ,flagellato da conflitti di ogni genere in tutti i secoli.
Nessun cittadino europeo poteva vantarsi di aver trascorso tutta la sua vita senza essere stato coinvolto da una guerra o dai suoi effetti.

Riuscite ad immaginare oggi una guerra dell'Italia contro l'Austria o contro la Germania ?
I nostri nonni si uccidevano , letteralmente si uccidevano, noi al massimo ci prendiamo in giro per una partita dei mondiali di calcio !!!

In pratica il 1914 non rappresenta altro che materia di studio per studenti scolastici , al pari della rivoluzione francese o l'unità d'Italia, salvo nelle nostre pubblicazioni dove l'enfasi continua su questa data l'ha resa un evento spartiacque non solo nella storia del globo terracqueo , ma anche dell'universo spirituale.

Insomma più passa il tempo e meno il 1914 diventa sostenibile come adempimento dell parole di Gesù.

ciao



Concordo con quanto hai scritto e lo condivido, il problema per i tdg è questo: se ci sono guerre allora si sta adempiendo matteo 24 e paralleli, se c'è pace allora si adempie tessalonicesi sulla pace e sicurezza, insomma come la giri si adempie sempre una profezia, anche quando sono in antitesi come in questo caso.
Ribadisco che era Cristo stesso a volere questa aspettazione, perchè spinge i suoi seguaci a non ammorbidirsi troppo nelle faccende di questo mondo, ma li tiene all'erta sulle cose spirituali, resta però la considerazione che dovremmo servire il nostro Dio per amore e non certo perchè distruggerà il male o ci salverà.
Ciao Mario
stefanobarbapapa
00martedì 21 novembre 2006 20:52
CONOSCETE LA CANZONE DI MINA "PAROLE PAROLE PAROLE", ma di fatti nessuno, dove sono queste profezie adempiute?ùùùùùùùùù
quali sono????????ùùùùùùù
cari tdg, mi dispiace, fino ad ora avete toppato, ritentate, sare più fortunati.... cosi almeno dicono i tagliandi dei super mercati che vi vogliono far spendere più soldi.
ma qui, non vogliamo i vostri soldi, " almeno noi", ma vogliamo le prove storiche delle tante profezie da voi tanto decantate. Ed il bello è che siamo qui ancora in attesa di qualcosa di concreto.
per quanto tempo dovremmo ancora aspettare?

se anche voi non sapete dare una risposta, evidentemente vi siete lasciate prendere dalla smania di difesa dell'indifendibile.
mi sbaglio?
dimostratemi il contrario.
faro come il profeta elia.
vi chiedo, se il vostro dio è il vero Dio, c'è lo dimostri....

-gengiskhan-
00mercoledì 22 novembre 2006 08:29
Non mi intendo di bibbia ma credo di intendermi in merito a chi chi argomenta e a chi si limita a confutare senza portare altra merce con cui barattare argomento per argomento.

Da un lato vedo Sandra e Ebe che portano argomenti e dall'altra solo Pino Lupo che porta altri argomenti che l'unico difetto hanno che quello di essere diluiti in posts un pò lunghetti, ma che comunque è valsa realmente la pena leggere con attenzione.

Se perciò mi sento di approvare due foriste TdG e un forista di opposta opinione come Pino Lupo ( anche se approvare non significa concordare con alcuna tesi ), non posso fare altrettanto con gli altri foristi che tentano solo di demolire le altrui tesi senza alcun costrutto sul quale edificare una diversa e differente tesi.

Non è con la semplice confutazione che si è convincenti, specialmente nei riguardi di chi la pensa diversamente, che anzi diverrà più forte sostenitore delle proprie tesi, ma proponendo degli alternativi sbocchi in tema di dottrina.

Ma contraddire semplicemente per spirito di contraddizione e non opporre nuove strutture dottrinali che siano migliorative delle strutture contrapposte ed argomentate con ragionamenti calzanti può indurre un lettore a sposare le tesi di chi porta argomenti costruttivi e non disfattisti.

Io inviterei quei foristi che non ho citato a evitare la semplice contraddizione, ma di dare contenuti alternativi, indicando la dottrina da essi ritenuta valida, dire il perchè e il percome ritengono non solo errata la tesi opposta, ma perchè ritengono valido un diverso tessuto dottrinale e ideologico.

Ma dove stanno i cattolici in dscussioni come queste? Non è che latitano perchè privi di alternative anche loro avendo però il buon senso di astenersi dall'intervenire?

Nella fattispecie, essendo per lo più tutti costoro che stanno contraddicendo le tesi altrui, ma che si dichiarano seguaci della bibbia, perchè non si limitano solamente, e in carenza di altro argomento, a dire che non sono adempiute le profezie, ma dire in che modo a lor parere si adempiranno? Perchè mostrare semplicemente che non lo sanno indica che hanno idee demolitive e negative senza alcun altro porto in cui approdare.

E sinceramente non si pongono certo come esemplari cui qualcuno si senta indotto ad essere simile.

Mario.

[Modificato da -gengiskhan- 22/11/2006 8.44]

spirito!libero
00mercoledì 22 novembre 2006 09:40
“Non è con la semplice confutazione che si è convincenti, specialmente nei riguardi di chi la pensa diversamente, che anzi diverrà più forte sostenitore delle proprie tesi, ma proponendo degli alternativi sbocchi in tema di dottrina”

E perché mai ? Se si riscontrano errori logici è giusto segnalarli, lo dice la stessa wts guarda un po’. Non vedo perché si debba proporre “un’alternativa”, e se non ci fossero proprio alternative ?

“Io inviterei quei foristi che non ho citato a evitare la semplice contraddizione, ma di dare contenuti alternativi”

Eh ? evitare la contraddizione? Ma veramente tutti dovrebbero evitare di contraddirsi, forse intendevi evitare la contrapposizione.

“indicando la dottrina da essi ritenuta valida”

E se non ne ritengo manco una valida ?

“dire il perchè e il percome ritengono non solo errata la tesi opposta, ma perchè ritengono valido un diverso tessuto dottrinale e ideologico. “

E perché mai dovrei credere che qualche “tessuto dottrinale” sia valido ? Riguardo alle ideologie molti hanno espresso più volte la loro idea argometnando. Vuoi conoscere la mia ? Apriamo un 3d apposito con domande precise e risponderò con chiarezza.

“ma che si dichiarano seguaci della bibbia, perchè non si limitano solamente”

Io non sono un “seguace” di nulla se non del mio spirito. La Bibbia da certamente un sacco di spunti di riflessione, per me in molte parti è un libro sapienziale ma non ritengo affatto che sia ispirato da un dio (visto che non credo in un dio interventista) è infatti frutto della riflessione spirituale di uomini figli del loro tempo e del loro cammino di conoscenza.

Saluti
Andrea

[Modificato da spirito!libero 22/11/2006 17.31]

benimussoo
00lunedì 1 ottobre 2007 13:44
Re: Questa generazione vuole un segno!

Il genere umano dovra' dimostrare a se stesso di non essere in grado di sostituire Dio e fare atto di sottomissione.
Dopo la distruzione di questo sistema ,che avverra' in gran parte per mano dell'uomo stesso, contro se stesso, dio interverra per cancellare cio' che rimane.
" e ci saranno nuovi cieli e nuova terra', ed in essi regnera' la giustizia".
Questo e cio' che e' importante sapere.
Che cosa puo' aggiungere questa o quella apparizione?



questo tipo di ragionamento cosa può portare ?? l'uomo prima o poi dovrà sistemarsi , ma il tempo , questo tempo chi lo gestisce Dio o l'uomo ?





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