origini della morale, scritti eretici

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delfi68
00domenica 23 dicembre 2007 23:21
Lo sviluppo della critica dalle origini, i testi che condizionarono l'umanità
Immaginiamo di allontanarci leggermente dal punto di vista consueto...come nel guardare un immagine nel contesto d'insieme.
Cos'è la nostra obbiettività e su cosa è cresciuta? Come la selezione dei testi antichi ha influenzato la formazione della cultura moderna, e semmai la riduzione del campo visuale ha invece ridotto le nostre facoltà di discernimento. Quanto siamo condizionati e quanto siamo liberi?
Viviana.30
00lunedì 24 dicembre 2007 10:10
Re: Lo sviluppo della critica dalle origini, i testi che condizionarono l'umanità
delfi68, 23/12/2007 23.21:

Immaginiamo di allontanarci leggermente dal punto di vista consueto...come nel guardare un immagine nel contesto d'insieme.
Cos'è la nostra obbiettività e su cosa è cresciuta? Come la selezione dei testi antichi ha influenzato la formazione della cultura moderna, e semmai la riduzione del campo visuale ha invece ridotto le nostre facoltà di discernimento. Quanto siamo condizionati e quanto siamo liberi?



Ciao e benvenuto nel nostro forum , lascio l'analisi profonda a chi è più competente , però vorrei dire la mia ..
La nostra obbiettività è il riconoscere all'interno di una immagine (che può essere religiosa o di altra natura) i componenti negativi e i componenti positivi
io credo che cresca con la vità , la quotidianeità , la nostra storia
i testi sacri sono una lezione di vita ,non sono scritti nel nostro cuore perchè non si capirebbe il perchè alcuni bambini si comportano male , certo i libri e la separazione di alcuni su altri hanno avuto una grande influenza nel nostro essere liberi
Però ecco probabilmente il nocciolo è questo , siamo sicuri che la Bibbia ci condiziona , non è che invece il testo sacro ci rende o ci dona proprio quella libertà che viene da Dio ?

delfi68
00lunedì 24 dicembre 2007 12:53
re: ...sicuramente i testi aiutano il bambino a crescere...la mia contrarietà stà nel fatto che la distruzione fisica di manoscritti, perpetrata per molti secoli da tutte le principali religioni monoteiste dell'area del mediterraneo, ha di fatto influito fin nelle fondamenta la concezione della morale moderna...gli scienziati del VI sec e oltre hanno fondato gli schemi del loro lavoro e del nostro lavoro sulla base delle concezioni religiose e morali dell'epoca.
Nell'archivio della National Geographic ci sono testi antichi quanto e se non di più di quelli canonici, che tuttavia dicono cose diamentralmente opposte. Se rivaluto la mia coscienza in funzione di quelle diverse direttrici antropostoriche allora mi scopro potenzialmente molto diverso. Altri valori, altri riferimenti. E sinceramente mi riesco a spiegare molte assurdità della nostra civiltà. Non serve più la fede cieca per accettare le assurdità mostruose che accadono nel mondo, ma la presa d'atto di un dio inferiore che non sà lui stesso di essere un semidio inferiore giustifica in effetti la sua incapacità a formare un regno di terra che non sembri piuttosto un inferno...
Teodoro Studita
00lunedì 24 dicembre 2007 13:45

Nell'archivio della National Geographic ci sono testi antichi quanto e se non di più di quelli canonici



Interessante, e quali sarebbero?
delfi68
00lunedì 24 dicembre 2007 18:00
inanzi tutto tutti i testi apocrifi che la chiesa ha bruciato e nascosto per secoli per esempio....e tutti testati al radiocarbonio e all'analisi comparativa...ci vuole un po di coraggio a leggerli... non necessariamente crederci ..ma almeno leggerli.
delfi68
00lunedì 24 dicembre 2007 18:26
attenzione, non voglio assolutamente fare polemiche o prese di posizione...sento solo la necessità di chiarie bene a me stesso e a chi vuole condividere con me, le motivazioni di una scelta e la sicurezza nella mia libertà, nella mia obbiettività e sicurezza filologica...
Teodoro Studita
00martedì 25 dicembre 2007 11:47
Re:
delfi68, 24/12/2007 18.00:

inanzi tutto tutti i testi apocrifi che la chiesa ha bruciato e nascosto per secoli per esempio....e tutti testati al radiocarbonio e all'analisi comparativa...ci vuole un po di coraggio a leggerli... non necessariamente crederci ..ma almeno leggerli.



Cioè nell'archivio del National Geographic ci sono "i testi apocrifi che la chiesa ha bruciato e nascosto per secoli"...? A parte l'arcinoto e ben tardivo vangelo di Giuda (che effettivamente hanno), cos'altro avrebbero? Di quali manoscritti stiamo parlando?
Cordialità,




delfi68
00martedì 25 dicembre 2007 12:58
Tutta la pubblicazione di Nag Hammadi per esempio...ho per le mani le trascrizioni complete di mayer e soci. tutti i lembi perimetrali dei manoscritti sono stati testati e collocati nella seconda metà del II sec. e alcuni nel III. ...li hai letti?
delfi68
00martedì 25 dicembre 2007 13:25
ma poi scusa arcinoto a chi era il vangelo di giuda? ...arcinoto forse a ireneo da lione? forse si...ma non mi pare che circolasse un testo integrale realmente datato al terzo secolo...forse erano arcinote le critiche ma non il testo...
In nag Hammadi secondo libro,7 lo scrivente sembra lo stesso "mathaias" o matteo che ha effettivamente copiato altri manoscritti (era un copista) i quali invece vengono ritenuti idonei dalle gerarchie ecclesiali...
Non è chi scrive quindi, ma ciò che scrive.
se il messaggio è confacente alla nascente teologia del tempo viene detto autentitico, invece i messaggi se pur coerenti al tempo di stesura e non dei falsi, quindi, ma che si discostano dall'efficenza utile alla composizione associativa della chiesa del tempo vengono scartati.
Quello che dico io è questo...qual'è il parametro usato per inserire o meno i testi nella prima vulgata? quali sono i riferimenti che ne decretano l'accettzione o l'esclusione? Tu caro amico lo sai? ..io no.
Ed è per questa mia ignoranza che probabilmente divento sospettoso e inizio a dubitare della condotta tenuta dai nostri padri fondatori.
Quando il messia dice certe cose è parola di verità. Quando esclude certe possibilità, quali la leggittimazione, in quanto superflua, della costituzione di una vera e propria chiesa, allora diviene una parola sbaglaita, o mal compresa, o mal tradotta...eretico il copista e chi ne parla... Senti io sono stato e ancora sono un cristiano,forse molto più di prima.. solo che adesso penso, chi era davvero il Cristo? Qual'era il suo messaggio? Cosa è stato tolto al messaggio e cosa è stato aggiunto? ..a chi giovò apporre modifiche o esclusioni? ...Perchè la legge di mosè a leggerla così com'è mi appare assurda e frutto non certo di un Dio, ma piuttosto di un erudito del tempo. ...Perchè L'imperatore Costantino accetta Pietro? ...Pietro accettando Costantino cosa fa? ...Come cambia la chiesa dal momento che viene accolta dall'imperatore?
Teodoro Studita
00mercoledì 26 dicembre 2007 00:12
Chiunque abbia condotto degli studi di base ha letto tutta la tradizione apocrifa, non vedo dove sia il mistero. I testi di Nag Hammadi (quelli cristiani) sono quasi tutti di matrice gnostica, nessuno di questi può essere ragionevolmente fatto risalire al I secolo, quasi tutti sono di III, ancora dunque non vedo quale sia la novità sconvolgente.



In nag Hammadi secondo libro,7 lo scrivente sembra lo stesso "mathaias" o matteo che ha effettivamente copiato altri manoscritti (era un copista) i quali invece vengono ritenuti idonei dalle gerarchie ecclesiali...



Non so cosa sia NH II, di che testo parli?


Quello che dico io è questo...qual'è il parametro usato per inserire o meno i testi nella prima vulgata? quali sono i riferimenti che ne decretano l'accettzione o l'esclusione? Tu caro amico lo sai? ..io no.



Chiunque abbia una formazione anche minima lo sa. I criteri di base sono apostolicità e tradizione di lettura nelle chiese di fondazione apostolica, ma su qualsiasi manuale di storia del cristianesimo trovi ampie dissertazioni. Ti consiglio il classico Metzger "Il Canone del NT" per Paideia.


Perchè L'imperatore Costantino accetta Pietro?



Meno Dan Brown e più libri seri e la risposta verrà da se.

Cordialità,




delfi68
00mercoledì 26 dicembre 2007 13:37
E su questo hai raione. Comunque gentile Teodosio, sò bene quale sia la complessità della stroria cristiana in seno all'apostolicità, tutta la letteratura è sontuosamente ispirata e curata da persone degne del massimo rispetto, non fosse altro per la loro mirevole abnegazione allo studio.
NH II è il secondo libro di Nag Hammadi.
In merito alla novità, sono d'accordo ancora una volta, tuttavia voglio sottointendere che tutti gli originali del terzo e quarto secolo sono copie di testi più antichi andati perduti. E questo tanto per i testi inseriti nelle Scritture tanto per quelli "gnostici". Un bellissimo trattato sui metodi di copiatura e tradizione delle trascrizioni è "Gesù non l'ha mai detto" di Ehermann Bart ed. mondadori, traduz. Gimelli Francesca.
Ecco allora si evince, come logico per altro, che i testi della tradizione NT proseguendo il percorso nei secoli hanno subito molte più ingerenze indebite in sede di traduzione. Ingerenze volontarie e involontarie. pochi esempi: "La poliglotta complutense" 1522 di Stephanus che redatta il Latino, greco ed ebraico già evidenziava l'estrema difficoltà per l'autore di riunire in testi affiancati il quanto più simili possibili tutte le versioni in suo possesso. E poi Erasmo da Rotterdam che affronta lo stesso problema...ma più di tutti John Mills docente al queen's college di Oxford verso la fine del 1600 che in una nuova edizione del NT (greca) riproduceva pressochè la "Poliglotta complutense" ma con una raccolta di tutte le variazioni rispetto ai manoscritti recuperati inoltre trent'anni di ricerche...si fermo a 30.000 variazioni importanti, tralasciando i piccoli errori di cambio dell'ordine delle parole...quindi variazioni logiche e di messaggio... e siamo solo al l'inizio del 1700... Vedi caro Teodosio, ora come allora il NT si posa sulle fondamenta del "Textus receptus" in greco, di cui si è sempre asserita l'originalità. Dice Whitby nel 1700 (Teologo protestante conservatore dell'epoca)..Sosteneva che Dio non avrebbe "mai permesso agli errori di infiltrarsi nei testi fino al punto di alterane il messaggio" ..dice tuttavia Whitby dopo avere letto la "Prologomena" di Mill "..addolorato e contrariato per avere trovato cosi tanti punti di alterazione e contrasto che sembrano molto semplicemente rendere incerta la norma della fede o, nel migliore dei casi, dare ad altri occasione per dubitare"...ecco appunto. Ancora 1713 de "Il libero pensiero" di A. Collins dice "..anche il clero cristiano, quale è evidente Jhon Mill, ha riconosciuto e faticato per dimostrare che le prime 30.000 alterazioni rendono dubbio il testo delle sacre Scritture.." non più il messaggio di Dio, ma un'accozzaglia di inserimenti umani, tutt'altro che disininteressati.
Adesso dico io, e tu caro Teodosio che tutto sarai ma certo non privo di importante cultura, dimmi la tua, è importante per noi crogiolarci nella nostra compiacenza e saccenza, sfoggiando i nostri studi e le nostre competenze in merito, o piuttosto dovremmo preoccuparci della verità? ...quando infine saremo al cospetto di Dio ci esibiremo in uno spettaccolino sui versi della nostra sapienza mondana, magari recitando in latino o in greco...o forse eviteremo la figuraccia e ci pentiremo di avere rincorso un falso mito autocelebrativo che ci ha fatto "grandi" in mezzo al nulla... Teodosio, temo. Temo di avere perso di vista la verità e di avere creduto alle pagine di testo. E' grave questo. Ho studiato per essere un pavone colorato, ma cosa ho studiato? Chi è veramente il dio di questo mondo? Possibile che al posto delle critiche debba essere comandato al silenzio e alla fede?
Io critico un mondo ingiusto, e se invece di credere in pia sottomissione ai segreti del cielo inizio a dubitare nei testi? I testi che se ci pensi sono l'unica comunicazione che mi dicono sia autentica verso il mio Dio. Mio Dio, Teodosio, se ci sbagliamo e stiamo seguendo una falsa dottrina? se tutte le dottrine monoteiste moderne sono frutto di alterazioni e falsità? ...non hai mai avuto dubbi? Non hai paura veramente di trovarti al cospetto di Dio e provare vergogna per la nostra arroganza e saccenza?
Teodoro Studita
00giovedì 27 dicembre 2007 03:05
Primo, io mi chiamo Teodoro e non Teodosio (che in effetti vuol dire la stessa cosa ma, tant'è, non è il mio nome).

In secundis il tuo discorso su quanto sia superato il receptus è nella toma da almeno 150 anni, cioè da quando Westcott e Hort hanno pubblicato la prima edizione critica decente del NT. Questo naturalmente non ha nulla a che vedere con i testi gnostici né con ciò che dice Ehrman, o meglio con ciò che il lettore medio crede di aver capito da quella lettura. Circa l'antichità di tali testi (tra cui il Tommaso che citi come NH II,7) il consensus accademico è per la quasi totalità propenso a collocarli a partire dalla II metà del II secolo, ciò che scrive un autore di nicchia per fare quattrini nei supermercati può colpire solo chi non sa assolutamente nulla di questa branca di studi.

Il consiglio che spassionatamente posso darti è quello di studiare, possibilmente su qualcosa non comprato in edicola, di più non posso fare.

Cordialità,

delfi68
00giovedì 27 dicembre 2007 21:42
In verità i testi che ti citavo me li sono fatti spedire direttamente dal National Geographic. E che piaccia ho no si muovono sul terreno della ricerca scientifica cosidetta seria, o non sei daccordo?
Scusa sentitamente per la gaffè sul tuo bellissimo nome...(accidenti a me!!)
Secondo te i testi gnostici di Nag Hammadi sono spazzatura?
Daccordo con te sul receptus, ma era l'apertura sulle ricerche di Mill che sono la cosa che più mi interessava per una tua competente risposta. Rispetto alle prime 30.ooo variazioni significative raccolte sulla fine del 1700. Cosa ne pensi sulla questione delle variazioni del testo? E sul cambio di rotta della prima comunità cristiana quando è stata accettata dall'imperatore? Essa, la comunità, ha modificato sostanzialmente la sua dottrina per meglio adattarla alle nuove aspettative dell'imperatore?
Teodoro Studita
00venerdì 28 dicembre 2007 01:40
L'intero corpus apocrifo vetero, inter, e neo-testamentario è disponibile in qualsiasi libreria specializzata, ringraziando il cielo non è appannaggio del National Geographic (tranne il Vangelo di Giuda, di cui ha comprato l'esclusiva).
I testi di NH non sono "spazzatura", sono espressione di un movimento pre-cristiano ormai molto noto, che dopo il cristianesimo si è rifatto il vestito e ha prodotto un singolare quanto grottesco e contraddittorio Gesù gnostico. C'è a chi piace perché è molto esoterico, ma si tratta di invenzioni di molto posteriori ai fatti.
Questione variazioni del testo: con 7 mila manoscritti è più che normale che ci siano tonnellate di variazioni, la critica testuale serve appunto a ricostruire il più possibile la forma primitiva del testo.
Sul "cambio di rotta filoimperiale" non so proprio di cosa parli. Nel IV secolo la teologia era già bella e formata da un pezzo. Se leggi Ireneo troverai già il 90% della fede post-nicena, non vedo proprio (al di là di qualche luogo comune internettiano e Danbrowniano) cosa c'entri Costantino.
Cordialità,
delfi68
00venerdì 28 dicembre 2007 12:17
...Guarda non so come ringraziarti della tua pazienza. Mi rendo conto di risultare un antipatico polemista. Anzi pure maleducato...scusa ancora per la gaffè dell'altro giorno. E poi mi dimentico spesso dei convenevoli...mi chiamo Alessandro.

Il fatto che per cercare di rianere obiettivo sento l'esigenza di confrontarmi con persone della tua competenza al fine di calmierare la mia impulsività e non scivolare nel fanatismo. Così se decidi che ti ho scocciato a sufficenza non temere di offendermi nel fuoriuscire dalla nostra discussione.

Finchè ce ne continuo nelle mie domande, e approfitto dell'occasione di questa nostra conoscenza...
Ritengo più accettabile che nella "stanza dei bottoni" ci sia un Yaldabaoth o stolto o chichessia dal nome terribile, piuttosto che un vero Dio. Non mi piace un Dio che detta certe ingenuità e iniquità a Mosè...e passino pure le interferenze delle trascrizioni, ma non hai mai pensato che il dogma di fede non possa essere invece l'oblio che descrivono i testi gnostici che il demiurgo impone al fine di non essere riconosciuto?
Ciao e saluti. Alessandro.
Teodoro Studita
00venerdì 28 dicembre 2007 13:19
La domanda che fai, Alessandro, è del tutto normale. Chiunque dotato di un po' di sale in zucca leggendo alcuni brani dell'Antico Testamento non può che trasecolare. Il punto è come ci si pone davanti al testo. Se lo si fa con l'ingenuità dei letteralisti protestanti, allora hai ragione senza appello. Se cerchi invece di collocare quei testi nell'orizzonte ermeneutico nel quale sono stati composti (devi masticare un po' di storia delle religioni del vicino oriente antico) tutto diventa più chiaro e comprensibile. Per usare un'immagine cara ai padri della Chiesa, la storia della salvezza è una "pedagogia", un crescendo della rivelazione che va di pari passo con la maturazione spirituale dell'uomo. Tu ce lo vedi Gesù a predicare l'amore universale a un popolo di nomadi la cui massima aspirazione era riuscire a mangiare qualcosa per cena senza ammazzarsi a vicenda? Nella storia della salvezza tutto si compie al tempo opportuno, con i mezzi di quei contesti storici e culturali che oggi, a distanza di tremila anni, ci sembrano giustamente del tutto alieni.
Io credo che per chiarire questo punto puoi leggere una qualsiasi buona Introduzione all'Antico Testamento. Ti consiglio quella di Soggin, per i tipi di Paideia.
Cordialità,
delfi68
00venerdì 28 dicembre 2007 16:16
ok. Leggerò quel testo, che sinceramente non conosco affatto. Teodoro mi dici cosa ne pensi dell'idea del demiurgo che viene così insistentemente richiamato nei testi gnostici e negli apocrifi? E' una concezione che nasce già nel I sec., il vangelo di Giuda di cui parlavamo era già citato da Ireneo nel 180 dC. quindi una idea che la storia della chiesa ha escluso, daccordo; ma un'idea che nasce parallela e non mi sembrerebbe in contrasto con il resto delle propugnazioni dell'epoca. Diversa ma non in contrasto frontale...o sbaglio? Quindi dicevo, cosa ne pensi del cosidetto dio inferiore che colto in errore e dimentico della sua inferiorità, crea il mondo materiale e si proclama unico dio? Da dove venivano quelle idee e perchè, nel caso siano oltretutto false?
Ti saluto cordialmente, e auguri per queste feste.
Alessandro.
Teodoro Studita
00venerdì 28 dicembre 2007 17:34
L'idea del demiurgo è platonica, ma si sviluppa e si connota di particolari che definirei "esoterici" nel medioplatonismo e nei movimenti sincretistici che si sviluppano tra gli epigoni di Platone e Ammonio Sacca. Negli ambienti culturalmente più vivaci, a questa base si aggiungono elementi neopitagorici (numerologie), misterici e apocalittici. In questo mega-frullato nasce lo gnosticismo, meglio dire gli gnosticismi, giacché conosciamo decine di sistemi gnostici il cui unico denominatore è solo il dualismo materia/spirito, ma che poi sono diversissimi nelle loro intricatissime mitologie. Quando lo gnosticismo incontra il cristianesimo non fa altro che trasferire il suo vissuto sul Gesù che puoi leggere nei vangeli. Ciò che ne esce è un Gesù in versione misterica, un po' new age diremmo ora. Se conosci un po' l'ambiente in cui si forma la letteratura gnostica vedrai che non c'è nulla di particolarmente strano.
È ovvio che la precedenza cronologica spetta al Gesù dei sinottici (e a quello indiretto ancor più antico dell'epistolario paolino), mentre la sua "gnosticizzazione" è posteriore di almeno un'ottantina d'anni, nella migliore delle ipotesi.
Cordialità,
delfi68
00venerdì 28 dicembre 2007 18:37
Sei una persona molto preparata..nonvè dubbio. Ma come tutte le persone che godono, fortuna loro, di una grande cultura hai quel comune denominatore di eludere con istintiva abilità le domande personali.

Il mio dottorato è relativo a tutt'altra materia, ma riconosco la tua estrema competenza. Cercherò di non renderti la scappatoia facile..(he, he,...mi prendo una sottile confidenza nell'usare quest'ultima frase..) A me interessa sapere se tu, dalla tua competenza che ti pone in visuale di un orizzonte senz'altro molto più ampiio del mio, hai un'idea personalissima sulla questione che ti ponevo. Specificatamente tu non hai mai preso a considerare l'operato di Dio? e mi riferisco alle iniquità e alle crudeltà del mondo. Ti è sufficiente il dogma di fede? Vorrei tralasciare la formazione classica relativa a quella cultura (o se preferisci subcultura), vorrei sapere se tu, oltre agli studi che effettivamente hai fatto, in cuor tuo hai dibattuto con te stesso il problema comportamentale di questo nostro Dio? (non leggere questa ultima come una bestemmia, è che non trovo termini più diretti ed efficaci..)

Tu Teodoro hai mai considerato i contenuti della questione del demiurgo? E se puoi condividerli con me e chi legge?
Saluti.
Teodoro Studita
00venerdì 28 dicembre 2007 19:34
Premesso che sono un filologo e non un teologo, non credo che serva un demiurgo per spiegare il male nel mondo, basta leggere genesi 3 riattualizzandolo. Dio permette il male perché in questo teatro l'uomo può esercitare la sua opzione per il bene che sarebbe ovvia se invece vivesse nella casa delle bambole. Tutta la patristica è solcata da questa idea senza necessità di riesumare improbabili demiurghi.
Cordialità,
delfi68
00sabato 29 dicembre 2007 00:21
insomma siamo ad una specie di esame di ammissione...un test... genesi 3....
Sei un'osso duro, non molli la presa....
Sono daccordo sulla cattiveria dei capitalisti che gestendo male la possibilità di esere buoni o cattivi affamano l'africa o devastano il sud america... ok anche il cattivo che ammazza la figlia del notaio... daccordo sul dittatore e pure sul ladro.
La libertà di essere buoni o cattivi non fà una grinza. Genesi 3.

Perchè non riesco mai a spiegarmi con te al primo colpo? ...vediamo...mmmm...
provo così! ...filologo, Alessandro invece si laurea in fisica e fà lo chef per passione in giro per il mondo. Posso decidere se essere cattivo o no. Tu pure.

Ma mi riferivo a quello che provava una donna, affamata e malata, a mala pena capisce che il suo bambino è morto divorato dalla dissenteria in una landa desolata dalle parti del ciad africano.
I colpevoli so bene chi sono, ma io mi riferisco non alle figure attrici, mi riferisco a lei, figura passiva. A quello che gli è toccato. Poi penso al Ben che muore a 7 anni, suo figlio, e anche in questo caso non trovo il senso della cosa come molto chiaramente mi hai descritto. Ci sono quindi persone speciali che fanno il test, avendo discrezionalità, e invece persone come dire?...comparse use allo scopo di creare l'ambientazione? ..come la devono vedere la questione la signora e suo figlio Ben.
Se fossimo semplicemente liberi di amarci o scannarci lo capirei, e io e te lo possiamo benissimo fare. Ma chi marcisce a 15 anni in un inferno cinese come la prende la cosa?
Sarà ripagato nel regno dei cieli? gli ultimi saranno i primi... ...sarà vero o ci fà tanto comodo crederlo?
Tornando a Costantino, l'imperatore, accreditò si la cristianità come religione dell'impero, ma si dovette tagliare corto su un paio di questioni morali...si la dottrina era formata, ma si dovette ammorbidire alquanto sulle condotte morali e l'asservimento delle genti, delle donne, degli infedeli...e guarda caso come in contraccambio nella lista ci finiscono pure gli eretici...
Ho visto delle cose che posso accettare solo se penso che Dio ricompenserà quei poveretti una volta arrivati in cielo,ovvero solo con la fede più cieca e sorda.
Ho spesso sentito l'impulso di continuare ad amare Dio solo giustificandolo...e devo dire che spesso quel pensiero platonico e lo gnosticismo mi ha aiutato a concentrarmi sulle iniquità della vita e del suo Creatore...sò bene che è una sub-cultura new age...ma su un paio di cose ci prende in pieno.
Accidenti Teodoro, molla l'osso e se puoi dimmi cosa pensi di Dio...
Teodoro Studita
00sabato 29 dicembre 2007 01:07
Chissà perché i fisici sono così spesso interessati da questioni teologiche, conosco diversi tuoi colleghi con i quali mi intrattengo spesso in simili conversazioni.
Venendo alle "comparse", vedendo la cosa in un orizzonte meramente umano e temporale, alcuni apparentemente possono sembrare tali. Ma se ci pensi bene, la salvezza è offerta anche a loro, e anch'essi sono liberi di prenderla o di lasciarla. Non esiste condizione umana, per quanto misera sia, che impossibilita l'uomo ad appropriarsi della propria libertà di riconoscersi come figlio di Dio, di divinizzarsi e di avere la vita eterna. Questa è la fede, prendere o lasciare.
Cosa penso di Dio? Ciò che dice la divina liturgia, che è "buono e amico degli uomini". Cristo ha patito ben più di quanto mediamente siamo chiamati a patire noi, mi sembra un discreta prova di partecipazione a questa esperienza che noi chiamiamo vita.
Ripeto, non vedo la necessità di demiurghi, barbelo, monadi, pleroma, eoni o amenità gnostiche di vario genere. Il problema della teodicea è una cosa seria, se non basta gen 3 puoi rileggere il libro di Giobbe, in nessun caso ne uscirà un demiurgo pasticcione.
Cordialità,
delfi68
00sabato 29 dicembre 2007 13:23
si...questa risposta mi soddisfa di più....
Il problema "psicologico" dei miei colleghi, è un pò quello che ha espresso persino il buon vecchio Einstein...Dio non gioca a dadi...

Tanto più ci si avvicina a conoscere la realtà (realtà fisica) tanto più ci si presenta una realtà di immaterialità...
E non credo, così come gli stessi ricercatori del cern, che a maggio si troverà infine una particella elementare, che guarda caso è già chiamata "la particella di Dio". La trama del tessuto sul quale si erge il creato...

La commistione tra i mondi, scientifico e teologico è obbligatoria, e le mie inquietudini partono proprio da un controsenso tecnico e sperimentale. Non sono uno gnostico, e nemmeno un teologo, scarsissimo filologo data un'incontrollabile impulsività...ma mi ritrovo appunto a consultare personi della tua competenza proprio per lo sfuggire del piano osservativo che mi compete e di fronte alla sua trasformazione in una dimensione sfuggente e insondabile.

Ti butto li tre titoli che mi sconvolgono più di tutto Nag Hammadi e dintorni: "I numeri dell'universo" J. Barrow ed.Mondadori; "Il disordine perfetto" del grande Marcus Du Sautoy...ed.Rizzoli ...ma sopratutto un libro inizialmente molto tecnico, ma che infine si apre finalmente all'aspetto umano "la strada che porta alla realtà" di Roger Penrose ed.Rizzoli. Immagino che avrai già sentito di Penrose..è la mente matematica più importante del nostro secolo.

Intrattengo un epistolario con lui, nato sull'idea di un nuovo sistema hardware in merito alla modifica di un componente per computer..roba tecnica...

In un volo di fantasia abbiamo considerato la possibilità dell'evoluzioni delle reti a spin nella visualizzazione 3D...il passo verso gli immaginari della realtà virtuale era fin troppo prevedibile...cosi inizia una esplorazione a metà strada tra la fantasia e la possibilità. Adesso mi fermo, perchè la parte reale e tecnica che leggitimerebbe il volo di fantasia è veramente astrusa, ma saltarla inficierebbe una seria passeggiata fantastica almeno un poco credibile. Cosi mi fermo cosi.
Tornando a noi, ecco che ti è chiara la mia inquietudine...e sono troppo digiuno di stroria delle religioni per non rimanere un tantino appiccicato alle parole di certi autori. Per fortuna sono inamovbibile nella mia autocritica che come un allarme antifurto scatta appena mi sposto ai bordi, e mi riporta ad esaminare le cose con calma. Tuttavia la realtà delle emergenze empiriche mi causa inevitabilmente un disagio, oltre che professionale anche umano. E' un po come perdere la "bussola" pur rimanendo perfettamente lucidi...

Ciao Teodoro.
delfi68
00venerdì 4 gennaio 2008 14:53
...mmm,freddini...va bè il buon amico Teodoro un "giro di valzer" lo ha fatto... nessuno si vede all'orizzonte...

Dai accendo un'altra miccetta! .."Culto del Cargo"
CULTO DEL CARGO (def.wikipedia)
Un'aereo dell'amministrazione neozelandese cade nella foresta, dove non erano mai giunti estranei, dopo un ventanni una spedizione scientifica che visita le tribù della foresta scopre che gli indigeni che si videro piombare quell'uccello d'argento dal cielo, iniziarono a venerarlo, e le voci che ancora uscivano dalla radio per alcuni mesi dopo la caduta,fecerò si che quegli uomini costruissero delle sculture in legno e arbusti che rappresentavano proprio la radio,oramai silente, e presero ad adorarla come l'oracolo del loro dio. ...adoravano l'aereo, la radio, e le varie attrezzature ed erano disposti ad ammazzarsi vincendevolmente per difendere i rottami.

Chi vuole parlare un po dei libri di Enoc, delle sue visioni, o viste come dovrebbe essere nell'originale dal greco?...Se non sbaglio fu un padre della chiesa,tale Girolamo, che relego l'imbarazzante libro tra gli apocrifi? ...perchè? Enoc l'etiope proprio per questo non fu poi molto ritocato e contrafatto. Enoc era un demente visionario o vittima dei fatti in una sorta di Culto del Cargo? o meglio "contatto con dei visitatori? ...ahi! l'ho detto!!

macchine volanti, strumenti per pesare le stelle nel moto e nell'ampiezza, aumento della gravità durante le ascensioni, pavimenti di fiamme e colonne di fumo...case che si uniscono sopra le nuvole..ecc ecc.. parole di Enoc.
I libri di Enoc sembrano descrivere un vettore terra stazione orbitale, e poi dei veicoli provenienti da est con persone a bordo, frastuono e fragore che scuotevano il cielo al loro passaggio... sebbene con i vocaboli limitati esistenti allora, le descizioni sembrano proprio di apparecchi che adesso possiamo riconoscere benissimo... La religione, o la tradizione oracolre, nasce dal contatto tra gli uomini e visitatori che incrociarono la terra?

Non lasciatemi nelle mani di Teodoro, con la sua enorme padronanza dei testi sacri non mi lascia molta manovra...e da quelli ci si discosta poco, poco, poco...ciao a tutti.
benimussoo
00sabato 5 gennaio 2008 14:05
Re:

I libri di Enoc sembrano descrivere un vettore terra stazione orbitale, e poi dei veicoli provenienti da est con persone a bordo, frastuono e fragore che scuotevano il cielo al loro passaggio...



Ciao e benvenuto anche da me noùel forum , ti do un link dove trovi proprio una discussione sui libri di cui parli

Libri di enoch

Ciao

delfi68
00sabato 5 gennaio 2008 18:34
uau! grazie...Saluti e buon anno a tutti.
mioooo
00giovedì 10 gennaio 2008 22:48
Re:

macchine volanti, strumenti per pesare le stelle nel moto e nell'ampiezza, aumento della gravità durante le ascensioni, pavimenti di fiamme e colonne di fumo...case che si uniscono sopra le nuvole..ecc ecc.. parole di Enoc.




scusami posso chiederti dove vedi tutta questa fantasia nei testi di enoch ? vabene vedere oltre ma cosi mi sembra esagerato non credi


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