La mia storia non credo sia molto diversa da altre;sono sposato dal 1976 e sono rimasto sempre con la stessa persona.
Inizialmente l'entusiasmo di un matrimonio per un'esigenza di non restare solo e togliere il peso a dei fratelli senza genitori perchè morti mi ha dato l'illusione di poter affrontare qualsiasi difficoltà,ma il tempo mi ha smentito.
Mi sono sposato all'età di 23 anni e mia moglie ne aveva 25 senza 5 lire in tasca(e non è un'invenzione).Con i soldi del primo stipendi ho acquistato l'abito per la cerimonia ,così pure per mia moglie,il resto tutto a cambiali.
L'entusiasmo giovanile mi ha dato questo coraggio,ma forse è stato eccessivo,perchè quello che potevo sopportare io forse non lo poteva sopportare lei.Senza voler far colpe a nessuno mia moglie ha vissuto tragicamente certi episodi familiari che sono ricaduti sulle nostre spalle di giovani sposi. A seguito di questi eventi c'è stato un tracollo da cui ne è più uscita e io non ho più saputo cosa fare .
Mia moglie è andata via via isolandosi dal mondo e sviluppando un grande rancore contro il mondo di cui io ne diventavo la vittima(non faccio il vittimista),.In seguito sono caduto anch'io in un baratro di buio che è durato secondo me troppo a lungo. Ora ho 3 figli giaà grandi ma ho sempre rifiutato di spezzare il rapporto con la persona che è la madre dei miei figli ma a tutti gli effetti non più moglie(se per moglie si intende la persona che condivide con te la vita e con te costruisce un rapporto)(mia moglie è una buona donna di casa, fa le pulizie,prepara da mangiare,rimane in casa per tutto il giorno a pregare,e tutto il mondo è chiuso fuori;importante per mantenere tale equilibrio è evitare di creargli problemi).Per mantenere un minimo di equilibrio psichico ho cercato contatti nel campo di chi ama la letteratura e in particolare la poesia
e con essa ho ritrovato la forza di non lasciarmi andare,ma di prendere atto della realtà in cui vivo per poterla affrontare.
Se dovessi chiedere un consiglio ad un religioso riguardo a questo tipo di condivisione delle difficoltà riguardo al mio matrimonio e di come affrontarlo avrei avuto come soluzione una risposta dogmatica che non tiene conto della persona con gli strumenti psicologici che la persona mette in atto per non essere sopraffato(anche se tutto questo avviene per telefono).
Tutto questo è peccato ,perchè la sacralità del matrimonio non consente vie di mutuo soccorso,soprattutto da una donna
[Modificato da Justee 13/05/2007 21.18]