Stellar Blade Un'esclusiva PS5 che sta facendo discutere per l'eccessiva bellezza della protagonista. Vieni a parlarne su Award & Oscar!
 
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scelte di vita

Ultimo Aggiornamento: 13/05/2007 21:18
06/12/2005 01:00
 
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La mia storia non credo sia molto diversa da altre;sono sposato dal 1976 e sono rimasto sempre con la stessa persona.
Inizialmente l'entusiasmo di un matrimonio per un'esigenza di non restare solo e togliere il peso a dei fratelli senza genitori perchè morti mi ha dato l'illusione di poter affrontare qualsiasi difficoltà,ma il tempo mi ha smentito.
Mi sono sposato all'età di 23 anni e mia moglie ne aveva 25 senza 5 lire in tasca(e non è un'invenzione).Con i soldi del primo stipendi ho acquistato l'abito per la cerimonia ,così pure per mia moglie,il resto tutto a cambiali.
L'entusiasmo giovanile mi ha dato questo coraggio,ma forse è stato eccessivo,perchè quello che potevo sopportare io forse non lo poteva sopportare lei.Senza voler far colpe a nessuno mia moglie ha vissuto tragicamente certi episodi familiari che sono ricaduti sulle nostre spalle di giovani sposi. A seguito di questi eventi c'è stato un tracollo da cui ne è più uscita e io non ho più saputo cosa fare .
Mia moglie è andata via via isolandosi dal mondo e sviluppando un grande rancore contro il mondo di cui io ne diventavo la vittima(non faccio il vittimista),.In seguito sono caduto anch'io in un baratro di buio che è durato secondo me troppo a lungo. Ora ho 3 figli giaà grandi ma ho sempre rifiutato di spezzare il rapporto con la persona che è la madre dei miei figli ma a tutti gli effetti non più moglie(se per moglie si intende la persona che condivide con te la vita e con te costruisce un rapporto)(mia moglie è una buona donna di casa, fa le pulizie,prepara da mangiare,rimane in casa per tutto il giorno a pregare,e tutto il mondo è chiuso fuori;importante per mantenere tale equilibrio è evitare di creargli problemi).Per mantenere un minimo di equilibrio psichico ho cercato contatti nel campo di chi ama la letteratura e in particolare la poesia
e con essa ho ritrovato la forza di non lasciarmi andare,ma di prendere atto della realtà in cui vivo per poterla affrontare.
Se dovessi chiedere un consiglio ad un religioso riguardo a questo tipo di condivisione delle difficoltà riguardo al mio matrimonio e di come affrontarlo avrei avuto come soluzione una risposta dogmatica che non tiene conto della persona con gli strumenti psicologici che la persona mette in atto per non essere sopraffato(anche se tutto questo avviene per telefono).
Tutto questo è peccato ,perchè la sacralità del matrimonio non consente vie di mutuo soccorso,soprattutto da una donna

[Modificato da Justee 13/05/2007 21.18]

06/12/2005 09:14
 
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Chiaramente non ti conosco e sulla base di quel poco che ci racconti non posso fare supposizioni o darti consigli. E da quello che ho capito hai comunque trovato un modo per farti forza.
Ma ho una domanda per te... hai provato a dialogare con tua moglie? (sono figlia di due persone divorziate da 5 anni e ho notato che tra loro mancava soprattutto il dialogo... e per dialogo intendo proprio comunicazione, spiegarsi, capirsi)
06/12/2005 13:40
 
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precisazione
Allora intervengo per sensibilizzare tutti voi sposati e non per dire la vostra su questo scritto di Giangi che oltrewtutto è uno dei nostri primi foristi ... vogliamo dimostrare a chi entra compreso me per prima che la comunità di AGAPE è sensibile e attenta a queste problematiche
Facciamo in modo che non sia solo un discutere profondo di Bibbia ma sia un discutere profondo anche delle sensazioni di altri che qui vengono esposte per un vostro consiglio un vostro giudizio , un vostro pensiero Grazie fdgtr
06/12/2005 14:29
 
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è proprio così.........

[Modificato da mioooo 10/05/2007 12.28]

amo Dio

genyus67
06/12/2005 16:56
 
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Cara elimol grazie del tuo interessamento ma in certe situazioni il parlare con la persona che ti stà di fronte ,che in questo caso è mia moglie,è come parlare al vuoto,perchè non hai risposta e quando riesci a provocarne una il più delle volte hai solo ottenuto di turbare un equilibrio fragile .
Il fatto che ti sia preoccupata di impegnarti in una risposta mi ha commosso.
NB.Correggo un errore:mia moglie quando ci siamo sposati ne aveva 21 di anni
06/12/2005 17:16
 
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Sento il bisogno di andare avanti nelle mie spiegazioni:quando mi sono sposato mi sono trasferito dove abitava mia moglie e ho subito cercato di inserirmi in gruppi familiari parrocchiali per poter condividere un percorso di crescita.Quando siamo stati travolti da episodi familiari che ci erano estranei ma di cui ci siamo fatti carico ci hanno severamente provato e chi ne ha fatto le spese e stata mia moglie che ha cominciato a sviluppare un patologico senso di persecuzione che si è sempre più aggravato isolandosi da tutto e da tutti.L'unico aiuto di cui sono stati capaci i gruppi di cui facevo parte si riassume in queste parole:-E' importante che siate presente tutti e due altrimenti non avrebbe senso chiamarsi gruppi familiari....-
Non discuto la validità della affermazione ,ma non ho avuto alternative anche perchè certi problemi li si può affrontare con persone che bene o male ne conoscano i risvolti e abbiano i mezzi per trovare le modalità per affrontare un discorso.
Mi sono sentito escluso e ho preferito vivere appartato, ossevando dispiaciuto come in certe situazioni si è soli e la solitudine rimane preferibile a certe espressioni di pietistica compassione che fa molto male.
Non compatitemi sono una persona che ha voglia di vivere
06/12/2005 17:23
 
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Re:

Per mantenere un minimo di equilibrio psichico ho cercato contatti nel campo di chi ama la letteratura e in particolare la poesia
e con essa ho ritrovato la forza di non lasciarmi andare,ma di prendere atto della realtà in cui vivo per poterla affrontare.
Se dovessi chiedere un consiglio ad un religioso riguardo a questo tipo di condivisione delle difficoltà riguardo al mio matrimonio e di come affrontarlo avrei avuto come soluzione una risposta dogmatica che non tiene conto della persona con gli strumenti psicologici che la persona mette in atto per non essere sopraffato(anche se tutto questo avviene per telefono).
Tutto questo è peccato ,perchè la sacralità del matrimonio non consente vie di mutuo soccorso,soprattutto da una donna



Ciao Giangi , vorrei se possibile darti il mio pensiero , magari forse non religioso perchè credo che la religione in questi casi può fare poco , perchè il problema non è credere o non credere è qualcosa dentro che affligge tu amoglie e nello stesso tempo te come persona
Una considerazione che posso se permetti fare è questa come mai tutto questo tempo , perchè si è isolata nel tempo quale motivo del suo isolamento .. figli , marito che la ama copme dici tu dovrà pur esserci una spiegazione non può succedere tutto cosi per caso .. e poi dici che sta tutto il giorno a pregare ma in che senso prega , cioè lei è cattolica o frequenta altre religioni e quando prega chi o cosa prega
Perdonami la franchezza tgyov
06/12/2005 17:32
 
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Non è facile la tua situazione ed ero tentato di non dir nulla per non rischiare di farti più danno che bene.

Però una cosa la posso fare, dire che anche se non ti conosco per niente ti sto vicino, che ti leggo e che cerco do comprendere il tuo dramma.

Non ho parole, credo che ambedue abbiate bisogno di molto calore e di molta tenerezza.

Se tua moglie non è in grado di dartene danne tu a lei, ma tanta tanta temnerezza perchè ne ha bisogno.

Falle sentire che le vuoi bene, falle percepire che ( anche se non è così) che la sua condizione per te non è un peso.
Mostrati sereno, cerca di trasmetterle quello che magari neppure tu hai.

In certi momenti non servono parole, ma gesti, sguardi affettuosi, sorrisi anche se hai la morte nel cuore.

Sentirsi amati è il primo passo per riprendere stima in se stessi, fiducia e chissà se poi un miracolo non potrà pure avenire.

Ti abbraccio amichevolmente.

345

Saluti.
06/12/2005 19:59
 
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Cara "presso" conosci il mondo della malattia psichica? Solitamente ha le sue premesse nel passato su cui episodi di vita ne svelano le difficoltà nel far fronte alla vita reale.
Questo è quanto è accaduto a mia moglie;famiglia problematica,un episodio spiacevole che riguardava i suoi familiari,la voglia di riscatto ,il crollo perchè sola(se si esclude il mio supporto); genitori assenti......
Non è la norma per divenirne vittima ma è un ottima partenza.
Rabbia contro il mondo che alla fine è divenuta rabbia contro la mia persona(solo quando si altera).Il suo mondo è fatto di pulizie della casa,di cucina(ed è brava),di lavare e stirare e infiniti rosari........ma non si può discutere perchè è vissuto da lei come disaccordo e litigio e turba il suo equilibrio.
Mi parla di essere stata illuminata e di aver capito....ma di tutto questo io non devo farne parte ........perchè lei sà cosa deve fare. Naturalmente io (secondo il suo pensiero) ho bisogno di cure.................Lasci un po' di sospensione
06/12/2005 20:36
 
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Re:


Scritto da: giangi53 06/12/2005 19.59
Cara "presso" conosci il mondo della malattia psichica?




Caro giangi,
siamo appunto entrati nel mondo della malattia psichica, e mi sembra quindi il caso che tu ti rivolga a dei medici o a terapeuti specializzati.
Da come racconti la tua storia sembra che tua moglie soffra di profonda depressione, e ora per fortuna esistono anche terapie farmacologiche che danno enormi risultati.
Il fatto che probabilmente tua moglie non si ritenga malata e quindi non voglia intrapprendere nessuna cura immagino sia un problema comune a molti che gli stessi medici o terapisti sapranno aiutarti ad aggirare.
Esiste per esempio una centrale di ascolto che ha lo scopo di intercettare la domanda di aiuto sul territorio, fornire supporto in corso di terapia ma anche di indirizzare alle strutture pubbliche i cittadini. L'associazione si chiama IDEA (Istituto per la ricerca e la prevenzione della Depressione e dell'Ansia)e il numero per contattarla è 800122907 (7 giorni su 7)

tanti auguri e non mollare!
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