“Figuarti se ho tempo da perdere io con certi argomenti. Sono testimone di Geova da anni e con me la storia della "strategia teocratica" non attacca.”
a)Si può nascondere la verità ai nemici di Dio
b)Io sono un nemico di Dio
c)Tu puoi nascondermi la verità
Quale delle due premesse del sillogismo vuoi negare?
“Assolutamente falso, si incorre nella disassociazione non per aver peccato (altrimenti chi starebbe in piedi?) ma solo nel caso di pratica di peccato.”
a)Io non ho scritto “si incorre nella disassociazione non per aver peccato” ma “Nei TdG il peccato comporta
prima la perdita dei privilegi e poi l’espulsione” .
b)Se pratica del peccato vuol dire “peccato reiterato” allora qui si sta negando che, qualora venga beccato qualcuno a tradire la moglie o a fumare una volta sola, non perderebbe i privilegi?
“Chi si battezza conosce benissimo le nostre norme morali”
Non discuto che siano le norme, discuto del vostro sistema di premi e punizioni.
Dunque ammetti che per quella lista di norme violate c’è prima la perdita dei privilegi e poi l’espulsione?
“ome ho detto chi si allontana dai TdG non è disassociato, diventa solo inattivo”
Io ho parlato di apostati. Non esistano apostati che non siano disassociati a meno che il comitato degli anziani non sappia della deviazione dottrinale di costui e pensino dunque semplicemente che ha voglia di starsene a casa, ma allora è solo un cavillo burocratico, infatti avere vedute differenti dallo Schiavo e non volerle cambiare, qualora sia saputo da un comitato, porta automaticamente alla disassociazione. Ma io non discuto sulla legittimità di questo, bensì sull’ostracismo verso i disassociati, che non sono banalmente inattivi.
“ed anche tra i disassociati i rapporti in famiglia non cambiano”
“Oggi non viviamo fra nazioni teocratiche in cui i membri della nostra famiglia carnale potrebbero essere sterminati da Dio e dalla sua organizzazione teocratica per apostasia come era possibile ed era ordinato di fare nella nazione d'Israele. Essendo circoscritti dalle leggi delle nazioni in cui viviamo ed anche dalle leggi di Dio mediante Gesù Cristo, possiamo agire contro gli apostati soltanto fino a un certo punto, vale a dire conformandoci alle due serie di leggi. La legge dello Stato e la legge di Dio mediante Cristo ci proibiscono di uccidere gli apostati, anche se sono membri della nostra famiglia carnale. Naturalmente, se i figli sono maggiorenni, vi può essere una separazione e una rottura vera e propria nei vincoli familiari, perché i vincoli spirituali sono già spezzati” (WT 15/1/1954, p. 62,
cliccare qui per visualizzare l'articolo originale)
“Il marito resterà con la moglie e viceversa, dovrà amarla e occuparsi di lei nel bene e nel male. Lo stesso vale per i figli.”
Ecco questo è proprio un esempio di strategia teocratica, cioè non dire tutta la verità e al contempo però non mentire. Infatti hai scelto un esempio ad hoc. La WTS non può far divorziare la gente, e dunque dice che se tuo marito smette di credere non è che puoi mandarlo fuori di casa. Tuttavia tale discorso non si applica coi figli maggiorenni che vivono già fuori casa o con elementi come cugini e zii, con i quali se disassociati si smette semplicemente ogni frequentazione.
«Nel caso del parente disassociato che non abita nella stessa casa, i rapporti con lui sono pure limitati a ciò che è assolutamente necessario. ...
questi rapporti sono limitati ed anche eliminati completamente se è possibile. ... Che fare se una persona espulsa dalla congregazione visita improvvisamente parenti dedicati? Che deve fare in tal caso il cristiano? Se è la prima volta che viene fatta la visita, il cristiano dedicato può, se la coscienza glielo permette, mostrare riguardi familiari in questa particolare occasione. Ma se la coscienza non glielo permette, non ha l’obbligo di farlo. Se gli usa cortesia, il cristiano deve però specificare che questa non deve diventare un’abitudine. Se lo diventa ciò non è diverso dall’'associarsi a qualsiasi altra persona disassociata, e va contro lo spirito del decreto di disassociazione. Si dovrebbe far capire al disassociato che ora le sue visite non sono benvenute come prima, quando camminava rettamente con Geova» (15/1/1962, p. 42).
«Perciò i membri della congregazione non si assoceranno al disassociato, né nella Sala del Regno, né altrove.
Non converseranno con lui né mostreranno in alcun modo di notarlo. Se il disassociato tenta di parlare ad altri nella congregazione, essi dovranno allontanarsi da lui. In tal modo capirà pienamente l'entità del suo peccato … Inoltre, il disassociato che vuol fare ciò ch’è giusto dovrebbe dire a chiunque gli si avvicina inconsapevolmente che è disassociato e che non dovrebbero parlare con lui» (15/12/1963, pagine 761, 762).
«Oggi la vera congregazione cristiana non può infliggere [la] pena di morte ai falsi profeti che cercano di indurre ad essere sleali verso Dio e verso il suo regno. Ma la congregazione può infligger loro una battitura o percossa spirituale mediante la verità della Parola di Dio, ferendoli anche dolorosamente nel cuore e nello spirito. Devono trafiggerlo perché ha profetizzato falsamente. Devono considerarlo spiritualmente morto, uno con cui non si deve avere alcuna associazione né comunione religiosa» (WT 15/5/1962, pagine 308, 309)
«…una moglie cristiana fedele comprende che il fatto che suo marito sia stato disassociato significa che i legami spirituali precedentemente esistenti sono stati recisi […] Un’altra sorta di perdita può essere sentita dai nonni cristiani leali i cui figli siano stati disassociati. Forse avevano l’abitudine di visitare regolarmente i loro figli, avendo così occasione di stare con i loro nipoti. Ora i genitori sono disassociati perché hanno rigettato le norme e le vie di Geova. Quindi le cose non sono le stesse nella famiglia. Senza dubbio, i nonni devono determinare
se qualche necessaria questione familiare richieda un
limitato contatto con i figli disassociati. E a volte i nipoti potrebbero visitarli. Com’è triste, però, che con la loro condotta non cristiana i figli interferiscano col normale piacere che provavano i nonni! […] A volte un cristiano il cui coniuge sia stato disassociato si sente isolato. Com’è stato menzionato sopra, il coniuge espulso ha mostrato di non essere la sorta di persona che vogliamo avere attorno. E dobbiamo stare attenti per non essere implicati nell’associazione con lui solo perché vogliamo visitare o aiutare il coniuge cristiano. Perciò la visita si può fare forse quando il disassociato è fuori di casa» (15/6/1983, p. 31).
Quest’ultima è spettacolare: i nonni sono divenanti un pericolo per i loro nipoti. E poi l’ultima riga è il vertice dell’ipocrisia, non sono vi premurate di non salutare gli apostati, ma addirittura programmate glki incontri per far sì di non incontrarli del tutto. In particolare,s e leggere materiale apostata è come afre entrare un dissociato in casa (e la WTS ha decretato che sia cos’), si legga questo Km del febbraio 1971: “Se un disassociato non abita nella casa, 2 Giovanni 9-11 mostra che non lo dovremmo "mai ricevere nella nostra casa né rivolgergli un saluto". L'insistenza a trascurare il comando biblico di "cessar di mischiarci in compagnia" di tale persona può condurre alla disassociazione, ma questa non dovrebbe essere la ragione della nostra ubbidienza, non è vero? Se amiamo Geova, ubbidiamo alla sua Parola. - 1 Giov. 5:3».”
Dunque Barnaba, che insistentemente continua a mischiarsi con gli apostati e a leggere quanto scrivono, per la WTS merita l’espulsione!
Le citazioni che si potrebbero fare su tutto ciò sono infinite, per pietà mi fermo.
“qualunque suggerimento è dato per essere per applicato in maniera amorevole,”
Ancora con questa storia dei consigli? Come già detto se per te il verbo “dovere” ha un significato diverso che sul mio dizionario la cosa non mi riguarda. Per me “dobbiamo evitare gli apostati” vuol dire qualcosa di preciso nella mia lingua.
“secondo il principio di amare il prossimo.”
Ma voi odiate gli apostati in base al principio del salmista: “non odio coloro che ti odiano Goeva”? Vuoi negare? Se provi a farlo partirò anche con le citazioni in tal senso. Certo voi dice che è odiare in senso biblico, ma anche quest’ultimo senso da voi è trasfigurato nell’avversione per la persona in sé.
“Ti ripeto, quello è solo un esempio, solo uno stupido potrebbe leggerlo in maniera normativa.”
Non ha usato alcun immagine, ha stabilito un’equivalenza, che per giunta è logicissima. Mentre infatti se discuti con un’apostata puoi in linea di principio interrompere le sue frasi e replicare, leggere un libro apostata invece equivale a sentire la voce di qualcuno per centinaia di pagine, cioè un flusso ininterrotto di menzogne. Io dire che al WTS ragiona in modo corretto, anzi, siccome un lubro contiene più parole di qualunque conversazione, leggere materiale apostata dovrebbe essere più grave (e non parimenti grave) alla conversazione con uno di loro.
“Nessuno è disassociato per aver letto materiale apostata,”
Come già detto. a)Non dissociano alla prima colpa ma ad eventuali ricadute, prima c’è la perdita dei privilegi b)Non disassociano se non sanno che qualcuno fa queste cose, e infatti nessuno in sala direbbe mai che frequenta un forum pieno di apostati c)Tu non solo leggi materiale apostata, ma lo fai continuamente ed in modo reiterato: ma come si fa a dire che questo comportamento per i tdG sarebbe lecito? Ma chi volete prendere in giro?
“TdG non sono un "gruppo chiuso", ciascuno di noi è liberissimo di parlare del proprio disagio”
Come no, secondo te è lecito dire che alcune dottrine dello Schiavo per te sono false e spiegare perché? Ciò nella mentalità dei tdG equivarrebbe a cose come “seminare zizzani”, “far in inciampare” e amenità simili.
“Detto questo non vedo che tra i fuoriusciti la percentuale dei lamentosi sia minore di quella di altre religioni.”
Naturalmente mi citerai lo studio sociologico con questo dato.
“Come ti ho detto poche testimonianze isolate di gente che è stata cacciata per la loro condotta peccaminosa”
Veramente quasi tutti i nostri iscritti escono per divergenze dottrinali. Tanto puoi dire quello che vuoi, la carta canta.
Chiudiamo con un'altra perla sull'apertura mentale dei TdG, fatta di cestinamenti a priori:
“Ebbene, cosa fareste se vi trovaste di fronte a insegnamenti apostati - ragionamenti sottili - secondo i quali ciò che voi credete come testimoni di Geova non è la verità? Per esempio, cosa fareste se trovaste nella cassetta della posta una lettera o qualche pubblicazione e, aprendola, vi accorgeste subito che proviene da un apostata? La curiosità vi spingerebbe a leggerla, tanto per vedere cosa dice? Potreste anche pensare: 'Non mi influenzerà; sono troppo forte nella verità. E poi, se abbiamo la verità, non abbiamo nulla da temere. La verità supererà la prova'. Facendo questo ragionamento, alcuni hanno nutrito la loro mente con pensieri apostati e sono caduti in balìa di seri dubbi e interrogativi ... Facciamo un esempio. Supponiamo che vostro figlio adolescente riceva per posta del materiale pornografico. Cosa fareste? Se volesse leggerlo per curiosità, gli direste forse: 'Sì, leggilo pure. Non ti farà male. Da quando eri piccolo ti abbiamo insegnato che l'immoralità è male. Inoltre devi pur sapere cosa succede nel mondo per convincerti che è veramente cattivo? Ragionereste così? No di certo! Piuttosto, gli spieghereste senz'altro i pericoli derivanti dal leggere pubblicazioni pornografiche ed
esigereste che le distruggesse.” (Torre di Guardia del 15/3/1986, p. 12)
(sempre a pag. 12)
Quindi caro Barnaba per la WTS connettendoti a questo forum leggi pornografia da mattina a sera, come sei spirituale!
[Modificato da Polymetis 25/03/2007 13.08]