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Puro di cuore!

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    Polymetis
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    00 03/07/2005 12:58
    “loro possono vedere Dio ?”

    E’ naturale, secondo la dottrina cattolica se una persona segue coerentemente la sua religione e si sforza di cercare Dio andrà in paradiso come tutti gli altri.

    “non so se il limbo l'ho hanno tolto”

    Il limbo non è più presente sull’ultimo Catechismo.
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    00 05/07/2005 00:18
    Polymetis chiariscimi le idee per favore. Dimmi se dico giusto, o se sbaglio qualcosa, se non tutto.
    Il battesimo dà la possibilità a una persona di salvarsi, oltre che a cancellare i peccati. Quindi se una persona si battezza, è come se si confessa?
    Quindi se il battesimo serve per salvare e la Chiesa Cattolica ha rinunciato dal pensare i "margini dell'inferno" (limbo) come luogo dei morti non battezzati, cosa pensa adesso? Che le anime dei non batezzati vadano in purgatorio per riscattarsi o..?

    [Modificato da Master Mystery 05/07/2005 0.30]

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    00 05/07/2005 13:32
    Il fatto che in Matteo ci si riferisca ad eventi futuri ed escatologici non vuol dire necessariamente che egli si riferisse a vedere Dio in senso letterale o dopo la morte. Questa è una teologia rozza che gli ebrei non conoscevano. Con vedere Dio si intende percepire i risultati della sua azione, per esempio usando lo stesso verbo in Giovanni 11:39-40 è scritto: "Marta, la sorella del deceduto, gli disse: “Signore, ormai deve puzzare, poiché è il quarto giorno”. Gesù le disse: “Non ti ho detto che se credi vedrai [opse] la gloria di Dio?”"

    Dove è evidente che vedere la gloria di Dio" aveva a che fare con la piena comprensione di questa gloria.

    Anche in Giobbe 42:5 si dice: "Per sentito dire ho udito di te,
    Ma ora il mio proprio occhio veramente ti vede."

    Poichè nessun ebreo pensava di poter incontrare letteralmente Dio in cielo difficilmente Cristo (che qui parlava a degli ebrei) poteva intendere senza dare ulteriori spiegazioni che dopo la morte si incontrava Dio, per gli ebrei i morti andavano nello Sheol e non in "cielo" con Dio.

    Ciao
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    00 05/07/2005 18:03
    “Il fatto che in Matteo ci si riferisca ad eventi futuri ed escatologici non vuol dire necessariamente che egli si riferisse a vedere Dio in senso letterale o dopo la morte”

    E questo perché? Siamo in ambito escatologico, e l’Apocalisse insegna cosa ci attende nella Nuova Gerusalemme: “il trono di Dio e dell’Agnello sarà nel mezzo, e i suoi servi lo adoreranno; vedranno la sua faccia e porteranno il suo nome sulla fronte” (Ap 22,3-4)

    “Questa è una teologia rozza che gli ebrei non conoscevano.”

    Gli ebrei? Siamo cristiani o ebrei?

    “Gesù le disse: “Non ti ho detto che se credi vedrai [opse] la gloria di Dio?”"
    Dove è evidente che vedere la gloria di Dio" aveva a che fare con la piena comprensione di questa gloria”

    No, la manifestazione della gloria di Dio era la resurrezione di Lazzaro fatta da Gesù che Marta vide letteralmente.

    “Poichè nessun ebreo pensava di poter incontrare letteralmente Dio in cielo difficilmente Cristo (che qui parlava a degli ebrei) poteva intendere senza dare ulteriori spiegazioni che dopo la morte si incontrava Dio”

    Guarda caso gli ebrei non capiscono quasi mai quello che Gesù sta loro dicendo, i tentativi di lapidarlo ne sono una dimostrazione.

    “nessun ebreo pensava di poter incontrare letteralmente Dio in cielo”

    No. I sadducei non credevano all’immortalità dell’anima, farisei ed esseni sì. Su dove andasse l'anima il giudaismo contemporaneo a Cristo stava ancora litigando. Gesù ha dato la sua dottrina. Non ho la minima idea se si stesse riferendo a dopo la resurrezione o al paradiso, scegli pure tu, non mi cambia la vita. Resta tuttavia il fatto che in un certo momento, o dopo la morte o la resurrezione, io vedrò Dio se sarò stato puro di cuore.


    Ad maiora
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    00 06/07/2005 18:07
    Persone pure di cuore nella società attuale? Se ne conoscete qualcuna che non abbia la presunzione di autodefinirsi tale, per favore presentatemela.

    Perchè l'uomo di oggi è distolto da Dio ed è talmente investito da continui getti di fango che è praticamente impossibile che mantenga questa presunta purezza di cuore.

    Se questo è un requisito per vedere Dio io ritengo che non riuscirà a vederlo nè oggi in senso simbolico nè in futuro
    in senso reale.


    Saluti.
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    Polymetis
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    00 07/07/2005 12:43
    Dio non esige perfezione, solo impegno e buona volontà.

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    00 07/07/2005 18:38
    Re:

    Scritto da: Polymetis 07/07/2005 12.43
    Dio non esige perfezione, solo impegno e buona volontà.




    D'accordo, ma quanti ce ne mettono realmente?

    Io l'impegno lo vedo solo nella raccolta del denaro ( vedi come ci martella la Chiesa Cattolica con gli spot per la destinazione dell'otto per mille, e come sono assetati di soldi!).

    Saluti.

    [Modificato da husband70 07/07/2005 18.41]

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    00 08/07/2005 04:39
    Polymetis, ti sei dimenticato di rispondermi, thanks! [SM=g27994]m6:
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    00 08/07/2005 12:36
    Caro Polymetis,

    Vedo che continui la tua polemica... qui non si tratta di dire se siano cristiani o ebrei, qui si tratta di capire a chi Gesù rivolgeva le parole di Matteo. Cristo era ebreo e non esite nessuno strappo tra la speranza cristiana e quella delle scritture ebraiche! Comunque nessuno nega che i Cristiani vedrano Dio di persona, la Rivelazione di Giovanni dice che un gruppo di essi starà in cielo per regnare e offciare come Sacerdoti con Cristo. Essi, in effetti, vedranno Dio faccia a faccia.

    la manifestazione della gloria di Dio era la resurrezione di Lazzaro fatta da Gesù che Marta vide letteralmente.


    Dunque non vide qualcosa che era "la gloria di Dio" ma semplcemente una manifestazione di essa. Questo vuol dire che anche in Matteo vedere Dio può indicare il vedere (letteralmente non solo con la mente) la piena manifestazione di Dio.

    E' interessante il senso antitrinitario del versetto: se Gesù fosse stato Dio avrebbe detto "felici i puri di cuore poichè vedono Dio" invece parlando al futuro dimostra che egli non si considerava Dio.

    gli ebrei non capiscono quasi mai quello che Gesù sta loro dicendo, i tentativi di lapidarlo ne sono una dimostrazione


    Non erano ebrei... erano alcune frange estremiste di essi, e i loro tentativi non erano dovuto al fatto che faintedessero, ma al fatto che capivano troppo bene!

    No. I sadducei non credevano all’immortalità dell’anima, farisei ed esseni sì. Su dove andasse l'anima il giudaismo contemporaneo a Cristo stava ancora litigando.


    Infatti Cristo qui non parla ai farisei o ai saduccei ma al popolo, gli 'am ha’àrets scartati e disprezzati ai maestri della legge. Essi erano fuori dalle loro dispute, come ne era fuori Gesù, rimandendo ancorati, come si capisce dal dialogo con Marta, alla speranza biblica della risurrezione nell'ultimo giorno. Cristo non negò tale speranza risorgendo Lazzaro sulla terra, come si aspettava Marta. Questo non toglie che egli divenne poi "primizia" di un'altra risurrezione spirituale a cui prenderano parte i Santi. Ma tutti vedranno Dio, i primi vedendo la piena manifestazione di Dio sulla terra ed i secondi cielo. allora la "tenda di Dio" sarà con il genere umano e "Dio risiederà con noi".

    Ciao [SM=x511460]



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    00 09/07/2005 01:49
    “Cristo era ebreo”

    Cristo era il Figlio di Dio…. restate nel vostro vetero-tesamentarismo se vi pare.

    “Dunque non vide qualcosa che era "la gloria di Dio" ma semplcemente una manifestazione di essa.”

    Io dico che ha visto la gloria di Dio.

    “Questo vuol dire che anche in Matteo vedere Dio può indicare il vedere”

    Ma cosa c’entra? Nel passo che mi hai citato si dice che Marta vide la gloria di Dio, e la vide letteralmente. Allo stesso modo i puri di cuore vedranno Dio, sempre letteralmente,

    “E' interessante il senso antitrinitario del versetto: se Gesù fosse stato Dio avrebbe detto "felici i puri di cuore poichè vedono Dio"”

    Siamo al delirio esegetico. Nel discorso della montagna, che deriva da una moltitudine di discorsi fusi insieme, Gesù parla di escatologia, non del presente. Descrivere cosa stava accadendo in quel momento non era rilevante, stava parlando del futuro. Ha detto che chi vede lui vede il Padre in un’altra occasione, sulle Bibbie serie ovviamente, e non su quelle che aggiungono gli “anche”.

    “invece parlando al futuro dimostra che egli non si considerava Dio.”

    E in un discorso di escatologia perché mai avrebbe dovuto mettersi a parlare del presente?

    “ssi erano fuori dalle loro dispute, come ne era fuori Gesù, rimandendo ancorat”

    Hai davvero bisogno di leggerti qualche libro della cosiddetta “scuola di Gerusalemme”, Flusser ecc.

    “i primi vedendo la piena manifestazione di Dio sulla terra ed i secondi cielo. allora la "tenda di Dio" sarà con il genere umano e "Dio risiederà con noi".”

    Non ho tempo per discutere di queste fantasie inventate nel 1935.

    Ciao
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