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S. Valentino...

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    spinoza
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    00 06/02/2005 10:54
    desideravo propore ai giovani questo argomento di discussione

    Festa di San Valetino

    Chi era?
    questa festa,che ruolo ha in ambito religioso?
    quale sono le sue origini?
    la sua storia ?
    le sue leggende ?
    perchè è divenuta così popolare ?
    altre religioni hanno una festa simile?
    molte altre domande e risposte che desiderate
    grazie


  • Angel xx
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    00 06/02/2005 18:13
    la storia di san valentino

    ... il tentativo della Chiesa cattolica di porre termine ad un popolare rito pagano (per la fertilità), è l' origine di questa festa degli innamorati.

    Fin dal quarto secolo A. C. i romani pagani rendevano omaggio, con un singolare rito annuale, al dio Lupercus. I nomi delle donne e degli uomini che adoravano questo Dio venivano messi in un'urna e opportunamente mescolati. Quindi un bambino sceglieva a caso alcune coppie che per un intero anno avrebbero vissuto in intimità affinché il rito della fertilità fosse concluso. L'anno successivo sarebbe poi ricominciato nuovamente con altre coppie.

    Determinato mettere un termine a questa ottocentesca vecchia pratica, i padri precursori della Chiesa hanno cercato un santo "degli innamorati per sostituire il deleterio Lupercus. Così trovarono un candidato probabile in Valentino, un vescovo che era stato martirizzato circa duecento anni prima.

    La leggenda

    A Roma, nel 270 D. C il vescovo Valentino di Interamna, amico dei giovani amanti, fu invitato dall'imperatore pazzo Claudio II e questi tentò di persuaderlo ad interrompere questa strana iniziativa e di convertirsi nuovamente al paganesimo. San Valentino, con dignità, rifiutò di rinunciare alla sua Fede e, imprudentemente, tentò di convertire Claudio II al Cristianesimo. Il 24 febbraio, 270, San Valentino fu lapidato e poi decapitato.

    La storia inoltre sostiene che mentre Valentino era in prigione in attesa dell'esecuzione, sia "caduto" nell'amore con la figlia cieca del guardiano, Asterius, e che con la sua fede avesse ridato miracolosamente la vista alla fanciulla e che, in seguito, le avesse firmato il seguente messaggio d'addio: " dal vostro Valentino, " una frase che visse lungamente anche dopo la morte del suo autore...".

    [SM=g27994]m3:
    x me qst giorno è cm 1 altro, nel senso che nn ho mai dato peso questa festa... i modi in cui queste festività sono consumizzate o come si dice (mi riferisco al consumismo^^) mi ha sempre dato fastidio. nella mia religione il 14 febbraio è la festa dell'amore, la stessa cosa in sostanza (anche se x me il momento dell'anno x gli innamorati è la festa di Beltane a maggio)
    quindi io non compro le valentine o gli orsetti con scritto I love u da regalare...[SM=g27994]m16: (l'unica cosa ke festeggiavo in passato il 14 era il compleanno del mio cane - che ora nn ho più[SM=g27994]m18: )
    baci stregati[SM=g27994]m1:

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    Arkantos il legionario
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    00 06/02/2005 20:49
    Madonna, devo prepararmi per la Lupercalia! [SM=g27994]m6: [SM=g27994]m6: [SM=g27994]m1: [SM=x511448] [SM=x511457]

    Cmq la Lupercalia (la festa da cui deriva il S Valentino) era inizialmente festeggiata il 15 di Febbraio! La spostarono solo poi un giorno indietro...
    I non-fidanzati, prendevano un "bigliettino" nel quale c'erano donne non-fidanzate (o viceversa) e ballavano...

    [Modificato da Arkantos il legionario 06/02/2005 20.51]

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    spinoza
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    00 07/02/2005 09:37
    Re:
    Grazie per le vostre risposte
    vi incollo una piccola ricerca



    San Valentino, nato nel 176 circa, fu consacrato vescovo di Terni nel 197 da san Feliciano,vescovo di Foligno. E' considerato, dalla tradizione popolare, il fondatore della comunità cristiana di Terni e suo primo vescovo, preceduto forse da san Pellegrino e da sant'Antimo, fratello dei santi Cosma e Damiano. Perseguitato per la sua fede, sotto l'imperatore Aureliano, il 14 febbraio a Roma subì il martirio con la decapitazione, ed il suo corpo fu trasportato da Roma a Terni dove fu sepolto al LXIII miglio della via Flaminia.

    Non conosciamo l'anno esatto del martirio (forse il 273), ma egli fu certamente sepolto sull'amena collina poco fuori Terni dove, attorno alla sua santa sepoltura, sorse un'area cimiteriale cristiana.
    Là fu eretto un primo oratorio in suo onore (archeologicamente documentato) e poi si succedettero varie chiese fino ad una grande basilica a cinque navate, la quale subì varie trasformazioni lungo il Medio Evo.

    Presso la tomba di san Valentino e la sua basilica, nel 752, avvenne lo storico evento dell'incontro di pace fra papa Zaccaria e l'invasore Liutprando, re dei Longobardi.
    In seguito al rinvenimento delle reliquie del santo nel 1605 e alla venerazione che ne seguì, si pose mano alla riedificazione della chiesa (1630) e alla costruzione del convento dei Carmelitani chiamati a Terni per promuovere il culto e la devozione del santo.

    Le spoglie del santo vescovo Valentino, nella sua basilica, sono custodite in una statua d'argento posta in una teca di cristallo. A grandi lettere vi si legge: "San Valentino patrono dell'amore".
    La chiesa suburbana favorisce la suggestione dell'animo del pellegrino o del visitatore che in quella teca sente vibrare la santità di Dio, che si avvicina all'uomo sì da apprezzare e nobilitare i suoi sentimenti.

    Perché protettore degli innamorati?
    San Valentino è noto in tutto il mondo come patrono degli innamorati. Questo titolo nasce da alcune leggende di seguito riportate…
    La rosa della riconciliazione
    San Valentino, sentendo un giorno bisticciare due giovani fidanzati, i quali stavano passando al di là della siepe del suo giardino, uscì loro incontro tenendo in mano una bella rosa. Il capo canuto, il volto sereno e sorridente del buon vecchio e quella rosa, tenuta in alto col gesto di donarla, ebbero il magico potere di calmare i due innamorati in lite.
    Quando poi egli, donando realmente quel purpureo fiore, volle che tutti e due insieme stringessero il gambo con cautela per non pungersi e spiegò il "cor unum" di due persone sposate, l'amore era tornato come prima.
    I due tornarono poi da lui finché, come desiderava, non fu proprio il Santo Vescovo a benedire il loro matrimonio felicissimo.
    La cosa si riseppe e allora fu una processione ad invocare il patrocinio di lui sulle famiglie da fondare.
    Il Vescovo, però, aveva anche altre occupazioni pastorali alle quali accudire, perciò stabilì per quella benedizione il quattordici del mese. Ed il quattordici del mese è restato, ma ristretto a quello di febbraio, perché in quel giorno egli andò a celebrare le sue nozze in Paradiso.
    I bambini
    San Valentino coltivava un variatissimo giardino affiancato ad un prato. In questo permetteva che giocassero liberamente tutti i bambini che volevano. Egli si affacciava ogni tanto dalla sua cappella per sorvegliarli e bearsi della loro vivacità chiassosa. Aveva i medesimi gusti di Gesù, il quale diceva: "Sinite parvulos venire ad me". Quando si avvicinava la sera egli scendeva in giardino e tutti quegli uccellini di Dio gli cinguettavano attorno saltellando. Allora egli li benediceva tutti. Poi dava a ciascuno un fiore con raccomandazione di portarlo alla mamma, ottenendo così che tornassero a casa presto e alimentassero l'amore e il rispetto per i genitori.
    In questa leggenda è indicata abbastanza bene l'origine dei piccoli regaletti, che oggi si seguitano a mandare alle persone a cui si vuole bene.
    L'amore sublime
    C'era una bella ragazza di nome Serapia, la quale abitava in una piazza di Terni, l'attuale Piazza Clai. Passando spesso di lì un giovane centurione romano, di nome Sabino, la osservò più volte, se ne innamorò e la chiese in sposa. I parenti di lei, però, non volevano, perché Sabino era pagano mentre loro erano tutti cristiani. Allora lei gli suggerì di andare dal loro Vescovo e farsi istruire ben bene e farsi battezzare. Cosa che egli per amore di lei fece.
    Ma quando questo ostacolo era stato sormontato, ne sorse uno grandissimo. Si scoprì che Serapia era affetta da una forma di tisi avanzatissima. Disperazione dei genitori e del giovane legionario romano.
    Fatto venire il santo Vescovo presso il letto della moribonda, Sabino supplicò il Santo che non permettesse che egli si separasse dalla sua amata. La vita gli sarebbe riuscita un lungo martirio insopportabile.
    Valentino alzò le mani e la voce al Padre di tutti. Ed un sonno beatificante unì per l'eternità quei due cuori dal palpito sincrono, mentre si stringevano per l'eternità.
    I colombini
    C'era a Terni un Grande Sacerdote buono buono e tanto bravo. Egli possedeva un grande giardino che nelle ore libere dall'apostolato coltivava con le proprie mani ed innaffiava con l'acqua delle "forme" fatte da poco.
    Siccome questo Sacerdote, che tutti chiamavano il Buon Pastore, era veramente tanto buono, permetteva ai bambini di andare a giocare nel suo giardino, raccomandando che non avessero fatto danni, perché poi la sera avrebbe egli regalato a ciascuno un fiore da portare a casa.
    Un brutto giorno, però, vennero dei soldati e imprigionarono il Grande Sacerdote e lo portarono dal re di allora, che era cattivo, e questo lo condannò al carcere a vita. I bambini piansero tanto. Ed il Sacerdote Grande, che si chiamava Valentino, stando in carcere pensava ai bambini, ai quali voleva tanto bene e che ora non avrebbero più avuto un luogo sicuro dove giocare. Che fare? Ci pensò il Signore. Fece fuggire dalla gabbia del distratto custode due dei piccioni viaggiatori, che Valentino manteneva nel giardino stesso. Questi piccioni, guidati da un misterioso istinto, ritrovarono il carcere dove stava chiuso il loro santo padrone. Si posarono sulle sbarre della sua finestra e presero a tubare fortemente. Valentino li riconobbe, li prese sulle mani e li accarezzò. E poi legò al collo di uno un sacchetto fatto a cuoricino con dentro un biglietto; ed al collo dell'altro assicurò una chiavetta.
    Naturalmente la loro assenza era stata notata con dispiacere, come poi con somma gioia fu avvertito il loro ritorno.
    Si notò quello che portavano, e si riconobbe subito nella chiavetta quella del giardino. Quale fu poi la gioia dei familiari e dei bambini, che aspettavano fuori, quando intesero leggere le parole del biglietto, è facile immaginarlo. Che c'era scritto? "A tutti i bambini che amo… dal vostro Valentino".

    San Valentino venerato non solo a Terni
    Il culto di San Valentino martire si è diffuso rapidamente non solo nel ternano ma in tutta l'Italia centrale e del Nord, lo testimoniano le tante vie intitolate al Santo, le piazze a lui dedicate, Il patrono degli innamorati in tanti paesi e città è venerato, gli si dedicano festeggiamenti così come avviene a Terni.
    Anche l'iconografia testimonia la diffusione del culto del patrono degli innamorati. Al museo di Bassano del Grappa ci sono due dipinti che raffigurano l'uno San Valentino insieme a Sant'Orsola e San Giuseppe e l'altro San Valentino mentre battezza Santa Lucilla.
    San Valentino è venerato anche a Montefeltro, antico nome con cui si indicava San Leo, qui la venerazione del Santo è legata alla protezione dal vento turbinoso , nelle vicinanze di San Leo c'è una cappella con altare e quadro seicentesco dedicata San Valentino; a Faenza esiste una parrocchia di campagna dedicata a San Valentino. A Rimini si venera San Valentino soprattutto nel monastero di San Gaudenzio.
    Uno e centomila
    Il calendario di giorni dedicati ad un Santo di nome Valentino ne ha diversi: San Valentino di Chieri, San Valentino di Candot, San Valentino di Genova, primo vescovo nato nella città, San Valentino di Lasossis, nobile soldato al tempo di Teodeberto re dell'Austria (534-537), San Valentino di Passu vescovo, San Valentino vescovo di Strasburgo, San Valentino di Tongres, San Valentino di Treviri.
    Di San Valentino ne parla anche William Shakespeare
    San Valentino è citato anche da Ofelia nell'Amleto di Shakespeare. Siamo nel terzo atto la giovane donna è alla presenza della madre di Amlet, Geltrude e del suo patrigno il re Claudio.
    Recita così:
    Diman ricorre San Valentino,
    io, che son verginella,
    vengo per tempo alla sua finestra
    per esser la sua bella .
    Sorse ei dal letto, mise il farsetto,
    l'uscio di stanza aprì;
    entrò la vergine, che mai più vergine di fuori non uscì.
    Interrotta per un attimo dal re Ofelia riprende:
    O buon Gesù, misericordia,
    oibò, e che vergogna!
    Lo fanno i giovani, se ci si trovano;
    perdinci, abbiam rampogna!
    Dice la tosa, mi volevi sposa
    prima di stendermi su dorso.
    San Valentino negli Stati Uniti e non solo…
    Il culto di San Valentino negli Stai Uniti, inizia nel Milleottocento quando imperversava la guerra civile.
    Negli Stati Uniti ed in Canada il 14 febbraio i giovani si scambiano i "valentini", dei simpatici bigliettini che contengono messaggi amorosi. In alcune scuole si organizzano delle feste : al centro dell'aula si piazza un contenitore coloratissimo dentro al quale finiscono tutti i "valentini" che si scambiano i compagni di classe. Al termine della festa i biglietti vengono distribuiti e letti. Qualcuno preferisce non firmare il messaggio spedito all'innamorata e si limita a firmare con la frase." Guess who?", ovvero indovina chi.
    In Gran Bretagna i ragazzi cantano canzoni tradizionali nel giorno di san Valentino e ricevono in cambio danaro e dolcetti.
    In alcuni paesi dell'entroterra siciliano le giovani ragazze si alzano presto nel giorno di San Valentino. Si mettono in finestra e scelgono, come promesso sposo, il primo uomo che passa perla via. Per evitare brutte sorprese però le ragazze tengono gli occhi ben chiusi fino a quando non sentono una voce gradita: Solo allora li aprono.
    Nel Derbyshire le giovani giravano per dodici volte intorno alla chiesa, a mezzanotte, e ripetevano la frase: Semino semi di canapa, semi di canapa io semino. Colui che mi ama davvero viene ora dopo di me. Dopo il dodicesimo giro si sperava che apparisse il vero amore.
















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    benimussoo
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    00 07/02/2005 10:41
    Per Renato
    Grazie Renato, è bellissima la tua ricerca!!! Lo trovata molto interessante, grazie!


    opljyy
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    fr44
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    00 07/02/2005 19:55
    Personalmente ringrazio tutti quelli che hanno contribuito a questa ricerca, ho preso conoscenza di alcune cose che non sapevo.


    Viene confermato che la cristianità cattolica ha attinto a piene mani da precedenti usanze di origine pagana e questo in contrasto con il chiaro ed esplicito divieto divino . Vedi per esempio 2 Cor. 6:14-18.



    Francesco


    E di sicuro combatteranno contro di te, ma non prevarranno contro di te, poiché ‘io sono con te’, è l’espressione di Geova, ‘per liberarti’”
    (Geremia 1:19)
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    Teo60
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    Re:

    Scritto da: fr44 07/02/2005 19.55
    Personalmente ringrazio tutti quelli che hanno contribuito a questa ricerca, ho preso conoscenza di alcune cose che non sapevo.


    Viene confermato che la cristianità cattolica ha attinto a piene mani da precedenti usanze di origine pagana e questo in contrasto con il chiaro ed esplicito divieto divino . Vedi per esempio 2 Cor. 6:14-18.
    Francesco



    Caro Francesco, se tu avessi una lettura più attenta della bibbia, ti accorgeresti che in quel passo Paolo non sta facendo altro che rammentare ai Corinzi quanto scritto nel Deuteronomio quindi poco a che vedere con le festività. Ti ricordo che anche il popolo ebraico, dal quale Paolo proviene ha trasformato delle feste pagane in feste dedicate a JHWH, ma nessuno si sogna di dire che il popolo della Bibbia è in contrasto con il comando divino del Deuteronomio.

    Ciao
    Matteo
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    spinoza
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    00 08/02/2005 10:27
    Re:

    Scritto da: Arkantos il legionario 06/02/2005 20.49
    Madonna, devo prepararmi per la Lupercalia! [SM=g27994]m6: [SM=g27994]m6: [SM=g27994]m1: [SM=x511448] [SM=x511457]

    Cmq la Lupercalia (la festa da cui deriva il S Valentino) era inizialmente festeggiata il 15 di Febbraio! La spostarono solo poi un giorno indietro...
    I non-fidanzati, prendevano un "bigliettino" nel quale c'erano donne non-fidanzate (o viceversa) e ballavano...

    [Modificato da Arkantos il legionario 06/02/2005 20.51]




    Sarebbe molto interessante la tua ricerca su lupercalia
    m1:
    ciao
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    spinoza
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    00 08/02/2005 10:31
    Re:

    Scritto da: fr44 07/02/2005 19.55
    Personalmente ringrazio tutti quelli che hanno contribuito a questa ricerca, ho preso conoscenza di alcune cose che non sapevo.


    Viene confermato che la cristianità cattolica ha attinto a piene mani da precedenti usanze di origine pagana e questo in contrasto con il chiaro ed esplicito divieto divino . Vedi per esempio 2 Cor. 6:14-18.



    Francesco






    sarebbe interessante esaminare il tuo punto di vista su questa festa ,spiegando le ragioni ,siamo qui per questo
    ciao
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    fr44
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    00 11/02/2005 23:33
    Re: Re:

    Scritto da: Teo60 07/02/2005 20.31


    Caro Francesco, se tu avessi una lettura più attenta della bibbia, ti accorgeresti che in quel passo Paolo non sta facendo altro che rammentare ai Corinzi quanto scritto nel Deuteronomio quindi poco a che vedere con le festività. Ti ricordo che anche il popolo ebraico, dal quale Paolo proviene ha trasformato delle feste pagane in feste dedicate a JHWH, ma nessuno si sogna di dire che il popolo della Bibbia è in contrasto con il comando divino del Deuteronomio.

    Ciao
    Matteo



    Capisco che il pricipio di 2 Cor.6: 14-18, che ha una portata ben più ampia dell'ambito in cui lo vuoi confinare, và stretto al cattolicesimo che invece si è ampiamente aggiogato al paganesimo che ha ampiamento attinto da festività, usanze e culti pagani per compiacere re e imperatori.
    Vorrei sapere inoltre quale feste pagane sono state trasformate in feste dedicate a JHVH con l'approvazione di Dio.
    Anzi l'introduzione del paganesimo nel culto di JHVH gli ebrei la pagarono cara con la deportazione a Babilonia.
    Comunque le festività che hanno origine dal culto di dei pagani sono condannate da Dio senza mezzi termini sia nel VT sia nel NT.
    E questo alla luce di una più che attenta lettura della Bibbia.




    Francesco


    [Modificato da fr44 11/02/2005 23.35]

    E di sicuro combatteranno contro di te, ma non prevarranno contro di te, poiché ‘io sono con te’, è l’espressione di Geova, ‘per liberarti’”
    (Geremia 1:19)
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