Caro Andrea,
Nel valutare le traduzioni tieni conto che Diodati, Luzzi e NR sono molto simili, perchè tutte si basano sulla revisione della Diodati di fatto andrebbero accorpate, nonostante la NR sia stata ottimamente aggiornata. Da parte sua la CEI è una versione fatta sulla UTET ed è poco letterale, più adatta alla liturgia che allo studio.
La NIV inglese, secondo il libro di Jason BeDuhn (che ti consiglio davvero di leggere perchè è pieno di spunti interessanti e di critiche intelligenti anche verso la TNM!
) nasce come reazione dei cristiani conservatori alla Revised Standard Version, ritenuta troppo liberale. Gli autori stessi ammettono che è una "traduzione teologica" visto che i membri del corpo di traduzione dovevano sottostare agli specifici credi della Fede Evangelica. Metzger ha evidenziato diversi passi in cui il testo greco è ignorato.
Naturalmente il numero di traduzioni ha poca importanza, quello che importa è il substrato teologico. Poichè la trinità è riconosciuta dalla maggior parte di traduttori come un dogma fondamentale del cristianesimo è ovvio che essi possono avere un forte pregiudizio teologico in merito, il che non significa "manipolare" ma "orientare" la traduzione verso certe scelte. Dove l'orientamento teologico è quello della "corrente principale" è più difficile rendersi conto di eventuali interferenze teologiche poichè la maggior parte di traduttori si allineranno su quelle scelte dando l'impressione che chi traduce "diversamente" stia sbagliando la traduzione.
A mio parere la TNM in tutti i passi ha cercato di rispettare la grammatica il più letteralmente possibile, cercando di non farsi influenzaere dalla teologia. Per esempio in Giovanni 20,28 non esita a scrivere "mio Dio!" a proposito di Gesù ma allo stesso tempo in Giovanni 1,1 distingue il greco "ho theos" da "theos", distinzione che al nominativo è importantissima per la corretta lettura del passo.
Shalom
[Modificato da barnabino 30/08/2007 11:58]