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Significato di Religione/Cultura

Ultimo Aggiornamento: 27/02/2007 12:42
03/09/2004 09:43
 
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s. f. 1 Complesso delle narrazioni mitiche, delle norme etiche e salvifiche e dei culti che esprimono, nel corso della storia, la relazione delle varie società umane con il mondo divino: storia delle religioni . 2 Complesso dei comportamenti che corrispondono al sentimento di dipendenza della creatura dal mondo divino | Religione monoteistica, che riconosce un Dio unico | Religione politeistica, che è fondata sulla credenza di una pluralità di rappresentazioni divine. 3 Rispetto devoto e fervido per entità astratte profondamente sentite o per sentimenti nobili: la religione dell'arte , della famiglia | Con –r, con intenso raccoglimento. 4 Solennità, santità che incute rispetto. ETIMOLOGIA: dal lat. religio , religionis , di etim. incerta, forse da avvicinare a relegere ' raccogliere' o a religare ' fissare'.

Credo che la Religione sia le fondamenta essenziali per un vivere sereno e tollerante nei confronti di altre Religioni e Culture

«Il Mondo non sarà mai abbastanza vasto, né l’Umanità abbastanza forte per essere degni di Colui che li ha creati e vi si è incarnato»
(P. Teilhard de Chardin, La vision du passé, in “Inno dell’universo”, Queriniana, Brescia 1995, p. 76)>>



04/09/2004 12:44
 
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Re:
Credo che la Religione sia le fondamenta essenziali per un vivere sereno e tollerante nei confronti di altre Religioni e Culture




Credo che la religione sia un ottimo sistema di prevenzione del crimine e un ottimo deterrente qualora il potere legislativo faccia "cilecca"...anche se potrebbe rivelarsi rischiosa quando i precetti di un sistema religioso risultino ambigui,soggetti a una moltitudine di interpretazioni,ovvero incitino alla punizione del reo per volere divino,oppure non escludino categoricamente certe forme di intolleranza religiosa...
Mi piace la struttura di questo forum e anche il tema degli argomenti trattati.Complimenti!
Ciao[SM=g27994]m1:

[Modificato da Topsy 04/09/2004 12.45]

04/09/2004 20:40
 
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Re: Re:


Credo che la religione sia un ottimo sistema di prevenzione del crimine e un ottimo deterrente qualora il potere legislativo faccia "cilecca"...anche se potrebbe rivelarsi rischiosa quando i precetti di un sistema religioso risultino ambigui,soggetti a una moltitudine di interpretazioni,ovvero incitino alla punizione del reo per volere divino,oppure non escludino categoricamente certe forme di intolleranza religiosa...
Mi piace la struttura di questo forum e anche il tema degli argomenti trattati.Complimenti!
Ciao[SM=g27994]m1:

[Modificato da Topsy 04/09/2004 12.45]




E come la mettiamo con i crimini fatti in nome della religione? Gli esempi di questi ultimi giorni sembrano che ti contraddicano, Topsy. Purtroppo molti poteri legislativi sono anche poteri religiosi e questo genera conflitti sia nell'amministrazione della giustizia che nei rapporti tra gli uomini.
Serenità
Teo
04/09/2004 22:28
 
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Re: Re: Re:
E come la mettiamo con i crimini fatti in nome della religione? Gli esempi di questi ultimi giorni sembrano che ti contraddicano, Topsy. Purtroppo molti poteri legislativi sono anche poteri religiosi e questo genera conflitti sia nell'amministrazione della giustizia che nei rapporti tra gli uomini.
Serenità
Teo




Ciao Teo,
si, infatti era questo proprio ciò che intendevo esprimere,ma forse non mi sono spiegata un granchè...so che nella tua "biblioteca" disponi di manuali che trattano di confessioni religiose diverse,forse avrai letto anche la Gita, oppure il Sutra del Loto,o il Corano...io mi sono resa conto di come certi testi sacri possano risultare "ambivalenti",possano ispirare ed illuminare il cammino degli uomini miti e riflessivi, oppure giustificare gesti di intolleranza religiosa/razziale di una crudeltà inaudita.

Se in una comunità, all'insegna di una certa ideologia religiosa,con un preciso sistema di credenze, viene insegnato che la buona azione di coloro che hanno fede garantisce un futuro meraviglioso, mentre una cattiva azine procura un biglietto di sola andata per gli inferi, è ovvio che laddovè il sistema legislativo/giudiziario non è forte nella repressione dei reati,questo sistema religioso può fungere da ottimo deterrente nella prevenzione dei crimini perchè il fedele è invitato dietro minaccia di tremende punizione divine future ad uniformarsi nei confronti dell'ideologia religiosa ufficiale.
Fin qui,la cosa potrebbe non essere poi così male,no?

Il vero problema sorge quando,come hai sottolineato tu,le scritture sacre di una comunità religiosa o gli insegnamenti che se ne traggono (per via interpretativa) finiscono con il garantire l'accesso al paradiso in cielo se, elimini "materialmente" o rendi parecchio difficile l'esistenza di coloro che si ritiene "nemici di Dio" o "infedeli" o "eretici" ecc.
Siccome i Testi Sacri, proprio per la loro "ambivalenza" possono prestarsi a interpretazioni ambigue,può accadere che un sistema religioso, in un dato periodo storico, in un particolare contesto sociale e politico,più che da deterrente finisce con il rivelarsi alquanto rischioso e temibile per la pacifica convivenza fra credenze diverse.
Un salutone!
05/09/2004 09:11
 
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Re: Re: Re: Re:

Scritto da: Topsy 04/09/2004 22.28

Il vero problema sorge quando,come hai sottolineato tu,le scritture sacre di una comunità religiosa o gli insegnamenti che se ne traggono (per via interpretativa) finiscono con il garantire l'accesso al paradiso in cielo se, elimini "materialmente" o rendi parecchio difficile l'esistenza di coloro che si ritiene "nemici di Dio"
Un salutone!



Ciao Topsy,
hai centrato il punto della questione quando parli di interpretazione. I testi sacri di tutte le civiltà non rappresentano altro che il punto di contatto tra l'individuo e la/le divinità. Di solito mostrano alle persone la via per raggiungere lo stato di "santità" ma, purtroppo, quando ci si mette di mezzo un interprete è la sua volontà a venir fuori e non più quella della divinità (se mai ci fosse).
Serenità
05/09/2004 11:26
 
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cultura s. f. 1 Complesso di cognizioni, tradizioni, procedimenti tecnici, comportamenti e sim., trasmessi e usati sistematicamente, caratteristico di un gruppo sociale, di un popolo o dell'intera umanità: i vari aspetti della cultura moderna | (per anton.) Complesso delle tradizioni scientifiche, storiche, filosofiche, artistiche, letterarie di un popolo o di un gruppo di popoli: la cultura orientale, francese. 2 Patrimonio di conoscenze di chi è colto: erudizione non è sinonimo di –c. 3 Mentalità, concezione acquisita: la cultura dell'ambiente. 4 Coltivazione.

Volevo aggiungere questo contributo per capire ancora meglio la questione della Religione in funzione della Cultura che secondo me dovrebbero in molte occasioni essere separate , sicuramente la Cultura ha influito sugli scritti Biblici , ma non nei punti cruciali , quelli sono ed erano fissi m categorici

«Il Mondo non sarà mai abbastanza vasto, né l’Umanità abbastanza forte per essere degni di Colui che li ha creati e vi si è incarnato»
(P. Teilhard de Chardin, La vision du passé, in “Inno dell’universo”, Queriniana, Brescia 1995, p. 76)>>



05/09/2004 12:52
 
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Re: Cultura

Volevo aggiungere questo contributo per capire ancora meglio la questione della Religione in funzione della Cultura che secondo me dovrebbero in molte occasioni essere separate , sicuramente la Cultura ha influito sugli scritti Biblici , ma non nei punti cruciali , quelli sono ed erano fissi m categorici





Credo che sia realmente difficoltoso a tutt'oggi riuscire a tracciare delle linee di confine ben definite tra le tradizioni religiose di una singola comunità e quelle culturali, oppure stabilire con approssimativa certezza quanto esse si siano reciprocamente influenzate,in special modo in riferimento alla Bibbia ed il popolo ebraico.

Hai scritto come, secondo te cultura e religione dovrebbero, in molte occasioni, essere separate.
Intendi forse alludere alla distinzione fra potere religioso e quello politico/legislativo?
A presto
06/09/2004 03:06
 
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Re: Re:

> Credo che la religione sia un ottimo sistema di prevenzione
> del crimine e un ottimo deterrente qualora il potere
> legislativo faccia "cilecca"...

Ahiaaaaaaaa :-))))
Tu quoque, mia quasi .....correligionaria :-))

E' da una vita che combatto 'sta cosa .........
O meglio, cio' che sottintendono le tue tre
sciagurate (scherzo ^_^) righe di cui sopra. :-))))))

I credenti NON sono migliori degli atei.
Le persone sono persone, punto.
Il credere NON le rende migliori.

Di conseguenza nel contesto a cui
accenni tu la religione serve a NULLA. ;-)

Augh! :-))

Ciao
Claudio

06/09/2004 03:53
 
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Re:

Mai detto che i credenti siano migliori degli atei o degli agnostici...sarei proprio masochista a farlo dato che, mi reputo agnostica[SM=g27994]m2:

Si può maturare "benevolenza,tolleranza,e rispetto" per pura sensibilità personale e predisposizione naturale ma, in altri questa predisposizione potrebbe anche fare difetto e, di fronte alla "incertezza" nell'applicazione di una pena giudiziaria e alla prospettiva di "impunità", la minaccia di terribili punizione divine facendo leva sul senso di colpa, può in una certa misura "contenere" gli impulsi violenti, aggressivi e distruttivi (e autodistruttivi) di individui che altrimenti non si farebbe scrupolo alcuno!!![SM=g27994]m21:
Augh anche a te!:-)))

[Modificato da Topsy 06/09/2004 3.56]

09/09/2004 13:53
 
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Re: Re:

Scritto da: Topsy 06/09/2004 3.53

Mai detto che i credenti siano migliori degli atei o degli agnostici...sarei proprio masochista a farlo dato che, mi reputo agnostica[SM=g27994]m2:

Si può maturare "benevolenza,tolleranza,e rispetto" per pura sensibilità personale e predisposizione naturale ma, in altri questa predisposizione potrebbe anche fare difetto e, di fronte alla "incertezza" nell'applicazione di una pena giudiziaria e alla prospettiva di "impunità", la minaccia di terribili punizione divine facendo leva sul senso di colpa, può in una certa misura "contenere" gli impulsi violenti, aggressivi e distruttivi (e autodistruttivi) di individui che altrimenti non si farebbe scrupolo alcuno!!!:
----------------------------------------------------------

Ah, ecco, ora fila alla grande. ^__^

Sai, ormai ho il dente avvelenato, anzi
un vero e proprio nervo scoperto. ;-)))

Sapessi quanti si appropriano del monopolio
della cosiddetta "etica cristiana".

Dico "cosiddetta" perche' e' un' appropriazione indebita,
dato che certi principi sono insiti nell' animo umano,
oltre che essere colonna portante di *tutte* le religioni
rivelate.

Invece per certa gente no.
Loro sono dei privilegiati, gli altri, specialmente
gli atei, dei poveri esseri immorali da compatire,
se non da disprezzare.

Nel tuo primo post, (io paranoico ^__^) credevo intendessi
implicitamente che le religioni migliorano la societa'
in quanto maestre di vita. ;-))

Chiedo scusa. ^__^

Ciao
Claudio
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