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Domanda-Aramaico..

Ultimo Aggiornamento: 23/02/2008 15:20
25/07/2005 17:02
 
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Ciao Tamburino!

Uff ... torna in vacanza!


Hehehehe... lo spero bene anche io, ma tra viaggetto e l'altro non posso mancare l'appuntamento di "ego eimi" e poi questa cosa dell'aramaico mi ha attizzato!

Roth (chi è costui nel? boh!).


Roth è l'autore di quel libro che citavi tu all'inizio in cui si sosteneva che in aramanico ena-na sarebbe un chiaro riferimento a Dio.

Permettimi solo un'osservazione: tu continui ad ostinarti a dare una valenza "grammaticale" all'argomento. Mi può stare bene ma la valenza che si sta approfondendo è teologica o come diresti tu "mistica".


Quello che vorrei mettere in risalto è solo che in questo caso (a quanto ho raccolto fino ad ora ovviamente) la valenza teologica di questa espressione è nulla in quanto per "ego eimi" si parla di una espressione grammaticale che:

1. si spiega perfettamente con il contesto come autoidentificazione
2. non ha mai avuto prima alcuna valenza teologica
3. non l'ha mia avuta al tempo di Cristo e nei secoli subito successivi

Ma questo mi pare di averlo già ripetuto, ed anche in modo un pò antipatico! Diverso è il caso di "hu" dove invece la possibile (anche se a mio parere non del tutto provata) natura di nome indicate la persona divina è più plausibile, per esempio dal fatto che è usato all'interno di nomi di persona e che come tale dimostra un uso stratificato nel tempo. E comunque, anche in questo caso, non sempre "hu" indica un nome divino oppure ha necessariamente una qualche valenza mistica se nel contesto non è richiesta dall'impossibilità di una lettura comune.

Non so se mi sono spiegato caro Tamburino, non vorrei darti l'impressione di essere troppo polemico e assolutista su questa cosa, semplicemente, come si dice, ci ho la "coccia" e voglio vederci chiaro!

Tornando al'ipotesi teologica ti ho riportato quella di Roth secondo cui quel ena-na non sarebbe una identificazione di Gesù con Geova ma piuttosto avrebbe indicato il fatto che come Figlio di Dio in lui dimorava una manifestazione della natura divina di YHWH. Potrebbe essere una ipotesi affascinante ed in linea con il resto del vangelo di Giovanni senza scomodare teorie trinitarie francamente troppo precoci in questo periodo. Ma ancora non riesco a vedere ababstanza prove lessicali e storiche che dimostrino almeno con una certa approssimazione che ena-na, ego eimi o ani hu siano qualcosa di più di una comune autoidentificazione, non trovo nessun particolare rapporto tra queste espressioni e la divinità. Spero che, al di là di ogni polemica, tu possa capire i miei dubbi.

Ciao [SM=x511460] (saluta Tamburino!)



[Modificato da barnabino 25/07/2005 17.05]

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