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Libro di enoc e parallelismi con NT

Ultimo Aggiornamento: 16/12/2005 12:29
13/12/2005 19:30
 
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Ho letto solo oggi il libro di enoc, non so se nella versione completa, l'ho prelevato da internet ed è intitolato 'Libro dei segreti di Enoch'.
Cercavo a dire il vero il 'libro delle parabole' che a quanto ho capito fa parte di una sorta di estensione del libro di enoc.
la ricerca è iniziata avendo come imput un commento in un post letto in questa sezione che citava la qumràn e la cosa mi ha incuriosito.
Andiamo per gradi: cerco qumràn e approdo in questo sito: www.nostreradici.it/Qumran_origini.htm ed in un altro che tratta degli stessi argomenti.
Leggo per caso la possibile origine del termine 'figlio dell'uomo' e viene ricondotto tra le possibili ipotesi al libro delle parabole.
Non sono riuscito a trovare tale libro ma intanto mi chiedo: Gesù conosceva quindi tale libro? Lo riteneva attendibile tanto da citarlo attribuendo tale titolo a se stesso?
Vado avanti e trovo il testo del 'Libro dei segreti di Enoch', a quanto ho compreso è un libro antecedente i vangeli e la venuta stessa di Gesù, leggendo però trovo diverse analogie con i successivi scritti ispirati per es:
Enoc viene rapito al settimo cielo, se non erro poi anche Paolo cita una sorta di rapimento che non comprende appieno e menziona un cielo a più stadi come quello descritto da enoc (non ho la Bibbia sotto mano...)
Ancora ci sono dei principi che riterrei corrispondenti e allineati a quelli esposti successivamente da Gesù, un sito me ne da conferma: digilander.libero.it/sabato/EnochBeatitudini.htm
Mi sembra ci sia anche qualche corrispondenza tra il libro di enoc e quello di Giuda che non sembra smentire il testo ma anzi sembra commentarlo e portarlo come prova.
Nel linbro di Enoc si parla anche di un posto riservato ai santi, simile a quello menzionato da Gesù quando parlò di dimore in cielo che attendevano i suoi fratelli.
Parecchie cose insomma sembrano essere prese dal libro di Enoc.
Mi chiedo quindi se Gesù ed i discepoli non cosiderassero il libro di Enoc come un testo attendibile e i motivi che lo fanno ritenere oggi (o allora) apocrifo.

Grazie

Ciao.
13/12/2005 20:09
 
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Non credo proprio che Gesù e i suoi discepoli considerassero ispirato il libro di Enoch.

Il libro di Enoch è un testo apocrifo e pseudepigrafo. È falsamente attribuito a Enoch. Fu redatto probabilmente verso il II-I secolo a.E.V. È una raccolta di leggende ebraiche stravaganti, dovute probabilmente all’elaborazione esegetica del breve accenno a Enoch in Genesi. Per coloro che amano l’ispirata Parola di Dio basterebbe questo per non prenderlo in considerazione.

Nella Bibbia solo il libro di Giuda riporta le parole profetiche di Enoch: “Ecco, Geova è venuto con le sue sante miriadi, per eseguir giudizio contro tutti, e per convincere tutti gli empi di tutte le loro empie opere che hanno empiamente fatto e di tutte le cose offensive che gli empi peccatori hanno detto contro di lui”. (Giuda 14, 15) Molti studiosi affermano che la profezia di Enoch contro i suoi empi contemporanei sia una citazione diretta dal libro di Enoch. È possibile che Giuda si sia basato su un libro apocrifo inattendibile?

Le Scritture non rivelano in che modo Giuda fosse venuto a conoscenza della profezia di Enoch. Potrebbe aver semplicemente citato una fonte comune, una tradizione attendibile giunta fino a lui dai tempi antichi. A quanto pare Paolo fece qualcosa di simile quando menzionò per nome Ianne e Iambre, gli altrimenti anonimi maghi della corte del faraone che si opposero a Mosè. Se lo scrittore del libro di Enoch aveva accesso a una fonte antica di questo tipo, perché dovremmo negare a Giuda la stessa possibilità? — Esodo 7:11, 22; 2 Timoteo 3:8.

Il modo in cui Giuda ricevette le informazioni relative al messaggio di Enoch contro gli empi è un particolare di secondaria importanza. Possiamo considerarle attendibili per il fatto che Giuda scrisse sotto ispirazione divina. (2 Timoteo 3:16) Lo spirito santo di Dio non gli avrebbe permesso di citare informazioni non veritiere.

Ma non c'è scritto da nessuna parte che Giuda abbia tratto quelle parole dal libro di Enoch:

Nè è sostenibile la tesi della presunta ispirazione divina di tale libro, disconosciuta sia dagli ebrei che da tutte le confessioni cristiane.

MARIA.
13/12/2005 21:17
 
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Grazie per la risposta.
Potrebbe essere che il testo fosse considerato non 'ispirato', magari non come lo intendiamo noi, ma degno di considerazione tanto da essere citato e parafrasato dallo stesso Gesù?
La prima parte parla dei reami celesti, la descrizione che ne fa sembra adottata piuttosto fedelmente da religioni quali quella cattolica, (oltre che come si può dedurre da Dante Alighieri).
Non è chiaro se la narrazione sia da considerarsi simbolica o letterale.
Noto un certo distacco dagli scritti del VT, mi sembra che soprattutto la seconda parte sia orientata ai precetti indicati da Gesù quali l'amore per Dio e il prossimo e la remunerazione finale in base alle opere.
Le beatitudini di Gesù sembrano derivare dalle 'beatitudini' citate nel libro di Enoc, lo stupore di enoc nel vedere le cose celesti sembra trovare similitudini con quello di Giovanni al cospetto dell'angelo nell'apocalisse.
Mi sembrano troppe le somiglianze.
Se non ho letto male i catari non avevano una bella opinione di questo testo, ora posso fare delle ipotesi:
Mi sembra strano che ci siano così tante similitudini tra il libro di enoc ed i vangeli scritti successivamente.
Il testo ha una sua coerenza, ha un suo schema logico e sembra basato su un discreto tappeto ideologico e morale.
Potrebbe essere che il testo sia di origine demoniaca? In attesa della venuta del Cristo, supportati dalle profezie del VT, angeli caduti potrebbero aver suscitato un profeta di menzogne per anticipare e vanificare quanto detto in seguito dai veri profeti.
In tal caso mi chiedo come mai non ci sia stata una netta dissociazione da parte degli scrittori ispirati nei confronti di quel testo. Non ne erano a conoscenza? E' stato riservato intenzionalmente per forza maggiore per uno screditamento futuro?
Se invece era conosciuto dagli scrittori biblici e da Gesù stesso tanto da citarlo sarebbe da rivalutare il suo contenuto in vista del suo enorme valore sul piano esegetico e dottrinale.

In questo forum ci sono altre info: www.scienzeantiche.it/forum2005/topic.asp?TOPIC_ID=3882
Bisognerebbe accertare senza ombra di dubbio la data e l'originalità del testo di Enoc, se davvero risale a prima della venuta di Gesù o se è stato scritto o modificato dopo.

[Modificato da uruk-kai 14/12/2005 0.25]

14/12/2005 03:07
 
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Re:
Ciao uruk-kai,
hai fatto una domanda intelligente,anche se mi sento di suggeririti di non credere a tutto ciò che viene scritto in rete sugli apocrifi dell'Antico Testamento e su Henoc poichè spesso si operano associazioni da parte di persone poco compententi ed informate in materia, che confondono maggiormente le idee a chi è meno esperto.

Io ho studiato gli apocrifi dell'Antico Testamento sugli scritti di Paolo Sacchi e Gabriele Boccaccini,su parte su gli articoli apparsi sulle riviste di "Henoc, Studi storicofilologici sull’ebraismo" e "Materia Giudaica" la rivista dell’Associazione Italiana per lo Studio del Giudaismo.

Se hai intenzione di fare una ricerca a questo proposito da un punto di vista confessionale,non posso aiutarti poichè da un punto di vista storico/filolgico non ha alcun senso distinguere una corrente di pensiero dal suo originarsi sino al suo sviluppo,operando una selezione tra scritti canonici e scritti apocrifi.


Ora ,gli "apocrifi" costituiscono a un vasto gruppo di opere giudaiche, composte per lo più tra il 200 a.C. e il 100 d.C. che possiedono grande valore storico e documentario e ci aiutano a comprendere la ricchezza di pensieri che caratterizzò il giudaismo del II Tempio,un giudaismo assai fecondo.

Queste opere finirono con l'essere escluse sia dal canone biblico ebraico che da quello cristiano per motivazione diverse e sono stati trascurate dalle nostre tradizioni,ma adesso finalmente sono state recuperate ed esaminate perchè non è possibile conoscere il giuadasmo del II Tempio lasciandole fuori,poichè le ideologie che andranno ad affermarsi in seguito nel testo Sacro dei cristiani(Nuovo Testamento) e nelle Mishnà e nel Talmud sono in gran parte rintracciabili in questi testi apocrifi:immortalità dell'anima,peccato originale e origine del male,concetto del Figlio dell'uomo ecc...ecc...

Ciao!



[Modificato da Topsy 14/12/2005 3.10]

14/12/2005 09:24
 
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Grazie Topsi.
Vorrei tentare di chiarirmi le idee approfittando della presenza in questo forum di persone competenti appartenenti a confessioni religiose differenti.
Assodato che per entrambe le religioni il libro di enoc è un libro apocrifo vorrei fare una domanda ai testimoni di Geova ed una ai Cattolici.

TG: Come spiegano i TG le similitudini riportate sopra tra il testo di enoc e i vangeli? E' stato affrontata la questione nelle vostre pubblicazioni? Lo trovo importante visti i continui riferimenti all'aldilà, ai reami celesti, alla vita dopo la morte ecc tutti concetti biblicamente non molto approfonditi ma se presenti nella cultura di quei tempi potevano essere dati per scontati dagli scrittori ispirati, tanto da fare solo brevi citazioni, evitando ripetizioni magari ritenute inutili.
Mi viene da pensare alla parabola del ricco e lazzaro usata da Gesù, dove si parla di un luogo di tormenti simile a quello descritto da enoc, se Gesù conosceva questo libro apocrifo e lo riteneva senza valore mi chiedo come mai ogni tanto sembra farvi riferimento.
Trovo difficile adottare la visione della realtà che ne scaturirebbe, magari in entrambi i testi ci sono aspetti allegorici ma tant'è che non sembrano a volte molto distanti.
Insomma: i TG hanno affrontato mai l'argomento?

Cattolici: Nonostante il libro di Enoc sia considerato apocrifo/deuterocanonico mi sembra abbia avuto una notevole importanza nella formulazione di idee quali l'inferno, il purgatorio, la vita dopo la morte ecc. Non ho letto approfonditamente tutti i libri apocrifi ma visto che la bibbia (canonica) non mi sembra indugi molto sui questi concetti, mi chiedevo quanto questo libro ed altri abbiano influito sulla dottrina cattolica.

Spero di non aver fatto troppa confuzione, sono domande che mi vengono man mano che leggo e magari possono risultare stupide visto che sono frutto di mancanza di informazioni, districarsi in questi argomenti senza avere una biblioteca più che fornita è difficile.

Ciao.
14/12/2005 13:56
 
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Non credo proprio che Gesù e i suoi discepoli considerassero ispirato il libro di Enoch.


Come al solito damaride, ciò che dici lo devi far apparire come verità.


Per coloro che amano l’ispirata Parola di Dio basterebbe questo per non prenderlo in considerazione.


Io la ritengo ispirata, e ritengo ispirati anche i Libri di Enoch. D'altronde nella Bibbia si parla pochissimo di Enoch, che è uno dei più importanti profeti dell'Antico Testamento, insieme ad Elia gli unici due profeti ad essere tratti vivi in cielo anima e corpo, nell'Antico Testamento.

Se a te chiedessi della caduta degli angeli, dei giganti, degli antichi dei, cosa mi risponderesti? Tue personali interpretazioni, miscugli di stupidaggini, che dovrei prendere per buone mentre i Libri di Enoch accantonarli. Bè certo, damaride è più ispirata vero?




Le Scritture non rivelano in che modo Giuda fosse venuto a conoscenza della profezia di Enoch. Potrebbe aver semplicemente citato una fonte comune,


Quello che non hai capito è che gli apostoli così come i profeti non erano per la Sola-Scriptura.



Caro Uru-kai, il mio personale parere sui Libri di Enoc, è che sono ispirati. Molti si domandano come mai non siano stati inseriti nella Bibbia, anche se in quella etiopica ci sono.
I libri di Enoch fanno luce su quei punti scuri della Bibbia, sopratutto riguardo alla caduta degli angeli, di come si sono originati i giganti,e molte altre cose importanti.

Urukai se vuoi facciamo un approfondimento su tali libri, o in questo topic o in un altro, analizzandone il contenuto.




Potrebbe essere che il testo sia di origine demoniaca? In attesa della venuta del Cristo, supportati dalle profezie del VT, angeli caduti potrebbero aver suscitato un profeta di menzogne per anticipare e vanificare quanto detto in seguito dai veri profeti.


Urukai, ogni apocrifo va accuratamente letto e studiato, perchè ovviamente molti di questi contengono menzogne mischiate a verità, e possono portare nell'errore. Ma nel caso dei Libri di Enoch non mi pare ci siano fuorviamenti, anzi mi sembra proprio quel "pezzo" mancante della Bibbia che fa luce su molti passi oscuri.



Queste opere finirono con l'essere escluse sia dal canone biblico ebraico che da quello cristiano per motivazione diverse e sono stati trascurate dalle nostre tradizioni


Infatti è questo che mi chiedo....




Cattolici: Nonostante il libro di Enoc sia considerato apocrifo/deuterocanonico mi sembra abbia avuto una notevole importanza nella formulazione di idee quali l'inferno, il purgatorio, la vita dopo la morte ecc. Non ho letto approfonditamente tutti i libri apocrifi ma visto che la bibbia (canonica) non mi sembra indugi molto sui questi concetti, mi chiedevo quanto questo libro ed altri abbiano influito sulla dottrina cattolica.



Non lo so di preciso ma non credo che tali Libri abbiano influito molto sulla dottrina cattolica, anche perchè sono stati esclusi dal canone, se saprò qualcosa a riguardo la posterò.

14/12/2005 18:43
 
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Grazie Clint.
In questo momento sto scaricando e stampando diversi testi apocrifi, come il libro dei vigilanti ad esempio.
Non mi spiego come mai il libro di enoc sia considerato praticamente meno di un apocrifo visto che spesso non viene nemmeno citato. Lo studio mi aspetto sarà lungo e difficile...
Sarei contendo se ne parlasse nel forum, ho letto i commenti nell'altro tread dedicato agli apocrifi ma anche lì il libro di enoc è decisamente escluso.
14/12/2005 20:07
 
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Gli scritti attribuiti ad Enoch che conosco e che ho sono questi:

Libro dei Vigilanti

inizia così:

VI
[1] Ed accadde, da che aumentarono i figli degli uomini, (che) in quei tempi nacquero, ad essi, ragazze belle di aspetto. [2] E gli angeli, figli del cielo, le videro, se ne innamorarono, e dissero fra loro: "Venite, scegliamoci delle donne fra i figli degli uomini e generiamoci dei figli".
[3] E disse loro Semeyaza, che era il loro capo: "Io temo che può darsi che voi non vogliate che ciò sia fatto e che io solo pagherò il fio di questo grande peccato". [4] E tutti gli risposero e gli dissero: "Giuriamo, tutti noi, e ci impegniamo che non recederemo da questo proposito e che lo porremo in essere ". [5] Allora tutti insieme giurarono e tutti quanti si impegnarono vicendevolmente ed erano, in tutto, duecento. [6] E scesero in Ardis, cioè sulla vetta del monte Armon e lo chiamarono Monte Armon poiché su esso avevano giurato e si erano scambiati promessa impegnativa.



Questi scritti si ricollegano a genesi e ai passi sui giganti, e qui chiamo all'appello anche Topsy, perchè per quanto ho letto, il termine esatto sarebbe "distruttori" ma ovviamente serve il parere di un esperto.


Andando avanti:

LIBRO DEI SEGRETI DI ENOCH

Inizia così:

I
[1] In quel tempo, disse Enoc, quando ebbi compiuto 365 anni,
[2] nel primo mese, nel giorno solenne del primo mese, ero solo nella mia casa:
[3] piangevo e mi affliggevo con i miei occhi. Mentre riposavo nel mio letto dormendo,
[4] mi apparvero due uomini grandissimi come mai ne avevo visti sulla terra.
[5] Il loro viso (era) come sole che luce, i loro occhi come lampade ardenti, dalle loro bocche usciva un fuoco, i loro vestiti una diffusione di piume, e le loro braccia come ali d'oro, al capezzale del mio letto. Mi chiamarono col mio nome.
[6] Io mi levai dal mio sonno e gli uomini stavano presso di me realmente.
[7] Io mi affrettai, mi alzai e mi inchinai loro ; il mio viso si coprì di brina per il terrore.
[8] Gli uomini mi dissero: "Coraggio, Enoc, non avere paura. Il Signore eterno ci ha mandati da te ed ecco, tu oggi sali con noi al cielo.
[9] Dì ai tuoi figli e alle genti della tua casa tutto quello che faranno sulla terra e che nella tua casa nessuno ti cerchi, finché il Signore ti abbia fatto ritornare da loro".
[10] Obbedii loro e andai. Chiamai i miei figli Matusalemme e Rigim e raccontai loro tutto ciò che i due uomini mi avevano detto.


Questi scritti narrano di ciò che mostrò il Signore ad Enoch quando fu tratto in cielo.



Poi c'è anche questo:

Libro di Enoc

Inizia così:

I
[1] Parola di benedizione di Enoc, come egli benedisse gli eletti ed i giusti che, nel giorno della afflizione, han da essere per scacciare tutti i malvagi e gli empi .
[2] Ed Enoc, uomo giusto i cui occhi erano stati aperti dal Signore e vedeva una visione santa nei cieli, parlò e disse: "(Questo è) quel che gli Angeli mi hanno mostrato ; io ascoltai tutto da essi e tutto io conobbi, io che vedo non per questa generazione, ma per quella che verrà, (per le generazioni) lontane .


Quest'ultimo sembra più un riassunto delle cose viste da Enoch, i più dettagliati ed importanti sono i primi due sopra.




14/12/2005 20:56
 
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Grazie mille confronterò quello che trovo con le indicazioni che mi hai dato.
14/12/2005 23:38
 
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Premesso quando da me argomentato riguardo al libro di Enoch
e alla citazione che Giuda fa di Enoch ci sono altre considerazioni dafare su questo libro e sugli Apocrifi in generale.

Una delle principali prove estrinseche della non canonicità degli Apocrifi è il fatto che nessuno degli scrittori biblici cristiani abbia mai citato questi libri. Anche se questa di per sé non è una prova conclusiva, in quanto nei loro scritti mancano anche citazioni di alcuni libri di riconosciuta canonicità, quali Ester, Ecclesiaste e Cantico dei Cantici, è degno di nota che nessuno degli scritti inclusi negli Apocrifi sia citato neanche una volta.

E non è senza peso il fatto che eminenti studiosi biblici e “padri della chiesa” dei primi secoli dell’era volgare, nel complesso, attribuissero agli Apocrifi un’importanza minore. Origene, all’inizio del III secolo E.V., dopo accurati studi fece una netta distinzione fra questi scritti e quelli del vero canone.

Atanasio, Cirillo di Gerusalemme, Gregorio Nazianzeno e Anfilochio, tutti del IV secolo E.V., compilarono cataloghi degli scritti sacri seguendo il canone ebraico e ignorando questi scritti aggiunti o considerandoli di secondaria importanza.

Girolamo, che è definito “il migliore studioso di ebraico” della chiesa primitiva e che nel 405 E.V. portò a termine la Vulgata latina, prese decisamente posizione contro tali libri apocrifi, anzi fu il primo a usare il termine “apocrifi” nel senso di non canonici in riferimento a questi scritti.

Infatti nel prologo ai libri di Samuele e Re, Girolamo elenca i libri ispirati delle Scritture Ebraiche seguendo il canone ebraico (nel quale i 39 libri sono raggruppati in 22) e poi dice: “Ci sono ventidue libri . . . Questo prologo delle Scritture può concorrere per così dire alla difesa di tutti i libri che traduciamo dall’ebraico in latino: affinché siamo in grado di sapere che tutto ciò che è al di fuori va incluso negli apocrifi”.

Ma ad escludere gli Apocrifi dalla ispirate Parola di Dio ci sono le prove intrinseche. Di che si tratta?

All'interno degli Apocrifi manca completamente l’elemento profetico. Il contenuto e gli insegnamenti a volte contraddicono quelli dei libri canonici e sono inoltre contraddittori in se stessi. Sono pieni di inesattezze e di anacronismi. In alcuni casi gli scrittori si rendono colpevoli di disonestà attribuendo falsamente le proprie opere a scrittori ispirati precedenti. Dimostrano di aver subìto l’influenza greca pagana, e a volte ricorrono a stravaganze di linguaggio e a uno stile letterario del tutto estranei alle Scritture ispirate.

Quindi si può ben dire che le migliori prove della non canonicità degli Apocrifi sono gli Apocrifi stessi.

Ma quando la produzione di apocrifi raggiunge il suo apice? In epoca alessandrina? O ppure in epoca apostolica? Assolutamente no.

Fu in particolare dal II secolo E.V. in poi che fu prodotta un’enorme quantità di scritti che ha vantato ispirazione divina e canonicità e preteso di rappresentare la fede cristiana. Spesso chiamati “Apocrifi del Nuovo Testamento”, rappresentano dei tentativi di imitare i Vangeli, gli Atti, le lettere, e le rivelazioni contenute nei libri canonici delle Scritture Greche Cristiane. In gran parte si conoscono solo attraverso frammenti, citazioni o allusioni fatte da altri scrittori.

Questi scritti sono chiaramente un tentativo di provvedere informazioni che gli scritti ispirati omettono deliberatamente, come le attività e gli avvenimenti relativi alla vita di Gesù dalla sua prima infanzia fino al battesimo, o di sostenere dottrine o tradizioni che non trovano alcun fondamento nella Bibbia o sono in contrasto con la stessa.

Infatti il cosiddetto Vangelo di Tommaso e il Protovangelo di Giacomo sono pieni di racconti fantastici sui presunti miracoli compiuti da Gesù nella sua infanzia. Ma l’effetto generale è un’immagine falsata di Gesù, che appare come un bambino capriccioso e petulante, dotato di poteri straordinari. (Cfr. l’autentico racconto di Lu 2:51, 52). Gli “Atti” apocrifi, come gli “Atti di Paolo” e gli “Atti di Pietro”, danno grande importanza alla completa astinenza dai rapporti sessuali e persino descrivono gli apostoli che esortano le donne a separarsi dal marito, contraddicendo così gli autentici consigli di Paolo in 1 Corinti 7.

Di tali scritti apocrifi subapostolici, l’Introduzione generale della versione della Bibbia a cura di Giuseppe Ricciotti (Ri, p. 14) dice: “Quanto ai concetti di questi scritti apocrifi, si può dire che in gran parte dipendono dai libri canonici: quando poi se ne distaccano, anche se non cadono in tendenziosità ed eresie, declinano in puerilità meschine oppure si perdono in fantasticherie ridicole”.

Come i più antichi libri apocrifi furono esclusi dalle precristiane Scritture Ebraiche, così anche gli scritti apocrifi successivi non furono accettati come ispirati né inclusi come canonici nei più antichi cataloghi o collezioni delle Scritture Greche Cristiane.

La parola di Dio è perfetta e armonica. Gli Apocrifi sono frutto di fallibile sapienza umana.

Un ultima nota:


Clint Eastwood scrive

Come al solito damaride, ciò che dici lo devi far apparire come verità.
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Per coloro che amano l’ispirata Parola di Dio basterebbe questo per non prenderlo in considerazione.

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Se a te chiedessi della caduta degli angeli, dei giganti, degli antichi dei, cosa mi risponderesti? Tue personali interpretazioni, miscugli di stupidaggini, che dovrei prendere per buone mentre i Libri di Enoch accantonarli. Bè certo, damaride è più ispirata vero?



Vorrei dire a Clint che può esporre i suoi rispettabilissimi punti di vista senza necessariamente mancarmi di rispetto dal momento che non ho mai apostrofato nè aggettivato in maniera irrispettosa le sue opinioni.

MARIA

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