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Ultimo Aggiornamento: 20/02/2007 22:01
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“Scusa, ma a mia volta ti chiedo: dove leggi che il battesimo lavi il peccato originale?”

Mia cara, il versetto me l’hai citato proprio tu. “Per mezzo del battesimo siamo dunque stati sepolti insieme a lui nella morte.[…] Sappiamo bene che il nostro uomo vecchio è stato crocifisso con lui, perché fosse distrutto il corpo del peccato, e noi non fossimo più schiavi del peccato. Infatti chi è morto, è ormai libero dal peccato." (Rm 6, 2-7)

“Forse Gesù si battezzò per lavare il peccato originale?”

Ovviamente no, sia perché Gesù non era macchiato dal peccato originale sia perché il battesimo di Giovanni era un battesimo di mera acqua, non un battesimo sacramentale. “Io vi battezzo con acqua; ma viene uno che è più forte di me; […] Costui vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco.” (Lc 3,16)

“Una appropriata definizione del significato del battesimo ci viene data da 1 Pietro 3:21 che dice:

Et-et amica mia. Questa è una definizione che condivido, il problema è se ce ne siano altre che l’implementano senza contraddirla. Rileggiamo il passo e vediamo cosa ci insegna: “Figura, questa, del battesimo, che ora salva voi; esso non è rimozione di sporcizia del corpo, ma invocazione di salvezza rivolta a Dio da parte di una buona coscienza, in virtù della risurrezione di Gesù Cristo”

1)Il battesimo è prefigurato dalle acque del diluvio
2)A differenza di queste l’acqua del battesimo non lava la sporcizia del corpo. L’acqua del diluvio rappresenta ovviamente l’antica legge con le sue prescrizioni di purificazione esteriore, essa viene contrapposta al battesimo che non lava la sporcizia sulla pelle bensì contribuisce alla metanoia, alla conversione.
3)Il battesimo salva

“Credo che questa affermazione sia così chiara che non credo io possa aggiungere altro.”

Au contraire. I cattolici leggono il passo giovanneo che citi alla luce della teologia della giustificazione paolina. Ossia intendiamo che, grazie al sacrificio di Cristo, siamo giustificati dai nostri peccati se abbiamo fede in Gesù Salvatore. Come esplicita Paolo: “Tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio, ma sono giustificati gratuitamente per la sua grazia, in virtù della redenzione realizzata da Cristo Gesù. Dio lo ha prestabilito a servire come strumento di espiazione per mezzo della fede nel suo sangue, al fine di manifestare la sua giustizia” (Rm 3,23-25)

Mi sembra assai diverso da quanto sostengono i TdG, per i quali invece si è assoluti dai peccati al momento della morte anche qualora fossimo Stalin in persona, e dunque atei incalliti. E comunque se leggi il passo giovanneo che citi non parla di “assoluzione”, il che è qualcosa di totale e definitivo, ma di intercessione di Cristo. Poiché la Chiesa sa con Giacomo che “la fede senza le opere è morta”(2,26), occorre ribadire che la grazia giustificatrice fa molto, ma non fa tutto. Infatti la Bibbia insegna che saremo giudicati in base alle opere svolte durante la vita: “Non vi meravigliate di questo, poiché verrà l'ora in cui tutti coloro che sono nei sepolcri udranno la sua voce e ne usciranno: quanti fecero il bene per una risurrezione di vita e quanti fecero il male per una risurrezione di condanna” (Gv 5,28-29)

Questa dichiarazione è talmente chiara che i TdG hanno dovuto accampare una spiegazione che fa acqua da tutte le parti:
“Quali opere? Pensare che le persone saranno condannate in base alle opere compiute nella loro vita precedente non sarebbe coerente con Romani 6:7, che dice: "Colui che è morto è stato assolto dal suo peccato". Sarebbe anche irragionevole risuscitare qualcuno solo per distruggerlo. Perciò in Giovanni 5:28, 29a Gesù parla della risurrezione futura; poi, nella seconda parte del versetto 29, si riferisce all'esito che si avrà dopo che i risuscitati saranno stati elevati alla perfezione umana e sottoposti al giudizio» ("Ragioniamo", p. 316?

Come vedete abbiamo ben due errori nell’arco di poche righe:
1)Rm 6,7 non parla della morte corporea ma della morte nel battesimo, per mezzo della quale siamo sepolti in Cristo, ergo citarlo come se contraddicesse il passo Giovanneo è inutile.
2)Si sostiene che Gesù parli del giudizio sulle opere che svolgeremo nella vita futura. Ma ciò è manifestamente assurdo. C’è infatti scritto “quanti fecero il male”, mentre se Gesù alludesse a quanto i tdG intendono avrebbe dovuto dire: “tutti coloro che sono nei sepolcri udranno la sua voce e ne usciranno: quanti faranno il bene per una risurrezione di vita e quanti faranno il male per una risurrezione di condanna»

Altri passi in cui si afferma che saremo giudicati in base alle opere di questa vita:

«Poiché dobbiamo tutti essere resi manifesti dinanzi al tribunale del Cristo, affinché ciascuno riceva il suo giudizio per le cose fatte mediante il corpo, secondo le cose che ha praticato, sia cosa buona che vile» (2Cor 5,10)

“Perché il Figlio dell'uomo verrà nella gloria del Padre suo, con i suoi angeli, e allora renderà a ciascuno secondo l'opera sua”. (Mt 16,27)

“Egli renderà a ciascuno secondo le sue opere: vita eterna a quelli che con perseveranza nel fare il bene cercano gloria, onore e immortalità; ma ira e indignazione a quelli che, per spirito di contesa, invece di ubbidire alla verità ubbidiscono all'ingiustizia. tribolazione e angoscia sopra ogni uomo che fa il male; sul Giudeo prima e poi sul Greco; ma gloria, onore e pace a chiunque opera bene; al Giudeo prima e poi al Greco.” (Rm 2, 6-10)

”Ma tu, perché giudichi tuo fratello? E anche tu, perché disprezzi tuo fratello? Poiché tutti compariremo davanti al tribunale di Dio; infatti sta scritto: «Come è vero che vivo», dice il Signore, «ogni ginocchio si piegherà davanti a me, e ogni lingua darà gloria a Dio» (Romani 14,10-12)

“Metterò anche a morte i suoi figli; e tutte le chiese conosceranno che io sono colui che scruta le reni e i cuori, e darò a ciascuno di voi secondo le sue opere.” (Ap 2,23)

“Ecco, sto per venire e con me avrò la ricompensa da dare a ciascuno secondo le sue opere.” (Ap 22,12)

“Il giudizio riguarda coloro che volontariamente fanno ciò che è male avendo cognizione di ciò che è bene.”

Che mi risulti la teologia geovista sostiene che la morte cancelli il peccato per chiunque, e quindi risorgeranno anche i farisei. Se non è così ti prego di illuminarmi con qualche vostro scritto.
Inoltre vorrei tanto sapere:
1)Perché a tuo avviso nel passo paolino si parlerebbe solo di “coloro che volontariamente fanno ciò che è male avendo cognizione di ciò che è bene”. Io leggo che “E’ stabilito che gli uomini muoiano una sola volta”, il che ha tutto il carattere di una dichiarazione universalistica: “Gli uomini”, cioè chi appartiene al genere umano
2)Vorrei anche sapere perché a tuo avviso i farisei facevano il male pur sapendo qual era il bene. A mio avviso sbagliavano proprio perché credevano che la loro Tradizione fosse il bene e dunque la seguivano.

“Ma i tanti ingiusti che non hanno fatto la volontà di Dio perchè la ignoravano avranno la risurrezione. ( Atti 24:15 )”

Sul fatto che tutti saranno risorti siamo pienamente d’accordo.

“La risurrezione durante il regno millenario dà agli ingiusti l'opportunità di conformarsi ai principi divini”

Continuo a non seguirvi. Prendendo per buono che questi mille anni debbano davvero esserci(Ap 20), cosa di cui dubito visto il simbolismo del numero 1000, mi spieghi dove avresti letto che all’inizio di questo millennio saranno risuscitate le genti? Io leggo solo che saranno resuscitati i martiri, i quali dopo essere stati risuscitati regneranno in cielo con Cristo, mentre degli altri è detto esplicitamente che non risusciteranno sino alla fine dei mille anni: “Vidi anche le anime dei decapitati a causa della testimonianza di Gesù e della parola di Dio, e quanti non avevano adorato la bestia e la sua statua e non ne avevano ricevuto il marchio sulla fronte e sulla mano. Essi ripresero vita e regnarono con Cristo per mille anni; gli altri morti invece non tornarono in vita fino al compimento dei mille anni. Questa è la prima risurrezione.”(Ap 20,4-5)

“diversamente saranno giudicati negativamente con la seconda morte che potrebbe seguire la risurrezione. ( Apocalisse 20:14-15 )”

Questo giudizio non è dopo una “seconda vita”, infatti si dice che segue immediatamente la risurrezione. L’espressione “seconda morte ” vuol semplicemente indicare la morte eterna, contrapposta alla morte corporale. Nulla dice che vi sia una seconda vita prima, anzi, si afferma il contrario, oltre che il giudizio verterà sulle opere compiute in vita: “I morti vennero giudicati in base a ciò che era scritto in quei libri, ciascuno secondo le sue opere. Il mare restituì i morti che esso custodiva e la morte e gli inferi resero i morti da loro custoditi e ciascuno venne giudicato secondo le sue opere. (Ergo subito dopo la risurrezione vengono giudicati secondo le opere della vita precedente N.d.R.) Poi la morte e gli inferi furono gettati nello stagno di fuoco. Questa è la seconda morte, lo stagno di fuoco.”(Ap 20,12-14)

Ossia prima c’è la morte corporea, poi la seconda morte dopo la condanna. Di una vita fra la I e la II morte non si parla.

“Hitler? Potrebbe già essere stato giudicato indegno di avere la risurrezione come peccatore impenitente”

Non sapevo che per la teologia geovista attuale ci fosse la possibilità di non essere risuscitati.

“Non c'è alcun cambiamento di rotta fra AT e NT, le dichiarazioni divine dell'AT non vengono contraddette dal NT.”

Infatti non occorre cercare nel NT contraddizioni all’AT, è l’AT che si contraddice da solo perché rivela un’evoluzione teologica.

“Dio non cambia ( Malachia 3:6 ).”

Su questo siamo d’accordo, non è infatti Dio a cambiare ma la nostra percezione di lui, a seconda del progressivo ampliamento della Rivelazione.
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Ά όταν έκτιζαν τα τείχη πώς να μην προσέξω.
Αλλά δεν άκουσα ποτέ κρότον κτιστών ή ήχον.
Ανεπαισθήτως μ' έκλεισαν απο τον κόσμο έξω
(Κ. Καβάφης)
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