Vista l’inadeguatezza della sede precedente, riprendo qui, in una sezione dedica al confronto interreligioso, il discorso avviato con Barnabino.
Per Barnabino
“Non voglio entrare in polemica con te.”
Perché la mia argomentazione è infallibile. La WTS vieta di leggere ciò che dal suo punto di vista è apostasia, mentre la gerarchia cattolica non vieta di leggere ciò che è apostasia dal suo punto di vista, ad esempio Lutero o Calvino, ergo la WTS è meno aperta al confronto della Chiesa.
“Ti ritieni la tua chiesa più aperta e libera (probabilemente Franco Barbero un po’ di meno)”
Trucchetti da quatto soldi che chiunque abbia frequentato filosofia del diritto o filosofia politica può confutare. Basta ricorrere al celebre “Was ist aufklärung?” di I. Kant, manifesto dell’illuminismo in cui si distinguono due usi della ragione. Il grande paladino del libero pensiero dice giustamente che si è liberi di pensare quello che si vuole e anche di parlarne, ma non si è liberi di propagandarlo qualora si è stati assunti quali rappresentanti di chi ha un’opinione diversa dalla nostra. Prendiamo il caso di H. Kung che non era d’accordo con alcune dottrine mariane cattoliche: nessuno gli avrebbe detto alcunché se avesse sostenuto la sua teoria in un saggio, è finito nei guai quando ha insegnato quello che pensava da una cattedra di teologia cattolica, giacché lì non rappresenti te stesso e le tue idee ma l’opinione della Chiesa che ti ha assunto. Allo stesso modo Meier ha scritto un libro sulla vita di Cristo in cui nega la perpetua verginità di Maria, ed ha pure ottenuto l’imprimatur, mentre non potrebbe sostenere quest’opinione se stesse parlando in veste di rappresentante della Chiesa alla Catholic University of America. Il caso Barbero è identico. Quell’uomo non può pretendere di predicare dal pulpito pro matrimoni gay e addirittura celebrali senza aspettarsi conseguenze, perché lì non è “Franco Barbero” ma “don Franco Barbero”.
“Non capisco il motivo di tanta polemica, quando entrambi avremo da lamentarci non abbiamo che da cambiare religione.”
Sfortunatamente chi è soggetto ad una restrizione di libertà è l’ultimo ad accorgersene, è così che funzionano tutte le sette. Si inizia ad instillare negli adepti l’idea che “libertà” equivalga ad “anarchia” ed è l’inizio della fine. Ma quale assurdità può giustificare la proibizione di leggere un libro?
“non abbiamo che da cambiare religione.””
Tu non puoi cambiare religione, pena l’ostracismo totale di tutti i tuoi amici e famigliari. Non sei libero di fare alcunché.
“Perché? Ti risulta che la chiesa cattolica citi i testi dei testimoni di Geova con uno spirito diverso?”
La tua argomentazione non risponde al punto. Avevo esordito dicendo che la WTS scoraggia la lettura di qualunque testo teologico che non sia prodotto dalla WTS, al che tu mi hai risposto che nelle pubblicazioni viene citato Rahner, ma io ti ho replicato che è solo per criticarlo o per citare le affermazioni in cui dissente dalla linea ufficiale (facendo sì che torniamo al punto di partenza, ossia l’assenza di stimoli critici proposti al lettore).
Mentre non ha alcuna rilevanza come la Chiesa cattolica citi i testi per svariati motivi:
1)Se anche tu dimostrassi che la Chiesa cita i testi delle altre confessioni solo per confutarli non avresti ancora dimostrato che la WTS citi testi di classici dello spirito di altre fedi con intento non confutatorio
2)Il gruppo pi greco non è la Chiesa cattolica, ci si aspetterebbe giacché io cito fonti ufficiali che tu faccia altrettanto e mi citi documenti del magistero
3)La mia argomentazione è “i TdG non citano testi di teologi
di altre fedi invitandone alla lettura”, ergo l’asserzione speculare che avresti dovuto fare per insinuare che la Chiesa Cattolica si comporti allo stesso modo è “La Chiesa cattolica non cita testi di teologi
di altre fedi invitandone alla lettura” e non “La Chiesa cattolica non cita testi
dei TdG invitandone alla lettura”. Infatti dire che i TdG citano Rahner solo per criticarlo e lo stesso fa la Chiesa che cita i testi dei TdG solo per confutarli, presuppone un’implicita affermazione secondo cui i testi di Rahner e quelli dei TdG hanno lo stesso valore teologico e scientifico, il che per qualunque osservatore esterno né cattolico né TdG è una pura assurdità, equivarrebbe a paragonare i miei disegni a Leonardo da Vinci. Se nessuno cita i TdG tranne che per ridergli dietro o confutarli è per la semplice e indubitabile ragione che la scienza è qualcosa di sconosciuto a Brooklyn; mentre dunque è normale che ad un corso di teologia cattolica si facciano leggere testi scritti da protestanti e viceversa, è impossibile che qualsivoglia confessione nei suoi corsi universitari di teologia citi le pubblicazioni dei TdG tranne che per confutarle, qualora avessero da perdere il loro prezioso tempo anche solo per prenderle in considerazione.
“Rahner, comunque, viene citato per la sua posizione nei confronti della deità di Cristo”
Se hai letto il suo libro sulla Trinità è abissalmente diverso dalla vostra cristologia. La WTS cita ciò che non capisce e non lo fa capire neppure ai suoi lettori. Se ti interessa conoscere la posizione di Rahner ho addirittura una dispensa universitaria de suo libro sulla Trinità, così magari leggi qualcosa di serio anziché le presentazioni fatte dallo Schiavo, altamente incompetente in teologia del novecento.
“Molte persone che no hanno avuto la fortuna di frequentare l’unversità si sono avvicinati a Rahner e altri teologi proprio dalla lettura delle nostre riviste. Io ritengo una cosa molto positiva che casalinghe e operai siano stimolati a leggere Rahner…”
Stimolati a leggere Rahner? E dove?
“Dovresti prima provare che sono stato plagiato al punto di non essere in grado di giudicare la mia posizione in modo cosciente. Da cosa lo puoi provare?”
Tutto il mio articolo rispondeva a questa questione. Comunque è facile vederlo: quando qualcuno inizia a dirti di non frequentare gli ex-aderenti al gruppo e di non leggere i loro scritti
se ami Dio, e quanto ciò che crede questo gruppo è in contrasto con ciò che pensa il resto del globo non solo a livello religioso ma anche scientifico, allora si è davanti ad una setta. Se poi leggendo i loro scritti ti trovi davanti a frasi sconvolgenti come: “Ma lo spirito del pensiero indipendente non esiste nell’organizzazione di Dio” (w 89 15/09 pag. 23) allora ogni altra parola è superflua. La questione è molto semplice: se vado sul sito della Facoltà Teologica dell’Italia settentrionale e do un’occhiata ai vari corsi posso vedere che per gli esami di neotestamentaria quasi ci sono più autori protestanti che cattolici in bibliografia! Perché invece la WTS non può fare nulla di simile ed è impossibile che dica ai suoi adepti “studiate il NT sul manuale del tal professore”? La ragione è semplice, perché i risultati della scienza sono unici per tutti, cattolici e protestanti, in quanto il metodo della loro indagine è comune, mentre la WTS e le sue pseudo-teorie con la scienza non hanno nulla a che fare, sanno fare solo collage di citazioni con materiale prodotto da altri.
Un altro tratto per riconoscere le sette è il complesso vittimistico che istillano nei loro adepti. Quando ad esempio si adesca un individuo appartenente ad una famiglia non TdG, lo si convince del fatto che Satana userà i suoi famigliari per cercare di dissuaderlo dall’entrare nella Verità. In questo modo paradossalmente più i famigliari cercheranno di salvarlo e più il poveretto sentirà dimostrate le parole dei TdG, più le argomentazioni dei suoi famigliari andranno a fondo, e più crederà che Satana lo sta attaccando in modo così possente facendogli venire dubbi proprio perché sta per entrare nella Verità e Satana vuole impedirglielo. Con questo poderoso circuito di condizionamento mentale i giochi sono fatti. Se volete distinguere una setta da una Chiesa amici miei tutto quello che dovete fare è scoprire con quale frequenza nelle loro pubblicazioni viene citato Lc 6,22 et similia. Nella confessioni religiose sane, nate non per istillare fobie ma per far capire il messaggio “veritas liberabit vos”, vige la regola del “ne quid nimis”, niente di troppo. Rendevi conto amici tdG che c’è una tremenda possibilità, ossia che se tutti parlino male di voi non perché siete nella Verità e Satana vi ha scatenato contro i suoi eserciti bensì perché la vostra organizzazione è intrinsecamente distruttiva per la liberà di pensiero. Se il criterio per riconoscere coloro che sono nel vero dovesse essere chi è più criticato, allora in questa società laicista sono sicuro che la Chiesa cattolica diventerebbe immediatamente la verità incarnata In base al criterio sudetto), giacché voi stessi, qualora io usassi la vostra mentalità, fareste parte del complotto di Satana per parlare male della mia Chiesa. Ma lasciamo queste pare mentali ai settari e torniamo a trattare di cose serie.
“Pensi che i TdG non lo conoscano?”
Testimoni di Geova che leggono Voltaire? Rappresentante della filosofia vuoto inganno? Ma quando mai…
“. I TdG invece ritengono che ci sia materiale edificante e non edificante, il fatto di metterti in guardia contro la pornografia (religiosa) che sono la spazzatura degli apostati non mi pare che sia una limitazione alla propria libertà di pensiero.”
Altra perla, gli apostati a priori mentono, hanno il virus dell’idrofobia satanica, come riportava una WT del 1996. Questo atteggiamento è tipico delle sette. “Perciò i membri della congregazione non si assoceranno al disassociato, né nella Sala del Regno, né altrove. Non converseranno con lui né mostreranno in alcun modo di notarlo. Se il disassociato tenta di parlare ad altri nella congregazione, essi dovranno allontanarsi da lui.”(Wt 15/12/1963, pagina 761)
Dopo aver letto ciò, lo si confronti con quanto scritto da Steven Hassan nel suo libro “Mentalmente liberi: come uscire da una setta” (ed. Avverbi, Roma, 1999), p.158:
«Cosa provi nei confronti degli ex membri del tuo gruppo? Ti sei mai seduto a parlare con uno di loro per capire come mai se ne sia andato? E se non l'hai fatto, perché? Il tuo gruppo proibisce forse la comunicazione con gli ex adepti? [...] Qualsiasi associazione pienamente legittima non scoraggia mai il contatto con gli ex affiliati. Allo stesso modo i gruppi regolari, pur essendone dispiaciuti, non sollevano obiezioni nei confronti di chiunque se ne voglia andare. I culti distruttivi, invece, non accettano mai i motivi che un affiliato adduce per la sua dissociazione, mentre fanno di tutto per instillare nei discepoli paure e fobie, in modo da assicurarsi che si tengano lontani da persone critiche ed ex membri»
“D’altronde non viene esercitato nessun controllo.”
Il controllo è lo spionaggio interno che dà come obbligo morale di andare a spifferare agli anziani eventuali attività illecite di un fratello. Ad ogni modo se anche ex ipothesi non ci fosse controllo, ciò non implicherebbe l’assenza della proibizione. La protezione anche qui è l’anonimato della propria cameretta con PC collegato ad internet, il che è un tipo di contatto cogli apostati che la WTS non potrebbe controllare neppure se volesse. Tuttavia ciò che è possibile nell’anonimato è impossibile tra fratelli o davanti al superiore. Prova ad andare a dire al tuo anziano: “sai, sto discutendo da qualche mese con quell’apostata di Achille Lorenzi che ha aperto un sito contro di noi!”. Immagino già la reazione dell’anziano, specie perché Achille è ormai il più famoso apostata della rete, alla luce del già citato comando dello Schiavo: “Non converseranno con lui (l’apostata) né mostreranno in alcun modo di notarlo.”
“Non mi pare che neppure tu ti sia mai presentato. Conduci una “vita doppia”?”
Curioso, perché ti avevo già detto il mio nome su promiseland ricordandoti anche che su infotdgeova.it spesso ci chiamiamo per nome. Piacere, Andrea Marchi, con chi ho il piacere di parlare?
Ad ogni modo è possibile dire a qualcuno che conduce una vita doppia solo se ci fosse qualcosa che potrebbe spingerlo a farlo, altrimenti l’anonimato non è una necessità ma una normale consuetudine internettiana. Nella mia religione frequentare forum di ex cattolici, di buddisti o chicchessia non implica alcunché, ergo l’accusa di una doppia vita non può essere essermi ritorta contro.
“Smetti di usare termini offensivi, cosa ne diresti se tutte le volte che parlo di Ratzinger lo chiamassi il “papocchio di Roma”?
Fai pure, ma da una parte abbiamo il comitato di anonimi che non sono più anonimi grazie ad un apostata chiamato Franz e che scrivono di Bibbia senza sapere nulla di ebraico, dall’altra parte abbiamo il prof. Ratzinger di Tubinga.
“Materiale scottante? Quelle quattro frottole che raccontano i siti apostati? “
E come le conosci, le hai forse lette contravvenendo agli ordini dello schiavo. Non ami Dio?
Inoltre visto che quelle quattro frottole sono solitamente sostenute da tutto il resto del mondo, e basta aprire una qualsiasi enciclopedia per sincerarsene (586 o 607, palo o croce, ecc.), evidentemente quelli a raccontare menzogne sono altri. E per quanto riguarda gli argomenti di altro genere, essi fanno presa su due categorie di persone. Impediscono a chi sta per diventare TdG (o magari è solo alle prime discussioni), di continuare a farsi infinocchiare, il nostro forum è pieno di testimonianze in tal senso: gente che s’è connessa per informarsi sugli strani tipi con cui aveva appena finito di parlare e che ha scoperto un mondo di imbrogli. La seconda categoria su cui fanno presa le informazioni del sito di Achille sono i TdG non ancora depauperati della loro capacità critica, e anche di questo tipo di testimoni il forum libera-mente è pieno. Abbiamo fatto uscire molta gente dal gruppo, e ce ne vantiamo. Ergo sì: quello è materiale scottante. Se tu ne sei per qualche oscura ragione immune non puoi negare che molti dopo aver letto quelle pagina abbiano lasciato la Verità della WTS. Se come scrivi quelle pagine fanno riderei i polli evidentemente di uomini-pollo ne hai identificato tanti.
“Il fatto che invece esistano dovrebbe di per se farti capire che non puoi leggere quella frase in senso assoluto”
Come già detto il fatto che in Italia la gente rubi non implica che non ci sia una legge che vieti di rubare. L’anonimato fa questo ed altri miracoli.
“Perché? Non è così? Prova ad aprire un sito internet che sostenga che il punto di vista della chiesa cattolica su Dio è che Egli non sia trino e che Maria ha avuto sani rapporti sessuali con Giuseppe e poi vedi come sarà apprezzato!”
Questo non risponde alla mia argomentazione. Ossia che mentre la WTS dice di non aprire siti internet (chissà perché poi), la Chiesa invece non fa nulla di simile. Il papa può non essere d’accordo con quello che si scrive suoi siti internet cattolici, ma questo non toglie che mai s’è sognato di dichiarare “condorra non approvata” l’apertura di siti sulla religione cattolica: è questa la differenza da cui emerge la libertà di pensiero assente nelle sette. Immaginiamo un Angelus di questo tipo, ottenuto mettendo insieme un paio di frasi della succitata rivista: “Cari cattolici, siate sottomessi e obbedienti anche nelle piccole cose, dovete essere sottomessi ai sottopastori,
arrendevoli nei loro confronti.” Per me scoppierebbe la rivolta, e io sarei uno dei suoi fautori! Al contrario i TdG si devono queste perle pre-illuministiche come se nulla fosse.
“Non è giusta la sottomissione al vescovo? Tu poi prenderti la libertà di fare propagandare contro il dogma delle trinità o altri dogmi e rimanere dentro la chiesa?”
La rivista citata non dice ai tdG di non aprire siti internet per pubblicare materiale apostata, dice di non aprire siti internet e basta, anche qualora ci fossero buone intenzioni come propagandare del materiale dello Schiavo “Non c’è alcun bisogno che singoli individui, comitati o congregazioni preparino pagine Web sui testimoni di Geova. (…) Sebbene alcuni ritengano che questo renda un servizio utile ai fratelli, non è una condotta approvata e si dovrebbe abbandonare.” (Km 09/02)
Ergo se anche il tdG fosse ortodosso, il suo sito sarebbe “una condotta non approvata”(che gergo da scuola elementare). Perché i cattolici, teologi e laici, possono discutere i contenuti della loro fede e i TdG no? Perché la WTS non accetta che i singoli facciano dell’elaborazione dottrinale dei contenuti della fede: l’
intellige ut credas è il loro nemico giurato. Tengono i loro adepti in uno stato di totale apatia intellettuale trattandoli come bambini dell’asilo.
“una giusta forma di ordine necessaria ovunque vi sia una certa organizzazione e sono dettati dalla ragione”
Come riportato dall’articolo non si tratta solo di evitare l’anarchia ma di puro casuismo, ossia di come impicciarsi della vita dei propri adepti “anche nelle piccole cose”, per usare gli ipsissima verba.
“Come ti ho già detto mille volte: prova a conoscerci di persona! Hai paura di noi? Io penso di si!”
Io vi conosco già, discuto con la coppia di TdG che viene a trovarmi ogni tanto e vengo anche alla Commemorazione annuale perché invitato, evidentemente i miei amici sono convinti che la mia presenza faccia crescere nelle statistiche il numero dei presunti simpatizzanti dell’organizzazione.
“La rivista da te citata non dice che si deve essere sottomessi sempre, se ci sono disposizioni del sorvegliante che vanno contro la Parola di Dio nessuno è tenuto ad obbedire, l’ordine teocratico è semplice: dobbiamo ubbidire ed essere sottomessi prima a Gesù e dopo ai sorveglianti.”
Ma tutti credono di obbedire alla parola di Dio, il problema è quale sia. A tuo avviso è l’interpretazione che ne dà la WTS, sebbene l’organizzazione non possa fondarsi su nessuna discendenza dalla comunità cristiana primitiva e dunque nessun mandato apostolico, può solo fondarsi sulle fantasie di un avventista in crisi esistenziale che scriveva di Bibbia non sapendo una parola di greco, uno tra i tanti cresciuti nel clima di sballottamento delle sette protestanti a fine XIX secolo, che in nome del “libero esame delle Scritture” tipicamente luterano si sono frammentate in migliaia, proprio perché hanno dimenticato la dimensione della Traditio che dà la corretta interpretazione in quanto depositaria del magistero apostolico da duemila anni a questa parte. Se Ignazio nel I secolo dice la famosa frase “dove c’è il vescovo, là c’è la Chiesa”, proprio perché è intorno al vescovo che c’è trasmissione della Traditio, allora quel Russel non ha fondato alcuna chiesa legittima perché né ascoltò alcun episkopos né qualcuno gli diede questo mandato tramite l’imposizione della mani, che Ireneo nel 150 ci dice essere l’unico criterio per distinguere la vera Chiesa dagli eretici. Non aveva l’apostolicità ma solo la sua fantasia e la sua incompetenza, è paradossale infatti che i vertici si vergognino delle dottrine del loro iniziatore. Ma s’è mai vista una religione che non faccia leggere gli scritti del suo fondatore? Perché nelle università Cristiane si fanno corsi di patristica mentre nessuno alla WTS si sognerebbe di dire ai suoi adepti di leggere gli scritti di Russel e Rutherford? Ho detto che costoro avevano a disposizione solo una sfrenata fantasia e l’aria avventista che respiravano, e lo posso dimostrare. Ci sono stati infiniti casi in cui Lo Schiavo ha dato per certo qualcosa che non lo era affatto ed esiste persino un’ammissione di aver letto la Bibbia alla luce di idee preconcette: altro che il motto geovista “la Bibbia non si interpreta, ma si legge!”, che io stesso ho sentito pronunciare.
Infatti una convinzione diffusa fra i Testimoni è appunto che la Bibbia
non si interpreta ma va
accettata semplicemente per quello che dice. Ecco un esempio che dimostra invece che i TdG (come qualsiasi altro gruppo o setta) interpretano la Bibbia secondo i loro intendimenti:
«Inoltre, il rimanente dell’Israele spirituale aveva atteso da decenni, sì, dal 1876, la fine dei Tempi dei Gentili nell’autunno del 1914. Aspettavano che il messianico regno di Dio fosse allora pienamente stabilito nei cieli e anche che il rimanente dell’Israele spirituale fosse a quel tempo glorificato con Gesù Cristo nel regno celeste.
Tutto l’intendimento delle Sacre Scritture era diretto in tal senso o modificato secondo tale idea» (Libro "Vicina la salvezza dell'uomo dall'afflizione mondiale", cap. 8 p. 135, grassetto aggiunto).
Questa è una delle infinite dimostrazioni che i TdG non si limitano a "leggere la Bibbia" ma che la interpretano, ricavandone i loro 'intendimenti'.
A proposito di uno di questi 'intendimenti' - una delle tante date additate dallla Watchtower, il 1874 - ecco che cosa si arrivò al punto di affermare:
«Il prossimo capitolo presenterà
l'evidenza biblica che il 1874 era la data esatta dell'inizio dei "tempi della restaurazione" e, pertanto, quella del ritorno del Nostro Signore» (Il tempo è vicino, p.170, 1889).
«Così
abbiamo provato chiaramente con la Scrittura che il tempo del secondo avvento di Nostro Signore cadde nel 1874 e precisamente nell'ottobre di quell'anno». (Studi sulle Scritture, vol.3 (Venga il tuo Regno), p.118, 1891). «
Le Scritture provano che il secondo avvento del Signore avvenne nel 1874». «Il Millennio iniziò nel 1874 col ritorno di Cristo» (Studi sulle Scritture, vol. 7, p.68, p.36
. «Nessuno può comprendere appropriatamente l'opera di Dio in questo tempo se non si rende conto che dal 1874, il tempo del ritorno al potere del Signore, ci fu un cambiamento completo nelle operazioni di Dio» (The Watch Tower del 15/9/1922, p.27
.
Dato che gli attuali TdG non attribuiscono più alcun valore particolare al 1874, dovremmo dedurne, secondo le succitate parole, che attualmente essi non sono più in grado di comprendere il proposito di Dio...
«
Le Scritture mostrano che la seconda presenza [del Signore] era avvenuta nel 1874...
Questa prova dimostra che il Signore era stato presente dal 1874» (WT 1/3/1923, p.67). «
Sicuramente non c'è il minimo spazio di dubbio nella mente di una vera consacrata creatura di Dio che il Signore è presente e che lo è stato dal 1874» (WT 1/1/1924, p.5).
Chi non accettava tale data era quindi un incredulo, non era una "vera consacrata creatura di Dio"; gli attuali TdG quindi sarebbero tutti degli infedeli, poiché anche a tale data non attribuiscono più alcun particolare significato.
Non era certamente la Bibbia quindi ad insegnare queste cose ma i dirigenti della WTS. Ed è sempre stato così: tutto l’'intendimento' (= interpetazione) delle Sacre Scritture dei TdG è stato più volte modificato e adattato alla loro dotttrina del momento. Una conclusione ovvia per tutti, tranne per quei TdG che si ostinano a sostenere che "la Bibbia non si interpreta". (A. Lorenzi)
Ad ogni modo il discorso è un altro. Qual è la parola di Dio e come si può saperlo fuori dalla Chiesa? Voi stessi ammettete l’esigenza di un “canale”. E dunque dovrete ammettere che nella vostra testa c’è l’equivalenza tra i precetti biblici e quello che insegna lo Schiavo di quei precetti tramite le riviste e gli anziani. In questa luce la tua risposta non ha senso. E’ ovvio infatti che se un anziano TdG non segue le regole della Bibbia(cioè dello Schiavo), un TdG non lo ascolterebbe. Se un anziano piombasse in sala e dicesse a tutti di mettersi a fumare non sarebbe ascoltato. Ma io non ho sondato questa casistica: ho trattato non dell’obbedienza a singoli anziani impazziti ma del cauismo della WTS, e di conseguenza dell’obbedienza agli anziani qualora insegnino quanto dice l’organizzazione. Il fatto dunque resta: quando gli anziani insegnano qualcosa in conformità con l’organizzazione l’obbedienza va, come specificato, anche nelle piccole cose. Al contrario la gerarchia cattolica si limita a dire qual è l’ortodossia dottrinale.
“Ma allora non capisci proprio niente!”
Che risposta argomentata!
“Ma quello sarà vero ne tuo paesino nebbioso della pianura padana (pianura che per altro amo!) dove la gente ti guarda sospettosa se solo sei un TdG e non se ti vedono in chiesa la domenica”
Considerato che il mio comune ha circa diecimila abitanti e che dunque non conosco tre quarti della gente che vedo in Chiesa, la tua ipotesi sia alquanto improbabile.
“domenica! Non mi pare che i TdG siano “preoccupati di quello che gli altri pensano di loro”-“
Ovviamente mi riferisco a quello che i TdG pensano degli altri confratelli. Il paradigma di R. Benedict su “società di vergogna” e “società di colpa” riguarda ciò che un gruppo pensa dei suoi appartenenti, non ciò che un gruppo pensa di un altro gruppo. Nel nostro caso stavamo appunto analizzando quale sia la relazione tra TdG, ossia la scissione tra ciò che si deve mostrare ai correligionari e la vita internettiana. Per strada, mentre sono agghindati di giacca e cravatta camminando in compagnia di fratelli, nessuno di loro saluterebbe un apostata o parlerebbe con lui, mentre discutere con un apostata in internet è un eventualità che può capitare.
“Personalmente, e come me tanti altri, ho pagato la mia scelta di essere TdG con la “diversità” e non con il conformismo del gruppo”
Ma non mi avevi detto d’essere nato TdG?
“essere testimone di Geova non significa affatto appartenere alla “civiltà della vergogna” ma a quella del “coraggio delle proprie idee”.”
Come già detto la definizione riguarda i rapporti all’interno di un gruppo di persone che condividono lo stesso codice di valori.
“Quanti ragazzini cattolici a 10 anni devono prendere posizione a favore della loro fede a scuola, spiegarla e far capire agli altro a cosa si crede?”
Se lo sapessero fare io mi preoccuperei per loro, un’infanzia rovinata a suon di filastrocche teocratiche imparate a memoria, specie per il tipo di approccio che viene dato alla religione, puramente costituito di lezioncine stampate da sottolineare e da imparare, abituato a guardare i propri compagni di scuola con infinta compassione, perché sa che saranno distrutti da un momento all’altro da Geova lo sterminatore. La violenza mitologica veterotestamentaria e le fandonie scientifico-religiose con cui è riempita la testa dei bambini TdG è un azione tra le più tragiche. E vi dirò di più, se ex ipothesi l’unica traduzione biblica rimasta al mondo fosse la NWT, vieterei a mio figlio di leggere i Vangeli, sono convinto che si possa imparare di più dal Simposio di Platone che dalla TNM.
Quanti a 18 anni hanno fatto 2-3 anni di carcere per la loro posizione antimilitarista?”
Per poi scoprire che il servizio civile, prima proibito, diventò lecito.
Inoltre amico mio il fanatismo non è qualcosa di cui vantarsi. Tu lo consideri un pregio mentre io una delle tante prove che ci troviamo dinnanazi ad una organizzazione di fondamentalisti. La cosa tragica è che già ben prima del 1996, data del nuovo intendimento sul servizio civile, il CD s’era reso conto che la sua dottrina secondo cui il tale impiego era “una sostituzione del servizio militare e dunque riprovevole” non stava in piedi. Franz ci racconta che il CD negli anni settanta votò diverse volte per cambiare questo intendimento e farlo diventare quello attuale ma, sfortunatamente, benché la maggioranza dei membri fosse d’accordo col cambiamento, non si raggiunse mai il quorum dei 2/3 a quel tempo necessario per fare modifiche dottrinali. In un caso addirittura non si raggiunse il quorum per un solo voto. Davvero tragico che la vita di tanti giovani adolescenti negli ultimi trent’anni sia stata rovinata per una mera procedura burocratica che richiedeva un quorum. Questo è proprio un esempio di ciò che io chiamo controllo sugli adepti. Quegli uomini, in una stanza chiusa e per alzata di mani, decidono della vita di un gregge, e anche qualora si rendano conto che qualcosa è profondamente insensato può succedere che non abbiano un quorum sufficiente per cambiarlo. E’ dunque da definire comico o tragico il fatto che molti giovani negli ultimi trent’anni siano finiti in carcere inutilmente per una dottrina che lo Schiavo stesso sapeva errata? Ma leggiamo la testimonianza di Franz in proposito:
Nella sessione dell'11 ottobre 1978, dei tredici membri presenti, nove votarono a favore di un cambiamento della direttiva tradizionale proponendo che la decisione di accettare o rifiutare il servizio sostitutivo fosse lasciata alla coscienza individuale, quattro votarono contro. Il risultato? Giacché i membri del Corpo erano allora sedici, e siccome nove non costituiva i due terzi di sedici [così come il CD aveva deciso dovesse avvenire per rendere valida una loro decisione, ndr], non ebbe luogo alcun cambiamento.
Il 15 novembre erano presenti tutti e sedici i membri ed undici votarono a favore del cambiamento della direttiva, sicché il Testimone che in tutta coscienza fosse stato convinto di poter accettare il servizio sostitutivo non sarebbe stato automaticamente etichettato come infedele a Dio e non sarebbe stato considerato dissociato dalla congregazione: c'era la maggioranza dei due terzi. Si verificò il cambiamento?
No, perché, dopo un breve intervallo, uno dei membri del Corpo Direttivi annunciò di aver cambiato idea; il che intaccò la maggioranza dei due terzi. Si votò nuovamente e, su quindici presenti, nove votarono a favore del cambiamento, cinque contro ed uno si astenne.
Anche se in tutte queste votazioni una netta maggioranza del Corpo Direttivo si era espressa a favore dell'annullamento della direttiva vigente, questa conservò la sua validità e, di conseguenza, i Testimoni dovevano continuare a rischiare la prigione piuttosto che accettare il servizio sostitutivo, anche se essi ritenevano in coscienza che questo fosse giusto dal punto di vista di Dio. Per quanto possa sembrare incredibile, così andarono le cose, e la maggior parte dei membri del Corpo sembrò accettarle senza scomporsi. Dopo tutto essi si erano semplicemente adeguati alle norme in vigore. ...
Pertanto, negli anni, migliaia di Testimoni si erano sottoposti alla direttiva della Società anche se ciò aveva imposto loro un pesante fardello, forse aveva comportato l'imprigionamento o altre sofferenze. Si faceva notare che, ora, un cambiamento avrebbe indotto costoro a ritenere che le prove che avevano sopportato, erano state affrontate inutilmente e, mentre essi erano stati lieti di soffrire in quel modo, pensando che «avevano sofferto per amore della giustizia», ora si sarebbero sentiti frustrati, forse avrebbero considerato ingiusto aver sopportato una specie di martirio mentre altri ora lo potevano evitare. (R. Franz, Crisi di Coscienza, 154-160)
Al momento i TdG rispondono che possono accettere il servizio civile giacché non dipende più dal ministero delle difesa. Eppure avrebbero potuto fare tanto di quel bene come volontari. Si legga il fanatismo di questa rivista:
Il 26 marzo 1971, tre rappresentanti dei testimoni di Geova si riunirono con una rappresentanza dei Ministeri della Difesa e della Giustizia. La conversazione durò due ore e mezzo.
Uno dei primi punti della conversazione menzionati dalla rappresentanza fu questo: "Che non desideriate in alcun modo partecipare al servizio militare è chiaro e non ha bisogno di ulteriore spiegazione. Ma qual è realmente la vostra obiezione al servizio civile, sostitutivo?"
I Testimoni spiegarono che non è che essi siano contrari al servizio civile come tale, ma, piuttosto, è una questione di stretta neutralità. Perciò, qualsiasi lavoro che sia una semplice sostituzione del servizio militare non sarebbe accettevole ai testimoni di Geova.
Altre domande limitarono ancora di più la controversia: "Quando qualcuno fa obiezione al servizio militare", dichiararono i rappresentanti del governo, "passa dalla giurisdizione militare alla giurisdizione civile e da quel momento non ha nulla a che fare con i militari. Perché, dunque, si fa ancora obiezione all’accettazione di tale servizio civile?"
Il cristiano è contrario ad accettare volontariamente tale lavoro a motivo di ciò che dice la legge di Dio al riguardo: "Foste comprati a prezzo; smettete di divenire schiavi degli uomini". (1 Cor. 7:23) La servitù civile in sostituzione del servizio militare sarebbe altrettanto biasimevole per il cristiano. In effetti, egli diverrebbe con ciò parte del mondo invece di mantenersene separato come comandò Gesù. — Giov. 15:19; 17:14-16. (Svegliatevi! dell'8/6/1975, p. 15)
Ergo indipendentemente dal fatto che fosse slegato o meno dalla struttura militare era comunque riprovevole: la scusa odierna non regge.
Leggete poi questa perla secondo cui i TdG non possono “accettare nessuna alternativa al servizio militare, indipendentemente da quanto sia meritorio il lavoro assegnato”. (Annuario del 1991, p. 166)
Con una manovra vergognosa dopo il 1996 il CD “scaricò” la colpa per aver mandato tanti bravi figlioli in carcere sull’intransigenza degli stessi, quasi dimenticandosi che in quegli anni era proibito fare il militare pena l’ostracismo. Ecco lo sconvolgente articolo: “Nei tempi moderni
alcuni Testimoni sono stati molto rigidi su ciò che erano o non erano disposti a fare. Per questa ragione hanno sofferto più di altri. Successivamente un’accresciuta conoscenza li ha aiutati ad ampliare le loro vedute. Ma non hanno motivo di rammaricarsi di
aver agito in armonia con la propria coscienza, anche se forse per questo hanno subìto ulteriori sofferenze.” Torre di Guardia del 15/8/1998, p.17
Oltre al danno la beffa!
“Credi che lo abbiamo fatto solo per “vergogna” dei fratelli? E non era maggior vergogna andare in carcere?”
In questo particolare caso andare in carcere nella mente dei fratelli TdG sarebbe stata una prova della lealtà di costui a Geova e dunque paradossalmente una cosa di cui vantarsi. Ad ogni modo il martirio stesso di per sé non dimostra alcunché, né se vissuto da un cattolico né se vissuto da un TdG. Quando dico che non dimostra nulla non intendo dire che non mostri la fermezza d’animo e il coraggio di chi lo compie, bensì che non dimostra la verità della sua religione, altrimenti con tutta la gente disposta a farsi saltare in aria tra i musulmani dovremmo convertirci all’Islam.
“hanno difeso con CORAGGIO e non VERGOGNA la loro fede!”
Stai usando il termine in un’accezione riduttiva. La civiltà di vergogna, che tanto per capirci è quella dei poemi omerici, non esclude il coraggio. Aiace si suicida perché ha tradito quello che i compagni pensavano di lui, il loro giudizio per lui è insostenibile, e così con supremo coraggio si toglie la vita. Mentre nella società di vergogna prevale la considerazione degli altri, nella civiltà di colpa prevale l’approvazione interiore. Come ha scritto Dodds, il celebre autore de “I greci e l’irrazionale”: “il bene supremo dell’uomo omerico non sta nel godimento di una coscienza tranquilla, sta nel possesso della
timê, la pubblica stima”.
“Non siamo affatto un gruppo chiuso ma aperto.”
Aperto agli altri per omologarli, per trarli nella rete e adeguarli allo standard del sorriso smagliante e della giacca con cravatta da sfoggiare in predicazione.
“Come al solito usi materiale estrapolandolo e fraintendendone il contesto, in quell’articolo si parlava dell’opportunità di fornire informazioni su fratelli in caso di persecuzione. In pratica quella che tu chiami “strategia teocratica” è solo un invito a non fare la spia in caso di persecuzione violenta”
No, a qualsiasi nemico dell’organizzazione, il che implica il sottoscritto. Questa dottrina, come insegna Orwell, implica la manipolazione semantica delle parole. Leggiamo la definizione di menzogna data dalla WTS: "Dire qualcosa di falso
a chi ha diritto di conoscere la verità, e far questo con l’intenzione di ingannare o danneggiare lui o qualcun altro" (Perspicacia, op. cit. vol. II, pag. 257).
Ovviamente non è la definizione di menzogna che trovate sugli altri vocabolari, infatti indipendentemente dal fatto che colui al quale si mente abbia il diritto o meno di conoscere la verità, sempre di menzogna si tratta, se poi sia giusto o no mentire è irrilevante ai fini della definizione, infatti esistono menzogne moralmente giuste (come quelle ad un persecutore), ma sempre di menzogna si tratta, mentre la WTS stravolge la definizione per togliere dalla mente dei suoi adepti l’idea che stiano mentendo quando nascondono particolari sulla loro religione: non è menzogna ma guerra teocratica.
Un'altra perla: “La parola di Dio comanda: "Dite dunque la verità ciascuno al suo prossimo". (Efes. 4:25) Questo comando, tuttavia, non significa che dovremmo dire a chiunque ci interroghi tutto quello che vuole sapere. Dobbiamo dire la verità a chi ha diritto di sapere, ma
se non ne ha diritto possiamo essere evasivi” (La Torre di Guardia del 15 dicembre 1960, pagg. 762-763)
Questo passo è la perfetta descrizione della strategia delle mezze verità che rifilano a qualsiasi tribunale quando devono parlare dei loro rapporti con lo Stato o col sangue. Se occorre farsi riconoscere l’otto per mille allora si presenta la facciata di cittadini modello, ma quando si è in sala tra testimoni può ricominciare la retorica dello stato satanico. A questo proposito si veda anche l’opuscolo Preparing For Child Custody Cases (Preparati per i casi di affidamento dei figli), una massiccia programmazione su come rispondere nei tribunali con mezze verità o autentiche menzogne.
Ad esempio qualora si venga interrogati in tribunale, per evitare di passare per fanatici, alla domanda “voi credete che solo i TdG si salveranno ad Armagheddon?” è stato loro insegnato a rispondere “E’ Geova a giudicare, non noi”, quando in realtà qualunque Testimone sa benissimo cosa insegni la loro organizzazione in proposito: “Non illudetevi che ci siano altre strade o modi per ottenere la vita nel nuovo sistema di Dio. Ce n’è una sola. Ci fu solo un’arca che superò il Diluvio, non varie imbarcazioni. E ci sarà un’unica organizzazione — la visibile organizzazione di Dio — che sopravvivrà alla "grande tribolazione" che s’avvicina rapidamente. Non è affatto vero che tutte le religioni portino allo stesso luogo ... Se volete ricevere da Geova Dio la benedizione della vita eterna, dovete far parte della Sua organizzazione, facendo la Sua volontà (Potete vivere per sempre su una terra paradisiaca, Roma 1982, pag 255
Su questa storiella di “E’ Geova a giudicare, non noi” torneremo in seguito.
Scrivono:
“Il fatto che la Bibbia condanni la menzogna non significa che uno sia costretto a informare gli altri di verità che non hanno diritto di sapere. Gesù Cristo consigliò: "Non date ciò che è santo ai cani, né gettate le vostre perle davanti ai porci, affinché non le calpestino con i loro piedi e voltandosi non vi sbranino". (Mt 7:6) Perciò Gesù a volte evitò di dare informazioni complete o una risposta diretta a certe domande quando ciò avrebbe potuto essere dannoso. (Mt 15:1-6; 21:23-27; Gv 7:3-10) Evidentemente il comportamento di Abraamo, Isacco, Raab ed Eliseo inteso a sviare alcuni che non erano adoratori di Geova o a non rivelare loro tutti i particolari, va visto sotto la stessa luce. — Ge 12:10-19; cap. 20; 26:1-10; Gsè 2:1-6; Gc 2:25; 2Re 6:11-23.” (Perspicacia, vol. II, pag. 25
Un eccellente commento all’opuscolo Preparing for Child Custody Cases è provveduto da Raymond Franz, che per nove anni ha fatto parte del supremo consesso dei Testimoni di Geova, il Corpo Direttivo. In un suo recente libro (In Search of Christian Freedom, Atlanta, Commentary Press, 1991) egli spiega:
L’opuscolo di più di 60 pagine provvede indicazioni ai Testimoni che sono genitori, ai loro figli, ai loro avvocati, ed anche agli anziani locali e ad altri che possono essere chiamati a testimoniare, presentando in anticipo le domande insidiose che possono essere fatte da parte avversa e provvedendo degli esempi di risposte tipo. Riferendoci all’articolo della Torre di Guardia sull’onestà citato in precedenza (del 1° luglio 1974, pag. 410, par. 17), possiamo ricordare che esso diceva: "Che dire della veracità? Rispettiamo realmente la verità, o siamo disposti a torcere un pochino la verità, per toglierci da una situazione imbarazzante, o per ottenere qualcosa che vogliamo?". Si paragonino queste parole con alcune delle risposte che il manuale della Società suggerisce di dare. Al sottotitolo "COME IL GENITORE TESTIMONE DEVE PREPARASI AL CONTROINTERROGATORIO", troviamo questa domanda e la risposta suggerita (pag. 12): [Domanda] Saranno distrutti tutti i cattolici (o altri)? [Risposta suggerita]: È Geova a giudicare, non noi.
Una risposta del genere suona bene, in quanto esprime un’idea di libertà dal dogmatismo e dall’atteggiamento di condanna. Tuttavia il Testimone che risponde in tal modo sa che le pubblicazioni della sua organizzazione insegnano chiaramente che solo quelli che sono associati con "l’organizzazione di Geova" sopravviveranno alla "grande tribolazione", e che tutti quelli che non aderiranno ad essa saranno distrutti.
Franz, poi, passa a commentare la sezione intitolata "esame diretto e risposte per gli anziani locali", nella quale l’opuscolo presenta le seguenti domande e risposte:
Qual è il punto di vista [della religione dei Testimoni] nei confronti degli appartenenti alle altre religioni? Gesù insegnò ad amare il prossimo come noi stessi, nessuno escluso; noi rispettiamo il diritto degli altri di adorare come a loro piace.
[La chiesa geovista] insegna che tutti i giovani dovrebbero apprendere solo la religione dei testimoni di Geova? No. Si considerino le seguenti osservazioni imparziali sulle altre religioni contenute nelle nostre pubblicazioni. [Questa risposta è seguita da un elenco di articoli contenuti nelle riviste La Torre di Guardia e Svegliatevi!].
Su questa parte dell’opuscolo Franz esprime la seguente opinione:
Ancora una volta, le risposte sottintendono un atteggiamento di notevole tolleranza [verso la religione] e di notevole apertura mentale. Tuttavia, di nuovo, il Testimone "anziano" che risponde in tal modo sa bene che la sua religione insegna invece che "tutti gli appartenenti alle altre religioni" si trovano dentro "Babilonia la Grande", l’impero della falsa religione, raffigurata nelle Scritture come una "grande meretrice", e che la loro adorazione è considerata non cristiana e che il persistere in essa porta inevitabilmente alla distruzione. Egli sa pure che i Testimoni sono esortati a non avere relazioni sociali con tali "persone di altre religioni", poiché la loro frequentazione avrebbe un effetto "corruttore", e che l’unico momento in cui è possibile frequentare persone del genere è solo durante l’attività di "testimonianza" di casa in casa nella speranza che essi cambino religione. Egli sa che tutti gli articoli contenuti nell’elenco dell’opuscolo mettono in risalto gli aspetti negativi delle "altre religioni" e che l’Organizzazione scoraggia la lettura della letteratura da esse prodotta; l’unica lettura consentita e utile è quella pubblicata dall’Organizzazione stessa.
In definitiva, Franz conclude:
I giovani ai quali è consigliato di rispondere in tal modo devono sapere che viene loro chiesto di presentare un quadro che è molto differente da quello che in effetti emerge dalle pubblicazioni della Torre di Guardia. Se essi parlassero veramente mossi dalla verità, senza ‘torcerla’, non dovrebbero suggerire ai loro membri di parlare diversamente da come farebbero durante un’assemblea di circoscrizione — o altrove.
Quest'ultima dichiarazione di Franz deriva dal fatto che, a pag. 43 dell’opuscolo Preparing for Child Custody Cases, la Società Torre di Guardia spiega in che modo i giovani che sono chiamati a testimoniare in tribunale devono essere anticipatamente preparati a rendere la loro deposizione: "Questo dev’essere usato per mostrare che essi sono normali. Cercate e intervistate giovani della locale congregazione che sono cresciuti come testimoni di Geova e che, in base all’opinione del sorvegliante che presiede, sono di mente spirituale ma che nel contempo amino le cose che normalmente i giovani amano. Essi non devono praticare sport competitivi. State attenti a che non diano l’impressione di trovarsi a presentare una dimostrazione all’assemblea di circoscrizione, quando spiegano che le cose che mettono al primo posto nella loro vita sono l’andare in servizio e la frequenza alle adunanze. Fate vedere che essi praticano degli hobby, che amano le attività sociali, gli sport e, specialmente, che fanno progetti per il futuro. State particolarmente attenti che non tutti dicano di voler fare i pionieri.Fate dire loro che progettano di avviare attività commerciali, di sposarsi, di avere figli, di intraprendere la carriera giornalistica e tante altre cose. Se possibile dovrebbero mostrare interesse per le arti e per il teatro. Devono essere puliti, morali, onesti, ma con gli interessi che ci si aspetta che abbiano tutti i giovani normali." (tratto da A. Aveta e S. Pollina, "Movimenti religiosi alternativi: effetti dell'adesione e motivi dell'abbandono", Libreria Editrice Vaticana)
Notate l’ipocrisia sconvolgente di questo opuscolo. Gli adolescenti TdG vengono addestrati a dire in tribunale tutto il contrario di quanto direbbero in sala, e ciò devono che amano gli sport (magari pure il calcio, che sfortunatamente non praticheranno mai perché competitivo), e devono stare attenti a non dire che vogliono diventare pionieri (cosa che invece viene instillata loro dalla mattina alla sera).
A chi si chiede come è possibile che gli appartenenti a un movimento, che si dichiara l’unica confessione cristiana oggi esistente al mondo, possano senza difficoltà fare della menzogna deliberata una delle loro principali risorse quando si trovano in difficoltà, rispondiamo che è proprio a motivo del fatto che, come nel caso di altri movimenti religiosi alternativi, gli adepti hanno sviluppato la cosiddetta "mentalità dell’assedio". Si ritengono, cioè, assediati dal nemico — cioè il mondo intero — e, per poter sopravvivere, devono ricorrere a tattiche di strategia bellica "spirituale" che consentono di battere il loro principale avversario, il Diavolo, rappresentato vicariamente dai governi e dalle autorità umane. Così come un agente segreto in tempo di guerra, se spia il nemico per la patria, è considerato un eroe, allo stesso modo, i Testimoni di Geova, quando riescono a dissimulare i loro veri sentimenti e il loro reale modus operandi al nemico, considerano tale comportamento commendevole, anzi, appropriato e voluto da Dio. (ivi)
“Non direi che è così, infatti il CD si serve della WTS che lo rappresenta legalmente, non è dunque un editore privato ed indipendente ma rappresenta ufficialmente i TdG in campo editoriale.”
Se dunque volessimo trovare un parallelo dovremmo rivolgerci alla Libreria Editrice Vaticana. Anch’essa pubblica testi non cattolici, specie ortodossi e di carattere liturgico, per non parlare degli atti dei vari convegni o simposi internazionali a carattere biblico in cui vengono invitati studiosi di qualunque confessione.
“Ti ricordo che i TdG non sono il CD e che il CD non è lo schiavo fedele e discreto che provvede cibo spirituale.”
Che i TdG non siano il CD è tragicamente vero, ed è altrettanto vero che il CD non è tutto lo Schiavo, ma che non unicamente il Corpo Direttivo provveda cibo Spirituale è falso. Questo è considerato da molti critici un punto dolente della teologia geovista. Infatti le dottrine della società vengono decide da un gruppo di vecchietti a porte chiuse, mentre lo Schiavo in teoria è composto anche da altri eletti che tuttavia non hanno alcun potere decisionale. Franx ci ha raccontato nel suo libro che spesso i “nuovi intendimenti” passano o vengono bocciati unicamente perché tra il fronte del sì e quello del no c’è un misero voto di scarto (come nel caso del servizio civile costato altri trent’anni di carcere per migliaia di giovani dal 78 in poi), al che viene da chiedersi come sia possibile in una situazione del genere escludere molti potenziali votanti, e perché mai il misero campione detto CD sia rappresentativo.
“Non solo, ma la WTS non è comnque una SpA, se vuoi puoi leggere le spiegazioni su TdG Online.”
In primis questo sito ha una “condotta non approvata”, ergo poiché non rappresentano la WTS sono inadeguati a spiegarmi come stanno realmente le cose. Inoltre nelle loro critiche sono anonimi, e su chi critica rimanendo nell’animato la WTS è molto chiara: «Di tanto in tanto riceviamo lettere anonime. Coloro che le inviano pensano di ... criticare l'operato di qualcuno, ma non desiderano esporsi dicendo chi sono. Lo scrivente dimostra così di non volersi assumere le proprie responsabilità e pertanto non merita nessuna considerazione». km 5/80, pag.7. Secondo la Watch Tower gli anonimi non meritano alcuna considerazione. Felice di applicare le sue direttive al sito che mi ha segnalato Barnaba!
“Non direi che sono anonimi! Cosa stai farneticando? Nè autori nè editori sono aninim”
Non ho detto che gli autori sono anonimi, bensì che lo sono gli editori. Sai dirmi il nome del proprietario dell’Azzurra 7?
“Per altro i pochi editori che pubblicano opere di TdG pubblicano anche autori di altra fede”
Ma io non sto parlando di quello che piccoli editori aconfessionali pubblicano, bensì di quello che pubblicano editori tdG. Come mai può importare al fine della discussione il confronto con editori non tdG?
“Flemings, Furuli, Gertoux e Pierro hanno prodotto lavori con un buon valore scientifico.”
Ma chi sono in nome del cielo? Fatti un giro sul catalogo unificato delle biblioteche italiane e scopri quanto siano scientifici e rinomati: così pregevoli che nessuna biblioteca universitaria possiede le loro opere. Flemings ha scritto un libro contro l’ateismo tentando di parlare di storia della filosofia con una banalità imbarazzante (e note a piè pagina che rimandavano a siti internet!). Di scientifico non aveva alcunché, parola di filosofo. Pierro idem: un dilettante. Nessuna biblioteca italiana possiede il suo libro sul nome divino, evidentemente la vostra pubblicità internettiana non è riuscita a cancellare la realtà della totale estraneità al mondo scientifico dei TdG. Gertoux idem, l’unico omonimo sul catalogo unificato è l’autore di un libro sulla politica francese.
Sarebbero questi i vostri scienziati? Solo uno del quartetto che mi hai citato è laureato nella materia attinente agli scritti che produce, cioè Furuli, un lettore di Oslo, e di quest’ultimo, incredibile ma vero, la stratosferica cifra di due biblioteche italiane possiedono il suo testo sul ruolo della teologia nella traduzione.
“E cosa te lo fa pensare con tanta sicurezza? Te l'ha detto Dio?Dio non è capace a parlare ad un uomo per mezzo della sua Parola? Non può, se vuole, parlare all’uomo come lui meglio crede, anche sotto dettatura se le piace?”
Dio può fare ciò che gli piace, il problema è se l’abbia fatto e se gli conveniva farlo. La verità è qualcosa di talmente grande che con Leopardi non si può che asserire “lingua mortal non dice”, cioè: le parole non riescono ad esprimere l’assoluto.
“Ops... non l'avevo notato”
Ma davvero?
“Nessuno dice che capire la Bibbia sia semplice, ma allo stesso tempo nessuno deve poter pensare che la sua comnprensione sia riservata agli intelettuali. Dio ha scritto un libro accessibile a tutti nelle sue linee principali, come tu dici.”
Dimentichi la dimensione della Traditio, ossia che per un cattolico ex ipothesi la Bibbia potrebbe essere anche assai complessa, da qui la necessità della Chiesa e della predicazione apostolica per spiegarla. “Chi ascolta voi, ascolta me” dice Cristo. Dio avrebbe fatto comunque conoscere la sua volontà tramite la catechesi orale, come fa da sempre, da prima che il NT esistesse.
“Noi siamo convinti però che sia la Bibbia ad inteprpretare se stessa, solo in caso di incertezza si deve ricorrere ad alti metodi esegetici”
Il problema è che se le scritture si interpretano a partire dalle scritture, noto motto origeniano, ciò non toglie che non è la Scrittura ad interpretare se stessa bensì c’è sempre il medium del lettore che decide quali accostamenti scritturistici fare. E i TdG in queste frullati assurdi sono maestri, specie in campo profetico.
Ad maiora
[Modificato da Polymetis 04/03/2006 17.14]
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Ά όταν έκτιζαν τα τείχη πώς να μην προσέξω.
Αλλά δεν άκουσα ποτέ κρότον κτιστών ή ήχον.
Ανεπαισθήτως μ' έκλεισαν απο τον κόσμο έξω
(Κ. Καβάφης)