Scusa SandraN,
semmai dichiara non bibliche, come in effetti sono, le influenze platoniche e neoplatoniche introdotte da Giustino nel cristianesimo.
Se è davvero così, se cioè questi autori erano erroneamente influenzati da dottrine pagane false non avrebbe alcun senso citare nelle pubblicazioni le loro opere per avvalorare gli insegnamenti di cui i Tdg sono portavoce. Scegliere preventivamente, senza prove, quali sono le loro affermazioni dottrinalmente corrette rispetto a quelle errate mi sembra decisamente poco obiettivo rispetto alla ricerca seria e onesta di una conformità fra le teorie di questi “padri della chiesa” e le attuali dottrine della religione dei Tdg. Qual è dunque lo scopo delle citazioni allora? Non è quello di dimostrare come i Tdg si avvicinano molto più degli altri ai reali insegnamenti cristiani? E se lo scopo è questo, non è scorretto citare “padri” per dimostrarlo, visto che questi “padri” invece la pensano diversamente?
Con questo non voglio dire che se ci sono state infiltrazioni pagane nel cristianesimo primitivo allora bisogni accettare tutto per oro colato quanto i “padri” dicano. In tal caso occorre fare una distinzione. Ma questa distinzione non deve essere elaborata a simpatia, scartando ciò in cui già a priori si crede da ciò in cui invece a priori non si crede, ma dev’essere svolta corroborandola da precise prove storiche che testimonino tali infiltrazioni.
Dove sono le prove che il platonismo abbia alterato la comunità cristiana di allora facendo sorgere dottrine non cristiane come la Trinità?
Sì si dice, ma bisogna dimostrarlo con le prove! Altrimenti si può dire tutto e il contrario di tutto su ogni argomento.
Perchè ti sono venuti dubbi dopo la lettura di questi autori, lettura che non dovrebbe avere alcuna incidenza sulla fede di noi TdG?
Non capisco perché ti stupisci che possano sorgere dei dubbi. Ma è ovvio che siccome le pubblicazioni della Società citano questi autori cristiani antichi a sostegno della veridicità delle sue dottrine, notare che il pensiero di tali autori non è conforme a quanto espresso nelle pubblicazioni, porti a pensare che c’è qualcosa che non va nella veridicità delle dottrine riportate nelle pubblicazioni. A me sembra una cosa normalissima. E’ proprio citando questi autori che la Società conferisce autorità agli stessi in materia di fede. Ne consegue che trovare dei contrasti fra l’insegnamento Tdg e l’insegnamento di questi autori fa nascere delle perplessità.
Caro Dubbi-no, anch’io ti rinnovo il mio saluto.
Firmato da
Bicchiere mezzo pieno, ‘Testimone di Geova con la mentalità aperta al pluralismo”.
La verità non è qualcosa di statico ma è basata su una conoscenza progressiva, in grado di mettere in discussione anche i precedenti concetti raggiunti usando il modello del metodo scientifico