Scritto da: barnabino 13/04/2007 1.28
Si, ma senza usare ironia e sarcasmo nei confronti di nessuna religione, persona e credenza. Eliminando inutili commenti prsonali che appesantiscono post e altro. Ci possiamo riuscire a fare i bravi bambini? Non costa nulla essere gentili!
Dunque, la discussione era iniziata su due tematiche:
1. Dove è detto che "theos" nel I secolo non aveva altro significato che "Dio Onnipotente" e "Falsi Dei". Le fonti citate dicono il contrario, sia le traduzioni che autori di quel periodo lo utilizzano con altri significati a riprova che il contesto rimaneva fondamentale per la comprensione di "theos".
Giovanni stesso lo usa per "un altro" che non è YHWH e dunque, al di là del significato che gli attribiamo, questo usa di per sé dimostra che usare "theos" per altri esseri oltre YHWH non era automaticamente intesa come una affermazione politeistica, accusa che non viene fatta ai primi cristiani se non in epoca tarda.
2. "Figlio di Dio" è un'espressione che trae il significato dell'AT (il re messianico, un essere di origine divina, sotto la protezione ed in intimità con Dio) oppure assume un significato di "generazione di dio da dio" come vuole il successivo sviluppo dogmatico?
Polymetis cita Eduard Lohse dalla voce del GLNT ma non è convincente, poichè la sua considerazione riguarda il solo giudaismo palestinese e non quello ellenistico, molto più libero verso questa espressione. Tanto è vero che se Gesù è reticente ad usarlo lo usano invece molto Paolo ed i Sinottici.
Inoltre non dice che era "sconosciuto" l'uso dell'AT ma si era solo cauti nell'usarlo per evitare fraintendimenti con simili espressioni nel paganesimo o l'idea di una discendenza fisica da Dio. Per altro dobbiamo ricordare che i rabbini non erano l'unico gruppo presente, ma solo un dei tanti giudaismi, per cui non mi pare che si possa essere dogmatici su queste fonti pensando che fosse l'atteggiamento generale. A Qumran, e in questo le ricerche sono abbastanza concordi, l'uso di "figlio di Dio" era quello del messianismo.
Ciao
E' difficile rimanere calmi quando si sentono cose del genere, ma tantè...
Ti è stato fatto notare che la LXX (composta quindi dal 285AC al 150AC come mostrato in wikipedia:
it.wikipedia.org/wiki/Septuaginta
ossia molte centinaia di anni dopo la composizione dei salmi di Davide che sono stati citati dove compare theos per gli angeli)
è stata costretta a togliere theos e ad introdurre angeli proprio per non creare il problema politeista o per avvicinare gli angeli alla natura di Dio, ma tu hai fatto finta di niente.
Questo fatto (ossia che i giudei di lingua greca arrivarono a togliere theos per chi non è Dio) insieme a quello che dice Lohse per i rabbini giudei, ci porta alla conclusione logica che i contemporanei di Cristo che usavano la LXX come ben sai, avevano lo stesso pensiero riguardo l'uso di quel termine dei Niceani seguenti e di tutte le maggiori correnti cristiane che sono sorte nei millenni.
Ma di questo non ce ne era bisogno perchè abbiamo gia trovato nelle scritture l'equivalenza di "chiamare Dio come suo padre" con "l'essere uguale a Dio", e il chiamarsi figlio di Dio sempre con l'essere uguale a Dio.
Solo voi non volete vedere queste cose semplici ma preferite arrampicarvi sugli specchi quando non ce ne è bisogno.
Per quanto riguarda il titolo "Dio" usato per Cristo nel senso che intendiamo noi (ossia che ha la sostanza del padre essendo generato da lui dall'eternità) è utile esaminare quanto scritto da
http://digilander.libero.it/domingo7/I%20PADRI%20APOSTOLICI.htm
o questo:
http://digilander.libero.it/domingo7/FIGLIO.htm
del primo ne riporto il testo:
"Il titolo di Dio è applicato a Cristo è testimoniato dai padri apostolici del primo secolo, quando ancora non si parlava di trinità e di dogmi. Facciamo riferimento a Ignazio morto nel 107, a Giustino martire verso il 165, a Melitone di Sardi autore di un’apologia rivolta a Marco Aurelio verso il 170, a Teofilo morto presumibilmente nel 185, a Clemente Alessandrino (153-207) e ad Ireneo vescovo di Lione vissuto tra il 140 ed il 200 dopo Cristo. A tal proposito si veda:
Ignazio agli Efesini, VII, 2 (Dio nella carne);
Ignazio agli Efesini, XVIII,2 (Il nostro Dio Gesù Cristo è stato portato nel seno di Maria);
Ignazio agli Efesini, XIX, 3 (Dio apparso in forma umana);
Ignazio agli Smirnesi , I, 1 (Gesù Cristo Dio);
Ignazio ai Romani, III, 3 (Gesù Cristo nostro Signore Dio);
Ignazio ai Romani, VI, 3 (La passione del mio Dio);
Ignazio ai Tralliani, VII, 1 (Gesù Cristo Dio);
Ignazio a Policarpo, VIII, 3 (Dio nostro Gesù Cristo);
Giustino martire, Prima Apologia, 63, 14 (Il Figlio, Parola e Primogenito di Dio, è anche Dio);
Giustino martire, Dialogo con Trifone, 115,4 (nostro Sacerdote e Dio e Cristo, figlio del Padre dell’universo);
Teofilo ad Autolico, Secondo libro, 22 (La Parola generata da Dio è Dio);
Ireneo, Esposizione della predicazione apostolica, 47 (Il Padre è Dio ed il Figlio è Dio, perché chi è nato da Dio è Dio);
Ireneo, Contro le Eresie, I, 10, 1-3 (Gesù Cristo, nostro Signore e Dio e Salvatore e Re);
Ireneo, Contro le Eresie, III, 8, 3 (Colui che ha creato tutte le cose è giustamente chiamato, insieme al suo Verbo, solo Dio e Signore);
Clemente Alessandrino, Pedagogo, I, 2 (Dio in forma di uomo);
Clemente Alessandrino, Pedagogo, II, 3 (Dio attento alle piccole cose e Signore dell’universo);
Melitone di Sardi, Omelia sulla Pasqua (Il Signore pur essendo Dio, si fece uomo e soffrì per chi soffre, fu prigioniero per il prigioniero, condannato per il colpevole e, sepolto per chi è sepolto, risuscitò dai morti). "
Saluti Mario
[Modificato da (Mario70) 16/04/2007 17.38]
"Il messaggio è chiaro. Il nostro amore per Geova dev’essere più forte del nostro amore per i familiari che gli divengono sleali.
Oggi Geova non mette immediatamente a morte quelli che violano le sue leggi.
Amorevolmente dà loro l’opportunità di pentirsi delle loro opere ingiuste. Ma come si sentirebbe Geova se i genitori di un trasgressore impenitente continuassero a metterLo alla prova frequentando senza necessità il loro figlio disassociato?"(La torre di Guardia 15 luglio 2011 pagine 31)