Scusate, ma non trovo più il thread in cui qualcuno avanzava l'ipotesi che ancora oggi ai TdG venisse sconsigliato di rivolgersi allo psichiatra o psicologo o psicoterapeuta (per altro io esercito proprio in questo ambito).
Per porre fine alla faccenda vi invito a leggere l'articolo
www.watchtower.org/i/20040908/article_01.htm#ftn2
di cui estrapolo la parte relativa:
Cercate delle cure. Nonostante ci voglia molto tempo per guarire da alcuni disturbi mentali, con una terapia appropriata molti malati possono raggiungere una certa stabilità ed essere produttivi. Purtroppo molti soffrono per anni senza ricevere aiuto. Proprio come chi ha uno scompenso cardiaco deve andare dal cardiologo, chi ha un disturbo mentale deve rivolgersi a chi sa come curare questi problemi. Uno psichiatra, ad esempio, può prescrivere dei farmaci che, se assunti con regolarità, possono aiutare a tenere sotto controllo l’umore, ad alleviare l’ansia e a correggere modi di pensare distorti.
• Incoraggiate il malato a farsi aiutare. Chi soffre di un disturbo mentale forse non si rende conto di aver bisogno di aiuto. Potreste proporgli di consultare un determinato dottore, leggere qualche articolo utile o parlare con qualcuno che ha già affrontato un problema analogo. Non è detto che il malato sia d’accordo con la vostra proposta. Comunque sia, avete il dovere di intervenire se una persona affidata a voi rischia di farsi del male o di farlo ad altri.
[Modificato da Esperidia 15/07/2007 19.07]
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Già da tempo sai che non vuoi più fare certe cose perchè vanno contro la tua interiorità.
Concludi un compromesso malsano;
ti vendi per un po' di quiete forse,
per un po' di sicurezza,
per un po' di calore;
ma così facendo perdi te stesso.
Se perdi te stesso, perdi la cosa più preziosa che tu possegga.
Divieni così un essere senza nucleo: devi conoscerti in modo consapevole, per imparare ad amarti.
Possiamo amare solo ciò che conosciamo e conosciamo solo ciò che siamo disposti ad amare.
L'indifferenza, anche verso noi stessi, ci rende ciechi.
Conosci te stesso,
impara ad amarti.
Ulrich Schaffer