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Miti e Fatti Ebrei - Palestina

Ultimo Aggiornamento: 05/08/2014 10:40
04/10/2007 13:16
 
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Una strategia per occuparsi del problema è stata il processo di pace.
Dal 1993, Israele ha creduto che negoziare fosse il modo di
raggiungere
la pace con i Palestinesi, ma dopo che Israele ha dato indietro gran
parte della Cisgiordania e della striscia di Gaza e di fatto ha
offerto
tutto il resto, i Palestinesi hanno rifiutato le loro concessioni ed
hanno scelto di usare la violenza per provare a forzare Israele a
cedere
a tutte le loro richieste.

Una seconda strategia è per Israele "esercitare l'autocontrollo" cioè
non rispondere alla violenza palestinese. La Comunità internazionale
loda Israele quando semplicemente porge l'altra guancia dopo i feroci
attacchi. Mentre questo autocontrollo potrebbe vincere l'elogio dai
leader del mondo, non fa niente per alleviare il dolore delle vittime
o
impedire ulteriori attacchi. Inoltre, le stesse nazioni che
sollecitano
l'autocontrollo d'Israele hanno reagito spesso con la forza, una volta
che si sono trovate in situazioni simili. Per esempio, i Britannici
hanno assassinato i nazisti dopo la seconda guerra mondiale ed hanno
designato come bersaglio i terroristi dell'IRA in Irlanda del Nord.



"Per esempio, se hai un' organizzazione che ha progettato o sta
progettando un certo tipo di attacco suicida, e [ gli israeliani ]
hanno
prova sicura di chi è e di dove sono, penso che ci sia una certa
giustificazione nel provare a proteggersi in anticipo."

— Vice Presidente degli Stati Uniti Dick Cheney25




Nel mese di aprile del 1986, dopo che gli Stati Uniti hanno accertato
che la Libia aveva diretto l'attacco terroristico ad una discoteca di
Berlino Ovest, che ha ucciso un americano e ne ha feriti altri 200, ha
lanciato un'incursione su una serie di obiettivi libici, compresa la
casa del presidente Muammar Gheddafi. Ciò generalmente è considerato
come un assassinio tentato. Il presidente Reagan lo ha negato, ma più
tardi ha ammesso "era possibile, forse probabile, che potesse essere

nei pressi o vicino al centro dei servizi segreti quando i nostri
aerei
hanno colpito". Gheddafi è scappato, ma la sua figlia minore è stata
uccisa e due dei suoi altri bambini sono stati feriti. Inoltre, un
missile è andato fuori rotta ed ha causato degli infortuni mortali in
un
quartiere civile vicino. Reagan ha giustificato l'azione come un
autodifesa contro il terrorismo di Stato appoggiato dalla Libia.
"essendo autodifesa ogni Stato colpito dal terrorismo ha un proprio
diritto a rispondere con forza come deterrente a nuovi atti
terroristici. Ho ritenuto che dovessimo mostrare a Gheddafi che c'era
un
prezzo che doveva pagare per questo tipo di comportamento e che non l'
avremmo lasciato fare" 26

Israele ha scelto la terza opzione – quella di eliminare gli strateghi
degli attacchi terroristici. Questa è una politica che ha creato un
grande dibattito in Israele, ma è appoggiata da una vasta maggioranza
(il 70% nel sondaggio di Ha'aretz dell'agosto 2001). Questa politica è
appoggiata anche dagli americani secondo il sondaggio dell'agosto 2001
dell'America Middle East Information Network. Il sondaggio mostra che
il
73 percento degli intervistati ritiene che Israele sia giustificato ad
uccidere i terroristi se hanno la prova che stanno pianificando
esplosioni o attacchi che possano uccidere israeliani. 27

Il vice capo di Stato Maggiore, il generale Moshe Ya'alon ha spiegato
questa linea di condotta: "Non ci sono esecuzioni senza processo. Non
ci
si sta vendicando con qualcuno che ha compito un attentato un mese fa.
Noi stiamo agendo contro chi sta portando terrore contro di noi. Noi
preferiamo arrestarli ed averne detenuti più di 1000. Ma se non
possiamo
e i palestinesi non lo vogliono, allora non abbiamo altra scelta che
difenderci" 28

Avere come obiettivo i terroristi ha diversi benefici. Primo, mette un
costo al terrore: Israele non può essere colpita con l'impunità di
nessuno, i terroristi sanno che se prendono di mira qualcuno, verranno
loro stessi presi di mira. Secondo, questo è un metodo di autodifesa:
colpire preventivamente elimina persone che altrimenti ucciderebbero
Ebrei. Mentre è vero che ci sono altri che prendono il loro posto, lo
fanno con la consapevolezza che anche loro stessi diventeranno
obiettivi. Terzo, fa perdere l'equilibrio ai terroristi. Gli
estremisti
non possono più pianificare un operazione disinvoltamente; inoltre
devono muoversi, guardarsi alle spalle in ogni momento, e lavorare più
duramente per raggiungere il loro obiettivi. Quarto, l'eliminazione
dei
terroristi può prevenire attacchi.

"Penso che quando sei attaccato da un terrorista, sai chi è il
terrorista e puoi individuare la causa del terrore, dovresti
rispondere."

—Segretario di Stato degli Stati Uniti Colin Powell29




Ovviamente, questa politica ha dei costi. Oltre alla condanna
internazionale, Israele rischia di far scoprire gli informatori che
forniscono spesso le informazioni necessarie per trovare i terroristi.
Inoltre i soldati devono prendere parte a delle operazioni che alcune
volte sono ad alto rischio e che occasionalmente causano tragici danni
collaterali alla proprietà e alle persone.

La critica più comune delle "uccisioni mirate" è che non fanno bene
perché perpetuano un ciclo di violenza per cui i terroristi cercano la
vendetta. Ciò è probabilmente l'argomento meno convincente contro
questa politica, perché la gente che si fa saltare fino a diventare
martire potrebbe sempre trovare una giustificazione per le loro
azioni.
Sono determinate a cacciare gli ebrei dal Medio Oriente e non si
arresteranno finché non realizzeranno il loro obiettivo.

"Penso che ogni volta che ci sono esplosioni suicide e che la tua
gente salta in aria alla stazione dell'autobus e nei ristoranti,
certamente tu non puoi sederti e tollerarlo"

—Segretario della difesa degli Statu Uniti Donald Rumsfeld 30




Benchè gli Stati Uniti abbiano una legge che proibisce l'assassinio,
dopo l'attacco omicida di terroristi al World Trade Center e al
Pentagono, è stato rivelato che l'amministrazione Clinton, in effetti,
ha tentato di assassinare terrorista saudita Osama bin Laden nel 1998
come rappresaglia per il suo ruolo nelle esplosioni alle ambasciate
degli Stati Uniti in Tanzania e Kenia. Questi attacchi hanno ucciso
più
di 200 persone. Gli ex funzionari di Clinton ora dicono che c'è un
espediente nella legge che proibisce l'assassinio, che lo permette in
caso di "autodifesa". L'amministrazione di George W. Bush
successivamente ha espresso un' opinione simile. 31



Case Study

Una storia del Washington Post sul "ciclo della morte" in
Cisgiordania includeva un intervista con Raed Karmi, un funzionario di
Fatah, la fazione dominante nell'Organizzazione per la Liberazione
della
Palestina. Il servizio inizia con l'osservazione che Karmi sta uscendo
di corsa per unirsi ad una battaglia contro i soldati israeliani e
afferra un fucile d'assalto M-16. Quello che la storia manca di
menzionare è che si suppone che solo la polizia palestinese sia
armata.
La storia indica che la violenza israeliana e palestinese è
equivalente
in questo "ciclo" perché Karmi dice che stava agendo per vendicare la
morte di un palestinese che gli Israeliani hanno assassinato per aver
organizzato attacchi terroristici. Karmi ammette di aver partecipato
al
rapimento e all'omicidio stile esecuzione di due Israeliani che
stavano
pranzando in un ristorante di Tulkarem. Karmi è stato arrestato dall'
autorità palestinese, ma è stato rilasciato dopo appena quattro mesi e
successivamente ha ucciso altri quattro Israeliani, incluso un uomo
che
stava facendo la spesa e un automobilista in un imboscata. "Io
continuerò ad attaccare Israeliani", ha detto al Jerusalem Post32

20.23. [Mito]

"Israele ammazza indiscriminatamente terroristi e civili palestinesi".

20.23. [Fatti]

È sempre una tragedia quando dei civili innocenti sono uccisi in
un'operazione antiterrorismo. Ma i civili non avrebbero corso rischi
se l'Autorità Palestinese avesse arrestato i terroristi, gli
assassini non avessero scelto di nascondersi tra i non-combattenti,
ed i civili si fossero rifiutati di proteggere gli assassini.

Israele non attacca indiscriminatamente le aree palestinesi. Al
contrario, l'IDF mette molta cura nel mirare alle [sole] persone che
stanno pianificando attacchi terroristici contro i civili israeliani.
Le forze israeliane hanno una tradizione di accuratezza in questi
attacchi; eppure si commettono talvolta degli errori. Mentre i
terroristi non chiedono certo scusa per i loro attacchi ai civili, e
li bersagliano a bella posta, Israele investiga sempre sulle ragioni
di ogni errore e prende inizitative per evitare che si ripetano.

Non è mica solo Israele ad usare la forza militare contro i
terroristi, o a colpire talvolta involontariamente le persone che non
sono i bersagli. Per esempio, nello stesso giorno in cui dei
funzionari americani stavano condannando Israele perché alcuni civili
erano morti quando Israele aveva assassinato il capo dell'ala
militare di Hamas, i notiziari informavano che gli Stati Uniti
avevano bombardato un villaggio in un'operazione diretta ad un capo
talebano che invece aveva ammazzato 48 civili afghani ad una festa
nuziale. In ambo i casi, un errore dello spionaggio ha contribuito ai
tragici errori.

"La settimana scorsa a Gaza, torme di bimbi gioivano e cantavano
mentre gli adulti lanciavano loro dei dolci. Che celebravano?
L'uccisione a sangue freddo di almeno sette persone - cinque delle
quali americane - e la mutilazione di altre 80 ad opera di una bomba
terroristica sul campus dell'Università Ebraica di Gerusalemme".

— Lo studioso israeliano Michael Oren, "Palestinians Cheer Carnage,"
Wall Street Journal, (7 Augosto 2002)

20.24. [Mito]

"L'uso da parte d'Israele di armi di fabbricazione americana in
rappresaglie contro i Palestinesi è illegale".

20.24. [Fatti]

Gli Stati Uniti hanno monitorato da vicino le azioni israeliane. Il
parlamentare John Conyers ha scritto una lettera al Segretario di
Stato
Colin Powell chiedendo se Israele stava violando la legge degli Stati
Uniti, usando armi americane nei suoi attacchi contro i terroristi
palestinesi. Powell ha risposto, in una lettera datata 17 agosto 2001,
che le azioni di Israele non violano la legge degli Stati Uniti. La
legge in questione è la Arms Export Control Act (AECA) e stabilisce
che
gli articoli di difesa saranno usati solo per scopi specificati,
incluso
la sicurezza interna e la legittima autodifesa. Israele ha affermato
che
sta agendo per autodifesa e l'amministrazione Bush concorda.33

20.25. [Mito]

"Israele ha perpetrato un massacro nel campo profughi di Jenin
nell'Aprile 2002".

20.2. [Fatti]

Il Segretario di Stato Colin Powell ha concisamente confutato le
affermazioni palestinesi secondo cui Israele era colpevole di
atrocità a Jenin. "Non vedo prova che mostri che è avvenuto un
massacro" [34a]. L'opinione di Powell fu successivamente confermata
dalle Nazioni Unite, da Human Rights Watch e da un'indagine
dell'Unione Europea [35a].

Nei giorni successivi alla battaglia i Palestinesi hanno
ripetutamente sostenuto che era stato commesso un massacro. Il
portavoce Saeb Erekat, ad esempio, disse alla CNN il 17 Aprile che
almeno 500 persone erano state masascrate, e 1.600 persone, tra cui
donne e bambini, erano scomparsi. I Palestinesi fecero rapidamente
marcia indietro quando divenne evidente che essi non potevano fornire
alcuna prova di quest'accusa indecente, e la loro stessa commissione
d'indagine riportò un totale di 56 morti, di cui 34 combattenti.
Nessuna donna e nessun bambino sono stati dati per dispersi [36a].

Israele non ha scelto arbitrariamente di compiere l'incursione nel
campo profughi di Jenin. Aveva ben poca scelta dopo una serie di
attentati dinamitardi suicidi che avevano terrorizzato i civili
israeliani per i precedenti 18 mesi. Per difendersi e dare speranza
alla pace, le forze israeliane entrarono a Jenin per sradicare una
delle principali basi terroristiche.

Gli stessi documenti dell'Autorità Palestinese chiamano Jenin
la "capitale dei suicidi". Il campo ha una lunga storia come base per
gli estremisti, e non meno di 28 attacchi suicidi sono stati lanciati
da questo nido di terrore durante l'ondata di violenza che precedette
l'azione d'Israele. Questi terroristi violavano il cessate-il-fuoco a
cui aveva acconsentito Israele e danneggiavano gli sforzi israeliani
di ricominciare i negoziati politici verso un accordo finale di pace.

I cecchini palestinesi bersagliavano i soldati da una scuola
femminile, una moschea, ed un edificio dell'UNRWA, e nel rispondere
al fuoco e nell'inseguire i terroristi, sono stati colpiti dei non
combattenti. Ogni perdita civile è una tragedia, ma alcune erano
inevitabili perché i terroristi palestinesi usavano i civili a mo' di
scudo. La maggior parte delle vittime era armata.

Israele tenne inoltre in funzione l'ospedale di Jenin. Il Tenente
Colonnello Fuad Halhal, il comandante druso del corpo distrettuale di
coordinamento per le Forze di Difesa Israeliane, consegnò
personalmente un generatore all'ospedale, sotto il fuoco, durante
l'operazione militare [36b].

Israele avrebbe potuto decidere di bombardare il campo intero, la
strategia impiegata dagli USA in Afghanistan, ma le Forze di Difesa
Israeliane deliberarono di scegliere una via più rischiosa per
ridurre il rischio di nuocere ai civili. I soldati andavano casa per
casa e 23 furono uccisi in aspri scontri con i Palestinesi che
usavano bombe, granate, trabocchetti e mitragliatrici per fare del
campo una zona di guerra.

Anche le immagini televisive hanno dato una prospettiva distorta del
danno al campo. Jenin non è stata distrutta. Le operazioni israeliane
sono state condotte in un'area limitata del campo profughi, che di
per sé si estende su una piccola frazione della città. La distruzione
che avvenne sul campo fu in gran parte causata da bombe palestinesi.

I Palestinesi hanno imparato dalla loro esperienza in panzane che
inventare false accuse contro Israele attrarrà immediatamente
l'attenzione dei media e simpatie per la loro causa. Le correzioni
che inevitabilmente seguono a queste accuse speciose raramente
vengono viste, lette, o notate.

20.26. [Mito]

"Israele si è opposto ad un'indagine da parte delle Nazioni Unite
perché voleva celare i crimini che aveva commesso a Jenin".

20.26 [Fatti]

Israele non aveva nulla da nascondere ed ha invitato una commissione
d'indagine imparziale a visitare Jenin [37a]. Ma la storica animosità
delle organizzazioni ONU verso Israele ha sollevato però degli
interrogativi sull'equanimità dei suoi rappresentanti. Questi dubbi
vennero rinforzati quando l'ONU si rifiutò di inserire nella
commissione proposta degli esperti militari o di antiterrorismo che
avrebbero potuto stimare la minaccia terroristica proveniente da
Jenin che Israele stava affrontando. Un delegato cooptato nella
commissione ONU aveva in precedenza confrontato la Stella di Davide
con una svastica [38a].

L'ipocrisia dell'ONU e di altri che si preoccupano di Jenin è
evidente dal fatto che non condannano mai e non fanno mai inchieste
sui massacri ripetuti ad opera dei bombaroli suicidi palestinesi.

20.27. [Mito]

"Israele impedisce alle ambulanze palestinesi di portare i
palestinesi malati e feriti in ospedale".

20.27. [Fatti]

Uno degli sfortunati risultati della violenza durante l'"Intifada al-
Aqsa" è stato l'accusa di abusi israeliani ai danni delle ambulanze
della Mezzaluna Rossa palestinese, che, si accusa, hanno portato ad
inconvenienti, complicazioni mediche ed anche alla morte dei malati
trasportati. Questi racconti tendono a mostrare i ritardi come
arbitrari atti di crudeltà da parte dei soldati israeliani contro i
Palestinesi che hanno bisogno di cure mediche.

In una cosa queste accuse sono vere: le ambulanze vengono davvero
fermate e perquisite ai posti di blocco israeliani. Ma esse non
mettono i fatti nel loro contesto. La ragione per cui le ambulanze
vengono trattenute e perquisite è il pericolo molto serio che pongono
ad Israele ed ai suoi cittadini. Le ambulanze sono state spesso usate
come mezzo per portare bombe ai terroristi, e molti dei militanti che
hanno compiuto attentati suicidi sono entrati in Israele a bordo od
al volante di ambulanze della Mezzaluna Rossa. Per esempio:

- Nell'Ottobre 2001, Nidal Nazal, un operativo Hamas a Kalkilya, fu
arrestato dalle Forze di Difesa Israeliane. Egli guidava le ambulanze
della Mezzaluna Rossa palestinese, e delle informazioni indicano che
egli avesse sfruttato la possibilità di viaggiare ovunque per fare da
portaordini tra i comandi di Hamas in diverse città della
Cisgiordania. [39a]

- Nel Gennaio 2002, Wafa Idris si fece saltare in aria nell'affollata
Via Giaffa a Gerusalemme, divenendo una delle prime bombarole
suicide. Ella guidava ambulanze per la Mezzaluna Rossa, così come
Mohammed Hababa, l'operativo Tanzim che l'aveva mandata in missione.
Ella lasciò su un'ambulanza la Cisgiordania [40a].

- Il 27 marzo 2002 un membro dei Tanzim che per lavoro guidava
ambulanze per la Mezzaluna Rossa fu preso con degli esplosivi sulla
sua ambulanza. Sull'ambulanza c'era un bambino camuffato da paziente,
insieme con la famiglia. Gli esplosivi furono trovati sotto la
lettiga su cui giaceva il presunto malatino. [40b]

- Il 17 Maggio 2002 si trovò una cintura esplosiva in un'ambulanza
della Mezzaluna Rossa in un posto di blocco presso Ramallah. La
bomba, dello stesso tipo normalmente usato negli attentati suicidi,
era nascosto sotto un lettuccio su cui giaceva un bimbo malato. Il
conducente, Islam Jibril, era già ricercato dalle Forze di Difesa
Israeliana, ed ammise che questa non era la prima volta che
un'ambulanza era stata usata per portare esplosivi o terroristi.

La bomba fu levata dall'ambulanza e fatta esplodere alla presenza di
un rappresentante del Comitato Internazionale della Croce Rossa. In
un comunicato emesso nel medesimo giorno, l'ICRC disse che
essa "comprende le preoccupazioni per la sicurezza delle autorità
israeliane, ed ha sempre riconosciuto il loro diritto di controllare
le ambulanze, purché ciò non ritardi indebitamente i ricoveri". I
passeggeri malati dell'ambulanza furono portati dai soldati in un
ospedale vicino. [41a]

- Il 30 Giugno 2002 dei soldati isreaeliani trovarono 10 sospetti
terroristi palestinesi nascosti in due ambulanze a Ramallah. Furono
catturati quando i soldati fermarono i veicoli per i controlli di
routine. [42a]

Le accuse lanciate contro Israele dai suoi critici sono state spesso
basate su fonti del diritto internazionale, come la Quarta
Convenzione di Ginevra. È vero che la Convenzione di Ginevra pone
particolare enfasi sull'immunità e sulla neutralità delle ambulanze e
del personale medico di emergenza. Ma la conclusione che Israele, se
non ignora un pericolo evidente ed immediato per i suoi cittadini,
viola il diritto internazionale, è una distorzione. Usando delle
ambulanze per contrabbandare esplosivi in Israele, sono i terroristi
palestinesi a compromettere l'immunità e la neutralità della
Mezzaluna Rossa.

20.28. [Mito]

"Le forze israeliane nell''Operazione Scudo Difensivo' avevano lo
scopo di distruggere l'Autorità Palestinese e di rioccupare la
Cisgiordania".

20.28. [Fatti]

Curiosamente, non esiste più il paragrafo.

Evidentemente, l'Operazione Scudo Difensivo ha avuto un effetto di
maggior rilievo rispetto al previsto.

20.29. [Mito]

"Israele ha chiuso tre _colleges_ nell'Autorità Palestinese nel
Gennaio 2003 per punire ed umiliare i Palestinesi".

20.29. [Fatti]

Ad onta di oltre due anni di violenze e provocazioni, in parte
emanati dai collegi della Cisgiordania, Israele non ha interferito
con i corsi. La speranza era che i Palestinesi si concentrassero sui
loro studi che sulle attività politiche. Sventuratamente, queste
scuole hanno sempre più diretto le loro energie alla promozione della
violenza anziché all'istruzione. Israele ha agito contro i collegi
solo dopo che fu divenuto chiaro che essi erano divenuti centri di
incitamento ed indottrinamento anziché di istruzione.

Quando le forze israeliane sono entrate nelle scuole esse hanno
trovato striscioni, poster, bandiere, nastri e taccuini adorni delle
immagini dei bombaroli suicidi. Le aule erano zeppe di poster che
lodavano il terrorismo e glorificavano i bombaroli suicidi. E non si
trattava solo di materiale portato a scuola dagli studenti, una parte
era stato distribuito dai collegi.

La situaizone dei campus palestinesi illustra la difficoltà di
perseguire un processo di pace mentre ai giovani palestinesi si
insegna a scuola di perseguire il terrore e la distruzione del loro
prossimo. Il materiale distribuito, e che è parte del curriculum,
viola anche gli accordi di pace che hanno firmato i Palestinesi, e
che vieta tale istigazione.

Israele ha preso queste misure per proteggere i suoi cittadini, non
per punire od umiliare i Palestinesi. Incidentalmente, anche
l'Autorità Palestinese ha chiuso dei collegi nei Territori nelle
occasioni in cui i suoi funzionari ritenevano che gli studenti
stessero comportandosi in modi che minacciavano la loro autorità.

20.30. [Mito]

"Israele usa i posti di blocco per denegare i diritti dei Palestinesi
ed umiliarli".

20.30. [Fatti]

Non è insolito che le nazioni guardino i loro confini e piazzino dei
posti di blocco per impedire alla gente di entrare illegalmente nei
loro paesi. Gli Stati Uniti hanno posti di blocco ai confini e negli
aeroporti, e, come hanno visto gli Americani l'11 Settembre, sono
precauzioni indispensabili ma non infallibili.

Nel caso d'Israele, la necessità dei posti di blocco è stata creata
dai Palestinesi. Perseguendo una violenta campagna terroristica
contro i cittadini d'israele, essi hanno costretto Israele a
predisporre delle barriere che rendano il più difficile possibile ai
terroristi entrare in Israele o viaggiare per i territori per
compiere atti di violenza. I posti di blocco sono un inconveniente
per i Palestinesi innocenti, ma di fatto prevengono il terrore e
salvano delle vite.

Per esempio, il 2 Novembre 2002 un furgone che portava scatole di
jeans si presentò ad un posto di blocco. I soldati controllarono i
documenti delle persone nel furgone e scoprirono che uno dei
passeggeri era ricercato. Il furgone fu scaricato e soltanto
all'apertura dell'ultima scatola si scoprì una cintura esplosiva che
veniva recapitata ad un bombarolo suicida. Due settimane dopo si
presentò un tassì allo stesso posto di blocco. Nel bagagliaio i
soldati trovarono due computer che sembravano insolitamente pesanti.
Li aprirono e trovarono due cinture esplosive. Essi trovarono inoltre
una borsa con un'arma da fuoco [43].

Le merci, il cibo, le medicine, le ambulanze e le squadre mediche
continuano a circolare liberamente, ostacolate solo dai continui
attacchi. Anche i lavoratori palestinesi che vanno a lavorare in
Israele possono passare per i posti di blocco se hanno i documenti in
regola; le restrizioni sono imposte solo quando richieste da problemi
di sicurezza.

Le barriere non sono poste per umiliare i Palestinesi, ma per
assicurare la sicurezza dei cittadini israeliani. Sventuratamente,
ogni volta che Israele ha abbassato la guardia e rimosso i posti di
blocco, i terroristi palestinesi ne hanno approfittato per lanciare
nuovi attacchi agli Israeliani innocenti.

20.31. [Mito]

"Le lamentele d'Israele sui terroristi palestinesi che si nascondono
tra i civili non sono che uno sforzo di giustificare il loro uccidere
persone innocenti".

20.31. [Fatti]

Israele non fa mai dei civili un bersaglio. Sfortunatamente, i
terroristi palestinesi hanno tentato di nascondersi a bella posta in
mezzo alla popolazione civile nel tentativo di far ritorcere l'etica
militare israeliana contro Israele. Gli stessi terroristi non si
curano delle vite dei Palestinesi innocenti, e per questo non esitano
a farsene scudo. Questo comportamento è una violazione del diritto
internazionale. L'articolo 51 dell'emendamento del 1977 alle
Convenzioni di Ginevra del 1977 proibisce espressamente l'uso di
scudi umani:

"La presenza od i movimenti della popolazione civile o di singoli
civili non sarà usata per rendere certi luoghi o zone immuni dalle
operazioni militar, specialmente tentativi di proteggere obbiettivi
militari da attacchi, o di proteggere, favorire od impedire
operazioni militari" [44].

Perciò, sono i terroristi palestinesi i responsabili ultimi per i non-
combattenti che sono inavvertitamente uccisi o feriti come risultato
della pratica terroristica di nascondersi tra i civili per farsene
scudo.

20.32. [Mito]

"Le donne palestinesi stanno entrando nei ranghi dei bombaroli
suicidi solo perché impegnate a 'liberare' la Palestina".

20.32. [Fatti]

Può anch'essere che alcune donne palestinesi condividano l'ideologia
malata dei terroristi che credono che facendo saltare in aria degli
uomini, delle donne e dei bimbi innocenti conseguiranno i loro
obiettivi politici, ma molte altre sono costrette col ricatto a
compiere attacchi suicidi da Palestinesi sadici e manipolatori.

Più di 20 donne palestinesi si sono impegnate in attacchi suicidi e
le organizzazioni terroristiche che le reclutano lo fanno in parte
perché credono che le donne susciteranno meno sospetti, e che i
soldati israeliani saranno più riluttanti a perquisirle.

Alcune delle donne sono state convinte ad intraprendere attacchi
terroristici per rifarsi la reputazione nella loro comunità se si
sono fatte una cattiva fama od hanno fatto qualcosa che ha
svergognato la loro famiglia. La vergogna è una forza potente nella
società araba, e le donne che sono promiscue, commettono adulterio,
concepiscono fuori del matrimonio o si comportano in altri modi
ritenuti inadatti possono essere ostracizzate o severamente punite
(per esempio, i mariti possono uccidere le mogli che li hanno
svergognati nei cosiddetti "delitti d'onore").

Le organizzazioni terroristiche hanno usato dei ricatti emotivi
contro queste donne spesso vulnerabili per convincerle che compiendo
un attacco suicida contro gli Ebrei, esse possono riabilitare il loro
onore o quello della loro famiglia. Lo spionaggio israeliano ha tolto
il segreto ad un rapporto che diceva che gli operativi di Al Fatah
arrivavano al punto da sedurre le donne e che, dopo averle messe
incinte, usavano la loro condizione per ricattarle e far commettere
loro orrendi crimini. Il rapporto citava due casi specifici, uno che
coinvolgeva una 21enne di Betlemme che si era fatta saltare nel
mercato di Mahane Yehuda a Gerusalemme, uccidendo sei persone e
ferendono più di 60, e l'altra era una 18-enne del campo profughi di
Dehaishe che fece esplodere un supermercato di Gerusalemme ed uccise
due persone e ne ferì altre 22. [45]

Questi esempi mostrano il modo spietato con cui i terroristi
palestinesi trattano non solo le loro vittime, ma il loro stesso
popolo.

[Note]
[1] New York Times, (14 Dicembre 1987).
[2] UPI, (9 Dicembre 1987).
[3] New York Times, (13 Dicembre 1987).
[4] Washington Post, (14 Dicembre 1987).
[5] Washington Post, (14 Dicembre 1987).
[6] Al-Hamishmar, (6 Dicembre 6, 1991);B'Tselem.
[7] Sidney Zion"Intifada Blues," Penthouse, (Marzo 1990)pp56 63.
[8] Wall Street Journal, (21 Febbraio 1990).
[9] Near East Report, (5 Agosto 1991).
[10] Il Patto di Hamas.
[11] Baghdad Voice of the PLO, (12 Maggio 1989).
[12] New York Times, (24 Ottobre 1989).
[13] Al-Mussawar, (19 Gennaio 1990).
[14] Wall Street Journal, (21 Febbraio 1990).
[15] Radio Monte Carlo, (23 Ottobre 1990).
[16] Jerusalem Post, (14 Settembre 1991).
[17] Jerusalem Post, (6 Luglio e 5 Ottobre 1991).
[18] Near East Report, Rapporti annuali, (1991-1993).
[19] The New Republic, (23 Novembre 1992).
[20] New York Times, (12 June 1991).
[21] Daoud Kuttab, "A Profile of the Stonethrowers," Journal of
Palestine Studies, (Primavera 1988), p. 15.
[22] Jerusalem Post, (7 Agosto 1991).
[23] AP, (10 Ottobre 2001).[1a] Jerusalem Post, (4 Marzo 2001).
[2a] Citato in "Commissione di rilevamento dei fatti di Sharm
El-Sheikh - Prima affermazione del Governo d'Israele, Ministero degliEsteri Israeliano , (28 Dicembre 2000).
[3a] Ibidem.
[3b] "Una tragedia macchinata: Analisi statistica delle vittime delconflitto palestinese-israliano, Settembre 2000-Giugno 2002,"
International Policy Institute for Counter-Terrorism, (June 2002).
[4a] Forze di Difesa Israeliane .
[5a] Jerusalem Post, (22 Febbraio 2001).
[6a] Ha'aretz, (1 Marzo 2001).
[7a] Near East Report , (5 Marzo 2001).
[7b] Almazen [Kuwait], (20 Giugno 2002).
[8a] Jerusalem Report, (25 Febbraio, 2002);
Ma'ariv, (31 Luglio 2002);
Le Forze Armate Israeliane.
[9a] Jewish Telegraphic Agency, (8 Ottobre 2001).
[10a] Jerusalem Report, (21 Maggio 2001).
[11a] CNN;
Le Forze di Difesa Israeliane;
Jerusalem Post (28 Novembre 2000);
Jewish Telegraphic Agency, (21 Marzo 2002).
[12a] Citato nel Jerusalem Post, (1 Aprile 2001).
[13a] Washington Post, (17 Giugno 2001).
[14a] Lettera di George Mitchell e Warren Rudman al Direttore dell'ADLAbraham Foxman, (11 Maggio 2001).
[15a] Conferenza del Maggiore Generale Giora Eiland, Capo della
SezioneOperativa delle Forze Armate Israeliane, all'Associazione della StampaEstera, Gerusalemme, (20 Maggio 2001).
[16a] Conferenza del Dipartimento di Stato, (17 Aprile 2001).
[17a] Time, (19 Aprile 2001).
[18a] Collin Powell, My American Journey, (NY: Random House, 1995), p.434.
[19a] Washington Post, (28 Giugno 1993).
[19b] CNN, (16 Luglio 2002).
[20a] Ha'aretz, (11 Febbraio 2001).
[20b] Al-Watan [Kuwait], (7 Giugno 2002).
[20c] Jerusalem Post, (21 Luglio 2002 e 5 Febbraio 2003), ed il
Dipartimento di Stato USA .
[20d] Jewish Telegraphic Agency, (11 Giugno 2002).
[21a] Foreign Report, (26 Luglio 2001).
[22a] Washington Post, (15 Agosto 2001).
[23a] Jerusalem Post, (2 Agosto 2001).
[24a] Reuters, (9 Agosto 2001).

[25a] Fox News, (3 Agosto 2001).
[26a] RonaldReagan.com , Washington Post ed altre fonti.
[27a] Jewish Telegraphic Agency, (30 Agosto 2001).
[28a] Jerusalem Post, (10 Agosto 2001).
[28b] Jewish Telegraphic Agency, (30 Novembre 2001).
[29a] Conferenza stampa, (12 Settembre 2001).
[30a] Jerusalem Post, (10 Settembre 2001).
[31a] Washington Post, (14 e 18 Settembre 2001).
[32a] Washington Post, (7 Settembre 2001).
[33a] Jerusalem Post, (24 Agosto 2001).
[34a] Jerusalem Post, (25 Aprile 2002).
[35a] Jerusalem Post, (25 Aprile 2002);
Forward, (28 Giugno 2002);
MSNBC, (31 Luglio 2002).
[36a] New York Post, (3 Maggio 2002).
[36b] Jerusalem Report, (30 Dicembre 2002).
[37a] New York Times, (20 Aprile 2002).
[38a] Washington Post, (26 Aprile 2002).
[39a] Ministero degli Esteri Israeliano
[40a] Washington Post, (31 Gennaio 2002).
[40b] Ministero degli Esteri Israeliano.
[41a] "Bomb found in Red Crescent Ambulance," Ha'aretz, (12 Giugno
2002).
[42a] Jewish Telegraphic Agency, (30 Giugno 2002).
[43] Ha'aretz, (28 Novembre 2002).
[44] Washington Times, (20 Febbraio 2003).
[45] "Blackmailing Young Women into Suicide Terrorism," Ministero
degli Esteri Israeliano , (12 Febbraio 2003).
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