Avevo lasciato spazio per contributi sensati, non per le vostre illusioni di serietà che fanno solo perder tempo a chi studia.
Per Barnabino
?Non conosco l'orientamento teologico di BeDunh, ma per quanto ricordo non mi sembra che in nessuna parte del libro neghi la divinità di Cristo oppure difenda la posizione teologica dei testimoni di Geova.?
?La cronologia di Oslo, di cui sei completamente all'oscuro, propone validi argomenti per rivederle.?
Conosco già le teorie di Furuli grazie al suo ?scontro? con Carl Olof Jonsson, sono tre anni che continua a dire le stesse cose.
Se ha dei nuovi validi argomenti si faccia pubblicare con la raccolta di antichistica della Paidea, quando lo vedrò recensito su una rivista scientifica ne riparliamo.
?n genere i traduttori sono teologi e non filologi?
La tua becera ignoranza della ricerca comincia a darmi sui nervi. Cito come esempio i traduttori della Nuovissima:
Bernini Giuseppe, Boccali Giovanni, Boschi Bernardo, Cavalletti Sofia, Cipriani Settimio, Colombo Dalmazio, Conti Martino, Cortese Enzo, Dieli Giuseppe, Ghidelli Carlo, Laconi Mauro, Lancellotti Angelo, Lombardi Luigi, Loss Nicolò, Martini Carlo Maria, Minissale Antonino, Ortensio da Spinetoli, Peretto Elio, Prete Benedetto, Rolla Armando, Rossano Piero, Sacchi Paolo, Segalla Giuseppe, Sisti Adalberto, Stellini Angelo, Testa Emanuele, Vanni Ugo, Virgulin Stefano, Zedda Silverio, Ghirlanda Antonio, Gironi Primo, Pasquero Fedele, Ravasi Gianfranco.
Non c?è una sola persona fra di queste che abbia meno di due lauree, e nessuno di costoro ha solo una laurea in teologia: sono tutti filologi, orientalisti di primo livello, gente con cui i tuoi neodottori da un anno non possono minimamente competere, gente che pubblica su riviste serie, in case editrici serie, letti in tutto il mondo accademico. Ma soprattutto qui è la qualità quella che conta, a ciascuno di essi è stato dato un libro o l?insieme dei libri in cui è specializzato, ad esempio Sacchi che studia il Qoelet da una vita ha avuto ovviamente come assegnazione quest?ultimo, Rossano Pietro che è uno specialista di Paolo ha tradotto 1Corinzi, Martini ha tradotto gli Atti perché è il miglior specialista italiano non solo sul libro in sé ma anche sulla sua ecclesiologia, ecc. Voi non avete la minima diea di cosa sia la ricerca, la specializzazione, la competenz,a il dibattito serie. Continuate a ?bambanare? e a lambiccarvi coi vostri ridicoli libri letti solo da voi e pubblicati in case editrici fantasma da emeriti sconosciuti. Non ho tempo da perdere, il dibattito serio è altrove.
?ed anche in quel caso la tesi di BeDuhn è mirata proprio a dimostrare quanto il pregiudizio teologico possa interferire con il consensus accademico?
E? una cosa ridicola, possibile che si riesca a tradurre in modo interconfessionale persino con ebrei e massoni mentre solo con voi è impossibile? Ma chiediti perché nessuno vi prende in considerazione, o se preferisci resta ai tuoi libercoli di apologetica.
?
Devo ancora leggere i commenti di "tutti" questi mitici antichisti e le ragioni che produrebbero per sostenere tale giudizio.?
E? molto semplice, connetti al catalogo unificato delle biblioteche universitarie e guarda quanti atenei hanno la vostra traduzione, poi fai lo stesso esperimento con la Nuova Riveduta. Ne abbiamo già parlato, non è questione che tu possa capire. Non si tratta di leggere, si tratta di essere dentro a un mondo e sapere. Nessuna rivista scientifica recensisce la TNm perché come già detto è una perdita di tempo, sarebbe come recensire topolino, e i nostri ricercatori hanno progetti immensamente più interessanti da portare avanti. Ciò non toglie che chiunque, qualora gli venga chiesto un parere, ti dirà la medesima cosa, ossia che i tdG e la loro traduzione non hanno il benché minimo credito nel mondo accademico, anche perché i traduttori di suddetta Bibbia erano dei dilettanti che hanno tentato di restare anonimi.
?Il Prof. BeDuhn non vive certo in un "circolo settario" e così il Prof. Nicholas Kip, il Prof. Max Wörnhard o il Dott. Furuli stesso?
Oh cielo, li hai già finiti? Si contano sulle dita di una mano, il che dovrebbe farti riflettere, perché confessioni di piccole dimensioni come ad esempio i valdesi, che a differenza delle sette americane sono religioni serie e soprattutto cristiane, hanno esponenzialmente più accademici del TdG, i quali sono costretti ad enumerare sempre e solo i loro quattro ignoti? Svegliatevi, non so che dirvi, se non avete ancora capito che accademicamente la vostra posizione non è studiata e sostenuta da nessuno possiamo farci poco: come già detto si guarda il frammento e lo si crede rilevante perché non si conosce l'intero. Abbiamo già parlato dei vostri eroi negli anni passati. Una rapida ricerca mostra che questo Max Wörnhard, che se non ricordo male saltò fuori l'anno scorso perché nessuno sapeva chi fosse, non ha scritto alcunché di valore riconosciuto. Nessuno biblioteca italiana ha qualche suo libro, neppure quelle universitarie che acquistano a manetta opere di filologia in qualunque lingua, soprattutto il tedesco, idem per l'altro sconosciuto di cui abbiamo saputo l'esistenza addirittura da una Torre di Guardia. Ma ecco la perla maggiore, neppure l'università di questo Wörnhard ha in catalogo qualcosa scritto da lui! Dall'organigramma del dipartimento risulta che che costui non è non è né un professore (infatti a differenza degli altri non ha prof. davanti) né un ricercatore fisso bensì una specie di lettore a contratto, e che tra l'altro non insegna più perché il suo contratto è scaduto. I tdG nella loro totale inconsapevolezza del mondo accademico hanno una confusione pazzesca tra professori ordinari, professori a contratto, ricercatori, lettori, ecc. Se scambiano gli insegnanti incaricati dei corsi per professori io non so che farci, è solo l'ennesima prova che non sanno che che parlano e che sono ridotti così male da dover recitare, come se stessero sgranando la catena di un rosaio, sempre questi tre o quattro nomi di gente che nel mondo accademico nessuno conosce, nessuno compra, nessuno legge.
?Qui non stiamo parlando di dibattito sulle scienze bibliche, mi pare che ti sfugga un punto centrale della discussione, ma stiamo parlando solo di traduzione.?
Una traduzione da un testo biblico per l?appunto, una branca della filologia avanzatissima e settoriale. Nessun grecista che non fosse del ramo sarebbe degno di mettere mani ad una traduzione del NT, gli studi sono così specialistici che per ogni versetto sono stati scritti volumi, l?Ecole Biblique ha già infatti un sistema di ricerca che cataloga la bibliografia
per ciascun versetto. Dire che un teologo si fa intralciare e non è in grado di essere un valido scienziato quando traduce è offensivo, ci sono volumi di centinaia di pagine anche sulle singole parole del NT, figurarsi se qualche ignoto comparativista americano può permettersi di rompere a chi fa ricerca lessicologica da una vita. Se pensate ancora che i libri che legge la Azzurra 7 siano una cosa seria è perché non avete mai letto degli studi specialistici, e ciò è dovuto al fatto che ignorate le lingue originali e non avete accesso a nulla che non sia in libreria, cioè alla divulgazione, cosa sia ad esempio un articolo di filologia pubblicato su Zeitschrift für die neutestamentliche Wissenschaft.non ve lo sognate neppure di notte. Come già detto se volete restare nel vostro ghetto fate pure, ma abbiate la decenza di non provare a convincere il prossimo che la vostra è una posizione scientificamente seria o che chi vi sostiene conti qualcosa perché qualunque catalogo di biblioteche universitarie può smentirvi e soprattutto mettere a tacere la vostra pia illusione che chiunque abbia un dottorato di ricerca da un anno conti qualcosa, o che dei lettori siano dei professori.
" dell'Apologeta dell'Arizona e parlare nei suoi confronti di pseudo-grammatica, senza neppure aver letto i suoi lavori, come si capisce dal giudizio che hai dato su Giovanni 1:1, allora vuol dire sei davvero alla frutta."
Semplicemente queste tesi non hanno alcun riscontro all'esterno delle sette e dei settari che elggono simili lavori. Nessuno sa chi sia costui dunque se vuole dare dell'idiota a metà pianeta dicendo che non sanno tradurre e che chiunque è teologo è costitutivamente inficiato nella possibilità di fare una buona traduzione per me può andare in malam rem.
“Poi sostenere che BeDunh "non è considerato" mi pare scorretto visto il gran numero di pubblicazioni e riconoscimenti accademici.”
Non è che stai confondendo l'avere una laurea con l'essere preso in considerazione da qualcuno? Chi legge i suoi libri, su che riviste internazioni sono stati recensiti, quale altro filolgo parla di lui? Perché se cerco recensioni su Momigliano o Del Corno trovo subito altri accademici che condivisono la ricerca intellettuale con loro in un proficuo scambio tra colleghi, anche a grande distanza, mentre per gente simile nulla?
“Poi non si capisce cosa intendi con il fatto che "non sia specialista"”
E' molto semplice, la filologia neotestamentaria è una branca della filologia avanzatissima, e neppure quelli del campo riescono a stare dietro a tutto, figurarsi chi si occupa d'altro. Motivo per cui ci vuole ben altro per impressionarci. Se un bambino delle elementari ripete una cosa condivisa dal mondo accademico del settore, allora, poiché la sua tesi non è sua, egli vale più dell'apologeta dell'Arizona. Quando si va contro quanto creduto da tutti è il caso non solo di essere del settore, perché c'è della gente che queste cose le studia non come hobby ma come vita a tempo pieno, e inoltre è il caso di far partecipe il resto del mondo accademico delle sue idee coi nostri canali interni, cioè le riviste, le conferenze, ecc. Un singolo parere, anche se venisse da un genio, e non è questo il caso, non conta nulla se non è vagliato dall'intersoggettività dei ricercatori, motivo per cui se costui ha dei pareri in fatto di greco biblico ne faccia partecipe qualcuno su riviste di filologia, affinché se ne possa discutere. Finché continuerà a pubblicare i lavori che vanno fuori dal suo campo in case editrici dalla reputazione inesistente e dalla scientificità nulla il suo parere rimarrà sempre di valore zero. Il mondo universitario funziona così, fatevene una ragione.
“Lo stesso vale per Furuli che ha tradotto in norvegese il lbro di Enoch dal Ge'ez, Gilgamesh and Atrahasis dall'accadico e sta traducendo i rotoli del Mar Morto dall'ebraico e aramaico”
Lui può mettersi ad un tavolino e tradurre quello che vuole, esattamente come può mettersi a fare la sua riclassificazione del sistema verbale dell'ebraico che ha fatto per la tesi di laurea, ma se del suo lavoro non importa niente a nessuno e la sua benedetta “ridefinizione del sistema verbale dell'ebraico” non ha suscitato un solo battito di ciglio negli ebraisti dei cinque continenti allora le sue opere valgono quanto i miei quadri ad acquerello dipinti nel tempo libero, che nessuna galleria comprerebbe mai e dunque me li tengo in camera. Può tradurre Gilgamesh o quello che gli pare, bisogna vedere chi glielo pubblica.
"
Sei, con LDC pubblicano anche Sconoscchini che il greco non sa neppure dove stia di casa e"
E suppongo che questa tua valutazione di quanto il prossimo conosca il greco proviene da una tua profonda conoscenza della materia. Usi ancora gli interlineari? Ma pèerché credi di poter capire qualcosa di quest'argomento?
Per JW
?E con cio'. Conta chi pubblica di più? Ma dai.
Allora Paolo conta più di Gesù visto che ha scritto un sacco di lettere e Gesù neppure una.?
Spero tu voglia scherzare, non c'è nulla di paragonabile tra il fatto che nel mondo accademico la gente pubblichi e la validità religiosa di qualcuno. Si può essere la persona più santa del mondo e non pubblicare una riga, ma nel mondo accademico non funziona così. Questo accostamento fa solo impallidire, ed è l'ennesima dimostrazione che la validità dei libri non sta nella capacità di fare collage di chi li fabbrica ma nella possibilità di capire quello che si fa, e che c'è gente che non ha la forma mentis dell'antichista e non l'avrai mai se non fa determinati studi. A volte sembra classista dirlo, ma più leggo in rete gli errori logici e di metodo di chi gioca a fare il grecista e più ringrazio la provvidenza di avermi fatto intraprendere questo cammino di studi sin dalla IV ginnasio, perché davvero non so come capirei il mondo se non avessi avuto la mia formazione classica. La sola idea che savrei potuto trovarmi a ragionare come voi mi inquieta profondamente, ah che incubo, non avrei avuto alcuno strumento per capire qualsiasi dibattito che mi stesse intorno, che fosse di politica o di epigrafia, perché in tutto tornano le categorie classiche.
?Se è per questo anche Matteo Pierro ha pubblicato con Rivista Biblica.
Come la mettiamo allora? ?
Ma ne parlate ancora? La risposta è che la Rivista fu subito travolta da un mare di proteste per aver dato spazio, non si sa come, ad un articolo pieno di teorie ?cervellotiche e settarie?, al che Rivista Biblica fu obbligata a pubblicare due articoli di smentita del precedente. Si è tratta cioè non di una vittoria di Pierro ma di una vittoria di Pirro, come questo articolo che ricostruisce la vicenda illustra bene:
www.geocities.com/athens/oracle/6685/pirro.htm
Ad maiora
[Modificato da Polymetis 05/03/2007 22.33]