CONFERENZA BIBLICA

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Polymetis
00venerdì 2 marzo 2007 22:56
Re:
"Il prof. Jason David BeDuhn insegna alla Northern Arizona University; ha scritto il libro della presentazione, libro che rivela che la TNM è la traduzione più fedele tra quelle esaminate, credo che sia d'accordo con Furuli sulla data della fondazione di babilonia."

Rileggiti la mia domanda: dimmi lo storico orientalista che giudicherebbe possibile che Gerusalemme sia caduta nel 607.
Cosa c'è di non chiaro negli aggettivi?

"Gli esempi sono tutte le condanne agli scopritori e ai sostenitori di nuove idee."

Ma questo non era il problema. La frase di partenza del dibattito era quando si sarebbe verificato che, dato un determinato oggetto del contendere, una consensus di persone inesperte ne avrebbe saputo di più di un consensus di accademici riguardo al medesimo argomento, la vexata quaestio era infatti se il pubblico dei TdG che sono d'accordo con Furuli ma sono ignoranti in materia potesse contare qualcosa. Tu invece mi parli di scopritori, magari esperti in una materia come l'astronomia, e che hanno avuto ragione su un altro gruppo di colleghi, ad esempio Galileo contro gli astronomi della specola vaticana. Qui la faccenda è del tutto diversa per vari motivi:
1)Non era l'oggetto del contendere, infatti parlavamo non della possibilità che un singolo abbia più ragione di molti ma sul fatto che il consenso della folla di ignoranti a questo singolo valga qualcosa
2)Nessuno di questi scopritori solitari è mai stato "solo contro tutti", Galileo ad esempio riportava una tesi di Copernico e aveva dalla sua parte molti colleghi, qui invece abbiamo il caso di un singolo contro qualunque altro orientalista, e basta aprire qualche manuale per sincerarsene
3)Coloro che hanno condannato Galileo l'hanno fatto proprio in nome del dogmatismo, mentre Galileo ha avuto ragione perché difendeva il metodo e ha spiegato che la scienza prescinde dalle verità di fede. Qui c'è tutto l'opposto, i sostenitori della causa laica e di metodo è il resto del mondo accademico, che infatti ha un consenso sull'argomento anche tra atei, mentre i sostenitori della verità a priori da difendere (quella che essi presuppongono biblica), sono i tdG col loro Furuli. Il Norvegese è Bellarmino mentre i difensori del metodo tutti gli storici.

Thommi
00domenica 4 marzo 2007 01:31
Ok, allora siamo d'accordo. Io credevo che con competente tu intendessi "potente". In effetti se è già assodato che Furuli sia un incompetente non lo metto in dubbio.
Polymetis
00domenica 4 marzo 2007 01:45
Non è un incompetente, semplicemente non è un luminare e sopratutto è solo. E' per questo che nel mondo accademico esiste la verifica intersoggettiva dei dati, la quale passa per il pubblicare su riviste scientifiche, ottenere recensioni dei propri libri nelle suddette riviste, ecc.
Thommi
00domenica 4 marzo 2007 01:58
Polymetis
a me interesserebbe sapere se anche il professor Be Dhun è un incompetente. perchè lui giunge a conclusioni totalmente opposte a quelle a cui giungete tu e Teodoro (teodoro lo scive addirittura nel suo libro che la Tnm è una pessima traduzione).
sandraN
00domenica 4 marzo 2007 07:26
Ma è ovvio no! E'un incompetente, tutti quelli che hanno punti di vista diversi da Polymetis e da quelli come Polymetis sono incompetenti.

Tutti invece che, volente o nolente si allineano al pensiero di
Polymetis &C. sono dei genii, dei luminari, hanno il consensus e gli allori accademici.

E che lo diciamo a fare!

[SM=x511455]


Sandra.

Polymetis
00domenica 4 marzo 2007 10:59
Nel mondo accademico i pareri dei singoli non contano un emerito nulla, l'ho già spiegato mille volte. L'americano che citi non è né un semitista né un grecista, è uno storico delle religioni comparate. Per fare un simile lavoro occorre sapere il greco, ma il greco non è l'oggetto di questo lavoro, non so se mi spiego. C'è gente che non solo ha studiato greco ma che studia per tutta la vita la lingua greca, sono i grammatici e il senso più largo i filologi. Quando dico che i pareri dei singoli sono irrilevanti, perché i singoli si lasciano irretire dall'ideologia, intendo dire che ad esempio ci sono premi nobel per la fisica attualmente viventi che credono ai fantasmi e al paranormale, e per fare un altro esempio la grande grecista Rosa Calzecchi Onesti s'è fatta convincere da una tesi assurda secondo cui Omero era scandinavo e l'Odissea sarebbe ambientata nel Mar Baltico!
Rispondendo ad un uomo secondo cui se premio nobel per la fisica Braian Joseph credeva alla telepatia allora era una cosa seria, il prof. Silvano Fuso disse:
"Che dire? La scienza ha finalmente dimostrato la realtà di tante convinzioni metafisiche, esoteriche e occultistiche, tanto di moda in ambienti New Age e simili? Evidentemente no. Si tratta semplicemente della posizione personale di alcuni isolati ricercatori, non certo condivise dal resto della comunità scientifica.
Non bisogna neanche credere che certe tendenze pseudoscientifiche siano caratteristiche della nostra epoca. Anche nel passato vi sono esempi altrettanto significativi. Vi sono stati premi Nobel (ad esempio Charles Richet) e comunque illustri scienziati (Williams Crookes, Camille Falammarion, Oliver Lodge, ecc.) che hanno creduto all'esistenza dei fantasmi e alle straordinarie capacità di medium imbroglioni. Vi sono stati illustri ricercatori che sono stati vittime di solenni cantonate come credere all'esistenza dei raggi N, della poliacqua, della memoria dell'acqua, ecc. Altri addirittura non hanno esitato a perpetrare vere e proprie frodi scientifiche per cercare di fornire un fondamento alle teorie in cui credevano. Nella scienza per fortuna la posizione dei singoli ricercatori ha ben poca importanza. Ogni affermazione per essere accettata deve infatti essere condivisa dall'intera comunità scientifica internazionale. Evidentemente questa condivisione non c'è mai stata per le teorie eterodosse cui fa riferimento il lettore.

Gli scienziati, prima di essere tali, sono uomini e, come tutti gli uomini, portano con sé il loro fardello di emozioni, pregiudizi, convinzioni, fallibilità, ignoranza, presunzione, orgoglio, desiderio di affermazione personale, ecc. Tutto ciò rende perfettamente possibile che anche ricercatori che hanno dimostrato una grande genialità in certi settori, si comportino poi come ingenui sempliciotti relativamente ad altri argomenti.

Quello che sostiene uno scienziato, per illustre e affermato che sia, non ha alcun valore se non viene condiviso dal resto della comunità scientifica. Per fortuna nella scienza non vale alcun principio di autorità. Questa necessità di raggiungere il cosiddetto accordo intersoggettivo, rappresenta un eccezionale sistema di filtraggio e di autocorrezione che consente alla scienza di far sopravvivere solamente le idee valide e debitamente provate e di eliminare al contempo tutte le idee prive di adeguato fondamento. Tra tutte le attività culturali umane la scienza è l'unica a possedere questo straordinario requisito. "

Il problema, e lo dico anche a Sandra, non è il mio punto di vista, il problema è consensus del mondo accademico che manca sia sulla TNM, che non è recensita in alcuna rivista del settore perché è un opera settaria, sia per questa fantomatica nuova cronologia, sostenuto ad hoc per fini religiosi.
jwfelix
00domenica 4 marzo 2007 13:07
POlymetys,

hai mai sentito parlare di PREGIUDIZIO?
Questa parola fa parte proprio dell'opera di Furuli

FElix
Polymetis
00domenica 4 marzo 2007 13:35
Sì, ne ho sentito parlare, e il mio pregiudizio si chiama consensus omnium bonorum, atei compresi, dunque non è inficiato dottrinalmente. I TdG sono fuori dal mondo accademico per chiunque.
barnabino
00domenica 4 marzo 2007 15:49
Caro Polly,


mio pregiudizio si chiama consensus omnium bonorum



Io ho letto il libro di BeDuhn due anni fa e adesso che lo riprendo in mano mi pare che queste polemiche siano senza senso.

Teodoro ne parla come di un "apologeta dell'Arizona" ma il Prof. BeDuhn non fa alcuna apologia, visto che non è un testimone di Geova e non risparmia critiche neppure alla TNM, semplicenente, da antichista e non da teologo, la ritiene affetta da pregiudizio teologico in misura inferiore rispetto ad altre traduzioni. Per cui mi pare che la sua presenza a Milano sia tutt'altro che "apologetica", viene solo a presentare il suo libro e deve essere rispettato per il suo lavoro certamente originale, basato sull'uso-confronto e assolutamente non di parte, come invece i vari libretti polemici "contro" o "pro" questa o quella traduzione.

Circa il consensus omnium bonorum posso essere d'accordo che Furuli, seppure con validi motivi, rappresenti una parere minoritario nel panorame accademico, ma non posso dire lo stesso di BeDuhn, che nel suo libro vuole farsi proprio portatore della voce di quel consensus accademico in confronto con quella dei teologi, che di solito si occupano di traduzione dei testi biblici.

In nessun caso, comunque, io credo che siamo autorizzati ad utilizzare epiteti offensivi verso il Dott. Furuli ed il Prof. BeDuhn, che al momento hanno sicuramente un curriculum più credibile del tuo o del Dott. Polidori, che tra i titoli mette quello di moderatore della sezione filologica di questo forum, dove praticamente l'unico ad intervenire io sono!

Lo stesso vale per Felice Buon Spirito, che si è limitato a fare una ricerca su come altri (commentari, traduttori, dizionari) leggono certi passi, può aver fatto degli errori ma mi pare del tutto fuori luogo le espressioni che qui ho sentito. Si possono manifestare le proprie perplessità in ben altro modo, questo tono non fa che dimostrare la vostra partigianeria e l'assenza di un esame equilibrato e scientifico, trasformando la TNM in una caricatura.

Io sarei per tornare a più miti consigli e ad un maggior rispetto reciproco.

Shalom [SM=x511460]

Polymetis
00domenica 4 marzo 2007 16:26
“Teodoro ne parla come di un "apologeta dell'Arizona" ma il Prof. BeDuhn non fa alcuna apologia, visto che non è un testimone di Geova e non risparmia critiche neppure alla TNM, semplicenente, da antichista e non da teologo, la ritiene affetta da pregiudizio teologico in misura inferiore rispetto ad altre traduzion”

Semplicemente egli non crede alla divinità di Cristo, la ritiene una elaborazione successiva, e siccome la WTS nei suoi testi fa di tutto per sminuire tale divinità non può che elogiarla su questo punto. Il pregiudizio c’è sempre, dunque l’idea che BeDuhn appoggi la WTS pur non essendo TdG non ha senso, perché nei punti in cui l’appoggia è d’accordo con la teologia della WTS quindi il problema di mancata neutralità è il medesimo.

“Circa il consensus omnium bonorum posso essere d'accordo che Furuli, seppure con validi motivi, rappresenti una parere minoritario nel panorame accademico”

Non minoritario, unico.

“ma non posso dire lo stesso di BeDuhn, che nel suo libro vuole farsi proprio portatore della voce di quel consensus accademico in confronto con quella dei teologi, che di solito si occupano di traduzione dei testi biblici.”

Questa è una sciocchezza inaudita, infatti le università statali comprano traduzioni interconfessionali, protestanti e cattoliche ma non la NWT, questo perché i migliori esperti di greco neotestamentario coincidono con gli appartenenti alle più varie confessioni religiose, e tra scienziati si riesce a tradurre e commentare insieme, mentre coi TdG no. Basti questa come indiscutibile osservazione: la teologia del TdG sta in piedi solo qualora essi usino la TNM, quando essi dicono “usi pure la sua Bibbia” è perché non hanno davanti un cattolico informato.
Venezia per studiare ebraico è imbattibile, al pari di Torino e Roma, abbiamo docenti come Capelli e Tamani, il primo dei quali ogni tanto se ne esce a lezione con frasi del tipo “io sono un anti-Dio”, ma chissà perché in bibliografia per i corsi mette la NuoVa Riveduta e la CEI. Mettetevi il cuore in pace: nessuno vi considera.

“In nessun caso, comunque, io credo che siamo autorizzati ad utilizzare epiteti offensivi verso il Dott. Furuli ed il Prof. BeDuhn, che al momento hanno sicuramente un curriculum più credibile del tuo o del Dott. Polidori”

Questa frase non vuol dire un emerito nulla. Io non ho smentito nessuno dal punto di vista di un mio personale parere storiografico su qualcosa, mi sono fatto portavoce non della mia opinione di singolo ricercatore riguardo a chissà quale traduzione controversa di Aristotele e di cui si discute tutt’oggi tra specialisti; sto facendo il megafono non di un punto di vista che so essere il mio singolo parere di ricercatore, ma di quello che è tra tutti gli antichisti il parere sulla TNM, cioè il suo valore di inadeguatezza: non è una produzione scientifica e come tale non va presa in considerazione, per lavorare si usa altro. Se voi non sapete distinguere le eccezioni che confermano la regola da ciò che si muove e si respira nelle riviste e nel mondo delle università non so che farci, come già detto non è affatto scontato che possiate capire. Case editrici serie, recensioni su riviste del settore, giri di conferenze negli atenei per presentare i propri lavori: dov'è tutto questo? Siamo all'interno di un circolo settario che vive nel suo mondo e delle sue illusioni.
Non ho intenzione di mettermi a screditare chiunque vogliate proporre, è un lavoro noiosissimo, mi limito a dire che costoro non rappresentano nessuno, nessuno nel dibattito delle scienze bibliche sa chi siano e soprattutto non usano dei canali che s'addicano a degli accademici per mettere in circolo, e dunque in discussione con gli altri, le loro idee.

[Modificato da Polymetis 04/03/2007 16.51]

Teodoro Studita
00domenica 4 marzo 2007 20:51
Rispondo solo perché tirato in ballo relativamente al mio curriculum, ricordando che ho compiuto or ora i trent'anni e ho sostenuto ad oggi cinquantatre esami universitari, sto per terminare una laurea "vecchio ordinamento" (non le fesserie triennali di oggi) in codicologia con la media del 29. Non ho scritto io il mio profilo sul volumetto delle dehoniane, né la recensione e neanche il titolo.
Naturalmente se avessi accettato il passaggio al Nuovo Ordinamento avrei già per semplice calcolo dei crediti acquisito la laurea triennale e avrei potuto quindi definirmi bilaureato prima dei trent'anni. Non l'ho fatto solo perché il V.O. garantisce un livello di formazione di molto superiore (ora è equiparato alla laurea di 2° livello mi pare) e il mio interesse è conoscere, non esibire pezzi di carta. Ho parlato di Agape solo per fare un po' di pubblicità gratuita al forum, tutto qua.
Chi oltre a non avere nessun titolo non ha il coraggio di firmarsi con nome e cognome (cosa che sia il sottoscritto sia polymetis abbiamo fatto) farebbe meglio a fare attenzione a giudicare i curricola altrui.

Polymetis
00domenica 4 marzo 2007 21:56
Ritengo che questa discussione sia finita a parlare del nulla e dunque ha esaurito il suo scopo. Ad ogni modo l’avviso è stato dato. La lascio aperta fino a domani sera nel caso qualcuno volesse aggiungere qualcosa di sensato, dopo di che verrà chiusa.
barnabino
00domenica 4 marzo 2007 23:08
Caro Polymetis,


Semplicemente egli non crede alla divinità di Cristo, la ritiene una elaborazione successiva



Non conosco l'orientamento teologico di BeDunh, ma per quanto ricordo non mi sembra che in nessuna parte del libro neghi la divinità di Cristo oppure difenda la posizione teologica dei testimoni di Geova.

Egli non usa mai argomenti teologici per sostenere una traduzione o meno, piuttosto dice chiaramente che il fatto di credere a meno che Gesù sia Dio non dovrebbe comunque indurre ad aggiungere significati teologici se essi non sono direttamente presenti nel testo o nel contesto immediato.


Non minoritario, unico



Anche perchè sono ben pochi coloro che hanno studiato l'argomento in modo specifico, in genere vengono riportate le tesi di uno o due studi. La cronologia di Oslo, di cui sei completamente all'oscuro, propone validi argomenti per rivederle.


Questa è una sciocchezza inaudita, infatti le università statali comprano traduzioni interconfessionali, protestanti e cattoliche ma non la NWT, questo perché i migliori esperti di greco neotestamentario coincidono con gli appartenenti alle più varie confessioni religiose



In genere i traduttori sono teologi e non filologi, ed anche in quel caso la tesi di BeDuhn è mirata proprio a dimostrare quanto il pregiudizio teologico possa interferire con il consensus accademico su una certa parola.


tra scienziati si riesce a tradurre e commentare insieme, mentre coi TdG no.



Non mi pare che BeDunh lodi l'ecumenismo della TNM, ne loda la sostanziale accuratezza rispetto al consensus accademico con cui vengono lette determinate espressioni. Per BeDunh la TNM è quella più in linea con una comprensione scientifca di certe espressioni lesicali rispetto a quelle dettate dalla teologia maggioritaria.


facendo il megafono non di un punto di vista che so essere il mio singolo parere di ricercatore, ma di quello che è tra tutti gli antichisti il parere sulla TNM, cioè il suo valore di inadeguatezza



Devo ancora leggere i commenti di "tutti" questi mitici antichisti e le ragioni che produrebbero per sostenere tale giudizio. Ma sulla tua onestà intelettuale ormai dubito fortemente. Fatto sta l'unico antichista che ha analizzato diverse traduzioni da un punto di vista filologico e neutro da un punto di vista teologico, ne ha dato un giudizio positivo, pur non nascondendone i difetti.


Siamo all'interno di un circolo settario che vive nel suo mondo e delle sue illusioni



Il Prof. BeDuhn non vive certo in un "circolo settario" e così il Prof. Nicholas Kip, il Prof. Max Wörnhard o il Dott. Furuli stesso. Mi pare che qui chi vive nel suo "circolo settario" siano coloro che confondono l'apologetica con l'antichistica.


mi limito a dire che costoro non rappresentano nessuno, nessuno nel dibattito delle scienze bibliche



Qui non stiamo parlando di dibattito sulle scienze bibliche, mi pare che ti sfugga un punto centrale della discussione, ma stiamo parlando solo di traduzione. Nessuno mette in dubbio che ci siamo ottimi teologi tra i traduttori cattolici e protestanti, quello che si vuole evidenziare è che proprio una solida tradizione teologica possa interferire nella traduzione portando a preferire argomenti teologici piuttosto che lessicali.

Shalom

[Modificato da barnabino 04/03/2007 23.29]

barnabino
00domenica 4 marzo 2007 23:26
Caro Teo,


solo perché tirato in ballo relativamente al mio curriculum, ricordando che ho compiuto or ora i trent'anni e ho sostenuto ad oggi cinquantatre esami universitari, sto per terminare una laurea "vecchio ordinamento" (non le fesserie triennali di oggi) in codicologia con la media del 29.



In pratica lavori come dentista e non sei nemmeno laureato mentre Polymetis non possiede nessuna preparazione biblica specifica. E venite a criticare il curriculum di Furuli, BeDuhn o Kip? A me pare tanto che nel vostro atteggiamento ci sia del patologico!

Mandi a tutti!

[Modificato da barnabino 04/03/2007 23.30]

Teodoro Studita
00domenica 4 marzo 2007 23:42

lavori come dentista e non sei nemmeno laureato



Come ho già detto sono laureato con il massimo dei voti presso la facoltà di medicina dell'Università Cattolica di Roma dal 2000 e lavoro come chirurgo odontostomatologico e non come "dentista".
Per ciò che attiene alla seconda laurea, avrei già conseguito matematicamente (per il mero calcolo dei crediti formativi) l'anno scorso la laurea triennale in lettere con indirizzo medievistico se avessi optato per il passaggio al Nuovo Ordinamento, cosa che non ho fatto per proseguire con il vecchio. Entro l'anno in corso terminerò i pochi esami rimasti per la laurea oggi considerata di secondo livello in codicologia.
Non mi sembra che avere due lauree a trent'anni sia cosa comunissima, non vedo perché continui dall'alto del tuo anonimato a criticare.


m@rio59
00lunedì 5 marzo 2007 00:07
Questo si crede proprio un genio.

Le sue sono materiucole, mica è meccanica quantistica.

Ma non mi fate ridere!!!

Bye

Mario.
jwfelix
00lunedì 5 marzo 2007 00:24
Re:

Scritto da: Polymetis 04/03/2007 21.56
Ritengo che questa discussione sia finita a parlare del nulla e dunque ha esaurito il suo scopo. Ad ogni modo l’avviso è stato dato. La lascio aperta fino a domani sera nel caso qualcuno volesse aggiungere qualcosa di sensato, dopo di che verrà chiusa.



Volevo aggiungere i miei titoli

Forumista del Forum AGAPE che è attualmente moderato da Teodoro, moderatore della Sezione biblistica e patristica sul forum Agape, dedicato all’approfondimento di tematiche religiose.

FElix [SM=g27987]

Thommi
00lunedì 5 marzo 2007 00:40
Re:

Scritto da: m@rio59 05/03/2007 0.07
Questo si crede proprio un genio.

Le sue sono materiucole, mica è meccanica quantistica.

Ma non mi fate ridere!!!

Bye

Mario.



Ahahaha, sei un pollo, la pratica codicologica richiede molte più conoscenze della meccanica quantistica.
Teodoro Studita
00lunedì 5 marzo 2007 00:42
Re:

Scritto da: m@rio59 05/03/2007 0.07
Questo si crede proprio un genio.

Le sue sono materiucole, mica è meccanica quantistica.

Ma non mi fate ridere!!!

Bye

Mario.



Se ritieni esami come farmacologia o medicina interna "materiucole" allora ti suggerisco di cancellarti dall'elenco del tuo medico di famiglia e farti curare da un fisico o da un ingegnere, all'epitaffio poi ci pensiamo noi.
Vista inoltre la tua superiorità anche agli studi umanistici, sarò ben lieto di trasferirti i problemi di traduzione tra la versione paleoslava e quella greca della liturgia di Crisostomo. Uno che ha fatto meccanica quantistica sicuramente saprà risolvere tutti i problemi testuali in un attimo...
Poverino.


spirito!libero
00lunedì 5 marzo 2007 09:35
"Le sue sono materiucole, mica è meccanica quantistica"

Questo paragone non ha alcun senso (e te lo dice qualcuno che la quantistica la conosce bene visto che partecipo, seppur indirettamente, ad un progetto sperimentale di computazione quantomeccanica) ogni sapere richiede conoscenze e abilità peculiari. Io posso essere il più grande genio di tutti i tempi in quantistica ma non capire nulla di codicologia o medicina ne avere le abilità intellettive necessarie per eccellere anche in queste materie.


Saluti
Andrea
Thommi
00lunedì 5 marzo 2007 09:44
computazione quantomeccanica, mi interesserebbe approfondire, ma non siamo in giusta sede.
barnabino
00lunedì 5 marzo 2007 13:44
Cari amici,

Non era mia intenzione denigrare le capacità di Teodoro o fare della facile ironia sulla sua professione (devo dire che è più facile che un dentista si intenda di codici antichi che di ricevute fiscali!) ma solo evidenziare che:

1. Non ha un curriculum comparabile agli studiosi che critica usando monignoli sarcastici

2. Non ha alcuna ragione di usare termini denigratori verso il Dott. Furuli ed il Prof. BeDuhn che hanno entrambi un curriculum di tutto rispetto.

A me sembra che sia il dott. Polidori che l'amico Polymetis dovrebbero aver maggior rispetto per il lavoro altrui. Critiche di questo tipo, becere e di parte, non fanno che consolidare la tesi di un pregiudizio incapace di analizzare la TNM in modo sereno e obiettivo. Ripeto: non confondiamo l'apologetica con la filologica.

Shalom
Teodoro Studita
00lunedì 5 marzo 2007 17:06
Non mi sembra di aver fatto "critica becera". Semplicemente ho detto che costoro non sono specialisti e che non sono considerati nel mondo delle scienze bibliche. Il mio curriculum, viceversa, è altamente specifico della disciplina della quale stiamo parlando, giacché non mi occupo di religioni comparate ma prettamente di codicologia biblica e filologia patristica, non so proprio cosa ci sia di più "specialistico". Peraltro, guardando il curriculum dei nostri ignoti, si potrà notare che hanno pubblicato pochissimo. Molti lavori "approvati" e pochissimi poi editi. Il sottoscritto, pur non essendo formalmente ancora laureato, pubblica con BeO e con Dehoniane, sull'unica base della fiducia che gli editori accordano non in base al curriculum ma in base al contenuto dei lavori in questione.
Non "critica becera", ma semplici constatazioni, che chiunque abbia una mente accademica può fare.
Cordialità,
jwfelix
00lunedì 5 marzo 2007 18:14
Re:

Scritto da: Teodoro Studita 05/03/2007 17.06
Non mi sembra di aver fatto "critica becera". Semplicemente ho detto che costoro non sono specialisti e che non sono considerati nel mondo delle scienze bibliche.



Qui Teodoro farnetica.


Peraltro, guardando il curriculum dei nostri ignoti, si potrà notare che hanno pubblicato pochissimo. Molti lavori "approvati" e pochissimi poi editi.



E con cio'. Conta chi pubblica di più? Ma dai.
Allora Paolo conta più di Gesù visto che ha scritto un sacco di lettere e Gesù neppure una.



Il sottoscritto, pur non essendo formalmente ancora laureato, pubblica con BeO e con Dehoniane, sull'unica base della fiducia che gli editori accordano non in base al curriculum ma in base al contenuto dei lavori in questione.



Se è per questo anche Matteo Pierro ha pubblicato con Rivista Biblica.
Come la mettiamo allora?

Felix
barnabino
00lunedì 5 marzo 2007 21:50
Caro Teodoro,


Non mi sembra di aver fatto "critica becera".



Davvero? Se per te parlare di un altro accademico, senza per altro motivare in nessun modo tale affermazioni, come dell'Apologeta dell'Arizona e parlare nei suoi confronti di pseudo-grammatica, senza neppure aver letto i suoi lavori, come si capisce dal giudizio che hai dato su Giovanni 1:1, allora vuol dire sei davvero alla frutta.


Semplicemente ho detto che costoro non sono specialisti e che non sono considerati nel mondo delle scienze bibliche



Potevi esprimerlo in questi termini e non in modo becera e maleducato, e comunque il loro curriculum mi pare di tutto rispetto, sicuramente adeguato al tipo di lavori prodotti.

Poi sostenere che BeDunh "non è considerato" mi pare scorretto visto il gran numero di pubblicazioni e riconoscimenti accademici. Poi non si capisce cosa intendi con il fatto che "non sia specialista", non è che si occupa di letteratura moderna o di psicologia. E' un antichista, e basta consultare il suo CV, se mai ti fossi premurato di farlo, per renderti conto dei diversi corsi che ha tenuto anche in passato. Lo stesso vale per Furuli che ha tradotto in norvegese il lbro di Enoch dal Ge'ez, Gilgamesh and Atrahasis dall'accadico e sta traducendo i rotoli del Mar Morto dall'ebraico e aramaico. Sostenere che non hanno un curriculum adeguato mi pare davvero una stupidaggine.


con Dehoniane



Sei, con LDC pubblicano anche Sconoscchini che il greco non sa neppure dove stia di casa e le Dehoniane hanno una collana di libri critici verso i testimoni di Geova, non è che ti hanno pubblicato nella collana filologica.

Shalom

[Modificato da barnabino 05/03/2007 21.53]

Polymetis
00lunedì 5 marzo 2007 22:30
Avevo lasciato spazio per contributi sensati, non per le vostre illusioni di serietà che fanno solo perder tempo a chi studia.

Per Barnabino

?Non conosco l'orientamento teologico di BeDunh, ma per quanto ricordo non mi sembra che in nessuna parte del libro neghi la divinità di Cristo oppure difenda la posizione teologica dei testimoni di Geova.?

?La cronologia di Oslo, di cui sei completamente all'oscuro, propone validi argomenti per rivederle.?

Conosco già le teorie di Furuli grazie al suo ?scontro? con Carl Olof Jonsson, sono tre anni che continua a dire le stesse cose.
Se ha dei nuovi validi argomenti si faccia pubblicare con la raccolta di antichistica della Paidea, quando lo vedrò recensito su una rivista scientifica ne riparliamo.

?n genere i traduttori sono teologi e non filologi?

La tua becera ignoranza della ricerca comincia a darmi sui nervi. Cito come esempio i traduttori della Nuovissima:

Bernini Giuseppe, Boccali Giovanni, Boschi Bernardo, Cavalletti Sofia, Cipriani Settimio, Colombo Dalmazio, Conti Martino, Cortese Enzo, Dieli Giuseppe, Ghidelli Carlo, Laconi Mauro, Lancellotti Angelo, Lombardi Luigi, Loss Nicolò, Martini Carlo Maria, Minissale Antonino, Ortensio da Spinetoli, Peretto Elio, Prete Benedetto, Rolla Armando, Rossano Piero, Sacchi Paolo, Segalla Giuseppe, Sisti Adalberto, Stellini Angelo, Testa Emanuele, Vanni Ugo, Virgulin Stefano, Zedda Silverio, Ghirlanda Antonio, Gironi Primo, Pasquero Fedele, Ravasi Gianfranco.


Non c?è una sola persona fra di queste che abbia meno di due lauree, e nessuno di costoro ha solo una laurea in teologia: sono tutti filologi, orientalisti di primo livello, gente con cui i tuoi neodottori da un anno non possono minimamente competere, gente che pubblica su riviste serie, in case editrici serie, letti in tutto il mondo accademico. Ma soprattutto qui è la qualità quella che conta, a ciascuno di essi è stato dato un libro o l?insieme dei libri in cui è specializzato, ad esempio Sacchi che studia il Qoelet da una vita ha avuto ovviamente come assegnazione quest?ultimo, Rossano Pietro che è uno specialista di Paolo ha tradotto 1Corinzi, Martini ha tradotto gli Atti perché è il miglior specialista italiano non solo sul libro in sé ma anche sulla sua ecclesiologia, ecc. Voi non avete la minima diea di cosa sia la ricerca, la specializzazione, la competenz,a il dibattito serie. Continuate a ?bambanare? e a lambiccarvi coi vostri ridicoli libri letti solo da voi e pubblicati in case editrici fantasma da emeriti sconosciuti. Non ho tempo da perdere, il dibattito serio è altrove.

?ed anche in quel caso la tesi di BeDuhn è mirata proprio a dimostrare quanto il pregiudizio teologico possa interferire con il consensus accademico?

E? una cosa ridicola, possibile che si riesca a tradurre in modo interconfessionale persino con ebrei e massoni mentre solo con voi è impossibile? Ma chiediti perché nessuno vi prende in considerazione, o se preferisci resta ai tuoi libercoli di apologetica.

?
Devo ancora leggere i commenti di "tutti" questi mitici antichisti e le ragioni che produrebbero per sostenere tale giudizio.?

E? molto semplice, connetti al catalogo unificato delle biblioteche universitarie e guarda quanti atenei hanno la vostra traduzione, poi fai lo stesso esperimento con la Nuova Riveduta. Ne abbiamo già parlato, non è questione che tu possa capire. Non si tratta di leggere, si tratta di essere dentro a un mondo e sapere. Nessuna rivista scientifica recensisce la TNm perché come già detto è una perdita di tempo, sarebbe come recensire topolino, e i nostri ricercatori hanno progetti immensamente più interessanti da portare avanti. Ciò non toglie che chiunque, qualora gli venga chiesto un parere, ti dirà la medesima cosa, ossia che i tdG e la loro traduzione non hanno il benché minimo credito nel mondo accademico, anche perché i traduttori di suddetta Bibbia erano dei dilettanti che hanno tentato di restare anonimi.

?Il Prof. BeDuhn non vive certo in un "circolo settario" e così il Prof. Nicholas Kip, il Prof. Max Wörnhard o il Dott. Furuli stesso?

Oh cielo, li hai già finiti? Si contano sulle dita di una mano, il che dovrebbe farti riflettere, perché confessioni di piccole dimensioni come ad esempio i valdesi, che a differenza delle sette americane sono religioni serie e soprattutto cristiane, hanno esponenzialmente più accademici del TdG, i quali sono costretti ad enumerare sempre e solo i loro quattro ignoti? Svegliatevi, non so che dirvi, se non avete ancora capito che accademicamente la vostra posizione non è studiata e sostenuta da nessuno possiamo farci poco: come già detto si guarda il frammento e lo si crede rilevante perché non si conosce l'intero. Abbiamo già parlato dei vostri eroi negli anni passati. Una rapida ricerca mostra che questo Max Wörnhard, che se non ricordo male saltò fuori l'anno scorso perché nessuno sapeva chi fosse, non ha scritto alcunché di valore riconosciuto. Nessuno biblioteca italiana ha qualche suo libro, neppure quelle universitarie che acquistano a manetta opere di filologia in qualunque lingua, soprattutto il tedesco, idem per l'altro sconosciuto di cui abbiamo saputo l'esistenza addirittura da una Torre di Guardia. Ma ecco la perla maggiore, neppure l'università di questo Wörnhard ha in catalogo qualcosa scritto da lui! Dall'organigramma del dipartimento risulta che che costui non è non è né un professore (infatti a differenza degli altri non ha prof. davanti) né un ricercatore fisso bensì una specie di lettore a contratto, e che tra l'altro non insegna più perché il suo contratto è scaduto. I tdG nella loro totale inconsapevolezza del mondo accademico hanno una confusione pazzesca tra professori ordinari, professori a contratto, ricercatori, lettori, ecc. Se scambiano gli insegnanti incaricati dei corsi per professori io non so che farci, è solo l'ennesima prova che non sanno che che parlano e che sono ridotti così male da dover recitare, come se stessero sgranando la catena di un rosaio, sempre questi tre o quattro nomi di gente che nel mondo accademico nessuno conosce, nessuno compra, nessuno legge.

?Qui non stiamo parlando di dibattito sulle scienze bibliche, mi pare che ti sfugga un punto centrale della discussione, ma stiamo parlando solo di traduzione.?

Una traduzione da un testo biblico per l?appunto, una branca della filologia avanzatissima e settoriale. Nessun grecista che non fosse del ramo sarebbe degno di mettere mani ad una traduzione del NT, gli studi sono così specialistici che per ogni versetto sono stati scritti volumi, l?Ecole Biblique ha già infatti un sistema di ricerca che cataloga la bibliografia per ciascun versetto. Dire che un teologo si fa intralciare e non è in grado di essere un valido scienziato quando traduce è offensivo, ci sono volumi di centinaia di pagine anche sulle singole parole del NT, figurarsi se qualche ignoto comparativista americano può permettersi di rompere a chi fa ricerca lessicologica da una vita. Se pensate ancora che i libri che legge la Azzurra 7 siano una cosa seria è perché non avete mai letto degli studi specialistici, e ciò è dovuto al fatto che ignorate le lingue originali e non avete accesso a nulla che non sia in libreria, cioè alla divulgazione, cosa sia ad esempio un articolo di filologia pubblicato su Zeitschrift für die neutestamentliche Wissenschaft.non ve lo sognate neppure di notte. Come già detto se volete restare nel vostro ghetto fate pure, ma abbiate la decenza di non provare a convincere il prossimo che la vostra è una posizione scientificamente seria o che chi vi sostiene conti qualcosa perché qualunque catalogo di biblioteche universitarie può smentirvi e soprattutto mettere a tacere la vostra pia illusione che chiunque abbia un dottorato di ricerca da un anno conti qualcosa, o che dei lettori siano dei professori.

" dell'Apologeta dell'Arizona e parlare nei suoi confronti di pseudo-grammatica, senza neppure aver letto i suoi lavori, come si capisce dal giudizio che hai dato su Giovanni 1:1, allora vuol dire sei davvero alla frutta."

Semplicemente queste tesi non hanno alcun riscontro all'esterno delle sette e dei settari che elggono simili lavori. Nessuno sa chi sia costui dunque se vuole dare dell'idiota a metà pianeta dicendo che non sanno tradurre e che chiunque è teologo è costitutivamente inficiato nella possibilità di fare una buona traduzione per me può andare in malam rem.

“Poi sostenere che BeDunh "non è considerato" mi pare scorretto visto il gran numero di pubblicazioni e riconoscimenti accademici.”

Non è che stai confondendo l'avere una laurea con l'essere preso in considerazione da qualcuno? Chi legge i suoi libri, su che riviste internazioni sono stati recensiti, quale altro filolgo parla di lui? Perché se cerco recensioni su Momigliano o Del Corno trovo subito altri accademici che condivisono la ricerca intellettuale con loro in un proficuo scambio tra colleghi, anche a grande distanza, mentre per gente simile nulla?

“Poi non si capisce cosa intendi con il fatto che "non sia specialista"”

E' molto semplice, la filologia neotestamentaria è una branca della filologia avanzatissima, e neppure quelli del campo riescono a stare dietro a tutto, figurarsi chi si occupa d'altro. Motivo per cui ci vuole ben altro per impressionarci. Se un bambino delle elementari ripete una cosa condivisa dal mondo accademico del settore, allora, poiché la sua tesi non è sua, egli vale più dell'apologeta dell'Arizona. Quando si va contro quanto creduto da tutti è il caso non solo di essere del settore, perché c'è della gente che queste cose le studia non come hobby ma come vita a tempo pieno, e inoltre è il caso di far partecipe il resto del mondo accademico delle sue idee coi nostri canali interni, cioè le riviste, le conferenze, ecc. Un singolo parere, anche se venisse da un genio, e non è questo il caso, non conta nulla se non è vagliato dall'intersoggettività dei ricercatori, motivo per cui se costui ha dei pareri in fatto di greco biblico ne faccia partecipe qualcuno su riviste di filologia, affinché se ne possa discutere. Finché continuerà a pubblicare i lavori che vanno fuori dal suo campo in case editrici dalla reputazione inesistente e dalla scientificità nulla il suo parere rimarrà sempre di valore zero. Il mondo universitario funziona così, fatevene una ragione.

“Lo stesso vale per Furuli che ha tradotto in norvegese il lbro di Enoch dal Ge'ez, Gilgamesh and Atrahasis dall'accadico e sta traducendo i rotoli del Mar Morto dall'ebraico e aramaico”

Lui può mettersi ad un tavolino e tradurre quello che vuole, esattamente come può mettersi a fare la sua riclassificazione del sistema verbale dell'ebraico che ha fatto per la tesi di laurea, ma se del suo lavoro non importa niente a nessuno e la sua benedetta “ridefinizione del sistema verbale dell'ebraico” non ha suscitato un solo battito di ciglio negli ebraisti dei cinque continenti allora le sue opere valgono quanto i miei quadri ad acquerello dipinti nel tempo libero, che nessuna galleria comprerebbe mai e dunque me li tengo in camera. Può tradurre Gilgamesh o quello che gli pare, bisogna vedere chi glielo pubblica.

"
Sei, con LDC pubblicano anche Sconoscchini che il greco non sa neppure dove stia di casa e"

E suppongo che questa tua valutazione di quanto il prossimo conosca il greco proviene da una tua profonda conoscenza della materia. Usi ancora gli interlineari? Ma pèerché credi di poter capire qualcosa di quest'argomento?

Per JW

?E con cio'. Conta chi pubblica di più? Ma dai.
Allora Paolo conta più di Gesù visto che ha scritto un sacco di lettere e Gesù neppure una.?

Spero tu voglia scherzare, non c'è nulla di paragonabile tra il fatto che nel mondo accademico la gente pubblichi e la validità religiosa di qualcuno. Si può essere la persona più santa del mondo e non pubblicare una riga, ma nel mondo accademico non funziona così. Questo accostamento fa solo impallidire, ed è l'ennesima dimostrazione che la validità dei libri non sta nella capacità di fare collage di chi li fabbrica ma nella possibilità di capire quello che si fa, e che c'è gente che non ha la forma mentis dell'antichista e non l'avrai mai se non fa determinati studi. A volte sembra classista dirlo, ma più leggo in rete gli errori logici e di metodo di chi gioca a fare il grecista e più ringrazio la provvidenza di avermi fatto intraprendere questo cammino di studi sin dalla IV ginnasio, perché davvero non so come capirei il mondo se non avessi avuto la mia formazione classica. La sola idea che savrei potuto trovarmi a ragionare come voi mi inquieta profondamente, ah che incubo, non avrei avuto alcuno strumento per capire qualsiasi dibattito che mi stesse intorno, che fosse di politica o di epigrafia, perché in tutto tornano le categorie classiche.

?Se è per questo anche Matteo Pierro ha pubblicato con Rivista Biblica.
Come la mettiamo allora? ?

Ma ne parlate ancora? La risposta è che la Rivista fu subito travolta da un mare di proteste per aver dato spazio, non si sa come, ad un articolo pieno di teorie ?cervellotiche e settarie?, al che Rivista Biblica fu obbligata a pubblicare due articoli di smentita del precedente. Si è tratta cioè non di una vittoria di Pierro ma di una vittoria di Pirro, come questo articolo che ricostruisce la vicenda illustra bene: www.geocities.com/athens/oracle/6685/pirro.htm

Ad maiora

[Modificato da Polymetis 05/03/2007 22.33]

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