Diritti e confessione religiosa

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descubridor
00lunedì 25 giugno 2007 16:42
Re: Re: Re: Re: Re: Re:

Scritto da: Bicchiere mezzo pieno 25/06/2007 16.29


La scomunica latae sentantie non interrompe i rapporti di affetto. I principi fondamentali degli esseri umani rimangono perciò inviolati.


Forse perche' la maggioranza dei cattolici( con tutto il rispetto) non sa nemmeno cos'e' e per quali motivi viene inflitta. E per non parlare delle implicazioni future sulla vita del trasgressore.
Bicchiere mezzo pieno
00lunedì 25 giugno 2007 16:51
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:

Scritto da: descubridor 25/06/2007 16.42

Forse perche' la maggioranza dei cattolici( con tutto il rispetto) non sa nemmeno cos'e' e per quali motivi viene inflitta. E per non parlare delle implicazioni future sulla vita del trasgressore.



Colpa loro non della Chiesa. Potrebbero anche informarsi. Il Catechsimo per adulti è aperto a tutti i cattolici al di sopra dei 14 anni. Il cattolico non deve mica aspettare come un infante che sia il parroco del suo paese ad andarlo a prendere con mano per condurlo in Chiesa a imparare. Dovrebbe cominciare a capire che la sua intima relazione con Dio è personale e che dovrebbe essere lui il fautore della propria fede. Poi certo, se chiede aiuto, il prete può darglielo. Ma l'iniziativa deve partire da lui e non dal pastore.
descubridor
00lunedì 25 giugno 2007 16:52
Re:

Scritto da: Bicchiere mezzo pieno 25/06/2007 16.39
Amico mio,


( ma il problema e' che la applicano i tdg)



no, il problema è il modo in cui la pratica viene applicata non che la facciano i Tdg. Chi sia a farlo non mi interessa. Semplicemente alla luce dell’analisi scritturale dei passi di Corinti, io non sono per nulla d’accordo con la vostra esegesi.

[Modificato da Bicchiere mezzo pieno 25/06/2007 16.40]



Il fatto che tu non sia d'accordo e' pienamente legittimo.
Sta di fatto che di disassociazione non si parla solo in Corinti ma anche in altre parti della Bibbia e che viene detto come comportarsi con disassociati per vari motivi.

[Modificato da descubridor 25/06/2007 16.52]

descubridor
00lunedì 25 giugno 2007 16:54
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:

Scritto da: Bicchiere mezzo pieno 25/06/2007 16.51


Colpa loro non della Chiesa. Potrebbero anche informarsi. Il Catechsimo per adulti è aperto a tutti i cattolici al di sopra dei 14 anni. Il cattolico non deve mica aspettare come un infante che sia il parroco del suo paese ad andarlo a prendere con mano per condurlo in Chiesa a imparare. Dovrebbe cominciare a capire che la sua intima relazione con Dio è personale e che dovrebbe essere lui il fautore della propria fede. Poi certo, se chiede aiuto, il prete può darglielo. Ma l'iniziativa deve partire da lui e non dal pastore.


Ho capito il pastore aspetta.
Pensa se un pastore letterale facesse cosi'cosa ne sarebbe delle pecore.
Cosa fa il pastore. Suona lo zufolo?
Nelle mie zone se un pastore non si muove e perde anche un solo capo ,sai cosa gli fa il padrone?

[Modificato da descubridor 25/06/2007 16.57]

[Modificato da descubridor 25/06/2007 16.58]

Bicchiere mezzo pieno
00lunedì 25 giugno 2007 16:54
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:

Scritto da: Bicchiere mezzo pieno 25/06/2007 16.51


Colpa loro non della Chiesa. Potrebbero anche informarsi. Il Catechsimo per adulti è aperto a tutti i cattolici al di sopra dei 14 anni. Il cattolico non deve mica aspettare come un infante che sia il parroco del suo paese ad andarlo a prendere con mano per condurlo in Chiesa a imparare. Dovrebbe cominciare a capire che la sua intima relazione con Dio è personale e che dovrebbe essere lui il fautore della propria fede. Poi certo, se chiede aiuto, il prete può darglielo. Ma l'iniziativa deve partire da lui e non dal pastore.



PS: comunque non so se lo sai ma la scomunica dal Magistero stesso della Chiesa Cattolica non viene vista come un'interruzione dei rapporti affettivi con i peccatori. Non vorrei che si pensasse che la scomunica cattolica implichi anche questo e che l'interruzione degli affetti e del saluto non venga fatto solo perchè i cattolici non conoscono la loro dottrina.
Non è così. Per la CC la scomunica non prevede l'emarginazione dagli affetti ma l'esclusione del fedele dalla vita sacramentale.
barnabino
00lunedì 25 giugno 2007 16:57

La scomunica latae sentantie non interrompe i rapporti di affetto. I principi fondamentali degli esseri umani rimangono perciò inviolati



Eccone un altro!

Ripeto: decidere di non salutare e non invitare a pranzo un peccatore impenitente (ladro, fornicatore, adultero, truffatore, ubriacone, apostata, ecc...) non lede nessun diritto umano.

Nessuno ha il diritto di impormi il saluto o l'invito a cena, nessuno ha il diritto di pretendere rapporti affettivi se non segue principi morali che non ledono la mia famiglie e la mia coscienza.

Ripeto, non si vede perchè un lupo cerca "affetto" tra le "pecore". Che scopo potrebbe aver il suo cercare "affetto"? Perchè un ex fratello pedofilo vorrebbe la compagnia di mio figlio, pianucolando di non "ostracizzarlo"? Perchè dovrei diventare amico di un "fratello" disassociato per truffa che non si è pentito? E perchè mai mi chiederebbe di fare buon affari con lui?

NOn si tratta di "discriminazione" ma di giusta difesa della propria integrità.


Indicazioni che non tengono minimamente conto della situazione di destabilizzazione dela Chiesa di Corinto a cui Paolo volgeva il suo scritto



Paolo non parla di una eccezione ma ne fa una regola generale: "ora vi scrivo di cessar di mischiarvi in compagnia di qualcuno chiamato fratello che è fornicatore o avido o idolatra o oltraggiatore o ubriacone o rapace, non mangiando nemmeno con un tal uomo. Poiché spetta forse a me giudicare quelli di fuori? Non giudicate voi quelli di dentro, mentre Dio giudica quelli di fuori? Rimuovete l’[uomo] malvagio di fra voi"

Inoltre ritieni, che ne sò, che un fratello che tranquillamente va a prostitute e poi corteggia le ragazzine della Sala sia meno "destabilizzante"? O ritieni che un fratello che rubasse o truffasse i fratelli lo sia di meno? Chi si deve disassociare? Solo i casi che danno pubblico scandalo?

Paolo non fa distinzioni tra quel caso e il comportamento che la congregazione doveva aver in generale, tanto è vero che la scomunica era normalissima nella chiesa primitiva e nella testimonianza di tutti gli scrittori paleocristiani, non era una "eccezione" di quel caso di Corinto e ripete le sue istruzioni nella lettera a Tito e a Timoteo. Giovanni da istruzioni simili.

Non esiste nessun estremo, nè storico nè biblico, per contestualizzare la scrittura in maniera doversa da quella dei testimoni di Geova. Nel I secolo i peccatori erano espulsi dalla congregazione e si evitavano tutti i rapporti fraterni con essi, compresi il prendere il cibo insieme ai fratelli, come era abitudine tra i cristiani e come lo è tra i testimoni di Geova.



Non vedo come questo debba essere preso come soluzione universale anche dove non c'è un pericolo concreto o al massimo c'è un pericolo potenziale



La disassociazione è praticata solo quando esiste un pericolo concreto e non in altri casi, ovvero quando il peccato è reiterato e il peccatore non da segno di pentimento, ovvero continua a voler persistere nella sua condotta rivendicando la sua decisione di peccare.


Un peccatore non sobillatore più essere avvicinato e trattato con misericordia esattamente come faceva Gesù; stando coi peccatori per cercare di aiutarli a pentirtsi. Non li emarginava, li andava a cercare



Quello che fanno i TdG, che non si sognano certo di dimenticare la misericordia, la W 15/3 1996 dice:

"Nei casi di seria trasgressione gli anziani di congregazione hanno il dovere di giudicare. (1 Corinti 5:12, 13) Nel far questo ricordano che la giustizia di Dio cerca di mostrare misericordia, quando è possibile. Se non c’è una base — come nel caso di peccatori impenitenti — non si può mostrare misericordia. Ma gli anziani non espellono un tale trasgressore dalla congregazione con astiosità. Sperano che la disassociazione stessa lo aiuti a tornare in sé. (Confronta Ezechiele 18:23). Sotto la guida di Cristo, gli anziani prestano servizio negli interessi della giustizia e questo comprende che siano “un luogo per riparare dal vento”. (Isaia 32:1, 2) Devono quindi mostrare imparzialità e ragionevolezza - Deuteronomio 1:16, 17"

Non risulta comunque che gli apostoli stavano in amichevole compagnia di cristiani esplusi ed impenitenti per "aiutarli" o che lo facesse Gesù, che si recava dagli impenitenti per dare loro testimonianza ed invitarli a pentirsi. Lo stesso fanno i TdG con i disassociati che mostrano una buona attitudine.

I disassociati non sono emarginati dunque, semplicemente stanno esercitando una loro scelta, quella di stare lontani dalla congregazione e dai suoi componenti. Non siamo noi ad aver scelto ma loro.

Shalom





Bicchiere mezzo pieno
00lunedì 25 giugno 2007 16:57
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:

Scritto da: descubridor 25/06/2007 16.54

Ho capito il pastore aspetta.
Pensa se un pastore letterale facesse cosi'cosa ne sarebbe delle pecore.



Non stiamo parlando delle pecore da cercare ma di pecore che sono già dentro l'ovile. Un po' di responsabilità personale ci vuole. E poi c'è anche il problema della legge dei grandi numeri. In proporizione ai cattolici laici i membri del clero sono davvero in numero piccolissimo. E' difficile prendersi cura di tutti con la stessa medesima attenzione.
descubridor
00lunedì 25 giugno 2007 17:03
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:

Scritto da: Bicchiere mezzo pieno 25/06/2007 16.57


Non stiamo parlando delle pecore da cercare ma di pecore che sono già dentro l'ovile. Un po' di responsabilità personale ci vuole. E poi c'è anche il problema della legge dei grandi numeri. In proporizione ai cattolici laici i membri del clero sono davvero in numero piccolissimo. E' difficile prendersi cura di tutti con la stessa medesima attenzione.


No no.
Io parlavo proprio delle pecore dentro l'ovile.
Certo che ci vuole un po' di responsabilita' personale. Ma non tutta responsabilita' personale.
I primi pastori cristiani non suonavano campane. Andavano dalle pecore. E non mi pare fossero tantissimi.Mentre il gregge cresceva in fretta
Senzapadroni
00lunedì 25 giugno 2007 17:07
Re:

Scritto da: barnabino 25/06/2007 16.29

...e poi c'erano le marmotte che incartavano la cioccolata...



Peccato che non puoi capire i nostri sentimenti e li deridi. Ma ti posso assicuare che è così.


Barnabino quando vuoi fare l'ottuso ci riesci egregiamente, io non sto deridendo la tua fede nè la fede di nessuno è che quando parli della tua congregazione sembra che ste cose non esistano, nella tua questo non succede, nella tua son tutti belli e bravi e buoni, e magari gli ottusi li metti in riga per due!
Ma dai Bernabino fammi il piacere dai.
Anzi no ci trasferiamo tutti lì da te eh?
Anzi no guarda, dammi il nome dei tuoi anziani che quando gli diciamo che vai in internet a parlare con i disassociati come MPA ci facciamo tutti una grassa risata a ci teniamo tutti per mano come nei film di Cecil B. De Mille!
barnabino
00lunedì 25 giugno 2007 17:11

Per la CC la scomunica non prevede l'emarginazione dagli affetti ma l'esclusione del fedele dalla vita sacramentale



Nepure per i TdG la disassociazione prevede l'emarginazione dagli affetti. Si deve continuare ad amare il peccatore impenitente e, se necessario, dare la nostra vita per lui.

Ripeto: togliere il saluto e non pranzare con lui non significa escluderlo dagli affetti o ostracizzarlo. La persona è trattata sempre con gentilezza e dignità e i rapport famigliari restano immutati.

Semplicemente la scelta cosciente e volontaria di abbandonare l'organizzazione di Dio e di scegliere una condotta peccaminosa alla luce delle scritture porta delle conseguenze su cui le scritture sono chiare.

Ripeto, non è mancare di affetto l'evitare di avere rapporti di amicizia con una persona di cui non condivido la condotta, che influenza negativamente me a la mia famiglia e che dice chiaramente di disapprovare la mia religione. Si tratta di proteggersi da una influenza e condotta negativa. Non mi pare che evitare la compagnia a scopo di svago di "qualcuno chiamato fratello che è fornicatore o avido o idolatra o oltraggiatore o ubriacone o rapace" sia mancare di affetto, ma di una scelta responsabile e obbligata.

Se costui vuole la mia compagnia che decida di cambiare condotta e ritorni a Dio, perchè dovrei mettere in pericolo i miei principi? Per quale motivo un lupo vorrebbe stare con le pecore? Per rafforzarne la fede?

Ciao

barnabino
00lunedì 25 giugno 2007 17:19
Caro senzapadroni,


è che quando parli della tua congregazione sembra che ste cose non esistano, nella tua questo non succede, nella tua son tutti belli e bravi e buoni, e magari gli ottusi li metti in riga per due!



Si, nella mia zona queste cose non succedono e personalmente ho sempre visto i disassociati trattati con grande rispetto e gentilezza. Non li ho mai sentiti denigrare da nessuno e nei loro confronti sia io che tutti i miei fratelli sentuiamo un grande amore e desiderio di riaverli con noi, di nuovo a servire fedelmente Dio, la cosa che piùci da soddisfazione al mondo.


Anzi no guarda, dammi il nome dei tuoi anziani che quando gli diciamo che vai in internet a parlare con i disassociati come MPA ci facciamo tutti una grassa risata



Ecco la vera faccia dei nosri detrattori! Pianucolano perchè non si parla con i disassociati e quando lo si fa ecco che negano quello che diciamo, che ci accusano di vedere tutto "rosa", che vorrebbero parlare con gli anziani perchè ci diano una "strigliata" per... aver parlato con i disassociati.

Mi pare che qui i TdG diano prova di non essere "ottusi" e di essere persino pronti a stare sui margini pur di aiutare un ex fratello a tornare in sè, certi che cmq gli anziani hanno già fatto tutto il possibile, poichè a nessuno piace disassociare un fratello. Piuttosto gli "ottusi" sembrano i nostri detrattori che ci chiedono "vi prego, diventate come lo steriotipo che abbiano dipinto di voi, così possiamo criticarvi in pace!"

Ma fatemi il piacere!




giainuso
00lunedì 25 giugno 2007 17:27

Ti ripeto, perchè dovrei stare in compagni di una persona che in maniera aperta dice di voler violare i principi biblici? Evitare che un adultero stia con tua moglie o che un ladro incallito e dichiarato abbia le tue chiavi di casa ti sembra "ostracizzare" qualcuno? Evitare che un pedofilo abbia contatt con tuo figlio è "discriminarlo", poverino? Andare contro i "diritti umani"? Non credo proprio!

Ti ripeto, per quale motivo un peccatore dovrebbe voler stare in mia compagnia? Per quale motivo chi non condivide le mie dottrine vuol parlare con me? Perchè un lupo vuol stare in mezzo alle pecore



O mio Dio che esempi stupidi !!!!!!

Sto parlando di Diritti Umani con persone che confondono la libertà di coscienza con la pedofilia.

Ho altro da fare.
Vi saluto

Bruno
Ancientofdays
00lunedì 25 giugno 2007 17:29
A leggere certe cose , mi viene l'orticaria
Mr. B. , chiunque esso sia , e tutti coloro che la pensano come lui fanno davvero paura.
Come fanno paura tutti i fondamentalismi dotati di fede incrollabile che agitano la Bibbia, pardon una parziale e distorta visione della Bibbia, per giustificare le pratiche catartiche del loro movimento guidato da Dio.
E non vedono , o non vogliono vedere , oltre le proprie certezze assolute.

Che Dio ci scampi nei prossimi 3 o 4 secoli da questi illuminati.
Nei passati 2000 anni ha già fatto molto per far maturare il buon senso nella zucca dei più.

A proposito caro Mr. B: dove nelle Scritture che si agitano tanto e c'è scritto che chi fuma non deve essere considerato cristiano ? Non deve essere salutato? Non deve essere frequentato ?Deve essere dato al demonio ?

Vediamo un po'


(2 Giovanni 8-11) 8 Prestate attenzione a voi stessi, affinché non perdiate le cose per produrre le quali abbiamo operato, ma otteniate una piena ricompensa. 9 Chiunque va avanti e non rimane nell’insegnamento del Cristo non ha Dio. Chi rimane in questo insegnamento è colui che ha il Padre e il Figlio. 10 Se qualcuno viene da voi e non porta questo insegnamento, non ricevetelo in casa e non rivolgetegli un saluto. 11 Poiché chi gli rivolge un saluto partecipa alle sue opere malvage.




11 Ma ora vi scrivo di cessar di mischiarvi in compagnia di qualcuno chiamato fratello che è fornicatore o avido o idolatra o oltraggiatore o ubriacone o rapace, non mangiando nemmeno con un tal uomo.



Boh, non lo trovo. Ma allora non è tutta Scritturale questa prassi ?
I fumatori in quale categoria li facciamo rientrare ?
Gli apostati li abbiamo combinati con i pedofili.
E i fumatori ?
E quelli che accettano una trasfusione di sangue ?

Penso , caro Mr. B. , che certe prassi siano molto umane e molto poco divine. Dovresti almeno avere il coraggio di ammetterlo, perchè lo sai molto bene.
Bicchiere mezzo pieno
00lunedì 25 giugno 2007 17:30

Nessuno ha il diritto di impormi il saluto o l'invito a cena, nessuno ha il diritto di pretendere rapporti affettivi se non segue principi morali che non ledono la mia famiglie e la mia coscienza.



Invece il comportamento da adottare ti viene imposto dall’annuncio discriminatorio che viene recitato dal podio della sala. Dimmi una cosa se tale annuncio non venisse fatto tu ti preoccuperesti di stare lontano da quella persona?


Ripeto, non si vede perchè un lupo cerca "affetto" tra le "pecore".



Pima di tutto non è un lupo, ma una persona che ha bisogno di aiuto. Secondo, ha tutte le sue amicizie fra le ‘pecore’ perché i veri rapporti di amicizia se li è cuciti faticosamente, anno per anno, dentro la sala del regno. Perciò non chiede una cosa in più, ma chiede semplicmente quello che già aveva prima e che adesso gli viene negata.


Che scopo potrebbe aver il suo cercare "affetto"?



Che scopo aveva prima? Perché dovrebbe aver cambiato il suo scopo?


Perchè un ex fratello pedofilo vorrebbe la compagnia di mio figlio, pianucolando di non "ostracizzarlo"?



Se mi vai un esempio limite come questo allora potrei darti anche ragione. Sempre che comunque sia tu a scegliere e non perché temi che stando con lui rischieresti di essere a tua volta escluso dalla congregazione. Comunque non sono certo solo i pedofili che vengono emarginati. Anche chi decide di cambiar Chiesa a motivo delle sue lecite convinzioni viene emarginato come il pedofilo. Ecco è questo accostamento alla pedofilia che trovo alquanto irritante.


Perchè dovrei diventare amico di un "fratello" disassociato per truffa che non si è pentito?



‘Diventare’. Come le scegli bene le parole. Lo eri già suo amico! E non stiamo parlando, almeno io non lo sto facendo, di questi casi limite.


NOn si tratta di "discriminazione" ma di giusta difesa della propria integrità.



In questi casi limite ma non in tutte le casistiche che si vengono a delineare. Se io cambio Chiesa, che cosa ti sto facendo di male?


Paolo non parla di una eccezione ma ne fa una regola generale: "ora vi scrivo di cessar di mischiarvi in compagnia di qualcuno chiamato fratello che è fornicatore o avido o idolatra o oltraggiatore o ubriacone o rapace, non mangiando nemmeno con un tal uomo. Poiché spetta forse a me giudicare quelli di fuori? Non giudicate voi quelli di dentro, mentre Dio giudica quelli di fuori? Rimuovete l’[uomo] malvagio di fra voi"



Leggiti tutto il contesto iniziale della lettera per piacere. Lì sta parlando di uno scandalo che era scoppiato dentro la chiesa di Corinto e di cui i Corinti si facevano persino gloria. Erano soddisfatti di avere un peccatore di tale livello nelle loro fila e si gloriavano della sua presenza, Fra l’altro il rimuovere il fratello viene già fatto non facendolo partecipare alla vita sacramentale. Infatti non fa più parte della comunità ecclesiastica.


Inoltre ritieni, che ne sò, che un fratello che tranquillamente va a prostitute e poi corteggia le ragazzine della Sala sia meno "destabilizzante"?



E se un fratello va a prostitute, non viene pescato dagli anziani e poi fa la corte alle ragazzine, non è destabilizzante? Cambiamo la domanda ora: e se invece questo fratello va a prostitute ma non corteggia nessuna ragazzina quale è il concreto pericolo per le fanciulle della sala?


Solo i casi che danno pubblico scandalo?



I casi che sono realmente pericolosi per la Chiesa esattamente come quello descritto nei Corinti.


Paolo non fa distinzioni tra quel caso e il comportamento che la congregazione doveva aver in generale



Paolo conosceva molto bene l’esempio di Gesù il quale si associava con i peccatori per cercare di aiutarli. Quando io dico che non bisogna interrompere i rapporti di affetto mi riferisco a questo tipo di cose. I Corinti sicuramente sapevano che i peccatori andavano trattati con misericordia, avendo in mente l’esempio di Cristo. Però in effetti non tennero conto del pericolo a cui si esponevano. Ecco perché in quel caso particolare Paolo li spinse ada allontanare tale persona da loro. Stavano crollando spiritualmente.


tanto è vero che la scomunica era normalissima nella chiesa primitiva e nella testimonianza di tutti gli scrittori paleocristiani, non era una "eccezione" di quel caso di Corinto e ripete le sue istruzioni nella lettera a Tito e a Timoteo.



Ti ripeto che l’esclusione dalla vita sacramentale corrisponde all’esclusione dalla Chiesa di Cristo. I peccatori non vanno ostracizzati in tutto e per tutto ma bisogna far loro venire fame e sete di Dio mediante l’esclusione dalla funzioni spirituali.


Giovanni da istruzioni simili.



Che si applicano non a chi commette peccati come adulterio fornicazine et similia, ma a chi, come gli gnostici, non riconosceva Gesù Cristo venuto nella carne, ossia sminuiva la reale sofferenza fino alla morte di Gesù in favore di tutti gli uomini. Negando la sua incarnazione e dicendo che Gesù non aveva un vero corpo umano, gli gnostici bestemmiavano il valore del suo sacrificio redentore e dunque Giovanni, li definisce anticristi da evitare. Questo non ha nulla a che fare coi peccati di immoralità o assassinio e nemmeno con l’uscire da una Chiesa, ma solo ed esclusivamente con il rigetto dell’incarnazione di Cristo.


Non esiste nessun estremo, nè storico nè biblico, per contestualizzare la scrittura in maniera doversa da quella dei testimoni di Geova.



Tranne la ragionevolezza umana. Dimentichi inoltre tutti gli esempi in cui Gesù si associava con i peccatori. Se notiamo questo e valutiamo il caso di pubblico scalpore che caratterizzò la Chiesa di Corinto, è facile comprendere che quello era un gesto estremo per la difesa dei più deboli e non una regola universale.


La disassociazione è praticata solo quando esiste un pericolo concreto e non in altri casi,



Ah sì? Ma davvero? Io fumo e vengo disassociato. Che pericolo sto portando agli altri? E non mi venire a dire che così rischia di rovinare la vita degli altri perché un fumatore può tranquillamente fumare una sigaretta all’aperto dove non ci sono pericoli per nessuno.
Oppure cambio Chiesa mantenendo un comportamento retto e moralmente ineccepibile come facevo un tempo. Che problemi sto recando agli altri?


Non risulta comunque che gli apostoli stavano in amichevole compagnia di cristiani esplusi ed impenitenti per "aiutarli" o che lo facesse Gesù, che si recava dagli impenitenti per dare loro testimonianza ed invitarli a pentirsi.



Ma non risulta neanche il contrario. Inoltre l’esclusione dalla vita sacramentale è più che sufficiente per farlo tornare sui suoi passi. Deve tornare perché ama Dio o per ritrovare gli affetti mancati?


I disassociati non sono emarginati dunque, semplicemente stanno esercitando una loro scelta, quella di stare lontani dalla congregazione e dai suoi componenti.



Io non ho mai scelto di essere allontanato. Questa scelta mi è stata imposta. E non sono viene imposta a me ma anche a coloro che vorrebbero liberamente frequentarmi ma non possono farlo perché verrebbero sanzionati.


descubridor
00lunedì 25 giugno 2007 17:41
Re:

Scritto da: giainuso 25/06/2007 17.27

Ti ripeto, perchè dovrei stare in compagni di una persona che in maniera aperta dice di voler violare i principi biblici? Evitare che un adultero stia con tua moglie o che un ladro incallito e dichiarato abbia le tue chiavi di casa ti sembra "ostracizzare" qualcuno? Evitare che un pedofilo abbia contatt con tuo figlio è "discriminarlo", poverino? Andare contro i "diritti umani"? Non credo proprio!

Ti ripeto, per quale motivo un peccatore dovrebbe voler stare in mia compagnia? Per quale motivo chi non condivide le mie dottrine vuol parlare con me? Perchè un lupo vuol stare in mezzo alle pecore



O mio Dio che esempi stupidi !!!!!!

Sto parlando di Diritti Umani con persone che confondono la libertà di coscienza con la pedofilia.

Ho altro da fare.
Vi saluto

Bruno


Ecco vedi, tu sei una persona sicuramente colta e moderata ma fai un uso un po' troppo disinvolto di termini come idioti e adesso stupidi( gli esempi dirai tu, mica le persone).
Allora non che mi offenda ma se qualcuno ti prende in modi che possono darti l'idea come dire della contrapposizione non dargli subito di quello che vuole cercare lo scontro
Ciao e grazie
Bicchiere mezzo pieno
00lunedì 25 giugno 2007 17:42
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:

Scritto da: descubridor 25/06/2007 17.03

No no.
Io parlavo proprio delle pecore dentro l'ovile.
Certo che ci vuole un po' di responsabilita' personale. Ma non tutta responsabilita' personale.
I primi pastori cristiani non suonavano campane. Andavano dalle pecore. E non mi pare fossero tantissimi.Mentre il gregge cresceva in fretta



Quelli erano gli apostoli, che erano degli 'inviati' e avevano l'incarico di aprire nuove chiese come quello di controllare le chiese già aperte. ma non tutti i pastori sono apostoli.


Ora voi siete il corpo di Cristo, e individualmente membra. 28 E Dio ha posto i rispettivi [membri] nella congregazione, in primo luogo, apostoli; in secondo luogo, profeti; in terzo luogo, maestri; quindi opere potenti; quindi doni di guarigioni; soccorsi, capacità di dirigere, diverse lingue. 29 Non tutti sono apostoli, vero? Non tutti sono profeti, vero? Non tutti sono maestri, vero? Non tutti compiono opere potenti, è così? 30 Non tutti hanno doni di guarigioni, è così? Non tutti parlano in lingue, è così? Non tutti sono interpreti, vero? 31 Ma continuate a cercare zelantemente i doni maggiori. Eppure vi mostro una via che sorpassa tutte le altre.



Da come si può leggere chiaramente dai versetti non tutti ricorpivano lo stesso incarico. I maestri non sono la stessa cosa degli apostoli, in quanto sono stati messi al terzo posto, mentre gli apostoli al primo. I preti sono maestri non apostoli, onde per cui desiderare da loro gli stessi compiti che avevano gli apostoli è fuori da ogni logica.
Inoltre si continua a insistere sul fatto che l'interesse del singolo debba essere sollecitato dal maestro. Un minimo di interessamento per la Chiesa il singolo lo deve avere. Se non va a messa e non chiede al parroco quando ci sono le lezioni di catechismo, cosa dovrebbe fare il parroco telefonargli a casa? Ma ve l'immaginate con un gruppo folto di quasi 5000 credenti nel mio quartiere cosa dovrebbe fare ogni volta il mio parroco? Telefonare a tutti quelli che non si presentano a messa, ossia la bellezza di 4000 persone.

Mai pensato che la chiesa primitva non era organizzata con le campane che richiamavano i fedeli perchè i fedeli erano ancora pochi? Non ti sembra più pratica la campana per richiamarli tutti al raduno? La legge dei grandi numeri... ...la legge dei grandi numeri influenza anche le modalità di attuazione dei raduni cristiani.
barnabino
00lunedì 25 giugno 2007 17:42
Caro Bruno,


Sto parlando di Diritti Umani con persone che confondono la libertà di coscienza con la pedofilia



Ti ripeto, non vedo come la mia libertà di scegliere chi devo salutare e con chi sia profiquo stare a tavola possa configurarsi una violazione dei diritti umani.

Ho parlato di pedofilia per fare una esagerazione, ma penso che tu hai capito il proncipio, esarcitare il mio diritto di non stare in compagni di persone che non condividono la mia moralità e sono conrtro la mia religione non è una violazione dei diritti umani, ma un modo di esercitare la mia facoltà di decidere chi frequentare o meno.

Shalom

Senzapadroni
00lunedì 25 giugno 2007 17:55
Facciamo un esempio.
In tempo di elezioni prendo e me ne vado a votare.
Ma devo stare attenta di non dirlo perchè poi senò vengo disassociata.
Un giorno mi scappa di dire che sono andata a votare, senza per altro fare nessuna propaganda. Dico semplicemente che sono andata a votare. Punto e basta.
La cosa va nelle orecchie degli anziani e mi chiedono di pentirmi...(e di che?) non mi pento e vengo disassociata.
Tu non mi saluti più? Non posso più frequentare i miei amici di un tempo?
Ma dai...
descubridor
00lunedì 25 giugno 2007 18:02
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:

Scritto da: Bicchiere mezzo pieno 25/06/2007 17.42


Quelli erano gli apostoli, che erano degli 'inviati' e avevano l'incarico di aprire nuove chiese come quello di controllare le chiese già aperte. ma non tutti i pastori sono apostoli.


Ora voi siete il corpo di Cristo, e individualmente membra. 28 E Dio ha posto i rispettivi [membri] nella congregazione, in primo luogo, apostoli; in secondo luogo, profeti; in terzo luogo, maestri; quindi opere potenti; quindi doni di guarigioni; soccorsi, capacità di dirigere, diverse lingue. 29 Non tutti sono apostoli, vero? Non tutti sono profeti, vero? Non tutti sono maestri, vero? Non tutti compiono opere potenti, è così? 30 Non tutti hanno doni di guarigioni, è così? Non tutti parlano in lingue, è così? Non tutti sono interpreti, vero? 31 Ma continuate a cercare zelantemente i doni maggiori. Eppure vi mostro una via che sorpassa tutte le altre.



Da come si può leggere chiaramente dai versetti non tutti ricorpivano lo stesso incarico. I maestri non sono la stessa cosa degli apostoli, in quanto sono stati messi al terzo posto, mentre gli apostoli al primo. I preti sono maestri non apostoli, onde per cui desiderare da loro gli stessi compiti che avevano gli apostoli è fuori da ogni logica.
Inoltre si continua a insistere sul fatto che l'interesse del singolo debba essere sollecitato dal maestro. Un minimo di interessamento per la Chiesa il singolo lo deve avere. Se non va a messa e non chiede al parroco quando ci sono le lezioni di catechismo, cosa dovrebbe fare il parroco telefonargli a casa? Ma ve l'immaginate con un gruppo folto di quasi 5000 credenti nel mio quartiere cosa dovrebbe fare ogni volta il mio parroco? Telefonare a tutti quelli che non si presentano a messa, ossia la bellezza di 4000 persone.

Mai pensato che la chiesa primitva non era organizzata con le campane che richiamavano i fedeli perchè i fedeli erano ancora pochi? Non ti sembra più pratica la campana per richiamarli tutti al raduno? La legge dei grandi numeri... ...la legge dei grandi numeri influenza anche le modalità di attuazione dei raduni cristiani.


Ma scusa tu ti riferisci agli Apostoli che stavano con Gesu?
Certo che ci sono ruoli diversi nella congregazione, ora come allora.
Ma questo non toglie la responsabilita' del pastore nel pascere il gregge( che poi ci sia anche una responsabilita' del credente e' ovvio).
Sulle campane e' una tua opinione. Noi abbiamo raduni di 100000 persone e non si suonano campane.
E comunque dietro le campane ci sono altri aspetti e altri modi di intendere il cristianesimo
Bicchiere mezzo pieno
00lunedì 25 giugno 2007 18:05
Re:

Scritto da: Senzapadroni 25/06/2007 17.55
Facciamo un esempio.
In tempo di elezioni prendo e me ne vado a votare.
Ma devo stare attenta di non dirlo perchè poi senò vengo disassociata.
Un giorno mi scappa di dire che sono andata a votare, senza per altro fare nessuna propaganda. Dico semplicemente che sono andata a votare. Punto e basta.
La cosa va nelle orecchie degli anziani e mi chiedono di pentirmi...(e di che?) non mi pento e vengo disassociata.
Tu non mi saluti più? Non posso più frequentare i miei amici di un tempo?
Ma dai...



Cara senzapadroni, ma cosa fai? Non puoi proporre degli esempi che non collimano coi loro esempi limite e stereotipati (eh sì infatti non solo il disassociato è per forza un fornicatore ma ci deve pert forza provare anche con le ragazzine della congregazione). Ad ogni modo anche tu evidentemente sei pericolosa vero i fratelli se vengono a sapere che hai votato. Può darsi che li scandalizzi talmente tanto, venendo a sapere che hai votato, che finiscono iun ospedale per qualche trauma. [SM=g27987]

Ecco, l'esempio che ha fatto la senzapadroni è perfettamente pertinente. In questo caso, visto che non c'è nessun pericolo per nessunissimo fratello, perchè deve essere disassociata?
A me poi verrebbe in mente anche l'esempio dei compleanni. Se a casa mia, fra le mie pareti domestiche io festeggio i miei anni e gli anziani in qualche modo vengono a conoscenza del fatto, esigono il mio pentimento. Se non mi pento vengo disassociato.

Quale pericolo sono stato nei confronti della congregazione?
descubridor
00lunedì 25 giugno 2007 18:08
Re:

Scritto da: Senzapadroni 25/06/2007 17.55
Facciamo un esempio.
In tempo di elezioni prendo e me ne vado a votare.
Ma devo stare attenta di non dirlo perchè poi senò vengo disassociata.
Un giorno mi scappa di dire che sono andata a votare, senza per altro fare nessuna propaganda. Dico semplicemente che sono andata a votare. Punto e basta.
La cosa va nelle orecchie degli anziani e mi chiedono di pentirmi...(e di che?) non mi pento e vengo disassociata.
Tu non mi saluti più? Non posso più frequentare i miei amici di un tempo?
Ma dai...

Scusa Barnabino se mi intrometto
Eh no, non si risponde ad una domanda con un'altra domanda.
Questo lo faceva solo Gesu'
Quindi rispondi anche alla mia di domanda( se vuoi neh?)
Grazie
P.S.: Che poi l'adulterio sia considerato un caso limite mi fa sorridere. Sorridere per non piangere.
Ebbene si' , succede anche tra i moralissimi tdg.
Ebbene si', sono imperfetti.
Come voi.

[Modificato da descubridor 25/06/2007 18.12]

Senzapadroni
00lunedì 25 giugno 2007 18:12
Re: Re:

Scritto da: descubridor 25/06/2007 18.08
Scusa Barnabino se mi intrometto
Eh no, non si risponde ad una domanda con un'altra domanda.
Questo lo faceva solo Gesu'
Quindi rispondi anche alla mia di domanda( se vuoi neh?)
Grazie


Quale? quella delle corna?
Si ti rispondo più tardi ok? ora ho degli impegni improrogabili
Ciao [SM=g27987]
descubridor
00lunedì 25 giugno 2007 18:29
Re: Re: Re:

Scritto da: Senzapadroni 25/06/2007 18.12

Quale? quella delle corna?
Si ti rispondo più tardi ok? ora ho degli impegni improrogabili
Ciao [SM=g27987]


Leggero' la tua risposta al rientro da una breve vacanza.
Una cosa si e' persa nell'inserimento del mio ultimo post.
Che c'e' una differenza tra i tdg e altri
Che se un tdg cornifica e non si pente viene disassociato mentre altre confessioni religiose non fanno proprio niente( o quasi)
E il mio dilemma rimane.
Bicchiere mezzo pieno
00lunedì 25 giugno 2007 18:44
Re: Re: Re: Re:

Scritto da: descubridor 25/06/2007 18.29

Leggero' la tua risposta al rientro da una breve vacanza.



Buone vacanze allora! [SM=g27988] Approfittane per divertirti! [SM=g27988] Goditi queste belle giornate di sole splendente anche per me! Un po' t'invidio uffa, perchè pure io vorrei andare in vacanza. Invece me tocca aspettare fino ad Agosto. [SM=g28000]
barnabino
00lunedì 25 giugno 2007 18:47
Caro Bicchy,


Invece il comportamento da adottare ti viene imposto dall’annuncio discriminatorio che viene recitato dal podio della sala


Nell’annuncio è solo ricordato che quella persona non si è pentita ed ha deciso di lasciare i TdG per seguire una condotta contraria ai principi che io condivido. Non ci devo nulla di discriminatorio, si annuncia quella che è UNA SCELTA di quell’individuo.


se tale annuncio non venisse fatto tu ti preoccuperesti di stare lontano da quella persona?



No, perché sono conscio che seppure vedo una condotta negativa con l’aiuto dei fratelli sta tentando di cambiare condotta, non ha fatto alcuna scelta.


Prima di tutto non è un lupo, ma una persona che ha bisogno di aiuto



Una persona viene lungamente aiutata prima di essere disassociata, si arriva all’espulsione solo quando la persona deliberatamente decide di continuare a praticare il peccato.

Perché una persona che non vuole seguire le norme divine vorrebbe la mia compagni? Per edificarmi? Per aiutarmi a perseguire le vie di Geova e la sua organizzazione?


ha tutte le sue amicizie fra le ‘pecore’ perché i veri rapporti di amicizia se li è cuciti faticosamente, anno per anno, dentro la sala del regno



La scelta di interromperli è SUA e non MIA. E’ lui che decide di allontanarsi, di scegliere una condotta che non è compatibile con la mia morale e che non approvo. La mia amicizia è disponibile, a patto che ritorni a seguire norme che posso accettare, non posso essere amico di chi ritiene giusto rubare, fornicare, commettere adulatorio o truffare e continua a farlo tranquillamente.


Perché dovrebbe aver cambiato il suo scopo?



Perché ha DECISO di peccare in modo deliberato. Questo cambia le cose: perchè una persona disassociata per truffa vuole stare con me?


non chiede una cosa in più, ma chiede semplicmente quello che già aveva prima e che adesso gli viene negata


Non gli si nega niente, sono cambiate le circostanze, è lui che non vuole essere più mio amico, che non vuole condividere i miei alti principi. Non vedo ragione di abbassarli per stare con qualcuno che si professa apertamente contro i principi divini.


Sempre che comunque sia tu a scegliere e non perché temi che stando con lui rischieresti di essere a tua volta escluso dalla congregazione.



Senti, ma per chi ci prendi? Per gente che non è in grado di scegliere? Non abbiamo paura del boia e avremmo paura di essere disassociati? La nostra decisione di non salutare i disassociati è determinata da una scelta scritturale


Diventare’. Come le scegli bene le parole. Lo eri già suo amico



Perché dovrei “rimanere” amico di una persona che non condivide più gli stessi alti principi della Bibbia? Perché rimanere amico di un rapace, ladro, oltraggiatore, adultero? Perché lui essere mio amico non cerca di cambiare in meglio? E’ lui che si allontana e non io.


Se io cambio Chiesa, che cosa ti sto facendo di male?



Stai portando un Cristo che non è quello di cui parlano le scritture, ma un Cristo trino e con tutto il suo corredo di santi e madonne. Per me l’impurità spirituale è più grave di quella materiale, non voglio averci nulla a che fare.


Lì sta parlando di uno scandalo che era scoppiato dentro la chiesa di Corinto e di cui i Corinti si facevano persino gloria.



Ti ripeto, Paolo generalizza il concetto e dice che gli anziani devono essere giudici. Stesse istruzioni vengono date a Tito e Timoteo e simili le traviamo nelle lettere di Giovanni. A me pare evidente, non dice che era da limitare a quel singolo caso.

Che la situazione fosse di scandalo non vedo come possa far pensare che Paolo non avrebbe espulso il peccatore impenitente, visto che dice che un po’ di lievito fa fermentare la massa.


Fra l’altro il rimuovere il fratello viene già fatto non facendolo partecipare alla vita sacramentale


Dice di non mischiarsi, e non solo di escluderlo dal culto, dice inoltre di non mangiare con lui, senza far riferimento a nessuno pseudoliturgia. Non si parla di vita sacramentale ma di vita di congregazione, in 2 Tessalonicesi 3:6 dice “Ora vi diamo ordini, fratelli, nel nome del Signore Gesù Cristo, di ritirarvi da ogni fratello che cammina disordinatamente”. Dunque si tratta di una azione volta a stare lontano del trasgressore al fine di farlo pentire.


I casi che sono realmente pericolosi per la Chiesa esattamente come quello descritto nei Corinti



Ogni peccato è destabilizzante, il peccatore impenitente crea problemi alla congregazione e ad ogni cristiano, non c’è bisogno che si arrivi allo scandalo pubblico. Paolo dice: “vi scrivo di cessar di mischiarvi in compagnia di qualcuno chiamato fratello che è fornicatore o avido o idolatra o oltraggiatore o ubriacone o rapace, non mangiando nemmeno con un tal uomo”. Chi ruba non è meglio di chi oltraggia, chi tradisce la moglie non è meglio di chi truffa il prossimo. Il peccatore va aiutato a cambiare e se persiste deve essere disassociato.



Gesù il quale si associava con i peccatori per cercare di aiutarli


Lo facciamo anche noi TdG, non vedo cosa c’entri con la disassociazione.


Però in effetti non tennero conto del pericolo a cui si esponevano. Ecco perché in quel caso particolare Paolo li spinse ada allontanare tale persona da loro. Stavano crollando spiritualmente

.

Per questo che DOPO aver mostrato misericordia i peccatori IMPENITENTI vengo espulsi.


peccatori non vanno ostracizzati in tutto e per tutto ma bisogna far loro venire fame e sete di Dio mediante l’esclusione dalla funzioni spirituali


NOI NON OSTRACIZZIAMO NESSUNO, TE LO VUOI METTERE IN TESTA?

Noi li escludiamo dal solo saluto e dal cenare con noi, essi hanno la possibilità di frequentare le adunanze, di aver aiuto spirituale e di pervenire al pentimento. Seguiamo le istruzioni degli apostoli: non ci mischiamo con loro, non pranziamo con loro e non lo salutiamo. E’ il disassociato che si allontana. La scelta e sua non nostra.


Che si applicano non a chi commette peccati come adulterio fornicazine et similia, ma a chi, come gli gnostici, non riconosceva Gesù Cristo venuto nella carne, ossia sminuiva la reale sofferenza fino alla morte di Gesù in favore di tutti gli uomini.


Che non si applica a il peccato in generale è una affermazione ridicola, anche qui Giovanni ampia il concetto a qualunque contaminazione della retta dottrina. Ritieni che si dovessero solo evitare solo gli gnostici e non quelli che volevano imporre la circoncisione, per esempio? Oppure che fosse normale mostrare ospitalità a quanti rubavano, oltraggiavano e facevano riti sessualmente depravati? E’ assolutamente ridicolo, qui Giovanni da una linea di condotta generale per conservare la purezza della fede cristiana.


Dimentichi inoltre tutti gli esempi in cui Gesù si associava con i peccatori



A parte che filologicamente è ridicolo fare un esempio del genere, poiché non era stata fondata la chiesa, comunque i TdG non hanno nessun problema ad aiutare i peccatori, qui parliamo di persone che sono detti fratelli e non seguono le norme della chiesa di Cristo, peccatori impenitenti che persistono nel peccato senza voler cambiare. Intesi?


Io fumo e vengo disassociato. Che pericolo sto portando agli altri?


Stai andando contro un principio scritturale, nuoci a te stesso, sei indisciplinato, orgoglioso, privo di padronanza, sei un cattivo esempio per i giovani ed i deboli, non hai rispetto per la vita… ti basta?


cambio Chiesa mantenendo un comportamento retto e moralmente ineccepibile come facevo un tempo


Perché? Gli gnostici facevano del male a qualcuno? Erano solo dispute cristologiche... non è che erano diventati immorali! Eppure non si doveva neppure salutarli! Pensa un pò uno che si inchina davanti alle statue della madonna e crede che dio fatto di tre pezzi!


Inoltre l’esclusione dalla vita sacramentale è più che sufficiente per farlo tornare sui suoi passi


Infatti, noi li escludiamo dal godere del privilegio di far parte della più bella organizzazione del mondo, finchè non ritorna in sé!


Questa scelta mi è stata imposta


Pentiti dei tuoi peccati, sei tu che scegli cosa essere e diventare. Il fatto che penso di essere giusto mi fa pensare molte cose!




giainuso
00lunedì 25 giugno 2007 19:09
x Desc

Ecco vedi, tu sei una persona sicuramente colta e moderata ma fai un uso un po' troppo disinvolto di termini come idioti e adesso stupidi( gli esempi dirai tu, mica le persone).
Allora non che mi offenda ma se qualcuno ti prende in modi che possono darti l'idea come dire della contrapposizione non dargli subito di quello che vuole cercare lo scontro
Ciao e grazie




Hai ragione,ho perso la mia proverbiale calma e moderazione. [SM=g27988]

Come si dice :" Chi pensa di stare in piedi badi di non cadere".

Chiedo scusa,è che mi sembra di parlare con un muro di gomma ; quello che vorrei è solo che voi comprendiate lo stato d'animo di chi riceve ,a suo avviso ingiustamente , la disciplina dell'ostracismo , ma evidentemente proprio non riesco ,neppure con i miei esempi , a suscitare un moto empatico.

Vi saluto di nuovo,non avendo più nulla da dire. [SM=x511458]

Ciao
Bruno

[Modificato da giainuso 25/06/2007 19.10]

Bicchiere mezzo pieno
00lunedì 25 giugno 2007 20:00
Caro Barnabino,


Nell’annuncio è solo ricordato che quella persona non si è pentita ed ha deciso di lasciare i TdG per seguire una condotta contraria ai principi che io condivido. Non ci devo nulla di discriminatorio, si annuncia quella che è UNA SCELTA di quell’individuo.



Se vai a leggere nel libro Organizzati i capitoli dedicati alla disassociazione e alla dissociazione viene indicato che dal quel momento in poi la persona non deve più venire salutata. Perciò l’annuncio non solo serve a definire lo status quo del fratello ma serve a incitare gli altri su quale comportamento devono tenere.


No, perché sono conscio che seppure vedo una condotta negativa con l’aiuto dei fratelli sta tentando di cambiare condotta, non ha fatto alcuna scelta.




Quindi così stai ammettendo che è l’annuncio a determinarti cosa devi o non devi fare. In altre parole stai dando ragione a me. Perciò non si può parlare di tua scelta. La scelta avviene quando io ho diverse opzione fra cui scegliere. Se ne ho solo una non si tratta di scelta ma di imposizione.



Perché una persona che non vuole seguire le norme divine vorrebbe la mia compagni? Per edificarmi? Per aiutarmi a perseguire le vie di Geova e la sua organizzazione?



Ma sai cos’è l’amicizia? L’amicizia non ha uno scopo secondario. L’amicizia è uno spontaneo rapporto di affetto dato dal semplice volersi bene. Se contemporaneamente poi ne vengono dei benefici bene altrimenti l’amicizia rimane comunque valida. Una volta mi hai detto che tu hai diversi amici anche fuori dai Tdg. Bene, in che modo ti edificano? In che modo ti aiutano a perseguire le vie di Geova e della sua organizzazione? Le tue domande a me sembrano capziose perché pilotano l’argomento su precise posizioni senza volerlo analizzare tutto.


La scelta di interromperli è SUA e non MIA.



Ha detto che non vuole più essere salutato? Ha detto che vuole vedersi essere messo da parte per il suo peccato? Immagino che per sapere se voleva che i contatti fossero interrotti tu glielo abbia chiesto direttamente, nevvero?


E’ lui che decide di allontanarsi, di scegliere una condotta che non è compatibile con la mia morale e che non approvo.



Il suo allontanamento è simbolico mentre voi lo allontanate nel piano materiale, cosa che lui non ha assolutamente scelto. Che poi, se fosse una scelta del peccatore, non dovrebbero esserci in giro tanti ex-Tdg che si lamentano di essere emarginati. Anzi dovrebbero essere felici, o mi sbaglio?


La mia amicizia è disponibile, a patto



In altre parole imponi su di lui il tuo punto di vista, altrimenti lo tieni distante da te. Ma cosa succederebbe a voi Tdg se i cattolici facessero davvero così con tutti voi che avete rinnegato la Chiesa di Cristo per seguire una Chiesa, dal punto di vista cattolico, apostata? Come potreste predicare se vi evitano? E come ti sentiresti tu se non ti permettessero di parlare solo perché hai cambiato presa di posizione dottrinale?


Perché ha DECISO di peccare in modo deliberato. Questo cambia le cose: perchè una persona disassociata per truffa vuole stare con me?



A parte che il giudizio dell’impenitenza del peccatore sta agli anziani che essendo fallibili possono anche sbagliare, ma al di là di questo, chi ti dice che vuole rubare anche a te? Non è lasciarsi avvincere dal pregiudizio nei suoi confronti questo?


Non gli si nega niente, sono cambiate le circostanze, è lui che non vuole essere più mio amico, che non vuole condividere i miei alti principi.



E con gli amici cattolici come fai? Loro non condividono i tuoi stessi principi eppure sono tuoi amici. Come fai a mantenerteli amici visto che non hanno la tua stessa posizione? Inoltre qui non stiamo parlando solo di peccatori chiari, come fornicatori, adulteri o pedofili, qui stiamo parlando anche di gente che cambia semplicemente religione. Chi ti dice che non segua i tuoi stessi principi morali anche se è di un’altra parrocchia? In tal caso perché negargli la propria amicizia?


Senti, ma per chi ci prendi? Per gente che non è in grado di scegliere? Non abbiamo paura del boia e avremmo paura di essere disassociati? La nostra decisione di non salutare i disassociati è determinata da una scelta scritturale



Ci? Plurale maiestatis adesso? [SM=g27987]
Guarda che io sto parlando di quei fratelli che non avrebbero nulla da obiettare nel voler frequentare degli ex ma che non lo fanno per paura di ritorsione. Inoltre se l’unico comportamento da adottare è solo l’allontanamento senza altre possibili alternative come si fa a dire di aver fatto una scelta?


Perché dovrei “rimanere” amico di una persona che non condivide più gli stessi alti principi della Bibbia? Perché rimanere amico di un rapace, ladro, oltraggiatore, adultero? Perché lui essere mio amico non cerca di cambiare in meglio? E’ lui che si allontana e non io.



Per lo stesso motivo per cui non negheresti la tua amicizia ad altri cattolici. Inoltre io non sto dicendo che bisogna per forza essere pappa e ciccia come prima. Sto parlando unicamente delle normali convenzioni di rapporto interpersonale come un saluto o una visita di cortesia a casa. E’m certo che i rapporti non saranno più come prima ma interromperli del tutto è sbagliato. La pecora potrebbe tornare non perché ama Dio ma perché senza la sua fratellanza mondiale non riesce a vivere.


Stai portando un Cristo che non è quello di cui parlano le scritture,



Casomai sto portando un Cristo che non è secondo quello che tu credi dicano le Scritture. Inoltre io non porto proprio nulla. Si può parlare amichevolmente del più e del meno su tantissimi svariati argomenti. Possibile che bisogni parlare per forza solo di Bibbia? Inoltre questo Cristo diverso è lo stesso che ti portano le persone che incontri andando sul territorio. Cosa dovresti fare allora evitarle? Oppure è tuo preciso compito da cristiano ricondurle su quella che tu ritieni essere la giusta strada? Anche i peccatori devono essere riportati sulla giusta strada, perciò necessitano considerazione.


Dice di non mischiarsi, e non solo di escluderlo dal culto, dice inoltre di non mangiare con lui, senza far riferimento a nessuno pseudoliturgia.



Ehm, mai pensato che l’invito a non mangiare col peccatore fose un riferimento all’escluderlo dal pasto eucaristico? Oppure pensi che al tempo dei primi cristiani dentro le comunità si organizzavano dei picnic?


Non si parla di vita sacramentale ma di vita di congregazione, in 2 Tessalonicesi 3:6 dice “Ora vi diamo ordini, fratelli, nel nome del Signore Gesù Cristo, di ritirarvi da ogni fratello che cammina disordinatamente”.



Anche questa scrittura se la leggi nel contesto sta parlando di coloro che non seguendo l’esempio degli apostoli non andavano a lavorare ma mangiavano gratuitamente il cibo degli altri (ogni riferimento ai sorveglianti viaggianti è puramente casuale). Era questo il senso di ‘camminare disordinatamente’, perciò non ha nulla a che vedere con i peccatori. Fra l’altro questa scrittura non viene usata nemmeno da voi Tdg per indicare i peccatori ma semmai i fratelli che meritano la segnatura dal podio. Quindi non capisco proprio perché me la citi.


Ogni peccato è destabilizzante,



Su questo avrei tantissimo da ridire. I peccati contro se stessi destabilizzano semmai solo la persona stessa del peccatore ma non sono di intralcio per la fede degli altri se non sono pubblici.


Paolo dice: “vi scrivo di cessar di mischiarvi in compagnia di qualcuno chiamato fratello che è fornicatore o avido o idolatra o oltraggiatore o ubriacone o rapace, non mangiando nemmeno con un tal uomo”.



Sì ma qui non parla di allontanamento nei rapporti affettivi ma di esclusione dalla vita sacramentale. Infatti la citazione sul mangiare è un chiaro riferimento al pasto eucaristico.


NOI NON OSTRACIZZIAMO NESSUNO, TE LO VUOI METTERE IN TESTA?



Intendevo dire che rompendo gli affetti lo emarginate e rischiate di farlo tornare non perché si è ravveduto delle sue azioni ma per recuperare il rapporto di affetto che aveva prima. Perciò non viene aiutato. E le lamentele di tantissime ex-Tdg sono la prova che nella stragrande maggioranza delle volte questa attuazione della disassociazione ottiene l’effetto contrario invece di aiutare.


Che non si applica a il peccato in generale è una affermazione ridicola, anche qui Giovanni ampia il concetto a qualunque contaminazione della retta dottrina.



Ma quando mai.
Lì parla esplicitamente della negazione dell’incarnazione di Cristo. L’allargamento ce lo vuoi mettere tu per farti tornare i conti. Gli apostati o gli anticristi sono coloro che sviliscono il sacrificio di riscatto di Gesù dichiarando che egli non è morto in carne. Punto. Il resto è un di più che la Scrittura non autorizza.


Ritieni che si dovessero solo evitare solo gli gnostici e non quelli che volevano imporre la circoncisione, per esempio?



Esatto. Perché gli apostati sono i negatori del sacro mistero dell’incarnazione non tutti coloro che si discostano dall’insegnamento apostolico. Esiste una certa differenza fra anticristi e eretici.


Oppure che fosse normale mostrare ospitalità a quanti rubavano, oltraggiavano e facevano riti sessualmente depravati?



Ma quale ospitalità scusa. Ho mai parlato di ospitalità. Io parlo dei normali rapporti interpersonali. Il saluto e il prendere un caffè. Non ho mica detto che il peccatore dev’essere il tuo migliore amico. Perché porti sempre degli esempi estremi?


A parte che filologicamente è ridicolo fare un esempio del genere, poiché non era stata fondata la chiesa, comunque i TdG non hanno nessun problema ad aiutare i peccatori, qui parliamo di persone che sono detti fratelli e non seguono le norme della chiesa di Cristo, peccatori impenitenti che persistono nel peccato senza voler cambiare. Intesi?



Il fondamento della Chiesa di Cristo inficia l'esempio che il ministero di Cristo ha dato? [SM=g27993]
Questa mi giunge nuova. Poi vorrei ricordarti che Gesù trattava con Israeliti peccatori impenitenti, i quali non seguivano la Legge di Mosè che ben conoscevano. Ad ogni modo resta il fatto che la rottura dei vincoli affettivi non aiuta ad avere fame e sete di Dio ma semmai è l’esclusione dai privilegi e dalle attività spirituali che raggiunge questo scopo.


Stai andando contro un principio scritturale, nuoci a te stesso, sei indisciplinato, orgoglioso, privo di padronanza, sei un cattivo esempio per i giovani ed i deboli, non hai rispetto per la vita… ti basta?



Anche quando mi masturbo vado contro un principio scritturale, nuocio a me stesso, sono indisciplinato, orgoglioso, privo di padronanza, cattivo esempio per i giovani, ecc, eppure non vengo disassociato. Come mai? Allora perché per il fumatore misura drastica e per il pippaiolo invece tolleranza?


Perché? Gli gnostici facevano del male a qualcuno?



Perchè è un comando della Parola di Dio. E’ stato Giovanni a definire anticristi i rinnegatori del Cristo venuto in carne e non tutti gli altri, non io. Se vuoi prendertela con qualcuno, prenditela con Giovanni. Io sto a quello che leggo nella Scrittura. Negare l’incarnazione di Gesù è un peccato molto più grave della fornicazione, dell’adulterio o di un altro tipo di eresia dottrinale.


Infatti, noi li escludiamo dal godere del privilegio di far parte della più bella organizzazione del mondo, finchè non ritorna in sé!



Il che non è esclusione dalla sola vita sacramentale ma anche dagli affetti. Non è perciò la stessa cosa come stai cerando di far capire.


Pentiti dei tuoi peccati, sei tu che scegli cosa essere e diventare.



Ma io non ho peccato! E’ questo il punto che non capisci! Io sono stato giudicato un disgraziato senza aver fatto alcunché di male. Non ho nemmeno rigettato l’incarnazione di Cristo, l’unico motivo per cui avrei potuto essere forse emarginato. Non ho fatto nulla di nulla eppure vengo disciplinato. Ricevo una punizione da un’autorità che non riconosco. Ma la mia dignità di credente, qui dov’è? Sarà m,eglio cercarla a 'Chi l'ha visto'.








Ancientofdays
00martedì 26 giugno 2007 10:53
Re:

Scritto da: barnabino 25/06/2007 18.47

NOI NON OSTRACIZZIAMO NESSUNO, TE LO VUOI METTERE IN TESTA?

Noi li escludiamo dal solo saluto e dal cenare con noi, essi hanno la possibilità di frequentare le adunanze, di aver aiuto spirituale e di pervenire al pentimento. Seguiamo le istruzioni degli apostoli: non ci mischiamo con loro, non pranziamo con loro e non lo salutiamo. E’ il disassociato che si allontana.La scelta e sua non nostra.




E già , mi ricorda la battura : non sono mica io ad essere razzista, sono loro che sono meridionali !!

Mr. B. sei un mito.
Ancientofdays
00martedì 26 giugno 2007 11:07
Re:

Scritto da: Bicchiere mezzo pieno 25/06/2007 20.00




Non si parla di vita sacramentale ma di vita di congregazione, in 2 Tessalonicesi 3:6 dice “Ora vi diamo ordini, fratelli, nel nome del Signore Gesù Cristo, di ritirarvi da ogni fratello che cammina disordinatamente”.



Anche questa scrittura se la leggi nel contesto sta parlando di coloro che non seguendo l’esempio degli apostoli non andavano a lavorare ma mangiavano gratuitamente il cibo degli altri (ogni riferimento ai sorveglianti viaggianti è puramente casuale). Era questo il senso di ‘camminare disordinatamente’, perciò non ha nulla a che vedere con i peccatori. Fra l’altro questa scrittura non viene usata nemmeno da voi Tdg per indicare i peccatori ma semmai i fratelli che meritano la segnatura dal podio. Quindi non capisco proprio perché me la citi.







Questo è interessante, Bicchiere.
Non avevo mai letto nel contesto 2 Tessalonicesi capitolo 3.
Solitamente viene citato solo il versetto che serve di supporto alla segnatura di qualcuno.

Anche se vado un pelino OT, leggendo tutto il capitolo si capisce che
1) i disordinati erano quelli che mangiavano a sbafo,non lavorando e non producendo reddito.
2) Paolo aveva lavorato , dando l'esempio
3) I disordinati andavano "segnati" e ammoniti
Ogni riferimentio a certi "sorveglianti viaggianti" è puramente voluto ...
Senzapadroni
00martedì 26 giugno 2007 12:06
Re: Re: Re:

Scritto da: descubridor 25/06/2007 16.00

Cara Senzapadroni.
Facciamo un caso concreto al di la' delle indicazioni bibliche che esistono e basta leggerle.
Mettiamo che tuo marito e mia moglie( se li abbiamo) vadano a letto insieme e poi , non contenti, vadano a vivere insieme.
Ci hanno cornificato. Se non si pentono e perseverano vengono disassociati( tralasciamo per un momento il nostro diritto di rifarci eventualmente una famiglia , cosa che come sai i tdg permettono in questo caso)
Se io non voglio aver piu' niente a che fare e cioe' non mangiare piu' con quell'uomo , ridere( di cosa poi) con lui e simili amenita' violerei i diritti fondamentali dell'uomo?
E se anche i miei fratelli non volessero andare a fare gite, suonare la chitarra con lui e fare allegri pic-nic , violerebbero i diritti fondamentali dell'uomo?



Ho pensato molto su questa faccenda Desc, mi sono messa nei panni di una donna tradita, ingannata, ferita, ho pensato a come potrebbe essere la mia reazione a tutto questo.
Forse tanta rabbia iniziale, forse al principio avrei cercato di vendicarmi in qualche modo facendogliela pagare cara.
Forse avrei cercato di riconquistarmi mio marito con tutti i mezzi, usando tutti i mezzi che una donna ha a disposizione, compresa la pazienza, la tenerezza, l'amore.
Avrei fatto lunghe ed accorate preghiere a Geova, avrei chiesto il suo aiuto al'appoggio anche solo per affrontare con dignità questa sporca faccenda.
Ma alla fine di tutto questo mi sono chiesta : ma gli anziani cosa c'entrano in questa intima e privata questione?
Dove colloco gli anziani in questo problema? Me lo sono chiesto tante volte, credimi, non li vedo personalmente come personaggi-cardine di questo fatto.
Forse si sarebbero intromessi inopportunamente tra me e mio marito, supponendo, criticando, usando frasi fatte e scontate per spingere mio marito verso di me. Forse lui di primo acchito annuirebbe, per mettere a tacere le insistenze, forse inutilmente.
Personalmente avrei fatto molte cose, ma una cosa certo non avrei mai fatto, ed è quella di chiedere per lui l'allontanamento e la disassociazione e quel che è peggio l'"appoggio", l'ingerenza e l'intromissione di tutta la congregazione. Perchè? Perchè poi avrei reso i due "rei" come "martiri" e "vittiime" di un'impulso momentaneo e passeggro vedendolo trasformare in una passione che solo il senso del proibito, la colpa ed il senso del peccato avrebbe poi modificato in una situazione statica da cui, forse in una mente orgogliosa, sarebbe poi stato difficile uscirne o fare marcia indietro. Mi sarei sentita come una vittima passiva che doveva sostenere la sua "parte"davanti a tutti, davanti agli insistenti "consigli"delle mogli degli anziani eccetera eccetera. Da questa storia ne saremmo usciti tutti a pezzi.
Cosa che capita normalmente senza mettere in mezzo nessuno, figuriamoci poi quando ci si mette tutta una congregazione.
Sono questioni pivate Desc, molto private e non vedo propio come un corpo di anziani possa intromettersi in questa faccenda così privata.
Una cosa però so con certezza, ed è che non vorrei certo vederli nella mia stessa congregazione, belli sorridenti e felici dopo le sofferenze subite. Chiederei per lo meno di cambiare congregazione. O io o loro.
Comunque la disassociazione sarebbe una ben magra soddisfazione per me e certamente non l'invocherei "per amore suo" e nè tanto meno per amore dell'altra.
Buona vacanza Desc! [SM=x511460]
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