Generato o creato: qual è la differenza?

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Seabiscuit
00venerdì 28 ottobre 2005 16:15
A coloro che aderiscono al pensiero che Gesù Cristo sia generato e non creato vorrei porre le seguenti domande:
Qual'è l'effettiva differenza dei due verbi?
Perchè di Cristo non si potrebbe dire che è stato "creato", quando le Scritture lo definiscono: "il principio della creazione di Dio"(Apo.3:14) o "il primogenito della creazione"? (Col.1:15)
Gli scrittori biblici attribuivano a queste due parole significati diversi?


Ho consultato un dizionario per verificare se c'è una differenza fra i due verbi generare e creare, ecco cosa spiega il Garzanti:

Definizione di generare
far nascere, dare vita a un individuo della stessa specie: Isacco generò Giacobbe; il seme genera la pianta | (estens.) dar vita in genere: l'Italia ha generato musicisti insigni

Definizione di creare
fare, produrre dal nulla; dare origine e vita: Dio ha creato l'uomo ' (estens.) dar forma, ideare, inventare: creare un'opera d'arte; creare nuovi modelli per la collezione primavera-estate

In base a queste definizioni non riesco a distinguerne una differenza.

Voi?
Polymetis
00sabato 29 ottobre 2005 00:43
“Perchè di Cristo non si potrebbe dire che è stato "creato", quando le Scritture lo definiscono: "il principio della creazione di Dio"(Apo.3:14)”

Per l’ennesima volta commentare a partire dall’italiano versetti scritti in greco può far prendere cantonate.Il termine greco arché indica principalmente l’origine, la fonte, la causa di qualcosa, non il primo di una serie( sebbene anche il secondo significato sia attestato in maniera enormemente inferiore alla prima accezione). Ap 3,14 indica Gesù quale principio della creazione in quanto fonte di essa. Un commento di Claudio Forte sulla vicenda mi sembra particolarmente divertente: “Ma non tutte le ciambelle riescono col buco, e a forza di manipolare qua, aggiungere e togliere la, si finisce per darsi la classica zappa sui piedi: se infatti il termine archè riferito a Gesù dimostrasse che Egli è una creatura, allora lo stesso termine in Ap 1,8 e 22,13 (che secondo il CD si riferiscono a Geova) dovrebbe dimostrare che anche Geova è una creatura, il che è palesemente assurdo!”
Che arché indichi l’origine e non il primo di una serie lo sa qualunque liceale. Nessuno ricorda le domande dei filosofi della physis sull’origine del mondo e le varie risposte? Per Anassimandro l’arché era l’apeiron, per Talete l’acqua, per Anassimene invece tutto derivava dall’aria, e via dicendo. Se vi interessa uno studio sulla parola arché vi posso consigliare un libro prodotto dai docenti di filosofia antica dell’università di Venezia che ha un intero capitolo dedicato alla questione.

"il primogenito della creazione"? (Col.1:15)”

Inutile ripetere cose già dette, prova qui:
digilander.libero.it/domingo7/IL%20FIGLIO%20PRIMOGENITO%20E%20UNIGE...

“ecco cosa spiega il Garzanti”

I dizionari si citano per autore

“In base a queste definizioni non riesco a distinguerne una differenza.”

Eppure è scritta chiara e tonda. Mentre la creazione è ex nihilo, ossia dal nulla, la generazione è quelle che a fatto nascere te, ossia il dare la vita ad un individuo della stessa specie. Questo sito spiega la nostra posizione: digilander.libero.it/domingo7/GENERATO%20NON%20CREATO.htm

Ciao
peraskov
00sabato 29 ottobre 2005 10:54
ma occorrono i dizionari?

In base a queste definizioni non riesco a distinguerne una differenza.




Io non credo che occorrano i dizionari per spiegare una differenza che anche l'uomo comune meno acculturato capirebbe.

Se generato fosse uguale a creato, tu in pratica stai dicendo che Dio non è l'unico creatore, ma ci sono miliardi di creatori, visto che i nostri genitori ed i genitori dei genitori, ci hanno "creato". [SM=g27993]


husband70
00sabato 29 ottobre 2005 14:14
Giusto, siamo stati generati, ma prima di essere generati esistevamo? Non mi sembra proprio.

Pertanto anche Gesù non esisteva prima di essere generato.

D'altra parte il fatto che Gesù sia stato generato da tempi eterni non mi convince affatto, se uno è sempre esistito in che senso sarebbe stato generato? Quando sarebbe stato generato? L'unica risposta sarebbe: mai.

E allora Gesù non è neppure generato, cioè nè creato nè generato.

Non è nè principio della creazione ma cocreatore, non è primogenito ma padre anche lui.

E non dimentichiamoci che dobbiamo pure definire se lo Spirito Santo sia stato creato, generato o cos'altro.

A me comunque mi sembra tutto un arrampicarsi sugli specchi.


Saluti.
Polymetis
00sabato 29 ottobre 2005 14:28
“ma prima di essere generati esistevamo?”

Come già detto la creazione è ex nihilo, la generazione no. Tu vieni da materia, ciò che ha inghiottito tua madre durante la gravidanza si è trasformato nelle tue cellule, non vieni da nulla giacché in natura nulla si crea e nulla si distrugge ma tutto si trasforma.

“Pertanto anche Gesù non esisteva prima di essere generato.”

Gesù non esisteva “prima” di essere generato? Ma di che “prima” parli se senza di Cristo “nulla è stato fatto di tutto ciò che esiste”(Gv 1,3) e dunque anche il tempo è opera sua? La generazione di Cristo avvenne ab aeterno, da prima che il tempo fosse, non è mai esistito un tempo in cui Cristo non fosse per la semplice ragione che il tempo non c’era.

“D'altra parte il fatto che Gesù sia stato generato da tempi eterni non mi convince affatto, se uno è sempre esistito in che senso sarebbe stato generato?”

Quando dici “sempre esistito” tu hai in mente un tempo infinito all’indietro, ma non è questo che si intende, bensì l’assenza di tempo.

“non è primogenito ma padre anche lui.”

E dove l’avresti evinto?

“Spirito Santo sia stato creato, generato o cos'altro.”

Procede dal Padre e dal Figlio.

“me comunque mi sembra tutto un arrampicarsi sugli specchi.”

Se Dio fosse di facile comprensione sarebbe la prova che non è Dio ma un’invenzione degli uomini, fatto a misura della nostra mente. Sta scritto: “Puoi forse scandagliare le profondità di Dio,
arrivare a conoscere appieno l'Onnipotente? Si tratta di cose più alte del cielo;
tu che faresti? Di cose più profonde del soggiorno dei morti; come le conosceresti?” (Giobbe 11,7-8 )

Ad maiora

[Modificato da Polymetis 29/10/2005 14.30]

libero1978
00domenica 30 ottobre 2005 00:51
Re:
Scritto da: Polymetis 29/10/2005 14.28

“ma prima di essere generati esistevamo?”



No, non esistevamo


Come già detto la creazione è ex nihilo, la generazione no. Tu vieni da materia, ciò che ha inghiottito tua madre durante la gravidanza si è trasformato nelle tue cellule, non vieni da nulla giacché in natura nulla si crea e nulla si distrugge ma tutto si trasforma.



Sì eravamo materia, ma quella materia non era una persona.


“Pertanto anche Gesù non esisteva prima di essere generato.”



Infatti, a questo sono d'accordo.


Gesù non esisteva “prima” di essere generato?



Sei bravo nel greco ma nell'italiano sei una scorza peggio di me. Te lo chiedi pure. Certo che nemmeno io e nemmeno tu e nemmeno Gesù esisteva prima di essere generato. Nessuno esiste prima di essere generato.


Ma di che “prima” parli se senza di Cristo “nulla è stato fatto di tutto ciò che esiste”(Gv 1,3) e dunque anche il tempo è opera sua?



Sei proprio ma proprio così sicuro di cosa è il tempo da trattarlo come una cosa? A noi il tempo ci scappa, mentre è futuro diventa presente e in un millesimo di secondo è già passato. Secondo me solo Dio sa cosa è il tempo.


La generazione di Cristo avvenne ab aeterno, da prima che il tempo fosse, non è mai esistito un tempo in cui Cristo non fosse per la semplice ragione che il tempo non c’era.



E tu che ne sai, c'è scritto in qualche tua grammatica greca?


“D'altra parte il fatto che Gesù sia stato generato da tempi eterni non mi convince affatto, se uno è sempre esistito in che senso sarebbe stato generato?”



E' quello che mi chiedo pure io.


Quando dici “sempre esistito” tu hai in mente un tempo infinito all’indietro, ma non è questo che si intende, bensì l’assenza di tempo.



Ma se non riusciamo a capire il tempo come esiste come fai a parlare di un tempo che non esiste con tutta questa sicurezza di te?


“non è primogenito ma padre anche lui.”

E dove l’avresti evinto?



Qua non vi ho capito a nessuno dei due.


“Spirito Santo sia stato creato, generato o cos'altro.”

Procede dal Padre e dal Figlio.



E questo dove sta scritto, anche questo l'hai letto nella grammatica greca?


“me comunque mi sembra tutto un arrampicarsi sugli specchi.”



Per forza, prima si parla di generare ma non si sa quando perchè
non c'è il tempo, poi si parla di procedere ma non si sa come e quando, mi pare che specchi saponati sono.


Se Dio fosse di facile comprensione sarebbe la prova che non è Dio ma un’invenzione degli uomini, fatto a misura della nostra mente. Sta scritto: “Puoi forse scandagliare le profondità di Dio,
arrivare a conoscere appieno l'Onnipotente? Si tratta di cose più alte del cielo;
tu che faresti? Di cose più profonde del soggiorno dei morti; come le conosceresti?” (Giobbe 11,7-8 )



E allora se non è di facile comprensione perchè lo dobbiamo fare ancora più difficile con queste complicazioni. E se è così difficile perchè ci date definizioni che sembrano operazioni di
aritmetica facile facile quando invece ci mettete cose fuori di testa come procedere,( jyhu ) generare dall'eterno che però è prima del tempo ( jyhu ) che pare che avete risolto il problema di conoscere a Dio che poi candidamente dite che non si può conoscere?

E chi vi capisce, ma vi capite a voi stessi?


Ad maiora



Io invece spero che con questo siamo arrivati al massimo perchè
già con questo divento pazzo. Ad minora.

[SM=g27993]

[Modificato da libero1978 30/10/2005 0.57]

Polymetis
00domenica 30 ottobre 2005 13:58
“Sì eravamo materia, ma quella materia non era una persona.”

Ma è proprio questa la differenza tra generare e creare. La creazione è dal nulla, ossia non c’è materia pre-esistente alla creazione, mentre se tua madre ti genera non sbuchi dal non-essere ma dall’essere.

“Sei bravo nel greco ma nell'italiano sei una scorza peggio di me. Te lo chiedi pure. Certo che nemmeno io e nemmeno tu e nemmeno Gesù esisteva prima di essere generato.”

Ma non c’è un “prima che Gesù fosse generato”, non c’è alcun “prima” perché il tempo non esisteva, né passato né futuro.

” Sei proprio ma proprio così sicuro di cosa è il tempo da trattarlo come una cosa?”

La relatività generale di Einstein ha stabilito l’inscindibile unita dello spazio e del tempo, che infatti da allora si chiama “continuum spazio-tempo”, se non c’è lo spazio non c’è neppure il tempo, come è vero anche che il tempo scorre a velocità diverse a seconda della curvatura del continuum spazio-tempo in cui ci troviamo. Avendo Dio fatto lo spazio egli ha creato anche il tempo, e non parlo del tempo interiore, quello che Agostino chiamava “tempo dell’anima”, perché alcune volte i minuti correvano veloci mentre quando si annoiava il tempo non passava mai, sto parlando del tempo misurato dai cronometri, il tempo che muta la velocità del suo scorrere obbedendo alle leggi einsteniane quando ci si approssima alla velocità della luce…

“mentre è futuro diventa presente e in un millesimo di secondo”

Questa è un’aporia che distrugge la concezione del tempo classica, in realtà il presente non diventa passato in un millesimo di secondo, perché a sua volta questa quantità di tempo può essere divisa. Un milionesimo di secondo passa e diventa passato ancor prima che un millesimo di secondo sia trascorso.

“E tu che ne sai, c'è scritto in qualche tua grammatica greca?”

Sta scritto in Gv 1,1 “In principio era il Verbo e il Verbo era con Dio”, ossia il Logos era con Dio al principio, prima che tutto fosse fatto, cioè anche prima che il tempo fosse fatto.

“come fai a parlare di un tempo che non esiste con tutta questa sicurezza di te?”

Perché il tempo è legato al nostro spazio, chi trascende lo spazio trascende anche il tempo, perché il tempo è scorrere, è mutevolezza.

“mi pare che specchi saponati sono.”

O forse Dio è semplicemente metarazionale?

“E allora se non è di facile comprensione perchè lo dobbiamo fare ancora più difficile con queste complicazioni. E se è così difficile perchè ci date definizioni che sembrano operazioni di
aritmetica facile facile quando invece ci mettete cose fuori di testa come procedere”

Non sono operazioni di aritmetica, sono conclusioni cui l’umana ragione arriva cercando di indagare il mistero, che non siano definitive è ovvio, altrimenti se fossimo riusciti a cogliere l’essenza di Dio avremmo dimostrato che egli è un essere finito, giacché la nostra mente anch’essa finita è riuscita a coglierlo.
Davanti al Mistero però non basta arrendersi dicendo che tra noi e il Creatore c’è un salto troppo grande, questa è la tesi di Kierkegaard e di Barth, non della filosofia in generale. Giacché infatti il Creatore ci ha dotato di un’intelligenza in grado di pensare la metafisica e non solo come cacciare i cinghiali, ne deduco che il mio Dio voglia che la usi per cercarlo, che poi questa operazione sia imperfetta è naturale. Come diceva Platone: l'anima conosce verità immutabili ed eterne come le verità matematiche perché ha una natura affine ad esse.

Ciao

P.S. E' inutile che tenti di farti spiegare in un forum argomenti normalmente trattati in un corso di teologia. Cercare informazioni in internet su queste faccende può creare solo confusione. Ti consiglio d acquistare un trattato di teologia razionale.


[Modificato da Polymetis 30/10/2005 14.04]

elimol
00domenica 30 ottobre 2005 14:13
Scusate ma secondo me la chiave sta nel versetto dopo... generato, non creato, dalla stessa sostanza del Padre... secondo me la frase va letta per intera solo così ha senso... secondo me eh
ClintEastwood82
00domenica 30 ottobre 2005 17:33

Perchè di Cristo non si potrebbe dire che è stato "creato", quando le Scritture lo definiscono: "il principio della creazione di Dio"(Apo.3:14) o "il primogenito della creazione"? (Col.1:15)



Essendo una sola cosa con il Padre, dire creato è riduttivo. Riguardo ai due versetti citati, Gesù è il Verbo, il Verbo di D_o, se vogliamo dire le cose più precise Verbo del Padre, quindi è stato il Padre a generarlo all'inizio (prinicipio) della creazione.



Pertanto anche Gesù non esisteva prima di essere generato.



All'inizio dell'esistenza, della creazione, prima che tutto fosse è probabile che era solo il Padre, ma qui l'umana mente più di tanto non può andare, anche perchè il tempo pure è una creatura, e il prima non c'era.



Non è nè principio della creazione ma cocreatore, non è primogenito ma padre anche lui.



No, è errato dire questo, Gesù non è il Padre ma il Figlio,e tutto quello che ha lo ha dal Padre.



Se Dio fosse di facile comprensione sarebbe la prova che non è Dio ma un’invenzione degli uomini, fatto a misura della nostra mente. Sta scritto: “Puoi forse scandagliare le profondità di Dio,
arrivare a conoscere appieno l'Onnipotente? Si tratta di cose più alte del cielo;
tu che faresti? Di cose più profonde del soggiorno dei morti; come le conosceresti?” (Giobbe 11,7-8 )



Concordo



Sei bravo nel greco ma nell'italiano sei una scorza peggio di me. Te lo chiedi pure. Certo che nemmeno io e nemmeno tu e nemmeno Gesù esisteva prima di essere generato. Nessuno esiste prima di essere generato.



Nessuno eccetto il Padre che è Eterno.




P.S. E' inutile che tenti di farti spiegare in un forum argomenti normalmente trattati in un corso di teologia. Cercare informazioni in internet su queste faccende può creare solo confusione. Ti consiglio d acquistare un trattato di teologia razionale.



Non penso che servano trattati di teologia, ma solo una buona dose di umiltà, e una buona lettura della Bibbia accompagnata anche dagli scritti dei Santi, che possono aiutarci a comprendere meglio la Parola senza andare in libere interpretazioni.
Non servono le lauree caro Polymetis, ma buona dose di umiltà e di carità, vedi S.Francesco che si era spogliato di tutto e si era fatto povero per Cristo, e il Signore si rivelò pienamente a lui.
libero1978
00domenica 30 ottobre 2005 19:01
Re:

Scritto da: Polymetis 30/10/2005 13.58
“Sì eravamo materia, ma quella materia non era una persona.”

Ma è proprio questa la differenza tra generare e creare. La creazione è dal nulla, ossia non c’è materia pre-esistente alla creazione, mentre se tua madre ti genera non sbuchi dal non-essere ma dall’essere.



Sì ma rimane il fatto che la materia presistente non pensa, non parla, è materia senza personalità. Anche Adamo era un sacchetto di polvere prima di diventare una persona, anche lui non è stato creato dal nulla e nel vangelo di Luca è chiamato figlio di Dio, ma prima che Dio prendeva quel sacchetto di polvere e lo impastava e lo soffiava dentro Adamo non esisteva.
Perciò mi dovete spiegare qual'è la differenza fra la generazione di Adamo e quella di Gesù con la bibbia alla mano.


“Sei bravo nel greco ma nell'italiano sei una scorza peggio di me. Te lo chiedi pure. Certo che nemmeno io e nemmeno tu e nemmeno Gesù esisteva prima di essere generato.”

Ma non c’è un “prima che Gesù fosse generato”, non c’è alcun “prima” perché il tempo non esisteva, né passato né futuro.



Scusa ma chi te l'ha detto e dove sta scritto. E poi Giovanni comincia con la stessa cosa che comincia la Bibbia: in principio Dio creò i cieli e la terra, quasto significa che prima di quel principio non c'era il tempo? E quando dice in principio era la parola significa che prima non c'era niente?
E dove sta scritto questo?
Io dico che prima di tutti i principi come quello del cielo e della terra e anche della parola c'è Dio. Tutto il resto e ci metto anche Gesù viene dopo.


Sei proprio ma proprio così sicuro di cosa è il tempo da trattarlo come una cosa?”

La relatività generale di Einstein ha stabilito l’inscindibile unita dello spazio e del tempo, che infatti da allora si chiama “continuum spazio-tempo”, se non c’è lo spazio non c’è neppure il tempo, come è vero anche che il tempo scorre a velocità diverse a seconda della curvatura del continuum spazio-tempo in cui ci troviamo. Avendo Dio fatto lo spazio egli ha creato anche il tempo, e non parlo del tempo interiore, quello che Agostino chiamava “tempo dell’anima”, perché alcune volte i minuti correvano veloci mentre quando si annoiava il tempo non passava mai, sto parlando del tempo misurato dai cronometri, il tempo che muta la velocità del suo scorrere obbedendo alle leggi einsteniane quando ci si approssima alla velocità della luce…



Sono due cose lo spazio e il tempo che vanno fuori della nostra capacità di capirli. Lo spazio è infinito, il tempo è eterno.
Gli scienziati possono cercare di fare paragoni matematici , ma non possono capirli nemmeno loro. Perchè il cervello dell'uomo è limitato e non ci può arrivare. E' inutile che tu li tratti come cose veramente capite come se oramai ce li abbiamo in tasca perchè questo non è affatto vero. Perciò il tempo e lo spazio non sono cose come le altre, secondo me non sono nemmeno cose ma sono idee che stanno a metà strada fra la materia e lo spirito senza essere nessuna delle due cose.


“mentre è futuro diventa presente e in un millesimo di secondo”

Questa è un’aporia che distrugge la concezione del tempo classica, in realtà il presente non diventa passato in un millesimo di secondo, perché a sua volta questa quantità di tempo può essere divisa. Un milionesimo di secondo passa e diventa passato ancor prima che un millesimo di secondo sia trascorso.



Veramente ho detto un millesimo di secondo per fare un esempio, tu mi aiuti a dire, la verità è che il tempo ( come lo spazio ) non si può mettere in un contenitore come si fà con il vino dentro la botte e nemmeno si può dividere in parti piccolissime
perchè si può arrivare a all'infinito e si può sempre dividere.
Ecco perchè io dico che uno che è generato non è titolare del tempo, e non lo può controllare ma è una dipendenza del tempo.
L'unico che ci ha il controllo di una cosa irragguingibile come il tempo è solo Dio


“E tu che ne sai, c'è scritto in qualche tua grammatica greca?”

Sta scritto in Gv 1,1 “In principio era il Verbo e il Verbo era con Dio”, ossia il Logos era con Dio al principio, prima che tutto fosse fatto, cioè anche prima che il tempo fosse fatto.



Ti ho già risposto, devi sapere che chi lavora con le braccia ha più tempo di pensare di chi ci ha la mente occupata di chi lavora con lamente e io quando lavoro penso in continuazione
e vedo che tu a quello che è veramente il tempo ci devi pensare un poco di più perchè lo tratti come fatto semplice quando invece è un fatto così misterioso che nessun uomo ci può arrivare.


come fai a parlare di un tempo che non esiste con tutta questa sicurezza di te?”

Perché il tempo è legato al nostro spazio, chi trascende lo spazio trascende anche il tempo, perché il tempo è scorrere, è mutevolezza.



Qui con te mi trovo di più però ti contraddici, perchè se dici che il tempo è legato al nostro spazio rientri nella nostra dimensione, ma prima non hai detto questo, prima parlavi di tempo e di spazio che non è nostro come se era nostro, quando invece se ci pensi bene non sappiamo nemmeno quello che è. Cioè, aspetta che mi spiego, noi sappiamo misuralo con l'orologio ma secondo la misura dell'uomo, che però non è la misura di Dio. Dopo tu parli della divina commedia, guarda che io l'ho letta tutta quanta nella biblioteca della chiesa e anche dante parla di Dio come quello che davanti a lui tutti i tempi sono presente. Perciò noi e Dio consideriamo il tempo in maniera completamente diversa.



“mi pare che specchi saponati sono.”

O forse Dio è semplicemente metarazionale?



Non ho capito, che significa metarazionale?


“E allora se non è di facile comprensione perchè lo dobbiamo fare ancora più difficile con queste complicazioni. E se è così difficile perchè ci date definizioni che sembrano operazioni di
aritmetica facile facile quando invece ci mettete cose fuori di testa come procedere”

Non sono operazioni di aritmetica, sono conclusioni cui l’umana ragione arriva cercando di indagare il mistero, che non siano definitive è ovvio, altrimenti se fossimo riusciti a cogliere l’essenza di Dio avremmo dimostrato che egli è un essere finito, giacché la nostra mente anch’essa finita è riuscita a coglierlo.



Qua sono d'accordo con te al duecento per cento, ma allora perchè
vogliamo fare ragionamenti su tempo e spazio che sono infiniti come Dio? Perchè stabilire quale è il principio? Io dico che non possiamo dire se prima del principio quando fù generato Gesù
c'era qualcosa. Io continuo a dire, e guardo ai fatti che posso vedere e toccare che quando si genera si dà il via ad un fatto che prima di essere generato non esisteva. Se vuoi dimostrareil contrario ti vai solo ad arrampicare su specchi saponati.
Dio non ci scriveva una bibbia per metterci fatti che non possiamo capire, ma ci ha messo i fatti che sono alla portata della nostra zucca.


Davanti al Mistero però non basta arrendersi dicendo che tra noi e il Creatore c’è un salto troppo grande, questa è la tesi di Kierkegaard e di Barth, non della filosofia in generale. Giacché infatti il Creatore ci ha dotato di un’intelligenza in grado di pensare la metafisica e non solo come cacciare i cinghiali, ne deduco che il mio Dio voglia che la usi per cercarlo, che poi questa operazione sia imperfetta è naturale. Come diceva Platone: l'anima conosce verità immutabili ed eterne come le verità matematiche perché ha una natura affine ad esse.



In questo punto ci ho messo un po per capirti ma ci sono arrivato. Comunque ti rispondo che Dio ci ha rivelato di Lui le cose che ci servono e che possamo capire. Tutto il resto di Dio e così più grande di noi che ci possiamo persare tutta la vita ma non ci arriviamo mai. E secondo me Platone sarà un grande filosofo ma quando dice che l'anima ( riferita a quella dell'uomo ) conosce verità eterne dice una cretinata.

Ciao

P.S. E' inutile che tenti di farti spiegare in un forum argomenti normalmente trattati in un corso di teologia. Cercare informazioni in internet su queste faccende può creare solo confusione. Ti consiglio d acquistare un trattato di teologia razionale.



Sì, bravo, e così esco pazzo, io preferisco ragionare con la mia testa anche se è bacata, perchè se compro trattati di teologia posso incocciare in teste teologiche più bacate della mia e dopo mi devo solo ricoverare.

[Modificato da libero1978 30/10/2005 19.12]

MauriF
00lunedì 31 ottobre 2005 01:12
Re: Re:

Scritto da: libero1978 30/10/2005 19.01

il tempo è eterno




Se è eterno è "non creato".

Evangelicamente è ANTISCRITTURALE:

Giovanni 1:3 tutto è stato fatto per mezzo di lui,
e senza di lui niente è stato fatto di tutto ciò che esiste.


Vedi il tempo fa parte di "tutto ciò che esiste"...altrimenti Dio Padre non può dire di se:

Ehye Asher Ehye

Io sono Colui che sono.

Perchè ci sarebbero due cose nell'universo con questa caratteristica...
DIO ed IL TEMPO.

Ma Dio ci ha detto che il suo Nome, cioè quello che lo identifica rispetto a TUTTE LE ALTRE COSE è appunto il fatto che SOLO DI LUI si può dire che E', in Eterno.





Come ho già fatto in passato ti chiedo di scegliere:
O CREDI NELLA PAROLA DI DIO....TUTTA, senza escludere una IOTA.
O FAI A MENO DI CREDERE ALLA PAROLA DI DIO.

altrimenti ti trovi davanti ad un paradosso se ti poni come giudice e filtro alla Parola di Dio.

Ciao
Mauri

Seabiscuit
00lunedì 31 ottobre 2005 11:37
Re: Re: Re:
Scritto da: MauriF 31/10/2005 1.12


Se è eterno è "non creato".



L'apostolo Giovanni definisce Gesù nella sua esistenza preumana con la "Parola".
Giov. 1:1 "In principio era la Parola, e la Parola era con Dio..."
Giustamente, stare con qualcuno, non si può essere quel qualcuno.
Il titolo, "la Parola", che Giovanni usa, identifica la funzione che Gesù svolgeva quale Portavoce di Geova Dio.
E la dichiarazione di Giovanni “in principio era la Parola” sta a indicare che la Parola fu il principio delle opere creative di Geova, “il principio della creazione di Dio”.

husband70
00lunedì 31 ottobre 2005 12:27
Re: Re: Re:

Scritto da: MauriF 31/10/2005 1.12


Se è eterno è "non creato".

Evangelicamente è ANTISCRITTURALE:

Giovanni 1:3 tutto è stato fatto per mezzo di lui,
e senza di lui niente è stato fatto di tutto ciò che esiste.


Vedi il tempo fa parte di "tutto ciò che esiste"...altrimenti Dio Padre non può dire di se:

Ehye Asher Ehye

Io sono Colui che sono.

Perchè ci sarebbero due cose nell'universo con questa caratteristica...
DIO ed IL TEMPO.

Ma Dio ci ha detto che il suo Nome, cioè quello che lo identifica rispetto a TUTTE LE ALTRE COSE è appunto il fatto che SOLO DI LUI si può dire che E', in Eterno.





Come ho già fatto in passato ti chiedo di scegliere:
O CREDI NELLA PAROLA DI DIO....TUTTA, senza escludere una IOTA.
O FAI A MENO DI CREDERE ALLA PAROLA DI DIO.

altrimenti ti trovi davanti ad un paradosso se ti poni come giudice e filtro alla Parola di Dio.

Ciao
Mauri




Che il tempo sia eterno è una realtà. Diveramente dovresti dimostrare con i fatti che il tempo è limitato.

E che la Bibbia lo dica o non lo dica non lo so, ma se Gesù parla di vita eterna questo significa che effettivamente il tempo è eterno, e se lo è nel futuro lo è anche al passato.

Leggendo Libero trovo nelle sue parole una profondità di pensiero veramente straordinaria. In particolare trovo straordinariamente unica e anche di difficile confutazione l'idea che il tempo trascende le cose create e si pone in una dimensione inafferrabile per la mente umana.

Come si fà a collocare il tempo fra le "cose" materiali create che hanno tutte una loro collocazione e misurabilità?

D'altra parte eguagliare il tempo a Dio sulla base che ambedue sono eterni è un errore madornale.

Dio è una persona intelligente, il tempo è un elemento impersonale, la diffgerenza è abissale.


Saluti.
Bicchiere mezzo pieno
00lunedì 31 ottobre 2005 13:59

Che il tempo sia eterno è una realtà. Diveramente dovresti dimostrare con i fatti che il tempo è limitato.



Bene, comprati un qualsiasi libro di Fisica e vi troverai gli esperimenti e le dimostrazioni che sanciscono che il tempo è parte stessa della creazione! Il tempo è condizionato dalla forza di gravità dei corpi. Più alta è la gravità più il tempo scorre lentamente. Facciamo un esmpio, noi sappiamo che la forza di gravità di un pianeta, come la Terra, diventa sempre meno forte man mano che ci allontaniamo dal pianeta. Infatti, raggiunta una certa altitudine gli astronauti che viaggiano nello spazio si trovano in uno stato di assenza di gravità. Questo perchè sono ad una distanza tale dalla Terra che non risentono più degli influssi della forza di gravità del pianeta. E’ perciò un dato di fatto che più ci spstiamo in alto, meno la forza di gravità si fa sentire.
E’ stato dimostrato mediante un esperimento scientifico che la forza di gravità influenza lo scorrere del tempo. Sono stai presi due orologi e sono stati sincronizzati, dimodo che entrambi segnassero lo stesso identico orario. Uno è stato dato in mano a uno scienziato che è andato sulla cima alta di una torre. L’altro è stato dato in mano a un’altro scienziato che è rimasto a terra. Ebbene, voi non ci crederete, ma al ritorno delloscienziato che era salito sulla torre, mettendo i due orologi a fianco si è scoperto che segnavano tempi diversi! Certo non di molto, ma di poche manciate di microsecondi! Questo è solo uno dei tanti esperimenti e osservazioni scientifiche che sono stati fatti perdimostrarecheil tempo non scorre sempre in maniera costante in ogni punto dell’universo, ma viene influenzato dalle leggi fisiche che regolano i variluoghi dell’universo, dove per luogo possiamo intendere pianeti diversi, altitudini diverse dello stesso pianeta, o sistemi solari diversi (stelle diverse cioè).
Einstein fece degli altri esperimenti, che ora sono lunghi da descrivere, ma ha dimostrato come dato di fatto e non solo come teoria che il tempo e lo spazio fanno parte di un tutt’uno unico. Avete mai sentito parlare dei buchi neri? I buchi neri sono l’esatto opposto del Big Bang! Il Big Bang è la famiosa grande esplosione, attraverso la quale, da una punta infinitesimale di materia a infinita densità, si è ottenuto l’universo attuale che conosciamo. Lo spazio e anche il tempo ebbero un inizio lì! Prima non esisteva nulla! Infatti, i buchi neri, che altro non sono che stelle collassate su se stesse, sono caratterizati da un’altissima forza di gravità, talmente alta da non permettere la fuga nemmeno alla luce (ecco perchè la zona è visto come un buco nero, perchè la luce vi rimane rinchiusa dentro). Lì vicino il tempo scorre molto più lentamente che da noi e all’interno del buco nero stesso, la materia viene ricondotta a quel punto infinitesimale densissimo, simile a quello che c’era prima del Big Bang.
So che il discorso è molto complicato ma, purtroppo, non esiste niente di pratico in natura che possa spiegare bene tali cose. Non posso usare metafore terra terra, mi dispiace!
Dentro il buco nero il tempo è fermo, non esiste! Ci si trova fuori dal tempo e dallo spazio!
Dio trascende il tempo e lo spazio, nel senso che non vi è dentro! E la generazione del Figlio è avvenuta in una ‘dimensione’ fatta in questo modo, dove tutto è eterno perchè è statico e immutabile! E quando gli uomini moriranno le loro anime entreranno in comunione con Dio andando in questa sorte di ‘dimensione’ dove il tempo non esiste e quindi saranno eterne anche loro. Ecco in che senso avranno vita eterna!
Questo è il pensiero cattolico della cosa.


E che la Bibbia lo dica o non lo dica non lo so, ma se Gesù parla di vita eterna questo significa che effettivamente il tempo è eterno, e se lo è nel futuro lo è anche al passato.



La vita è eterna, per i motivi che ho spiegato sopra, ma non il tempo che ha avuto un inizio e avrà pure una fine!


Leggendo Libero trovo nelle sue parole una profondità di pensiero veramente straordinaria. In particolare trovo straordinariamente unica e anche di difficile confutazione l'idea che il tempo trascende le cose create e si pone in una dimensione inafferrabile per la mente umana.



Certo che se ci si basa sul puro ragionamento teorico chiunque arriverebbe alle stesse conclusioni di libero, ma gli esperimenti scientifici fatti, coadiuvati poi anche col ragionamento portano a concezioni diverse da quello del solo e puro pensiero. E’ la comunione della teoria con la pratica che spinge verso la conoscenza, non la sola teoria o la sola prartica.


Come si fà a collocare il tempo fra le "cose" materiali create che hanno tutte una loro collocazione e misurabilità?



Perchè la scienza lo dimostra sperimentalmente e logicamente e tramite osservazioni concrete.

Spero che sia un po' più chiaro. Sono concetti difficili ma non impossibili da capire.

Saluti tgyov
husband70
00lunedì 31 ottobre 2005 14:13
Tu parli di esperimenti e dimostrazioni concrete riferendoti a ricerche che sono in via di costante evoluzione e aggiormaneto, in una fase che a teorie si succedono altre teorie del tutto opposte.

Anche la relatività di Einstein, che sembrava una pietra miliare, è messa oramai in discussione.

Questi concetti di spazio e tempo, di immensità e eternità, come di infinitamente grande ed infinitamente piccolo, rimangono effettivamente impossibili da capire perchè vanno al di là dei limiti della mente umana.


Saluti.
Chi.dove.quando
00lunedì 31 ottobre 2005 15:36
Scritto da: husband70 31/10/2005 14.13
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> Questi concetti di spazio e tempo, di immensità e ete
> rnità, come di infinitamente grande ed infinitamente
> piccolo, rimangono effettivamente impossibili da
> capire perchè vanno al di là dei limiti della mente
> umana.
>
>
> Saluti.
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Quoto in toto. Dato che vanno al di là dei limiti della mente umana, ovverossia del razionale, essi si accettano o si rifiutano non sulla base del rigore scientifico, ma dell'intuito, altrimenti chiamato anche fede.

La credibilità scientifica è stata classificata, per comodità, in tre grandi livelli.

Il primo e più importante livello di credibilità è quello sul quale è stato impostato il metodo galileiano:

OSSERVAZIONE, SPERIMENTAZIONE E RIPRODUCIBILITA'. (A questo ci riferiamo quando diciamo che una certo fatto è scientificamente provato. Si può anche capire, a questo punto, quante volte si usa con leggerezza questa espressione, soprattutto in campo religioso).

Il secondolivello di credibilità appartiene al campo dei fenomeni OSSERVABILI, MA NON RIPRODUCIBILI. (Una cometa, ad esempio, o l'universo che ci circonda, come pianeti, astri, galassie etc.)

Il terzo livello di credibilità appartiene invece ai fenomeni che NON SONO NE' OSSERVABILI, NE' RIPRODUCIBILI.
(sono fenomeni deducibili, ipotizzabili ed accaduti una sola volta, ad esempio il big bang, il tempo e lo spazio).

Il terzo livello ha una credibilità molto bassa e si basa in genere su supposizioni e teorie. Non appartiene nè al rigore nè alla scientificità. Nemmeno il secondo è rigorosamente scientifico, ma per contro è osservabile e descrivibile.

Solo il primo livello ha una credibilità scientifica, fatto salva la sua falsificabilità.

Come vedi gli argomenti trattati appartengono ad un livello di credibilità che si basa più sulla fede che sulla scientificità, per cui, pur essendo un prodotto del pensiero umano, perciò della ragione, la ragione non sa spiegarselo e quindi cade nell'area dell'ipotizzabile, tuttavia non dimostrabile in senso strettamente scientifico.

Ovvio che dopo il terzo livello di credibilità ogni altro livello si baserà esclusivamente su postulati fideistici, nemmeno intuibili, come l'origine dell'universo, ma esclusivamente basati su idee e concetti ipotetici che lasciano il tempo che trova. Esistono solo a livello concettuale, mentale, del pensiero, ma non sono nemmeno lontanamente riscontrabili nella realtà che ci circonda; per questo non potrà mai esserci accordo sui concetti di fede, spesso agli antipodi.


Tanti saluti

Chidoqua
Polymetis
00martedì 1 novembre 2005 19:21
“Sì ma rimane il fatto che la materia presistente non pensa, non parla, è materia senza personalità”

Vedo che non riesco a farmi capire. Non importa se la materia preesistente non pensa, perché combinando materia non pensante si può arrivare a materia pensante. Di cosa pensi siano fatte le molecole che compongono il tuo corpo e i tuoi neuroni? Ci sono 103 elementi in natura, combinati in un modo possono dar vita a molecole organiche (quindi basate sul carbonio tetraedrico), combinate in altro modo danno origine e sassi, pietre, ecc. Tu non vieni dal nulla ma dalla materia pre-esistente, questa è generazione, perché tu sei fatto delle molecole che ti ha dato tua madre, dal cibo che ha ingerito e che si è trasformato del tuo corpo, in termini filosofici diremmo che sei l’essere derivato dall’essere, mentre la creazione è l’essere che deriva dal non-essere, dal nulla assoluto. L’unica cosa creata nell’uomo è l’anima, essa non deriva dalla materia, e se l’anima corrisponda al pensiero o meno è un argomento che non ho intenzione di affrontare qui.

“Anche Adamo era un sacchetto di polvere prima di diventare una persona, anche lui non è stato creato dal nulla”

Facciamo chiarezza. L’uomo non è stato creato dal nulla per la semplice ragione che si è evoluto da primati antropomorfi, mentre l’universo è stato creato dal nulla, ex nihilo.

“Scusa ma chi te l'ha detto e dove sta scritto.”

Se Dio ha creato lo spazio ha creato anche il tempo, te l’ho già spiegato, non esiste tempo separato dallo spazio, la fisica lo sa da novantanni a questa parte. Prima del big-bang il tempo non c’era.

“Io dico che prima di tutti i principi come quello del cielo e della terra e anche della parola c'è Dio.”

Questo perché non hai ancora capito che la parola greca arché(principio) non vuol dire “primo di una serie” ma “fonte, causa”.

“Sono due cose lo spazio e il tempo che vanno fuori della nostra capacità di capirli. Lo spazio è infinito, il tempo è eterno.”

Due cose entrambe da dimostrare.

“E' inutile che tu li tratti come cose veramente capite come se oramai ce li abbiamo”

Ma io non ho detto che li abbiamo capiti in toto, fatto sta che una delle cose che sappiamo è che non esiste il tempo senza lo spazio.

“secondo me non sono nemmeno cose”

Bisogna vedere cosa intendi per “cosa”, ho l’impressione che per te “cosa” equivalga a “materia”.

“Qui con te mi trovo di più però ti contraddici, perchè se dici che il tempo è legato al nostro spazio rientri nella nostra dimensione, ma prima non hai detto questo, prima parlavi di tempo e di spazio che non è nostro come se era nostro, quando invece se ci pensi bene non sappiamo nemmeno quello che è. Cioè, aspetta che mi spiego, noi sappiamo misuralo con l'orologio ma secondo la misura dell'uomo, che però non è la misura di Dio.”

Non ho capito nulla di questa confusione, né vedo dove mi sarei contraddetto.

“Perciò noi e Dio consideriamo il tempo in maniera completamente diversa”

Questo perché Dio è fuori dal tempo, il tempo è ciò che attualizza il “tutto scorre” di Eraclito, cioè che impregna il divenire, mentre Dio è immutabile, extratemporale.

“Non ho capito, che significa metarazionale?”

E’ una famosa distinzione operata dal filosofo inglese Locke. Dio non è irrazionale (contro la ragione), ma metarazionale (oltre la ragione).

“guardo ai fatti che posso vedere e toccare che quando si genera si dà il via ad un fatto che prima di essere generato non esisteva.”

E continui a contraddirti perché nella tua frase hai messo un “prima”, termine privo di senso in ambito extra-temporale.

“secondo me Platone sarà un grande filosofo ma quando dice che l'anima ( riferita a quella dell'uomo ) conosce verità eterne dice una cretinata.”

Eppure conosciamo verità eterne, come le verità matematiche.

“Sì, bravo, e così esco pazzo, io preferisco ragionare con la mia testa anche se è bacata,”

Prima di ragionare devi avere gli strumenti per ragionare. Socrate diceva che l’ignoranza è il peggiore dei mali, e come dagli torto… “sapere aude!” è il motti dell’illuminismo, “abbi il coraggio di sapere!”. Se poi non ti piacerà la metafisica cristiana almeno l’avrai rifiutata da persona documentata.

Per Sea

“Giustamente, stare con qualcuno, non si può essere quel qualcuno.”

Infatti il Logos non è il Padre. Ancora confondi la dottrina trinitaria col modalismo?

“"la Parola", che Giovanni usa, identifica la funzione che Gesù svolgeva quale Portavoce di Geova Dio.”

Scusa se te lo dico ma il termine lógos indica ben più della semplice “parola”. I greci di Efeso cui si rivolgeva Giovanni nel sentire la parola Lógos dovettero rabbrividire, giacché logos significa contemporaneamente: parola, discorso, ragione, fondamento della realtà, misura, ragione divina, causa, giustificazione, progetto, ecc.
Il Logos è il fondamento di tutta la realtà, l’ordine intrinseco ad essa, la legge incarnata nel divenire, nómos e kósmos dell’universo, ciò che accomuna tutti gli uomini e che rende possibile che si capiscano, giacché tutti partecipano al medesimo Logos; per questo Eraclito può dire: “Non ascoltando me, ma il Logos, è saggio convenire che tutto è uno”.

“la dichiarazione di Giovanni “in principio era la Parola” sta a indicare che la Parola fu il principio delle opere creative di Geova”

Ho già ripetuto che arché non vuol dire “primo di una serie”, altrimenti poiché è riferito anche a YHWH in Ap 22,13 (secondo il CD) dovremmo dedurre che anche Dio Padre è una creatura.

Ad maiora
libero1978
00giovedì 3 novembre 2005 19:13
Re:

Scritto da: Polymetis 01/11/2005 19.21
“Sì ma rimane il fatto che la materia presistente non pensa, non parla, è materia senza personalità”

Vedo che non riesco a farmi capire. Non importa se la materia preesistente non pensa, perché combinando materia non pensante si può arrivare a materia pensante. Di cosa pensi siano fatte le molecole che compongono il tuo corpo e i tuoi neuroni? Ci sono 103 elementi in natura, combinati in un modo possono dar vita a molecole organiche (quindi basate sul carbonio tetraedrico), combinate in altro modo danno origine e sassi, pietre, ecc. Tu non vieni dal nulla ma dalla materia pre-esistente, questa è generazione, perché tu sei fatto delle molecole che ti ha dato tua madre, dal cibo che ha ingerito e che si è trasformato del tuo corpo, in termini filosofici diremmo che sei l’essere derivato dall’essere, mentre la creazione è l’essere che deriva dal non-essere, dal nulla assoluto. L’unica cosa creata nell’uomo è l’anima, essa non deriva dalla materia, e se l’anima corrisponda al pensiero o meno è un argomento che non ho intenzione di affrontare qui.

“Anche Adamo era un sacchetto di polvere prima di diventare una persona, anche lui non è stato creato dal nulla”

Facciamo chiarezza. L’uomo non è stato creato dal nulla per la semplice ragione che si è evoluto da primati antropomorfi, mentre l’universo è stato creato dal nulla, ex nihilo.



Polymetis, qui c'è un problema, tu non riesci a farti capire da me e io a mia volta non riesco a farmi capite da te. Invece tu ti spieghi benissimo, sono io che sono una frana e non riesco praticamente a spiegarmi. Io questo fatto della materia che esisteva prima dell'uomo e che ha generato l'uomo che non è venuto dal nulla io l'ho capito.

Ho capito pure che l'uomo si sarà pure evoluto dalle scimmie ( anche se io ci ho un'altra idea, ma mettiamo anche la tua che mi può stare pure bene). Ma prima che l'uomo si era evoluto dalle scimmie e c'erano solo scimmie mi vuoi dire se l'uomo esisteva? A me mi pare che l'uomo non esisteva a meno che tu mi dici che la scimmia e l'uomo sono la stessa cosa. Ma c'è stato pure un momento che nemmeno la scimmia esisteva e che ci stavano solo i rettili e i dinosauri. Allora l'uomo esisteva o era un rettile? E se andiamo sempre più indietro sempre alla terra arriviamo, allora quando c'era solo la terra l'uomo esisteva o non esisteva, a me mi pare che non esisteva. Perciò come la mettiamo mettiamo è vero che l'uomo è stato generato ma è anche vero che prima di essere generato non esisteva.
Non so se adesso mi sono spiegato, mi devi scusare ma quando il ragionamento è lungo è facile che mi imbroglio con le parole.


“Scusa ma chi te l'ha detto e dove sta scritto.”

Se Dio ha creato lo spazio ha creato anche il tempo, te l’ho già spiegato, non esiste tempo separato dallo spazio, la fisica lo sa da novantanni a questa parte. Prima del big-bang il tempo non c’era.



Questo inveve secondo me non è una certezza. Mi pare che oramai è sicuro che il big bang c'è stato, mi pare che su questo non ci piove. ma tutto il tempo prima che c'era il big bang che cos'era, non è tempo? e se non è tempo che cos'è? Io dico che a questo punto il cervello umano si perde e non ci arriva, può essere cervello di scienziato o cervello di contadino non ci fa molta differenza.


“Io dico che prima di tutti i principi come quello del cielo e della terra e anche della parola c'è Dio.”

Questo perché non hai ancora capito che la parola greca arché(principio) non vuol dire “primo di una serie” ma “fonte, causa”.



Abbi pietà di me Polymetis, non tirare fuori il greco, tu mi metti a KO nell'italiano figuriamoci nel greco che sei professore. Però c'è qualche cosa che non mi quadra perchè se vado avanti nel vangelo di Giovanni al numero grande due e quello piccolo undici io sulla Bibbia trovo scritto che quello di Cana fu il principio dei suoi miracoli e sulla Bibbia degli evangelisti trovo scritto che fu il primo dei suoi miracoli. Cioè la Bibbia cattolica dice principio volendo dire che con quel miracolo iniziò a fare i miracoli e gli evangelisti dicono la stessa cosa e cioè che fu il primo dei suoi miracoli. Cambiare l'acqua nel vino non è l'origine o la causa dei miracoli ma è solo l'inizio cioè il principio. Qui veramente mi aspetto che tu me lo spieghi perchè se no non ci capisco più niente.

“Sono due cose lo spazio e il tempo che vanno fuori della nostra capacità di capirli. Lo spazio è infinito, il tempo è eterno.”


Due cose entrambe da dimostrare.

“E' inutile che tu li tratti come cose veramente capite come se oramai ce li abbiamo”

Ma io non ho detto che li abbiamo capiti in toto, fatto sta che una delle cose che sappiamo è che non esiste il tempo senza lo spazio.



E a questo punto nasce un'altra domanda, dove finisce l'universo, perchè io ho letto che secondo gli scienziati le cose più lontane da noi sono lontane diciotto miliardi di anni luce ( se sbaglio correggimi ), dove finisce l'universo lo spazio più lontano cos'è, e allora anche lo spazio dove non c'è niente di niente cos'è, lo sappiamo o ono lo sappiamo? E facendo un'altra domanda cos'è veramente lo spazio?

Secondo me a pensarci bene non sappiamo cos'è il tempo ma nemmeno lo spazio.


“secondo me non sono nemmeno cose”

Bisogna vedere cosa intendi per “cosa”, ho l’impressione che per te “cosa” equivalga a “materia”.



No io non dico che è materia, io dico che non si può dire veramente cos'è o cosa non è.


“Qui con te mi trovo di più però ti contraddici, perchè se dici che il tempo è legato al nostro spazio rientri nella nostra dimensione, ma prima non hai detto questo, prima parlavi di tempo e di spazio che non è nostro come se era nostro, quando invece se ci pensi bene non sappiamo nemmeno quello che è. Cioè, aspetta che mi spiego, noi sappiamo misuralo con l'orologio ma secondo la misura dell'uomo, che però non è la misura di Dio.”

Non ho capito nulla di questa confusione, né vedo dove mi sarei contraddetto.



Scusami ma adesso che mi rileggo non mi capisco più nemmeno io cosa volevo dire. [SM=g27995] [SM=x511443]


“Perciò noi e Dio consideriamo il tempo in maniera completamente diversa”

Questo perché Dio è fuori dal tempo, il tempo è ciò che attualizza il “tutto scorre” di Eraclito, cioè che impregna il divenire, mentre Dio è immutabile, extratemporale.

“Non ho capito, che significa metarazionale?”

E’ una famosa distinzione operata dal filosofo inglese Locke. Dio non è irrazionale (contro la ragione), ma metarazionale (oltre la ragione).



Adesso, ho capito, ti ringrazio veramente.


“guardo ai fatti che posso vedere e toccare che quando si genera si dà il via ad un fatto che prima di essere generato non esisteva.”

E continui a contraddirti perché nella tua frase hai messo un “prima”, termine privo di senso in ambito extra-temporale.



Questo invece no, non l'ho capito. [SM=x511443]


“secondo me Platone sarà un grande filosofo ma quando dice che l'anima ( riferita a quella dell'uomo ) conosce verità eterne dice una cretinata.”

Eppure conosciamo verità eterne, come le verità matematiche.



No, ma non volevo dire questo, io parlavo dell'infinito e dell'eternità. Non parlavo delle verità eterne che sono alla nostra portata.


“Sì, bravo, e così esco pazzo, io preferisco ragionare con la mia testa anche se è bacata,”

Prima di ragionare devi avere gli strumenti per ragionare. Socrate diceva che l’ignoranza è il peggiore dei mali, e come dagli torto… “sapere aude!” è il motti dell’illuminismo, “abbi il coraggio di sapere!”. Se poi non ti piacerà la metafisica cristiana almeno l’avrai rifiutata da persona documentata.



Su questo sottoscrivo. Polymetis ti ringrazio che mi hai dedicato una risposta, a me parlare con le persone istritissime come te mi fa un mondo di piacere perchè imparo e io dico sempre che a imparare non c'è mai fine. ma si può imparare solo da chi ne sa più dime e tu sei sicuramente uno che ne sa infinitamente più di me. Grazie di cuore acnche se mi vuoi dare quella spiegazione sul versetto di Giovanni che ti ho detto al principio del mio post.

A proposito, come si dice in greco il principio del mio post?
Ah già, e che me lo dici a fare, tanto per me sempre greco rimane. [SM=g27993]

lawc

MauriF
00giovedì 3 novembre 2005 21:51
Re: Re: Re: Re:

Scritto da: Seabiscuit 31/10/2005 11.37
Scritto da: MauriF 31/10/2005 1.12


Se è eterno è "non creato".



L'apostolo Giovanni definisce Gesù nella sua esistenza preumana con la "Parola".
Giov. 1:1 "In principio era la Parola, e la Parola era con Dio..."
Giustamente, stare con qualcuno, non si può essere quel qualcuno.



Infatti NESSUNO dice che ci troviamo di fronte a una sola Persona divina...
Siamo alle solite? Sabellianesimo per dottrina trinitaria?
Non cambierete mai...

Quel qualcuno E' UNA COSA SOLA CON IL PADRE: DIO ONNIPOTENTE.



Il titolo, "la Parola", che Giovanni usa, identifica la funzione che Gesù svolgeva quale Portavoce di Geova Dio.



No, non è una funzione che Gesù svolge, è ciò che Gesù è: il Verbo di Dio. Il Verbo che si è fatto carne.

Padre, Figlio e Spirito Santo CREANO, perchè Dio crea e loro sono Dio.



E la dichiarazione di Giovanni “in principio era la Parola” sta a indicare che la Parola fu il principio delle opere creative di Geova, “il principio della creazione di Dio”.



Assolutamente no.
Sta ad indicare che in principio era il Verbo...e nient'altro di quanto è stato creato.NULLA, NIENTE.

Ed i versetti seguenti lo rendono chiaramente:

Giovanni 1:3 tutto è stato fatto per mezzo di lui,
e senza di lui niente è stato fatto di tutto ciò che esiste.


Il Verbo di Dio, il Figlio di Dio è stato GENERATO e non creato.
Eternamente generato, cioè non c'è un istante in cui non c'era...è eternamente generato perchè il tempo è creatura e "non era".

Principio della creazione, leggi qui:
digilander.libero.it/domingo7/PRINCIPIO%20E%20STRUMENTO%20DELLA%20CREAZIONE%20DI%2...

libero1978
00venerdì 4 novembre 2005 11:16
Caro MauriF, sto discutendo questa faccenda con Polymetis, che non è un pivellino, ma è uno dei pesi massimi di questo forum e di tutti i forum.

E sono arrivato alla conclusione che il tempo e lo spazio non sono creature come tutte le altre ma sono idee metarazionali ( questa parola l'ho imparata da Polymetis) perchè come mi ha speigato Polymetis metarazionale va al di là del razionale, ma non è irrazionale ( ho capito vene Poly? ). Cioè in questo sono come Dio anche se non sono creature o persone intelligenti.

Adesso il problema non è Dio che sta sicuramente sopra il tempo e lo spazio, ma è capire se anche Gesù è aldisopra del tempo e delle spazio.

Ma il fatto che lui è stato generato ( e a questo punto creato o generato non so più che differenza fa ) non lo mette al di sopra del tempo, ma al di sotto del tempo perche se è stato generato c'è stato anche quando non era stato ancora generato e perciò c'è stato il momento che lui ancora non esisteva.

Adesso me lo rileggo, se mi capisco lo posto, se non mi capisco io stesso lo cancello e lo scrivo in un altro modo.

Mi pare che io mi capisco, speriamo anche voi.
libero1978
00venerdì 4 novembre 2005 11:31
Mi devi scusare mauriF ma ho letto il link che hai messo dopo avere messo il post di alcuni minuti fa e mi sono fermato sul versetto dove dice che Gesù è il principio della creazione di Dio.

A me questo fatto mi fa riflettere e mi fa pensare che che se Gesù è il principio nel senso che è il capo della creazione di Dio, non può essere Dio perchè la creazione specifica che è di Dio e non è la sua, se no direbbe io sono il prinpipio ( il capo della mia creazione, invece dice di Dio..

E tutto quadra col fatto che Gesù è stato generato e che nella parola generazione c'è automaticamente il fatto che prima di essere generato c'era un momento in cui non era stato ancora generato. Perciò Dio è sempre esistito mentre Gesù invece no.




Polymetis
00sabato 5 novembre 2005 01:36
“Ho capito pure che l'uomo si sarà pure evoluto dalle scimmie”

No, l’uomo non s’è evoluto dalle scimmie ma da ominidi antropomorfi, le scimmie sono un altro ramo evolutivo, cugine nostre e non antenate.

“Ma prima che l'uomo si era evoluto dalle scimmie e c'erano solo scimmie mi vuoi dire se l'uomo esisteva?”

Questa domanda pone dei seri problemi filosofici, infatti occorrerebbe stabilire dove finisce l’evoluzione prettamente animale e dove compaia l’uomo. A che punto della catena evolutiva siamo diventati uomini? Solitamente si risponde che siamo diventati essere umani quando abbiamo acquisito la ragione, o forse quando Dio ha infuso l’anima al primo ominide. Tuttavia queste prospettive creano problemi più di quanti ne risolvano, infatti non c’è stato uno sviluppo della ragione dalla mattina alla sera bensì per passi graduali, da forme più primitive di ragionamento a forme più evolute, e dunque stabilire a quale grado di ratio sia inizia l’esistenza degli uomini è alquanto problematico. Diciamo pure che non c’è un salto (gap) durante l’evoluzione tra l’animale e l’uomo, perché ogni gradino evolutivo è sempre un accumulo di cambiamenti lenti e graduali. L’uomo non ha iniziato ad esistere da un momento x grazie al quale sia possibile dire che un anno prima non esisteva l’uomo, del resto è un mistero a quale punto dell’evoluzione Dio abbia infuso l’anima.

“l'uomo è stato generato ma è anche vero che prima di essere generato non esisteva.”

Infatti noi siamo calati nel tempo. Non esistere “prima” è un problema privo di senso in ambito extratemporale.

“ma tutto il tempo prima che c'era il big bang che cos'era, non è tempo?”

Esatto, il tempo “prima” del Big Bang non c’era, per la semplice ragione che non c’era lo spazio. Leggi qualche libro di Hawking o di Rubbia sull’argomento. E’ anche una delle “prove” dell’esistenza di Dio. Se infatti gli scienziati sono concordi nel dire che prima del big bang non c’era il tempo allora perché mai il cosmo non è rimasto nella perenne stasi in cui si trovava? In altre parole come può dall’assenza di tempo, e dunque dall’immobilità assoluta, essersi accesa la miccia dell’esplosione? L’unica risposta possibile è Dio.

“se non è tempo che cos'è?”

Ti imbrogli con le parole, hai usato “era”, ossia un tempo passato, e per la precisione l’imperfetto, ma devi ricordati che il tempo non esisteva e dunque domande come “che cosa c’era prima?” sono prive di senso, prive di senso quando chiedersi cosa facesse Dio prima di creare. La risposta ovviamente è che non faceva nulla perché il tempo non esisteva ancora. Sentiamo il celebre brano di Agostino a questo proposito:

“Ecco come rispondo a chi domanda che cosa faceva Dio prima di fare il cielo e la terra. Non come fece quel tale che eluse con una battuta di spirito l'aggressività della domanda, rispondendo, dicono: "Preparava l’inferno per chi indaga gli abissi". Ridere non basta per capire. No, non rispondo a questo modo: preferirei allora una risposta come "Quello che non so, non lo so", che almeno risparmia la facile ironia per chi solleva una questione profonda e il plauso per chi dà una risposta falsa. Invece io affermo che tu, nostro Dio, sei il creatore d'ogni cosa creata, e se per cielo e terra s'intende ogni cosa creata, oso affermare: "Prima di fare il cielo e la terra, Dio non faceva cosa alcuna". Perché che cosa avrebbe fatto se non una cosa creata? Magari sapessi tutte le cose che vorrei, che mi sarebbe utile sapere, così come so questa: che nessuna creatura venne fatta prima che fosse fatta una qualche creatura.

Ma se qualcuno è tanto leggero di mente da fantasticare di tempi più remoti ancora, e si meraviglia che tu, un Dio che tutto può e tutto crea e sostiene, artefice del cielo e della terra, abbia atteso innumerevoli secoli prima di metter mano a un'opera così grandiosa - si svegli e apra bene gli occhi, perché è irreale ciò di cui si meraviglia. E come potevano passare innumerevoli secoli se non li avevi fatti tu, l'autore di tutti i secoli, tu che li instauri? E come può esistere un tempo che tu non hai instaurato? E come può esser passato, se non è mai esistito? Se insomma tutto il tempo è opera tua, e se c'è stato un tempo prima che tu facessi il cielo e la terra, perché si dice che ti astenevi da ogni opera? Quel tempo precedente, appunto, l'avresti istituito tu, e non un solo momento di tempo poteva passare, prima che tu istituissi il tempo. Se invece non esisteva il tempo prima che fossero fatti il cielo e la terra, perché chiedersi che cosa tu facessi allora? Non c'è un allora dove non c'è il tempo.

Non è nel tempo che tu precedi il tempo: altrimenti non precederesti ogni tempo. Ma dalla vetta dell'eterno presente tu precedi tutto il passato e sovrasti tutto l'avvenire, appunto perché è avvenire, e una volta avvenuto sarà passato. Tu invece sei sempre lo stesso, e i tuoi anni non si dilegueranno.” (Agostino, Confessioni, Libro XI)

“figuriamoci nel greco che sei professore.”

E dove l’avrei mai detto? Io non insegno greco (grazie al cielo), il mio campo è la filosofia antica, non certo la grammatica.

“Bibbia degli evangelisti trovo scritto che fu il primo dei suoi miracoli.”

Spero volessi dire “evangelici”(cioè un gruppo appartenente al protestantesimo), gli evangelisti infatti sono defunti da qualche millennio e ciò che hanno steso è in greco.

“Cioè la Bibbia cattolica dice principio volendo dire che con quel miracolo iniziò a fare i miracoli e gli evangelisti dicono la stessa cosa e cioè che fu il primo dei suoi miracoli.”

Come ho scritto nel primo post di questa discussione: “Il termine greco arché indica principalmente l’origine, la fonte, la causa di qualcosa, non il primo di una serie (sebbene anche il secondo significato sia attestato in maniera enormemente inferiore alla prima accezione).” Ergo non ho asserito che “primo” sia un significato impossibile, ma solo che è meno frequente, specie nelle cosmogonie, basti ricordare che anche Dio Padre in Ap 23,13 è definito l’arché (cf. Ap 1,8 ), ma ovviamente questo non fa di YHWH il primo di una serie, cioè una creatura. Per cogliere il senso di arché credo sia necessario riprendere in mano le più antiche attestazioni del termine, cioè quelle dei physiológoi della Ionia, intenti a cercare l’arché del cosmo. Il concetto di creazione è completamente alieno al pensiero greco, cosa intendevano dunque i filosofi della physis con arché? Aristotele ci dà questa definizione del termine: “Ciò di cui tutte quante le cose esistei sono costituite e da cui primariamente provengono e in cui alla fine vanno a corrompersi”, ovvero il permanente sostegno delle cose, “giacché un tale principio naturale si conserva sempre” (Aristotele, Metafisica, I,983b 9) Lo Stagirita dunque, che evidentemente conosceva la sua lingua, ci ha dato una triplice definizione di arché:
1)Fonte delle cose
2)La foce o il termine delle cose
3)Il permanete sostegno delle cose.

Fuori dalle cosmogonie arché ha quattro significati basilari :
1)Potere, comando, la carica pubblica
2)il punto di partenza (è il significato registrato in Giovanni 2,11)
c)Il principio logico-gnoseologico
4)La causa prima di un processo
(Per i riferimenti testuali a queste accezioni si veda “Introduzione alla storia della filosofia antica” a cura di Carlo Natali, il capitolo “arché ed aitía” di Francesca Masi pag. 149-163, Cafoscarina
Visto che questo libro è stampato dall’Università di Venezia o lo ordini o mi chiedi le fotocopie e te le mando.)
Vorrei commentare una delle prime attestazioni di arché che abbiamo per farvi rendere conto che “primo della serie” è un significato deteriore, e che anzi, qualora nella vita vi trovaste scritto “l’arché è X” l’ultima cosa da fare sarebbe pensare che quell’ X sia il primo di una serie. Cito il frammento 1 DK di Anassimandro:

“Principio degli esseri è l’infinito, da dove infatti gli esseri hanno origine, ivi hanno anche la distruzione secondo necessità: poiché essi pagano l’uno all’altro la pena e l’espiazione dell’ingiustizia secondo l’ordine del tempo”. (12 [B 1] DK)

E’ ovvio che qui l’infinito non è la prima cosa creata ma anzi ciò da cui tutte le cose provengono. “Infinito” in greco è ápeiron, costruito con la parola che significa “limite/confine” (ossia “peras”) preceduta da alfa privativa, dunque significa “non-finito”, “non-limitato”. Infinito non rende bene la parola, che sarebbe meglio tradurre con “indefinito”, cioè “senza confine”, giacché l’in-definitezza è proprio questo, la mancanza di confine tra le cose e dunque l’indistinzione. Ma da quest’arché che è l’ ápeiron indefinito, da questa “non distinzione” originaria emergono degli enti, ossia delle cose che si “differenziano”, che sono individuati e individuali. Si è dunque rotta la situazione di equilibro indistinto originale perché è nata la differenziazione, e nel frammento sopra riportato questa è vista come un’ingiustizia originaria, una colpa di cui bisognerà pagare il fio, esattamente come l’onda espia lo sconquasso che crea nei laghi esaurendosi appena cessa il vento, ossia scomparendo nel momento in cui la bonaccia rende nuovamente piatta e indistinta la superficie dell’acqua, come nell’ápeiron originario.

“E a questo punto nasce un'altra domanda, dove finisce l'universo, perchè io ho letto che secondo gli scienziati le cose più lontane da noi sono lontane diciotto miliardi di anni luce ( se sbaglio correggimi ),”

Il dato si riferisce a fin dove è arrivata l’espansione dell’universo dopo il big bang, la materia originale infatti per effetto dell’esplosione si sta ancora allontanando dal luogo dello scoppio iniziale. Sia ben chiaro che non è semplice materia ad espandersi ma lo spazio stesso che avanza. Al che la domanda sorge spontanea: avanza dove? Non nel vuoto ma nel nulla, vale a dire che il tessuto del continuum spazio-tempo si estende creando spazio, e non trovando uno spazio vuoto pre-esistente. Avanza senza uno spazio in cui avanzare perché lo spazio stesso crea spazio.

“e allora anche lo spazio dove non c'è niente di niente cos'è”

Lo spazio dove non c’è niente si chiama vuoto, ma non c’entra col nulla. Da tempo inoltre la fisica sa che il vuoto non esiste, ma questa è un’altra storia.

“Questo invece no, non l'ho capito.”

Te lo rispiego: hai detto “prima”, ma prima è un termine che implica l’esistenza del passato. A tuo dire Dio ha creato per prima cosa il Logos, e suppongo vorrai sostenere che ha creato il tempo nell’ “istante” stesso in cui creava il Figlio, altrimenti il figlio sarebbe pre-esistente al tempo e tu ti saresti smontato da solo. Io invece ti ho replicato che essendo Gesù l’autore dello spazio è necessariamente trascendente a questa dimensione di continuum spazio-tempo perché tempo e spazio si implicano vicendevolmente;non c’è uno senza l’altro.

“ma al di sotto del tempo perche se è stato generato c'è stato anche quando non era stato ancora generato”

Due errori in una frase, un “c’era” e un “quando”, due parole che esigono l’esistenza del tempo per avere senso, per questo noi cattolici parliamo di generazione ab aeterno.

Ad maiora

[Modificato da Polymetis 05/11/2005 1.38]

ClintEastwood82
00sabato 5 novembre 2005 11:02

“Ho capito pure che l'uomo si sarà pure evoluto dalle scimmie”

No, l’uomo non s’è evoluto dalle scimmie ma da ominidi antropomorfi, le scimmie sono un altro ramo evolutivo, cugine nostre e non antenate.




Ok polymetis, trovami un singolo brano della Bibbia in cui si accenna che l'uomo si sia evoluto da animali, e se mi rispondi che la Bibbia non è un libro scientifico, ok sono d'accordo, non chiedo che ci sia una spiegazione dettagliata, ma un minimo accenno, una sillaba.

Cercalo pure in apocrifi se vuoi, non mi interessa trovami dove si accenna che l'uomo provenga da animali.

Nessun Santo ha mai accennato ad una cosa del genere, trovami pure lo scritto di qualche Santo che accenna minimamente a questo, Santo mistico, padre della chiesa, quello che vuoi. Aspetto.
libero1978
00sabato 5 novembre 2005 13:06
A parte il fatto che in verità nemmeno io ci credo che l'uomo viene da un'animale ma credo che l'uomo è stato fatto da Dio così come è adesso, ho acconsentito a Polymetis per seguire il discorso.

E devo dire che ( a parte questo fatto )i ragionamenti di Polymetis nemmeno si può dire che sono sbagliati se pensiamo alle teorie sul big bang e su quelle di Einstain che sono state
fatte nei nostri tempi.

Ma S.Pietro, S.Giovanni e gli altri di quel tempo che hanno scritto i vangeli io dico che non avevano la più pallida idea che il tempo e lo spazio ci avevano un legame, che possono avere un principio e una fine ( anche se questo non mi pare che sia prorio dimostrato ). Che lo spazio prende il posto del nulla etc.etc. A questo rpoposito devo anche dire che l'idea che il nulla diventa spazio mi pare strana perchè il nulla diventa qualcosa solo se interviene Dio. Diversamente il nulla non si trasforma in nulla da se stesso. E anche il vuoto rimane vuoto se non c'è qualcuno che lo riempie di qualcosa.

Io perciò dico che quando hanno scritto il vangelo gli apostoli parlavano del tempo come di una cosa senza fine sia ad andare avanti che ad andare dietro, ma che ne sapevano loro della relatività di Einstain?

Caro Polymetis, i tuoi ragionamente oggi non fanno una grinza ma duemila anni fa non li capiva nessuno e non possiamo interpretare quello che è stato scritto duemila anni fa con le teorie che sono nate oggi, e che poi rimangono sempre e solo teorie.

[Modificato da libero1978 05/11/2005 13.13]

husband70
00sabato 5 novembre 2005 14:02
Questo therad mi sta deliziando. L'eccezionale cultura di Polymetis a confronto con lo straordinario acume di Libero.
Ambedue accomunati da grande intelligenza. Complimenti vivissimi e veri a tutti e due. Vi sto seguendo con grande interesse.

Notevolissima è la frase di Libero dove dice che non si possono leggere e interpretare con la testa e con le conoscenze di oggi le cose scritte e dette duemila anni fà.

A questo punto non mi resta che osservare che i concetti di creazione e generazione finiscono col diventare come le due classiche rette parallele che si congiungono all'infinito.
Cioè che agli effetti pratici non ci sia alcuna differenza fra il creare e il generare.

Saluti.

[Modificato da husband70 05/11/2005 14.05]

ClintEastwood82
00sabato 5 novembre 2005 14:29

Io perciò dico che quando hanno scritto il vangelo gli apostoli parlavano del tempo come di una cosa senza fine sia ad andare avanti che ad andare dietro, ma che ne sapevano loro della relatività di Einstain?



Apparte per il fatto che un Apostolo, un Santo, è ripieno della scienza di D_o, quindi ti saprebbe rispondere a qualunque cosa, e non come fanno gli scienziati, ma come parlerebbe un uomo di D_o.
Poi c'e' da dire, che i Santi sono ripieni dello Spirito di D_o, e si vede, con i miracoli e con la vita. Gli scienziati che miracoli fanno? anzi cercano anche di smontare quelli fatti, con le peggiori menzogne, e mi dovrei fidare di loro?
Polymetis
00sabato 5 novembre 2005 19:30
“Ok polymetis, trovami un singolo brano della Bibbia in cui si accenna che l'uomo si sia evoluto da animaliOk polymetis, trovami un singolo brano della Bibbia in cui si accenna che l'uomo si sia evoluto da animali”

La domanda è priva di senso per due motivi. In primis sono cattolico e dunque il sola scriptura non è una paranoia che mi riguarda, in secundis perché, come tu stesso hai affermato, la Bibbia non è un libro di scienza, anzi, ha spesso concezioni completamente errate. Evidentemente non avete ancora assimilato la frase del cardinal Baronio che Galileo prese a propria bandiera: “La Bibbia non vuole insegnare com’è fatto il cielo ma come si va in cielo”.
Nella Bibbia amico mio non troverai che la terra è sferica, né che la gravità esiste, né che il sole sta al centro del sistema solare. La Bibbia non deve contenere dottrine scientifiche, e, francamente, la pretesa di trovare conferma di una scoperta scientifica sulla Bibbia altrimenti quella teoria non è valida è quanto di più primitivo si possa pensare. Ti sfido infatti a trovarmi sulla Bibbia l’esistenza degli atomi e delle molecole, oppure a dimostrami Bibbia alla mano che è la Terra a muoversi e non il Sole…

Per Liberto

“Ma S.Pietro, S.Giovanni e gli altri di quel tempo che hanno scritto i vangeli io dico che non avevano la più pallida idea che il tempo e lo spazio ci avevano un legame”

Il problema non è Giovanni ma Dio. Se Dio trascende lo spazio (e dunque anche il tempo), lo fa indipendentemente dal fatto che i suoi discepoli si rendano conto del legame indissolubile tra spazio e tempo. Inoltre l’idea di trascendere il fluire del divenire, e dunque anche il tempo, non era certo sconosciuta al tempo degli apostoli. Già da quattro secoli infatti quasi tutte le filosofie collocavano Dio fuori dal tempo e dallo spazio, giacché dal tempo di Eraclito si era compreso che il divenire del mondo implicava lo scorrere del tempo e dunque, se Dio era immutabile, doveva sovrastare il tempo, il quale è peculiare solo della nostra dimensione. E non mi venite a dire che gli apostoli non sapevano nulla di filosofia perché è irrilevante, non era infatti mera filosofia ma la concezione che si respirava ovunque. I greci stessi avevano smesso di credere agli dèi del pantheon olimpico da due secoli, basta leggere scritti alessandrini come quelli di Luciano. Quando Paolo va ad Atene discute con l’aeropago e fa una citazione filosofica dietro l’altra, persino l’inno a Zeus dello storico Cleante, e non deve stupire, nelle sue lettere ci sono spesso argomentazioni filosofiche come, ad esempio l’inferenza metafisica per dimostrare l’esistenza di Dio

“questo rpoposito devo anche dire che l'idea che il nulla diventa spazio”

Il nulla non diventa spazio per un gioco di prestigio, è ovvio che il nulla da solo non si muta in niente perché è già il niente. Per tentare di farti capire immagina un tovagliolo di carta e comprimilo fino a farne una palla che stia nel tuo polso. Se molli la presa lo stropicciatissimo tovagliolo inizierà ad espandersi. Fuor di metafora quel tovagliolo è il continuum spazio-tempo, la stretta iniziale è la condizione di densità infinita che ha causato il big-bang ed in seguito l’espansione del tovagliolo avvenuta quando hai smesso di stringere. Ovviamente il nostro esempio è limitato perché il tovagliolo si espande nel vuoto e non nel nulla, ma occorre fare astrazione, lo spazio infatti crea spazio nel momento stesso in cui si espande. Le pieghe del tovagliolo poi sono gli avvallamenti del tessuto spazio-temporale, tali avvallamenti sono causati da gravitoni, le inafferrabili particelle che costituiscono la gravità. La gravità infatti deforma il tessuto dello spazio-tempo, vale a dire che in presenza di pianeti più grandi e di maggior massa la curvatura è maggiore e dunque il tempo scorre in modo diverso. Questo è stato dimostrato osservando la curvatura dei raggi di luce durante le eclissi, i raggi seguivano gli avvallamenti del continuum nel tragitto sole-terra.

Ad maiora

ClintEastwood82
00sabato 5 novembre 2005 20:42

La domanda è priva di senso per due motivi. In primis sono cattolico e dunque il sola scriptura non è una paranoia



Nemmeno io sono per la sola Scriptura, difatti ti ho lasciato larga scelta sul tavolo, scritti dei Santi, scritti dei padri della chiesa, apocrifi....più di così.



Nella Bibbia amico mio non troverai che la terra è sferica, né che la gravità esiste, né che il sole sta al centro del sistema solare.



Certamente, però nella Bibbia il sole è nominato no? Almeno si sa che esiste, un accenno al sole c'è. Se ci fosse stata un'evoluzione scimmiesca, ce ne sarebbe stato un minimo accenno, vista la mole di tale avvenimento.



La Bibbia non deve contenere dottrine scientifiche, e, francamente, la pretesa di trovare conferma di una scoperta scientifica sulla Bibbia altrimenti quella teoria non è valida è quanto di più primitivo si possa pensare.



Sai comè, è stata scritta e narra di persone ripiene dello Spirito di D_o, che non erano certo come scienziati presuntuosi, che dicono di sapere tutto ed avere soluzione per tutto, ma poi quanti miracoli fanno?
Polymetis
00lunedì 7 novembre 2005 00:19
“Nemmeno io sono per la sola Scriptura, difatti ti ho lasciato larga scelta sul tavolo, scritti dei Santi, scritti dei padri della chiesa, apocrifi....più di così.”

E’ perché dovrei trovare in scritti del passato una scoperta recente?

“Certamente, però nella Bibbia il sole è nominato no? Almeno si sa che esiste”

Questo perché è visibile a tutti, invece cercherai in vano dottrine non visibili ad occhio nudo di portata immensa: se ti chiedessi di dirmi dove nella Bibbia o nello scritto di qualche santo si parla degli atomi non troveresti assurda la mia richiesta?

“Sai comè, è stata scritta e narra di persone ripiene dello Spirito di D_o”

I quali volevano insegnare non com’è fatto il cielo ma come si va in cielo.

“non erano certo come scienziati presuntuosi, che dicono di sapere tutto ed avere soluzione per tutto, ma poi quanti miracoli fanno?”

I miracoli non sono di loro competenz;, la scienza riesce a svolgere i compiti che si è prefissata, e tra questi i miracoli non sono previsti. Gli scienziati poi hanno la brutta abitudine di documentare quello che sostengono, e dunque il metro per valutarli non è se facciano miracoli o meno ma le prove che portano a sostengo delle loro tesi. Condividere il 98% del Dna con lo scimpanzé è una testimonianza granitica di parentela.

Ad maiora
MauriF
00lunedì 7 novembre 2005 00:47
Vedi Polymetis, prima di leggere alcuni importanti documenti contro la teoria evoluzionistica ero totalmente dalla parte "evoluzionistica".
Siccome sto studiando biologia, mi è stata impressa un' "ideologia" evoluzionistica...

Ed ho detto bene "ideologia" perchè quanto ho letto mezz'ora fa, ribalta tutto quanto mi è stato messo davanti e mi è stato dato da studiare...e sul quale sono stato interrogato ed esaminato con tanto di voto e firma sul libretto.

E se arrivo a dirti che è scandaloso che questo succeda, è perchè sono rimasto veramente scioccato del fatto che la non scienza venga fatta passare per scienza e sia presa come la base per dare voti e valutazioni.

Condivido tutto quanto hai detto riguardo alla citazione di Galileo: “La Bibbia non vuole insegnare com’è fatto il cielo ma come si va in cielo”...
Ed anche quanto hai aggiunto tu...ma spesso capita (e capita anche per tutte le teorie che sembra abbiano fondamenta solide) che quando ci si trova di fronte a contraddizioni fra ciò che è descritto nella Bibbia e ciò che afferma una teoria scientifica...non sia saggio limitarsi a citare quanto ha detto Galileo, ma invece andare a fondo e vedere se non sia la teoria scientifica ad avere buchi intappabili.
Non dico che sia sempre cosa valida, ma credo che quel CREDO UT INTELLEGAM debba essere inteso in maniera più incisiva.

Clint sta cercando di puntualizzare una cosa sull'evoluzione che conviene affrontare in una sezione diversa e con un 3d tutto suo perchè è sconcertante (e te lo dico da studente di biologia che è diventato ex-evoluzionista da circa 30 minuti).
Ci porterebbe OT e quindi chiedo a Clint di non affrontarlo in questo 3d...facciamo un 3d a parte.

Qui è meglio continuare con quello spettacolare discorso che stavi facendo a libero.
Dell'evoluzione e dei problemi connessi ad essa ne discutiamo a parte perchè l'argomento merita uno sviluppo a se stante.

Ciao
Mauri
ertreyt
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