Tolleranza e pluralismo - Sette -Analisi

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Vitale
00martedì 28 dicembre 2004 19:00
Re: Re: Re: quali sono, o potrebbero essere, le sette di riferimento?

Eccomi Chi.dove.quando, se tu rileggi…..Scritto da: Chi.dove.quando 28/12/2004 1.30
In questa ipotesi, tanto per fare un esempio, non può essere configurata la comunità dei TdG.
Ci risiamo con il gioco di parole da parte tua richiedendoti, perché non può essere configurata.
http://www.infotdgeova.it/setta.htm - inoltre vedi il Rapporto del Dipartimento di Pubblica Sicurezza 1998 - http://xenu.com-it.net/rapporto/index.htm

Scritto da: Chi.dove.quando 28/12/2004 12.25 ……… Pardon, Vitale...TU avvii un discorso dal chiaro intento allusivo e chiedi a me "un esempio del perchè" i TdG non rivestono le caratteristiche delle sette del tipo richiamate nel detto "Gazzettino"?

Hai delineato tu stesso che “In questa ipotesi, tanto per fare un esempio, non può essere configurata la comunità dei TdG.” desumendo che TdG non lo sono perché il Gazzettino non li ha menzionati e fai una carrellata dal sito del Gris ( bastava mettere il link ) Per quanto riguarda il panorama italiano, il Rapporto del Dipartimento di Pubblica Sicurezza è molto più ampio di quello indicato nel link.
Chiedi tu a codesti signori quali movimenti sono inclusi se hai sete di certezze.
In quanto alla sottoscrizione da varie parti perché il disegno di legge contro la “ manipolazione mentale “ non venga approvato, minaccia i propri fini non la salvaguardia dell’individuo.

Chi.dove.quando “ Ora, piuttosto, spiega tu perché hai riportato l'articolo del Gazzettino, dato che è escluso che possa riferirsi ai TdG| “

L’articolo è generalizzato non indica un singolo movimento, questo è chiaro e lampante.

Saluti
Vitale
Chi.dove.quando
00martedì 28 dicembre 2004 20:03
FAI UNA GRAN CONFUSIONE

Scritto da: Vitale 28/12/2004 19.00

Eccomi Chi.dove.quando, se tu rileggi…..Scritto da: Chi.dove.quando 28/12/2004 1.30
In questa ipotesi, tanto per fare un esempio, non può essere configurata la comunità dei TdG.
Ci risiamo con il gioco di parole da parte tua richiedendoti, perché non può essere configurata.
http://www.infotdgeova.it/setta.htm - inoltre vedi il Rapporto del Dipartimento di Pubblica Sicurezza 1998 - http://xenu.com-it.net/rapporto/index.htm

Scritto da: Chi.dove.quando 28/12/2004 12.25 ……… Pardon, Vitale...TU avvii un discorso dal chiaro intento allusivo e chiedi a me "un esempio del perchè" i TdG non rivestono le caratteristiche delle sette del tipo richiamate nel detto "Gazzettino"?

Hai delineato tu stesso che “In questa ipotesi, tanto per fare un esempio, non può essere configurata la comunità dei TdG.” desumendo che TdG non lo sono perché il Gazzettino non li ha menzionati e fai una carrellata dal sito del Gris ( bastava mettere il link ) Per quanto riguarda il panorama italiano, il Rapporto del Dipartimento di Pubblica Sicurezza è molto più ampio di quello indicato nel link.
Chiedi tu a codesti signori quali movimenti sono inclusi se hai sete di certezze.
In quanto alla sottoscrizione da varie parti perché il disegno di legge contro la “ manipolazione mentale “ non venga approvato, minaccia i propri fini non la salvaguardia dell’individuo.

Chi.dove.quando “ Ora, piuttosto, spiega tu perché hai riportato l'articolo del Gazzettino, dato che è escluso che possa riferirsi ai TdG| “

L’articolo è generalizzato non indica un singolo movimento, questo è chiaro e lampante.

Saluti
Vitale





Posso assicurarti che fai una gran confusione. Mi inviti a leggere il "Rapporto del Dipartimento di Pubblica Sicurezza 1998", ma non vedo che cosa dica di così straordinario che non ripeta il già menzionato Gazzettino. Ripeto, "lanci la pietra e nascondi la mano". Non sei chiaro ed esplicito, soprattutto perchè concludi dicendo "L’articolo è generalizzato non indica un singolo movimento, questo è chiaro e lampante".
Allora, se non indica nessun movimento, cosa che secondo te, ma non secondo me, è chiaro e lampante, perchè ti sei premurato di inserire l'articolo del Gazzettino nel forum? A che pro? A chi era indirizzato il contenuto del Gazzettino? AL MOVIMENTO SCONOSCIUTO?
L'invito che mi hai fatto a leggere l'articolo in "http://www.infotdgeova.it/setta.htm" non la dice sufficientemente lunga sulle tue intenzioni?
Il contenuto dell'articolo, e quel che infine afferma sui TdG, rappresenta una classica presa di posizione strettamente personale ed opinabile, MA NON RAPPRESENTA ASSOLUTAMENTE LA PRESA DI POSIZIONE DEL "Dipartimento di Pubblica Sicurezza".
Non so come fai a non accorgerti del losco gioco delle religioni istituzionalizzate nel loro tentativo di includere, fra le sette dalle intenzioni espressamente precisate e dichiarate dal "Dipartimento di Pubblica Sicurezza", movimenti religiosi che ad esse 'religioni istituzionalizzate' risultano scomodi. Non so come fai a non accorgerti dei due pesi e delle due misure.
Posso assicurarti, anche se non li ho interrogati espressamente, che i fautori del Gazzettino non hanno inteso includere nel loro articolo il gruppo dei TdG come uno di quelli cui la loro iniziativa è rivolta. Questo dovrebbe bastare a chiarire l'equivoco.

Distinti saluti
Vitale
00mercoledì 29 dicembre 2004 00:59
Taglio corto

Chidovequando :Allora, se non indica nessun movimento, cosa che secondo te, ma non secondo me, è chiaro e lampante, perchè ti sei premurato di inserire l'articolo del Gazzettino nel forum?

L'articolo riporta identità di qualche movimento? Non mi sembra. Se ho ritenuto riportarlo nel forum per informare di questa nuova iniziativa.
Tutto ciò é in contrasto con qualcosa che ti stà a cuore?
Non so cosa farci.
E' reato riportare un'articolo?

Saluti
Vitale
Chi.dove.quando
00mercoledì 29 dicembre 2004 01:55
per chiarire

Scritto da: Vitale 29/12/2004 0.59

Tutto ciò é in contrasto con qualcosa che ti stà a cuore?
Non so cosa farci.
E' reato riportare un'articolo?
Saluti
Vitale




No, amico, la notizia non è in contrasto con nulla che mi stia a cuore. Anzi, ben vengano iniziative atte a fermare l'ignobile speculazione di associazioni pseudoreligiose a delinquere. Non bisogna però fare di tutt'erba un fascio.
Il problema strettamente religioso è tutt'altro e riguarda l'intero panaroma religioso nazionale ed europeo. Anche per questo ben vengano normative atte a regolare l'ingresso e la fuoriuscita dei credenti, senza che ciò comporti provvedimenti disciplinari a loro carico, con i ben noti risvolti negativi di natura sociale, psicologica, affettiva e di libertà di coscienza e d'azione ecc. Ma questo è un altro discorso, molto impegnativo dal punto di vista legislativo. Prima o poi una qualche regolamentazione ci dovrà essere, a livello europeo, ma anche nazionale.
Quel che ho voluto evidenziare è che le grandi religioni vogliono decidere in proprio chi è da considerare setta o meno, e, ciò, evidentemente sperando nella loro esclusione dal provvedimento. Credo che questa grazia se la possano sognare. Tutte le religioni dovranno ottemperare alle stesse regole, ed è stata questa la ragione delle proteste indirizzate a Ciampi.

Quello che ho inteso dire è in linea con il "Consiglio d'Europa in materia di sette", visibile qui:
www.dimarzio.it/srs/modules.php?op=modload&name=Sections&file=index&req=viewarticle&a...

che amplia a tutto raggio il campo d'azione, nessuna religione esclusa.

[Modificato da Chi.dove.quando 29/12/2004 1.56]

Vitale
00mercoledì 29 dicembre 2004 02:01
Re: per chiarire

Grazie per la tua chiarezza e buon proseguimento.

Vitale
Vitale
00giovedì 30 dicembre 2004 15:14


[URL]homepage ICAA[=URL]homepage ICAA Ufficio stampa

CONFERENZA STAMPA DI PRESENTAZIONE DEL PROGETTO PRESSO LA SEDE DELLA REGIONE LAZIO, VIA DELLA PISANA 1301
LUNEDI 20 SETTEMBRE 2004 ORE 11.00 - SALA TEVERE

Ente organizzatore: Associazione ICAA (International Crime Analysis Association), Patrocinio Regione Lazio.

Parteciperà l'On. Olimpia Tarzia.

PROGETTO DI RICERCA E DI INTERVENTO: AMBULATORIO ANTISETTE

Si tratta di una Iniziativa di carattere socioassistenziale denominata "Ambulatorio antisette". Tale struttura di volontariato, coordinata dal Vicepresidente dell'Associazione ICAA, (La D.ssa Roberta Bruzzone, Psicologa e Criminologa) e sotto la supervisione scientifica del Dr. Marco Strano, (Direttore Tecnico Capo Psicologo della Polizia di Stato e Presidente dell'ICAA) offrirà una consulenza gratuita (psicologica e legale) alle famiglie che si trovano a che fare con l'emergente problema del satanismo che, come è noto, appare in notevole diffusione anche nel territorio del Lazio. La consulenza offerta, assolutamente gratuita e riservata, sarà resa disponibile attraverso un sito internet, una linea telefonica (h-24) e su appuntamento, presso una sede operativa dell'Associazione ICAA (già allestita su Roma). Per tale scopo l'ICAA ha creato un'equipe composta da Medici, Psicologi, ed Avvocati che sarà disponibile su appuntamento (inizialmente un pomeriggio a settimana); una esperta di sette (La D.ssa Raffaella Di Marzio, Docente di Psicologia della Religione) offrirà inoltre una consulenza specifica all'equìpe dell'ICAA sulla natura del gruppo settario a cui appartiene il soggetto che chiede aiuto. Il coordinamento scientifico dell'area legale sarà curato dall'Avvocato Andrea Monti. Il servizio, assolutamente gratuito, sarà attivato dal 15 ottobre attraverso un numero telefonico (un cellulare) acceso giorno e notte per prendere gli appuntamenti e per dare consigli immediati. Il protocollo di ricerca e di intervento è stato messo a punto dal Dr. Marco Strano, Direttore Tecnico Capo della Polizia di Stato (Presidente dell'ICAA). Nei prossimi mesi l'Associazione ICAA attiverà lo stesso servizio nella Regione Piemonte, presso la sede ICAA di Torino diretta dal Dr. Walter Comello (Psicologo e Psicoterapeuta ICAA).

[URL]Telematic Journal of Clinical Criminology[=URL]Telematic Journal of Clinical Criminology
[URL]Piattaforma corsi on-line CRIME ANALYST[=URL]Piattaforma corsi on-line CRIME ANALYST

Vitale
Chi.dove.quando
00giovedì 20 gennaio 2005 09:30
Non credo che i TdG siano malvisti per le differenze dottrinali, per la cosidetta disassociazione, o per il loro proselitismo oppure per la loro astensione dalle trasfusioni di sangue che in effetti oggi fanno paura un pò a tutti. Io credo che Barnabino abbia centrato il vero motivo quando dice che i TdG non accettano la attuale filosofia di vita. E' questa inquietante diversità che a mio parere genera una diffusa ostilità nei loro confronti.




Francesco




Chi.dove.quando
00giovedì 20 gennaio 2005 09:49
Re:

Scritto da: Chi.dove.quando 20/01/2005 9.30
Non credo che i TdG siano malvisti per le differenze dottrinali, per la cosidetta disassociazione, o per il loro proselitismo oppure per la loro astensione dalle trasfusioni di sangue che in effetti oggi fanno paura un pò a tutti. Io credo che Barnabino abbia centrato il vero motivo quando dice che i TdG non accettano la attuale filosofia di vita. E' questa inquietante diversità che a mio parere genera una diffusa ostilità nei loro confronti.

Francesco





Se così fosse, mi dovresti spiegare perchè c'è intolleranza, a volte anche pesante, contro ogni altra confessione religiosa.
Con la tua affermazione credo che tu voglia distrarre l'attenzione dalle ragioni vere dell'intolleranza ed offrire, a chi ne è oggetto, una motivazione di tipo metafisico/spirituale, che trascende le ragioni vere, per consolarlo ed incoraggiarlo nella resistenza all'intollerenza.
Oppure non è permesso prendere in considerazione quelle motivazioni senza incorrere nell'intolleranza e nella disapprovazione del gruppo di appartenenza, che darebbe l'ostracismo a chi si presterebbe a dare ù un senso concreto alle motivazioni addotte, diffondendole.
Non ci sono elementi tali da indurre a puntare su ragioni diverse da quelle vere, come la paventata avversità che nasce dal rifiuto di un tipo di filosofia di vita e, perciò, dalla semplice accettazione dei principi del cristianesimo. Come se fossero i principi del cristianesimo ad originare l'intolleranza. ftrytry

ciao
Chidoqua
barnabino
00giovedì 20 gennaio 2005 15:37
Scusa CDQ,

Quali sarebbero i gruppi religiosi cristiani intollerati in Italia o in Europa oltre i testimoni di Geova? Non confondiamo i casi di intolleranza dovuti all'ingerenza delle chiese nella politica (come in Cina e anche in Italia) da quelli dovuti a motivi ideologici o religiosi.

In Italia i TdG (insieme ai buddisti e musulmani che però non sono cristiani) sono l'unica grande religione che ancora non ha ottento un intesa che dovrebbe avere proprio lo scopo di tutelare i diritti dei cittadini aderenti ad in gruppo religioso da una parte e del gruppo medesimo da attacchi di intolleranza, c'è infatti poco da scontrarsi con uno statuto condiviso tra Stato e Confessione religiosa. Questo è inquietante poichè i TdG sono numericamente la seconda confessione cristiana in Italia e tenendo conto dell'assulta assenza di ingerenza della religione dei TdG negli affari di stato.

Gruppi minoritari ma "integrati" come gli Avventisti, Valdesi e altri hanno da tempo l'intesa con lo Stato.

Cosa conta? La forza politica in parlamento? L'essere "integrati" in un certo sistema religioso o ideologico? Oppure dobbiamo dar ragione ai cattolici, e cioè l'unico modo per sopravvivere per la religione è "scendere in campo" e ingerire nella politica degli stati?

Ti posso dire che io aborrisco questo ultimo metodo, considerandolo la "morte" dello spirito cristiano, la brutta imitazione della città di Dio in terra. Ma certo da un punto di vista di politica reale a breve termine vincente. La religione sembra (dico sembra!) trionfante sono nei sistemi in cui entra direttamente o indirettamente nella gestione politica (Cattolicesimo, Islam, Bushismo).

Credo di allargare troppo il campo di discussione, ma è solo per esemplificare come oggi spesso l'intolleranza "popolare" o "mediatica" è rivolta a grupppi che non sono schierati... è solo un caso?

Ciao fdetr

[Modificato da barnabino 20/01/2005 15.39]

Teodoro Studita
00giovedì 20 gennaio 2005 17:46
Re:

Scritto da: Chi.dove.quando 20/01/2005 9.30
Non credo che i TdG siano malvisti per le differenze dottrinali

Francesco



Non per me. Il primo peccato è sempre stato, e rimane tuttora, quello verso Dio.
I TdG hanno raccolto una decina di idee eterodosse che la Chiesa ha nel corso di 900 anni faticosamente discusso e anatemizzato. Un bel giorno dei signori americani decidono di mettere assieme quest'accozzaglia di dottrine estraendole dal crogiulo della storia, forti del fatto che, vista l'ignoranza imperante negli USA tutti avrebbero notato la "buona fede" e la proba condotta di vita, accettando di conseguenza tutte le deviazioni eterodosse, non avendo la capacità di intenderle.
La WTS ha falsificato i testi biblici. La nostra società occidentale e cattolica tende purtroppo a sottovalutare il concetto di eresia.
fr44
00giovedì 20 gennaio 2005 18:27
Re: Re:

Scritto da: Teodoro Studita 20/01/2005 17.46


Non per me. Il primo peccato è sempre stato, e rimane tuttora, quello verso Dio.
I TdG hanno raccolto una decina di idee eterodosse che la Chiesa ha nel corso di 900 anni faticosamente discusso e anatemizzato. Un bel giorno dei signori americani decidono di mettere assieme quest'accozzaglia di dottrine estraendole dal crogiulo della storia, forti del fatto che, vista l'ignoranza imperante negli USA tutti avrebbero notato la "buona fede" e la proba condotta di vita, accettando di conseguenza tutte le deviazioni eterodosse, non avendo la capacità di intenderle.
La WTS ha falsificato i testi biblici. La nostra società occidentale e cattolica tende purtroppo a sottovalutare il concetto di eresia.




Io ho espresso la mia opinione. Tu, per quanto mi è dato di comprendere dalle tue parole, attribuisci la diffusa intolleranza verso i TdG alle divergenze dottrinali che li diversificano dai cattolici. Secondo me dimentichi che la stragrande maggioranza delle persone non conosce neppure quali siano queste differenze dottrinali, che la maggioranza delle persone che si definisce cattolica non conosce neppure il Credo.
Che oggi molti valori generalmente accettati sono in contrasto perfino con i valori del cattolicesimo.
Comunque tu hai la tua opinione e io posso solo rispettarla anche se credo di avere dei buoni motivi per non condividerla affatto.




Francesco



[Modificato da fr44 20/01/2005 18.28]

fr44
00giovedì 20 gennaio 2005 18:35
Re: Re:

Scritto da: Chi.dove.quando 20/01/2005 9.49



Se così fosse, mi dovresti spiegare perchè c'è intolleranza, a volte anche pesante, contro ogni altra confessione religiosa.
Con la tua affermazione credo che tu voglia distrarre l'attenzione dalle ragioni vere dell'intolleranza ed offrire, a chi ne è oggetto, una motivazione di tipo metafisico/spirituale, che trascende le ragioni vere, per consolarlo ed incoraggiarlo nella resistenza all'intollerenza.
Oppure non è permesso prendere in considerazione quelle motivazioni senza incorrere nell'intolleranza e nella disapprovazione del gruppo di appartenenza, che darebbe l'ostracismo a chi si presterebbe a dare ù un senso concreto alle motivazioni addotte, diffondendole.
Non ci sono elementi tali da indurre a puntare su ragioni diverse da quelle vere, come la paventata avversità che nasce dal rifiuto di un tipo di filosofia di vita e, perciò, dalla semplice accettazione dei principi del cristianesimo. Come se fossero i principi del cristianesimo ad originare l'intolleranza. ftrytry

ciao
Chidoqua




Non mi riferivo all'intolleranza religiosa in generale, ma solo a quella che specificatamente riguarda i TdG. Se per esempio prendiamo i musulmani i motivi per cui sono oggi visti con sospetto è perchè molti erroneamente identificano l'islamismo col terrorismo. E poi ci sono altri tipi di intolleranza non propriamente religiosa come quella razziale e perfino a livello di campanile. Ogni intolleranza ha la sua motivazione in linea di massima sempre sbagliata e basata sul pregiudizio, ma la motivazione va vista a mio parere di caso in caso.



Francesco


Teodoro Studita
00giovedì 20 gennaio 2005 19:16
Re: Re:

Scritto da: Teodoro Studita 20/01/2005 17.46
Non per me. Il primo peccato è sempre stato, e rimane tuttora, quello verso Dio.
I TdG hanno raccolto una decina di idee eterodosse che la Chiesa ha nel corso di 900 anni faticosamente discusso e anatemizzato. Un bel giorno dei signori americani decidono di mettere assieme quest'accozzaglia di dottrine estraendole dal crogiulo della storia, forti del fatto che, vista l'ignoranza imperante negli USA tutti avrebbero notato la "buona fede" e la proba condotta di vita, accettando di conseguenza tutte le deviazioni eterodosse, non avendo la capacità di intenderle.
La WTS ha falsificato i testi biblici. La nostra società occidentale e cattolica tende purtroppo a sottovalutare il concetto di eresia.



Scusate se quoto me stesso.
Solo per specificare che questo ragionamento vale per me non per "la maggioranza delle persone". Convengo con te che questa maggioranza non abbbia la più pallida idea di ciò di cui stiamo parlando.
fr44
00giovedì 20 gennaio 2005 20:21
Re: Re: Re:

Scritto da: Teodoro Studita 20/01/2005 19.16


Scusate se quoto me stesso.
Solo per specificare che questo ragionamento vale per me non per "la maggioranza delle persone". Convengo con te che questa maggioranza non abbbia la più pallida idea di ciò di cui stiamo parlando.




Io parlavo in generale. Non mi riferivo a casi specifici come può essere il tuo. E' chiaro che la maggioranza non abbia la più pallida idea di ciò di cui stiamo parlando. Naturalmente sono d'accordo.



Francesco


[Modificato da fr44 20/01/2005 20.23]

barnabino
00venerdì 21 gennaio 2005 00:31
Caro Teodoro,

Mi pare che neppure tu abbia le idee molti chiare sui TdG, per esempio tu dici:

"La WTS ha falsificato i testi biblici"

Qui fai due errori dovuto al pregiudizio:

1. Identifichi i TdG con la WTS, come se i singoli non si fossero mai accertati se la WTS abbia falsificato io testi biblici. Ti rendo noto che i TdG non sono nè una massa di credulone nè una massa di ignoranti e spesso approfondiscono le dottrine "eretiche" (per noi ortodosse) e lo studio della Bibbia (anche quella cattolica) molto di più della massa dei fedele cattolici stessi.

2. Sostieni che i TdG abbiano falsificato "i testi biblici", come non lo spieghi e non si riesce neppure a capire, visto che i TdG non usano testi biblici oltre il canone ristretto riconosciuto anche da protestanti e cattolici. Che questo sia un pregiudizio diffuso te lo faccio passare, ma tu sei pronto a credere senza accertarti, un pò coem quando si era inventata la bufala delle magliette con le cinture di sicurezza disegnate a Napoli... era un abufala ma tutti ci avevano creduto. Potere del pregiudio. Invece io ti sfido a trovare un solo versetto usato dai TdG che non sia presente nei manoscritti del NT o dell'AT!

Dunque anche il tuo personale pregiudizio dunque nasce semplicemente dalla tua percezione errata dei TDG da te visti come una massa di credulono e poco informati, incapaci di giudicare una traduzione corretta ("asino in buona fede" come tu dici) Percezione che però hai ACQUISTO DAL TUO AMBIENTE. Da dove nasce? Non mi pare che dipenda dal fatto che i TdG neghino la trinità che nessun cattolico è mai riuscito a spiegare!

Come ogni intolleranza e pregiudizio mi pare che anche il tuo nasca in fondo dalla "non comprensione" e dalla "non conoscenza". D'altronde, fin dai primi post che ho letto, il tuo atteggiamento verso i TdG mi pare di totale preclusione, atteggiamento che inevitabilmente genera intolleranza.

E poi... che avrebbe a che fare negare una dottrina con la lotta per evitare che i TdG abbiano l'intesa? Intesa e tolleranza solo per i trinitari? Naaaah!


Ciao [SM=x511461]

[Modificato da barnabino 21/01/2005 0.47]

Chi.dove.quando
00venerdì 21 gennaio 2005 01:09
Re: Re: Re:

Scritto da: fr44 20/01/2005 18.35



Non mi riferivo all'intolleranza religiosa in generale, ma solo a quella che specificatamente riguarda i TdG. Se per esempio prendiamo i musulmani i motivi per cui sono oggi visti con sospetto è perchè molti erroneamente identificano l'islamismo col terrorismo. E poi ci sono altri tipi di intolleranza non propriamente religiosa come quella razziale e perfino a livello di campanile. Ogni intolleranza ha la sua motivazione in linea di massima sempre sbagliata e basata sul pregiudizio, ma la motivazione va vista a mio parere di caso in caso.



Francesco





Sì, per questo! Perchè l'intollerenza va vista caso per caso. Invece mi pare che tu, come Barnabino, voglia generalizzare.
Che cosa ostacola il raggiungimento dell'intesa con lo Stato?
Ebbene, esaminate quelle ragioni.

ciao
fr44
00venerdì 21 gennaio 2005 01:15
Caro Barnabino, a me sembra che la CC si opponga con tanto vigore all'intesa con i TdG per una pura e semplice questione di soldi. La CC incassa miliardi con l'otto per mille e non desidera che i TdG possano usufruire anche loro di una fetta, seppure più minuscola, di questa ricca torta.
Tutto il resto sono solo parole.





Francesco



Chi.dove.quando
00venerdì 21 gennaio 2005 12:40
Re:
Come vedi, Francesco, con un pò di buona volontà i nodi vengono a galla. Sicuramente quella che tu citi è una, dico UNA, possibile ragione dell'intolleranza.
Si tratta, perciò, di un obiettivo occultato. Quel che va valutato, in realtà, è che cosa concretamente viene addotto come motivazione concreta. Non possono dire che è per l'8 per mille. Poi va visto chi si associa a quedsta lotta e quali sono le motivazioni che li spingono. Inoltre va valutato quanto credibili siano quelle ragioni e quanto riescano a convincere i parlamentari.
Voglio dire che se un motivo vero è occultato da un motivo di comodo, bisagno di fatto ponderare il motivo "comodo"per vedere quanto in realtà rappresenti un dato sconvolgente e antisociale, atto a calpestare i diritti della persona e della dignità umana.

Spero d'essere stato chiaro
Teodoro Studita
00venerdì 21 gennaio 2005 13:06
Re:
Pensa pure che io sia una vittima del pregiudizio.
Io però il NT lo leggo in greco, e ti assicuro che conosco perfettamente la cosiddetta teologia geovista, semplicemente non sono interessato a citare i passi adulterati, perché sono centinaia e questo forum non supporta i font greci.
A chi volesse approfondire l'argomento posso consigliare di cercare con google i siti di esegesi biblica degli Evangelici, gruppo nel quale non mi riconosco ma che produce dell'ottimo materiale anche per i non-addetti.
Sono intervenuto solo per spiegare perché IO sono intollerante verso i TdG tutto qua. Poi tu pensa quello che preferisci, figurati...[SM=g27994]m3:
barnabino
00venerdì 21 gennaio 2005 15:13
Carissimo Teodoro,

Stento a credere che chi veramente conosce il greco possa accusare la TNM di aver "adultarato" (vuoi dire "tradotto"?)dei passi biblici... questo è frutto di un pregiudizio bello e buono che continua a perdurare. Comunque se il forum non supporta caratteri greci puoi benissimo traslitterare, non mi pare che sia un problema.

Anche io conosco bene l'esegesi trinitaria e le obiezioni che tu rivolgi alla TNM sui passi discussi essere ribaltate pari pari alle traduzioni Cattoliche o Protestanti... per questo mi pare ch eil tuo sia un pregiudizio, ti chiedo: ti sei mai preso DAVVERO la pena di considerare questo argomento? Io l'ho fatto, al di là di tutti i pregiudizi.

In tutti i casi non ritengo che, tranne per un piccolo gruppo di persone, l'intolleranza possa derivare da dissensi dottrinali, se così fosse l'odio verso i buddisti dovrebbe essere al massimo livello... non solo ma tutti gli antitrinitari (ebrei, islamici) dovrebebro essere intollerati. Se lo sono è per ben altri motivi!

Quello dell'8 per mille poi è discorso vecchio, ma a quanto mi è dato di sapere la bozza di intesa dello stato con i TdG non si fa alcun riferimento all'8 per mille. Per altro a differenza della CCR le altre confessioni rinunciano coerentemente a ricevere il denaro di chi non esprime la preferenza. Certo se i cattolici giudicano con il loro parametro pensare che il secondo gruppo cristiano possa mai usufruire dell'8 per mille fa paura e da solo potrebbe giustificare la palese tendenza di alcune frange a far salire la tensione.

In tutti i casi dietro io ci vedo sempre un fondo "ideologico", fondamentalmente (nel bene o nel male) i TdG sono percepito come pericolosi perchè non condividono, almeno in linea di principio, alcuni "valori" della società in cui viviamo... rispuntano le famose "radici cristiane"? [SM=g27994]m6:

Vorrei solo dire a CDQ che la bozza è già esiste, lo stato laico l'aveva sottoscritta come perfettamente compatibile con la dignità umana e la costituzione. E' stata rimessa in discussione solo da forze cattoliche che ben poco sono interessate alla libertà di culto.

Ciao fdetr

[Modificato da barnabino 21/01/2005 15.14]

Chi.dove.quando
00venerdì 21 gennaio 2005 15:35
Re:

Scritto da: barnabino 21/01/2005 15.13

In tutti i casi dietro io ci vedo sempre un fondo "ideologico", fondamentalmente (nel bene o nel male) i TdG sono percepito come pericolosi perchè non condividono, almeno in linea di principio, alcuni "valori" della società in cui viviamo... rispuntano le famose "radici cristiane"? [SM=g27994]m6:

Quali questi valori non condivisi dai TdG che inducono a considerarrli pericolosi? Elencane qualcuno.

Vorrei solo dire a CDQ che la bozza è già esiste, lo stato laico l'aveva sottoscritta come perfettamente compatibile con la dignità umana e la costituzione. E' stata rimessa in discussione solo da forze cattoliche che ben poco sono interessate alla libertà di culto.

Lo so, però vorrei che riferissi le ragioni per cui sono state rimesse in discussione, altrimenti non atterriamo mai.
Non so perchè esiste l'abitudine, comune un pò per tutti i religiosi, di eludure il senso delle domande. Lo dico anche all'amico Teodoro, che non si dichara però nè cattolico, nè evangelico. Nessun commento viene fatto su posizioni scomode.
Almeno Francesco ha parlato di interessi economici come la causa del dissenso all'intesa. Sta di fatto che anche gli altri intravvedono nella voglia dei TdG, al raggiungimento dell'intesa, una forte spinta di natura economica. Non si può dire che non si presti a questa frecciata.

Con simpatia
Chidoqua
[/DIM
fr44
00venerdì 21 gennaio 2005 19:12
Nel mondo attuale la filosofia corrente è "vivi come ti pare, pensa quel che ti pare, solo i miei interessi non intaccare".
In questo quadro cosa volete che interessi alla stragrande maggioranza delle persone di differenze dottrinali, di traduzioni dal greco translitterate più o meno correttamente e altri problemi di scarso interesse generale. E che volete che interessi ai politici? Ma la questione soldi è ben diversa e interessa e come! Pensare che i fondi dell'8 per mille possano ulteriormente alimentare il proselitismo dei TdG, questo dà fastidio alla Chiesa ed è questa, insisto a dire, la vera ragione per cui i politici vicino alla Curia Romana si fanno in quattro per ostacolare l'intesa con i TdG.




Francesco


Chi.dove.quando
00domenica 23 gennaio 2005 00:40
Re:


Scritto da: fr44 21/01/2005 19.12
Nel mondo attuale la filosofia corrente è "vivi come ti pare, pensa quel che ti pare, solo i miei interessi non intaccare".
In questo quadro cosa volete che interessi alla stragrande maggioranza delle persone di differenze dottrinali, di traduzioni dal greco translitterate più o meno correttamente e altri problemi di scarso interesse generale. E che volete che interessi ai politici? Ma la questione soldi è ben diversa e interessa e come! Pensare che i fondi dell'8 per mille possano ulteriormente alimentare il proselitismo dei TdG, questo dà fastidio alla Chiesa ed è questa, insisto a dire, la vera ragione per cui i politici vicino alla Curia Romana si fanno in quattro per ostacolare l'intesa con i TdG.

Francesco







Non so che dirti, Francesco,
mi trovi d'accordo. L'intolleranza, perciò, come anche tu dici, non dipende dal diverso stile di vita dei TdG, ma da ragioni ben più precise e diverse. Tuttavia tengo a precisare che, legati per necessità ovvia ai fautori che ostacolerebbero l'intesa per motivi economico/finanziari, c'è un buon numero di persone che protesta per la violazione dei diritti umani che attengono i singoli credenti ostracizzati e poi intaccati nella loro dignità. E' inutile che allargo il discorso, in quanto già fatto.

Ciao
Vitale
00domenica 23 gennaio 2005 10:01
Re:

Scritto da: fr44 21/01/2005 19.12
Nel mondo attuale la filosofia corrente è "vivi come ti pare, pensa quel che ti pare, solo i miei interessi non intaccare".
In questo quadro cosa volete che interessi alla stragrande maggioranza delle persone di differenze dottrinali, di traduzioni dal greco translitterate più o meno correttamente e altri problemi di scarso interesse generale. E che volete che interessi ai politici? Ma la questione soldi è ben diversa e interessa e come! Pensare che i fondi dell'8 per mille possano ulteriormente alimentare il proselitismo dei TdG, questo dà fastidio alla Chiesa ed è questa, insisto a dire, la vera ragione per cui i politici vicino alla Curia Romana si fanno in quattro per ostacolare l'intesa con i TdG.

Francesco




Ciao,
pensi d'avvero che l'8x1000 dia fastidio solo alla CC?

Buona giornata
Vitale
fr44
00lunedì 24 gennaio 2005 18:18
Re: Re:

Scritto da: Vitale 23/01/2005 10.01


Ciao,
pensi d'avvero che l'8x1000 dia fastidio solo alla CC?

Buona giornata
Vitale




No, senza dubbio Può dare fastidio anche ad altri, ma principalmente penso proprio che dia fastidio alla CC.



Francesco





rinata4
00venerdì 28 gennaio 2005 22:46
benimussoo
00sabato 29 gennaio 2005 15:58
Re:

Scritto da: rinata4 28/01/2005 22.46
http://www.gazzettadisondrio.it/fds/a-306.html




Grazie Rosa, il giornale è quello che scrisse anche l'articolo, così diffamatorio e volgare sui ex tdg?


ciao opljyy
rinata4
00sabato 29 gennaio 2005 16:36
Si Dana è lo stesso giornale...ma questa volta è stato il nostro Alenis a scrivere al giornale[SM=g27994]m1:
Mefisto3
00martedì 1 febbraio 2005 11:54
Re:

Scritto da: rinata4 29/01/2005 16.36
Si Dana è lo stesso giornale...ma questa volta è stato il nostro Alenis a scrivere al giornale[SM=g27994]m1:



Non ci posso credere che persone per bene come sono i miei fratelli tdg, scrivono e fanno di queste cose, così immorali, se fossero dei cattolici professanti ci crederei ma non dei Testimoni di Geova.

Mefisto opljyy
spinoza
00domenica 6 febbraio 2005 11:11
Le dieci regole della tolleranza: intervista a Pier Cesare Bori, umanista, università di Bologna

di Maria de falco Marotta


DOMANDA: prof. Bori, in mezzo ai tanti conflitti che vi sono nel mondo, ha ancora senso parlare di tolleranza?


RISPOSTA: l’idea e la pratica della tolleranza hanno avuto una grande rilevanza nel passato e rimangono ancora fondamentali nel contesto di crescenti conflitti religiosi e culturali della contemporaneità. Non dobbiamo disprezzare la tolleranza: ne viene sottolineata l’importanza in molti studi e ricerche.

DOMANDA: però oggi si preferisce parlare di pluralismo, più che di tolleranza, no?

RISPOSTA: il pluralismo è una prospettiva più interessante perché contiene l’idea di uguale dignità delle culture e delle religioni. Quindi sì alla tolleranza, ma ancora di più, sì al pluralismo.

DOMANDA: quale pluralismo?

RISPOSTA: certamente non il pluralismo dell’indifferentismo: una cosa vale l’altra, né del relativismo puro, né del sincretismo. C’è una frase che amo particolarmente citare: ogni religione è l’unica vera[1]. Nel momento in cui vi pensiamo, dobbiamo concederle tutta l’attenzione, come se non vi fosse niente altro. Allo stesso modo, ogni paesaggio, ogni pittura, ogni poesia è l’unico bello nel momento in cui lo contempliamo. Una sintesi delle religioni implica una qualità inferiore di attenzione. Io suggerirei, con un punto di domanda, il pluralismo delle vie che conducono allo stesso scopo. So che questa è una grossissima questione ma, nello stesso tempo, credo sia molto difficile evitare questa conclusione. Accettiamo con umiltà che Dio vuole ed ha voluto la pluralità. Se Lui avesse voluto, avrebbe fatto un’unica religione, ma non l’ha fatto.

DOMANDA: lei si definisce un umanista e predilige Pico della Mirandola[2]. Perché?

RISPOSTA: secondo Pico della Mirandola e secondo la lettura del suo discorso sulla dignità dell’uomo, che è il manifesto dell’umanesimo, la vocazione umana è di diventare una sola cosa con la divinità che è al di là di ogni rappresentazione. Il percorso verso la divinità comprende tre momenti: l’azione, la disciplina morale, la ricerca intellettuale ovvero la contemplazione, l’unità finale con l’assoluto. Pico è convinto che questo paradigma di triplice fase è universale: si può trovare in tutte le tradizioni a lui note Il pluralismo delle vie non significa che ciascuno ha la sua via e può fare ciò che vuole, perché il percorso ammette dei momenti necessari alla dimensione morale, conoscitiva, mistica. Egli si ispira a Dionigi l’Areopagita, però rintraccia lo stesso percorso nelle varie usanze. Ancora oggi questo mi sembra un’interessante suggestione.

DOMANDA: quando lei dice che bisogna essere capaci di bilinguismo nel rapporto con le altre culture, cosa intende di preciso?

RISPOSTA: è un punto problematico. Abbiamo cristiani che parlano la lingua della Bibbia, ma non sono capaci di parlare la lingua filosofica che è un aggregato di varie filosofie: platonismo, neoplatonismo e molti altri apporti dal mondo ebraico, islamico, ed altre tradizioni religiose che si sono rese vicino per i mezzi di comunicazione. Questo bilinguismo non serve per dire due cose diverse, ma la stessa cosa con due linguaggi diversi. Fra l’altro, è questo il pensiero genuino di Averroè che afferma che non vi sono due verità ma due modi per dire la stessa verità.

DOMANDA: lei vuole cancellare l’illusione che il dialogo tra i monoteisti sia facile…

RISPOSTA: esattamente. Il dialogo tra le religioni abramitiche è molto difficile, perché hanno l’antagonismo in se stessi, nel DNA, sin dalle loro origini. L’ebraismo, per esempio, trova la sua identità nell’uscita dall’Egitto e dall’opposizione alla cultura cosmoteistica, una civiltà politeistica che riveste una certa importanza come ha tuttora il patrimonio di conoscenze indiano. Essa raggiunge il suo estremo nel rapporto con il cristianesimo[3]. Come istituire un dialogo, quando c’è questa dimensione antagonistica in un certo senso intrinseca ed originaria? Il giudaismo è contro l’idolatria del cristianesimo, il cristianesimo è contro l’idolatria e il giudaismo, l’islamismo è contro tutto di ambedue.

DOMANDA: ci sarà pure un qualcosa in comune!

RISPOSTA: insisterei sull’ethos profetico. La teorie dell’ethos, che è un atteggiamento vitale, è l’etica. Secondo gli studi di un egittologo dei nostri giorni, la specificità della religione mosaica e, quindi, dei monoteisti, nel momento del suo farsi, è nella presenza diretta di Dio che manifesta la sua volontà al suo profeta. Dio è sconosciuto nella sua essenza, conosciuto nella sua volontà, mentre nel cosmopoliteismo egizio, Dio era conosciuto nelle sue manifestazioni naturali e la sua volontà era nota attraverso i faraoni, non avendo mai avuto alcun interesse nel far conoscere la sua volontà. Al contrario, l’ethos profetico scaturisce dalla presenza di Dio sconosciuto nella sua essenza che richiede una precisa pratica etica e, talvolta, anche politica, attraverso le continue emergenze dei suoi profeti. Secondo me, su questo piano di prassi di giustizia- verità, che è possibile promuovere un dialogo.

DOMANDA: la prassi del bene, innanzitutto?

RISPOSTA: c’è una riconoscibilità transculturale o transreligiosa del bene tra i monoteisti: c’è una certa circolarità ed una transculturalità nell’idea di bene. Mi riferisco ai capitoli di Deuteronomio 4- 7 dell’Antico Testamento; nel Corano alla Sura 5 e nel Vangelo a Matteo 25. Da umanista, aggiungerei l’idea del bene che c’è in Platone. Egli parla di quel bene che è al di là dell’essere, al di là delle differenze nell’ontologia e nella metafisica, un bene riconoscibile. Infatti in Matteo 25, Cristo dice:- Lo avete fatto o non fatto a me-

Quindi, è un valore transuculturale e transreligioso della categoria del bene.

DOMANDA: tra le tante allettanti proposte di bene, quale scegliere, praticare?

RISPOSTA: la riconoscibilità del bene è più affidata ad una sapienza elementare, è fatta più di emozioni, che di pensieri. E’ qualcosa che ha a che fare con la compassione, con l’universo femminile.

DOMANDA: bene, servizio, dialogo… e la libertà?

RISPOSTA: il servizio è una categoria propria delle religioni monoteiste, la libertà è un elemento essenziale assolutamente, perché ciascuno dei monoteisti vanta la sua intimità con Dio. In un certo senso, la libertà di ciascuno ostacola il dialogo.

DOMANDA: prof., le sue risposte non lasciano troppo spazio alla speranza: c’è almeno una possibilità di dialogo, domani?

RISPOSTA: nella dimensione mistica, spirituale c’è una possibilità di unità. Però non si possono accelerare i tempi, né saltare i passaggi. Bisogna passare attraverso i testi, le lingue, le tradizioni….Però non si può posporla fino alla parusia, cioè fino alla fine del mondo. L’unità deve essere pure qualcosa sperimentabile qui ora, come unità della realtà.

Ritengo che la dimensione mistica- contemplativa verso cui c’è molta diffidenza nell’ebraismo, è il luogo dove sperimentare l’unità.
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