Vita dopo la morte

Lì si parla della morte del corpo carnale, non dell'anima. Infatti la questione si pone solo in chi crede questo. "Perchè i resuscitati ai tempi di Gesù non raccontavano le incredibili esperienze passate nei cieli o all'inferno?"
Chi invece crede che l'uomo stesso è anima vivente, allora morendo perisce in effetti ciò che è, uomo.

(TNM) Salmo 146:4 Il suo spirito se ne esce, egli torna al suo suolo;
In quel giorno periscono in effetti i suoi pensieri.

(TNM) Genesi 3:19 Col sudore della tua faccia mangerai pane finché tornerai al suolo, poiché da esso sei stato tratto. Poiché polvere sei e in polvere tornerai”.

(Nuova Riveduta) Genesi 2:7 Dio il SIGNORE formò l'uomo dalla polvere della terra, gli soffiò nelle narici un alito vitale e l'uomo divenne un'anima vivente.

Quindi qui c'è da chiederci.. Dio ha creato un corpo e l'ha fatto vivere con un'anima? O l'ha fatto vivere in quanto anima?

L'uomo diventò essere, non contenitore.

Per questo dico che il problema si pone solo per chi crede che l'anima dell'uomo continua a vivere dopo la morte del corpo carnale. E' giusto affrontarlo secondo me.

[Modificato da Master Mystery 05/12/2005 22.19]

La morte non è l'opposto della vita, l'opposto è la nascita (rispondevo a quello che ha scritto husband).
Perchè non è stato chiesto a chi è morto cos'ha visto? forse perchè nella Bibbia non era questo l'argomento, ma si parlava dei miracoli compiuti da Gesù (nel caso di Lazzaro per esempio).
Personalmente credo che la vita in qualche continui anche dopo la morte (poi non ho idea se sia vera la storia della reincarnazione come credono i buddisti ma ci spero). Ci credo per diversi motivi, uno perchè persone più che affidabili mi hanno detto che quand'erano in coma hanno visto una luce (e tutti casualmente lo stesso racconto) e che questa luce dava loro serenità e non avevano paura, poi ci credo per il fatto stesso che non può essere che la nostra mente cessa di esistere e di pensare, questa consapevolezza di essere vivi non può essere un caso... e poi anche perchè recentemente, per la prima volta, ho visto un mio zio morto e mi ha colpito il fatto che non sono riuscita a riconoscerlo, era come se sul serio il suo corpo non fosse altro che un involucro vuoto ... e mi continuavo a chiedere dov'era finita quella forza che lo faceva muovere, che lo faceva addirittura risplendere...non so spiegarmi meglio...

per tutti questi motivi io credo all'esistenza dell'anima e di conseguenza nel continuo della vita...

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Scritto da: elimol 06/12/2005 9.31
La morte non è l'opposto della vita, l'opposto è la nascita (rispondevo a quello che ha scritto husband).

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Per ragioni di galanteria ( io ci credo ancora a certi valori ) non vorrei contraddire una così gentile esponente del gentil sesso, ma devo farlo.

In merito alle esperienze post mortem credo che si tratti degli scherzi del nostro ancora misterioso cervello ma niente di più.

Elimol dice cge la morte è l'opposto della nascita e questo mi sembra un errore perchè semmai è il decesso ad essere l'opposto della nascita.

Vita e morte invece sono concetti diversi. Vita implica un'attività autonoma dell'elemento sia vegetale che animale.

Morte non è un semplice momento di decesso, ma è uno stato permanente di immobilità e inerzia assoluta sia interiore che esteriore.

Per quanto riguarda l'uomo ritengo che quando avviene l' effettiva morte cerebrale con la totale cessazione di tutte le funzioni e tutte le attività dell'encefalo l'essere umano sia effettivamente passato dalla stato di vita allo stato di morte.

Successivamente non rimane che la sua definitiva decomposizione.

Saluti.

[Modificato da husband70 06/12/2005 10.59]

ed io da esponente del gentil sesso ti contraddico eheh

morte= fine della vita
nascita = inizio della vita

la vita quindi non ha opposto (è il nostro modo di dire "vivo o morto" che non è corretto)

poi dipende appunto in cosa crede una persona... si il corpo si decompone e diventa polvere...ma chi crede (come me) nell'anima crede in qualcosa che va oltre alla decomposizione del corpo umano... ma appunto qui parliamo di punti di vista diversi :-)

Elimol, non penso che qualcuno contesti il fatto se le persone in coma hanno visto o meno una luce che li confortava, perchè le spiegazioni potrebbero essere tante. Dal punto di vista dello scettico si potrebbe dire che è solo un sogno, e per essere "sollevati" basta un bel sogno.. io quando sogno la ragazza che amo mi sento sollevato e felice, e adirittura dopo che mi sveglio mi sento bene e continuo a pensare al sogno, anche se era solo un sogno! (sigh!..)

Dal punto di vista del credente, ma scettico comunque ( ) rimane il fatto che tali persone erano in coma, non morte. Vedere Gesù o una luce che ci fa sentire sollevati, in un sogno, in una visione o in coma, non c'entra niente con l'essere nei cieli o all'inferno, una condizione in cui stanno solo i morti (dal punto di vista di chi crede nell'anima immortale).

Il fatto che Lazzaro e altri non abbiano detto ciò che hanno visto nella condizione in cui erano la dice lunga. L'uomo si stupisce per cose naturali, cose che si capiscono, che si vedono, e le raccontano a tutti. Perchè un resuscitato ai tempi bibblici non dovrebbe raccontare l'incredibile esperienza vissuta nei cieli, o all'inferno? Vedi ad esempio i tre pastorelli di Fatima, quando la Madonna gli fece vedere, SOLO vedere, l'inferno.. grazie a quella visione ora ci sono milioni e milioni di cattolici che credono all'inferno. Eppure nel libro che non si può contestare (la Bibbia) nessun resuscitato era spaventato, meravigliato o chissa che per la condizione in cui era, non ha fiatato.
E poi abbiamo ai nostri tempi gente che dice di essere morta e di essersi poi risvegliati dalla morte, chi ha visto l'inferno, chi il paradiso.. TUTTE queste persone raccontano la loro esperienza. Ma è possibile che una fonte non divina e sicura (quella delle persone del mondo) raccontino questi fatti straordinari, e la Bibbia stessa no?

Le spiegazioni possono essere molteplici.. Ci sono stati davvero, o raccontano balle, erano solo dei "falsi" morti (alcuni nella storia sono stati soterrati perchè creduti morti, e invece dormivano profondamente) e magari hanno avuto un sogno molto vivido, oppure erano soggiogati dal demonio.. boh? Le spiegazioni possono essere tante, ma a me interessa solo la Parola, perchè questa non può mentire (ovviamente per chi ci crede).

[Modificato da Master Mystery 06/12/2005 19.23]

[Modificato da Master Mystery 06/12/2005 19.26]

Io ripeto che nella Bibbia non stanno scritte molte cose oltre a cosa ha pensato chi è stato resuscitato, magari ha pure raccontato qualcosa a qualcuno ma siccome nei vangeli viene raccontata la vita di Gesù e non quella di altri hanno dato maggior importanza alle sue parole che a quelle degli altri.
Oppure può essere che ci sia stato scritto qualcosa ma sia stato cancellato o omesso.

Parliamo di qualcosa di molto importante. Su determinate scritture se Cristo sia stato effettivamente negli inferi o meno, ci sono discussioni troppo lunghe. Chi dice che è solo una metafora, chi dice che va interpretato eccetera.. anche perchè il linguaggio usato sembra più poetico che altro. Quindi, imho, sarebbe stato molto importante nelle scritture aggiungere le esperienze di queste persone resuscitate, eppure tutto tace. Lo stesso Gesù piangeva per i morti, eppure se continuavano a vivere.. perchè piangere? E perchè non confortare i parenti dicendo che ora sta in un mondo migliore? No, è semplicemente dispiaciuto per la morte di tali persone e sia lui che gli apostoli resuscitano questi morti, con la contentezza sia del resuscitato che dei parenti.