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A cosa serve la religione?

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    Libero Barbera
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    00 16/12/2004 13:46
    Famo a capisse Snupy [SM=g27985]
    Qui non si dice che sia giusto o sbagliato uccidere, rubare...ecc..
    Si sta solamente cercando di sottolineare un errore diffuso in chi abbraccia in maniera cieca una qualsiasi convinzione! Quello cioè di pensare che siccome per lui una determinata verità é interiorizzata e scontata, allora questa verità é universale. Non esiste un diritto divino! Naturale o come diavolo vuoi chiamarlo! Né una Dea ragione unica e universale! Uccidere in alcune società può essere necessario=> "giusto"! E questo non perchè siano società basate su principi Cattivi, ma perchè la salvezza del gruppo é più importante della vita del singolo. Probabilmente si tenterà prima il bando o l'esilio, ma non si escluderà a priori la pena capitale (cui sono irremovibilmente contrario). "In God we trust" acclama la moneta statunitense, ma la stessa credente America esercita con estrema leggerezza la vendetta di stato. Rifletti: pensare di sapere dove sta il giusto non ci legittima a considerare gli altri nel torto. Non "assolutamente" nel torto per lo meno. Ciao.









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    PoveroSmeagol
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    00 16/12/2004 14:25
    Si, ma tu, affermando che non esiste un dio, affermi che i credenti sono nel torto, mi pare..
    SAPERE MOLTE COSE NON INSEGNA AD AVERE INTELLIGENZA (Eraclito)


    Molti di noi non capiscono molto della gente perchè credono che la cosa più ovvia sia quella più giusta


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    Libero Barbera
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    00 16/12/2004 19:18
    Come dicevo...non un torto assoluto. Per me, dio non esiste. Questo non vuol dire che non si possa dare di dio un interpretazione tale che anch'io possa accettare e riconoscere. Per me dio è un emozione che trascende in qualche modo gli stati d'animo "normali" una specie di estasi delle emozioni cui non so dare spiegazione a parole. Io ho un'idea di Dio e sono qui a chiedere ai credenti quale sia la loro. Non per dimostrare che hanno torto, ma per capire quale sia e quali fondamenti abbia la loro verità. Io la mia di verità, effettivamente, già ce l'ho, ma non vedo l'ora di essere convinto di un'altra.
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    00 17/12/2004 01:37
    vogliono, ma non danno?
    Scritto da: Libero Barbera 16/12/2004 19.18
    ---------------------------
    Io la mia di verità, effettivamente,
    già ce l'ho, ma non vedo l'ora di essere convinto
    di un'altra.
    ---------------------------


    Per intanto parlaci della tua verità...poi si potrà discutere di altre verità (forse meglio ipotesi).
    Riscontro che atei ed agnostici sono un pò restii a scrivere quello che pensano...perchè? O meglio... forse non tanto quello che sinteticamente pensano, quanto delle ragioni che li hanno portati a quelle conclusioni.
    Forse perchè mancano di punti di riferimento ed ognuno è un punto di riferimento solo a se stesso? Sarà perchè non sono, come accade con i religiosi, "tutti per uno e uno per tutti" ( o quantomeno l'illusione d'esserlo)?

    Chidoqua
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    Libero Barbera
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    00 17/12/2004 11:01
    Ma, veramente a me pare di aver parlato abbondantemente del mio punto di vista. Magari non te ne sei accorto per che l'ho tirato fuori nel corso di tutta questa (ed altre) lunga discussione; ma nelle risposte che ho dato o cercato di dare a tutti quelli che, garbatamente, hanno cercato una risposta al mio iniziale quesito, traspare la mia verità. 1.Dio non esiste se non nella dimensione del sentire umano 2.Chiunque rivendica come unico ed universale un suo punto di vista, cozza col valore per me più importante; chimiamolo per semplicità "pluralismo" 3.Non credere a Dio non pregiudica l'interesse sincero che ho per questo affascinante fenomeno culturale, sociale, spirituale, mistico, razionale, chimico, storico ecc... 4.Anche se la ragione non può spigare tutto, non serve uscire di testa ed inventarsi delle storie per spiegare ciò che ancora non abbiamo capito 5.Se ci sono altri aspetti del mio pensiero che non ti sono chiari chiedi
    6.Un ateo si sente uguale a tutti gli altri uomini senza distinzioni di religione[SM=g27994]m2:
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    00 17/12/2004 14:40
    Fammi capire bene...
    Per te Dio non esiste o è una grande emozione come hai detto nel post prec?
    SAPERE MOLTE COSE NON INSEGNA AD AVERE INTELLIGENZA (Eraclito)


    Molti di noi non capiscono molto della gente perchè credono che la cosa più ovvia sia quella più giusta


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    Libero Barbera
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    00 17/12/2004 15:12
    Re:
    Scritto da: PoveroSmeagol 17/12/2004 14.40
    ---------------------------
    > Fammi capire bene...
    > Per te Dio non esiste o è una grande emoz
    ione come hai detto nel post prec?
    ---------------------------

    Esiste nella dimensione del pensiero umano. Non come entità reale, autonoma e tanto meno creatrice. Esiste come invenzione della mente umana, siamo noi uomini che l'abbiamo inventato e non viceversa.
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    00 17/12/2004 15:38
    Ma non sarebbe possibile che la realtà sia una proiezione del pensiero umano?[SM=g27994]m2:
    Modificato da PoveroSmeagol 17/12/2004 15.38
    SAPERE MOLTE COSE NON INSEGNA AD AVERE INTELLIGENZA (Eraclito)


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    00 17/12/2004 15:52
    Questa discussione l'ho già fatta altre volte. Ci sono varie correnti di pensiero in occidente e oriente che partono dal presupposto che la realtà in se non esista. Tutto è proiezione della nostra mente. Una cosa esiste in quanto può essere pensata. Io sono daccordo. Se si eliminano gli esseri percipienti, nessuno potrà percepire neppure l'idea di nulla, quindi neppure questo esisterebbe più. Questo permette di mettere sullo stesso piano ideale l'esistente concreto, tangibile, con l'esistente pensato, astratto. Però solo sul piano logico formale! Sul piano pratico io questa tastiera la tocco la vedo, la peso ecc...il mero ricordo di questa tastiera non la rende altrettanto reale (se non appunto sul piano logico formale)
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    00 17/12/2004 16:33
    Certo, ma se Dio esistesse, non sarebbe certo su un piano razionale e pratico!




    Nei quartieri dove il sole del buon dio non dà i suoi raggi,
    ha già troppi impegni per scaldar la gente d'altri paraggi,
    una bimba canta la canzone antica della donnaccia:
    'Quel che ancor non sai tu lo imparerai solo qui tra le mie braccia'.
    Modificato da PoveroSmeagol 17/12/2004 16.34
    SAPERE MOLTE COSE NON INSEGNA AD AVERE INTELLIGENZA (Eraclito)


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