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Pedofilia

Ultimo Aggiornamento: 19/07/2014 18:16
28/05/2007 11:57
 
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Ho scoperto questo nuovo documentario americano sui preti pedofili, qui il trailer:
www.deliverusfromevilthemovie.com/index_flash.php
29/05/2007 15:46
 
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Ultimamente, è apparso un video molto discusso che parla della pedofilia e che sarà discusso giovedi 31/5 in prima serata su AnnoZero condotto da Santoro.

E' stato segnalato ai redattori della trasmissione che il problema, è non solo presente, ma addirittura in forma ancora più grave, esistente fra le file geoviste, dove, un sito ormai famosissimo, stà mostrando le infamie compiute verso i poveri innocenti vittime della fiducia e autorità che moltissimi abusano per le loro volgari brame sessuali.

E' stato soprattutto fatto notare, le dimensioni enormemente gigantesche della casistica geovista contro quella cattolica:

23720 casi di pedofilia geovista, in circa sei milioni di adepti in tutto il mondo, contro i circa 4000 dei preti cattolici!!!

Che una religione che professa essere l'assoluta riconosciuta da Dio, produca queste problematiche, è davvero sconcertante, non trovate?

E' vero che la pedofilia, dovunque venga praticata è disgustante, ingiusta e andrebbe penalmente perseguita con pene severissime e molto pesanti, perchè non si dovrebbe mostrare alcuna pietà verso coloro che si sono macchiati di una cosi diffamante accusa, ma è anche vero, che proprio perchè i tdg, si reputano gli unici puri in tutto il mondo, e criticano aspramente i loro rivali, soprattutto cattolici, meriterebbero pene ancor più pesanti e drastiche, perchè doppiamente colpevoli, non vi pare?

Il paragone fra questi due numeri è spaventoso!

Tra i tdg si consumano sei volte più sporcizie verso dei poveri bambini innocenti aventi la sola colpa di fidarsi delle guide cieche che si arrogano d'essere il supremo canale divino!

Spero di poter presto pubblicare una notizia ufficiosa che trapela già sui canali internettiani.

Quando la potrò pubblicare, o chi per me, saranno parecchie le poltrone che saranno fatte sobbalzare e con esse i loro occupanti accomodati che pensavano di continuare comodamente i loro "porci" comodi. Alla prossima quindi... non mancate la puntata! State bene fratelli! Vostro Piero Villaverde.
29/05/2007 17:13
 
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Re:

Scritto da: Sonnyp 29/05/2007 15.46
Ultimamente, è apparso un video molto discusso che parla della pedofilia e che sarà discusso giovedi 31/5 in prima serata su AnnoZero condotto da Santoro.

E' stato segnalato ai redattori della trasmissione che il problema, è non solo presente, ma addirittura in forma ancora più grave, esistente fra le file geoviste, dove, un sito ormai famosissimo, stà mostrando le infamie compiute verso i poveri innocenti vittime della fiducia e autorità che moltissimi abusano per le loro volgari brame sessuali.

E' stato soprattutto fatto notare, le dimensioni enormemente gigantesche della casistica geovista contro quella cattolica:

23720 casi di pedofilia geovista, in circa sei milioni di adepti in tutto il mondo, contro i circa 4000 dei preti cattolici!!!

Che una religione che professa essere l'assoluta riconosciuta da Dio, produca queste problematiche, è davvero sconcertante, non trovate?

E' vero che la pedofilia, dovunque venga praticata è disgustante, ingiusta e andrebbe penalmente perseguita con pene severissime e molto pesanti, perchè non si dovrebbe mostrare alcuna pietà verso coloro che si sono macchiati di una cosi diffamante accusa, ma è anche vero, che proprio perchè i tdg, si reputano gli unici puri in tutto il mondo, e criticano aspramente i loro rivali, soprattutto cattolici, meriterebbero pene ancor più pesanti e drastiche, perchè doppiamente colpevoli, non vi pare?

Il paragone fra questi due numeri è spaventoso!

Tra i tdg si consumano sei volte più sporcizie verso dei poveri bambini innocenti aventi la sola colpa di fidarsi delle guide cieche che si arrogano d'essere il supremo canale divino!

Spero di poter presto pubblicare una notizia ufficiosa che trapela già sui canali internettiani.

Quando la potrò pubblicare, o chi per me, saranno parecchie le poltrone che saranno fatte sobbalzare e con esse i loro occupanti accomodati che pensavano di continuare comodamente i loro "porci" comodi. Alla prossima quindi... non mancate la puntata! State bene fratelli! Vostro Piero Villaverde.



ChiediaMO scusa all'utente sonny , però la pedofilia è un problema di tutte le confessioni
30/05/2007 00:58
 
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oggi a Ballarò Fini ha detto che il video non verrà proiettato più; inoltre da internet il video è scomparso; è stato censurato;

mi dispiace, ma come cattolico, mi vergogno del comportamento del clero. Anche volendo ( e preciso che NON voglio ) non saprei neanche come difendere l'operato del clero in questo senso.
___________________________
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non comprare PC di tipo DRM o TC ( Trusted Computing ); Come Iphone2 è controllato da Apple al punto che, da remoto ti può disinstallare i programmi che ci installi, così sarà anche per Windows Vista e successori; per evitarlo, bisogna passare a sistemi open source.

La buona notizia è che Dio esiste; quella buonissima è che quindi c'è speranza per tutti quelli che lo vogliono
30/05/2007 08:56
 
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Se Fini ha detto il vero, siamo in pericolo, in estremo pericolo, la libertà è minacciata pesantemente in questo paese, credo che dal 77° posto della classifica dei paesi liberi nel mondo (siamo classificati come semi-liberi) passeremo oltre e verremo classificati come non-liberi.

Meditate gente meditate, a tal proposito sto per inserire dei link a dei filmati di Dawkins sulle religioni ...

[Modificato da spirito!libero 30/05/2007 8.57]

30/05/2007 18:26
 
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La Chiesa Cattolica si dimostra per quello che è: la principale causa dell'arretratezza culturale e della illiberalità di questo Paese.

La tremenda ideologia cattolica ha colpito ancora.

30/05/2007 19:42
 
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Il documentario sui preti pedofili: tante bugie sul caso O'Grady
di Massimo Introvigne

oliver o'gradyChi ha visto su Internet o vedrà in televisione il documentario Sex Crimes and the Vatican tratto dal programma Panorama della BBC rimarrà senz’altro colpito dalla sinistra figura dell’ex prete Oliver O’Grady. Il documentario si apre o si chiude con l’ex sacerdote irlandese, che ha vissuto negli Stati Uniti dal 1971 al 2000, ripreso mentre descrive in termini piuttosto espliciti come adescava le sue vittime e quali tipi di ragazzini gli piacevano. Queste riprese sono un pugno nello stomaco: ma sono, a loro modo, anch’esse una bugia.

Non si tratta infatti di uno scoop della BBC ma di sequenze tratte dal film del 2006 Deliver Us from Evil (“Liberaci dal male”) della regista Amy Berg. Un film tecnicamente ben fatto, che ha ricevuto perfino una nomination per l’Oscar, ma dove il ruolo di O’Grady ha sollevato molte perplessità fra i sociologi e i criminologi che studiano i casi di pedofilia di cui sono stati protagonisti sacerdoti. Infatti la collaborazione di O’Grady con Amy Berg non è stata gratuita. È la conseguenza di un accordo con gli avvocati delle sue vittime che – dopo che O’Grady era stato condannato nel 1993 a quattordici anni di reclusione – hanno citato per danni in sede civile la diocesi americana di Stockton, ottenendo trenta milioni di dollari ridotti poi a sette in secondo grado. Gli avvocati che attaccano le diocesi per responsabilità oggettiva di solito lavorano secondo il principio della contingency, il che significa che una buona parte delle somme finisce nelle loro tasche, secondo accordi che per di più sono tenuti nascosti alla stampa. O’Grady si è prestato alle video-interviste degli avvocati – e di Amy Berg – e in cambio essi non si sono opposti al suo rilascio dal carcere dopo sette anni, accompagnato dall’espulsione dagli Stati Uniti verso la natia Irlanda, dove oggi il pedofilo è un uomo libero. Molti hanno criticato la Berg per avere collaborato con un individuo i cui crimini sono francamente ripugnanti, e le cui blande espressioni di pentimento non appaiono sincere. Ma per chi vede il documentario della BBC l’importante è capire che le dichiarazioni di O’Grady s’inquadrano in un accordo con avvocati che avevano bisogno soprattutto di sentirsi dire che il sacerdote pedofilo era stato protetto dalla Chiesa, cui speravano di spillare qualche milione di dollari.

Uno sguardo ai documenti del processo civile di secondo grado – dove i danni sono stati ridotti a meno di un terzo – mostra che O’Grady non la racconta del tutto giusta. Egli afferma – con evidente gioia degli avvocati – che il vescovo di Stockton (e oggi cardinale di Los Angeles) Roger Mahoney sapeva che era un pedofilo e, nonostante questo, lo aveva mantenuto nel ministero sacerdotale. La causa racconta un’altra storia. Mahoney diventa vescovo di Stockton nel 1980. Tra il 1980 e il 1984 deve occuparsi di tre casi di preti accusati di abusi sessuali su minori. Fa qualche cosa che stupirà i fan del documentario della BBC: non solo indaga, ma segnala i sacerdoti alla polizia. In due casi la polizia conferma che, dietro al fumo, c’è del fuoco: e i sacerdoti sono sospesi a divinis, cioè esclusi dal ministero sacerdotale. Nel terzo caso, quello di O’Grady, la polizia nel 1984 archivia il caso e dichiara il sacerdote innocente. Mahoney si limita a trasferirlo, dopo che due diversi psicologi che lo hanno esaminato per conto della diocesi hanno dichiarato che non costituisce un pericolo. Tutti sbagliano: non solo perché già nel 1976 O’Grady aveva “toccato in modo improprio una ragazzina” (tutto si era risolto con una lettera di scuse e, contrariamente a quanto dice l’ex prete, gli avvocati non hanno potuto provare che il vescovo lo sapesse) ma perché si trattava di un soggetto pericoloso, che finirà arrestato e condannato.

Errori? Certo. Complotti? È un po’ difficile sostenerlo, dal momento che il vescovo e poi cardinale Mahoney – uno dei “cattivi” del documentario – di fronte a tre preti accusati di abusi nella diocesi ne sospende due dal sacerdozio ma non il terzo, fidandosi in tutti e tre i casi delle indagini della polizia e del parere degli psicologi. Mahoney avrebbe potuto fare di più? Certamente oggi, dopo anni di ricerca scientifica sul tema, la Chiesa spesso agisce in modo più radicale (e lo fa seguendo le direttive del cardinale Ratzinger prima e di Benedetto XVI poi) di quanto non facesse nel 1984. Ma prendere per oro colato le bugie di un delinquente non è mai buon giornalismo.

il video per chi vuole è ancora qui
news.bbc.co.uk/player/nol/newsid_5400000/newsid_5403100/5403158.stm?bw=...

e poi aggiungo anche
Quanti sono i preti "pedofili"?
di Massimo Introvigne

Le controversie scatenate dalla diffusione in Italia del documentario Sex Crimes and the Vatican della BBC hanno riportato alla ribalta un vecchio problema, su cui sembrava che le scienze sociali avessero fatto chiarezza: ma, pare, non in Italia. Quanti sono i preti “pedofili”? Lo storico e sociologo Philip Jenkins, in una serie di opere (la fondamentale Pedophiles and Priests. Anatomy of a Contemporary Crisis, Oxford University Press, Oxford - New York 1996; Moral Panic. Changing Concepts of the Child Molester in Modern America, Yale University Press, New Haven - Londra 1998; The New Anti-Catholicism. The Last Acceptable Prejudice, Oxford University Press, Oxford - New York 2003) ha mostrato come l’uso di statistiche folkloriche – cioè senza base scientifica, ma che passano da un talk show e da un articolo di giornale all’altro – sia alla base della costruzione di “panici morali”, cioè dell’errata percezione di problemi assolutamente reali e drammatici di cui però sono esagerate le dimensioni.

Ancora una volta, va ribadito che le statistiche non consolano le vittime: anche un solo caso di sacerdote pedofilo è un dramma per la Chiesa e giustifica pienamente le severe misure invocate da Benedetto XVI. Tuttavia, per inquadrare un problema le scienze sociali non possono fare a meno delle statistiche, soprattutto perché è lo studio delle statistiche che permette di dire qualcosa sulle cause di un fenomeno.

Come nota Jenkins – non senza un pregiudizio anticattolico – i media hanno anzitutto creato uno straordinaria confusione sulla parola “pedofilia”. La pedofilia è definita dai manuali medici (tra cui il diffuso DSM-IV) come “l’attività sessuale ricorrente [di adulti] con bambini prepuberi”. Naturalmente l’età della pubertà varia nei singoli casi, ma le stesse fonti – ai fini statistici – considerano “pedofilia” l’attività sessuale con minori di undici anni. Quando si parla di “pedofilia” per tutti i casi di rapporti sessuali di sacerdoti con minorenni si dice, semplicemente, una sciocchezza. Un sacerdote di trent’anni che scappa con una parrocchiana di sedici viola certamente la morale cattolica e secondo le leggi di molti paesi commette anche un reato, ma non è certamente un pedofilo. Né lo è, tecnicamente, chi va con una dodicenne per quanto il suo comportamento sia ripugnante e sia più che giusto sanzionarlo.

Sui paesi diversi dagli Stati Uniti non sono state raccolte statistiche scientificamente verificabili sul numero di sacerdoti coinvolti in episodi di pedofilia (anche se in alcuni sono in corso studi, e i primi risultati mostrano che le cifre sono inferiori a quelle statunitensi). Negli Stati Uniti la Conferenza Epistole ha costituito un National Review Board for the Protection of Children and Young People, che nel 2004 ha pubblicato il rapporto A Report on the Crisis in the Catholic Church in the United States (diffuso via Internet da attivisti anti-cattolici, ma non segreto e distribuito ai giornalisti). Il documentario Sex Crimes and the Vatican ci racconta la storia del National Review Board a tinte fosche: ma si tratta di polemiche che attengono alle sue conclusioni, cioè ai commenti di questo ente (oggetto, peraltro, delle più diverse valutazioni) allo studio statistico indipendente commissionato al John Jay College of Criminal Justice della City University of New York, che non è un’università cattolica ed è unanimemente riconosciuta come la più autorevole istituzione accademica degli Stati Uniti in materia di criminologia. È giusto quindi tenere separate le statistiche fornite dal John Jay College dai commenti del National Review Board.

Queste statistiche ci dicono che dal 1950 al 2002 4.392 sacerdoti americani (su oltre 109.000) sono stati accusati di relazioni sessuali con minorenni. Di questi poco più di un centinaio sono stati condannati da tribunali civili. Il basso numero di condanne da parte dello Stato deriva da diversi fattori. In alcuni casi le vere o presunte vittime hanno denunciato sacerdoti già defunti, o sono scattati i termini della prescrizione. In altri, all’accusa e anche alla condanna canonica non corrisponde la violazione di alcuna legge civile (è il caso, per esempio, in diversi Stati americani del sacerdote che abbia una relazione con una – o anche un – minorenne maggiore di sedici anni e consenziente). Tuttavia il National Review Board è stato anche criticato per non avere dedicato sufficiente spazio, nel suo commento, al fatto che ci sono stati molti casi clamorosi di sacerdoti innocenti accusati: e Jenkins ritiene che questi si siano moltiplicati negli anni 1990 quando alcuni studi legali hanno capito di poter strappare transazioni milionarie anche sulla base di semplici sospetti. Le cifre non cambiano in modo significativo aggiungendo il periodo 2002-2007, perché già lo studio del John Jay College notava il “declino notevolissimo” dei casi negli anni 2000: le nuove inchieste sono state poche, e le condanne pochissime (un effetto delle politiche di “tolleranza zero” dei vescovi americani ma certo anche delle misure più rigorose introdotte dal cardinale Ratzinger come prefetto della Congregazione per la dottrina della fede).

Dallo studio del John Jay College si può concludere, come si legge spesso, che il quattro per cento dei sacerdoti americani sono “pedofili”? Niente affatto. Secondo lo stesso studio il 78,2% delle accuse si riferisce a minorenni che hanno superato la pubertà. Dunque i sacerdoti accusati di pedofilia sono 958 in cinquantadue anni, diciotto all’anno. Rispettando le stesse proporzioni le condanne dovrebbero essere 24: in realtà sono di più, perché i tribunali dello Stato (giustamente) perseguono più severamente i pedofili che di chi ha rapporti con minori dopo la pubertà (un’attività, ripetiamolo ancora a rischio di sembrare noiosi, gravemente immorale e spesso anche criminale, ma che non è pedofilia). Ma anche così le condanne penali di preti (veramente) pedofili negli Stati Uniti sono state nel periodo 1950-2002 poco più di una all’anno, il che ci dice quanto seriamente vadano prese certe affermazioni televisive.

Jenkins aggiunge un altro elemento, tutt’altro che poco importante. Per sapere se la Chiesa cattolica sia un ambiente particolarmente favorevole alla pedofilia – e il sacerdozio sia uno stato di vita “a rischio” – occorrerebbe paragonare le statistiche sui sacerdoti cattolici a quelle sui pastori protestanti, i rabbini, gli imam e i maestri delle scuole e degli asili statali. Per tutte queste categorie non risultano a Jenkins dati sulle accuse raccolti con la stessa sistematicità con cui si è studiato il caso dei sacerdoti cattolici; ma i dati sulle condanne mostrano che la percentuale è simile, e in alcuni casi più alta, rispetto ai preti della Chiesa cattolica. Per Jenkins questo dato smonta, tra l’altro, la tesi più volte ripetuta secondo cui è il celibato sacerdotale a essere responsabile della pedofilia. I pastori protestanti e i maestri di scuola e di asilo sono in maggioranza sposati, eppure tra loro c’è una percentuale di pedofili condannati analoga o più alta rispetto ai sacerdoti cattolici. Come ha ricordato il cardinale arcivescovo di Sydney, George Pell (e i dati di Jenkins lo confermano), il novanta per cento dei pedofili sono sposati. Semmai – per quanto non sia politicamente corretto dirlo – i dati confermano che il rischio pedofilia è maggiore tra gli omosessuali. Mentre sarebbe ingiusto e assurdo sostenere che tutti gli omosessuali sono pedofili, è un dato di fatto che molti pedofili sono omosessuali. Secondo il rapporto del John Jay College l’81% dei sacerdoti accusati di rapporti con minori nel periodo 1950-2002 avevano un orientamento omosessuale. Tuttavia quando Benedetto XVI ha raccomandato ai vescovi americani maggiore cautela prima di ordinare come sacerdoti seminaristi che manifestano un orientamento omosessuale, gli stessi media – compresa la BBC – che invocano misure durissime contro il rischio pedofilia hanno accusato il Papa di essere “omofobo”. Dov’è l’errore?
30/05/2007 20:49
 
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stando alle ultime notizie, domani sera il video dovrebbe andare in onda:
www.repubblica.it/2007/05/sezioni/politica/rai-cda/santoro-puntata-bbc/santoro-puntata-...
31/05/2007 14:05
 
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Re:

Scritto da: presso 30/05/2007 19.42
...
di Massimo Introvigne



Quell'ignorantone di Introvigne è legato ad ambienti clericali vicinissimi all'Opus Dei, e con questo avrei già detto tutto.

Sappiamo che uno dei motti non scritti dell’Opus dei è “negare l’evidenza!”, infatti Introvigne nega l’evidenza: la percentuale di preti denunciati dalle curie è infima. Le curie proteggono i preti pedofili. A noi persone non importa per quale tipo di documento o sega mentale di diritto canonico/civile/penale lo facciano o chi l’abbia scritto, a noi persone importano i fatti.

Questi fatti dicono che la Chiesa, protegge il pedofilo a danno del giovane stuprato! Si chiama FAVOREGGIAMENTO! E se non vuoi parlare di codice penale, si può chiamare anche comportamento da PEZZI DI MERDA: far male a dei minori è la cosa peggiore che si possa imputare ad una qualsiasi entità, sia essa laica o religiosa. Non importa il se e il come: quando uno stupratore viene difeso, si è complici e basta, non si possono accampare scuse, tanto meno se queste vengono da un avvocato-politico, che dovrebbe chiedere il rispetto della legge italiana, non certo difendere chi cerca di aggirarla!

Ti consiglio di non dare retta ai lavatori di cervello come Introvigne, altrimenti potresti trovarti con tuo figlio penetrato da dietro da un prete represso, privo di scrupoli e per di più protetto dai suoi superiori.








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