il bene e il male

Parlando di Gesu', il Cristo, venne ad incarnarsi ed a vivere uno spazio terreno, fatto di insegnamenti, rivelazioni, guarigioni,ma anche di sofferenza, culminata nel martirio corporale e nella Resurrezione,dopo la morte fisica,in Croce. Tutta l'essenza del Suo messaggio,e' stata imperniata sull'affrontare il male, sotto tutti i suoi aspetti. La Sua vittoria, e' stata un dono universale, in nome di un amore sublime,disinteressato.Ci ha lasciato detto, che tutti possiamo arrivare al Padre, quindi alla felicita', tramite Lui, ovvero tramite quella Croce,quella sofferenza,che e' cammino di purificazione e di comprensione,che i nostri dolori personali,affinano la sensibilita' a quelli degli altri e ci fanno sentire,nella condivisione delle altrui sofferenze,uniti. Parte dello stesso Uno, in quanto con le nostre umili e piccole croci quotidiane,arriviamo ai piedi di quella Gloriosa,ove si e' consumato un sacrificio di liberazione, che e' li', ed attraverso il quale, avremo liberazione anche noi.
Tutto questo, non e' esempio masochistico, astratto o irreale, ma la chiave, per accettare, nelle nostre vite,anche il dolore e per capire,che se lo ha fatto Lui (e per noi), tutti siamo chiamati a passarci attraverso, dopo di Lui. Ha bevuto il suo calice fino alla fine, non risparmiandosi nulla. Non ha avuto rancore, ma perdono . Il male che fino alla fine, aveva sperato di farlo cadere, e' stato vinto da quel perdono.Quella morte dunque non e' stata fine, ma rinascita a vita nuova. La morte ( il male) e' stata vinta e questo vale per tutti noi.Il male e'nel non voler accettare le Vie divine; nel volerne sapere piu' di Lui;nel voler essere superiori, a Chi,Re assoluto, ha scelto l'umilta', la poverta', per vincere.

[Modificato da AnnieRosa 31/01/2007 0.05]

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Scritto da: AnnieRosa 30/01/2007 23.52
Parlando di Gesu', il Cristo, venne ad incarnarsi ed a vivere uno spazio terreno, fatto di insegnamenti, rivelazioni, guarigioni,ma anche di sofferenza, culminata nel martirio corporale e nella Resurrezione,dopo la morte fisica,in Croce. Tutta l'essenza del Suo messaggio,e' stata imperniata sull'affrontare il male, sotto tutti i suoi aspetti. La Sua vittoria, e' stata un dono universale, in nome di un amore sublime,disinteressato.Ci ha lasciato detto, che tutti possiamo arrivare al Padre, quindi alla felicita', tramite Lui, ovvero tramite quella Croce,quella sofferenza,che e' cammino di purificazione e di comprensione,che i nostri dolori personali,affinano la sensibilita' a quelli degli altri e ci fanno sentire,nella condivisione delle altrui sofferenze,uniti. Parte dello stesso Uno, in quanto con le nostre umili e piccole croci quotidiane,arriviamo ai piedi di quella Gloriosa,ove si e' consumato un sacrificio di liberazione, che e' li', ed attraverso il quale, avremo liberazione anche noi.
Tutto questo, non e' esempio masochistico, astratto o irreale, ma la chiave, per accettare, nelle nostre vite,anche il dolore e per capire,che se lo ha fatto Lui (e per noi), tutti siamo chiamati a passarci attraverso, dopo di Lui. Ha bevuto il suo calice fino alla fine, non risparmiandosi nulla. Non ha avuto rancore, ma perdono . Il male che fino alla fine, aveva sperato di farlo cadere, e' stato vinto da quel perdono.Quella morte dunque non e' stata fine, ma rinascita a vita nuova. La morte ( il male) e' stata vinta e questo vale per tutti noi.Il male e'nel non voler accettare le Vie divine; nel volerne sapere piu' di Lui;nel voler essere superiori, a Chi,Re assoluto, ha scelto l'umilta', la poverta', per vincere.

[Modificato da AnnieRosa 31/01/2007 0.05]

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Ciao Annie e benvenuta nel forum AGape ... si hai ragione la cosa che notavo è questa cioè il dolore lo si può capire come stessa tu dici attraverso Cristo , perchè attraverso il Padre lo si deve capire solo con il tacito assenso

Ciao, grazie del benvenuto. Mi piace molto, questo forum. Profondissimo e lascia la liberta' ad ognuno, di credere nel proprio cammino spirituale.Dio, comunque si voglia chiamarlo, e' liberta'. Si, il Christo ( nella sua incarnazione materiale),e' il tramite, per arrivare all'Altissimo.Bellissime le parole che hai scritto. Condivido pienamente il concetto.
Esiste una vera e propria psicologia di Dio, che ha molte specifiche, molte varianti,che lascia aperte infinite porte di conoscenza, attraverso le quali, arrivare all'equilibrio della gestione spirito-corpo.

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Scritto da: AnnieRosa 30/01/2007 23.52
Parlando di Gesu', il Cristo, venne ad incarnarsi ed a vivere uno spazio terreno, fatto di insegnamenti, rivelazioni, guarigioni,ma anche di sofferenza, culminata nel martirio corporale e nella Resurrezione,dopo la morte fisica,in Croce. Tutta l'essenza del Suo messaggio,e' stata imperniata sull'affrontare il male, sotto tutti i suoi aspetti. La Sua vittoria, e' stata un dono universale, in nome di un amore sublime,disinteressato.Ci ha lasciato detto, che tutti possiamo arrivare al Padre, quindi alla felicita', tramite Lui, ovvero tramite quella Croce,quella sofferenza,che e' cammino di purificazione e di comprensione,che i nostri dolori personali,affinano la sensibilita' a quelli degli altri e ci fanno sentire,nella condivisione delle altrui sofferenze,uniti. Parte dello stesso Uno, in quanto con le nostre umili e piccole croci quotidiane,arriviamo ai piedi di quella Gloriosa,ove si e' consumato un sacrificio di liberazione, che e' li', ed attraverso il quale, avremo liberazione anche noi.
Tutto questo, non e' esempio masochistico, astratto o irreale, ma la chiave, per accettare, nelle nostre vite,anche il dolore e per capire,che se lo ha fatto Lui (e per noi), tutti siamo chiamati a passarci attraverso, dopo di Lui. Ha bevuto il suo calice fino alla fine, non risparmiandosi nulla. Non ha avuto rancore, ma perdono . Il male che fino alla fine, aveva sperato di farlo cadere, e' stato vinto da quel perdono.Quella morte dunque non e' stata fine, ma rinascita a vita nuova. La morte ( il male) e' stata vinta e questo vale per tutti noi.Il male e'nel non voler accettare le Vie divine; nel volerne sapere piu' di Lui;nel voler essere superiori, a Chi,Re assoluto, ha scelto l'umilta', la poverta', per vincere.

[Modificato da AnnieRosa 31/01/2007 0.05]

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benvenuta anche da parte mia , belle parole e pensieri

Superare, quelle che sono le nostre istintualita' prettamente fisiche, a favore un po' di piu', di quelle spirituali,ci porta innegabilmente ad affinare sensazioni, vibrazioni, impulsi, che ci connettono con una realta' piu' alta. Entriamo in una sfera piu' profonda, che fa comunque parte, lo stesso, di noi. Arriviamo a scalare montagne; a superare barriere; a salire gradini di conoscenza intima, che nulla hanno a che fare, con la realta' materialistica, fine a se stessa. Cosa rimarra' di noi? Non la fattezza materiale, fisica, ma quella astrale, impalpabile, ma esistente ugualmente. Ora, nella sofferenza, siamo innegabilmente portati, ad acuire le nostre percezioni spirituali. Il corpo, si', soffre, ma soffre di piu'la parte interiore, sensibile, che ci fa recepire, quanto siamo limitati, imperfetti, in balia di un soffio di vento. C'e', chi dopo tali sofferenze,con umilta' raggiunta, decide di farsi trasportare dall'onda del Bene; chi, invece,cieco della propria superbia, si da' in pasto alle sgrinfie subdole del male.Libero arbitrio; decisionalita'; tutto e' nelle nostre mani. Possiamo prendere e vivere; possiamo rifiutare e finire.La sofferenza,in questo caso, ci da la via di uscita;la possibilita', di comprendere e di scegliere la strada.

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Scritto da: AnnieRosa 18/02/2007 18.26
Superare, quelle che sono le nostre istintualita' prettamente fisiche, a favore un po' di piu', di quelle spirituali,ci porta innegabilmente ad affinare sensazioni, vibrazioni, impulsi, che ci connettono con una realta' piu' alta. Entriamo in una sfera piu' profonda, che fa comunque parte, lo stesso, di noi. Arriviamo a scalare montagne; a superare barriere; a salire gradini di conoscenza intima, che nulla hanno a che fare, con la realta' materialistica, fine a se stessa. Cosa rimarra' di noi? Non la fattezza materiale, fisica, ma quella astrale, impalpabile, ma esistente ugualmente. Ora, nella sofferenza, siamo innegabilmente portati, ad acuire le nostre percezioni spirituali. Il corpo, si', soffre, ma soffre di piu'la parte interiore, sensibile, che ci fa recepire, quanto siamo limitati, imperfetti, in balia di un soffio di vento. C'e', chi dopo tali sofferenze,con umilta' raggiunta, decide di farsi trasportare dall'onda del Bene; chi, invece,cieco della propria superbia, si da' in pasto alle sgrinfie subdole del male.Libero arbitrio; decisionalita'; tutto e' nelle nostre mani. Possiamo prendere e vivere; possiamo rifiutare e finire.La sofferenza,in questo caso, ci da la via di uscita;la possibilita', di comprendere e di scegliere la strada.

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Ciao Annie , vedi io concordo con quello che tu hai scritto e ritengo dei pensieri belli e pieni di serenità e consapevolezza di chi probabilmente conosce le problematiche , però vedi molti sopratutto chi vive di Religione si pone la domanda del come gestire attraverso La Bibbia il Dolore , La morte , la vita , il bene o il male , cerca in questo libro i riferimenti per andare avanti con un pò di serenità che il Nostro buon Dio dovrebbe riuscire a dare a tutti anche nel dolore più atroce

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...con quale criterio si puo' associare una cosa al bene o al male...
che sia soltanto una definizione dovuta al nostro linguaggio...?
puo' avere davvero uno schema preciso...?

quante volte questi due elementi si trovano sotto un'altra ottica...

per esempio:
posso fare del bene con un fine negativo...
e posso fare del male con un fine positivo...

ma se io per salvare la vita ad una persona...devo ammazzarne un'altra che vuole ucciderla...?
esiste davvero una punizione...?!?

eppure chi attorno cerca il bene,vive in un ambiente abbastanza sereno...pero' ad un certo punto questo finisce...e la persona in questione magari ha un incidente,viene rapinata,o finisce per strada...

inoltre...
una persona buona...spesso viene sopraffatta da una cattiva...
pero' quella buona non e' detto che non possa essere piu' forte...ma se la sua sofferenza aha un limite...?
e chi ha detto che sia giusto subire...?

noi siamo colmi di desideri negativi,odio,invidia,e anche vendetta se puo' essere considerato un sentimento...
ma per quale ragione dovremo reprimerli...
e se siamo convinti di riuscirci del tutto...a quale scopo...?

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io direi che dipende da alcune situazioni , abbiamo il bene e il male visto con gli occhi di chi è religioso , ma abbiamo anche il bene e il male di chi non lo è .. le due cose possono avere aspetti completamente opposti perchè uno implica un risvolto di coscienza un'altro implica una problematica di tipo sociale

Ho pensato a lungo dove inserire questa discussione e questo mi sembrava il luogo più "neutro" possibile. Spero che sia la sezione giusta...

Essendo io testimone di Geova vorrei avere un'idea più precisa di come rispondono le altre religioni alla domanda in oggetto. Mi piacerebbe sapere le risposte "ufficiali" delle varie religioni (se ci sono) ma anche le opinioni personali di chi è cattolico, protestante, evangelico, eccetera... di chi, insomma, trae i propri insegnamenti dalle Sacre Scritture. (naturalmente sono benvenute anche le risposte di religioni che non si definiscono cristiane)

Ciao...

feliced'esserlo, 05/03/2008 12.10:

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Ho pensato a lungo dove inserire questa discussione e questo mi sembrava il luogo più "neutro" possibile. Spero che sia la sezione giusta...

Essendo io testimone di Geova vorrei avere un'idea più precisa di come rispondono le altre religioni alla domanda in oggetto. Mi piacerebbe sapere le risposte "ufficiali" delle varie religioni (se ci sono) ma anche le opinioni personali di chi è cattolico, protestante, evangelico, eccetera... di chi, insomma, trae i propri insegnamenti dalle Sacre Scritture. (naturalmente sono benvenute anche le risposte di religioni che non si definiscono cristiane)

Ciao...

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posso darti un consiglio inserisci nel quadrato della ricerca male e vedi i risultati che vengono fuori .. dai un occhio perchè una della cosa più importanti è capire cosa è il male , è qualcosa di vivo esempio satana oppure tipo il 666 o qualcosa di più mentale di nascosto
Ciao

Per "male" intendo malvagità, ingiustizie, sofferenze. E' un'obiezione che sento spesso quando predico alle persone: "Se Dio esiste perchè ci sono le sofferenze? Se davvero è un Dio d'amore perchè non interviene?"

Mi piacerebbe conoscere la risposta che darebbe chi professa una religione diversa dalla mia.