08/04/2005 09:46 |
|
| | | Post: 1.764 Post: 1.539 | Registrato il: 07/04/2005 | Sesso: Maschile | Scripta Manent... | Junior Forum | | OFFLINE |
|
Anche la mia sarà sicuramente una voce fuori del coro.
Sono uscito da tempo da ogni religione, ma sono osservatore di ciò che avviene negli universi religiosi.
Indubbiamente questo papa è stato un uomo di qualità non comuni,
credo che su questo non ci piove.
Ma ritengo pure sia stato non tanto un propulsore, ma un esecutore della politica decisa collegialmente nelle stanze vaticane.
Una politica di conservazione, cieca di fronte ai progressi in campo scientifico e ai mutamenti in campo sociale.
Una politica ben attenta a usare nel migliore dei modi i mass media e a fare di quest'uomo, pur di notevole statura, uno dei più grandi fenomeni mediatici dell'ultimo scorcio di secolo.
Una politica spietata e insensibile alle esigenze umane di un uomo sofferente che ha voluto sottoporlo a viaggi estenuanti in omaggio a tributi di folle oceaniche osannanti che portassero popolarità e denaro alla chiesa cattolica.
Una chiesa che metteva sulla bocca del suo più autorevole rappresentante parole roboanti e di facile presa sulle masse quando nel contempo agiva da inflessibile coercitrice a dottrine veramente progressiste come quella della liberazione sudamericana.
Un uomo che è stato usato fin sul letto di morte, quando, oramai quasi privo di vita, ha dovuto ratificare la nomina di non sò quanti prelati utili alla sua successione.
Adesso quest'uomo è morto. E' stato a mio parere un eroe per essersi sottoposto con grandissimo sacrificio personale alla ragion di stato vaticana.
Adesso alle gerarchie clericali si pone il problema, come suscitare un nuovo fenomeno mediatico in grado di sostituire il vecchio? Non hanno costruito una torre troppo elevata per sostituirla con un'altra almeno altrettanto alta? Non hanno giocato già troppo al rialzo?
Non dubito che ci proveranno, non sò se ci riusciranno.
Adesso si assisterà ai funerali, dove i più abbietti personaggi protagonisti di infami politiche, presidenti e dittatori con le mani grondanti di sangue e con straripanti conti bancari e i loro servi e lecchini staranno ben in mostra, credendo di legittimarsi agli occhi del mondo, che pende inebetito davanti ai teleschermi e blanditi dalle voci soavi e suadenti di ben pagati telecronisti.
Porgo il mio personale, sommessissimo omaggio all'eroe caduto, ma se fossi quell'uomo che giace immoto, avrei ancora la forza di rivoltarmi nella mia bara.
Saluti. |
|
|
|
|