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Tito2:13 Verso scritturale di Cristo Dio

Ultimo Aggiornamento: 11/01/2008 15:11
10/01/2008 11:55
 
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C'e' ancora un aspetto da considerare in relazione a Tito2:13.
L'uso del termine "epifaneia"( manifestazione).
Sino a questo momento si e' cercato di mettere in evidenza i seguenti punti:
1) La traduzione di Tito2:13 non e' univoca e ci sono traduzionI "trinitarie" anche molto importanti che traducono come la TNM.
2) Siccome i trinitari fanno appello alla regola di Sharp per tradurre il passo identificando Gesu' come Dio assoluto, si e' cercato di mettere in rilievo le possibili eccezioni alla regola di Sharp( esaminate anche da trinitari come Wallace ) nell'AT e nella letteratura patristica .
3) Si e' esaminato l'uso del termine "Salvatore" e relative implicazioni riguardo a Dio e Gesu'nell'AT e nel NT.
4) Si e'esaminato l'uso del termine "theos" usato quasi invariabilmente da Paolo in riferimento al Padre e non a Gesu' ( con l'elenco a titolo di esempio dei versetti nella lettera ai Romani).
5) Si e' esaminata l'espressione "Grande Dio" nell'uso veterotestamentario e in fonti extra-bibliche per evidenziare come possa essere considerato un possibile riferimento al Padre e come un nome proprio o equivalente ( possibilita' riconosciuta dallo stesso Wallace) che ne determina la distinzione rispetto alla persona di Gesu' Cristo.
6) Si e' esaminata l'espressione "nostro Salvatore Gesu' Cristo" e si e' visto che puo' essere intesa alla stregua di "Grande Dio" o, anche non essendolo, si e' evidenziata la restrizione del termine a Gesu' Cristo , rafforzando cosi' la distinzione nel versetto tra due persone o esseri ( il Padre, Geova) e Gesu' Cristo.
Sulla base di queste premesse veniamo all'espressione "epifaneia":
Alcuni, anche tra gli interlocutori che hanno scritto qui, ritengono che il contesto indica che sara' Gesu' Cristo a manifestarsi perche' in nessun luogo della Bibbia viene indicato che il Padre si manifestera'e che quindi Gesu' sia il "Grande Dio" e il "Salvatore".
L'espressione e' " epifaneia tes doxes" ( letteralmente la "manifestazione della gloria ).
L'espressione non indica la comparsa del grande Dio, ma la comparsa della sua gloria.
Tra la comparsa del grande Dio e la comparsa della sua gloria c'e' una grande differenza.
Gesu' Cristo stesso dice in MATTEO 16:27:" Quando il Figlio dell'uomo verra' nella gloria di suo Padre , con i suoi angeli...."( vedi anche MARCO 8:38) .
E in LUCA 9:26 ribadisce :" Nella sua gloria e nella gloria del Padre suo e dei santi angeli".
Probabilmente Paolo ascolto' queste parole dallo stesso Luca.In accordo con MATTEO 16:27 e MARCO 8:38 si puo' parlare della comparsa della "gloria" del " Grande Dio", il Padre cosi' come del Cristo, nella seconda venuta.
O in altri termini Gesu' apparira'" nella gloria di suo Padre" , il "Grande Dio"( vedi anche Abbot e Harris).
E infatti vi sono traduzioni che riportano l'espressione " epifaneia tes doxes" con " Comparsa della gloria"( vedi le protestanti RSV E NASB).




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