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Persecuzione dei Cristiani nel Mondo

Ultimo Aggiornamento: 01/11/2010 14:14
27/09/2007 15:39
 
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ASIA/SRI LANKA - Sacedote Gesuita vittima della guerra in Sri Lanka: svolgeva lavoro umanitario
Colombo (Agenzia Fides) - Un sacerdote cattolico è l’ennesima vittima della guerra civile in Sri Lanka: il Gesuita p. Nicholaspillai Packiyaranjith, coordinatore del Jesuit Refugee Service nel distretto di Mannar, è rimasto ucciso dall’esplosione di una bomba piazzata sulla strada che il religioso percorreva per portare assistenza al campo rifugiati e all’orfanotrofio di Vidathalvu. L’esplosione si è verificata sulla Poonery Road, in località Kalvi’laan, la sera di ieri, giovedì 26 settembre, e ha lasciato sgomenta tutta la comunità cattolica locale, che apprezzava molto l’opera instancabile di p. Nicholas.
Profondamente scosso dall’accaduto, S. Ecc Mons. Oswald Gomis, Arcivescovo di Colombo, ha diffuso un messaggio di condoglianze in cui afferma: “Siamo profondamente scioccati dalla tragica morte di p. Nicholas. Condanniamo questi atti di violenza che infliggono dolore e lutto ai civili innocenti. Esprimiamo la nostra profonda solidarietà al Vescovo di Mannar, Mons. Rayappu Joseph, al clero, ai fedeli e alla famiglia di p. Packiyaranjith”.
Inoltre il Vescovo afferma: “Con gratitudine per l’opera che il Gesuita svolgeva, come sacerdote impegnato per il suo popolo, offriamo ferventi preghiere a Dio, Padre di misericordia, perchè doni a lui il riposo eterno e ogni consolazione spirituale a quanti piangono la sua perdita”.
Il messaggio osserva che, tantopiù dopo questo tragico evento “la pace è un imperativo urgente”: “Quanto a lungo deve durare ancora questo massacro? Episodi di tal genere dovrebbero far intendere alla nostra coscienza la gravità della situazione e la necessità di ristabilire la pace immediatamente”, si nota, pregando infine che p. Nicholas non abbia donato la sua vita invano.
Nella zona Nord dello Sri Lanka continuano i combattimenti tra l’esercito regolare e le milizie delle Tigri per la Liberazione della Patria Tamil Eelam (Ltte), con numerose morti di civili. Dalla ripresa degli scontri su vasta intensità, nel 2006, le vittime sono oltre 5.000. (PA) (Agenzia Fides 27/9/2007 righe 28 parole 281)
22/10/2007 17:09
 
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ASIA/IRAQ - Liberati i due sacerdoti iracheni rapiti nel nord Iraq
Mosul (Agenzia Fides)- Sono stati liberati ieri, domenica 21 ottobre, i due sacerdoti iracheni di rito siriaco, rapiti lo scorso 13 ottobre a Mosul, nel nord Iraq (vedi Fides 15 e 16 ottobre 2007). P. Pius Afas e p. Mazen Ishoa, dopo aver ritrovato la libertà, hanno dichiarato di essere stati trattati bene dai loro rapitori.
Gli autori del rapimento sono probabilmente criminali comuni e non appartenenti a gruppi politici e militari.
Papa Benedetto XVI aveva lanciato un appello per la liberazione dei due sacerdoti nell’Angelus di domenica 15 ottobre. “Faccio appello ai rapitori perché rilascino prontamente i due religiosi e, nel ribadire ancora una volta che la violenza non risolve le tensioni, elevo al Signore un’accorata preghiera per la loro liberazione, per quanti soffrono violenza e per la pace” aveva detto il Santo Padre.
Appresa la notizia della liberazione dei sacerdoti, P. Federico Lombardi, Direttore della Sala Stampa vaticana, ha rilasciato questa dichiarazione: “Siamo estremamente contenti di questa liberazione, perché abbiamo intensamente partecipato alla vicenda, abbiamo avuto grande preoccupazione. Speriamo che rapimenti come questo non si possano più ripetere”
22/10/2007 22:36
 
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cristiani perseguitati
mi e' capitato piu' volte leggere o sentire interventi del papa, a favore dei cristiani TUTTI che sono perseguitati, e' bello sentire il pontefice vicino a ognuno di essi senza distinzione di appartenenza . voglio segnalare un libro, che a me e' piaciuto molto : venuti dal'islam , storie di musulmani convertiti al cristianesimo piemme
Gennaro S
17/12/2007 09:54
 
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In Turchia torna l’incubo delle aggressioni ai religiosi. Ieri mattina a Smirne, Adriano Franchini, 65 anni, frate cappuccino, è stato accoltellato da Ramazan Bey, un giovane di 19 anni. Secondo le dichiarazioni rilasciate dall’aggressore, non si tratterebbe di una violenza dettata dal fanatismo religioso. Padre Adriano sarebbe stato assalito per aver negato il battesimo al giovane.

Stando alla ricostruzione, prima della Messa nella chiesa di Sant’Antonio il religioso si era fermato a parlare per un quarto d’ora con Ramazan. Il giovane gli avrebbe chiesto di essere battezzato, ma lui avrebbe rifiutato, sostenendo che per una scelta così importante sono necessari tre anni. Poi, dopo la funzione, mentre il frate si trovava con un gruppo di fedeli, si è fatto largo fra la folla e lo ha accoltellato al ventre. Un gesto che ha colto tutti di sorpresa, per prima la vittima, che gli ha detto: «Non vedi che mi stai ferendo?».

Il frate è stato operato e le sue condizioni non sono gravi. L’aggressore, già interrogato, si trova in carcere. In attesa che venga confermato il movente dell’aggressione, fra i rappresentanti della Chiesa cattolica in Turchia sorgono i primi dubbi. Se monsignor Luigi Padovese, Vicario apostolico in Anatolia, preferisce aspettare la conclusione delle indagini, il vescovo di Smirne, Ruggiero Franceschini, ha espresso perplessità sull’accaduto. «Ancora una volta diranno che questo è un atto di un pazzo. Ma allora - ha dichiarato monsignor Franceschini - dobbiamo ammettere che da circa un anno e mezzo gli atti di follia in questo Paese sono notevolmente aumentati, guarda caso contro i religiosi cristiani stranieri».

Dall’assassinio di don Andrea Santoro, ucciso a Trebisonda, apparentemente per mano di un fanatico, il 5 febbraio 2006, le aggressioni ai danni dei religiosi si sono ripetute con regolarità, anche a Smirne, che pure rappresenta una delle città più aperte e moderne del Paese. L’ultima, prima di quella di ieri, è la strage di Malatya, il 18 aprile scorso: tre presbiteriani furono torturati per ore e poi sgozzati da quattro giovani. La scorsa settimana le indagini hanno rivelato retroscena inquietanti: sembra che gli assassini abbiano avuto legami con poliziotti e forse anche con un magistrato.
26/08/2008 14:24
 
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India, violenze indù contro cattolici: altri tre morti
Il Vaticano condanna. Rapiti due gesuiti


NEW DELHI (26 agosto) - Ancora sangue nello stato nord orientale indiano dell'Orissa per le tensioni tra indù e cristiani. Oggi altri tre morti. Il Vaticano condanna le violenze e fa un appello per porre fine «ad ogni sopraffazione».

Altri tre morti. Ieri una missionaria laica Rajnie Majhie, 22 anni, è morta bruciata viva a Padampur mentre cercava di salvare i bambini di un orfanotrofio incendiato da estremisti induisti. Stessa sorte per un altro credente cristiano in un villaggio vicino. Oggi Times of India parla di altre tre persone uccise negli scontri nel distretto di Kadhamal, dove si sono verificati gli scontri di ieri e nel quale è avvenuto sabato l'omicidio del religioso induista che ha scatenato le violenze. Le tre vittime sono morte per asfissia dopo che alle loro abitazioni sono state appiccate le fiamme. Scuole, uffici pubblici e altre istituzioni sono rimaste chiuse e personale paramilitare è stato dispiegato nella zona. Il governo, vista l'emergenza, ha deciso di imporre un coprifuoco a tempo indeterminato.

Ritrovati i bimbi dell'orfanotrofio. I 19 bambini sfuggiti all'incendio dell'orfanatrofio a Padampur sono stati ritrovati. I piccoli, tra i 5 e i 14 anni, erano fuggiti nascondendosi nella giungla grazie all'aiuto della missionaria laica ventenne poi morta bruciata viva. A riferirlo all'agenzia missionaria Misna padre Alphonse Towpo, assistente del vescovo di Sambalpur, monsignor Lukas Merketta, sotto la cui diocesi ricadeva l'orfanotrofio distrutto. Padre Towpo ha riferito che oggi si svolgeranno i funerali di Rajnie Majhie, la missionaria laica di 22 anni che ieri è morta nell'intento di far uscire i bambini dall'istituto in fiamme. È stato intanto dimesso dall'ospedale padre Ewdard Sequeira, che gestiva il centro per gli orfani, ricoverato per le ustioni e le ferite riportate dopo essere stato percosso con bastoni dagli aggressori. Troppo presto per dire se e quando l'orfanotrofio sarà riaperto: «Per ora - ha spiegato il religioso - le istituzioni hanno preso in carico i bambini, che sono stati trasferiti in comunità e orfanotrofi indù».

L'origine delle violenze. A dare il via alle violenze degli estremisti del Visha Hindu Parishad e del Bajrang Dal l'uccisione del loro leader Swami Laxanananda Saraswati, impegnato una campagna contro le conversioni da parte dei cristiani, lo scorso week-end da parte dei ribelli maoisti. Gli estremisti induisti incolpano i cristiani dell'uccisione.

Non solo guerra di religione. Lo stato dell'Orissa sta vivendo un momento di grande slancio economico grazie alla presenza di minerali. Nonostante questo il 72% della popolazione tribale vive sotto la soglia della povertà. La lotta tra poveri viene fiancheggiata dai vari gruppi di estremisti indù, da gruppi cristiani e anche da guerriglieri maoisti.

Vaticano: basta sopraffazioni. Solidarietà alle vittime, riprovazione per le violenze e un appello a porre fine «ad ogni sopraffazione»: questa la reazione della Santa Sede. «In riferimento alle tragiche notizie di violenze contro fedeli e istituzioni della Chiesa cattolica che provengono dall'India - si legge nella nota diffusa dalla sala stampa vaticana - la Santa sede, mentre esprime solidarietà alle Chiese locali e alle Congregazioni religiose coinvolte, riprova queste azioni che ledono la dignità e la libertà delle persone e compromettono la pacifica convivenza civile. Nello stesso tempo - aggiunge nella nota la Santa Sede - fa appello a tutti affinché, con senso di responsabilità, si ponga fine ad ogni sopraffazione e si ricostituisca un clima di dialogo e rispetto vicendevole».

Rapiti due sacerdoti gesuiti da un gruppo di fondamentalisti indù a Duburi. A dare la notizia l'agenzia Misna che cita una nota ricevuta da alcuni religiosi attivi nella regione. Nella nota si confermano gli avvenimenti di ieri, incluso il pestaggio del sacerdote che gestiva l'orfanotrofio di Padampur, e si denunciano aggressioni contro il direttore di un centro pastorale ed una suora.

«Il Mondo non sarà mai abbastanza vasto, né l’Umanità abbastanza forte per essere degni di Colui che li ha creati e vi si è incarnato»
(P. Teilhard de Chardin, La vision du passé, in “Inno dell’universo”, Queriniana, Brescia 1995, p. 76)>>



27/08/2008 16:31
 
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Torino, rapina
Torino, rapina in un convento: bastonate a 4 frati, uno è in coma


«Non comprendiamo tanta violenza». Così Padre Gabriele, padre provinciale dei Frati Minori, commenta il tragico episodio avvenuto martedì sera nel Convento di San Colombano Belmonte in Canavese. Uno dei frati francescani, Sergio Baldin, di 49 anni, è ricoverato in coma all'ospedale San Giovanni Bosco di Torino, ed altri tre religiosi, Basilio Guarini, Giorgio Battagliotti e Giuseppe Magliano, rispettivamente di 76, 81 e 86 anni, che hanno riportato un trauma cranico, con una prognosi di 30 giorni.

I maviventi incappucciati dopo essere penetrati nel Convento hanno malmenato i religiosi colpendoli a bastonate, poi si sono dati alla fuga, dopo aver sottratto del denaro, il cui importo non è stato ancora al momento quantificato. Solo verso le 21 uno dei religiosi è riuscito a liberarsi e a dare l'allarme. Nel convento è stato fatto un sopralluogo per verificare cosa realmente è stato sottratto e se gli aggressori abbiano lasciato tracce utili alle indagini.

«C'erano stati altri piccoli episodi di furti - aggiunge Padre Gabriele - ma come avvengono in tutti i conventi. Non capiamo però quanto avvenuto».

«Il Mondo non sarà mai abbastanza vasto, né l’Umanità abbastanza forte per essere degni di Colui che li ha creati e vi si è incarnato»
(P. Teilhard de Chardin, La vision du passé, in “Inno dell’universo”, Queriniana, Brescia 1995, p. 76)>>



20/09/2008 11:58
 
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ASIA/INDIA - Incendiata la Cattedrale di Jabalpur, intitolata ai Santi Pietro e Paolo: cresce la preoccupazione nella Chiesa indiana
Bhopal (Agenzia Fides) – La violenza anticristiana si allarga e la Chiesa cattolica è preoccupata: episodi di violenza si sono verificati nei giorni scorsi in Karnataka, Madhya Pradesh, Kerala, Tamil Nadu.
L’allarme è lanciato, attraverso l’Agenzia Fides, dalla Conferenza Episcopale Indiana, nel comunicare l’ultimo grave episodio: ieri, 18 settembre, è toccato alla Cattedrale cattolica della città di Jabalpur, nell’omonima diocesi, sita nello stato del Madhya Pradesh (India centrale). Alle 20.15 un piccolo gruppo di estremisti è penetrato nella chiesa cospargendola di benzina e dandole fuoco. La chiesa, intitolata ai Santi Pietro e Paolo, è andata quasi del tutto distrutta. Era divenuta, in occasione dell’Anno di San Paolo, un centro di irradiazione della spiritualità paolina, ospitando un programma di incontri, di celebrazioni e di attività pastorali dedicate all’Apostolo delle Genti.
Sono stati bruciati l’altare maggiore, le statue dei Santi, libri e oggetti sacri, le panche e il materiale ligneo, incluse le travi che sostenevano l’edificio, ora inagibile.
Il disastro, comunica a Fides la Chiesa locale, per fortuna non ha fatto vittime, ma conferma il clima di intimidazione in cui oggi vivono i fedeli cristiani, dopo gli altri due episodi di chiese date alle fiamme nei due distretti di Ratlam e Indore, sempre nella stessa area.
I responsabili dell’accaduto sono membri del gruppo radicale Indù “Dharm Raksha Sena”, che alcuni testimoni oculari hanno visto allontanarsi dal luogo del delitto.
Le autorità del Madhya Pradesh hanno promesso maggiore protezione e lo stanziamento di personale di sorveglianza presso chiese e conventi cristiani. La Chiesa locale intende incontrare il Primo Ministro dello stato. S. Ecc Mons. Leo Cornelio, Arcivescovo di Bhopal, capoluogo dello stato, ha convocato una riunione di emergenza con altri Vescovi e leader cattolici per affrontare la crisi. S. Ecc. Mons. Jerald Almeda, Vescovo di Jabalpur, ha detto: “E’ un tempo tragico per noi, ma dobbiamo pregare e restare uniti, senza rispondere alla violenza”.
29/08/2010 20:25
 
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Ho deciso di conoscere meglio le problematiche che affrontano i cattolici nel resto del mondo, ho visto video di youtube tratti dalle convention di comunione eliberazione che mi hanno svelato un mondo che non conoscevo, in particolare sono rimasto estremamente colpito dal caso di una bambina irakena che è stata uccisa degli integralisti a causa del suo rifiuto di abiura del cristianesimo.
Che coraggio sorprendente! Volevo recuperare altri informazioni ma purtroppo non riesco più a rintracciare il filmato originale. Potete aiutarmi?

Mi interesserebbe anche conoscere di più in merito alle persecuzioni verso i cattolici attuate dal governo cinese. Come viene gestito dalla chiesa il problema del controllo forzato delle nascite?
E gesù disse: accoppiatevi e fate discepoli
30/08/2010 10:35
 
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Felio69, 29/08/2010 20.25:

Ho deciso di conoscere meglio le problematiche che affrontano i cattolici nel resto del mondo, ho visto video di youtube tratti dalle convention di comunione e liberazione che mi hanno svelato un mondo che non conoscevo, in particolare sono rimasto estremamente colpito dal caso di una bambina irakena che è stata uccisa degli integralisti a causa del suo rifiuto di abiura del cristianesimo.
Che coraggio sorprendente! Volevo recuperare altri informazioni ma purtroppo non riesco più a rintracciare il filmato originale. Potete aiutarmi?

Mi interesserebbe anche conoscere di più in merito alle persecuzioni verso i cattolici attuate dal governo cinese. Come viene gestito dalla chiesa il problema del controllo forzato delle nascite?




per approfondire
www.ilfoglio.it/soloqui/415

freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=4369352

freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=7580523

Per la Cina

www.fides.org/aree/news/newsdet.php?idnews=34381&lan=ita

All'interno del forum c'è una discussione bellissima sulla Chiesa Che soffre , ma non riesco a trovarla magari l'admin potrà aiutarti
Le mie idee sono queste , io non credo molto nel rapporto Politica Chiesa , comunione liberazione cerca attraverso la politica una energia per migliorare il mondo attraverso il Politico /Cristiano o Cattolico
Come avrai potuto notare c'è un grande sforzo , perchè anche qui tutto basato sul volontariato , credo 3000 ragazzi
per il discorso islam sono abbastanza rigido , sono in contrasto due Testi Sacri , e dunque il confronto è serrato , da parte Cristiana/Cattolica meno sangue dall'altra molto di più
La questione cinese è complessa dal link puoi trovare alcune indicazioni e in questo
sulle Nascite spero di essrti stato di aiuto


30/08/2010 12:06
 
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Re: Re:
1x2x, 30/08/2010 10.35:




per approfondire
www.ilfoglio.it/soloqui/415

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freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=7580523

Per la Cina

www.fides.org/aree/news/newsdet.php?idnews=34381&lan=ita

All'interno del forum c'è una discussione bellissima sulla Chiesa Che soffre , ma non riesco a trovarla magari l'admin potrà aiutarti
Le mie idee sono queste , io non credo molto nel rapporto Politica Chiesa , comunione liberazione cerca attraverso la politica una energia per migliorare il mondo attraverso il Politico /Cristiano o Cattolico
Come avrai potuto notare c'è un grande sforzo , perchè anche qui tutto basato sul volontariato , credo 3000 ragazzi
per il discorso islam sono abbastanza rigido , sono in contrasto due Testi Sacri , e dunque il confronto è serrato , da parte Cristiana/Cattolica meno sangue dall'altra molto di più
La questione cinese è complessa dal link puoi trovare alcune indicazioni e in questo
sulle Nascite spero di essrti stato di aiuto





Grazie per i link li ho già letti tutti, su comunione e liberazione se ne dicono tante, effettivamente il solo fatto che tenga conferenze sponsorizzate da banche e grandi industriali fa riflettere (vedi recente meeting di rimini) però avevo trovato su youtube un video relativo ad un vecchio meeting di rimini inenrente la persecuzione dei cristiani in iraq e ricordo in particolare il caso di questa bambina figlia di genitori cristiani che piuttosto che convertirsi all'islam (o alla versione integralista dell'islam) ha "preferito" morire.

Vabè, se non ne sapete nulla non fa niente.

La cina impone la "legge del figlio unico", immagino che oltre alle ingerenze dello stato per influenzare le gerarchie locali ci siano anche problemi in merito all'attuale dottrina sociale della chiesa in ambito di contraccezione.

Quello che volevo capire è come reagiscono i cattolici, non penso che usino i preservativi e rimanere "casti" non è sempre facile. deve essere molto dura per loro vivere in quel regime.
E gesù disse: accoppiatevi e fate discepoli
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