la Vergine di Magdala-quabballah
vbnm La Vergine di Magdalah - Quabballah -
Proemio.
Quale corsa beata l’anima racchiude!
Là sono i soffi dell’anno nostro
dove l’angelo nell’Amore mio giunge? 3
Su! vieni a raccontarmi la tua storia,
succo prelibato dalla mia bocca..
..“da tanto aspettai questa tua venuta, 6
cosa aspetti?” Dove sguardi domenica
rapita? O Estate! sei tu l’estro mio
ricomparso in una dolce parola? 9
Visto! sai capir quando scrivi, perché se
lavori e tieni mente e forma
ed altro ancor di più che si racchiude. 12
La man nuova, è in corsa continua!
Disciolta nella mente di un altro?..
..io, fuor dal mio ermo mortale e corpo?! 15
Vedo le sue mani muovere parole!…
…cosa trasmetti da quel mondo lassù
vicino al settimo Arco del Cielo? 18
la Trasmigrazione.
In quell’attimo non rividi più niente
mi trovai sperso nel nulla rapito,
e dalla mia casa in campagna, salii 21
per un deserto caldo e camminavo
solitario nel cuor che m’avvince.
Sgomenta e non si riflette più come 24
il battito dell’amor che da lontano
sento, nel ricordo dove cammino
al rosso della terra. Non so dove sia 27
riapparso l’animo mio? Sei tu stato
liberato dal quel mortal inganno?
annullamento del Ricordo.
Tutto d’un tratto: “il campo di Betlemme?” 30
Ho trasmigrato mi dissi! non sentivo
più disturbare la televisione
e ’l suono del traffico pomeridiano? 33
Beato me mi dissi! Perché ho sentito
il suono più bello che la musica
possa creare. Or canta spassionata 36
bocca mia! chi ti sente? sei tu in mezzo
al mar della vita? Chiama!…Ascolta!…
senti il suono del Vento, lascia cantar 39
la gola! è la tua musa che s’avvince
nel cuore del capo riccio, per bere
dell’anima tua. Non arrenderti giovane! 42
basta seguir con la metrica ogni tuo
passo, per saper che in esse troverai
senza alcuna fatica il tuo ritorno! 45
Introduzione di Elisabetta.
Cristo giudeo, cosa pensi? Vuoi tu che
sia così bello?…credi che sia così
aver come amante un’altra anima? 48
Pensa come ti pare! baciami col cuor
se lo vuoi! Sorridimi e lasciami
ora che sono dentro al tuo canto… 51
Suona felice movimento del corpo!
Tue le parole di Elisabetta
Tua la gioia del suo divenire Madre: 54
Dalla Vergine Elisabetta.
“”sai come fa una donna a divenir
Madre rimanendo una Vergine?
Ascolta mio dolcissimo amante! 57
ti racconto una mia storia vissuta:
“una notte mio marito, mi prese
a mezzanotte e mi portò distante 60
dove ’l mio sguardo non vide che stelle.
Egli non mi disse niente per tutto
il viaggio: camminava innanzi a me 63
tenendomi per mano, ogni tanto
girava il volto, e guardandomi
sorrideva e mi baciava in bocca. 66
Il nostro silenzio là, fatto di baci
fermò il passo… la più alta duna
era sotto di noi? e sopra il Cielo!… 69
…a braccia aperte, lo guardò e mi disse:
“come puoi Cielo essere nero?”
m’accostai a lui senza capire cosa 72
volesse dire, ma voltatami sopra
non potei che scordare! eravamo
abbracciati stretti su’n letto di sabbia 75
che cullava col vento della mattina
i nostri cuori, là sopra nel Cielo
coccolato dalla Sua crescente Luna. 78
Poi mi baciò e disse: “conta le stelle!?”
Ed io che sapevo solo amarlo
dissi: “come posso contar l’Amore mio?” 81
lui sorrise, mi strinse a sé, mi baciò
e mi amò per quasi tutta la notte….
…poi al risveglio lo trovai affianco me 84
che dormiva scaldandomi con le braccia;
come avvolta dalla nostra carne
mi sentivo in Paradiso! Quando poi 87
aprì gli occhi.. guardò..mi baciò..mi fece
amar l’orizzonte e disse: “eccomi!”
il primo raggio di sole illuminò 90
la Notte che si fece viola, e poi sempre
più chiara fintanto che Luna baciò
il giorno. Ancor tremavo per l’amore?… 93
…che mi riprese la mano e cominciò
a correre e cantare!.. giubilo
insieme con lui cantando i suoi inni!.. 96
Poi gli chiesi: “signor mio perché fai così?”
mi rispose: “donna del Paradiso,
tu Madre!” ma io non mi capii al tempo 99
e dimenticai quelle cinque parole,
nell’euforia che aveva il cuor
suo, al quale nulla avrei mai negato. 102
Poi ’l giorno seguente mi prese ancora
nell’ora sesta, mi portò su ’n monte
e disse: “guarda il Cielo!” io mi voltai 105
e vidi il Sole e le Montagne d’Israel
calare lasciando il cielo rosso
e tinto dai primi sguardi della Luna. 108
Egli pianse sulla mia spalla, s’accasciò
ai miei piedi e mi disse: “ecco!
Sarebbe questo il mio Regno nei Cieli?”. 111
Tornammo dove avevamo gli armenti,
dalle vettovaglie prese la Spada,
la conficcò ’n terra, le mise un fiore 114
al centro e disse: “ecco come farò!”.
L’indomani nel caldo mezzogiorno
andammo laddove conficcò la spada, 117
là guardò, prese a parlare e disse:
“Eccomi: è il Figlio che hai in grembo!
quello per cui canto. Ecco: è la Notte 120
del Padre! che da Luce al Figlio. Ecco
come: è la Vita nel Regno di Dio!
per la quale eredità Lui può crescere 123
nella notte che ha cullato i nostri
cuori; vivranno chi dal tuo ventre
nasce!.. come il sole cammina alto 126
sulla terra e lascia che il tramonto
cada sulla terra rossa di Bagdad,
così essi sapranno che ha vissuto dopo 129
essere stato messo in Croce. Ecco
mio giudeo cosa fece il Santo tuo
per ritornare da dov’era tornato!”“ 132
Epilogo.
Insolita notte d’estate, sia festa
e quiete ed ancor più che non ti so
mai dir! Corro alla lettura, cerco.. 135
..trovo in Te la Sua vera Passione
assaporando con la bocca il Miele
che la Maddalena minge dai fiori. 138
Nello spirito di Elisabeth nel pomeriggio della seconda domenica di agosto.
Incosciente nella mattina di giovedì 16 settembre a un mese dalla mia partenza.
Getto d’inchiostro che m’hai colpito,
mi sono sentito parte del tuo tutto…
…infinito e piccolo dentro un cuore..
..molti sono i fiori di un campo..
colorati e profumati disperdono
il loro odore… io che non faccio
molto in questo periodo, ho sconvolto
la mia ottica, ho abbandonato la paura.
…donna…amica…compagna…
anima della storia… musa delle mie dita…
paura d’amare…sogno estivo…
figlio disperso… amore ritrovato…
un anno senza vita…un anno senza Jhoshua…
piccolo amor silenzioso….tenero abbraccio
…corse a cavallo…vita sportiva…
certezze o incertezze, quale di queste è più reale???
I cavalli corrono
Le foglie sussurrano
Chi ha orecchie intenda!
Nella vita ci sono molte cose
Nascoste, tu ne hai rivelata una
Una che adesso riconosco…
…quando esco dal corpo vado
da mio figlio, vedo il mare dallo stretto
essere lo specchio del cielo…giungo
dalla rugiada mattutina nel campo
dove gioca mio figlio, lo vedo biondo
come l’oro, vispo come l’argento…
difficile quanto semplice…e tu che sei
madre, cosa mi diresti da far quando
tutto ciò che ami ti sta distante?..e solo
il tempo potrà…se Dio vorrà!!! Poi
nel silenzio vedo le forze intorno a me,
sento il loro potere, ascolto la loro melodia.
Decisero per me una vita a cavallo, mi
dissero: parti! Ed io me ne andai colà
come m’avevano suggerito, trovai mio
figlio…fui sgomento..capii che non
serve arricchirsi in una corsa contro il tempo,
non trovai più senso nel vender case…
mi dissi: che aspetti! Cosa devi vedere
ancora per credere, i miei desideri
smiracolavano il destino che mi portava
dove voleva perché sapeva che lo desideravo.
Ora sono senza lavoro, senza paura,
non m’interessa d’esser povero,
perché ciò che mi prefiggo si realizza,
non ho bisogno di soldi, perché ciò
che bramo non ha prezzo, è come la perla:
risiede nel letto dei mari. Povero è certo,
certo perché d’incerto vivere, talento
semplice perché disinteressato, non chiedo
nulla e tutto mi viene dato. Sbagliare
è il verbo che mi è affine di carattere,
capire è il suo complemento, quando
la gioia si posa nelle mani, io non smetto
di scrivere….lenta come una tartaruga
canta prima della lepre, solitario nella notte
ama senza ricordare… l’amore cos’è?
se non uno scambio dove doni e ricevi:
“ho amato molto e molto ancora amerò”.