(Mario70), 16/09/2010 12.54:
Me lo ha confermato anche Teo che dal macellaio si discuteva della deità del figlio, non conosco le fonti ma avendolo detto in due, a questo punto mi fido.
Per quanto riguarda il link che ti ho postato, l'ho letto io per primo e confrontandolo con quello che ho imparato da teodoro, l'ho trovato attendibile, ecco perchè te l'ho postato.
Il modo di fare liturguia cattolico o evangelico li conosco bene, quello ortodosso invece è totalmente differente, ecco perchè mi affascina, la struttura liturgica si perde nella notte dei tempi.
Ciao
Azz... pescatori, macellaio, insomma anche i bassi ceti all'epoca disquisivano di teologia... peccato solo che oggi le catechiste cattoliche e non credo che le ortodosse siano meglio, a volte non sanno nemmeno quale sia il primo e l'ultimo libro dell'AT.
E se mi dici che non è cosi ti faccio parlare con una mia amica catechista in questione.
Per bon parlare dell'immcolata concezione e valle a chiedere che cosa implica la questione flioque e non pensano che parli marziano!
Comunque 'ste croniche ora le voglie scoprire, qualcuno mi aiuti.
Liturgia ortodossa ... ti affascina?
Mario, tu sei partitooooooo!
Comunque ognuno i propri gusti.
"Ciò che tu eviteresti di sopportare per te, cerca di non imporlo agli altri" (Epitteto)
Col concetto cristiano della vita, l'amore non è una necessità e non si esercita su nulla; esso è una facoltà essenziale dell'anima umana. L'uomo ama, non perché ha interesse di amare questo o quello, ma perché l'amore è l'essenza dell'anima sua, perché egli non può non amare.
La dottrina cristiana insegna all'uomo che l'essenza dell'anima sua è l'amore, che la sua felicità non è di amare la tale o la tal altra entità, ma bensì il principio di tutto, Dio, ch'egli ha coscienza di contenere in sé. Ecco perché egli amerà tutti e tutto.
(Tolstoj)