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Fanatismo e intolleranza religiosa .

Ultimo Aggiornamento: 19/02/2008 12:57
04/09/2007 19:35
 
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Re: Re: Re: Re: Re:

Descubridor, 04/09/2007 18.48]

Caro amico,
avevo capito benissimo che non volevi approfondire nulla.
Si capiva dal tono del post.Prevedibile.
Pero' guarda che nella vita non si finisce mai di imparare.



Sicuro, non si finisce mai d'imparare...non capisco però che cosa tua abbia potuto capire dal tono del post!...vabbè, ognuno trae le sue riflessioni da un dialogo. Prevedibile? Altra bella perla...devi essere eccezionale. Io invece non prevedo nulla. Non avertela, ti voglio comunque bene.
Non sono nemmeno venuto qui a mettere in mostra la mia teologia, la mia filologia, la mia ermeneutica, ma a porre semplicissime domande, la cui risposta avrebbe potuto costituire un punto di riflessione su che cosa costruisce la teologia, la fede e, soprattutto, per stare all'argomento in oggetto, su che cosa poggia il potere religioso con le sue regole, le sue eresie, i suoi assolutismi, i suoi dogmi...e sul perchè, e sull'origine delle tante tragedie umane consumate nel nome di Cristo e di Dio...e su quanto in realtà possa centrare nella cattiveria umana, fatta di condanne, anatemi, distruzioni, morte, discriminazione ed emarginazione, il continuo ricorrere alla volontà divina, addossandole ogni scempio. Se è Dio che lo dici allora tutti tacciono, nessuno osa...solo le aquile.
Come se ad ogni atto di cattiveria umana, molto più raro di bontà umana, ci sia presa l'abitudine radicata di attribuire a terzi l'evento, per chiarire a se stessi che non è per volontà propria, ma per volontà divina...perciò nessuna preoccupazione per le coscienze: "Dio lo vuole" e se le vuole Dio allora è giusto così, anche se non piace, anche se viola i diritti umani fondamentali.


La prossima volta pero' leggi meglio i post altrui perche' la risposta te l'ho data.



Non penso d'essere stato così distratto. Non ho intravisto risposte.
Se ci fosse stata sarebbe stata davvero una grossa svista.
Ad ogni modo faccio sempre in tempo...aiutami a trovarla e poi ti dirò.


Quello che mi meraviglia , per uno che deve essere illuminato, e' leggere che in pratica sa quasi le risposte altruiprima di sentirle. Meraviglia.



Non ti meravigliare di nulla, amico, quel "quasi" la dice lunga...lascia perdere ciò che tu potresti rimproverarmi, ad esempio l'illuminazione, lo puoi fare anche in privato, qui stiamo parlando d'altro e, sorpattutto, ci rendiamo conto che molti soffrono per i pesi gravi posti su di loro: posti da chi e perchè? Questo è importante: perchè, da dove trae origine?


In campagna ci sono i muli e anche gli asinelli.
Dire chi sono i piu' cocciuti....chissa'



Hai inteso male l'analogia, che non era riferita alla cocciutaggine, ma al rendersi conto o meno di una esigenza. Il mulo non beve perchè è cocciuto, ma perchè non ha sete...punto. In ciò che diciamo non sempre si incontra interesse e, se non si incontra, a che pro continuare ad assillare chi non ha interesse ad ascoltarti? ...tutto qui, nessun'offesa. [SM=g27987]

Saluti









05/09/2007 11:40
 
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Re: Re: Re: Re: Re: Re:
pyccolo, 04/09/2007 19.35:


Descubridor, 04/09/2007 18.48]

Caro amico,
avevo capito benissimo che non volevi approfondire nulla.
Si capiva dal tono del post.Prevedibile.
Pero' guarda che nella vita non si finisce mai di imparare.



Sicuro, non si finisce mai d'imparare...non capisco però che cosa tua abbia potuto capire dal tono del post!...vabbè, ognuno trae le sue riflessioni da un dialogo. Prevedibile? Altra bella perla...devi essere eccezionale. Io invece non prevedo nulla. Non avertela, ti voglio comunque bene.
Non sono nemmeno venuto qui a mettere in mostra la mia teologia, la mia filologia, la mia ermeneutica, ma a porre semplicissime domande, la cui risposta avrebbe potuto costituire un punto di riflessione su che cosa costruisce la teologia, la fede e, soprattutto, per stare all'argomento in oggetto, su che cosa poggia il potere religioso con le sue regole, le sue eresie, i suoi assolutismi, i suoi dogmi...e sul perchè, e sull'origine delle tante tragedie umane consumate nel nome di Cristo e di Dio...e su quanto in realtà possa centrare nella cattiveria umana, fatta di condanne, anatemi, distruzioni, morte, discriminazione ed emarginazione, il continuo ricorrere alla volontà divina, addossandole ogni scempio. Se è Dio che lo dici allora tutti tacciono, nessuno osa...solo le aquile.
Come se ad ogni atto di cattiveria umana, molto più raro di bontà umana, ci sia presa l'abitudine radicata di attribuire a terzi l'evento, per chiarire a se stessi che non è per volontà propria, ma per volontà divina...perciò nessuna preoccupazione per le coscienze: "Dio lo vuole" e se le vuole Dio allora è giusto così, anche se non piace, anche se viola i diritti umani fondamentali.


La prossima volta pero' leggi meglio i post altrui perche' la risposta te l'ho data.



Non penso d'essere stato così distratto. Non ho intravisto risposte.
Se ci fosse stata sarebbe stata davvero una grossa svista.
Ad ogni modo faccio sempre in tempo...aiutami a trovarla e poi ti dirò.


Quello che mi meraviglia , per uno che deve essere illuminato, e' leggere che in pratica sa quasi le risposte altruiprima di sentirle. Meraviglia.



Non ti meravigliare di nulla, amico, quel "quasi" la dice lunga...lascia perdere ciò che tu potresti rimproverarmi, ad esempio l'illuminazione, lo puoi fare anche in privato, qui stiamo parlando d'altro e, sorpattutto, ci rendiamo conto che molti soffrono per i pesi gravi posti su di loro: posti da chi e perchè? Questo è importante: perchè, da dove trae origine?


In campagna ci sono i muli e anche gli asinelli.
Dire chi sono i piu' cocciuti....chissa'



Hai inteso male l'analogia, che non era riferita alla cocciutaggine, ma al rendersi conto o meno di una esigenza. Il mulo non beve perchè è cocciuto, ma perchè non ha sete...punto. In ciò che diciamo non sempre si incontra interesse e, se non si incontra, a che pro continuare ad assillare chi non ha interesse ad ascoltarti? ...tutto qui, nessun'offesa. [SM=g27987]

Saluti












Vedo che qualche riflessione la hai postata e di questo ti ringrazio.
L'ho letta con piacere.
Il thread e' aperto.
Per il resto nessuna offesa e mi scuso se non ho capito l'analogia. Sara' che non vivo in campagna
Pero' permettimi di ribadire che la risposta l'ho data. [SM=x511453]
Saluti a te


12/09/2007 11:05
 
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La tortura della strega
La prima tortura era psicologica: veniva portata nella stanza degli interrogatori dove vi erano tutti gli strumenti del supplizio.
Poi veniva denudata di fronte al magistrato, depilata e rivestita con un lenzuolo.
Tra le torture quella piu' blanda era la fustigazione.
Oltre a questa c'era poi la "corda": le braccia venivano legate all'indietro con una corda fissata ad una carrucola; la vittima veniva tirata verso l'alto e cosi' si provocava la slogatura delle spalle.
Ancora piu' crudele era "il cavalletto" e cioe' un pezzo triangolare di legno con lo spigolo rivolto verso l'alto: il corpo veniva steso e legato sullo spigolo, che gli penetrava nel corpo dal collo ai glutei. Alle mani e alle gambe venivano legati dei pesi, sempre piu' pesanti oppure delle funi collegate a un rullo che girava per mezzo di una leva. A mano a mano che le corde erano tirate si stirava tutto il corpo e le membra si slogavano(De Angelis Vanna,Le Streghe,Roghi,Processi,Riti e Pozioni, Casale Monferrato,Piemme,1999,pp.28-29)
Altra pratica era il "fuoco": si accendeva un fuoco sotto i piedi della donna.
Poi vi erano le "tenaglie" e altri strumenti ancora.
Teoricamente il supplizio doveva essere limitato nel tempo, ma in pratica era a discrezione dell'inquisitore. E non furono pochi i casi di donne morte o storpiate in maniera irrimediabile per le sevizie subite.
Tra i grandi processi per stregoneria si possono citare tra i tanti
Como,1416: 300 streghe bruciate sul rogo.
Ginevra,1513: in tre mesi vengono uccise 500 donne.
Lorena,1576-1606: il giudice Nicolas Remy si vanta di aver mandato al rogo tra le 2000 e le 3000 streghe in questo periodo.
Treviri,1587-1593: sotto la guida dell'arcivescovo-elettore Johann von Schonenburg, legato ai gesuiti, vengono bruciate vive 368 streghe in 22 villaggi. Fra le vittime si contano protestanti, ebrei e il cattolicissimo rettore universitario e magistrato Dietrich Flade. La sua colpa era stata quella di essere stato troppo mite con le streghe. Fu imprigionato, torturato, strangolato e poi bruciato.
Val Mesolcina,1593: il cardinale Borromeo, santificato nel 1610, favorisce la condanna di diverse donne. Otto streghe vengono legate a testa in giu' e gettate nel rogo.
E si potrebbe continuare a lungo.
L'ultima strega pare sia stata bruciata nel 1793 in Polonia .
24/09/2007 17:45
 
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La vendita delle indulgenze
Qual'era la dottrina delle indulgenze?
Si credeva che Gesu', la Vergine Maria e molti santi avessero guadagnato un surplus di merito durante la loro vita, surplus da distribuire tra i cristiani meno saldi nella fede, i quali erano invece in deficit a causa dei peccati commessi con la prospettiva di un lungo periodo in purgatorio.
I Papi ,detentori delle chiavi della Chiesa, potevano attingere a questo surplus e distribuirlo in cambio di ricchezza materiale.
Si poteva pagare per la remissione parziale o totale delle pena( David-Christie Murray,I percorsi delle eresie,Viaggio nel dissenso religioso dalle origini all'eta' contemporanea,Milano,Rusconi,1998,p.169).
In quegli anni il domenicano Tetzel percorse la Germania vendendo lettere di indulgenza. Ecco come Lutero ne descrisse in parte il suo operato: " Gli erano stati elargiti dal Papa poteri e grazia in tal quantita' che , se qualcuno avesse messo incinta la Vergine Maria lui avrebbe perdonato quel peccato non appena fosse stato depositato nella sua bisaccia una somma sufficiente di denaro...non vi era nessun bisogno di provare dolore o pentimento per il peccato, se si potevano comprare le indulgenze( Pepe Rodriguez, Verita' e menzogne della Chiesa Cattolica,Roma,Editori Riuniti,1998,pp.263-266).
La vendita delle indulgenze era solo la punta di un piu' generale processo di corruzione nella Chiesa Cattolica.
Gli alti prelati accumulavano piu' cariche e relativa prebende.
I vescovi non risiedevano nelle sedi assegnate ma ricevevano le decime dei fedeli del posto.
Il titolo di cardinale spesso non era il risultato di un lungo percorso spirituale, ma i Papi lo vendevano o elargivano a parenti e amici.
Lo stesso Leone X era diventato cardinale a redici anni.
I pontefici erano dei veri sovrani rinascimentali.Come i re usavano l'intrigo e l'omicidio politico. Un esempio e' Papa Alessandro VI Borgia e suo fglio Cesare.
Papa Giulio II si fece ritrarre con l'armatura( Una satira di Erasmo da Rotterdam immaginava il defunto Papa Giulio che , lasciato fuori dal Paradiso in cielo, tentava l'assalto militare per entrare nel Regno dei Cieli). Come i re avevano concubine e figli illegittimi.
09/10/2007 18:39
 
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Martin Lutero
Lutero(1483-1546) fu ordinato sacerdote nel 1507.
Assillato dal senso del peccato, elaboro' una nuova dottrina della salvezza, in contrasto con quella cattolica.Per lui l'assoluzione dal peccato derivava da un rapporto diretto fra Dio e il credente, e poteva essere ottenuta solo con la fede e non attraverso opere o acquisto di indulgenze o con l'intervento di un confessore ( per chi volesse approfondire la Riforma Protestante cito il libro di Luise -Schorn-Schutte, La Riforma Protestante,Bologna, Il Mulino,1998 ).
Egli sostenne il diritto di ogni singolo credente a leggere e interpretare la Bibbia, nego' l'autorita' del Papa e promosse una vigorosa polemica contro la corruzione della Chiesa di Roma contestando il potere temporale del clero.Nego' la valenza di alcuni sacramenti e il valore del celibato ecclesiatico.
Il 31 ottobre 1517 affisse sulla porta di una chiesa "le 95 tesi per chiarire l'efficacia delle indulgenze".
Dopo che una bolla papale condanno' alcune sue proposizioni ordinando che venissero date alle fiamme, nel 1521 Lutero si presento' alla dieta di Worms con il salvacondotto dell'imperatore Carlo V. In quella sede sostenne di non potersi rimettere all'autorita' del Papa e dei concili che spesso si contraddicevano fra loro ma solo a quella della Bibbia.
Fu scomunicato dalla Chiesa Cattolica e bandito dall'Imperatore.
Inizio' la traduzione delle Sacre Scritture in tedesco.
Si salvo' dal rogo solo per una serie di circostanze favorevoli, fra cui quella di essere protetto dall'elettore di Sassonia che lo nascose nel castello di Wartburg.
Le tesi di Lutero erano popolari fra i principi tedeschi che desideravano i beni dei grandi ecclesiastici( latifondi enormi con servi della gleba e privilegi fiscali).
Lutero godeva di grande favore anche tra il popolo, che vedeva riconosciute in alcune sue dichiarazioni le proprie aspirazioni di giustizia sociale.
Ma le aspettative di molti andarono deluse.
Nel 1534 scoppio' nei territori dell'Impero una gigantesca rivolta contadina.Bande armate di 300000 contadini saccheggiavano chiese, castelli e citta'.
Lutero, dopo aver tentato inutilmente una mediazione scrisse il trattato " Contro le bande brigatesche ed assassine dei contadini".
Era una specie di lettera aperta ai principi tedeschi per esortarli a far strage di ribelli.Tra l'altro scriveva : " Questo e' il tempo dell'ira e della spada, non quello della grazia...Percio' cari signori...ammazzate, scannate, strangolate quanto potete...e se alcuno giudichera' tutto cio' troppo duro, pensi che la sedizione e' cosa insopportabile e che in ogni momento c'e' da attendersi la catastrofe del mondo( David Christie-Murray,I percorsi delle eresie:viaggio nel dissenso religioso dalle origini all'eta' contemporanea, Milano,Rusconi,1998, p.202).
I principi cattolici e protestanti raccolsero l'invito e massacrarono i ribelli
[Modificato da descubridor 09/10/2007 18:42]
24/10/2007 12:06
 
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Gli ugonotti
In Francia la Riforma si diffuse soprattutto nel sud.
I calvinisti francesi erano soprannominati ugonotti. Alcune credenze di Giovanni Calvino, riformatore francese attivo soprattutto a Ginevra erano:
1) Il peccato originale trasmesso da Adamo a tutta l'umanita' rese gli uomini incapaci di redenzione. Solo gli eletti potevano ricevere una speciale grazia da Dio e salvarsi, Tutti gli altri erano predestinati alla dannazione ( David Christie-Murray , op. cit.,p.205)
2) Nessuno puo' sapere con certezza chi sono gli eletti. Tuttavia una vita di fede, retta e la partecipazione ai sacramenti sono prove evidenti del favore di Dio.
3)Esistono due chiese: una invisibile , composta dagli eletti vivi e morti e nota solo a Dio e una visibile, composta anche da uomini indegni, imperfetta,ma comunque migliorabile e i cristiani devono rispettarne l'autorita'( la chiesa visibile e' ovviamente quella di Calvino)
4) Chiesa e Stato sono parti integranti della stessa comunita' sacra.
Questo ovviamente aveva ripercussioni pesanti sulla vita dei cittadini.
Sottoposto al bando della Chiesa di Roma , Calvino fu a sua volta brutale con i dissidenti( vedi la condanna al rogo di Michele Serveto)
Gli ugonotti avevano una disciplina e morale ferree. Questo permise loro di avere grande influenza in un paese quasi totalmente cattolico.
Le autorita' cattoliche ebbero nei confronti degli ugonotti un atteggiamento altalenante che ando' dalla repressione piu' feroce( ad esempio nel 1535 per vendicare una presunta profanazione dell'ostia consacrata finirono al rogo sei eretici, uno per ciascuna stazione di cui era composta una solenne processione del Corpus Domini(David Christie-Murray, op. cit.,p.212))a periodi piu' tolleranti
Nel 1572 sembro' esserci una pacificazione generale. Per il 18 Agosto erano previste le nozze tra la cattolica Margherita , sorella del re di Francia, e il protestante Enrico di Navarra.
Ma la notte di S. Bartolomeo( 24 Agosto) i soldati del re di Francia entrarono nelle abitazioni degli ugonotti uccidendoli a tradimento.
Il massacro si estese in tutta la Francia e si calcolano tra 1 25000 e i 30000 uccisi.
Papa Gregorio XIII(1572-1585), appena informato del massacro ordino' che l'avvenimento fosse celebrato con solenni festeggiamenti e indisse un giubileo " nel quale i fedeli dovevano ringraziare Iddio per la distruzione degli ugonotti e pregarlo che volesse mandare assolta pienamente la Francia cattolica"( David Christie-Murray, op. cit., p.213). Infine incarico' il Vasari di immortalare l'impresa in un affresco nella Sala Regia del Vaticano.
Nel 1598 fu promulgato L'Editto di Nantes che garantiva agli ugonotti la liberta' di culto e il possesso di alcune citta' fortificate. Ma le persecuzioni non cessarono.
Nel 1621 gli ugonotti sottoscrissero , nella citta' fortificata di La Rochelle una dichiarazione di indipendenza.Nel 1628 la citta' fu espugnata e gli ugonotti persero tutte le conquiste raggiunte
Nel 1685 l'Editto di Nantes fu abrogato e questo diede impulso all'esodo degli ugonotti dalla Francia, esodo gia' iniziato negli anni precedenti.
24/10/2007 13:43
 
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di Pio Paschini

[Da "Enciclopedia cattolica", vol. II, coll. 924-6]

È uno degli episodi, forse il più crudele, che insanguinarono la Francia durante le guerre di religione. Oltre al fanatismo feroce della propaganda ugonotta, contribuì a generare il macello soprattutto l’antagonismo fra i due partiti, in cui era scissa l’alta nobiltà francese per conquistarsi il predominio nel regno. L’uno di essi, quello dei Guisa, posava come campione del cattolicesimo, l’altro, rappresentato dai Condé e dai Borboni, favoriva gli ugonotti, assai più per intenti politici che per convinzione religiosa. Il re e la madre Caterina de’ Medici, pur bramando la vittoria del cattolicesimo, miravano in modo particolare a non rimanere sopraffatti da nessuno dei partiti in lotta. Chiusa la terza guerra di religione con la pace di St-Germain-en-Laye nell’ag. 1570, con la quale gli ugonotti ottenevano piena tolleranza in tutto il regno e come pegno quattro fortezze di sicurezza, cominciarono le lusinghe di Gaspero di Coligny, capo degli ugonotti, per guadagnarsi l’animo di Carlo IX contro la Spagna con la mira della conquista dei Paesi Bassi spagnoli. Caterina allora si affidò più ai Guisa. Il matrimonio di Enrico di Borbone, re di Navarra, con Margherita di Valois, sorella del re, celebrato il 18 ag. 1572 a Parigi, che avrebbe dovuto rassodare la pace interna, richiamò a Parigi molti nobili ugonotti che vi giunsero armati; e fu allora che Caterina, intimorita della loro arroganza, decise di disfarsi del Coligny; ma l’attentato contro di lui (22 ag.) non riuscì e non fece che accrescere gi odi di parte.

Caterina allora si appigliò al partito disperato di fiaccare gli ugonotti con il sopprimere il maggior numero possibile di loro a Parigi e nel resto del regno. Messasi d’accordo con il prevosto dei mercanti e vinta la titubanza del re, decise che ad un dato segnale la notte del 24 ag. venissero uccisi di sorpresa gli ugonotti. Il colpo riuscì e la strage si estese nei giorni seguenti a Meaux, Orléans, Troyes, Saumur, Blois, Tours, Angers, Rouen, La Charité, Lione. Altrove non si vollero eseguire gli ordini regi ed i vescovi stessi ne impedirono o ne attenuarono l’esecuzione. Quanto alle vittime riuscì impossibile stabilirne il numero, che salì a qualche migliaio; fra esse furono anche cattolici, vittime della confusione o di vendette private; molte infatti ne furono eseguite in questo trambusto. Certo è ormai che la strage non fu preparata da lunga mano, ma decisa repentinamente, e fu dovuta a preoccupazioni politiche cagionate soprattutto dal colpo contro il Coligny che, non riuscito, aveva compromesso la regina madre. Il Papa non vi ebbe parte alcuna e non ne fu avvertito che a strage compiuta e questa gli venne presentata come una vittoria del re contro la congiura ordinata dagli ugonotti contro di lui.

Si ebbe la convinzione a Roma che il colpo avesse salvato la dinastia e il cattolicesimo in Francia e furono perciò ordinate pubbliche preghiere di ringraziamento, fu coniata una medaglia e nella sala regia del Palazzo vaticano fu fatta eseguire a fresco una pittura commemorativa, con il desiderio che ormai avesse ad essere purgata la Francia dal veleno dell’eresia.

BIBL.: De la Ferrière, La Saint-Barthélémy, Parigi 1892; E. Vacandard, Etudes de critique etc. Les papes et la Saint-Barthélémy, 1905, pp, 217-92. Cf. Revue d’hist., eccl. 7 (1906), p. 344 sgg.

26/10/2007 11:27
 
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Re:
mioooo, 24/10/2007 13.43:

di Pio Paschini

[Da "Enciclopedia cattolica", vol. II, coll. 924-6]

È uno degli episodi, forse il più crudele, che insanguinarono la Francia durante le guerre di religione. Oltre al fanatismo feroce della propaganda ugonotta, contribuì a generare il macello soprattutto l’antagonismo fra i due partiti, in cui era scissa l’alta nobiltà francese per conquistarsi il predominio nel regno. L’uno di essi, quello dei Guisa, posava come campione del cattolicesimo, l’altro, rappresentato dai Condé e dai Borboni, favoriva gli ugonotti, assai più per intenti politici che per convinzione religiosa. Il re e la madre Caterina de’ Medici, pur bramando la vittoria del cattolicesimo, miravano in modo particolare a non rimanere sopraffatti da nessuno dei partiti in lotta. Chiusa la terza guerra di religione con la pace di St-Germain-en-Laye nell’ag. 1570, con la quale gli ugonotti ottenevano piena tolleranza in tutto il regno e come pegno quattro fortezze di sicurezza, cominciarono le lusinghe di Gaspero di Coligny, capo degli ugonotti, per guadagnarsi l’animo di Carlo IX contro la Spagna con la mira della conquista dei Paesi Bassi spagnoli. Caterina allora si affidò più ai Guisa. Il matrimonio di Enrico di Borbone, re di Navarra, con Margherita di Valois, sorella del re, celebrato il 18 ag. 1572 a Parigi, che avrebbe dovuto rassodare la pace interna, richiamò a Parigi molti nobili ugonotti che vi giunsero armati; e fu allora che Caterina, intimorita della loro arroganza, decise di disfarsi del Coligny; ma l’attentato contro di lui (22 ag.) non riuscì e non fece che accrescere gi odi di parte.

Caterina allora si appigliò al partito disperato di fiaccare gli ugonotti con il sopprimere il maggior numero possibile di loro a Parigi e nel resto del regno. Messasi d’accordo con il prevosto dei mercanti e vinta la titubanza del re, decise che ad un dato segnale la notte del 24 ag. venissero uccisi di sorpresa gli ugonotti. Il colpo riuscì e la strage si estese nei giorni seguenti a Meaux, Orléans, Troyes, Saumur, Blois, Tours, Angers, Rouen, La Charité, Lione. Altrove non si vollero eseguire gli ordini regi ed i vescovi stessi ne impedirono o ne attenuarono l’esecuzione. Quanto alle vittime riuscì impossibile stabilirne il numero, che salì a qualche migliaio; fra esse furono anche cattolici, vittime della confusione o di vendette private; molte infatti ne furono eseguite in questo trambusto. Certo è ormai che la strage non fu preparata da lunga mano, ma decisa repentinamente, e fu dovuta a preoccupazioni politiche cagionate soprattutto dal colpo contro il Coligny che, non riuscito, aveva compromesso la regina madre. Il Papa non vi ebbe parte alcuna e non ne fu avvertito che a strage compiuta e questa gli venne presentata come una vittoria del re contro la congiura ordinata dagli ugonotti contro di lui.

Si ebbe la convinzione a Roma che il colpo avesse salvato la dinastia e il cattolicesimo in Francia e furono perciò ordinate pubbliche preghiere di ringraziamento, fu coniata una medaglia e nella sala regia del Palazzo vaticano fu fatta eseguire a fresco una pittura commemorativa, con il desiderio che ormai avesse ad essere purgata la Francia dal veleno dell’eresia.

BIBL.: De la Ferrière, La Saint-Barthélémy, Parigi 1892; E. Vacandard, Etudes de critique etc. Les papes et la Saint-Barthélémy, 1905, pp, 217-92. Cf. Revue d’hist., eccl. 7 (1906), p. 344 sgg.




Appunto.
Quando gli intrighi politici e di religione si mescolano portano le persone molto lontano dai semplici precetti evangelici.Da una parte e dall'altra.
Questa ricostruzione dei fatti da parte cattolica , che anche io ho letto in Internet,non inficia certo la sostanza delle cose.
Una parola sul Papa: quando diventa piu' un capo politico che un pastore di anime, non puo' che compiacersi di una strage in cui, tra l'altro,come dice la fonte cattolica , furono coinvolti anche cattolici stessi


[Modificato da descubridor 26/10/2007 16:16]
05/11/2007 12:16
 
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La Riforma inglese
La Chiesa anglicana nacque per voler di Enrico VIII( 1491-1547).
Enrico aveva iniziato il suo regno all'insegna della ortodossia cattolica: i dissidenti come il luterano Bilney o il sacerdote Tyndale( traduttore in inglese delle Scritture Greche e di gran parte di quelle Ebraiche) finirono sul rogo.
Egli stesso scrisse ( o fece scrivere) un libello antiprotestante, e fu nominato dal Papa " Defensor Fidei ".
Quando sposo' Caterina d'Aragona, vedova di suo fratello Arthur , ottenne una speciale dispensa papale in quanto all'epoca le leggi proibivano il matrimonio tra cognati.
Poiche' il matrimonio non dava nessun figlio maschio, Enrico cerco' in seguito di ottenere dal Papa l'annullamento delle nozze per poter sposare Anna Bolena.
Il Papa non accolse la richiesta probabilmente per timore dell'Imperatore Carlo V ,nipote di Caterina, che gia' aveva fatto saccheggiare Roma.
Cosi' Enrico entro' in contrasto con Roma. Nel 1531 l'assemblea generale del clero lo nomino'" capo supremo della Chiesa in Inghilterra " ed elargi' denaro alla corona.
In seguito il Parlamento stabili' che le annone andassero pagate al re e non piu' al Papa e che la Chiesa inglese era autonoma nelle sue questioni interne.
Quando il Papa scomunico' Enrico , il Parlamento inglese abrogo' per ritorsione "l'Obolo di San Pietro", una tassa papale e proclamo' il re " unico capo supremo della Chiesa di Inghilterra".
Le conseguenze non si fecero attendere. Forest, frate osservante fu mandato al rogo e similmente Thomas More e il vescovo Fisher, sostenitori del Papa furono decapitati.
In tutte le chiese apparvero una Bibbia in latino e una in inglese, per dar modo ai laici di verificare gli errori dottrinali cattolici.
Dal messale scomparve ogni riferimento al Papa e i monasteri furono razziati e distrutti e i loro pssedimenti confiscati.
Stranamente pero' la rottura con Roma non significo' automatica adesione alle tesi luterane.
Ad esempio Enrico mando' al rogo John Nicholson, luterano.
Sotto il suo regno e quello brevissimo di Edoardo VI gli articoli di fede della Chiesa inglese furono riscritti piu' volte, altalenando tra posizioni riformate e cattoliche.
I risultati furono a volte tragicomici. Ad esempio nel 1539 furono promulgati i " Sei Articoli" che riprendevano posizioni cattoliche tra le quali il celibato ecclesiastico , pena il rogo o l'impiccagione.
L'arcivescovo Cranmer, che nel frattempo si era sposato, dovette nascondere la moglie.
[Modificato da descubridor 05/11/2007 12:20]
04/12/2007 10:58
 
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La guerra dei trent'anni
Nel 1555 Carlo V e i principi riformati firmarono la Pace di Augusta.
Per la prima volta si affermava l'idea che nel Sacro Romano Impero potessero coesistere due confessioni cristiane.
Ma tale trattato aveva due elementi restrittivi :
1)Il cuius regio cuius religio : i sudditi di uno stato dovevano conformarsi alla religione del loro principe, fosse cattolico o protestante o , al contrario , emigrare
2)Il reservatum ecclesiasticum : la Chiesa Cattolica rinunciava a rivendicare i beni ecclesiastici confiscati prima del 1552, in compenso avrebbero dovuto esserle restituiti quelli confiscati dopo tale data ( i principi luterani non onorarono l'impegno)
La pacificazione ebbe breve durata per vari motivi che non si possono enumerare compiutamente qui per motivi di spazio. Accenno solo ad un paio di essi.
1)La rivolta dei nobili dei Paesi Bassi , che porto' , agli inizi del 600 alla nascita di una repubblica protestante olandese indi pendente dalla Spagna
2)La grave crisi economica della Spagna
3)Una decisa offensiva diplomatica della Francia contro l'Impero asburgico.Richelieu e il suo collaboratore, il francescano padre Giuseppe fecero di tutto per aumentare durata e distruttivita' del conflitto ( Huxley Aldus , L'Eminenza grigia,Mondadori,Milano,1966 )
Il pretesto per l'inizio della guerra fu fornito dalla Boemia dove la maggioranza della popolazione, protestante, si ribello'al monarca cattolico da cui era oppressa.
A partire dal 1618 e progressivamente non ci fu quasi paese europeo che non fu toccato direttamente o indirettamente dalla guerra.
E l'elemento del fanatismo religioso fu fondamentale per dilatare il conflitto in durata e asprezza.
Le conseguenze sulla popolazione furono inimmaginabili.
Per decenni eserciti di enormi dimensioni attraversarono i territori dell'Europa centrale, razziando e imponendo con la forza la propria fede, cattolica o protestante e facendo terra bruciata.
Spesso anche uomini e donne venivano portati via come schiavi (Huxley Aldus , op. cit.)
Il piu' grande di questi eserciti era quello di Wallenstein, per anni condottiero al servizio della causa cattolica.
Era una specie di impresa privata in cui tutti gli ufficiali avevano una partecipazione finanziaria ( derivante dai saccheggi ) e contava tra militari , ambulanti, prostitute, lavoratori, centinaia di migliaia di persone( Kiernan G.Viktor, Stato e societa' in europa:1550-1650,Oxford,Blackwell,1980).
Nel 1630 i sudditi di Pomerania si presentarono dagli elettori imperiali di Ratisbona per chiedere la fine della guerra.
L'anno prima l'esercito del Wallenstein aveva praticamente raso al suolo il paese e la gente moriva di fame. La gente per sopravvivere mangiava di tutto. e vi furono casi di cannibalismo. L'Imperatore e i nobili si commossero molto e lasciarono le cose come stavano. I nobili non provavano la fame . Il popolo moriva dopo aver mangiato cadaveri ma nelle mense nobiliari e vescovili ci si ingozzava e si tracannava ( Huxley , op. cit. p.242-243).
La pomerania fu solo l'inizio. Altri paesi fecero una fine simile. Si arrivo' a sottrarre dalle forche i cadaveri appena appesi dei malfattori perche' servissero da cibo a tavola e chi aveva di recente perduto un familiare doveva montare la guardia al cimitero per impedire il furto del cadavere ( Huxley, op.cit. p.279)
La pace di Westfalia del 1648 sanci' la fine della guerra.
Le conseguenze sul piano economico , sociale e umano furono disastrose.
Nel 1618 la Germania aveva 21 milioni di abitanti. Nel 1648 erano 13 milioni. Le terre a oriente del Reno persero un terzo della popolazione ( Huxley , op. cit. p.301 )
Secondo il Polisensky nel conflitto furono coinvolte non meno di 100 milioni di persone.
Dal punto di vista economico fu distrutto un intero sistema economico basato su agricoltura e allevamento.
Dovettero passare due o tre generazioni perche' i vuoti fossero colmati.
Anche gli eserciti sbandati rappresentarono un problema.
Una classe di avventurieri senza mezzi si tramutarono spesso in banditi e assassini di professione ( Huxley , op. cit. p. 270 )

Per chi volesse approfondire ulteriormente la Guerra dei trent'anni segnalo il libro di Josef Polisensky , La Guerra dei Trent'anni : da un conflitto locale ad una guerra europea nella prima meta' del 600 , Einaudi, Torino, 1982.
[Modificato da descubridor 04/12/2007 17:21]
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