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Vaccini e trapianti/Domanda

Ultimo Aggiornamento: 03/09/2014 12:10
05/05/2007 15:21
 
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Esperidia e la corsa al giudizio del prossimo!
Cara Esperidia

sono io che ringrazio te perché di tutto l’articolo da me linkato l’unica cosa a cui sei stata capace di fare le pulci è solo ed esclusivamente la questione spinosa dell’intervista ‘amputata’, che poi spinosa non è poichè non è stato amputato niente intenzionalmente né tanto meno è stato modificato il senso dell’intervista stessa. So che posso fidarmi perfettamente del sito infotdgeova per quanto riguarda le citazioni che propone perché per tutte le citazioni di riviste scientifiche, scritti degli antichi padri, articoli di giornale ecc, facendo verifiche mie personali non ho mai trovato nulla di non corrispondente o omesso. Se 9 volte su 10 una persona dimostra di essere affidabile, allora è facile credere che anche la decima volta in cui sembrerebbe esserci una discrepanza in realtà c’è una spiegazione logica e plausibile che risolve il ‘mistero’.

Allora, cominciamo subito col dire che l’autore della pagina web, il signor Lorenzi, per scrupolo aveva contattato l’emittente televisiva svizzera della registrazione per chiedere il permesso di poterla riportare integralmente nel suo sito. L’emittente rispose che poteva farlo ma solo dietro il pagamento di una quota esosa di denaro che avrebbe dovuto corrispondere a una cifra talmente alta che sarebbe stata persino superiore alle spese di gestione dell’intero sito.

Allora piuttosto che trascrivere tutta la registrazione on-line Lorenzi ha messo solo le frasi più importanti. E l’ha anche scritto chiaramente nella pagina linkata da me messa, proprio un attimo prima di riportare la trascrizione dell’intervista!


Riassumo qui alcuni punti dell'intervista con delle mie osservazioni in azzurro”.



Cade perciò la falsissima accusa di manipolazione delle fonti fatta da Esperidia. Mi stupisce che fra tutte le cose messe in quella pagina, fra cui anche i nominativi di persone che possono essere contattate per parlare di casi in cui alcuni Tdg vennero disassociati per trapianti, tu abbia colto esclusivamente questa discrepanza soll’intervista, la quale fra l’altro discrepanza non è. Infatti ha fatto bene il signor Lorenzi a non considerare importanti le parole conclusive di Piccioli sui trapianti. Cosa dice infatti?


“Per completare, vorrei dire questo circa la questione specifica dei trapianti a cui lei ha dato risalto. Sicuramente io non conosco e in Italia non c'è nessuna persona che sia stata disassociata perché ha accettato un trapianto.”



Infatti Piccioli non dice che non fosse prevista la pratica della disassociazione per chi avesse accettato un trapianto. Ha detto semplicemente che non conosce in Italia che qualche persona sia stata disassociata per i trapianti. Se fosse stato falso che i trapianti non venivano sanzionati con la disassociazione, Piccioli e il suo collega lo avrebbero affermato con veemenza dicendo che era una falsa accusa dei detrattori fin dall’inizio. Invece questa è la solita strategia del dire e non dire. Specificando che non ci sono stati di disassociazione in Italia a motivo dei trapianti infatti non significa che non si venisse disassociati se si prendevano gli organi. Significa solo che qui in Italia non è successo. Che poi non è nemmeno vero perché, come dicevo, esiste questo ex-Tdg Roberto Zuccalli, che conosce casi di fratelli disassociati per i trapianti.

Ma scusate, quala altra disposizione poteva esserci per chi si metteva dichiaratamente contro Dio compiendo un atto di cannibalismo? I trapianti dalla Società venivano equiparati ad atti di cannibalismo, come dimostra questa Torre di Guardia del 15 marzo 1968 (pag190-192), Domande dai lettori:

• Vi è qualche obiezione scritturale se uno dona il proprio corpo perché sia usato in ricerche mediche o se si accettano organi per il trapianto da tale origine? - W:L:, U.S.A.

In questo affare sono implicate diverse questioni, compresa la correttezza dei trapianti e delle autopsie di organi. Molto spesso l'emozione umana è il solo fattore considerato quando individui decidono queste cose. Sarebbe bene, però, che i cristiani considerassero i princìpi scritturali da applicare e che prendessero quindi le decisioni in armonia con questi princìpi in modo da piacere a Geova. - Atti 24:16.

Primariamente, sarebbe bene tener presente che le operazioni di trapianto di organi, come quelle che ora si fanno nel tentativo di riparare il corpo o di prolungare la durata della vita, non si usavano migliaia di anni fa, per cui non ci possiamo aspettare che nella Bibbia si trovi la legislazione sul trapianto di organi umani. Tuttavia, questo non significa che non abbiamo su tali questioni nessuna indicazione della veduta di Dio.

mio commento: la veduta di Dio! Vediamo cosa dice Dio quindi!

Quando Geova autorizzò per la prima volta gli uomini a mangiare carne animale, spiegò la cosa a Noè in questo modo: "Il timore di voi e il terrore di voi continuerà su ogni creatura vivente della terra e su ogni creatura volatile dei cieli, su ogni cosa che si va muovendo sulla terra e su tutti i pesci del mare. Essi sono dati ora in mano vostra. Ogni animale che si muove ed è in vita vi serva di cibo. Come nel caso della verde vegetazione, vi do in effetti tutto questo. Solo non dovete mangiare la carne con la sua anima, col suo sangue". (Gen. 9:2-4) Questa autorizzazione fu data a Noè, da cui discende ora ogni persona vivente. Per cui, si applica a tutti noi.
Gli uomini furono autorizzati da Dio a mangiare carne animale e a sostentare la propria vita umana sopprimendo la vita degli animali, sebbene non fosse permesso loro di mangiar sangue. Includeva questo il mangiare carne umana, sostentando la propria vita per mezzo del corpo o di parte del corpo di un altro uomo, vivo o morto?


Commento mio: quindi trapiantarsi un organo era uguale a “sostentarsi la vita”, e quindi è come cibarsene. La stessa equivalenza che viene fatta a proposito del sangue: siccome con la trasfusione ti sostenti con il sangue di un altro, allora te ne stai cibando! Però con il trapianto degli organi non è più valido mentre per le trasfusioni ancora sì. In base a quale criterio dico io? Ma lasciamo perdere… Andiamo avanti




No! Questo sarebbe stato cannibalismo, una pratica aborrita da ogni persona civile. Geova fece una chiara distinzione fra la vita degli animali e la vita degli uomini, essendo stato il genere umano creato a immagine di Dio, con le sue qualità (Gen. 1:27) Questa distinzione è resa evidente dalle Sue successive parole. Dio proseguì mostrando che la vita dell'uomo è sacra e non dev'essere soppressa a volontà, come può farsi con gli animali da usare per nutrirsi. Mostrando mancanza di rispetto per la santità della vita umana l'individuo si rendeva soggetto alla soppressione della sua propria vita. - Gen. 9:5,6.
Quando un organo è malato o infetto, di solito la salute si ristabilisce prendendo sostanze nutrienti. Il corpo usa il cibo ingerito per riparare o sanare l'organo, sostituendone gradualmente le cellule. Quando gli uomini di scienza concludono che questo processo normale non funzioni più e suggeriscono di rimuovere l'organo e di sostituirlo direttamente con l'organo di un altro uomo, questa è semplicemente una scorciatoia. Quelli che si sottopongono a tale operazione si sosterranno quindi della carne di un altro uomo. Questo è cannibalesco. Comunque, autorizzando l'uomo a mangiare carne animale Geova Dio non diede agli uomini il permesso di cercar di perpetuare la propria vita mettendo cannibalisticamente nei loro corpi carne umana, sia masticandola che nella forma di interi organi o parti del corpo tolte da altri.


Commento mio: Geova non lo vuole. Fare il trapianto è uguale a mangiare la carne di un altro uomo, cioè si fa cannibalismo! E il cannibalismo che come dice la rivista è una pratica aborrita da ogni persona civile, è cosa lasciata alla coscienza da Geova, come si vorrebbe far credere? Andiamo avanti…



È interessante notare che nella sua considerazione del cannibalismo l'Encycloædia of Religion and Ethics, edita da James Hastings, Volume III, pagina 199, ha una sezione designata "Cannibalismo medico". Essa indica che questo si associa all'idea di ottenere forza o virtù medica dalla carne di un altro uomo, aggiungendo: "Il più rimarchevole esempio di questa pratica si verifica in Cina. Fra i poveri non è insolito che un membro della famiglia tagli un pezzo di carne dal braccio o dalla gamba, il quale è cotto e quindi dato a un parente malato.... L'intera superstizione in Cina è certo connessa all'idea che mangiando del copro umano il mangiatore si rafforzi.... Fra i selvaggi si riscontra la pratica di dar da bere all'uomo malato del sangue preso dalle vene di un parente". Alcuni potrebbero argomentare che le pratiche terapeutiche seguite nelle moderne operazioni di trapianto di organi siano più scientifiche di tale trattamento primitivo. Ciò nonostante, è evidente che gli uomini i quali praticano la medicina non hanno superato i trattamenti che ammontano al cannibalismo dal momento che questi son ritenuti giustificati.
La scienza moderna ha sviluppato molti diversi tipi di operazioni che si compiono su parti del corpo umano, alcune che sono comuni e di solito hanno successo e altre che sono sperimentali e spesso non hanno successo. Non spetta a noi decidere se tali operazioni siano consigliabili o garantite dal punto di vista scientifico o medico. Sarebbe bene, però, che i cristiani i quali debbano prendere una decisione del genere considerassero l'indicazione del punto di vista di Dio presentato dalle Scritture. - Efes. 5:10.


Commento mio: oltre all’equiparazione col cannibalismo adesso salta fuori il collegamento fra trapianti e superstizione, onde chiaramente a rimarcare che è una cosa che Geova detesta e non che è lasciata alla coscienza. Infatti quando la Società specifica che un gesto o un’usanza è legata in qualche modo alla superstizione, allora è sbagliata. Infatti per i compleanni, l’usanza di soffiare le candeline e di esprimere il desiderio la Società mette in evidenza che sono pratiche legate alla superstizione onde rimarcare che un cristiano non le può fare!!! La stessa cosa sta, in questo articolo, dicendo a proposito del trapianto degli organi. Quindi non c’è proprio nessunissima coscienza individuale richiamata. Trapiantarsi un organo era considerata una chiara violazione della Legge di Dio!!



Attualmente i ricercatori scientifici cominciano a usare parti artificiali o animali dove in precedenza si ritenevano necessarie parti umane, come nel caso dei trapianti di cornea. (Si veda, per esempio, Science News del 21 maggio 1966.pagina 396, e il Time del 28 aprile 1967, pagine 68 e 70). Se di queste operazioni faranno più ampio uso, non lo sappiamo. Nè possiamo decidere se il cristiano debba accettare qualche parte di animale per trapianto; questo spetta alla decisione personale. (Gal. 6:5) Comunque, possiamo essere sicuri che nel futuro verrà il tempo in cui tutte le operazioni mediche umane non saranno necessarie. (Riv. 21:4) I cristiani hanno la chiara prova che è vicino il nuovo ordine in cui Geova il Grande Medico, per mezzo di Gesù, farà guarigioni oltre i limiti della scienza medica odierna. - Mar. 8:22-25; Giov. 11:43,44; Atti 3:6,7; Matt. 12:15.
Che cosa si dovrebbe fare, però, quando si chiede a un cristiano di provvedere un organo da usare in un'altra persona o di permettere che venga usata in tal modo la parte del corpo di un caro deceduto? Potremmo chiedere: Se il cristiano ha personalmente deciso di non voler sostentare la propria vita con la carne d'un altro uomo imperfetto, potrebbe egli secondo coscienza permettere che parte della sua carne venisse usata in quel modo per sostentare qualcun altro?
Perfino dal punto di vista medico c'è qualche dubbio circa la saggezza e l'etica di alcuni trapianti. Un medico ha trattato questo pubblicamente negli Annals of Internal Medicine, citando i risultatati di 224 operazioni di trapianto del rene. Nella maggioranza dei casi quelli che han ricevuto il trapianto non hanno sopravvissuto all'operazione più di un anno. Quindi, commentando i pericoli del volontario che dona uno dei suoi reni, il medico chiese: "È giusto sottoporre una persona sana ... alla possibilità ... di abbreviare la sua vita di 25 o 30 anni per prolungare la vita di un altro di 25 o 30 mesi o meno?". Riferendo su ciò, Newsweek del 2 marzo 1964, a pagina 74, aggiunse che il medico "non offre nessuna conclusiva risposta, ma suggerisce la domanda che dev'essere fatta più spesso".
Allorchè bisogna decidere sul da fare del proprio corpo o del corpo di un caro deceduto, di cui un cristiano sia responsabile, non si dovrebbero trascurare le parole dell'apostolo Paolo in Romani 12:1: "Vi supplico per le compassioni di Dio, fratelli, di presentare i vostri corpi in sacrificio vivente, santo, accettevole a Dio, sacro servizio con la vostra facoltà di ragionare". I battezzati cristiani han dedicato la loro vita, compreso il loro corpo, a fare la volontà del loro Creatore. In vista di ciò, può tale persona donare il proprio corpo o una parte di esso onde medici o altri ne facciano un uso non limitato? Ha l'uomo il diritto, per concessione di Dio, di dedicare gli organi del proprio corpo all'esperimento scientifico? È giusto che permetta di far questo del corpo di una persona cara? Queste sono domande che meritano una seria considerazione.
Da non trascurare è l'uso che potrebbe farsi di un corpo morto. Il cristiano che, mentre è in vita, ha rifiutato di dare il proprio sangue perché fosse usato come trasfusione per qualche altra persona, consentirebbe che il suo corpo sia dato a un gruppo o a una persona e forse in quel tempo ne sia tolto il sangue per trasfonderlo, come è stato fatto di alcuni cadaveri? (Si veda, per esempio, Svegliatevi! [solo in inglese] del 22 ottobre 1962, pagina 30). Una persona potrebbe ritenere di poter stipulare che il suo corpo non sia usato in quel modo; ma se molti che hanno autorità si rifiutano di attenersi ai desideri del cristiano circa il sangue quando egli è vivo, quale ragione c'è per credere che mostreranno più rispetto per i suoi desideri dopo la sua morte? Userebbero i suoi organi in cannibaleschi esperimenti medici?
Il nostro corpo è una creazione di Geova Dio. (Sal. 100:3; 95:6; Giob. 10:[SM=g27989] I cristiani possono consentire che si compia un'operazione chirurgica necessaria, come la rimozione di un arto malato, ma non mutilano inutilmente il loro corpo creato da Geova. Permettendo che un corpo sia mutilato dopo la morte si mostrerebbe forse rispetto per la creazione di Dio? È vero che in alcuni casi ci possono essere esigenze legali che i cristiani devono osservare, come quando la legge richiede l'esame dopo la morte per determinare la cause del decesso (Rom. 13:1,7; Mar. 12:17) In tali casi il parente più stretto può richiedere che gli organi non siano rimossi per il trapianto o ulteriore uso. In questo modo, sebbene si possa richiedere l'autopsia, il cristiano può prevenire l'indebito uso del corpo della persona cara. Ma quando tali leggi non si applicano, il cristiano può decidere in tal modo che si evitino non necessarie mutilazioni e ogni possibile uso indebito del corpo. Così sarà in grado di avere una coscienza serena dinanzi a Dio. - 1 Piet. 3:16.
Da questa considerazione dovrebbe risultare evidente che i cristiani i quali sono stati illuminati dalla Parola di Dio non devono prendere queste decisioni semplicemente in base al capriccio o all'emozione. Possono considerare i princìpi divini riportati nelle Scritture e servirsene per prendere decisioni personali mentre si rivolgono a Dio per essere guidati, confidando in lui e riponendo la loro fiducia nel futuro che egli riserva a coloro che lo amano. - Prov. 3:5,6; Sal. 119:105.

FINE ARTICOLO

L’ultima parte di questo articolo della rivista, è l’unica parte che i Tdg anonimi di tdg-online hanno messo per ‘dimostrare’ che la decisione di fare un trapianto o meno venisse lasciata alla descrizione dell’individuo, perchè lasciata alla sua coscienza. Ma il richiamo ai legami con la superstizione (e basterebbero solo quelli giacchè per il compleanno il legame con la superstizione pagana lo rende inaccettabile per un cristiano: un Tdg che festeggiasse reiteratamente dei compleanni verrebbe infatti espulso dalla congregazione) e l’equiparazione al cannibalismo e alla sacralità della vita mettono in chiara evidenza che i trapianti non erano consentiti, perché erano contro la Legge di Dio (uso le stesse parole della rivista)

Per concludere vorrei dire che ho la prova che il signor Lorenzi non stava nascondendo nessuna parte dell’intervista di Piccioli e del suo collega, tant’è che in questa pagina la riporta integralmente:

http://www.infotdgeova.it/trapianti3.htm

Un’ultima cosa: trovo veramente molto significativo che il sito tdg-online abbia ‘dimenticato’ l’equiparazione dei trapianti al cannibalismo, pratica chiaramente contro i principi della Bibbia (e non mi venite a dire che se un Tdg oggi dovesse mangiare parti del copro umano di un’altra persona non verrebbe espulso! Non rendetevi ridicoli!) e il richiamo alla superstizione dei trapianti degli organi. Direi che questo è indicativo e mi convince sempre di più della scelta che ho fatto.

Riflettete, amici lettori di Agape! Riflettete su quanto esposto.

[Modificato da Bicchiere mezzo pieno 05/05/2007 15.24]

La verità non è qualcosa di statico ma è basata su una conoscenza progressiva, in grado di mettere in discussione anche i precedenti concetti raggiunti usando il modello del metodo scientifico
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