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Dissassociazione

Ultimo Aggiornamento: 03/12/2010 16:58
27/01/2008 14:09
 
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Scritturale, dove?
Iniziamo una discussione così: chi concorda su tale dottrina, citi le scritture e dica perchè va seguita così come viene seguita.

Si indichino le scritture interessate e si esponga il proprio punto di vista.

Anche chi non è daccordo, se ne conosce, posti le scritture che supportino il loro punto di vista (e cioè, no alla dissociazione per come la intendono i tdG).
[Modificato da Justee 03/12/2010 16:58]
28/01/2008 10:39
 
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Vabbene.. comincio io.

Scritture a favore (io metto in grassetto):

Disassociazione:

1 Corinti 5:9 Vi ho scritto nella mia lettera di non mischiarvi con i fornicatori; 10 non del tutto però con i fornicatori di questo mondo, o con gli avari e i ladri, o con gl'idolatri; perché altrimenti dovreste uscire dal mondo; 11 ma quel che vi ho scritto è di non mischiarvi con chi, chiamandosi fratello, sia un fornicatore, un avaro, un idolatra, un oltraggiatore, un ubriacone, un ladro; con quelli non dovete neppure mangiare. 12 Poiché, devo forse giudicare quelli di fuori? Non giudicate voi quelli di dentro? 13 Quelli di fuori li giudicherà Dio. Togliete il malvagio di mezzo a voi stessi.

Comitati:

Matteo 18:15 «Se tuo fratello ha peccato contro di te, va' e convincilo fra te e lui solo. Se ti ascolta, avrai guadagnato tuo fratello; 16 ma, se non ti ascolta, prendi con te ancora una o due persone, affinché ogni parola sia confermata per bocca di due o tre testimoni. 17 Se rifiuta d'ascoltarli, dillo alla chiesa; e, se rifiuta d'ascoltare anche la chiesa, sia per te come il pagano e il pubblicano.

Detto questo, va bene. Sono in accordo anche gli altri, tipo i protestanti, a dimostrazione questo commentario:
http://www.laparola.net/testo.php?versioni[]=Commentario&riferimento=1Corinzi5

Per la solidarietà esistente tra i cristiani, tutta la chiesa veniva a soffrire vergogna e danno dalla condotta di quel suo membro indegno. Se fosse stato in lei vivo il senso morale, avrebbe provato un dolore profondo alla notizia di un tale scandalo: dolore che avrebbe condotto alla immediata espulsione del colpevole dalla fratellanza cristiana. In tali casi, una chiesa animata dallo spirito di santità, non può a meno di umiliarsi pensando al male commesso nel suo seno; ma la sua umiliazione non la spinge soltanto a rivolgersi a Dio (Godet), bensì ad agire per recare al male quel rimedio ch'è in suo potere. Ora, senza ricorrere per nulla al braccio secolare, la chiesa può, espellendo i membri indegni, recidere il legame di solidarietà che li unisce ad essa - salvo a ristabilirlo quando sia intervenuto verace pentimento.



Esattamente quello che dicono e mettono in pratica i testimoni di Geova.

Il punto è che, la disassociazione, si applica a chiunque non abbia il pensiero che deve avere. Se non pensa più che sia la verità ad esempio, non si commette del peccato di fornicazione, incesto, pedofilia, assassinio, ubriachezza, avarizia, offesa e via dicendo. Semplicemente si cambia idea. In un mondo religioso altamente frammentato non si può pretendere, da nessuno, una presa di posizione del genere anche in questo caso. Questo è ovviamente il mio pensiero e non sto certo qui a convincere nessuno. Il punto è, i peccati citati in Corinzi, e dico Corinzi perchè è quella la scrittura che mi si cita sempre, come si applicano alla religiosità odierna, dove non esiste "Baal" e "il popolo di Dio", "gli ebrei" e "i cristiani", adesso ci sono tanti ebrei, tanti cristiani, che seppur diversi non sono certo quelli di "baal", e comunque tutti si riuniscono e discutono, tranne i testimoni di Geova, che discutono si, "ma hanno ragione loro", quindi non parliamo di vera discussione, ma di scambi di battute.

Ma comunque, per esempio, se sono ebreo e mi converto come cristiano, indipendentemente dalla religione cristiana, sicuramente sbaglio, ma i miei amici ebrei cosa dovrebbero pensare? Oppure conoscete un ebreo a cui possa domandarglielo?



[Modificato da Master Mystery 28/01/2008 10:40]
28/01/2008 20:53
 
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Il fatto di non credere più in una o più dottrine basilari dei TdG non è di per sè fattore di disassociazione, ma lo è il conseguente manifestare il proprio dissenso nella congregazione. A questo punto l'apostasia già esistente si manifesta con il risultato di seminare dubbi o divisioni nella congregazione.

La disassociazione è un provvedimento amorevole verso il gregge di Geova per proteggerne l'unità e l'integrita nella fede e nell'adorazione.

Il dizionario enciclopedico Zanichelli del 1983 definisce così l’apostasia: “Abbandono totale e pubblico della propria religione per seguirne un’altra . . . Abbandono della propria dottrina, di un obbligo morale o di partito”.

Giuda Iscariota si rese colpevole di una forma di apostasia quando abbandonò l’adorazione di Geova Dio tradendo Gesù. Successivamente, altri divennero apostati lasciando la vera fede. Questo avvenne anche mentre erano in vita l’apostolo Giovanni e altri dei primi discepoli.

Giovanni scrisse: “Sono usciti da noi, ma non erano della nostra sorta; poiché se fossero stati della nostra sorta, sarebbero rimasti con noi”. — I Giovanni 2:19.

Per fare un esempio gli anziani della congregazione potrebbero venire a sapere che un cristiano battezzato, che ha smesso di frequentare il popolo di Geova, ha cominciato ad associarsi a un’altra religione.

In armonia con le parole di Gesù circa il bisogno di preoccuparsi di qualsiasi pecora che si disperda, i pastori spirituali dovrebbero interessarsi di aiutarlo. (Matteo 18:12-14; I Giovanni 5:16).

Ma se i pastori incaricati di esaminare la cosa si rendono conto che questi non intende più avere nulla a che fare con i testimoni di Geova ed è deciso ad associarsi ad un'altra confessione religiosa devono informare la congregazione che la persona di fatto si è dissociata e non è più Testimone di Geova.

Le Scritture, comunque, mettono in guardia contro alcuni che avrebbero cercato di rimanere fra il popolo di Dio e tentato in quell’ambito di sviare altri.

L’apostolo Paolo scrisse: “Fra voi stessi sorgeranno uomini che diranno cose storte per trarsi dietro i discepoli”. (Atti 20:30)

Inoltre suggerì ai cristiani di ‘tenere d’occhio quelli che causano divisioni e occasioni d’inciampo contro l’insegnamento che avevano imparato, ed evitarli’. — Romani 16:17, 18.

Perciò, se qualcuno diventava un falso insegnante fra i veri cristiani, i pastori del gregge avrebbero dovuto prendere misure protettive.

Se avesse rifiutato i loro amorevoli ammonimenti e avesse continuato a promuovere uno spirito divisivo e settario, un comitato di anziani avrebbe potuto espellerlo, per apostasia.( II Timoteo 2:17; Tito 3:10, 11)

I singoli fratelli e sorelle della congregazione avrebbero seguito il comando di Paolo ‘evitando’ colui che cercava di ‘causare divisioni’.

Giovanni diede un consiglio simile: “Se alcuno viene da voi e non porta questo insegnamento, non lo ricevete nella vostra casa e non gli rivolgete un saluto”. — II Giovanni 10.

Naturalmente sono questi gli stessi principi biblici e scritturali su cui si basa, nella fattispecie, l'operato dell'attuale congregazione cristiana dei Testimoni di Geova.

Spero di essere stato sufficientemente esaustivo.

Francesco.


[Modificato da fr44 28/01/2008 20:54]
28/01/2008 23:47
 
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Io volevo solo dire che da quando ho scoperto la "pratica"della disassociazione,pur con tutte le lmitazioni e probabilmente gli errori che comporta (da quello che ho capito anche su un piano costituzionale) ,non riesco pù a capire come facciano invece le altre religione ad accettare acriticamente tutti.

ciao
bds
[Modificato da ballodasola 28/01/2008 23:49]
29/01/2008 10:00
 
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Re:
fr44, 28/01/2008 20.53:

Il fatto di non credere più in una o più dottrine basilari dei TdG non è di per sè fattore di disassociazione, ma lo è il conseguente manifestare il proprio dissenso nella congregazione.




E' vero solo in parte perchè se non sei daccordo su qualcosa, quel qualcosa che non dovresti fare un giorno ti ritroverai a farla proprio perchè non ci vedi nulla di male.

Esempio (inventato): Mia madre viene disassociata perchè scoperta a fumare e non smette perchè non ci riesce. Io sono contro il fumo. E' un cattivo esempio. Ma quando è un cattivo esempio? Se fuma nel privato, al limite sai che fuma, e allora? Ora se il fumo da sigaretta fosse come le droghe pesanti, posso capire. Ma siccome nel 2008 il fumo da sigaretta non ci rende volgari, offensivi o menefreghisti, ubriaconi o avidi, che discredito dà alla congregazione scusate? E' sbagliato, anche bibblicamente e non dico di no, il punto è, dove sono le basi in questo caso che mi indichino, anzi, mi obbligano se fossi un tdG, ad evitare mia madre?

Oppure, io non sono daccordo con una determinata dottrina. Siccome so che scelta farei in una determinata situazione che è contro tale insegnamento, mi dissocio. O vengo disassociato quando compio tale scelte (scelte, non sbagli, cose che rifaresti).
Quello che non mi va giù è: Perchè devi evitare chi l'ha pensata come te e adesso crede in altro? Perchè dovrebbe recarti danno? O alla congregazione, che danno crea?

Ultima cosa per non essere troppo logorroico:
Ci si presentano video, riviste e documentazioni sugli errori delle altre Chiese. E si parla male delle altre chiese (tengo a precisare, LE ORGANIZZAZIONI, non le persone). Ora io COME CATTOLICO accetto volentieri queste "apostasie" o queste "divisioni" che fate nel mondo cattolico, e le ritengo giuste perchè la discussione e la libertà di parola li devono avere tutti. Ma non mi sta bene se, una volta tdG, non posso ascoltare gli altri a fare catechismo o accettare uno studio bibblico da un cattolico o un ebreo, "perchè potrebbero fare apostasia".. ma se è proprio grazie a questa che potrei diventare tdG? Rendo?

Quindi torno a ripetere: Scritturale, dove? In questi casi, in queste situazioni, da cosa si deduce l'idoneità della pratica disassociativa?
[Modificato da Master Mystery 29/01/2008 10:03]
19/05/2008 12:23
 
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Scusate, se vi va intervengo.....

Caro Master ti rispondo in merito al "fumo", che noi TDG aborriamo per vari motivi.

1) Per rispetto della vita

2) Perchè causa dipendenza

3) Perchè la parola biblica resa "spiritismo" è farmakìa e prevede l'uso di droghe per scopi non alimentari o terapeutici.


Conclusione: fumare è un peccato grave,
[Modificato da Gennaro Pariante 19/05/2008 12:24]
19/05/2008 12:31
 
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Ora io COME CATTOLICO accetto volentieri queste "apostasie" o queste "divisioni" che fate nel mondo cattolico, e le ritengo giuste perchè la discussione e la libertà di parola li devono avere tutti. Ma non mi sta bene se, una volta tdG, non posso ascoltare gli altri a fare catechismo o accettare uno studio bibblico da un cattolico o un ebreo, "perchè potrebbero fare apostasia".. ma se è proprio grazie a questa che potrei diventare tdG? Rendo?



Non mi sembra che a noi TDG qualcuno ci vieti di "studiare" un'altra religione. Io in passato ho fatto uno "studio" con dei mormoni mentre ero già TDG, certo la cosa era insolita, ma è stata divertente, ovviamente loro pensavano di fare lo studio a me...ma per me era un'opportunità di dargli testimonianza.

Alla fine ognuno è rimasto delle sue opinioni, ma più arricchiti culturalmente.
19/05/2008 12:40
 
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Re:

Scusate, se vi va intervengo.....



Ma noi non abbiamo pregiudizi , l'importante è che tu sappia che ci sono in questa piattaforma tanti forum sia pro tdg e contro tdg , questo è quello più aperto e senza pregiudizi
Ciao


19/05/2008 12:46
 
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Ne ho piacere Presso. Grazie dell'informazione.
19/05/2008 15:07
 
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@Gennaro puoi citarmi scritture e quant'altro riguardo al come deduci tale peccato grave al punto da dover evitare la propria madre? Purtroppo la domanda sembra troppo diretta ma è per arrivare al concetto.


Riguardo allo studio, se tu, tra virgolette, ne aprofitti facendone una occasione di predicazione non lo nego, ma io dico proprio studiare.

Esempio: Sono testimone di Geova, non conosco la Trinità, voglio sentirmela spiegare dai cattolici e vado a catechismo. Oppure come testimone di Geova mi si è insegnato sempre che i cattolici sono idolatri, ma i cattolici non si ritengono tali e io voglio capire perchè e vado a catechismo. Ma per imparare, non per fare predicazione.

Posso farlo?

Se mi dici di si, non replico e vedrò di ri-informarmi perchè avevo concluso con un anziano che non era concesso, pena la disassociazione. Ma magari ho anche capito male io, eh?

[Modificato da Master Mystery 19/05/2008 15:09]
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