Puro di cuore!

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Romya
00mercoledì 29 giugno 2005 08:12
5 Avendo visto le folle, egli salì sul monte; e, messosi a sedere, i suoi discepoli vennero da lui; 2 ed egli aprì la bocca e cominciò a insegnare loro, dicendo:

8 "Felici i puri di cuore, poiché vedranno Dio

Allora.... quì è lampante che i puri di cuore vedranno Dio!

... Gesù, stava parlando SOLO ai suoi discepoli? Andiamo a ricontrollare meglio TUTTO il contesto.... Cosa troviamo?

28 Or avvenne che, quando Gesù ebbe terminato queste parole, le folle erano stupite del suo modo d'insegnare; 29 poiché insegnava loro come una persona che ha autorità, e non come i loro scribi.
8 Quando fu sceso dal monte, grandi folle lo seguirono. 2 Ed ecco, si appressò un lebbroso e gli rendeva omaggio, dicendo...


Secondo queste scritture, come si devono interpretare questi versetti? Le folle, se erano pure di cuore avrebbero visto Dio alla loro morte o no? Cosa intendeva Gesù con quella espressione?
Essendo attorniato dalle folle, non sembrerebbe naturale includere "tutti" in questa prospettiva del vedere Dio?

Questi, in sostanza, i pensieri che pongono curiosità di un forista. Voi cosa ne pensate? Buona giornata a tutti. Romina.
Chi.dove.quando
00mercoledì 29 giugno 2005 08:41
Re:

Scritto da: Romya 29/06/2005 8.12
5 Avendo visto le folle, egli salì sul monte; e, messosi a sedere, i suoi discepoli vennero da lui; 2 ed egli aprì la bocca e cominciò a insegnare loro, dicendo:

8 "Felici i puri di cuore, poiché vedranno Dio

Allora.... quì è lampante che i puri di cuore vedranno Dio!

... Gesù, stava parlando SOLO ai suoi discepoli? Andiamo a ricontrollare meglio TUTTO il contesto.... Cosa troviamo?

28 Or avvenne che, quando Gesù ebbe terminato queste parole, le folle erano stupite del suo modo d'insegnare; 29 poiché insegnava loro come una persona che ha autorità, e non come i loro scribi.
8 Quando fu sceso dal monte, grandi folle lo seguirono. 2 Ed ecco, si appressò un lebbroso e gli rendeva omaggio, dicendo...


Secondo queste scritture, come si devono interpretare questi versetti? Le folle, se erano pure di cuore avrebbero visto Dio alla loro morte o no? Cosa intendeva Gesù con quella espressione?
Essendo attorniato dalle folle, non sembrerebbe naturale includere "tutti" in questa prospettiva del vedere Dio?

Questi, in sostanza, i pensieri che pongono curiosità di un forista. Voi cosa ne pensate? Buona giornata a tutti. Romina.




Cara Romina,

Te lo dico spassionatmente: "Le tue domande mi incuriosiscono!"

Però poi ho riscontrato che al termine di ogni considerazione tu, pur ringraziando, non dici con chiarezza per quale delle spiegazioni offerte ti trovi concorde.

Sarò pronto a dire quello che penso della domanda che qui poni a condizione che tu esprima la tua personale convinzione sulle risposte che ti sono state, fin qui, offerte sui vari argomenti che hai proposto.

Ciao
Chidoqua
Romya
00giovedì 30 giugno 2005 08:42
La mia personale convinzione.....
Cara Romina, sei libera come tutti noi di leggere quello che ritieni opportuno, ma non pensi che non tutti vogliono leggere quello che leggi tu? Quindi perchè copi testi di oppositori alla nostra fede e li riporti per intero qua?
Se quello che leggi ti fa sorgere qualche dubbio,allora poni delle domande dirette in erente alla questione. Puoi in qualche maniera sintetizare quello che leggi e ridimensionarlo ad una domanda diretta.

Ad esempio bastava chiedere: "Qual'e è l'intendimento sulla trasfigurazione di Mosè ed Elia?"

In questa maniera avresti le risposte che cerchi e allo stesso momento non costringi altri a leggere per forza quello che tu leggi e che magari altri non ritengono opportuno leggere.


Cerco di risponderti con l'anteprima sopra riportata, sapendo che sei una persona intelligente e aperta di mente.

Io mi ero proposta d'intervenire come io solitamente sono fatta, rivolgendo le domande schiettamente, senza ne pregiudizi, ne timori di essere fraintesa, ma... così non è stato, come puoi ben vedere dalla risposta sopra. Mi è stato suggerito di fare in un certo modo, forse consono a questo forum di cui magari non conosco ancora bene gli usi e le tradizione, ecco perchè ho posto le domande seguenti in questo modo.
Sono argomenti che suscitano la mia curiosità di sapere, questo basti. L'opinione o la conclusione che traggo da questi confronti di opinioni, non pregiudica la risposta dei tuoi post se reputi di rispondermi, altrimenti ne farò a meno. Nessun problema. Ti ho letto con vero interesse, notando la tua libertà di espressione, mi hai dato preziose risposta che apprezzo veramente e continuerò a leggerti se mi permetterai di farlo, ma le mie riflessioni finali, non penso ti siano indispensabili per esprimerti altrimenti in maniera diversa da quello che hai fatto sin'ora. Grazie per il tuo messaggio. Ciao, Romina.
Chi.dove.quando
00giovedì 30 giugno 2005 09:11
Re: La mia personale convinzione.....

Scritto da: Romya 30/06/2005 8.42
Cara Romina, sei libera come tutti noi di leggere quello che ritieni opportuno, ma non pensi che non tutti vogliono leggere quello che leggi tu? Quindi perchè copi testi di oppositori alla nostra fede e li riporti per intero qua?
Se quello che leggi ti fa sorgere qualche dubbio,allora poni delle domande dirette in erente alla questione. Puoi in qualche maniera sintetizare quello che leggi e ridimensionarlo ad una domanda diretta.

Ad esempio bastava chiedere: "Qual'e è l'intendimento sulla trasfigurazione di Mosè ed Elia?"

In questa maniera avresti le risposte che cerchi e allo stesso momento non costringi altri a leggere per forza quello che tu leggi e che magari altri non ritengono opportuno leggere.


Cerco di risponderti con l'anteprima sopra riportata, sapendo che sei una persona intelligente e aperta di mente.

Io mi ero proposta d'intervenire come io solitamente sono fatta, rivolgendo le domande schiettamente, senza ne pregiudizi, ne timori di essere fraintesa, ma... così non è stato, come puoi ben vedere dalla risposta sopra. Mi è stato suggerito di fare in un certo modo, forse consono a questo forum di cui magari non conosco ancora bene gli usi e le tradizione, ecco perchè ho posto le domande seguenti in questo modo.
Sono argomenti che suscitano la mia curiosità di sapere, questo basti. L'opinione o la conclusione che traggo da questi confronti di opinioni, non pregiudica la risposta dei tuoi post se reputi di rispondermi, altrimenti ne farò a meno. Nessun problema. Ti ho letto con vero interesse, notando la tua libertà di espressione, mi hai dato preziose risposta che apprezzo veramente e continuerò a leggerti se mi permetterai di farlo, ma le mie riflessioni finali, non penso ti siano indispensabili per esprimerti altrimenti in maniera diversa da quello che hai fatto sin'ora. Grazie per il tuo messaggio. Ciao, Romina.




Cara Romina,

questo tuo ultimo posto la dice lunga, anzi lunghissima, sulla tua appartenenza alla comunità dei TdG, sul tuo essere pioniera regolare, sulla tua onestà intellettuale.
C'è modo e modo di giocare, ma quando il gioco diventa losco, o peggio ancora meschino, è peggio che mancar di rispetto per la dignità umana. Difatti si vien meno nell'onorare la propria dignità ed il proprio buon senso, mettendolo sotto i propri piedi.
Sandra, Ebe, Damaride, Sea e quant'altri avranno mille difetti, come d'altronde ne ho io, ma non quello di operare nell'ombra.

Se a te dovesse piacere giocare in questo modo, fallo, ma t'assicuro che, per quel che mi riguarda, a rimpiattino mi piaceva giocare da ragazzo, nella consapevolezza di farlo, ma non da adulto con le idee e con la dignità umana.
Il gioco è bello quando è breve.

Cordialità
Chidoqua
spinoza
00giovedì 30 giugno 2005 09:51
vedere Dio
Carissima
dalla citazionie biblica da te usata ho capito subito che è tratta dalla traduzione nuovo mondo dei tdg
da come scrivi sono certo che sei tdg
le risposte di tutte le felicità o beatitudini le puoi trovare sulla torre di gurdia anno 78 che in diverse puntate le ha trattate
la tua riguardo ai puri di cuore ti incollo cosa dice il tuo organo ufficiale la torre di guardia
eccolo
comunque leggemi anche dopo

*** w78 15/8 10 Dalla sesta alla nona felicità ***
GESÙ enunciò la sesta ‘felicità’ del suo sermone del monte con le seguenti parole: “Felici i puri di cuore, poiché vedranno Dio”. — Matt. 5:8.
“I puri di cuore” sono persone interiormente pure. Tale purezza riguarda gli affetti, i desideri, l’apprezzamento e i motivi. È in netto contrasto con la semplice purezza esteriore o cerimoniale. (Matt. 23:25-28; Mar. 7:3, 4) Anziché dare risalto alle esteriori manifestazioni di devozione, le Scritture incoraggiano a manifestare “amore da un cuore puro e da una buona coscienza e dalla fede senza ipocrisia”. — 1 Tim. 1:5.
I puri di cuore sono felici specialmente perché “vedranno Dio”. Questo non significa necessariamente vedere in senso letterale con gli occhi umani, perché ‘nessun uomo può vedere Dio e vivere’. (Eso. 33:20; Giov. 1:18; 1 Giov. 4:12) Ma al presente gli adoratori che sono sulla terra e che hanno il giusto motivo possono ‘vedere Dio’ in altri modi. Per esempio, osservare Dio che agisce a nostro favore a motivo della nostra integrità è un modo di ‘guardare Dio’. (Giob. 19:26; 42:5) Le visite al tempio di Gerusalemme per l’adorazione sono definite un andare “a vedere la faccia di Geova”, o un presentarsi a lui. — Eso. 34:24; Deut. 31:11; Isa. 1:12.
La parola greca usata da Matteo per ‘vedere’ significa anche “vedere con la mente, percepire, conoscere”. Riflettendo perfettamente la personalità di Dio, Gesù poté dire: “Chi ha visto me ha visto anche il Padre”. (Giov. 14:7-9) I puri di cuore che accettarono Gesù come Messia e lo ascoltarono ottennero profondo intendimento della personalità di Dio. Esercitando fede nel sacrificio espiatorio di Gesù ottennero il perdono dei peccati e una relazione con Dio e poterono rendere dinanzi al suo trono un’adorazione approvata. (Efes. 1:7) I cristiani unti dallo spirito vedranno Dio in questo senso nel modo più completo quando andranno in cielo, poiché vedranno effettivamente Dio e Cristo. — 1 Giov. 3:2; 2 Cor. 1:21, 22.
Ad ogni modo, l’opportunità di vedere Dio mediante l’accurata conoscenza e la vera adorazione è solo per i puri di cuore. Le Scritture mostrano che chi pratica il peccato non ha visto né conosciuto Dio e suo Figlio. “Chi fa il male non ha visto Dio”. — 1 Giov. 3:6; 3 Giov. 11; Sal. 24:3, 4.

Carissima
a me piace discuttere e appronfondire
come vedi già conosco la tua risposta
però a me mi garberebbe sentire la tua
Pensi che uomini pii e giusti di altre fedi
perchè non sono tdg o cristiani
non conoscono Dio?
o non vedono Dio ?
da quanto ho capito sembra tutto legato alla vostra giusta conoscenza o vostra giusta adorazione ,gli altri sono peccatori e il peccato impedise questa visione

Renato
Romya
00giovedì 30 giugno 2005 10:40
Non mi è mai piaciuto giocare.....!
Scritto da: Chi.dove.quando 30/06/2005 9.11
Cara Romina,

questo tuo ultimo posto la dice lunga, anzi lunghissima, sulla tua appartenenza alla comunità dei TdG, sul tuo essere pioniera regolare, sulla tua onestà intellettuale.
C'è modo e modo di giocare, ma quando il gioco diventa losco, o peggio ancora meschino, è peggio che mancar di rispetto per la dignità umana. Difatti si vien meno nell'onorare la propria dignità ed il proprio buon senso, mettendolo sotto i propri piedi.
Sandra, Ebe, Damaride, Sea e quant'altri avranno mille difetti, come d'altronde ne ho io, ma non quello di operare nell'ombra.

Se a te dovesse piacere giocare in questo modo, fallo, ma t'assicuro che, per quel che mi riguarda, a rimpiattino mi piaceva giocare da ragazzo, nella consapevolezza di farlo, ma non da adulto con le idee e con la dignità umana.
Il gioco è bello quando è breve.


Cordialità
Chidoqua



Mio caro Chidoqua... se io pure ti dicessi: Ti giuro che non ho capito nulla del tuo messaggio e a quale gioco stai pensando, immagino non mi crederesti....!
Per cui ti rispondo quello che so, posso risponderti.

Ho 30 anni e non mi è mai piaciuto giocare, tanto meno con la dignità delle persone. Immagino anche che tu non conosca la nostra ferma e massima lealtà verso Geova, il quale c'impone di non prenderci gioco di nessuno, quindi nemmeno di te che manco ti conosco. Ti ho lasciato un messaggio fra le righe in risposta con le parole di Seabiscuit, e pensavo tu riuscissi a percepirlo, ma.... evidentemente hai o frainteso o peggio, volutamente architettarci sopra chissà quale gioco! Mi dispiace.
A questo punto, la soluzione non è difficile! Hai solo da ignorare i miei post e non partecipare al tread, oppure rispondere solo agli altri foristi! Lo avevi preso in considerazione? Se no, sono lieta d'averti suggerito la soluzione al TUO problema. Altro non so che dirti,se non che mi dispiace perchè ti seguivo con piacere. Ora fai tu!

A Spinoza, lo ringrazio del pensiero e per il consiglio del vedere Dio con la mente, l'avevo già preso in considerazione.
La mia era una domanda, come mi era stata suggerita dal porre come in realtà ho fatto, ma.... vedo che non sono mai contenti, chiunque scriva, comunque si scriva, nella misura che si scriva....
c'è sempre qualcuno che non è contento! Mi stò convincedo sempre più che la mia non sia stata una buona idea nel venire a postare in questo forum. Sembra quasi essere monitorati in casa! Romina!

[Modificato da Romya 30/06/2005 10.44]

Polymetis
00giovedì 30 giugno 2005 11:06
“puri di cuore sono felici specialmente perché “vedranno Dio”. Questo non significa necessariamente vedere in senso letterale con gli occhi umani, perché ‘nessun uomo può vedere Dio e vivere’.”

Quando la Bibbia dice “nessun uomo può vedere Dio E VIVERE” sta parlando di esseri umani terreni, infatti nella seconda parte del versetto si dice che alla visione di Dio segue la morte. Gesù invece nel passo delle beatitudini parla della visione di Dio in paradiso o forse da risorti, ma fa lo stesso.

“La parola greca usata da Matteo per ‘vedere’ significa anche “vedere con la mente, percepire, conoscere”. Riflettendo perfettamente la personalità di Dio,”

Paranoia ermeneutica. Non c’è alcun motivo per non intenderlo in senso letterale, semplicemente la lettura del versetto così com’è non combacia con l’ interpretazione precostituita della WTS e dunque DEVE essere stravolto con ogni genere di allegoria. Per decidere se un passo è letterale o simbolico si deve guardare il contesto, e non decidere a priori in base ad un’ideologia. In che contesto siamo? In un discorso escatologico, quindi sulla fine del tempo. Inoltre nell’orecchio del lettore greco il verbo scelto da Matteo richiama proprio alla vista concreta. Si tratta di opsomai, da orao politematico. E’ la radice op- seguita dal sigma che è caratteristica del futuro e da -omai che è la desinenza. Dall’incontro tra op e sigma deriva la lettera psi, anche se per voi nella traslitterazione ho semplicemente accostato una pi ad una sigma. Op- di opsomai è proprio la radice di tutte le cose che riguardano gli occhi. Infatti “occhio” si dice ophtalmos, dove quell’ oph- inziale è dato da op- che si aspira diventando oph-.
C’è da fare poi un discorso a parte, perché i geni di Booklyn per ricavare i significati di opsomai hanno cercato sotto orao nei mille dizionari che scartabellano ogni volta sperando di trovare qualche appiglio. Sotto il profilo delle convenzioni hanno ragione, ma sul piano semantico è un’operazione da non fare. Infatti se chiedere ad un grecista qual è il futuro di orao vi risponderà che è opsomai, il problema è che orao non ha alcun futuro di per sé. Si dice che è un verbo politematico, infatti se dobbiamo formare il futuro non usiamo il tema del presente, bensì prendiamo un altro verbo che vuol dire anch’esso vedere e per convenzione è futuro di orao. Lo stesso dicasi per l’aoristo di orao, che si scrive eidon. Non è più la stessa radice or- del presente, né la radice op- del futuro, questa volta è id-eid-oid a seconda che la vocale abbia un grado apofonico zero, medio, o forte. Vi ho fatto questo discorso glottologico per spiegarvi che se orao può voler dire “conoscere”, non è detto che lo voglia dire anche “opsomai”, giacché, in realtà, non sono lo stesso verbo. Inoltre vi assicuro che quando orao significa “vedere con la mente, percepire, conoscere” il contesto è lapalissiano. Se cercate infatti sul dizionario i significati alternativi che suggerisce la WTS vedrete che nel 99% dei casi il dizionario non fa esempi con orao ma con i derivati dalla radice id- come eidon (aor.) od oida (perf.). Anche in quest’ultimo caso però il significato “conoscere, sapere”, è solo quello di un perfetto risultativo. Oida significa “sapere” perché “ho visto”, quindi “so”.
Ma torniamo al vostro orao per tuffarci nella sua essenza, non come i dizionario dipendenti per cui le parole greche sono solo un flatus vocis. La radice indoeuropea del verbo è *sw/or-, la cui nozione fondamentale è appunto “conservare, sorvegliare, osservare, proteggere”. Per questo è un verbo di “vista”, perché a livello etimologico rimanda al fare la guardia a qualcosa.

“Gesù poté dire: “Chi ha visto me ha visto anche il Padre”. (Giov. 14:7-9)”

Infatti io sono convinto che sia così. Non per essere modalisti ovviamente, ma in quanto le persone della Trinità sono distinte ma NON SEPARATE. Il Figlio è l’ “impronta delle sostanza del Padre”, come dice Paolo, quindi rifulge della gloria di Dio Padre.

Ciao

[Modificato da Polymetis 30/06/2005 13.06]

fr44
00giovedì 30 giugno 2005 12:31
Perchè questa definizione "paranoia ermeneutica"?
E' vero che il termine "vedere" si può intendere anche in senso letterale, ma si può intendere anche nei sensi indicati nella Torre di Guardia.

Vorrei indicare che le ultime citazioni riguardanti Matteo 5:8 si possono trovare sulla Torre di Guardia del 1991 del 15/1 pag.16, sulla Torre di Guardia sempre del 1991 del 15/4 pag.28 e nella Torre di Guardia del 2001 del 15/6 pag.18/19.

In queste pubblicazioni la sorella Romina potrà trovare informazioni ancora più accurate del senso che noi Testimoni di Geova diamo al succitato versetto.


Francesco.
Polymetis
00giovedì 30 giugno 2005 13:10
“E' vero che il termine "vedere" si può intendere anche in senso letterale, ma si può intendere anche nei sensi indicati nella Torre di Guardia.”

1)Perché il senso citato dalla Torre di Guardia di solito appartiene ad orao politematico quando usa la radice (v)id- e non la radice op-, la quale rimanda alla vista letterale. Ma questa non è ancora una prova decisivo, ci sono sempre eccezioni alle regole che vi ho esposto, quindi è meglio lasciare la grammatica e rivolgere la nostra prora all’analisi letteraria.
2)Perché in quel contesto non c’è alcunché che possa far intere il passo come simbolico. Siamo in un discorso escatologico, con tutti i verbi al futuro perché Gesù sta parlando delle cose ultime. Se avesse detto: “Beati i puri di cuore perché vedono Dio” allora anch’io avrei pensato ad una bellissima metafora, giacché non s’è mai sentito di nessuno che, seppur santo, abbia visto Dio in viso. Ma il discorso delle beatitudini è una sfilza di cose che accadranno nel futuro, e precisamente alla fine dei tempi, ad esempio: “beati i miti, perché erediteranno la terra”. Infatti il discorso si conclude con un “Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli”.
Dunque non sta parlando dei puri di cuore che adesso “conoscono” Dio, ma di quello che avverrà alla fine. Ergo: “beati i puri di cuore, perché vedranno Dio”. La WTS non decide se un passo è simbolico guardando i generi letterari o il contesto, lo fa unicamente in base ad un’ideologia precostituita. Non adatta le teorie ai fatti, ma i fatti alle teorie, piegandoli in paradigmi interpretativi già costituiti a priori. Se il passo si accorda colla dottrina, allora è letterale, qualora invece non si accordi, allora DEVE essere simbolico.

Ad maiora
spinoza
00giovedì 30 giugno 2005 15:45
Re: Non mi è mai piaciuto giocare.....!
Carissima Romya
tu scriviA
Spinoza, lo ringrazio del pensiero e per il consiglio del vedere Dio con la mente, l'avevo già preso in considerazione.
La mia era una domanda, come mi era stata suggerita dal porre come in realtà ho fatto, ma.... vedo che non sono mai contenti, chiunque scriva, comunque si scriva, nella misura che si scriva....

Ti chiedo profondamente e di cuore scusa se in qualche modo il mio scritto ti ha offeso
non era questa la mia intenzione
credimi
ti prego
Anch'io nei forum ho problemi di essere compreso
è per questo che l'avevo lasciato da un po di tempo
un pò per scoraggiamento
un pò per impegni di famiglia
Io sono un ex tdg ed ero anziano
perciò immagino o mi immedesimo o diciamo uso empatia nei tuoi confronti
quello che non mi và è che invece di discutere ,molti tdg vengono nei forum per dare la così detta testimonianza
non ragionano con la loro testa ,ma scrivono quanto è riportato dalla loro organizzazione
e poi trattano da peccatori e malvagi chi non la pensa come loro
avevo nei tuoi riguardi al mio primo impatto questa veduta
perdonami
comunque gradirei una tua risposta
le mie domande sono sincere
Renato
Chi.dove.quando
00giovedì 30 giugno 2005 17:42
Re: Non mi è mai piaciuto giocare.....!
Ti ho lasciato un messaggio fra le righe in risposta con le parole di Seabiscuit, e pensavo tu riuscissi a percepirlo, ma.... evidentemente hai o frainteso o peggio, volutamente architettarci sopra chissà quale gioco! Mi dispiace.

Mia cara Romina,

Non capisco messaggi fra le righe, ma quelli franchi e diretti.
Il giochetto non l'ho costruito io...vedi un pò tu chi ne possa avere l'abilità e la finalità!
Se ti dispiace allora vorrà dire che quando hai intenzione di rivolgerti a me non lo farai scrivendo fra le righe a Sea, ma direttamente e schiettamente al sottoscritto. Non sono abituato ai messaggi in codice, anche perchè qui non sarebbero necessari.
Difatti ho trovato strano che tu abbia tirato in ballo Sea in un thread senza che lui abbia fatto un solo intervento che giustificasse la tua replica.

VORREI A QUESTO PUNTO FAR RISALTARE COME TU NON ABBIA MAI PALESATO LA TUA PERSONALE CONVINZIONE SUI PUNTI CONTROVERSI DA TE STESSA CITATI. CONTINUI AD ELUDERE LE DOMANDE CHE TI HO POSTO. UNA TDG NON L'AVREBBE FATTO.
TI FACCIO UNA SOLA DOMANDA A CUI NON DOVREBBE ESSERTI DIFFICILE RISPONDERE: ACCETTI IL C.D. COME UNICA GUIDA SPIRITUALE NELLA TUA VITA SENZA SE E SENZA MA?


A questo punto, la soluzione non è difficile! Hai solo da ignorare i miei post e non partecipare al tread, oppure rispondere solo agli altri foristi! Lo avevi preso in considerazione? Se no, sono lieta d'averti suggerito la soluzione al TUO problema.

Conosco sin troppo bene questo stile di risposta.
L'ignorare o meno i tuoi post dipenderà da ciò che scriverai
.

Altro non so che dirti,se non che mi dispiace perchè ti seguivo con piacere. Ora fai tu!

Lo so che mi seguivi con piacere, ma io non so giocare con interlocutori che giocano a rimpiattino.

c'è sempre qualcuno che non è contento! Mi stò convincedo sempre più che la mia non sia stata una buona idea nel venire a postare in questo forum.

Avevi detto la stessa cosa a Sandra, ma hai continuato senza alcun problema e sempre con le stesse finalità.
Io, mia cara, non sono nato ieri. Tanto per dirtene una: ci sono foristi qui che conosco personalmente, anche se loro non lo sanno. Uno di questi ti ha risposto in questo thread. Devi sapere che ho conoscenze personali che ci collegano, vedi caso, a nomi che stanno dietro a nik che tu hai riportato, per cui, volendo, non mi sarebbe difficile giungere in pochi giorni alla loro identità, e, forse, anche alla tua.
Non puoi pensare di farti gioco del buon senso della gente, pensando che siano degli sprovveduti a non capire quando si gioca a rimpiattino.

Io stimo ed apprezzo il pensiero e le idee di tutti, sempre che siano espresse nel segno della coerenza e non nascondano, sotto sotto, finalità diverse.
Sappi che i francesi pagarono cari i "ceci" quando si scontrarono con i siciliani.


Sembra quasi essere monitorati in casa! Romina!

Non sono certo io ad avere la manopola.

Comunque con affetto e pronto a far chiarezza, anche in pvt.[SM=g27994]m2:
Chidoqua



fr44
00giovedì 30 giugno 2005 17:55
Re:

Scritto da: Polymetis 30/06/2005 13.10
“E' vero che il termine "vedere" si può intendere anche in senso letterale, ma si può intendere anche nei sensi indicati nella Torre di Guardia.”

1)Perché il senso citato dalla Torre di Guardia di solito appartiene ad orao politematico quando usa la radice (v)id- e non la radice op-, la quale rimanda alla vista letterale. Ma questa non è ancora una prova decisivo, ci sono sempre eccezioni alle regole che vi ho esposto, quindi è meglio lasciare la grammatica e rivolgere la nostra prora all’analisi letteraria.
2)Perché in quel contesto non c’è alcunché che possa far intere il passo come simbolico. Siamo in un discorso escatologico, con tutti i verbi al futuro perché Gesù sta parlando delle cose ultime. Se avesse detto: “Beati i puri di cuore perché vedono Dio” allora anch’io avrei pensato ad una bellissima metafora, giacché non s’è mai sentito di nessuno che, seppur santo, abbia visto Dio in viso.




Sono assolutamente d'accordo che è meglio rivolgersi all'analisi letteraria.

Anche se in effetti anche in questo caso il nostro credo, evidentemente diverso, influenza questa analisi.

E' verissimo che alcuni passi della parte iniziale del discorso della montagna si riferiscono alle cose ultime. L'ereditare la terra di cui Gesù parla al versetto 5 certamente non si sarebbe realizzato a quel tempo ma si riferisce alle cose ultime.

Ma Gesù parla sempre delle cose ultime in questi passi? A me non sembra. Per esempio al versetto 10 e 11 si riferisce alla persecuzione dei suoi discepoli che ha una ricompenza sia presente che futura ( confronta 1 Tim. 4:8, Atti 5:41 ).

Certamente in Matteo 5:14, in parole che possiamo includere in tutto il contesto, Gesù non fà un discorso escatologico, ma si riferisce alla condizione attuale dei suoi discepoli.

Ma è chiaro che nelle nostre diverse vedute di questo passo di Matteo sono coinvolte inevitabilmente tutto un insieme di dottrine che se volessimo esaminare una per una non basterebbe un anno di posts.

Comunque permettimi di complimentarmi con te, sto leggendo diversi tuoi posts anche su altri argomenti e , pur avendo un diverso punto di vista e un credo diverso, stò notando che sei persona molto preparata e qualificata. Ciao

Francesco


Polymetis
00venerdì 1 luglio 2005 00:28
“Per esempio al versetto 10”

Infatti non usa il futuro

“e 11 si riferisce alla persecuzione dei suoi discepoli”

Qui usa il futuro e infatti lo mette in relazione all’escatologia. “Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli.”
Ho paura che tu faccia confusione tra la premessa e la conseguenza, è la conseguenza ad essere sempre escatologica, non la premessa, che invece è vera sia nel passato, sia nel presente, sia nel futuro. I puri di cuore c’erano già allora, gli afflitti già allora, i perseguitati già allora, e io non ho mai detto che queste categorie di persone fossero proiettate nel futuro, ma che la loro ricompensa è sempre proiettata nel futuro dell’escatologia. “Beati voi quando vi perseguiteranno (pass./pres/fut/) […] perché grande è la vostra ricompensa nei cieli (fut. escatologico)” I perseguitati sono sempre esistiti e sempre esisteranno, ma è la ricompensa che nel discorso delle beatitudini è sempre proiettata nell’altra vita. Idem per la frase contesa: “beati i puri di cuore (che ci sono sempre), perché vedranno Dio (futuro escatologico)”. Come dimostrato tutto il discorso parla della ricompensa al tempo delle cose ultime, anche i versetti 10 e 11 che tu mi citi.

“Gesù non fà un discorso escatologico, ma si riferisce alla condizione attuale dei suoi discepoli.”

Allora avrebbe detto: “beati i puri di cuore, perché vedono Dio”. Di fatto se uno era puro di cuore lo era anche in quel preciso istante, e dunque avrebbe già dovuto conoscere Dio. Invece Gesù sta parlando delle realtà ultime, infatti dice: “beati i puri di cuore, perché vedranno Dio”. Quel “vedranno” è assolutamente esplicito.

Ad maiora

[Modificato da Polymetis 01/07/2005 0.40]

spinoza
00venerdì 1 luglio 2005 11:15
illustrazione
Gesù parlava spesso mediante illustrazioni
infatti tutti gli scritti antichi hanno una lettura letterale ,simbolica,spirituale e esoterica o anagogica
Il cuore in questione è simbolico e perciò simbolica ne è l'interpretazione
il cuore era ritenuto come la sede degli affetti e sentimenti
Inoltre vedere la faccia di un potente era concesso solo chi aveva speciali meriti e privilegi o un'intima associazione
Vedere la faccia di Dio significa essere Amici di Dio o avere con Dio una speciale relazione
Di certo tutto questo simbolicamente
Dio è infinito e perciò occhi umani non possono contemplarne la grandezza perchè ci vorrebbe telescopi potentissimi per raggiungere l'infinito,cosa impossibile
Poi pensare di vedere Dio è idolatrico nel senso che riteniamo sia una entità invece Dio è L'ENTITA' l'Essere e non un essere
Qui si stà parlandò perciò in maniera illustrattiva
anche conoscere è spesso usato in senso figurato
Conoscere Dio significa fare la sua volontà
chi non fà la volontà di Dio dimostra di non conoscerlo
Perciò solo raggiungendo una purezza interiore data da un cuore puro l'uomo potrò comprendere o vedere Dio e naturalmente in maniera limitata alla propria natura
Renato

[Modificato da spinoza 02/07/2005 9.38]

Master Mystery
00venerdì 1 luglio 2005 23:38
Penso che la soluzione al problema sarebbe quella di identificare i "cieli". Capire il contesto, vedere se Gesù ha parlato altre volte dei "cieli", se ha detto cosa sono, in cosa consistono, quante definizioni ha dato per "cieli" eccetera.
Capire a cosa è destinato l'uomo, insomma.
Coloro che credono che l'uomo è destinato ad andare in cielo, se Dio lo vuole in base al suo giudizio ovviamente, "alzi la mano" ed esponga il suo perchè con le scritture come base, così chi crede in una resurrezione terrena esponga i suoi, di perchè, sempre con la Bibbia come base.
Nei vostri studi, leggendo per intero dalla Bibbia, che avete capito? Soltanto conoscendo il pensiero completo della Bibbia si capisce il suo significato, imho. Solo con quelle parole Gesù poteva intendere qualsiasi cosa per un ignorante, come me, quindi.. illustrate [SM=g27994]m6:

[Modificato da Master Mystery 01/07/2005 23.40]

spinoza
00sabato 2 luglio 2005 09:52
simbolismo
Carissimo
il regno dei Cieli
il messianesimo,
il regno di Dio
ecc.ecc.ecc
come detto nel mio precedente intervento
si prestano a più letture e interpretazioni e non solo bibliche ,ma anche altre religioni hanno o danno altri termini allo stessa cosa ,per eempio i buddisti raggiungono il nirvana tanto per capirci
oggi giorno abbiamo pure molti giovani che sono atei ,ma hanno una coscienza umanistica e sono molto impegnati nel volontariato e nella salvaguardia dell'ambiente
anche loro sentono la divinità che è in loro in quel modo
ci sono medici atei che danno la vita per aiutare i paesi poveri
cosa dici...loro non vedono Dio? per loro cosa rappresenta Dio?
forse per loro è un simbolo e loro vivono quel simbolo
il credente lo vive in un modo e l'ateo in un altro
anch'io desidero approfondire questo argomento
ciao

Polymetis
00sabato 2 luglio 2005 15:50
“Gesù parlava spesso mediante illustrazioni
infatti tutti gli scritti antichi hanno una lettura letterale ,simbolica,spirituale e esoterica o anagogica”

Il problema è che qui non ravviso nulla di simbolico.

“Il cuore in questione è simbolico e perciò simbolica ne è l'interpretazione”

No non è un simbolo, è l’arretratezza culturale del tempo. Gli antichi ebrei non sapevano nulla del cervello, per questo, insieme agli altri popoli antichi, lo ritenevano la vera (e non simbolica) sede dei pensieri. Non c’è da stupirsi, la WTS lo credeva ancora qualche decennio fa allorquando, in un delirante articolo contro i trapianti, sosteneva che trapiantando il cuore si trapianta la personalità di un individuo!

“il cuore era ritenuto come la sede degli affetti e sentimenti”

No, più dei pensieri. Beati i puri di cuore significa dunque “beato chi ha pensieri retti”. E’ nella nostra cultura che il cuore contiene i sentimenti, nella cultura ebraica c’è un’altra sfumatura.

“Inoltre vedere la faccia di un potente era concesso solo chi aveva speciali meriti e privilegi o un'intima associazione”

Come già detto nessuno da vivo può vedere Dio, ma Gesù qui sta parlando di escatologia, di risurrezione. Nella nuova Gerusalemme “il trono di Dio e dell’Agnello sarà nel mezzo, e i suoi servi lo adoreranno; vedranno la sua faccia e porteranno il suo nome sulla fronte” (Ap 22,3-4)

“Dio è infinito e perciò occhi umani non possono contemplarne la grandezza”

Infatti, nessun occhio UMANO può contemplarne la grandezza. Ma tu pensi seriamente che in cielo avrai la retina e la cornea?Avrai un corpo nuovo, glorificato.

“ci vorrebbe telescopi potentissimi per raggiungere l'infinito,cosa impossibile”

Ma cosa stai dicendo? Dio non è in qualche parte dell’universo, seduto su una stella lontanissima ed irraggiungibile dai telescopi. Dio ha creato quest’universo, e dunque ne è fuori. E’ oltre il tempo e oltre lo spazio, trascendente. Non puoi raggiungerlo in qualche luogo, perché non esiste luogo che possa contenetelo. La visione di lui è assolutamente trascendente, e possibile solo per lo spirito o i corpi spiritualizzati dei risorti.

Ciao
spinoza
00sabato 2 luglio 2005 16:34
Re:
Ciao Polymetis
tu dici:
Ma cosa stai dicendo? Dio non è in qualche parte dell’universo, seduto su una stella lontanissima ed irraggiungibile dai telescopi. Dio ha creato quest’universo, e dunque ne è fuori. E’ oltre il tempo e oltre lo spazio, trascendente. Non puoi raggiungerlo in qualche luogo, perché non esiste luogo che possa contenetelo. La visione di lui è assolutamente trascendente, e possibile solo per lo spirito o i corpi spiritualizzati dei risorti.
Guarda che io volevo dire la stessa cosa
infatti non ho parlato di Dio come UN fra virglette UNO
ciooè un essere ma L'ESSERE
per me anche il nome di Dio è una cosa che non condivido pechè è avere di Dio un concetto antopromorfo è un tentativo di definirlo ,infatti un nome si dà ad un sostantivo e non considero Dio un sostantivo
non sono d'accordo sul tuo concetto di trascendenza
io credo che nulla può esistere fuori di Dio
l'esistenza fuori di Dio è indice di un altro infinito
è indice di indipendenza da Dio
è indice che ha vita in se
di immortalità
di infinito
di altre qualità divini
significa che è altro dio
considero invece la così detta creazione ,manifestazione di Dio
certo che Dio trascende la materia ,ma è una Sua materizzazione
considero l'insegnamento di Gesù un grande insegnamento spirituale ,
per quanto riguarda una vita dopo la morte mi trovi scettico
perchè io non sono creente
per me Dio è un simbolo
ritengo di avere una religiosità laica
ecco perchè ci tenevo alla risposta alla domanda fatta
fatta più volte ,ma che nessuno risponde
comunque non importa
ciao


Polymetis
00sabato 2 luglio 2005 21:32
“io credo che nulla può esistere fuori di Dio
l'esistenza fuori di Dio è indice di un altro infinito”

Concetto che desumi dall’Ethica more geometrico demonstrata di Spinoza. Comunque l’argomentazione di Spinoza funziona solo credendo in un Dio immanente, il quel caso infatti avremmo il “Deus sive natura”, e, dunque, nulla potrebbe esistere fuori di Dio essendo Dio il tutto. Ma noi cristiani non poniamo Dio su questo piano bensì su un piano trascendente, giacché la Bibbia dice del Signore “i cieli dei cieli non possono contenerti”. Il nostro Dio non coincide col cosmo ma tiene il cosmo nell’essere, impedendo che sprofondi nel nulla. E’ il Logos che regge la realtà.

“certo che Dio trascende la materia ,ma è una Sua materizzazione”

Allora non è assoluta trascendenza. Il tuo Dio è una sorta di anima mundi immanente che permea la materia pur elevandosi sopra di essa?

“ecco perchè ci tenevo alla risposta alla domanda fatta
fatta più volte ,ma che nessuno risponde”

Quale domanda?

Ciao
spinoza
00domenica 3 luglio 2005 11:57
amare

ciao Polymetis
Si hai ragione :-)
Bravo!
il mio username è Spinoza
e di Spinoza condivido moltissimo
anche se non sono panteista come era lui
diciamo sono spinoziano misto filosofie orientali tipo buddite
Io spiegavo che ci sono più interpretazioni o più livelli interpretativi
desideravo sapere
secondo il vostro punto di vista
e perchè
se uno non è cristiano ,
ma maomettano ,
ebreo
o quel che si voglia
o pure ateo ,
ma profondamente spirituale ,
magari un medico missionario ateo
o una personalità come un Dalai Lama ,ecc ....
loro possono vedre Dio ?
non sono puri di cuore?
spiegate
la risposta dei tdg già la conosco e non mi interessa ,perchè non la condivido
della chiesa non ho idee chiare
però sò che Abraamo Isacco e giacobbe e tutti quelli che vanno in cielo lo vedono
non so se il limbo l'ho hanno tolto
li ci sono persone brave non battezzate
dell'inferno non ricordo
i tdg vedono Dio solo gli unti
io credo invece ad una interpretazione simbolica
per me tutti possono vedere se purificano il loro cuore
nel senso spirituale sentendo gioia nel giusto operare dell'amore perchè Dio è Amore
e se io AMO ne faccio parte ti pare? :-)
chi interpreta diversamente ha diritto di fare e credere
ci mancherebbe altro..
ma a me garba sapere il loro punto di vista sia teologico ,filosofico ecc
e poi meditare
tutto qui :-)
ciao




Polymetis
00domenica 3 luglio 2005 12:58
“loro possono vedere Dio ?”

E’ naturale, secondo la dottrina cattolica se una persona segue coerentemente la sua religione e si sforza di cercare Dio andrà in paradiso come tutti gli altri.

“non so se il limbo l'ho hanno tolto”

Il limbo non è più presente sull’ultimo Catechismo.
Master Mystery
00martedì 5 luglio 2005 00:18
Polymetis chiariscimi le idee per favore. Dimmi se dico giusto, o se sbaglio qualcosa, se non tutto.
Il battesimo dà la possibilità a una persona di salvarsi, oltre che a cancellare i peccati. Quindi se una persona si battezza, è come se si confessa?
Quindi se il battesimo serve per salvare e la Chiesa Cattolica ha rinunciato dal pensare i "margini dell'inferno" (limbo) come luogo dei morti non battezzati, cosa pensa adesso? Che le anime dei non batezzati vadano in purgatorio per riscattarsi o..?

[Modificato da Master Mystery 05/07/2005 0.30]

barnabino
00martedì 5 luglio 2005 13:32
Il fatto che in Matteo ci si riferisca ad eventi futuri ed escatologici non vuol dire necessariamente che egli si riferisse a vedere Dio in senso letterale o dopo la morte. Questa è una teologia rozza che gli ebrei non conoscevano. Con vedere Dio si intende percepire i risultati della sua azione, per esempio usando lo stesso verbo in Giovanni 11:39-40 è scritto: "Marta, la sorella del deceduto, gli disse: “Signore, ormai deve puzzare, poiché è il quarto giorno”. Gesù le disse: “Non ti ho detto che se credi vedrai [opse] la gloria di Dio?”"

Dove è evidente che vedere la gloria di Dio" aveva a che fare con la piena comprensione di questa gloria.

Anche in Giobbe 42:5 si dice: "Per sentito dire ho udito di te,
Ma ora il mio proprio occhio veramente ti vede."

Poichè nessun ebreo pensava di poter incontrare letteralmente Dio in cielo difficilmente Cristo (che qui parlava a degli ebrei) poteva intendere senza dare ulteriori spiegazioni che dopo la morte si incontrava Dio, per gli ebrei i morti andavano nello Sheol e non in "cielo" con Dio.

Ciao
Polymetis
00martedì 5 luglio 2005 18:03
“Il fatto che in Matteo ci si riferisca ad eventi futuri ed escatologici non vuol dire necessariamente che egli si riferisse a vedere Dio in senso letterale o dopo la morte”

E questo perché? Siamo in ambito escatologico, e l’Apocalisse insegna cosa ci attende nella Nuova Gerusalemme: “il trono di Dio e dell’Agnello sarà nel mezzo, e i suoi servi lo adoreranno; vedranno la sua faccia e porteranno il suo nome sulla fronte” (Ap 22,3-4)

“Questa è una teologia rozza che gli ebrei non conoscevano.”

Gli ebrei? Siamo cristiani o ebrei?

“Gesù le disse: “Non ti ho detto che se credi vedrai [opse] la gloria di Dio?”"
Dove è evidente che vedere la gloria di Dio" aveva a che fare con la piena comprensione di questa gloria”

No, la manifestazione della gloria di Dio era la resurrezione di Lazzaro fatta da Gesù che Marta vide letteralmente.

“Poichè nessun ebreo pensava di poter incontrare letteralmente Dio in cielo difficilmente Cristo (che qui parlava a degli ebrei) poteva intendere senza dare ulteriori spiegazioni che dopo la morte si incontrava Dio”

Guarda caso gli ebrei non capiscono quasi mai quello che Gesù sta loro dicendo, i tentativi di lapidarlo ne sono una dimostrazione.

“nessun ebreo pensava di poter incontrare letteralmente Dio in cielo”

No. I sadducei non credevano all’immortalità dell’anima, farisei ed esseni sì. Su dove andasse l'anima il giudaismo contemporaneo a Cristo stava ancora litigando. Gesù ha dato la sua dottrina. Non ho la minima idea se si stesse riferendo a dopo la resurrezione o al paradiso, scegli pure tu, non mi cambia la vita. Resta tuttavia il fatto che in un certo momento, o dopo la morte o la resurrezione, io vedrò Dio se sarò stato puro di cuore.


Ad maiora
husband70
00mercoledì 6 luglio 2005 18:07
Persone pure di cuore nella società attuale? Se ne conoscete qualcuna che non abbia la presunzione di autodefinirsi tale, per favore presentatemela.

Perchè l'uomo di oggi è distolto da Dio ed è talmente investito da continui getti di fango che è praticamente impossibile che mantenga questa presunta purezza di cuore.

Se questo è un requisito per vedere Dio io ritengo che non riuscirà a vederlo nè oggi in senso simbolico nè in futuro
in senso reale.


Saluti.
Polymetis
00giovedì 7 luglio 2005 12:43
Dio non esige perfezione, solo impegno e buona volontà.

husband70
00giovedì 7 luglio 2005 18:38
Re:

Scritto da: Polymetis 07/07/2005 12.43
Dio non esige perfezione, solo impegno e buona volontà.




D'accordo, ma quanti ce ne mettono realmente?

Io l'impegno lo vedo solo nella raccolta del denaro ( vedi come ci martella la Chiesa Cattolica con gli spot per la destinazione dell'otto per mille, e come sono assetati di soldi!).

Saluti.

[Modificato da husband70 07/07/2005 18.41]

Master Mystery
00venerdì 8 luglio 2005 04:39
Polymetis, ti sei dimenticato di rispondermi, thanks! [SM=g27994]m6:
barnabino
00venerdì 8 luglio 2005 12:36
Caro Polymetis,

Vedo che continui la tua polemica... qui non si tratta di dire se siano cristiani o ebrei, qui si tratta di capire a chi Gesù rivolgeva le parole di Matteo. Cristo era ebreo e non esite nessuno strappo tra la speranza cristiana e quella delle scritture ebraiche! Comunque nessuno nega che i Cristiani vedrano Dio di persona, la Rivelazione di Giovanni dice che un gruppo di essi starà in cielo per regnare e offciare come Sacerdoti con Cristo. Essi, in effetti, vedranno Dio faccia a faccia.

la manifestazione della gloria di Dio era la resurrezione di Lazzaro fatta da Gesù che Marta vide letteralmente.


Dunque non vide qualcosa che era "la gloria di Dio" ma semplcemente una manifestazione di essa. Questo vuol dire che anche in Matteo vedere Dio può indicare il vedere (letteralmente non solo con la mente) la piena manifestazione di Dio.

E' interessante il senso antitrinitario del versetto: se Gesù fosse stato Dio avrebbe detto "felici i puri di cuore poichè vedono Dio" invece parlando al futuro dimostra che egli non si considerava Dio.

gli ebrei non capiscono quasi mai quello che Gesù sta loro dicendo, i tentativi di lapidarlo ne sono una dimostrazione


Non erano ebrei... erano alcune frange estremiste di essi, e i loro tentativi non erano dovuto al fatto che faintedessero, ma al fatto che capivano troppo bene!

No. I sadducei non credevano all’immortalità dell’anima, farisei ed esseni sì. Su dove andasse l'anima il giudaismo contemporaneo a Cristo stava ancora litigando.


Infatti Cristo qui non parla ai farisei o ai saduccei ma al popolo, gli 'am ha’àrets scartati e disprezzati ai maestri della legge. Essi erano fuori dalle loro dispute, come ne era fuori Gesù, rimandendo ancorati, come si capisce dal dialogo con Marta, alla speranza biblica della risurrezione nell'ultimo giorno. Cristo non negò tale speranza risorgendo Lazzaro sulla terra, come si aspettava Marta. Questo non toglie che egli divenne poi "primizia" di un'altra risurrezione spirituale a cui prenderano parte i Santi. Ma tutti vedranno Dio, i primi vedendo la piena manifestazione di Dio sulla terra ed i secondi cielo. allora la "tenda di Dio" sarà con il genere umano e "Dio risiederà con noi".

Ciao [SM=x511460]



Polymetis
00sabato 9 luglio 2005 01:49
“Cristo era ebreo”

Cristo era il Figlio di Dio…. restate nel vostro vetero-tesamentarismo se vi pare.

“Dunque non vide qualcosa che era "la gloria di Dio" ma semplcemente una manifestazione di essa.”

Io dico che ha visto la gloria di Dio.

“Questo vuol dire che anche in Matteo vedere Dio può indicare il vedere”

Ma cosa c’entra? Nel passo che mi hai citato si dice che Marta vide la gloria di Dio, e la vide letteralmente. Allo stesso modo i puri di cuore vedranno Dio, sempre letteralmente,

“E' interessante il senso antitrinitario del versetto: se Gesù fosse stato Dio avrebbe detto "felici i puri di cuore poichè vedono Dio"”

Siamo al delirio esegetico. Nel discorso della montagna, che deriva da una moltitudine di discorsi fusi insieme, Gesù parla di escatologia, non del presente. Descrivere cosa stava accadendo in quel momento non era rilevante, stava parlando del futuro. Ha detto che chi vede lui vede il Padre in un’altra occasione, sulle Bibbie serie ovviamente, e non su quelle che aggiungono gli “anche”.

“invece parlando al futuro dimostra che egli non si considerava Dio.”

E in un discorso di escatologia perché mai avrebbe dovuto mettersi a parlare del presente?

“ssi erano fuori dalle loro dispute, come ne era fuori Gesù, rimandendo ancorat”

Hai davvero bisogno di leggerti qualche libro della cosiddetta “scuola di Gerusalemme”, Flusser ecc.

“i primi vedendo la piena manifestazione di Dio sulla terra ed i secondi cielo. allora la "tenda di Dio" sarà con il genere umano e "Dio risiederà con noi".”

Non ho tempo per discutere di queste fantasie inventate nel 1935.

Ciao
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