Puro di cuore!

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
Pagine: 1, 2, [3]
barnabino
00domenica 31 luglio 2005 00:16
Ciao Topsy,

Ma secondo te in quell'episodio con la frase "non quello che entra dalla bocca contamina" Gesù voleva eliminare le prescrizioni alimentari della legge sui cibi impuri, invitando così gli ebrei a trasgredire alla legge (quella si che era una frase da lapidazione!) oppure si riferiva semplicemente al fatto che alcuni estremisti ritenesero che era necessario lavarsi le mani fino al gomito affinchè portando il cibo alla bocca con le mani non lavate si evitasse di rischiare di mangiare qualche minuscolo frammento di cibo contaminato (o di qualche cosa d'altro di impuro) magari toccato per errore o distrazione prima di lavarsi le mani?

In tutto i casi non mi pare che dopo questo episodio di Gesù o dei suoi discepoli si dice mangiassero cibi impuri (anni dopo Simon Pietro si rifiuta di farlo perfino in sogno) e neppure che venissero accusati di farlo o di averlo invitato altri a farlo.

Ciao [SM=x511460]
Topsy
00domenica 31 luglio 2005 15:16
Ciao Barnabino,
tu mi chiedi un parere personale su una questione che coinvolge più la storia del cristianesimo che quello del giudaismo rabbinico...La tradizione cristiana,a suo tempo, ha risposto in maniera affermativa alla tua domanda,più di recente tutta una serie di studiosi del medio giudaismo (non tutti legati all'Università ebraica di Gerusalemme)hanno proposto tesi diverse.

Qual'è il mio pensiero personale a riguardo?
Al momento,non ho una opinione ben definita in mente,e quindi mi limito a riportare alcune considerazioni che, non hanno la pretesa di offrire una risposta definitiva alla questione(me ne guardo bene dal farlo!).

Allora, occorre ricordare innanzitutto che, il partito religioso dei farisei non era un blocco omogeneo, all'interno del fariseismo si svilupparono numerosi correnti e tendenze talvolta persino in conflitto tra loro.
Nella letteratura talmudica è rimasta documentata una traccia di questa frammentazione,i testi elencano almeno sette gruppi diversi di farisei:gli ipocriti,i falsi umili,i farisei di calcolo,ecc...quelli del timore (riverenziale) e quelli dell'amore.I loro vizi e le loro virtù vengono tracciate anche con una certadosedi ironia.
Di tutti,solo gli ultimi due tipi di farisei sono descritti in termini positivi,non così distanti dalla predicazione di Gesù come comunemente si crede.

Gesù all'epoca si battè contro i lacci di alcuni gruppi di questi farisei, i quali si mostravano troppo cerimoniali nell'osservanza della Torah,e ricorrevano ad una serie di prescrizioni rituali (all'epoca facoltative e limitate ad alcuni gruppi)per paura di violarla.Essi erano dell'avviso che proprio trascurando il moscerino,si finisse per accettare anche di ingoiare il cammmello.Gesù era dell'opinione opposta.
Gesù, sull'applicazione delle prescrizioni cerimoniali non fu in perfetta sintonia con essi seppure, queste pescrizioni, erano comunque molto più leggere di quelle adottate dalla comunità essena(più elaborate e rigorose).
Il famoso detto di Gesù,sembrerebbe proprio per questo non avere a che fare con una presunta abolizione dei precetti dell'ebraismo(contenuti in Levitico)ma, farebbe parte della sua generale critica nei confronti dei farisei e del loro stretto attenersi alla purezza rituale.Egli certamente amava mettere in rilievo l'aspetto etico/umanitario della Torah rispetto a quello puramente formale della prassi.

Il suo messaggio aveva un contenuto morale:"...tutto ciò che entra nell'uomo dal di fuori non può contaminarlo, perché non gli entra nel cuore ...Ciò che esce dall'uomo, questo sì contamina l'uomo. Dal di dentro infatti, cioè dal cuore degli uomini, escono le intenzioni cattive..." e Marco interpreta il detto del suo maestro dichiarando:"Con questo Gesù intendeva dichiarare puri tutti gli alimenti".

La questione dell'impurità è molto complessa e assai discussa, generalizzare il discorso rischia di falsare la realtà.
Nella tradizione ebraica si diventa "impuri" per contatto con delle fonti di impurità (persone o cose,alimenti...)e si ridiventa puri con procedure particolari.
Sono norme che non riguardano la moralità.
Impuro non è sinonimo di malvagio o moralmente corrotto,è una situazione,uno stato, in cui ci si trova e che ti rende inabile al culto, uno stato temporaneo, che veniva risolto mediante riti di purificazione.


Esempio:un uomo soccorre un altro che si sente male,ma questi gli muore tra le braccia.Ebbene, quest'uomo è entrato in contatto con delle fonti di impurità(la morte di un uomo)ma non ha commesso alcuna trasgressione,anzi ha assolto un precetto religioso, pur tuttavia, non potrà recarsi al Tempio poichè temporaneamente inabile al culto.
Egli ha osservato un comportamento onesto e corretto, moralmente ineccepibile,ma a causa delle condizioni di impurità rituale in cui si trova non può accedere momentaneamente ai luoghi sacri (il santuario di Gerusalemme), nè può consumare i cibi consacrati legati ai riti sacrificali e alle offerte dovute ai sacerdoti.

Questo per esempio mi rende difficile affermare con sicurezza che Gesù avesse abolito le prescrizioni del Levitico sui cibi impuri avendo pieno accesso assieme ai suoi seguaci al Tempio (nessuno lo contestò)e sino alla sua distruzione,i primi cristiani erano fedeli ai rituali del Tempio anche se aggiungevano come propria caratteristica la fedeltà al proprio fondatore Gesù.

Queste norme di purità,riguardavano soprattutto i sacerdoti,e in particolari casi,il resto del popolo ebraico. Sono le norme contenute nel Levitico. L'applicazione, della maggior parte di queste norme erano legate proprio all'esistenza del santuario di Gerusalemme,da quando questo è stato distrutto ne rimangono in vigore solo alcune e, non riguardano affatto la moralità,si può benissimo essere ritualmente puri ma immorali,oppuri impuri ma moralmente corretti.

Che il concetto di impurità potesse aver acquisito all'epoca del Secondo Tempio da parte di alcune frange giudaiche una "connotazione morale",non è affatto da escludersi, ricordo di aver letto qualcosa in proposito(dovrei andare a fare ricerca)e Gesù potrebbe aver colto l'occasione per contrastarla. Non esisteva certamente un unico ebraismo al tempo di Gesù;gli ebrei condividevano all'epoca alcuni punti fondamentali,come la credenza nell'unico D_o e la Legge Mosaica,ma erano divisi su punti altrettanto fondamentali.
Nel Nuovo Testamento ci sono forti aspetti polemici contro i Farisei,ma la polemica non è di Gesù contro l'ebraismo,quanto uno scontro all'interno dell'ebraismo tra movimenti alternativi in un momento estremamente conflittuale.

Mi fermo qui,altrimenti l'intervento diverebbe troppo lungo!
[SM=g27985]
barnabino
00lunedì 1 agosto 2005 00:31
Cara Topsy,

Grazie per la risposta molto articolate, solo che non ritrovo questa affermazione

Marco interpreta il detto del suo maestro dichiarando:"Con questo Gesù intendeva dichiarare puri tutti gli alimenti".



Ti saluto! [SM=x511460]
Topsy
00lunedì 1 agosto 2005 02:06
Re:

Scritto da: barnabino 01/08/2005 0.31
Cara Topsy,

Grazie per la risposta molto articolate, solo che non ritrovo questa affermazione

Marco interpreta il detto del suo maestro dichiarando:"Con questo Gesù intendeva dichiarare puri tutti gli alimenti".



Ti saluto! [SM=x511460]




Mea culpa!
"...Dichiarava così mondi tutti gli alimenti" (Marco 7:19)la versione CEI;La Luzzi/Riveduta riporta:"Così dicendo,dichiarava puri tutti quanti i cibi" e la TNM "Così dichiarò puro ogni cibo".

Dovrei essere più sintetica lo so...
[SM=g27995]
Un salutone!
barnabino
00sabato 20 agosto 2005 16:48
Grazie Topsy,

Visto che per questa affermazione Cristo ed i suoi discepoli non vennero considerati eretici e continuavano ad avere libero accesso al tempio non è possibile che Marco parlasse del cibo che era già “puro” dal punto di vista della legge mosaica allora vigente e non di quello impuro?

Infatti mi pare di capire che alcuni pensavano di divenire impuri anche mangiando tali cibi "puri" se prima non seguivano certi elaborati riti di purificazione e cercavano di imporre a tutti i credenti questi riti che secondo l'opinione di Gesù non facevano parte della legge divina. Così Marco poté giustamente aggiungere un’osservazione sul senso delle parole di Gesù ovvero che il cibo consentito dalla legge mosaica non avrebbe contaminato chi lo mangiava solo perché non si era lavate le mani in modo ritualistico.

Ciao [SM=x511460]
Topsy
00sabato 20 agosto 2005 19:10
Scritto da: barnabino 20/08/2005 16.48
...

Bentornato!

Il mio parere personale che cmq ancora è in via di definizione(troppo ho ancora da studiare a riguardo)e che Gesù(secondo quanto narra Marco)abbia colto l'occasione che gli si presentò davanti per trarne dei principi di ordine morale.

Noi sappiamo che le norme di purità non riguardano la "moralità" ,la loro violazione rendeva solo temporaneamente inabile al culto per la liturgia al Tempio(impurità rituale).Ma all'epoca, alcune ideologie religiose giudaiche (enochismo e l'essenismo di Qumran)sembrano abbiano voluto scorgere in queste violazioni delle vere e proprie "contaminazioni spirituali",che Gesù sembrerebbe contrastare.

Gesù difatti parla propriamente di cibo,non del rituale adottato dai Farisei.Dunque un cibo non può rendere impuri dal punto di vista "spirituale o morale",l'immoralità proviene solo da ciò che l'uomo fa o dice, in violazione della Legge mosaica,solo in questo modo l'uomo si allontana spiritualmente da D_o, facendo così salve le prescrizioni alimentari(rituali).Magari un giorno,dopo aver approfondito ...riuscirò a ritornare sull'argomento,al momento, tutto è in via di ulteriore sviluppo.
barnabino
00lunedì 22 agosto 2005 20:12
Ciao Topsy,

Sono perfettamente d'accordo con la tua conclusione, il mio problema era solo capire se Cristo rimase fedele alla Legge fino alla morte (la mia ipotesi) oppure se in qualche modo avesse autorizzato i suoi discepoli a trasgredirla almeno per quanto riguarda le proibizioni alimentari.

Anche a mio parere qui l'insegnamento era morale e non legale, Cristo metteva in guardia contro l'idea che la purezza potesse essere raggiunta solo dall'osservanza di alcuni riti che rischiavano di mettere in secondo piano il senso più profondo della stessa Legge.

Un abbraccio
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 21:43.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com