Senza nulla togliere all'autenticità delle varie e diverse esperienze che vengono portate sul forum da Husband, da Vitale , da Maria e che potrebbero essere portata da altri cento o mille postatori, io continuo a dire che ogni esperienza è un caso a sè, e va rispettata ma non se ne può certo fare una generalizzazione.
In diversi casi, anche se non in tutti ( non intendo adesso essere io a generalizzare ) spesso quando in una famiglia si stabiliscono differenze di religione gli eventuali dissapori che ne conseguono sono conseguenza di malesseri che già preesistevano. In questi le diversità religiose che subentrano diventano solo la punta dell'iceberg di ben altre divergenze.
Nella maggioranza dei casi, quando ci sono rapporti affettivi ben consolidati fra i membri di una famiglia, eventuali differenze di religione non dovrebbero creare traumi insostenibili.
Ammetto che in questa opinione posso anche sbagliarmi in quanto non ho esperienza diretta avendo tutti i familiari nella mia stessa fede.
Comunque ritengo che la verità stia nel mezzo delle diverse e contrastanti esperienze. Non mi sembra plausibile fare affermazioni categoriche basandosi solo sulla propria personale esperienza.
Comunque per chi non è sposato è ragionevole, per evitare successive complicazioni, frequentare, conoscere e fidanzarsi a scopo matrimonio, con persone della stessa fede religiosa. Certo, questo non ipoteca il futuro, ma permette perlomeno di partire con il piede giusto.
Francesco.
[Modificato da fr44 02/07/2005 18.20]