Caro Apostata,
è necessario che nel 180 i veri cristiani fossero una tenue minoranza in mezzo a tanti apostati i quali li perseguitavano e dunque avevano la direttiva
In effetti possiamo supporre che nel 180 molte idee apostate avevano già cominciato a prendere piede. Giovanni già alla fine del I secolo diceva chiaramente che era "
l'ultima ora" e che l'illegale era già all'opera, e non abbiamo ragione di credere che tale processo di sia rallentato con il progressivo allentamento della tradizione apostolica sostituita da vescovi non sempre di dubbia integrità dottrinale, come dimostreranno le successive polemiche dottrinali all'interno della stesssa chiesa protocattolica.
Non è detto che gli "apostati" perseguitassero i pochi componenti della classe dell'unto, ma certo potevano emarginarli o impedire ai di svolgere le loro funzioni, indicativo che fin dalla fine del I secolo Giovanni segnala che un uomo ambizioso ed influente come Diotrefe scacciava gli anziani viaggianti dalla congregazione.
solo che a quell'epoca TUTTI i cristiani erano perseguitati
Non ricordo a queli persecuzioni ti riferisci nel 180, dopo Traiano e fino a Decio e Valeriano non vi furono persecuzioni di massa significative. Comunque non capisco l'attinenza, i persecutori non facevano distinzioni dottrinali e perseguitavano tutti quelli che si dichiaravano o credevano cristiani, indipendentemente se professassero dottrine conformi alle scritture o meno.
Come maggioranza la chiesa del 230 era la VERA CHIESA DI CRISTO oppure un'accozzaglia di APOSTATI?
Naturalmente l'apostasia si diffuse e sviluppò per gradi. Non subito si cominciò a venerare le immagini o Maria.
Ma di fatto possiamo pensare che nel 180 l'apostasia fosse già diffusa, la maggior parte di cristiani non usava più il nome divino, si era creata una distinzione tra clero e laicato, cominciavano a sorgere dottrine che consideravano Gesù uguale a Dio, si insinuava l'idea dell'immortalità dell'anima e il culto dei santi.
Shalom