Innanzitutto voglio esprimere tutta la mia ammirazione e stima per i commenti della sorella Maria, di sorella Ebe e di sorella Sandra. Traspare dai loro interventi un senso di profonda fede e spiritualità che le contraddistinguono come vere Testimoni di Geova. Vorrei quindi cogliere l’occasione per fare i miei più vivi complimenti a queste sorelle. E ciò lo faccio anche se non sempre siamo le ideologie che ho combaciano con le ideologie che le stesse manifestano. Queste sorelle sono da lodare.
Detto questo mi duole avvisare le sorelle in questione che le posizioni trasmesse dalla nostra amica Francesca Galvani non sono affatto lo spirito di questo mondo! Lo spirito di questo mondo è carente di valori, di educazione e di moralità, ma dire che una credente di un’altra fede sia passibile di queste nefande caratteristiche è a mio avviso un insulto al suo credo. Mi spiego meglio.
In questi ultimi mesi mi sono sforzato di comprendere fino in fondo i pensieri e le concezioni religiose dei credenti di altre fedi oltre quella Tdg. Sollecitata era la mia curiosità, in particolare, dalla religione cattolica, la comunità religiosa di maggioranza del nostro stato italiano.
La più grande speranza per il futuro che un cattolico possa avere è vivere eternamente nel reame spirituale di Dio, in mezzo alla sua corte celeste, ovvero lo stesso vivo desiderio che animano gli appartenenti ai 144000 rimasti sulla terra, facenti parte della congregazione mondiale dei Testimoni di Geova. Per un cattolico non esiste nulla di più bello che l’essere a contatto con Dio, col loro Papà. Per la concezione Tdg di vivere sulla terra per sempre è un premio di consolazione non il premio per antonomasia. Difatti, secondo la concezione Tdg, chi vivrà sulla terra continuerà, in salute perfetta, senza malattie nè morte (e nè lacrime) a godere del paradiso terrestre insieme agli altri beneficiari delle promesse terrene di Dio, ma non avranno l’eccelsa benedizione, la più grande fra tutte, di entrare in comunione con Dio nel reame celeste. Non potranno parlare con Lui, non potranno stare con Lui, non potranno stare vicini al loro caro Papà.
L’intervento di Francesca non fa affatto cadere le braccia, anzi rivela la sua fede in Dio di portare tutti i credenti nell’alto dei cieli insieme a Lui così da poter avere la splendida visione di Dio per l’eternità. Questa è la fede che le è stata trasmessa dalla sua Chiesa che non è affatto meno di valore delle fedi delle altre Chiese, ivi compresa la Congregazione dei Tdg. Che cosa si farà in questa eternità? Ebbene la stessa cosa che faranno gli ‘unti’ dopo i mille anni. Saranno come angeli e assolveranno gli stessi compiti che svolgono gli angeli. Se i Tdg non si pongono il problema di cosa faranno gli unti dopo i mille anni, non vedo perchè bisogni porsi il problema di cosa potranno fare tutti i credenti in cielo nell’ottica della concezione cattolica.
Scritto da Sandran
I bellissimi interventi di Maria e di Ebe mi avevano veramente
dato edificazione e ristoro.
Sì, è vero sono belli. Soprattutto perchè rispecchiano la loro fede in Dio.
Viviamo in questo mondo odierno così privo di valori spirituali,
anzi così privo di valori umani, così privo di interiorità
Concordo con te Sandra. Il mondo dovrebbe riacquistare i valori spirituali (che poi non sono altro che quelli morali, concordi con me?)
e
mi spiace dirlo, ma gli interventi di Francesca Galvani rispecchiano lo spirito di tale mondo)
Evidentemente non ti è dispiaciuto abbastanza dal paragonarla alla gente senza valori spirituali. Colgo una nota di offesa alla fede di Francesca anche se un po' comprensibile.
che interventi
come quelli di Ebe e Maria sono veramente come dissetanti ruscelli d'acqua fresca e pulita.
Noto con piacere che hai il dono della poesia. Devi essere una persona con un’indubbia quanto spiccata anima artistica. Il che è tutto dire! Complimenti.
Interventi che ci ricordano come l'uomo sia stato creato ad immagine e somiglianza di Dio e non dell'insensibile sasso.
Quindi siccome Dio è spirito, non è sbagliato che l’uomo aspiri a divenire spirito, visto che Dio lo ha creato a sua immagine e somiglianza.
L'uomo creativo che riesce a far spaziare il suo cuore e la sua mente nell'arte, della poesia, della lirica, della musica
delle arti figurative e in tutti i campi in cui la sua creatività lo porta a imitare il suo grande Fattore.
Questo è un bellissimo sogno. Ma è davvero questo il progetto di Dio per l’umanità? E se sì, allora perchè alcuni devono avere un destino diverso? Ammetterai che o 1) Dio ha riservato all’uomo le benedizioni del reame celeste, e a quel punto allora chi resta sulla terra è discriminato, o 2) l’uomo è destinato a vivere sulla terra per sempre e a questo punto è discriminato chi va in cielo. Dio piò essere un dio che discrimina? Non è molto più amorevole da parte sua riservare lo stesso tipo di speranza per tutti i credenti?
Ma quest'ultimo intervento dopo quelli di Ebe e Maria fà cadere proprio le braccia.
Non ti permetto di dire questo cara Sandra. Anche Francesca merita rispetto per la sua fede.
Ma è chiaro comunque che agli occhi di ha perso ogni speranza in Dio
Questa perla non va bene! Ma non ti rendi conto che è offensivo verso la fede altrui una tua frase così messa?
può sembrare una favola illusoria
Veramente a una cattolica ciò sembra una favola illusoria perchè leggendo il NT ella non trova che questa sia una promessa che Dio ha fatto.
ma io credo che Dio può ridarci pienamente quella realtà che oggi è solo idealizzabile, anzi che la realtà che Dio può regalarci vada al di là di ogni sogno concepibile da quella mente e da quel cuore di cui Dio stesso ci ha fatto splendido dono.
Su questo sono d’accordo anch’io e aggiungo ‘a prescindere da quale sia la reltà alla quale aneliamo, se quella celeste piuttosto che quella terrena’.
Per Francesca:
è lo stesso mondo della publicità del Mulino Bianco, che serve a vendere biscotti.
Un mondo molto ben conosciuto dai pubblicitari in genere.
Scusami se ti riprendo un po’ (e spero che non ti offenderai per ciò che sto per dirti), ma dire a dei credenti di altre fedi che la loro speranza è come la pubblicità del Mulino Bianco è un po’ offensivo. Il tuo pensiero era già chiaro con le altre cose, secondo me. Questa metafora aggiunta non aggiunge nulla in più a quanto da te esposto. Non pensi che forse le mie sorelle si siamo risentite anche per questa frase trasformante il loro desiderio di vita eterna sulla terra in una pubblicità per vendere?
Ciao