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Tolleranza e pluralismo - Sette -Analisi

  • Messaggi
  • Topsy
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    00 05/12/2004 14:20
    il pregiudizio è sempre in agguato


    Verissimo, Topsy.
    Quasi sempre il bagaglio di cultura religiosa, che il credente chiama fede, è assimilabile ad una specie di diritto di proprietà che si recinta e si custodisce contro ogni intrusione. Agli attacchi si provvede con abili gendarmi sempre pronti a chiudere ogni ingresso: i pregiudizi.
    Puoi dire che vi sia un gruppo religioso che inviti i "gendarmi" a mettersi da parte ed a consentire un sereno confronto con realtà di pensiero avverso?
    Manco per sogno.
    Ciao
    chidovequando

    ________________________________________

    Mi sono permessa di riportare il tuo ultimo messaggio in questa sezione perchè il 3d riferito a Isaia ha finito inevitabilmente con l'abbracciare più temi che andrebbero trattati separatamente.

    Riflettevo questa mattina su quanto hai scritto,Chidoqua.
    Il pregiudizio è sempre in agguato?
    Temo di si,ma personalmente non credo che un individuo di fede diversa non possa imparare a comprendere l'altro e i fondamenti della sua cultura religiosa,sebbene non ne condivida l'impostazione.Non penso affatto che questo possa minare la sua fede.Ma deve preesistere realmente nell'intimo, la volontà di conoscersi e di capirsi(che non significa affatto condividere in toto il "pensiero" altrui).
    Un salutone
  • rinata4
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    00 05/12/2004 22:55
    TESTIMONI DI GEOVA 2
    di Alberto Proietti

    Riceviamo e pubblichiamo:
    Sono un Testimone di Geova che, vorrebbe dire queste cose.
    A differenza degli altri che hanno scritto (dissociati-apostati e no) noi, prima di trasmettere una lettera la facciamo leggere ai nostri anziani e sorveglianti che, dopo averla valutata e riformulata se è il caso, ci permettono di inviarla. Quindi noi Testimoni di Geova scriviamo cose giuste, perchè sono state anche lette e valutate da persone intelligenti!
    Per quanto riguarda i dissociati (cioè gli ex Testimoni di Geova) come dice
    la Bibbia sono come il liquame di fogna. Ma voi, quando vedete per strada
    le deiezioni canine non vi allontanate disgustati? E così facciamo noi con
    gli apostati,che sono solo dei traditori. Comunque la fine è vicina, per
    cui vi consiglio di pentirvi subito e di lasciarci stare in pace.
    Alberto Proietti

    GdS - 30 XI 2004 - www.gazzettadisondrio.it


  • rinata4
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    00 05/12/2004 22:56
    Il problema delle sette in Italia
    di Mario Pulimanti

    Riceviamo e pubblichiamo:
    Scrivo per evidenziare il problema delle sette in Italia.
    Secondo me è un problema che non va sottovalutato, perché gli appartenenti a queste sette, con atteggiamento di intolleranza unito a un proselitismo aggressivo, associano alla Bibbia altri libri rivelati, altri messaggi, o dalla Bibbia sopprimono alcuni suoi libri o ne alterano radicalmente il contenuto. Sono per lo più autoritari; fanno ricorso ad un certo lavaggio del cervello; praticano una coercizione collettiva. Ed è un problema allarmante, perché prendono di mira i più vulnerabili. Le sette più pericolose ed invadenti sono quella dei Mormoni, di New Age, dei Bambini di Dio e dei Testimoni di Geova (quest’ultima inculca un odio furibondo contro la Chiesa Cattolica ai suoi seguaci che vanno 5 volte ogni settimana alle loro riunioni per imparare gli errori e la maniera di far bere alla gente tante falsità e quasi ogni giorno vanno di casa in casa per seminare zizzania). E sono incredibili i divieti di sapore medievale ai quali questa setta obbliga i suoi adepti, come il divieto di celebrare un compleanno o un onomastico, di ricordare la nascita di Cristo, di fare un brindisi, di mangiare un volatile o qualsiasi altro animale ucciso, ma non debitamente dissanguato, di giocare a scacchi, di portare la barba, di praticare la danza classica, di mandare i figli all'asilo e all'università, di offrire dei confetti in occasione di nascite, matrimoni e occasioni simili, di acquistare un biglietto della lotteria o giocare una schedina, di fumare una sigaretta. Secondo me non può esistere il dialogo dove non c’è comprensione e non si può organizzare il cristianesimo sulla struttura di una grande azienda. Oltretutto a chi non è capitato almeno una volta di essere fermati per strada da un Testimone di Geova, e di averlo trattato con il divertito distacco riservato agli strambi? E quante volte gli abbiamo tributato l’astio che si riserva ai rompiscatole, per il solo fatto di essersi presentato al nostro citofono la Domenica mattina presto, cercando di rifilarci una rivista dal titolo “Svegliatevi!” Ed è per questo che, tra le tante testimonianze di fuoriusciti, mi è rimasta particolarmente impressa quella di un ragazzo che ha detto: “Comunque le cose che più hanno segnato la mia adolescenza sono state le proibizioni, tra cui discoteche, locali notturni ma anche certa musica rock definita satanica e molte letture. Non dimenticherò mai il giorno in cui mi costrinsero a disfarmi della mia collezione dei Pink Floyd in vinile... Ad oggi non ho ancora capito cosa avessero trovato di diabolico nei testi di Roger Waters, ma tant'è...”. Io ritengo che lo Stato dovrebbe mettere un freno alla divulgazione di queste idee, perché se da un lato è giusto rispettare la libertà religiosa di chiunque, dall’altro lato non mi sembra che la Costituzione permetta la sudditanza psicologica (come nel caso dell’organizzazione geovista nei confronti dei suoi adepti) di una persona verso l’altra ed il suo conseguente lavaggio del cervello! Per non dimenticare, infine, la situazione in cui si trova a vivere chi decide di andarsene da questo gruppo, i cui adepti si possono paragonare alle sirene dell'Odissea che con i loro sorrisini, le gentilezze e le buone maniere (tutte studiate a tavolino, perché tra i testimoni non mi sembra emergere uno slancio amorevole-emozionale), catturano l'ignaro il quale, se decide poi di uscirne, viene sottoposto a ricatti morali e familiari.
    Mario Pulimanti

    GdS - 30 XI 2004 - www.gazzettadisondrio.it
    ________________________________________


  • Mefisto3
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    00 06/12/2004 15:36
    Re:
    Questa frase l'ho sentita dire anche a me, più di una volta, ma chissà perchè ogni volta che gli ho chiesto di spiegarmi il significato ho ricevuto sempre la medesima risposta, chissà è forse perchè i tdg come tutti i cristiani, credono solo a loro? Non mi risulta che in queso pianeta ci siano solo i cristiani e derivati, comunque ho sempre con me, la frase del pentitevi (voi [SM=g27994]m6: ).
    Mefisto3
  • Chi.dove.quando
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    00 06/12/2004 18:35
    la vera ragione del fenomeno "setta"

    Scritto da: Claudio Cava 06/12/2004 17.40


    Il solito bue che da' del cornuto all' asino:

    Come se la CC nn avesse fatto altrettanto,
    anzi di peggio. [SM=g27994]m19:

    Ciao
    Claudio





    Grazie Claudio:

    FINALMENTE LA CONDIVISIONE DI UN ANEDDOTO CHE SI ATTAGLIA A CHI SI OSTINA A RITENERE SETTARI CERTI CRUPPI RELIGIOSI PIUTTOSTO CHE ALTRI:

    IL SOLITO BUE CHE DA' DEL CORNUTO ALL'ASINO!

    Il problema è che pressocchè ogni confessione religiosa è settaria. Se facciamo riferimento al condizionamento mentale così come è raccontato da tale "Mario Polumenti", nessuno può disconoscere che, nei termini in cui è descritto, non c'è gruppo religioso che possa sottrarsi ad un simile giudizio. Se tentiamo di escludere, ad esempio, i cattolici, dicendo che il loro non è condizionamento, ma convinzione religiosa, meglio definita "fede", facciamo torto marcio a tutti gli altri religiosi, di diversa appartenenza, che verrebbero così definiti "condizionati mentali".

    Se ci si ostina a capire che tutti i gruppi religiosi sono affetti da quella che è definita "sindrome del potere" e della voglia di "dominio" sui fedeli, che si vogliono ubbidienti e sottomessi, altrimenti guai, non si giungerà mai a risolvere il problema. Finchè i fedeli permetteranno, a loro carico, l'esercizio del potere religioso, fatti e misfatti del tipo raccontati dal "Polumenti" si ripeterenno continuamente indipendentemente dall'appartenenza religiosa. Appoggiare le rivendicazioni di alcuni gruppi religiosi contro altri, per sentire dichiarare questi ultimi "settari" dagli organi di Stato, (come fa il GRIS ed altri), equivale a non comprendere la proporzione del fenomeno e, perciò, ad allontanare la soluzione del problema per tutti.

    Pertanto si rifletta sulla conclusione dell'amico Claudio:

    "Come se la CC nn avesse fatto altrettanto,
    anzi di peggio. [SM=g27994]m19:"

    Va da sè che se Claudio vi avesse incluso il "protestantesimo", il senso della frase non sarebbe mutato.


  • Chi.dove.quando
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    00 06/12/2004 18:46
    Sul pregiudizio

    Scritto da: Topsy 05/12/2004 14.20

    Mi sono permessa di riportare il tuo ultimo messaggio in questa sezione perchè il 3d riferito a Isaia ha finito inevitabilmente con l'abbracciare più temi che andrebbero trattati separatamente.

    Riflettevo questa mattina su quanto hai scritto,Chidoqua.
    Il pregiudizio è sempre in agguato?
    Temo di si,ma personalmente non credo che un individuo di fede diversa non possa imparare a comprendere l'altro e i fondamenti della sua cultura religiosa,sebbene non ne condivida l'impostazione.Non penso affatto che questo possa minare la sua fede.Ma deve preesistere realmente nell'intimo, la volontà di conoscersi e di capirsi(che non significa affatto condividere in toto il "pensiero" altrui).
    Un salutone




    Molto interessante il soggetto. Non appena potrò mi farà piacere fare alcune osservazioni.

    CIAO!
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    Claudio Cava
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    00 06/12/2004 19:36
    Re: la vera ragione del fenomeno

    Scritto da: Chi.dove.quando 06/12/2004 18.35



    Grazie Claudio:

    FINALMENTE LA CONDIVISIONE DI UN ANEDDOTO

    ----------------------------------------

    Effettivamente poco c' e' mancato che nn
    cadessi dalla sedia. [SM=g27994]m6:

    .................

    Va da sè che se Claudio vi avesse incluso il "protestantesimo", il senso della frase non sarebbe mutato.



    Beh, non potevo, perche' a loro riconosco di aver abolito la piu' assurda (nonche' contronatura) invenzione della CC: il celibato del clero.

    E, sinceramente, assistere a una delle loro funzioni (messe) e' tutta un' altra cosa, diventa un piacere.

    Per non parlare dei matrimoni e co:
    mezz' ora e via, senza sfarzi, addobbi, "idoli" [SM=g27994]m6: ecc.

    Ciao simpaticone.
    Claudio


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    Teo60
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    00 06/12/2004 19:58
    Re:
    ________________________________________


    Temo di si,ma personalmente non credo che un individuo di fede diversa non possa imparare a comprendere l'altro e i fondamenti della sua cultura religiosa,sebbene non ne condivida l'impostazione.Non penso affatto che questo possa minare la sua fede.Ma deve preesistere realmente nell'intimo, la volontà di conoscersi e di capirsi(che non significa affatto condividere in toto il "pensiero" altrui).
    Un salutone



    E' per questo che studio Scienze religiose. Ed è solo per questo che ho cominciato tanto tempo fa con l'Ebraismo.[SM=g27994]m1:

    Matteo

    [Modificato da Teo60 06/12/2004 20.00]

  • Chi.dove.quando
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    00 07/12/2004 20:04
    la vera ragione del fenomeno

    Scritto da: Claudio Cava 06/12/2004 19.36


    Beh, non potevo, perche' a loro riconosco di aver abolito la piu' assurda (nonche' contronatura) invenzione della CC: il celibato del clero.

    E, sinceramente, assistere a una delle loro funzioni (messe) e' tutta un' altra cosa, diventa un piacere.

    Per non parlare dei matrimoni e co:
    mezz' ora e via, senza sfarzi, addobbi, "idoli" [SM=g27994]m6: ecc.

    Ciao simpaticone.
    Claudio






    Come vedi, carissimo Claudio, non sbagliavo ad equiparare, in fatto di settarismo, tutte le confessione religiose, perciò, nessuna esclusa. In qualche misura ognuna accusa al proprio interno i difetti che vorrebbe attribuire alle altre, per salvare la propria faccia.
    Strano però che nessun credente si autointerroghi sul fenomeno del settarismo,... non ti pare?

    A presto...ciao!
    Chidoqua
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    benimussoo
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    Registrato il: 03/09/2004
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    00 09/12/2004 03:38
    PER CLAUDIO E CHI DO QUA
    Ciao ragazzi, scusate ma io non ci sto alla vostra conclusione finale che la religione cattolica ha fatto di peggio.....

    Anche perche si è liberi di frequentare o non frequentare i riti spirituali, chi non li frequenta non è mai stato giudicato,o perseguitato con termini cosi osceni, anche perchè vi faccio presente dei missionari, o chi fà volontariato, che quotidianamente è ha contato con malatti, non lasciano per andare al rito spirituale eppure la Chiesa non li ha mai giudicati con parole , ripeto oscene....

    E' se qualcuno diventa ateo sono fatti suoi...il suo percorso interiormente spirituale è suo! . e basta!!!


    con simpatia
    a presto[SM=g27994]m5:
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