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Diritti Umani: quali sono ? Analisi ?*

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    Justee
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    00 01/10/2004 16:51


    LA COSTITUZIONE E LA DICHIARAZIONE UNIVERSALE DEI DIRITTI DELL’UOMO


    I principi fondamentali della Costituzione italiana (emanata il 1 gennaio 194[SM=g27989] affermano l’uguaglianza di tutti gli uomini e le donne e il rifiuto della guerra:

    art. 3: Tutti i cittadini hanno pari dignità sociali e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
    art. 11: L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà di altri popoli come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.

    Pochi mesi dopo l’entrata in funzione della Costituzione italia anche la Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo, adottata dall’Organizzazione delle Nazioni Unite (Onu) il 10 dicembre 1948:

    art. 1: Tutti gli uomini nascono liberi e uguali in dignità e in diritti. Sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri con spirito di fraternità.
    art. 2: Ciascuno può avvalersi di tutti i diritti e di tutte le libertà proclamati dalla presente Dichiarazione, senza distinzione alcuna, soprattutto di razza, di colore, di sesso, di lingua, di religione, di opinione pubblica e di ogni altra opinione, di origine nazionale o sociale, di fortuna, di nascita o di ogni altra situazione. Inoltre, non si faranno più distinzioni fondate sullo statuto politico, giuridico o internazionale del paese o del territorio da cui proviene una persona, sia che il paese si trovi in una condizione di indipendenza, di tutela, di non autonomia o sottomesso a una qualsivoglia limitazione di sovranità.
    art. 3: Ogni individuo ha diritto alla vita, alla libertà e alla sicurezza della propria persona.



    «Il Mondo non sarà mai abbastanza vasto, né l’Umanità abbastanza forte per essere degni di Colui che li ha creati e vi si è incarnato»
    (P. Teilhard de Chardin, La vision du passé, in “Inno dell’universo”, Queriniana, Brescia 1995, p. 76)>>



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    00 30/03/2005 17:13

    Chi lo desidera può elencare quali siano i fondamentali diritti umani e perchè sono inviolabili.
    Si può anche dire quali di questi diritti sono riconosciuti dalla ns Costituzione ed in che misura sono difesi nella loro inviolabilità.

    "L'espressione "diritti fondamentali" è generalmente usata nel senso di diritti umani, o sostituita da questa. La Costituzione italiana tra i "Principi fondamentali" include il riconoscimento e la garanzia dei "diritti inviolabili dell'uomo".
    Tra le due espressioni esistono però differenze profonde. E' necessario almeno sottolineare che "diritti umani" è assoluta, riguarda l'uomo, anche indipendentemente da ogni contesto e da ogni altra specificazione. "Diritti fondamentali" è invece plausibilmente aperta e relativa, può dunque essere riferita all' "uomo" oppure ad altro: ad ambiti, casi, circostanze, oppure società, ordinamenti giuridici, o morali; è dunque rispetto a questi che, di un insieme di "diritti", si può (o si deve) dire se (o che ) siano fondamentali. Se dei diritti umani si assume l'inviolabilità, assoluta, in qualsiasi stato o in qualsiasi cultura, in qualsiasi ordinamento giuridico o comunità morale, anche dei diritti fondamentali si può pretendere l'inviolabilità, ma solo nell'ambito in cui essi sono fondamentali."
    (Gianluigi Palombella) (il grassetto è mio)


    A voi il seguito.



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    damaride
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    00 30/03/2005 18:07
    Dal momento che questo è un forum che si occupa di religione da parte mia desidererei sottolineare quelli che dal mio punto di vista sono fondamentali e inviolabili diritti umani sotto il profilo della religione esercitata.

    Premetto che una comunità religiosa ha il compito di tutelarsi dagli attentati alla propria sussistenza da qualunque parte essi provengono.

    Ma siccome non è questo il punto, passo a quelli che più specificamente sono i diritti individuali.

    Ogni individuo che ha un credo religioso ha il diritto che a questo credo non vengano portati attacchi sia violenti che non violenti da qualunque parte provengano in quanto attentano alla integrità della propria fede e alla propria coscienza.

    Certamente questo diritto non può essere essere garantito in assoluto considerara la diversità degli innumerevoli credi religiosi che esistono su tutta la terra.

    Per cui attacchi provenienti dall'esterno della propria comunità religiosa sono assolutamente inevitabili.

    E' però a mio parere legittimo che i singoli credenti deleghino " sua sponte" dei organi giudiziari interni alla propria confessione religiosa, riconosciuti dall'insieme degli adepti, che provvedano ad emanare sanzioni volte ad allontanare da tutti i tutti i singoli fedeli tutti quelli che, autoqualificandosi adepti, determinano turbative di quella loro specifica fede che ritengono sacra.

    Se è inevitabile affrontare avversari esterni è legittima la tutela da un attentati all'integrità del proprio credo che potrebbero partire da "Quinte colonne".

    Spesso si tende a voler tutelare a tutti i costi i diritti dei dissenzienti ignorando i diritti di coloro che dissenzienti non sono.


    MARIA
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    00 30/03/2005 18:58
    dichiarazione universale dei diritti umani

    Intanto cominciamo con il riportare la "DICHIARAZIONE UNIVERSALE DEI DIRITTI UMANI", dopodichè si potranno indicare quali, di questi diritti, siano contemplati e difesi anche dalla nostra carta costituzionale e quali no.
    Va da sè che la discussione, qui avviata, sui diritti umani è da intendersi in rapporto a diritti che restano inviolabili, e da tutelare, anche con l'adesione ad una comunità religiosa.




    "CONVENZIONI ONU

    DICHIARAZIONE UNIVERSALE DEI DIRITTI UMANI


    Preambolo
    Considerato che il riconoscimento della dignità inerente a tutti i membri della famiglia umana e dei loro diritti, uguali ed inalienabili, costituisce il fondamento della libertà, della giustizia e della pace nel mondo;

    Considerato che il disconoscimento e il disprezzo dei diritti umani hanno portato ad atti di barbarie che offendono la coscienza dell'umanità, e che l'avvento di un mondo in cui gli esseri umani godano della libertà di parola e di credo e della libertà dal timore e dal bisogno è stato proclamato come la più alta aspirazione dell'uomo;

    Considerato che è indispensabile che i diritti umani siano protetti da norme giuridiche, se si vuole evitare che l'uomo sia costretto a ricorrere, come ultima istanza, alla ribellione contro la tirannia e l'oppressione;

    Considerato che è indispensabile promuovere lo sviluppo di rapporti amichevoli tra le Nazioni;

    Considerato che i popoli delle Nazioni Unite hanno riaffermato nello Statuto la loro fede nei diritti umani fondamentali, nella dignità e nel valore della persona umana, nell'uguaglianza dei diritti dell'uomo e della donna, ed hanno deciso di promuovere il progresso sociale e un miglior tenore di vita in una maggiore libertà;

    Considerato che gli Stati membri si sono impegnati a perseguire, in cooperazione con le Nazioni Unite, il rispetto e l'osservanza universale dei diritti umani e delle libertà fondamentali;

    Considerato che una concezione comune di questi diritti e di questa libertà è della massima importanza per la piena realizzazione di questi impegni;

    L'ASSEMBLEA GENERALE

    proclama

    la presente dichiarazione universale dei diritti umani come ideale comune da raggiungersi da tutti i popoli e da tutte le Nazioni, al fine che ogni individuo ed ogni organo della società, avendo costantemente presente questa Dichiarazione, si sforzi di promuovere, con l'insegnamento e l'educazione, il rispetto di questi diritti e di queste libertà e di garantirne, mediante misure progressive di carattere nazionale e internazionale, l'universale ed effettivo riconoscimento e rispetto tanto fra i popoli degli stessi Stati membri, quanto fra quelli dei territori sottoposti alla loro giurisdizione.


    Articolo 1
    Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza.


    Articolo 2
    Ad ogni individuo spettano tutti i diritti e tutte le libertà enunciate nella presente Dichiarazione, senza distinzione alcuna, per ragioni di razza, di colore, di sesso, di lingua, di religione, di opinione politica o di altro genere, di origine nazionale o sociale, di ricchezza, di nascita o di altra condizione. Nessuna distinzione sarà inoltre stabilita sulla base dello statuto politico, giuridico o internazionale del paese o del territorio cui una persona appartiene, sia indipendente, o sottoposto ad amministrazione fiduciaria o non autonomo, o soggetto a qualsiasi limitazione di sovranità.


    Articolo 3
    Ogni individuo ha diritto alla vita, alla libertà ed alla sicurezza della propria persona.


    Articolo 4
    Nessun individuo potrà essere tenuto in stato di schiavitù o di servitù; la schiavitù e la tratta degli schiavi saranno proibite sotto qualsiasi forma.


    Articolo 5
    Nessun individuo potrà essere sottoposto a tortura o a trattamento o a punizione crudeli, inumani o degradanti.


    Articolo 6
    Ogni individuo ha diritto, in ogni luogo, al riconoscimento della sua personalità giuridica.


    Articolo 7
    Tutti sono eguali dinanzi alla legge e hanno diritto, senza alcuna discriminazione, ad una eguale tutela da parte della legge. Tutti hanno diritto ad una eguale tutela contro ogni discriminazione che violi la presente Dichiarazione come contro qualsiasi incitamento a tale discriminazione.


    Articolo 8
    Ogni individuo ha diritto ad un'effettiva possibilità di ricorso a competenti tribunali contro atti che violino i diritti fondamentali a lui riconosciuti dalla costituzione o dalla legge.


    Articolo 9
    Nessun individuo potrà essere arbitrariamente arrestato, detenuto o esiliato.


    Articolo 10
    Ogni individuo ha diritto, in posizione di piena uguaglianza, ad una equa e pubblica udienza davanti ad un tribunale indipendente e imparziale, al fine della determinazione dei suoi diritti e dei suoi doveri, nonché della fondatezza di ogni accusa penale che gli venga rivolta.


    Articolo 11
    Ogni individuo accusato di un reato è presunto innocente sino a che la sua colpevolezza non sia stata provata legalmente in un pubblico processo nel quale egli abbia avuto tutte le garanzie necessarie per la sua difesa.
    Nessun individuo sarà condannato per un comportamento commissivo od omissivo che, al momento in cui sia stato perpetuato, non costituisse reato secondo il diritto interno o secondo il diritto internazionale. Non potrà del pari essere inflitta alcuna pena superiore a quella applicabile al momento in cui il reato sia stato commesso.

    Articolo 12
    Nessun individuo potrà essere sottoposto ad interferenze arbitrarie nella sua vita privata, nella sua famiglia, nella sua casa, nella sua corrispondenza, né a lesione del suo onore e della sua reputazione. Ogni individuo ha diritto ad essere tutelato dalla legge contro tali interferenze o lesioni.

    Articolo 13
    Ogni individuo ha diritto alla libertà di movimento e di residenza entro i confini di ogni Stato.
    Ogni individuo ha diritto di lasciare qualsiasi paese, incluso il proprio, e di ritornare nel proprio paese.

    Articolo 14
    Ogni individuo ha il diritto di cercare e di godere in altri paesi asilo dalle persecuzioni.
    Questo diritto non potrà essere invocato qualora l'individuo sia realmente ricercato per reati non politici o per azioni contrarie ai fini e ai principi delle Nazioni Unite.

    Articolo 15
    Ogni individuo ha diritto ad una cittadinanza.
    Nessun individuo potrà essere arbitrariamente privato della sua cittadinanza, né del diritto di mutare cittadinanza.

    Articolo 16
    Uomini e donne in età adatta hanno il diritto di sposarsi e di fondare una famiglia, senza alcuna limitazione di razza, cittadinanza o religione. Essi hanno eguali diritti riguardo al matrimonio, durante il matrimonio e all'atto del suo scioglimento.
    Il matrimonio potrà essere concluso soltanto con il libero e pieno consenso dei futuri coniugi.
    La famiglia è il nucleo naturale e fondamentale della società e ha diritto ad essere protetta dalla società e dallo Stato.

    Articolo 17
    Ogni individuo ha il diritto ad avere una proprietà sua personale o in comune con altri.
    Nessun individuo potrà essere arbitrariamente privato della sua proprietà.

    Articolo 18
    Ogni individuo ha diritto alla libertà di pensiero, di coscienza e di religione; tale diritto include la libertà di cambiare di religione o di credo, e la libertà di manifestare, isolatamente o in comune, e sia in pubblico che in privato, la propria religione o il proprio credo nell'insegnamento, nelle pratiche, nel culto e nell'osservanza dei riti.


    Articolo 19
    Ogni individuo ha diritto alla libertà di opinione e di espressione incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere.


    Articolo 20
    Ogni individuo ha diritto alla libertà di riunione e di associazione pacifica.
    Nessuno può essere costretto a far parte di un'associazione.

    Articolo 21
    Ogni individuo ha diritto di partecipare al governo del proprio paese, sia direttamente, sia attraverso rappresentanti liberamente scelti.
    Ogni individuo ha diritto di accedere in condizioni di eguaglianza ai pubblici impieghi del proprio paese.
    La volontà popolare è il fondamento dell'autorità del governo; tale volontà deve essere espressa attraverso periodiche e veritiere elezioni, effettuate a suffragio universale ed eguale, ed a voto segreto, o secondo una procedura equivalente di libera votazione.

    Articolo 22
    Ogni individuo, in quanto membro della società, ha diritto alla sicurezza sociale, nonché alla realizzazione attraverso lo sforzo nazionale e la cooperazione internazionale ed in rapporto con l'organizzazione e le risorse di ogni Stato, dei diritti economici, sociali e culturali indispensabili alla sua dignità ed al libero sviluppo della sua personalità.


    Articolo 23
    Ogni individuo ha diritto al lavoro, alla libera scelta dell'impiego, a giuste e soddisfacenti condizioni di lavoro ed alla protezione contro la disoccupazione.
    Ogni individuo, senza discriminazione, ha diritto ad eguale retribuzione per eguale lavoro.
    Ogni individuo che lavora ha diritto ad una rimunerazione equa e soddisfacente che assicuri a lui stesso e alla sua famiglia una esistenza conforme alla dignità umana ed integrata, se necessario, da altri mezzi di protezione sociale.
    Ogni individuo ha diritto di fondare dei sindacati e di aderirvi per la difesa dei propri interessi.

    Articolo 24
    Ogni individuo ha diritto al riposo ed allo svago, comprendendo in ciò una ragionevole limitazione delle ore di lavoro e ferie periodiche retribuite.


    Articolo 25
    Ogni individuo ha diritto ad un tenore di vita sufficiente a garantire la salute e il benessere proprio e della sua famiglia, con particolare riguardo all'alimentazione, al vestiario, all'abitazione, e alle cure mediche e ai servizi sociali necessari; ed ha diritto alla sicurezza in caso di disoccupazione, malattia, invalidità, vedovanza, vecchiaia o in altro caso di perdita di mezzi di sussistenza per circostanze indipendenti dalla sua volontà.
    La maternità e l'infanzia hanno diritto a speciali cure ed assistenza. Tutti i bambini, nati nel matrimonio o fuori di esso, devono godere della stessa protezione sociale.

    Articolo 26
    Ogni individuo ha diritto all'istruzione. L'istruzione deve essere gratuita almeno per quanto riguarda le classi elementari e fondamentali. L'istruzione elementare deve essere obbligatoria. L'istruzione tecnica e professionale deve essere messa alla portata di tutti e l'istruzione superiore deve essere egualmente accessibile a tutti sulla base del merito.
    L'istruzione deve essere indirizzata al pieno sviluppo della personalità umana ed al rafforzamento del rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali. Essa deve promuovere la comprensione, la tolleranza, l'amicizia fra tutte le Nazioni, i gruppi razziali e religiosi, e deve favorire l'opera delle Nazioni Unite per il mantenimento della pace.
    I genitori hanno diritto di priorità nella scelta del genere di istruzione da impartire ai loro figli.

    Articolo 27
    Ogni individuo ha diritto di prendere parte liberamente alla vita culturale della comunità, di godere delle arti e di partecipare al progresso scientifico ed ai suoi benefici.
    Ogni individuo ha diritto alla protezione degli interessi morali e materiali derivanti da ogni produzione scientifica, letteraria e artistica di cui egli sia autore.

    Articolo 28
    Ogni individuo ha diritto ad un ordine sociale e internazionale nel quale i diritti e le libertà enunciati in questa Dichiarazione possano essere pienamente realizzati.


    Articolo 29
    1 Ogni individuo ha dei doveri verso la comunità, nella quale soltanto è possibile il libero e pieno sviluppo della sua personalità.
    Nell'esercizio dei suoi diritti e delle sue libertà, ognuno deve essere sottoposto soltanto a quelle limitazioni che sono stabilite dalla legge per assicurare il riconoscimento e il rispetto dei diritti e delle libertà degli altri e per soddisfare le giuste esigenze della morale, dell'ordine pubblico e del benessere generale in una società democratica.
    Questi diritti e queste libertà non possono in nessun caso essere esercitati in contrasto con i fini e principi delle Nazioni Unite.

    Articolo 30
    Nulla nella presente Dichiarazione può essere interpretato nel senso di implicare un diritto di un qualsiasi Stato, gruppo o persona di esercitare un'attività o di compiere un atto mirante alla distruzione di alcuno dei diritti e delle libertà in essa enunciati."


    (il grassetto è mio)


    Tanti saluti
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    00 30/03/2005 19:34
    Re: dichiarazione universale dei diritti umani

    Scritto da: Chi.dove.quando 30/03/2005 18.58

    "CONVENZIONI ONU

    DICHIARAZIONE UNIVERSALE DEI DIRITTI UMANI



    Articolo 18

    Ogni individuo ha diritto alla libertà di pensiero, di coscienza e di religione;

    Articolo 19

    Ogni individuo ha diritto alla libertà di opinione e di espressione incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione

    Articolo 20
    Ogni individuo ha diritto alla libertà di riunione e di associazione pacifica.


    Tanti saluti




    Dall'Art.18 deduco che se la mia coscienza rifiuta i contatti con chi attenta al credo che reputo sacro con parole di aperto dissenso e con comportamenti contraria alla mia etica religiosa, io, unitamente ai miei coadepti, posso approvare la formazione all'interno della mia confessione religiosa di un comitato delegato a comminare l'allontanamento di tali soggetti

    Dall'Art. 19 deduco che è legittimo intervenire nel prorio ambito religioso da eventuali dissidenze o comportamenti di carattere turbativo e molesto.

    Dall'Art. 20 deduco che avendo diritto ad una associazione pacifica posso legittimamente allontanare i soggetti che con parole o con azioni disdicevoli per il mio credo attenti a tale pacifica associazione.

    Questa dichiarazione è molto bella nel suo insieme, purtroppo si deve constatare come i fatti che sono sotto gli occhi di tutti dimostrano che sono solo dei belli enunciati.

    Si potrebbe definire la dichiarazione dei diritti regolarmente violati.



    MARIA
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    00 31/03/2005 10:50
    Re: Re: dichiarazione universale dei diritti umani

    Scritto da: damaride 30/03/2005 19.34

    Dall'Art.18 deduco che se la mia coscienza rifiuta i contatti con chi attenta al credo che reputo sacro con parole di aperto dissenso e con comportamenti contraria alla mia etica religiosa, io, unitamente ai miei coadepti, posso approvare la formazione all'interno della mia confessione religiosa di un comitato delegato a comminare l'allontanamento di tali soggetti

    Dall'Art. 19 deduco che è legittimo intervenire nel prorio ambito religioso da eventuali dissidenze o comportamenti di carattere turbativo e molesto.

    Dall'Art. 20 deduco che avendo diritto ad una associazione pacifica posso legittimamente allontanare i soggetti che con parole o con azioni disdicevoli per il mio credo attenti a tale pacifica associazione.

    Questa dichiarazione è molto bella nel suo insieme, purtroppo si deve constatare come i fatti che sono sotto gli occhi di tutti dimostrano che sono solo dei belli enunciati.

    Si potrebbe definire la dichiarazione dei diritti regolarmente violati.
    MARIA


    Noto che vedi ( deduci ) solo motivi di allontanamento di un aderente e nulla più.

    Vitale
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    00 31/03/2005 14:01
    Re: Re: Re: dichiarazione universale dei diritti umani

    Scritto da: Vitale 31/03/2005 10.50

    Noto che vedi ( deduci ) solo motivi di allontanamento di un aderente e nulla più.

    Vitale




    Noto quello che altri vorrebbero non fosse notato, deduco ciò che altri non volessero fosse dedotto e vedo ciò che altri non volessero fosse visto.

    E cioè che, nulla togliendo ai diritti umani dei dissidenti, esistono pure i diritti umani di chi dissidente non è.


    MARIA


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    00 31/03/2005 20:29
    Re: Re: Re: Re: dichiarazione universale dei diritti umani

    Scritto da: damaride 31/03/2005 14.01



    Noto quello che altri vorrebbero non fosse notato, deduco ciò che altri non volessero fosse dedotto e vedo ciò che altri non volessero fosse visto.

    E cioè che, nulla togliendo ai diritti umani dei dissidenti, esistono pure i diritti umani di chi dissidente non è.


    MARIA






    Carissima Maria,

    Non credere che qui si ribatta tanto per ribattere e si replichi
    per puro divertimento. Alle spalle di tutto ciò esistono, per migliaia e milioni di persone, motivazioni e ferite aperte e lancinanti. Tu difendi una collettività di persone, io intendo spendere qualche parola di solidarietà per i singoli, che sono le vere vittime ed i veri sofferenti. Le collettività non soffrono, se non per riflesso attraverso la sofferenza dei singoli aderenti. Le collettività sono spesso potenti ed inamovibili, e solo il sacrificio di molti le può smuovere e far riflettere.

    Hai già rivelato, nella tua risposta ad Ebe (scuse per Sonny), il tuo carattere inflessibile ed inamovibile...per cui qui nessuno si attende che tu indietreggi di un solo millimetro e che mostri un briciolo di solidarietà per tutti i sofferenti di tutte le scomuniche di ogni comunità religiosa.
    Nemmeno ci attendiamo che tu condivida la dichiarazione dei fondamentali diritti umani, che applichi impropriamente ed a senso unico. Difatti i problemi li vivono gli scomunicati e non gli aderenti in carico alle comunità.

    Non me la sento di commentare le tue repliche, perchè si commentano da sole.

    Mi spiace solo che pochi sentano quanto sia grave la violazione dei diritti umani nella nostra società e quanto questo costi in termini di sofferenza.

    Poichè hai già pienamente reso note le tue opinioni in merito alla violazione dei diritti che attengono la dignità umana, la libertà di coscienza e di scelta, oltre alla libertà di parola e di pensiero, ed io anche ho abbondantemente replicato con argomenti, a modo mio, convincenti, eviterò oltre di rispondere alle tue repliche, per non rischiare di ripetermi inutilmente e noiosamente e per non tediare oltremisura la pazienza dei forumisti.

    Ti saluto
    Chidoqua
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    00 31/03/2005 21:01
    Re: Re: Re: Re: Re: dichiarazione universale dei diritti umani

    Scritto da: Chi.dove.quando 31/03/2005 20.29



    Carissima Maria,

    Le collettività non soffrono, se non per riflesso attraverso la sofferenza dei singoli aderenti.

    Bene, almeno siamo d'accordo sui diritti e sulle sofferenze dei singoli aderenti.

    Hai già rivelato, nella tua risposta ad Ebe (scuse per Sonny), il tuo carattere inflessibile ed inamovibile...per cui qui nessuno si attende che tu indietreggi di un solo millimetro e che mostri un briciolo di solidarietà per tutti i sofferenti di tutte le scomuniche di ogni comunità religiosa.

    Il mio carattere è anche forgiato dalle continue sofferenze che ingiustamente e gratuitamente IO subisco.

    Nemmeno ci attendiamo che tu condivida la dichiarazione dei fondamentali diritti umani, che applichi impropriamente ed a senso unico.

    No, io le applico a doppio senso, mi sembra che sia tu ad applicarle a senso unico. Oltretutto io sono fra coloro i cui diritti umani sono regolarmente negati.

    Difatti i problemi li vivono gli scomunicati e non gli aderenti in carico alle comunità.

    Veramente questa è una visione parziale.

    E non dimenticare che i miei problemi sono causati dall'aderire ad una comunità.



    Non me la sento di commentare le tue repliche, perchè si commentano da sole.

    Anche le tue.

    Mi spiace solo che pochi sentano quanto sia grave la violazione dei diritti umani nella nostra società e quanto questo costi in termini di sofferenza.

    Ma ti rendi conto di quali siano nel mondo le vere discriminazioni, le vere sofferenze e le vere violazioni dei diritti umani? E credi proprio che io non le senta?

    Eviterò oltre di rispondere alle tue repliche, per non rischiare di ripetermi inutilmente e noiosamente e per non tediare oltremisura la pazienza dei forumisti.

    Farò lo stesso anch'io

    Ti saluto

    Ti saluto anch'io

    Chidoqua

    MARIA


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    00 01/04/2005 12:49
    No Damaride, il senso degli articoli che citi è proprio il CONTRARIO di quello che sostieni:

    Significa che in ogni luogo in ogni rapporto umano l'individuo ha il DIRITTO al dissenso, anche se le sue opinioni urtano le tue, e che, appunto perchè uomo le sue opinioni devono essere RISPETTATE, senza che da queste nasca una qualsiasi PERSECUZIONE, ne fisica nè, peggio, morale.

    Sono esattamente, i diritti dell'uomo, il contrario della religione.
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