I passaggi che mentalemtne fanno i tdg ,quando leggono la Bibbia sono questi 1) La Bibbia e' stata ispirata da Dio ,nel senso che Dio dettava e gli uomini scrivevano ......cosa smentita dal fatto che un vangelo ha una finale lunga e una breve, e quindi c'erano due Dei che dettavano
3) che il corpo direttivo e' il gruppo piu' vicino a capire la bibbia avendo un approvazioen divina . Cosa che e' moltissimo dubbia visto quello che hanno fatto e scritto ,di cotte e crude ( per infomrazioni chiedere a Dario)
4) che le profezie bibliche non erano per i tempi biblici ,ma guarda caso interessan o proprio le persone dopo il 1914 . Cosa assurda perche' calcolando il 1914 gli era venuto fuori il 1915 non sapendo dell'anno zero
5) che le frasi bibliche possono essere incastrate anche una del vecchio e una del nuovo testamento e tirarci fuori una comprensione, cosa gia' notata folle, dato che unendo la frase di salmi che diceva una generazione e' 70 80 anni , con i vangeeli e' venuto fuori che nel 75 hanno venduto le case e poderi per aspettare la fine
non l'ho capita fabrizio , nel VT o nel NT e poi cosda significa finale lungo e finale breve
Quando una traduzione biblica e' criticabile?
La chiusura del Thread su 1TIM2:22 con l'accenno fatto dal moderatore alla traduzione biblica da parte dei tdg legata alla loro teologia( per la verita' come veniva da me specificato in relazione a Proskuneo , questo discorso e' valido anche per le altre confessioni cristiane( vedi traduzioni trinitarie nel thread stesso) ), mi ha fatto riflettere sul ruolo della teologia nella traduzione biblica. Questo ruolo e' legittimo o no? Quando una traduzione biblica e' criticabile?
Io credo che in Italia ci sia bisogno di una traduzione con moltissime note a piè di pagina che illustra gli spettri semantici e filologici di una parola.
La Teologia è leggittima perchè cosi fine a se stesso la Bibbia non avrebbe senso