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Deve cambiare qualcosa....?

Ultimo Aggiornamento: 03/07/2005 19:05
30/06/2005 14:28
 
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Scritto da: damaride 30/06/2005 12.54


Senza andare troppo a ritroso nei posts vorrei dire a Vitale che è del tutto fuorviante e fazioso quello che afferma.

Siamo noi Testimoni di Geova che viviamo in famiglie di non Testimoni che abbiamo problemi e non il contario.



Cara Maria
Permettimi una domanda. Lo trovi assolutamente impossibile che Vitale possa vivere una situazione difficile in una famiglia divisa religiosamente e che le difficoltà possano anche essere causate dai componenti TdG?
Io non sarei così assolutista. Anche fra i TdG ci sono quelli più "quadrati" che causano dei problemi.
Lo sbaglio poi sta nel fare di tutta un erba un fascio! Se uno vive una situazione difficile, perchè un componente della famiglia che è TdG causa dei problemi, sbaglia se poi se la prende con tutti i TdG o se dice che è la norma, o addirittura che sia quello che la WTS impartisce ai suoi membri.
Bisogna essere equilibrati nel esporre certi giudizi e mantenere il buon senso.
Si deve valutare non la singola esperienza, da ambe due le parti, ma come dev'essere normalmente seguendo l'insegnamento che abbiamo ricevuto.
I consigli che la WTS da a chi vive in una famiglia divisa religiosamente, basano esclusivamente sui principi bibblici. Chi si attiene a tali consigli, non produce avversità in famiglia.
L'eccezzione c'è in ogni cosa e anche fra i TdG, ma questo non dipende dal insegnamento ricevuto, ma esclusivamente dal modo di essere del individuo.


I principi biblici seguiti dai TdG ( che danno una giusta etica familiare ) potrebbero migliorare e non peggiorare la vita familiare. Se questo non succede ( e non parlo solo per esperienza personale ) è normalmente per l'atteggiamento ostile e preconcetto dei non TdG.



Cara sorella, come ho scritto prima, non sempre dipende da chi non è TdG. Questo lo devi accettare. Purtroppo ci sono situazioni dove alcuni TdG possono sbagliare nel comportamento. Se si guarda globalmente, si può dire con assoluta certezza che, sono più casi singolari che della maggioranza. I TdG sono conosciuti per gli alti valori morali che hanno e non viceversa. Ci sono infinite esperienze di non credenti che, affermano che la moglie è diventata una persona migliore e una moglie migliore da quando ha iniziato ad essere una TdG e a seguire le norme bibbliche, lo stesso per i mariti. Questa è la norma, ma esiste anche l'eccezione.

cari saluti
Seabiscuit

30/06/2005 14:36
 
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Re: Re:
Scritto da: Justee 30/06/2005 13.53


Io credp ceh vitale non VOGLIA che la moglie smetta di essere TDG vitale vorrebbe che la moglie smettesse di trattarlo male che è ben diverso



Rino ma tu conosci la versione della moglie? Magari sentento lei, cambierebbe un pò la paronamica della situazione. Magari (non lo so, fò solo un esempio) lei vorrebbe che Vitale la smettesse di infierire su lei in questioni di religione. Che ne sai se Vitale ogni volta che la moglie parla di una questione, lui non ha un sorrisino sarcastico ed urtante nei suoi confronti? Che ne sai che Vitale ogni volta che legge una notizia di oppositori non ce la sbatte in faccia o fa commenti che lei non gradisce?
Tutto questo lo sa solo Vitale e sua Moglie, ma noi conosciamo solo Vitale e la sua verisone. Non do del bugiardo a Vitale, infatti in replica a Maria ho detto che non possiamo dire che lui non vive una situazione difficile solo per colpa di Vitale.

Ma non trovo appropriato dire che la moglie di Vitale lo tratta male se non si conoscono da vicino i fatti.
30/06/2005 19:55
 
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Concordo con l'analisi di Seabiscuit.

Desidero inoltre fare alcune considerazioni riguardo alle diverse esperienze di Husband, Maria e Vitale che dimostrano quanto ci sia di soggettivo in ciascura esperienza e che se ognuno oggettivizza e generalizza le proprie esperienze non potrà avere un quadro esatto del vero problema.

Leggendo per esempio i posts di Husband si comprende che, indipendentemente dalla diversità religiosa, ha un ottimo rapporto con la moglie e i familiari e vive felice e siccome è molto legato affettivamente con loro " guai a chi glieli tocca" anche in senso religioso. Di conseguenza se parliamo con Husband e accenniamo a difficoltà familiari dove ci sono diversità religiose cade dalle nuvole e lo nega decisamente.

Se leggiamo i posts di Maria, dal momento che vive una difficile situazione dal momento che i familiari non vedono di buon occhio la sua appartenenza ai TdG, se qualcuno dice che le difficoltà familiari sono causate dai TdG, salta sù perchè vive una opposta esperienza sulla sua pelle. E fà affermazioni che la mettono in condizione di essere contestata, come in effetti è successo.

Infine Vitale ha difficoltà nei suoi rapporti con la moglie TdG
e ritiene che religione dei TdG sia all'origine dei suoi problemi.

Tutte e tre sicuramente hanno le loro buone ragioni solo che guardano le cose dalla loro ottica personale.

Io ritengo che non sia il professare una determinata religione
a causare o a non causare problemi, ma che siano le diversità religiose, e che la difficoltà consista in effetti nel saperli conciliare per pervenire in una stessa famiglia ad una convivenza vivibile anche in presenza di credi diversi. Ma non sempre questo si verifica, come nel caso di Husband e diverse esperienze lo dimostrano.

Ogni caso è un caso a se stante, sono implicati anche altri fattori che con l'appartenenza ad una determinata fede non hanno niente in comune.

Sono implicate svariate circostanze, svariati caratteri. ( Non è detto tanto per fare un esempio che cambiare credo religioso faccia cambiare il carattere di una persona ).

Una cosa mi sembra certa e la ribadisco, nella maggioranza dei casi le diversità ideologiche che siano di natura religiosa o di natura politica o di altra natura, quando coesistono nell'ambito di una famiglia possono determinare problemi e dissapori.

Ci vorrebbe uno sforzo, da parte delle persone coinvolte in tali circostanze, affinchè usando empatia e tolleranza, tali problemi possano essere perlomeno attutiti.

Teniamo anche conto che quando si verificano tensioni ognuno dovrebbe evitare, nei limiti del possibile, di caricare sull'altro tutte le responsabilità, ma dovrebbe chiedersi se a sua volta sta facendo del suo meglio per propiziare una più pacifica convivenza.


Francesco

E di sicuro combatteranno contro di te, ma non prevarranno contro di te, poiché ‘io sono con te’, è l’espressione di Geova, ‘per liberarti’”
(Geremia 1:19)
30/06/2005 21:12
 
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Anche tu critichi?

Scritto da: Polymetis 30/06/2005 13.26
“Ora io sono una sorella, secondo non me la sento di frequentare siti apertamente dichiarati apostati e quindi non farò mai l'iscrizione per parteciparvi, ma visto che il tuo nome appare, ti pregherei, con tutto il cuore, vedi di moderare i temini a quel Bruciolis, poichè è diventato una indecenza leggerlo e vedere la sua sola partecipazione!”

Scusa Romya, ma mi spieghi che differenza c’è tra leggere un forum apostata senza iscrizione e leggerlo da iscritti? Il danno alla tua coscienza è comunque fatto, giacché ti sei abbeverata alla fonte dei demoni.



Non ti ci mettere anche tu adesso Poly!
Mi hai suggerito di avere più apertura mentale, la stò avendo e mi critichi? Mi domando dove sono capitata e finita!

Leggere è una cosa, partecipare, scrivendo esquivale a parlare con gli apostati, e la cosa cambia! Se poi, metti pure che a mio avviso quelli che scrivono in quel forum non sono nemmeno dei fratelli, perchè nessun Testimone di Geova si permetterebbe mai di usare un linguaggio così scurrile, sboccato e volgare, oltre a pubblicare materiale pornografico, me lo dici cosa ci devo andare a parlare a fare? Ciao, Romina.
30/06/2005 23:48
 
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Re: Re: Re:

Scritto da: Seabiscuit 30/06/2005 14.36
Scritto da: Justee 30/06/2005 13.53


Io credp ceh vitale non VOGLIA che la moglie smetta di essere TDG vitale vorrebbe che la moglie smettesse di trattarlo male che è ben diverso



Rino ma tu conosci la versione della moglie? Magari sentento lei, cambierebbe un pò la paronamica della situazione. Magari (non lo so, fò solo un esempio) lei vorrebbe che Vitale la smettesse di infierire su lei in questioni di religione. Che ne sai se Vitale ogni volta che la moglie parla di una questione, lui non ha un sorrisino sarcastico ed urtante nei suoi confronti? Che ne sai che Vitale ogni volta che legge una notizia di oppositori non ce la sbatte in faccia o fa commenti che lei non gradisce?
Tutto questo lo sa solo Vitale e sua Moglie, ma noi conosciamo solo Vitale e la sua verisone. Non do del bugiardo a Vitale, infatti in replica a Maria ho detto che non possiamo dire che lui non vive una situazione difficile solo per colpa di Vitale.

Ma non trovo appropriato dire che la moglie di Vitale lo tratta male se non si conoscono da vicino i fatti.


Nel post precedente hai teso una mano, ed in questo post capovolgi tutto. Mi dispiace non possiate conoscere a fondo la situazione con tutti i risvolti anche per quanto riguarda fratelli e sorelle di fede, questo per ripetere che proprio fratelli e sorelle tdg hanno fatto diversi errori ( come noi due ) ed inutile proporli in rete perché non cambierebbe nulla se non di aver violato la privacy familiare.
Sono trascorsi molti anni da che non controbatto, sorrisini sarcastici ecc, questo per non aumentare le ostilità e star peggio in me. Il vostro é un mondo diverso " non facciamo parte di questo mondo " ma siccome ci siete ( pianeta Terra ) cercate di non minimizzare e sopratutto di ripetere che i testimoni di Geova sono persone esemplari, come non lo sono altre religioni. Detto ciò é inutile proseguire su questo filone se non altro perchè mi duole, ( sono intervenuto menzionando la mia situazione perché non solo gli altri hanno problemi ) e tutti i buoni propositi possibili in rete, alla fine non fanno capo a nulla perché le idee tdg non si cambiano, se non è la WTS a cambiarle.

Ciao, Vitale
La giustizia di ogni luogo é l'ingiustizia di ogni luogo.
Martin Luther King
01/07/2005 00:02
 
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Re:

Scritto da: fr44 30/06/2005 19.55

Desidero inoltre fare alcune considerazioni riguardo alle diverse esperienze di Husband, Maria e Vitale che dimostrano quanto ci sia di soggettivo in ciascura esperienza e che se ognuno oggettivizza e generalizza le proprie esperienze non potrà avere un quadro esatto del vero problema.

Leggendo per esempio i posts di Husband si comprende che, indipendentemente dalla diversità religiosa, ha un ottimo rapporto con la moglie e i familiari e vive felice e siccome è molto legato affettivamente con loro " guai a chi glieli tocca" anche in senso religioso. Di conseguenza se parliamo con Husband e accenniamo a difficoltà familiari dove ci sono diversità religiose cade dalle nuvole e lo nega decisamente.

Se leggiamo i posts di Maria, dal momento che vive una difficile situazione dal momento che i familiari non vedono di buon occhio la sua appartenenza ai TdG, se qualcuno dice che le difficoltà familiari sono causate dai TdG, salta sù perchè vive una opposta esperienza sulla sua pelle. E fà affermazioni che la mettono in condizione di essere contestata, come in effetti è successo.

Infine Vitale ha difficoltà nei suoi rapporti con la moglie TdG
e ritiene che religione dei TdG sia all'origine dei suoi problemi.

Tutte e tre sicuramente hanno le loro buone ragioni solo che guardano le cose dalla loro ottica personale.

Io ritengo che non sia il professare una determinata religione
a causare o a non causare problemi, ma che siano le diversità religiose, e che la difficoltà consista in effetti nel saperli conciliare per pervenire in una stessa famiglia ad una convivenza vivibile anche in presenza di credi diversi. Ma non sempre questo si verifica, come nel caso di Husband e diverse esperienze lo dimostrano.

Ogni caso è un caso a se stante, sono implicati anche altri fattori che con l'appartenenza ad una determinata fede non hanno niente in comune.

Sono implicate svariate circostanze, svariati caratteri. ( Non è detto tanto per fare un esempio che cambiare credo religioso faccia cambiare il carattere di una persona ).

Una cosa mi sembra certa e la ribadisco, nella maggioranza dei casi le diversità ideologiche che siano di natura religiosa o di natura politica o di altra natura, quando coesistono nell'ambito di una famiglia possono determinare problemi e dissapori.

Ci vorrebbe uno sforzo, da parte delle persone coinvolte in tali circostanze, affinchè usando empatia e tolleranza, tali problemi possano essere perlomeno attutiti.

Teniamo anche conto che quando si verificano tensioni ognuno dovrebbe evitare, nei limiti del possibile, di caricare sull'altro tutte le responsabilità, ma dovrebbe chiedersi se a sua volta sta facendo del suo meglio per propiziare una più pacifica convivenza.
Francesco


Quoto l'intervento se non la mancanza di un punto importante.
Qualora una persona si aggreghi ad un movimento alternativo, abbracci la politica ecc, una volta entrato in quel pensiero si posiziona sul pulpito da dove pretende poter impartire le sue idee e gli altri non sono nulla. Solo la persona sul pulpito ha il potere, sa come stanno le cose, ecc. Sta di fatto che quella/e persona non scenderà mai ad un dialogo costruttivo, perché ha la Verità in mano.
Questo in sentesi quanto accade tra queste mura domestiche e non, praticamente una tal persona diventa intoccabile sotto tutti i punti di vista ed agli occhi dei fratelli e sorelle ha tutte le sue ragioni e gli altri torto.

Vitale
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01/07/2005 12:25
 
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Re: Re:

Scritto da: Vitale 01/07/2005 0.02

Quoto l'intervento se non la mancanza di un punto importante.
Qualora una persona si aggreghi ad un movimento alternativo, abbracci la politica ecc, una volta entrato in quel pensiero si posiziona sul pulpito da dove pretende poter impartire le sue idee e gli altri non sono nulla. Solo la persona sul pulpito ha il potere, sa come stanno le cose, ecc. Sta di fatto che quella/e persona non scenderà mai ad un dialogo costruttivo, perché ha la Verità in mano.
Questo in sentesi quanto accade tra queste mura domestiche e non, praticamente una tal persona diventa intoccabile sotto tutti i punti di vista ed agli occhi dei fratelli e sorelle ha tutte le sue ragioni e gli altri torto.

Vitale



Questo è possibile, ma altre esperienze diverse non ne fanno una regola.

Mi spiace che nel tuo caso ciò sia avvenuto, e personalmente non condivido affatto che qualcuno sia esso TdG sia esso qualunque altra cosa, si metta su un pulpito a dettare legge.
Oltretutto una moglie cristiana ( se è a tua moglie che ti riferisci )dovrebbe rispettare i principi di 1 Pietro
3:1-6.

Purtroppo dalla tastiera del mio computer non posso darti nulla di più della mia più sincera solidarietà.


Francesco.
E di sicuro combatteranno contro di te, ma non prevarranno contro di te, poiché ‘io sono con te’, è l’espressione di Geova, ‘per liberarti’”
(Geremia 1:19)
02/07/2005 09:35
 
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Ancora una volta vedo dinamiche dettate da esperienze che vi hanno fatto soffrire, però noto un gran rispetto nel volersi confrontare animato dal cuore, le lotte per prevaricare chi pensa di essere più forte, non servono altro che per ferirci! Penso che Husband, è coraggioso sa mettersi anche in discussione, in alcuni suoi post ha detto come la pensava, e molte volte si è seduto a tavolino per capire meglio l'altro diverso da lui. Come Cattolica Cristiana ho voglia di confrontarmi con i T d Geova, anche se credo che alcune cose faccio fatica a capirle, ma credo che il rispetto sia importante, capisco anche la posizione di Vitale che come un guerriero voglia difendere sua moglie e sua figlia, ma sono adulte, devi sederti al tavolo non per combattere ma dialogare, lo so sono due affetti importanti, non è facile parlare con l'emotività. Vi prego non pensate che vi sto giudicando, desideravo solo dire ciò che pensavo senza far polemica! Ciao Dana[SM=x511460]
02/07/2005 11:23
 
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Re:

Scritto da: benimussoo 02/07/2005 9.35
Ancora una volta vedo dinamiche dettate da esperienze che vi hanno fatto soffrire, però noto un gran rispetto nel volersi confrontare animato dal cuore, le lotte per prevaricare chi pensa di essere più forte, non servono altro che per ferirci! Penso che Husband, è coraggioso sa mettersi anche in discussione, in alcuni suoi post ha detto come la pensava, e molte volte si è seduto a tavolino per capire meglio l'altro diverso da lui. Come Cattolica Cristiana ho voglia di confrontarmi con i T d Geova, anche se credo che alcune cose faccio fatica a capirle, ma credo che il rispetto sia importante, capisco anche la posizione di Vitale che come un guerriero voglia difendere sua moglie e sua figlia, ma sono adulte, devi sederti al tavolo non per combattere ma dialogare, lo so sono due affetti importanti, non è facile parlare con l'emotività. Vi prego non pensate che vi sto giudicando, desideravo solo dire ciò che pensavo senza far polemica! Ciao Dana[SM=x511460]



Cara Dana, ti quoto per dirti che concordo con il tuo intervento
improntato all'equilibrio e alla comprensione reciproca.

Ciao.

Francesco
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02/07/2005 14:39
 
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Re:

Scritto da: benimussoo 02/07/2005 9.35
Ancora una volta vedo dinamiche dettate da esperienze che vi hanno fatto soffrire, però noto un gran rispetto nel volersi confrontare animato dal cuore, le lotte per prevaricare chi pensa di essere più forte, non servono altro che per ferirci! Penso che Husband, è coraggioso sa mettersi anche in discussione, in alcuni suoi post ha detto come la pensava, e molte volte si è seduto a tavolino per capire meglio l'altro diverso da lui. Come Cattolica Cristiana ho voglia di confrontarmi con i T d Geova, anche se credo che alcune cose faccio fatica a capirle, ma credo che il rispetto sia importante, capisco anche la posizione di Vitale che come un guerriero voglia difendere sua moglie e sua figlia, ma sono adulte, devi sederti al tavolo non per combattere ma dialogare, lo so sono due affetti importanti, non è facile parlare con l'emotività. Vi prego non pensate che vi sto giudicando, desideravo solo dire ciò che pensavo senza far polemica! Ciao Dana[SM=x511460]


Ciao carissima dana, ritengo opportuno chiarire che non sono un " guerriero " ma un cittadino che chiede rispetto come gli altri richiedono. Quanto a sedersi ad un tavolo e " trattare " ... ma trattare cosa. Allora perché un familiare aderisce (?) perché maggiorenne e vaccinato, bisogna secendere a patti per la convivenza? Si cerca di ragionare, quello si, ma siccome la loro Verità sovrasta la logica del dialogo, e questo anche con gli altri tdg che conosco, che devo fare? Fare la guerra? NO!!! Ci pensano loro a farla al prossimo in modi sottili di cui ho fatto esperienza.
Neanche io stò giudicando ma solo indicando che il dialogo non é possibile perché il tdg si sente Superman in tutto e per tutto, ( senza offesa ).
Chi é il " guerriero " allora.

Ciao lawc Vitale
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