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L’inconsistenza logica delle tesi cattoliche sull’embrione

Ultimo Aggiornamento: 03/04/2008 21:36
12/05/2007 15:35
 
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Immagino che questo 3d sfocierà in un dibattito classico sull'aborto.

Cerchiamo quindi di schematizzare razionalmente i punti focali, anzi direi l'unico punto focale di tutta la questione ossia:

quando possiamo considerare un ente "persona" ?

Innanzi tutto va chiarito cosa si intende per persona cioè quali caratteristiche una persona deve possedere per essere considerata tale.

Solo attraverso un dibattito filosofico possiamo stabilire, forse, quali caratteristiche sono imprescindibili per definire un ente persona, alcuni ritengono che sia la formazione del cervello, altri del sistema nervoso e del cervello, altri che lo si diventa quando tutti gli organi si sono formati, altri che si diventa persona solo all'atto della nascita, altri ancora che anche una singola cellula uovo fecondata è già una persona.

Nessuno può dire con esattezza quando un ammasso di cellule diventa una persona, ma se si stabilisse tale definizione a quel punto la scienza biologica ci potrebbe dire con certezza quando quell'ente avrà in se tutte quelle caratteristiche che abbiamo identificato quali imprescindibili per definire un ente "persona".

Una volta stabilito quando un ente è una persona possiamo sapere quando è lecito o non lecito intervenire su questo ente. Nel nostro caso specifico, se sapessimo con certezza quando l'embrione è un puro ammasso di cellule e quando invece diventa persona, potremmo sapere quando è consentito interrompere volontariamente la gravidanza.

Se, come dicono i cattolici, l'embrione è persona sin dal concepimento, allora è ovvio che un aborto volontario non terapeutico è da escludere perchè si tratterebbe di sopprimere una persona. Se, invece, un embrione diventa persona quando sviluppa organi sufficienti per essere considerato tale (cervello e sistema nervoso), allora l'interruzione volontaria di gravidanza è permessa prima della formazione dei suddetti organi.

Da quanto detto si evince che l'unica cosa certa è che non sappiamo quando un embrione è da iniziare a considerarsi persona, ovvero ci sono diverse possibilità e poichè appunto non vi è certezza io ritengo che vada lasciato ad ogni singolo individuo la libertà di coscienza e quindi di decidere se un embrione con 4 cellule sia da considerarsi persona o no !

La legge attuale stabilisce un limite temporale di sviluppo dell'embrione oltre il quale il feto è da considerarsi persona perchè ha sviluppato organi sufficienti per essere considerato tale.

Ecco che all'interno di questo limite ogni individuo agirà secondo la propria coscienza.

Un discorso a parte ovviamente va fatto per l'aborto terapeutico, cioè, quei casi sfortunati in cui la gravidanza mette in serio pericolo la vita della madre. In quel caso la questione è assai diversa e va tutelata la vita e la volontà ei un essere gia completamente sviluppato a meno che la madre stessa non voglia volontariamente sacrificare la propria vita per proseguire la gravidanza. Quello che volgio dire cioè che anche nel caso si stabilisse che l'embrione è una "persona" sin dal concepimento, non si potrebbe in ogni caso vietare l'aborto terapeutico.

Saluti
Andrea

[Modificato da spirito!libero 12/05/2007 15.36]

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