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Per chi è ritornato in seno alla CCR

Ultimo Aggiornamento: 25/08/2007 12:00
20/08/2007 18:14
 
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Sono stato anche disposto a riconoscere che in alcuni casi si degenera in forme estreme, ma l'unica risposta è che non sappiamo amare e provare sentimenti e altre forme di disprezzo. Questi non sono insulti? Questa è una modalità cristiana di dialogare?




E' imposibile non perdere la sensibilita' essendo tdg,sapendo che i bambini vicini a di casa devono tutti morire fra breve.

E dovendo mentire dicendoche il giudizio ep di Dio e che forse proprio tutti quelli vicinia casa nostra un giorno si redimeranno
20/08/2007 18:14
 
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Ragazzi che ne dite se smorziamo un po' i toni della discussione? Perchè non mi sembra un'idea ottimale per una buona conversazione avere tutta questa tensione all'interno di un thread. Ci vuol poco affinchè scoppi una bomba, come infatti spesso accade.

Perciò sarebbe meglio attenuare un po' i toni. Ovviamente il mio suol essere un invito non un obbligo. Naturalmente siete liberi di esercitare il libero arbitrio come meglio ritenete. E', diciamo, un consiglio fraterno che volevo darvi.

PS: prima che qualcuno dica 'ha cominciato lui', desidero èprecisare che il mio invito è rivolto a tutti indistintamente, senza nessuna ammonizione a nessun forista o gruppo di foristi in particolare. Non c'è bisogno che vi giustifichiate con i toni accesi usati. Vi capisco. Quiando si trattano certe tematiche è naturale. Però sarebbe meglio respirare e calmarsi un po'. In questo modo il dialogo funziona meglio.

Buona continuazione a tutti.
La verità non è qualcosa di statico ma è basata su una conoscenza progressiva, in grado di mettere in discussione anche i precedenti concetti raggiunti usando il modello del metodo scientifico
20/08/2007 18:16
 
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Disciplina geovista..... Che Dio me ne liberi! E al più presto anche!
Tdg presenti nel forum.... rispondete a questa situazione/esperienza!!

E' o non è questa la vostra maniera di ostracizzare/disciplinare???

Ed è questa una maniera onorevole verso i genitori, oltre che amorevole? Ma per favore!!!!!!




Mario70 ha scritto:

«Parlo in continuazione con i vostri ex fratelli che si sentono depressi, alcuni hanno pensato al suicidio (alcuni lo hanno fatto) cercano solo amore, conforto o parole di incoraggiamento su come fare per riavere rapporti umani e normali con la propria famiglia che è rimasta tdg, ma che non vive piu con loro e che hanno ridotto al minimo la frequentazione (alcuni addirittura hanno troncato ogni rapporto) e voi cosa pensate?

"gli sta bene potevano pensarci prima di andarsene...
E' la giusta disciplina che si meritano...
Lo sapevate a che cosa andavate incontro quando vi siete battezzati..."

Fatevi un autoesame su cosa siete diventati.
Saluti Mario»


Caro Mario, grazie d'aver scritto queste parole..... purtroppo, corrisponodono a verità!

Nella settimana scorsa, sono venuti a trovarci una coppia di ex con il loro bimbo molto vivace e pieno di vita che ci ha rallegrato il cuore e dato un sospiro di sollievo alle nostre continue sofferenze per la mancata umanità dei nostri figli che continuano a mostrarci la disciplina geovista sprerando che noi si possa tornare indietro dalle nostre idee attuali e apostate!

Per i tdg, convinti che questa disciplina possa non far altro che gioviare ai dissassociati/dissociati/disidenti dalle loro file, provo a illustravi il nostro stato d'animo, mio e di Silvana mia moglie, sperando che Paola (Scop@) non ci sgridi:

Durante la settimana lavorativa, il morale è un pò sollevato, soprattutto per il fatto che si viene "distratti" dagli impegni di lavoro e dal tran tran quotidiano, ma.... non appena arriva il fine settimana, ecco che la depressione bussa immediatamente alla porta del nostro cuore....

La domenica, è un giorno straziante.... quando siamo seduti sul divano, guardo spesso gli occhi di mia moglie e vedo un'immensa solitudine, un vuoto che sinceramente non so se riusciremo mai a colmare. Il vuoto che i dettami geovisti hanno causato nel nostro cuore dall'allontanamento forzato, disumano e anti biblico geovista.

Il pensiero poi, che mio figlio abiti a una dozzina di km da noi, ma che equivale a una dozzina esponenziale, ci procura un profondo stato di abbattimento corporale che solo chi ha passato questo "stato disciplinare" può comprendere.

Non vi dico poi, quando in giorni come oggi, il tempo è diluvioso, come il nostro morale vada ancora più a terra!

Nella mia mente si affacciano mille pensieri negativi e... mi chiedo se veramente i nostri giorni dovranno essere tutti simili a questi..... un'attesa e una speranza dispotica, estenuante, lancinante ininterrotta solo dagli incoraggiamenti che ogni tanto riceviamo dagli amici più intimi.

Questa è la disciplina geovista che dovrebbe indurci a tornare per poter riavere i nostri cari figliuoli! Un ricatto morale, che per quanto ci faccia soffrire, ne io, ne mia moglie vogliamo pagare per quanto amore possiamo avere per i nostri figli!

Daremo la vita per loro, ma che non ci chiedano di spegnerci a poco a poco tornando fra le file geoviste a rimpizzarci di brodaglie e pappette preconfezionate che il solo odore ci fa venire da.....

Quindi, caro Mario, sono d'accordo con te e soprattutto posso provarlo, la tua esposizione è una triste e cruda realtà dei fatti che purtroppo, a volte sfocia nella tragedia più immane.

Posso capire coloro che hanno deciso di farla finita, non riuscendo a sopportare il tremendo peso che i geovisti caricano sul groppone già affaticato ed esausto che ho descritto nella mia prima lettera: "Pecore stanche".

Chiedo a Dio la forza per continuare a sopportare questo peso che ci opprime e ci schiaccia, e gli chiedo una forza doppia, per poter sostenere la mia compagnia che vedo indebolirsi nell'animo e nel fisico per questa dura ed estenuante prova che stiamo sostenendo nel tempo.
Vedo ogni giorno nomi nuovi affacciarsi a questo forum, e mi chiedo se vedrò mai quello di almeno uno dei nostri figli!

Ho scritto queste frasi, per tentare, ancora una volta, di toccare il cuore dei nostri fratelli tdg che partecipano o ci leggono in questo forum, e fargli capire che l'esagerazione estrema, non è mai una buona scelta, ne di vita, ne di umanità!

Spero di aver reso loro una vaga idea di come ci si possa sentire in questa dura lotta impari, disumana, e lontana da Dio.
20/08/2007 18:17
 
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Ragazzi che ne dite se smorziamo un po' i toni della discussione?



Questo è un parlare saggio. Sinceramente io sono sereno, anche se molto dispiaciuto nel vedere che i miei interlocutori sono così irritati dai miei interventi. Mi scuso se involontariamente ho scatenato in voi reazioni negative, ma certe discussioni a volte mi costringono ad essere molto schietto!
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20/08/2007 18:23
 
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Questo è un parlare saggio. Sinceramente io sono sereno, anche se molto dispiaciuto nel vedere che i miei interlocutori sono così irritati dai miei interventi. Mi scuso se involontariamente ho scatenato in voi reazioni negative, ma certe discussioni a volte mi costringono ad essere molto schietto!




Non e' la schiettezza e' la follia del controllo mentale ,che non da la possibilita' di notare i gradi della realta' .
Le differenze tra i trattamenti di un gruppo e l'altro.
Non da piu' la possibilita' di vedere quanto e' esteso il problem e come lo vive la popolazione in percentuale.

Si dice dell'opus dei ma e' una parte picoclissima del mondo cattolico, nei tdgil problema e' endemico.

Non e' schiettezza e' controllo mentale
20/08/2007 18:34
 
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Re: Re: Re: Re:
(Mario70), 20/08/2007 18.05:



Lo sai benissimo cosa intendo, sei abbastanza intelligente per arrivarci da solo...
Comunque mi hai fatto ridere e di questo te ne sono grato... mi ci voleva dopo queste discussioni ho il sangue in testa e non so come ho fatto a non diventare volgare.
Il nome proprio no è?
Contento tu.
Ciao






Mario,
quando si fa una affermazione , a richiesta bisognerebbe motivarla. Anche perche' mi interessa davvero sapere come sei arrivato a sostenerla.
Mica dico adesso, se ti fuma il cervello.
Te lo ricordero' io, magari piu' avanti o se viene fuori nei vari thread.

21/08/2007 00:56
 
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Re:
christofer2006, 20/08/2007 17.40:


In ottemperanza a chi si dice di soffrire, ma, pur soffrendo, si deve fare, dal momento che sono ignoti gli autori di certi testi ed i tempi in cui scrissero, oltre al fatto che si tratta di copie di copie manoscritte che mancano di un nesso logico con le probabili origini?



Se invece includi in questi testi anche la Bibbia, allora è un altro discorso. Ma allora ditelo apertamente, che non credete nella Bibbia e nel cristianesimo, così ci si regola! Non potete avere la botte piena (la Bibbia) e la moglie ubriaca ("libertà" di violare le sue norme e ignorare i suoi insegnamenti). La coerenza non deve mai mancare.





Se noti bene, la mia perplessità pone l'accento su ben altro che su se credere o non credere...non giriamo la frittata.
Non voglio inoltrarmi nel labirinto della canonicità dei due momenti di nascita dei due canoni, il vecchio ed il nuovo.
Sta di fatto che, prima della formulazione del canone, i diversi testi circolavano indipendentemente gli uni dagli altri. Ve ne erano molti altri che circolavano nel contempo...una ottantina se non vado errando.
Poi ad un certo punto ci son uomini che si arrogano il diritto di stabilire quali di quei testi sono canonici ed ispirati e quali no. Vabbè...son solo curioso di capire il criterio al quale si sono ispirati per stabilire la canonicità di un libro rispetto ad un altro.
Ma soprassediamo.
Io credo che ciascuno di noi si debba convincere sulle base di prove concrete.
Dato che le convinzioni sono le peggiori nemiche della verità, mi chiedo perchè io debba lasciarmi guidare dalla superstizione per stabilire l'autenticità di un libro.
La mia domanda pone l'accento sul lasso di tempo che divide l'ultima copia manoscritta trovata con il probabile originale.
C'è un vuoto incolmabile...questo è il problema, piuttosto che quello di credere o non credere. Credere o non credere a che cosa?
Se si paragona l'insegnamento del Cristo con quello di Paolo di Tarso traspare subito un'abisso fra il comportamento tenuto con i reietti e gli emarginati dal Cristo e quello suggerito da Paolo. Due comportamenti agli antipodi. A chi devo credere e quale comportamento devo imitare ?
Quello del Cristo che mostra con i fatti di rivolgere la parola ed il saluto, oltre che l'ospitalità, a quelli considerati eretici, o quello suggerito da Paolo che mi dice di prendere le distanze dagli eretici, di non rivolgere loro un saluto, nè di consumare con loro un pasto?

Come faccio io a sapere che lo scrittore che mi suggerisce l'emarginazione sia davvero cristiano, dato che al tempo erano molti quelli che si dichiaravano cristiani ed erano nel contempo considerati eretici dagli altri, o si consideravano eretici a vicenda?...voi stessi raccontate delle divergenze dei primi padri della chiesa, ivi compreso Policarpo e quanti altri allora si definivano cristiani.
Quale dei due comportamenti è più attendibile?
Ed inoltre: chi mi dice che, data per scontata l'assenza, almeno a tutt'oggi, degli originali, che le copie manoscritte in ritardo di secoli sugli originali mi riportino fedelmente il comportamento da tenere con i peccatori?
E se madre chiesa, attraverso quei copisti definiti da più parti dei falsari, avesse introdotto astutamente, per comodità propria e per difendere il proprio potere, la pratica dell'emarginazione e dell'ostracismo per difendersi da altre comunità cristiane e per avere il mezzo per colpirle?
Chi può negare che quei testi contengano istruzioni che poi favoriranno le crociate, l'odio verso i dissidenti, la terrificante inquisizione ed oggi che, privati di quei mezzi aberranti, non costituiscano la base per le moderne eresie, in aperto contrasto con i fondamentali diritti umani?
Non tiriamo in ballo la fede. Voi dovete provare la storicità e l'autenticità del contenuto di quei testi che, come ho detto, distano miglia dal contenuto evangelico, almeno per le parti in palese contrasto con i principi fondanti del cristianesimo evangelico.
Chi si assume la responsabilità oggi, e chi se l'è assunta ieri, per milioni di casi di morte, sofferenze inaudite ed emarginazioni?
Voi ve l'assumete questa responsabilità?
Se voi non lo fareste, perchè se la dovrebbero assumere la collettività o il potere gerarchico religioso?
Nel dubbio non sarebbe più profittevole perseguire l'insegnamento evangelico del perdono e dell'amore volto non solo agli amici, ma anche ai nemici? E chi è più nemico di uno che voi stessi considerate nemico? Se non sono nemici questi che voi ostracizzate, chi sono i nemici?

Fatecelo sapere, magari laici ed atei possono mostrarsi più accoglienti e tolleranti di voi che predicate l'amore per il prossimo e per il nemico, ma poi distiguete fra nemici e nemici, tendendo una mano agli uni e calpestando gli altri.

Pyccolo




21/08/2007 02:19
 
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Re:
christofer2006, 20/08/2007 18.09:



A me pare che il limite l'hai superato da un pò, visto che tu continui ad insultare i tuoi interlocutori. Io e gli alri tdG vi abbiamo ribatido che non proviamo alcuna animosità verso gli ex tdG. Ho cercato di discutere in tutta sincerità sull'insegnamento biblico della disassociazione e sulle modalità di applicazione nella realtà della Congregazione e delle altre chiese. Ho postato una serie di testi che speravo aiutassero ad avere una visione equilibrata. Sono stato anche disposto a riconoscere che in alcuni casi si degenera in forme estreme, ma l'unica risposta è che non sappiamo amare e provare sentimenti e altre forme di disprezzo. Questi non sono insulti? Questa è una modalità cristiana di dialogare?

ammettendo e concedentoti il fatto che sei sincero quando affermi queste cose,devi essere altrettanto sincero nell'ammettere che nel mondo dei tdg ,i tuoi sentimenti verso gli ex , sono anomali.
La realtà è ben diversa e tutti voi lo sapete.
Addolcire la questione con commenti sdolcinati,seppur sinceri,non cambia quella che è l'amara verità.
Le esperienze che viviamo personalmente e che pubblichiamo per sensibilizzare ,dimostrano che nella quasi totalità dei casi,la persona disassociata o dissociata è disprezzata dai suoi ex fratelli;
e che questa posizione di totale rifiuto verso questi "cani"sia la prassi approvata,lo dimostra il fatto che, pur essendone a conoscenza,gli anziani e sorveglianti non incoraggiano mai a essere più morbidi o a valutare i casi,ma spesso approvano e rincarano la dose



mi apro alla chiusura
21/08/2007 08:59
 
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i tuoi sentimenti verso gli ex , sono anomali...la persona disassociata o dissociata è disprezzata dai suoi ex fratelli;



Questa è una vera e propria mistificazione se non calunnia. Chiunque è stato tdG deve ben sapere che la disassociazione, con il relativo isolamento, è una prassi ecclesiologica con funzione disciplinare e non è il frutto di un sentimento negativo, tanto meno disprezzo nei confronti di quella persona. Provare disprezzo verso un fuoriuscito è contro i nostri principi cristiani e contro la nostra prassi.

Nella vita sociale, ci sono persone che si evitano e non si salutano e questo atteggiamento veicola sentimenti negativi, aspri, di disprezzo e magari anche di odio.

Traslare questo atteggiamento alla realtà dei TdG è fraudolento. Nel caso nostro il fatto di evitare un ex ha solo una funzione discplinare, nei confronti di chi appunto ha rinnegato la Congregazione, ossia il corpo di Cristo. Ma non è legato a disprezzo alcuno, altrimenti ciò annullerebbe l'essere del cristiano. Nessun tdG si rifiuterebbe di aiutare un ex nel bisogno. A me è capitato spesso e lo stesso posso dire per altri.
________________________________________________

21/08/2007 09:34
 
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Re:
christofer2006, 21/08/2007 08.59:


i tuoi sentimenti verso gli ex , sono anomali...la persona disassociata o dissociata è disprezzata dai suoi ex fratelli;



Questa è una vera e propria mistificazione se non calunnia. Chiunque è stato tdG deve ben sapere che la disassociazione, con il relativo isolamento, è una prassi ecclesiologica con funzione disciplinare e non è il frutto di un sentimento negativo, tanto meno disprezzo nei confronti di quella persona. Provare disprezzo verso un fuoriuscito è contro i nostri principi cristiani e contro la nostra prassi.

Nella vita sociale, ci sono persone che si evitano e non si salutano e questo atteggiamento veicola sentimenti negativi, aspri, di disprezzo e magari anche di odio.

Traslare questo atteggiamento alla realtà dei TdG è fraudolento. Nel caso nostro il fatto di evitare un ex ha solo una funzione discplinare, nei confronti di chi appunto ha rinnegato la Congregazione, ossia il corpo di Cristo. Ma non è legato a disprezzo alcuno, altrimenti ciò annullerebbe l'essere del cristiano. Nessun tdG si rifiuterebbe di aiutare un ex nel bisogno. A me è capitato spesso e lo stesso posso dire per altri.




A parte il fatto che nessuno è in grado di stabilire quali sono i reali sentimenti provati da un credente verso un ex, (a cui non deve rivolgere più la parola, con il quale non può più trattenersi socialmente), la letteratura che riguarda il comportamento da tenere con gli eretici non è certamente morbida così come la vorresti far passare. Mi pare che siano molteplici le citazioni riportate qua e là, ma anche in Soccorso Spirituale, nonchè in Apocalisse, che riguardano questa strana razza dei dissidenti, a meno che tu voglia negarlo ed allora saranno in tanti a ricordartelo, citando.
Che non sia, perciò, un atteggiamento di disprezzo è qualcosa che riguarda il buon senso dei singoli (così come il tuo) più che quello che viene suggerito nella letteratura, anche se ci sono rare indicazioni sul da farsi nel caso in cui ci si imbatta casualmente in chi si trovi in qualche repentina serie difficoltà...ci mancherebbe pure che scappaste, correndo il rischio d'essere accusati di omissione di soccorso e dovendo fare i conti con la giustizia civile.

Detto questo, io credo che la pericolosità d'un atteggiamento discriminatorio non vada valutato da chi, come tu dici, impartisce la disciplina con amore (troppo comoda questa parolina per condire ogni minestra...ricorda che da sempre quella parolina è stata usata in quel modo, ma il veleno l'han similmente sempre fatto ingoiare, così come lo fanno ancora ingoiare, ai poveri malcapitati), ma da chi la subisce e la sente, come mi pare ovvio, come mazzata da capo a collo, come un attacco alla propria dignità di essere umano, come evidente violazione dei propri diritti, come emarginazione, come isolamento in tanti casi, la percepisce come atto di disprezzo, di odio perenne, di privazione degli affetti, di calpestamento della propria dignità di persona (poi può esserci anche chi la percepisce come disciplina, ma a noi interessa il caso di chi la subisce negativamente).
Ricorda che da sempre la pratica che mette al bando gli eretici è stata attuata con l'intento, sì, di far ricredere, ma anche con l'intento, in caso contrario, di eliminare fisicamente il dissidente (oppure se non possibile fisicamente, isolarlo perchè non appestasse il resto dei credenti), onde, e questo è ciò che importa alla comunità, non attentasse alla sua stessa sopravvivenza...bel cristianesimo, non c'è che dire. [SM=g6881]




[Modificato da pyccolo 21/08/2007 09:36]
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