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Caso Emo Piccioni!

Ultimo Aggiornamento: 12/09/2010 14:46
10/05/2005 23:14
 
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Caro Vitale,

Credo che tutti i testimoni di Geova siano d'accordo con questa citazione


“ Nel cristianesimo invece è Dio che prende l'iniziativa e raggiunge l'uomo. Nel cristianesimo è Dio a dire che l'uomo non può raggiungerlo se non attraverso l'unica strada che gli viene messa davanti, e cioè attraverso l'accettazione del figlio di Dio, Gesù Cristo. “



I testimoni di Geova ritengono Cristo, il figlio di Dio, l'unico mediatore tar Dio e gli uomini e considerano la salvezza possibile solo al suo sangue e sacrificio.

Perchè allora gli si vuol negare lo status di cristiani? Mi oare che per ora l'unica vera differenza riguardi la trinità o sbaglio? Ma è possibile considerare la trinità come "l'essenza" del cristianesimo?

Ciao fdetr
11/05/2005 10:03
 
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Re:

Scritto da: barnabino 10/05/2005 12.51
Cari Amici,

Grazie delle risposte.... ma io non volevo andare così nello specifico, cioè stabilire chi sono i "veri" cristiani.

I TdG comunque non dicono che cattolici e protestanti non sono cristiani, al massimo sono cristiani in errore, mentre alcuni cattolici negano perfino lo status di cristiani ai TdG.

Il problema che volevo sollevare è: quel è il bagaglio minino per essere definiti "cristiani"?

Ciao




Premesso che è impossibile "stabilire chi sono i 'veri' cristiani" e che ogni confessione che si dichiara cristiana ritiene che le altre siano cristiane "in errore", onde evitare l'errore di autodefinirsi "cristiani veri", bisognerà far seguire, in virtù di "quel... bagaglio minino per essere definiti "cristiani"", l'etichetta della comunità di appartenenza:

Cristiani copti
Cristiani armeni
cristiani ortodossi
Cristiani cattolici
ecc.

e dai Cattolici
cristiani protestanti

e dai protestanti
cristiani evangelici
cristiani battisti
cristiani avventisti
cristiani TdG
cristiani pentecostali
cristiani sabbatisti
ecc. ecc.
tutte le altre definizioni di cristiani,
escludendo quelli "veri" (in quanto ogni confessione ritiene d'essere la vera cristiana) ed includendo quelli "in errore" (in quanto ogni confessione ritiene che le altre siano in errore).

Tutti cristiani distinti l'uno dall'altro, tutti cristiani in errore per gli altri, nessuno vero.

Credo che questa sia un'attenta ed onesta valutazione dei fatti.

Ciao
Chidoqua
11/05/2005 22:36
 
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Infatti caro Chidoqua,

Io non velevo fare un discorso "teologico" am puramente "sociologico" sulle definizione, tu sai che agli amici cattolici piace tanto giocare con le definizione, molto utili poi a livello politico: setta, non-cristiano sono termini che hanno un peso a livello politico, e questo il GRIS lo sa bene!

La mia domanda è semplicemente chi possiamo definire come "cristiano": solo chi crede nella trinità? Chi confessa Cristo come Salvatore?

Per ora l'unica cosa chiara è che sarebbe il rifiuto della dottrina della trinità ad escludere i testimoni di Geova dai "cristiani".

Per altro non si capisce dove includerli, visto che non solo musulmani (che negano la figliolanza divina di Cristo) e neppure ebrei (che negano proprio Gesù come messia).

Insomma il mio argomento è che le religioni ufficiali usano l'argomento "non cristiani" verso i TdG in modo puramente strumentale e politico.

Ciao fdetr
12/05/2005 00:16
 
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Re: Volevo modificare il precedente post ....

Scritto da: Tubal Cain 10/05/2005 11.34
Ma ho perso l'attimo fuggente.
Lo faccio qui sotto:


Chi Dove Quando,
Con il tuo intervento sul Cristianesimo Paolino, hai risvegliato un tarlo che alberga nella mia mente da qualche anno.
Tempo fa comprai e lessi un libro su Qumram e i suoi rotoli.
So già che sto per tirarmi addosso l’ira funesta di tutti foristi Cristiani.






Come vedi il tuo intervento non ha incontrato consensi.
Nessuno è disposto ad indagare su quel famoso periodo storico.
L'argomento è scartato come la peste. Nessuno è disposto a mettere in discussione una sola virgola di quel che crede.
Esiste una sorta di timore, di superstizione, di paura ingiustificata di dispiacere alla divinità, per cui nessun religioso si cimenta, nè chiede garanzie e certezze su quel che crede. Il religioso non ha bisogno nè di certezze, nè di garanzie, ma di credere e credere al di là di ogni dubbio e di ogni considerazione contraria, nel nome della fede.

D'altro canto non è, solo questo, l'argomento evitato, ma anche altri, come la violazione dei fondamentali diritti umani, quando nel nome di Dio ci si sente autorizzatti a sanzionare ed a privare liberi cittadini dei loro diritti e della loro dignità.

Invece si è più propensi a valutare argomenti dottrinali, ma solo per evidenziare le proprie posizioni e contrastare quelle di altri, assumendo logiche assolutistiche ed irreversibili, a meno che non sia l'autorità religiosa a mutare rotta.

Tanti saluti
Chidoqua
12/05/2005 10:33
 
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Chi Dove Quando, scrivi:

Come vedi il tuo intervento non ha incontrato consensi.
Nessuno è disposto ad indagare su quel famoso periodo storico.
L'argomento è scartato come la peste. Nessuno è disposto a mettere in discussione una sola virgola di quel che crede.


Carissimo, hai perfettamente ragione.
Credevo che l'idea mietesse più consensi popolari e invece...
la tua saggezza mi ha illuminato.

Ciao
Maurizio
12/05/2005 11:11
 
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Re:

Scritto da: barnabino 11/05/2005 22.36
Infatti caro Chidoqua,

Io non velevo fare un discorso "teologico" am puramente "sociologico" sulle definizione, tu sai che agli amici cattolici piace tanto giocare con le definizione, molto utili poi a livello politico: setta, non-cristiano sono termini che hanno un peso a livello politico, e questo il GRIS lo sa bene!

fdetr




Caro Barnabino,

Qualunque cosa, in senso sociologico, i cattolici dicano di voi si ritorcerà inevitabilmente anche su di loro e sulle altre confessioni cristiane. Se voi siete setta, lo sono anche loro;
se voi non siete "cristiani", non lo sono neanche loro;
se voi non siete cristiani perchè negate la dottrina della trinità, a maggior ragione non lo sono loro che la affermano.
E'in atto l'iter per l'approvazione della legge sul plagio, intanto però ora essa è contrastata anche dai cattolici.
Essi vorrebbeo leggi che si applicassero contro gli altri e non contro se stessi, ma non è possibile. Il motto "tu che insegni di non rubare rubi?" vale anche per loro, per cui non mi preoccuperei più di tanto, mentre lavorerei alacremente per il rispetto dei fondamentali diritti umani e per la dignità della persona, cosa che è fondamentale e dovuta soprattutto da parte delle comunità religiose nei confronti dei propri aderenti.

Ci va un atto di coraggio per rinunciare al dominio sui fedeli e per mettersi in testa di rispettare i loro diritti e la loro dignità.

Ciao
Chidoqua



12/05/2005 21:50
 
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Grazie per i vostri interventi, la mia conclusione è che non c'è obiettivamente nessuna ragione per escludere i testimoni di Geova dalla definiizone di "cristiani".

In merito a Qumran e Paolo molto è stato scritto, ma poco di sensato a mio avviso, comunque credo che la discussioen debbe essere affrontata in un altro spazio, magari nella sezione di ebraico, cosa ne dici Tubal Cain?

Ciao
13/05/2005 00:58
 
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Re:

Scritto da: libero1978 09/05/2005 6.08
Io dico solo una cosa, pechè vado di fretta e devo andare a lavorare.

Che il cristiano si vede dai fatti non dalle chiacchiere.
Si vede dal comportamento non dalle cose che ci crede o non ci crede.

E se mi comporto da persona onesta ma non ci arrivo con la mia testa alla trinità non vedo perchè Dio condanna a me che sono onesto e salva a qualche farabutto delinquente che invece fa il santocchio perche ci crede alla trinità.



Non è sufficiente seguire la legge, è necessaria la fede in Gesù Cristo.

16 sapendo tuttavia che l'uomo non è giustificato dalle opere della legge ma soltanto per mezzo della fede in Gesù Cristo, abbiamo creduto anche noi in Gesù Cristo per essere giustificati dalla fede in Cristo e non dalle opere della legge; poiché dalle opere della legge non verrà mai giustificato nessuno». (Galati 2)

Bisogna credere in Gesù Cristo che è Signore e Dio per essere giustificati.

Non ci arrivi adesso? Ti verrà data tutta la grazia per farlo prima di giungere di fronte al Giudice...
Questa è la Misericordia di Dio.

Però capisci che le grazie si sentono sempre meno se ci si costruisce su un muro che impedisce a tali grazie di far breccia nel nostro cuore.

Se Gesù Cristo è Dio ed uno fa tutta la vita a lottare per il contrario, è ovvio che la grazia che serve per abbattere questo muro dottrinale deve essere molto forte...verrà ascoltata?
Mah...la grazia di Dio non prevalica la libera scelta di ciascuno di noi.

Per essere cristiani prima di ogni cosa bisogna aver fede e credere in Gesù Cristo nostro Signore e Dio.

Credere in Gesù Cristo arcangelo Michele o semplice uomo o comunque creatura non è avere fede in Gesù Cristo...perchè non è di fronte ad una creatura che verremo giudicati, ma il Giudice è Dio. Gesù Cristo.
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Diceva Rabbi Yeudà in nome di Rav:"Dodici ore ci sono nel giorno: nelle prime tre il Santo, benedetto sia, si dedica alla Torà; nelle seconde tre giudica tutto il mondo e, quando vede che questo meriterebbe la distruzione, si alza dal trono del Giudizio e si siede su quello della Misericordia...(b'Avodà zarà 3b)
13/05/2005 01:02
 
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Re:

Scritto da: barnabino 11/05/2005 22.36
Infatti caro Chidoqua,

Io non velevo fare un discorso "teologico" am puramente "sociologico" sulle definizione, tu sai che agli amici cattolici piace tanto giocare con le definizione, molto utili poi a livello politico: setta, non-cristiano sono termini che hanno un peso a livello politico, e questo il GRIS lo sa bene!

La mia domanda è semplicemente chi possiamo definire come "cristiano": solo chi crede nella trinità? Chi confessa Cristo come Salvatore?

Per ora l'unica cosa chiara è che sarebbe il rifiuto della dottrina della trinità ad escludere i testimoni di Geova dai "cristiani".

Per altro non si capisce dove includerli, visto che non solo musulmani (che negano la figliolanza divina di Cristo) e neppure ebrei (che negano proprio Gesù come messia).

Insomma il mio argomento è che le religioni ufficiali usano l'argomento "non cristiani" verso i TdG in modo puramente strumentale e politico.

Ciao fdetr



E' inutile che ci si giri attorno, la SS Trinità è la conseguenza del NOCCIOLO DELLA QUESTIONE:

Credere che Gesù Cristo è Signore e DIO.
E non una semplice creatura come crede il non cristiano.
Cristiano è chi crede che Gesù Cristo è Dio.

Poi se a voi piace definirvi cristiani non è che sia una condanna a morte per i cristiani...la confusione riguardo alla divinità di Gesù Cristo, non preoccuparti, non avverrà mai.
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Diceva Rabbi Yeudà in nome di Rav:"Dodici ore ci sono nel giorno: nelle prime tre il Santo, benedetto sia, si dedica alla Torà; nelle seconde tre giudica tutto il mondo e, quando vede che questo meriterebbe la distruzione, si alza dal trono del Giudizio e si siede su quello della Misericordia...(b'Avodà zarà 3b)
13/05/2005 13:30
 
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Caro Maurif,

Mi pare che è questo che quello diciamo fin dall'inizio, ma nessuno mi pare sia d'accordo con il considerare la trinità "essenza del cristianesimo".

Tale definizione "cristiano è chi confessa Gesù come Dio" infatti non compare in nessun scritto considerato ispirato e dunque non può sostituire l'originale attestazioni di fede riportate sia negli scritti apostolici che sub apostolici in cui non compare mai.

Non mi pare sia corretto sovrapporre una definizione dottrinale e dogmatica ad una storica e teologica.

Ciao fdetr
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