Pedofilia

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MariluMarilu
00sabato 29 gennaio 2005 14:38
(credo sia questa la cartella giusta
altrimenti.. beh spostatela voi)[SM=g27994]m22:





Pedofilia




sottomessi ad un bieco sorriso
camminano scalzi, perduti nel dedalo
delle fantasie perverse dei loro padroni
e i vetri rotti che infettano le ferite già aperte
da anni, oramai

nei loro sguardi ritrovi
scene raccapriccianti di vite
spezzate presto, troppo presto

noi proviamo schifo
"poverini" esclamiamo..
e non lo sappiamo che anche il vicino,
il fratello,
il cugino,
sono pedofili

perchè queste cose accadono anche
nella realtà

sono i figli di un Dio
che ha chiuso gli occhi
e si è tappato le orecchie



ora pro nobis







M. 27 gennaio 2005







solitary man
00sabato 29 gennaio 2005 17:48
Re:
molto bella la tua poesia ... con poche parole hai espresso molto ... brava [SM=g27994]m1:
giangi53
00lunedì 31 gennaio 2005 17:02
re
NOn era mia intenzione inseguirti
ma ti ho ritovata per caso.
Condivido lo sfogo
ma il solo favore che puoi fare
a questi disgraziati è la denuncia.

gian

Chi.dove.quando
00domenica 13 novembre 2005 11:12
Un'ennesimo processo per pedofilia.




Gli Avvocati LUCIANO SANTOIANNI e GIUSEPPE AULINO del foro di Napoli comunicano che il giorno 15 novembre 2005 inizierà il primo processo civile in Italia, e presumibilmente in Europa, avente ad oggetto un'azione di responsabilità oggettiva a carico della Curia Arcivescovile di Napoli per la condotta posta in essere da un Ministro del Culto nell'esercizio delle sue funzioni,concretizzatesi in atti di libidine su di un minore a lui affidato durante il corso di catechizzazione.

L'azione promossa chiede il coinvolgimento indiretto anche della Chiesa cattolica per la condotta dei propri rappresentanti che compiono atti di pedofilia e si avvicina a quelle già poste in essere negli Stati Uniti d'America in situazioni analoghe.

Sull'argomento e sui temi che hanno dato origine alla promossa azione legale i detti difensori saranno presenti unitamente alla parte, Sig. Russo Gaetano,alla conferenza stampa che avrà luogo in Napoli alla via Roma n° 205 presso lo studio dell'Avv. Luciano Santoianni 4° piano il giorno 14 novembre 2005 alle ore 11,30.
Chi.dove.quando
00domenica 13 novembre 2005 11:28
Un'ennesimo processo per pedofilia.



giorno 15 novembre 2005 inizierà il primo processo civile in Italia, e presumibilmente in Europa, avente ad oggetto un'azione di responsabilità oggettiva... in atti di libidine su di un minore a lui affidato durante il corso di catechizzazione.

L'azione promossa chiede il coinvolgimento indiretto anche della Chiesa cattolica per la condotta dei propri rappresentanti che compiono atti di pedofilia e si avvicina a quelle già poste in essere negli Stati Uniti d'America in situazioni analoghe.

----------------


A dimostrazione che impegni, quantunque volontari e liberi, ma che non sono in linea con la natura dell'uomo, come il celibato, comportano nel lungo periodo una continua erosione della fibra morale del credente che, suo malgrado, sfocia in comportamenti anomali della personalità.

Con ciò volendo dire che anche l'accettazione iniziale degli impegni di un credo possono, nel lungo periodo, dar luogo ad un rifiuto psicologico, anche sostanziale, che, in assenza della libertà di pensiero e di parola, perciò di scelta di credere o non più credere, può comportare un fattore di forte disagio e di destabilizzazione della personalità e della coscienza del credente.
Quelli che sostengono che una comunità relgiosa debba sentirsi libera di espellere e punire il credente non sanno quanto grave è un tale tipo di concezione.
Per cui è giusto che i fondamentali diritti umani, come quello della scelta o del rifiuto del credo, nel caso specifico del celibato, siano lasciati alla libera coscienza dell'individuo, senza che ciò comporti un qualunque provvedimento atto ad evidenziarne la discriminazione e l'emarginazione.

Gli esseri umani non possono essere costretti, anche solo moralmente, a mantenere nel tempo la fedeltà ad impegni ideologici, ancorchè di fede.

Tanti saluti

Chidoqua


claudio.42
00domenica 13 novembre 2005 12:49
Tra l'altro la Bibbia, non dice mai di non avere una compagna (compagno per le donne), ma , anzi, parlando di false dottrine cita anche quelli che "vieteranno il matrimonio".

Anche io credo che non ci debbano essere "imposizioni" di cose che vanno "contro natura" perchè poi, alla fine, come si vede, fanno più danni che altro.

Non me la sentirei mai di condannare gente , tipo l'Abbè Pierre che ha confessato di esser andato con donne. se lo faceva Pietro, perchè non dovrebbe essere concesso oggi?

Credo che ogni persona dovrebbe poter scegliere.

[Modificato da claudio.42 13/11/2005 12.52]

husband70
00mercoledì 16 novembre 2005 11:23
Per non essere tacciato come al solito di anticlericalismo, cosa che mi succede particolarmente anche in pvt, ho tralasciato di intervenire in questa discussione che meriterebbe bel più numerosi interventi anzichè essere stata ignorata dai più e relegata in un cantuccio dopo ben tre giorni dal suo inserimento.

Solo quattro interventi ( compreso il mio e quelli di Chidovequando) e 50 letture contro i ben 84 interventi e le 1336 letture sul caso Pucci nello stesso lasso di tempo. ( e condivido la chiusura della discussione da parte dell'Admin: oramai se ne era detto di tutto e di più ).

Certo nessuno può obbligare chi non ne ha interesse di leggere nè tantomeno di intervenire in un thread in merito ad un fatto di cui non gliene frega niente, ma a mio parere questo è proprio
l'aspetto più inquitante della faccenda.

Capisco che i TdG non intervengano perchè evidentemente non desiderano essere intesi come strumentalizzatori per fini religiosi di tali vicende, ma dove stanno gli altri postatori così sensibili ( a senso unico) alle umane sventure?

Dove stanno i commenti su questo caso dell'avv. Pucci e il suo assistente WorldInEyes? E già, sono troppo impegnati nella difesa dei diritti umani calpestati da una minoranza che rappresenta meno di un duecentesimo della popolazione nazionale e di cui devono evidenziare i "se" i "ma" e cavilli vari.

Sono troppo impegnati nel voler dimostrare che una religione minoritaria è un sistema politico religioso da normalizzare
e non risparmiano i colpi striscianti sul tipo dell'invito ( demonizzante) rivoltomi dall'avvocato Pucci: "per favore, smetti di vilipendere i sensi di colpa, il dolore, lo strazio dei familiari innocenti, gli squilibri psico-fisici e, spesso, i suicidi di tanti fratelli e sorelle 'disperati'".

Perchè evidentemente all'egregio avvocato sfugge una grande verità: che la difesa dei diritti umani non può passare attraverso il linciaggio morale di un gruppo minoritario come d'altra parte nessuna moralità si ottiene attraverso alcuna forma di immoralità.

Ma l'avvocato Pucci è troppo impegnato a normalizzare la religione dei Tdg per vedere che il fenomeno religioso in generale è tutto da normalizzare a ben più elevati livelli tanto che l'assenza di un suo minimo accenno a questo grave problema della pedofilia ecclesiastica richiamato in questo thread da Chidovequando mi fa venire in mente i versi del Giusti in S.Ambrogio:

" che fa il nesci Eccellenza o non lo ha letto,
capisco il suo cervel, Dio lo riposi,
in tutt'altre faccende affaccendato
a queste cose è morto e sotterrato."

E che dire poi dei vari Sonny, Romya o Romina e Romualdo sempre in lacrime per le pecore stanche abbandonate dai loro mandriani, e ai quali invece non interessano niente le altre mandrie e gli altri mandriani?

E dove sta il superesperto psicologo Parliamonepino che tanti post e tanta attenzione ha speso al caso Pucci. E dove stanno tutti gli altri così sensibili alle umane sventure.

E dove sta Bicchieremezzopieno così attento e puntuale nel nel puntare il ditino sulle pecche religiose (ovviamente solo quelle relative alle sua stessa religione di appartenenza)?

Come mai a tutti questi non gliene frega niente di (quelli che oramai sono) migliaia di bambini struprati, cioè migliaia di esistenze segnate per tutta la vita, violentati fisicamente, mentalmente e psicologicamente?

Non si interessano di mobilitarsi per una normalizzazione o meglio per una umanizzazione della confessione religiosa maggioritaria che impone un innaturale celibato ai "mandriani" del suo gregge? Imposizione che finisce con lo spingere tanti "mandriani" alla perversione sessuale e a rivoltanti pratiche pedofile?

Dove stanno i legali come l'avvocato Pucci? Dove stanno gli "ipersensibili" Romya, Romualdo,Romina e Sonny.
Dove sta il parere dell'esperto psicologo Parliamonepino e del supercritico religioso Bicchieremezzopieno?


In questo thread immesso dall'amico Chidovequando, che tocca una grossa nota dolente di grandissima importanza sociale e morale, tutti questi non ci sono e sono assenti assolutamente ingiustificati. O meglio assenti perchè evidentemente hanno altri interessi che una effettiva normalizzazione dei diritti civili che coinvolge TUTTE LE RELIGIONI.

Ma che gliene frega a questi della violenza sull'infanzia, della pedofilia, cose che evidentemente dal loro punto di vista sono cose di poco conto rispetto alla "necessità" di fare campagna di sistematica demonizzazione di una minoranza; campagna che in maniera diretta o indiretta rafforza quella di maggioranza che ha ben più grosse e pesanti responsabilità ed incidenza civile e sociale.

Per concludere vorrei precisare che il mio non è un attacco diretto alle persone citate, ma ad un metodo discriminatorio usato da alcuni su questo forum, metodo che a mio parere andrebbe "autonormalizzato" innanzitutto dai singoli postatori più che da Admin e Moderatori.

Saluti.

[Modificato da husband70 16/11/2005 13.54]

M.Tamburino
00mercoledì 16 novembre 2005 12:30
Hai ragione, H70. Punto. Ma aggiungo ...

... hai ragione soprattutto su due aspetti:
1) perché si spreca tempo per questionare su aspetti futili (minoranza o maggioranza che sia)
2) perché spesso è più facile accusare i modelli negativi che proporne di positivi e sani.

Ciò detto, ancorché i posts siano solo una manciata, mi piacerebbe che il tema della "pedofilia" (come altri temi) venisse parcellizzato. Perlomeno su temi o sfumature (perdonami) che provo solo ad accennare:

a) benvenga la pulizia in casa cattolica (non tollero i comportamenti omertosi). Ove esistono, si paghi, anche in popolarità. Che ognuno guardi in casa propria, per primi.

b) tuttavia, essendo cresciuto in ambienti "clericali" devo essere stato particolarmente fortunato a non essere mai stato molestato da preti o suore o sagrestani

c) la pedofilia è una malattia, un reato, una deviazione ... forse tutto questo insieme ... ma legarlo a scelte celibatarie significa dargli la giusta collocazione? Credo che la maggior parte degli abusi sessuali avvenga ancora tra le mura domestiche, da parte di genitori (e coniugi) che hanno forse anche una vita sessuale "normale" (sic!)

d) proprio oggi sul corriere.it c'è una notizia di bambini di quarta elementare (Quarta!) che hanno molestato un bambino di sette anni ... mi chiedo dove stiamo andando e quali modelli influenzano i bambini. Davvero scelte celibatarie? Non credo.

Ho già scritto troppo. Cosa fare? Molto. Anche col denunciare siti web con contenuto pedofilo. E rispettare l'infanzia. Sempre. E non solo dal punto di vista sessuale.

[Modificato da M.Tamburino 16/11/2005 12.57]

husband70
00mercoledì 16 novembre 2005 13:18
Re:

Scritto da: M.Tamburino 16/11/2005 12.30
Hai ragione, H70. Punto. Ma aggiungo ...

... hai ragione soprattutto su due aspetti:
1) perché si spreca tempo per questionare su aspetti futili (minoranza o maggioranza che sia)
2) perché spesso è più facile accusare i modelli negativi che proporne di positivi e sani.

Ciò detto, ancorché i posts siano solo una manciata, mi piacerebbe che il tema della "pedofilia" (come altri temi) venisse parcellizzato. Perlomeno su temi o sfumature (perdonami) che provo solo ad accennare:

a) benvenga la pulizia in casa cattolica (non tollero i comportamenti omertosi). Ove esistono, si paghi, anche in popolarità. Che ognuno guardi in casa propria, per primi.

b) tuttavia, essendo cresciuto in ambienti "clericali" devo essere stato particolarmente fortunato a non essere mai stato molestato da preti o suore o sagrestani

c) la pedofilia è una malattia, un reato, una deviazione ... forse tutto questo insieme ... ma legarlo a scelte celibatarie significa dargli la giusta collocazione? Credo che la maggior parte degli abusi sessuali avvenga ancora tra le mura domestiche, da parte di genitori (e coniugi) che hanno forse anche una vita sessuale "normale" (sic!)

d) proprio oggi sul corriere.it c'è una notizia di bambini di quarta elementare (Quarta!) che hanno molestato un bambino di sette anni ... mi chiedo dove stiamo andando e quali modelli influenzano i bambini. Davvero scelte celibatarie? Non credo.

Ho già scritto troppo. Cosa fare? Molto. Anche col denunciare siti web con contenuto pedofilo. E rispettare l'infanzia. Sempre. E non solo dal punto di vista sessuale.

[Modificato da M.Tamburino 16/11/2005 12.57]




Caro Tamburino, intanto prendo atto che concordi con me per l'inquietante silenzio che proviene da tanti che invece diventano ipersensibili quando i problemi, magari di minimo peso, riguardano confessioni religiose a loro invise.

Concordo che la pedofilia e altre deviazioni sessuali non sono tutte interamente collegabili al celibato.

Ma non concordo sul fatto che l'imposizione del celibato non sia un fattore incentivante e in molti casi scatenante perversioni sessuali e pedofilia.

E questo non sono io certo il primo a dirlo ma studiosi specializzati nella materia.

Ti riporto il seguente testo:

Centro Studi Teologici
Vaticano, pedofilia: teologi occorrono cambiamenti radicali

di Prof. Giovanni Felice Mapelli

I teologi di Milano non condividono le misure della Santa Sede: non risolvono quasi nulla,occorre cambiare la legge canonica sul celibato e rivedere l’impianto generale di una dottrina morale sessuofoba e criminogena


I Teologi aderenti al CENTRO STUDI TEOLOGICI -Centro Ecumenico di Milano- intervengono nel dibattito sulla questione della pedofilia nel clero che vede riuniti in Vaticano i cardinali statunitensi con il Papa. Le misure messe in atto dalla Santa Sede sono misure palliative, poichè ostinatamente non vanno alla radice dei mali generati da una dottrina sessuofoba e repressiva.
E’ da vari decenni- fin dal pontificato di Paolo VI durante il Concilio e dall’inizio dell’attuale- che gli episcopati nazionali e molte assemblee internazionali di teologi sollecitavano il Vaticano ad una revisione di un impianto dottrinale antiquato e repressivo inficiato da misoginia, ginofobia, sessuofobia e omofobia, ma la sordità totale delle alte gerarchie vaticane ha proseguito per la sua strada, senza un minimo di intelligenza critica e di oggettività che vagliasse i pro e i contro dell’attuale dottrina cattolica della castità assoluta e del celibato obbligatorio.
Prima Paolo VI con la "Sacerdotalis Coelibatus", sul celibato ecclesiastico, e successivamente con l’enciclica Humanae Vitae,sulla sessualità più in generale, poi l’attuale pontefice con interventi e documenti, nonchè l’enciclica Veritatis Splendor (seguita al Catechismo della Chiesa Cattolica, documento fortemente "restauratore")e una miriade di documenti della Congregazione per la Dottrina della Fede del cardinale Ratzinger hanno chiuso ogni spiraglio di cambiamento. Adesso si raccolgono i frutti di questa visione dottrinale imposta: preti confusi sessualmente, incapaci di gestire emozioni e sentimenti,senza capacità di sublimare affetti e pulsioni, immaturi affettivamente,oppressi e oppressori a loro volta.] Ecco a cosa conduce un’idolatria- tutt’altro che evangelica- della castità ed il mito del celibato:dalla Chiesa della carità come agape, amore di condivisione, si è passati alla Chiesa della castità come "orgoglio della purezza", (la santità fittizia) una purezza che è l’ossessione stessa e la problematicità irrisolta di un sesso mai serenamente affrontato,accettato come dimensione umana, e positivamente vissuto.
Non va dimenticato poi che la maggioranza dei preti (oggi più anziana) è cresciuta in seminari o conventi costituiti da comunità esclusivamente maschili,fin dalla tenera età, con una assoluta negazione di relazioni affettive e sessuali, in cui la figura materna e femminile era del tutto assente.
Chi entra in seminario già adulto oggi riceve comunque una formazione repressiva e invadente. Questa impostazione educativa del clero non è stata mai rivista nè smentita, ma dal Papa attuale e da molti suoi collaboratori che dirigono i dicasteri vaticani che si occupano di seminari ed istituti di formazione religiosa è stata addirittura incentivata. L’omertà su fatti gravissimi e devastanti come l’abuso sessuale sui minori e la pedofilia però è finita poichè le condizioni sociali per il silenzio e la paura dell’onnipotenza ecclesiale è venuta meno nella moderna società, e questa cruda realtà venuta alla luce-non più soffocabile- ha tolto il velo di tante ipocrisie e discorsi moralistici e devozionali su castità e celibato.
Ciò nonostante l’anziano Papa persegue la via del giudizio selettivo verso i "colpevoli" senza metter sotto accusa in primis- agendo contro ogni aggiornamento scientifico sulla sessualità umana- una dottrina criminogena che è la responsabile primaria di queste devianze.
In altre parole si preferisce dare addosso ai presunti "carnefici" -i preti e i vescovi pedofili- che sono in realtà "vittime" stesse di un’assurda dottrina morale, disumana.
Della dottrina sessuale cattolica l’attuale pontefice e i suoi curiali non han fatto che tessere lodi enfatiche, senza un minimo di coscienza critica. Il Vaticano non vuol sedere adesso tra i banchi degli imputati, ma su quello dei giudici....!
Basterebbe a far crollare la presunzione vaticana la famosa statistica sulla sessualità dei preti che fu resa nota pochi anni fa’da una università cattolica, per rendersi conto del disastro operato da Ratzinger, il Papa e la Curia romana.
La ricerca rivelava che almeno un 60 per cento d[ei preti aveva problemi sessuali seri, di questi un 40 per cento non poteva definire il suo orientamento sessuale a causa di blocchi psichici e inesperienza, ed un restante 30 per cento aveva una vita che oscillava tra relazioni sporadiche con donne o uomini e la doppia vita tout court da decenni.
Il 10 per cento invece parlava di "castità totale"... Quanti di questi aveva problemi con la pedofilia o pedarastia?... Per capire meglio la situazione la Chiesa Cattolica dovrebbe confrontare i dati di abusi sui minori operati dal clero e dai religiosi cattolici con quelli delle altre Chiese cristiane che non contemplano obblighi di castità e celibato, ma che hanno anche pastori sposati come gli anglicani, i luterani, i valdesi e gli ortodossi. Oggi si parla di Stati Uniti, ma neppure l’Europa è esente (vedi ultimamente i casi di Francia e Polonia): in Italia ad esempio questi fatti vengono denunciati in varie diocesi e realtà ecclesiali, ma non sempre vengono alla luce, e molti bambini e ragazzi tacciono ancora per paura. L’ottusità testarda dei vecchi gerarchi vaticani non risolve i problemi alla radice.
Ma "errare Humanum est... sed perseverare diabolicum!..." "SBAGLIARE E’ UMANO, MA PERSEVERARE E’ DIABOLICO!...."

COMITATO DIRETTIVO DEI TEOLOGI
Prof. Giovanni Felice Mapelli
Coordinatore

Martedì, 07 maggio 2002


Ulteriori dettagli sul legame che determina il nesso di causalità fra il celibato ecclesiastico e il fenomeno della pedofilia li puoi trovare su questo sito:

www.ildialogo.org/Ratzinger/pedofiliachiese.htm#

Chissà se i foristi prima citati: Sonny, Romya, Romualdo e Romina, ednaservice e WolldInEyes, Parliamonepino e Bicchieremezzopieno e quant'altri vorranno dare finalmente un loro contributo fattivo a questa discussione che riguarda diritti e dignità umana gravemente violate o continueranno nel mostrarsi del tutto insensibili a questo problema jyhu

Intanto caro Tamburino ti ringrazio per il tuo intervento.

Saluti

[Modificato da husband70 16/11/2005 14.08]

Chi.dove.quando
00mercoledì 16 novembre 2005 14:06
All'amico Husband.


Il probelma è uno per tutti:

La violazione di alcuni fondamentali diritti umani.
Per quanto riguarda il caso della pedofilia ci sono già forum di discussione e, penso, che in molti parteciperanno alla manifestazione.
Anche per il processo del giudice Tosti venerdì avremo qualche presenza da questo forum.

Ho parlato personalmente con il giudice Tosti e mi ha riferito quanto scarso sia l'interesse per la sua causa da parte di tantissimi. Non è certo il mondo religioso che si muove per queste lotte, amico Husband, anche se vi sono moltissimi religiosi che guardono con interesse ad eventuali positivi risvolti di questa vicenda; aver preso coscienza del problema è già un vantaggio per una maggiore libertà di tutti. Magari vi fossero cattolici (alcuni indubbiamente sì ed in questo senso hanno maggiore libertà)a far sentire la propria voce.

Vi sono stati TdG di questo forum che hanno compreso ed approvato la presa di posizione di questo giudice, ma difficilmente parteciperanno ad alcuna manifestazione.
Posso affermare, giusto per fare un esempio, che nel lontano 1969, 1970, 1971, 1972 a sostenere l'obiezione di coscienza con manifestazioni concrete furono solo i radicali ed i benpensanti del mondo laico; all'epoca molti TdG versavano nelle prigioni, oltre ad alcuni del mondo cattolico e protestante e diversi di Lotta Continua.
All'epoca era in carcere anche l'ex deputato parlamentare sig.r Cicciomessere Roberto, che molti di voi conosceranno. Per la sua libertà si mobilitò tutto il mondo radicale e, qualche mese dopo, fu riconosciuta l'obiezione di coscienza, della quale però usufruirono tutti; all'epoca tutti i TdG fuoriuscirono dalle carceri. Molti radicali, pur se disprezzati e contestati, di certo avevano fatto sentire la loro voce ed avevano lottato anche per loro. Certo essi possono attribuire tutto ciò ad un intervento divino che, se anche fosse, si realizzò attraverso una presenza umana, attraverso il dissenso.

Oggi tu trovi da ridire sulla presa di posizione di Pucci e, mi sembra, ma potrei sbagliarmi, che la tua opposizione sia stata particolarmente marcata e dura, tanto da non sembrami tua.
Io continuo a dire che non vedo nel Pucci tutta questa demonizzazione e questi attacchi pesantemente condotti. Sono termini che non gli appartengono.
Ovvio che abbia fatto i nomi di chi gli ha dato calci negli stinghi, ma avresti fatto anche tu la stessa cosa.
Nonostante ciò egli sta conducendo, checchè se ne dica, una nobile lotta a favore del riconoscimento del diritto di scelta e della libertà di coscienza nel determinare la propria scelta del credo o il proprio rifiuto di esso.
Perchè questa lotta dovrebbe produrre tutta questa vivace, dura ed assurda opposizione?
Se in futuro, faccio un esempio, per qualunque ragione tuo figlio dovesse dissentire (non sarebbe il primo caso) ed abbracciare una qualunque altra idea religiosa, per quale motivo dovrebbe iniziare un amaro calvario per lui e per voi genitori. E' vero che oggi non sentite e non apprezzate che si dica nulla sulla pratica della scomunica, ma essa per moltissimi è diventata reale e drammaticamente sconvolgente, oltre che distruttiva della propria integrità fisica e psicologica; dico per molti, non per tutti, perchè è gia stato detto che molti l'accettano e vi si adeguano (Ebe).
Ma è umano che chi non vi si adegui debba subire tanto?

Per il religioso, nel nome di Dio, è così punto e basta.

Se tu fai la lotta per la libertà dei "cristi in croce" sei uno destabilizzatore, un demonizzatore, un vigliacco, un farabutto e sporco dissidente, un sostenitore della maggioranza religiosa contraria. Ecco, tutto questo Husband.

Trovo giusto quel che dice Tamburino, che non disconosce l'importanza di far pulizia in casa cattolica. Un commento così non si è sentito da nessun TdG...non c'è da fare pulizia nella loro casa, no no, ma in quella degli altri sì...in casa loro è tutto pulito e, se si parla di irregolarità, di menzogne allora, quelle, diventano invenzioni degli sporchi dissidenti.
Sono inattaccabili...perlomeno Tamburino dà atto dell'esistenza del fenomeno pedofilia fra i preti, anche se ritiene che non appartenga solo a quella sfera; verissimo Tamburino, ma ora qui si parla di quella sfera che, negli Stati Uniti ha fatto scandalo.
E' vero che non è solo il celibato ad indirizzare in quella scelta degradata, ma il celibato come norma di vita cristiana sicuramente, più di altre scelte, lo è.
Poi ci sono fattori sociali e d'altro tipo, spesso e volentieri di matrice religiosa, che fanno la propria parte.
Il quesito è: E' giusto porre il celibato come requisito per il sacerdozio?
Perchè chi vuol servire Dio pienamente da cattolico, e magari servire messa, debba per forza di cose realizzare quel desiderio passando attraverso le "caudine" del celibato?
Perchè il TdG che desidera ricredersi ed abbandonare il proprio credo, deve essere costretto a passare attraverso le "caudine" della scomunica? E superfluo dire che vale la stessa cosa per credenti di altre comunità, magari per settori di interesse più ristretti, ma pur sempre attuali.
Credo Che Pucci nulla potrà ottenere di sostanzialmente diverso, non perchè non sia possibile, ma perchè, immagino, che i veri alleati dei TdG, a difesa del concetto di scomunica, saranno proprio, sì...così...carissimo Husband, le religioni maggioritarie, preoccupate per se stesse e per il pericolo che subisce il loro potere religioso, quindi di scomunicare.
Introvigne non si è solo mosso a favore dei TdG, ma anche e soprattutto a favore delle religioni maggioritarie. Idem per la legge sul plagio. Ricordate la preoccupazione dei TdG? Ed invece a loro sostegno sono accorse tutte le altre comunità cristiane.

Io mi auguro che nel tempo il buon senso ed il benpensare sia il vero alleato di tutti.
Appropriamoci delle nostre coscienze e delle nostre libertà!

Tanti saluti
Chidoqua
mitzvah
00mercoledì 16 novembre 2005 14:09
Voglio solo confermare l' impressione di Husband relativamente al silenzio dei TdG sull' argomento in questione. Mi chiedo quanto rumore avrebbero fatto le persone in questione se la faccenda avesse riguardato "casa WTS".
Chi.dove.quando
00mercoledì 16 novembre 2005 14:11
Amico Husband,

peccato che non ho letto prima questo tuo ultimo intervento.

In esso riporti queste parole:

"I teologi di Milano non condividono le misure della Santa Sede: non risolvono quasi nulla,occorre cambiare la legge canonica sul celibato e rivedere l’impianto generale di una dottrina morale sessuofoba e criminogena"

Se però, scritte allo stesso modo, è un certo numero di TdG che chiedono di cambiare le norme sulla scomunica, ecco che c'è una chiusura totale, TERRIBILMENTE TOTALE.

Perchè?

Ciao
Seabiscuit
00mercoledì 16 novembre 2005 14:16
Re:
Scritto da: Chi.dove.quando 16/11/2005 14.11


Se però, scritte allo stesso modo, è un certo numero di TdG che chiedono di cambiare le norme sulla scomunica, ecco che c'è una chiusura totale, TERRIBILMENTE TOTALE.
Perchè?




Scusa CHI ma vuoi paragonare problemi di pedofilia a un saluto non dato?
sandraN
00mercoledì 16 novembre 2005 14:19
Re:

Scritto da: Chi.dove.quando 16/11/2005 14.06


Trovo giusto quel che dice Tamburino, che non disconosce l'importanza di far pulizia in casa cattolica. Un commento così non si è sentito da nessun TdG...non c'è da fare pulizia nella loro casa, no no, ma in quella degli altri sì...in casa loro è tutto pulito e, se si parla di irregolarità, di menzogne
Tanti saluti
Chidoqua



E no caro Chidovequando, noi la pulizia la facciamo eccome,
e non guardiamo in faccia a nessuno, nemmeno se il tale si chiama V.Franz, nipote del Presidente della WTS.

Solo che poi questi, essendo stati oggetto di dovuta ripulitura,
si danno un gran da fare a sollevare immani polveroni e gettar fango, a dire menzogne e a sputare nel piatto dove hanno mangiato.


Sandra

Chi.dove.quando
00mercoledì 16 novembre 2005 14:22
Re: Re:

Scritto da: Seabiscuit 16/11/2005 14.16
Scritto da: Chi.dove.quando 16/11/2005 14.11


Se però, scritte allo stesso modo, è un certo numero di TdG che chiedono di cambiare le norme sulla scomunica, ecco che c'è una chiusura totale, TERRIBILMENTE TOTALE.
Perchè?




Scusa CHI ma vuoi paragonare problemi di pedofilia a un saluto non dato?




Non banalizzare Sea, credimi...sono argomenti seri!

E' una questione di principio e non di paragone.

Chi.dove.quando
00mercoledì 16 novembre 2005 14:30
Re: Re:

Scritto da: sandraN 16/11/2005 14.19


E no caro Chidovequando, noi la pulizia la facciamo eccome,
e non guardiamo in faccia a nessuno, nemmeno se il tale si chiama V.Franz, nipote del Presidente della WTS.

Solo che poi questi, essendo stati oggetto di dovuta ripulitura,
si danno un gran da fare a sollevare immani polveroni e gettar fango, a dire menzogne e a sputare nel piatto dove hanno mangiato.


Sandra





Carissima,

NON E' VERO.
Essi si danno da fare perchè è stata calpestata la loro dignità di uomini liberi.

Ripeto: Se un gruppo di 1000 TdG, come hanno fatto i prelati cattolici, protestando contro il celibato, scrivessero un vertenza e protestassero contro il disagio procurato agli scomunicati, verrebbero tutti e 1000 scomunicati.

Questa è la verità, cara Sandra, ed è la stessa che riguarda la CC, ferma com'è sulle proprie posizioni.
Non si sfugge.

Per questo, ti dico, se non ci pensano gli altri, chi vuoi che pensi alla tua libertà di scelta se non tu stessa?

Sei determinata e candidamente coraggiosa, lo so, però
vorrei però farti presente che non sempre tutto ciò che appare è luce. Dietro ciò che appare potrebbero esserci le ombre.

Stammi bene
Chidoqua
Vitale
00mercoledì 16 novembre 2005 14:35
Re: Re:

Concordo che una buona parte dei postatori é coinvolto personalmente/emotivamente nella tematica che più gli aggrada e per questo tralascia tempo prezioso per visionare altri thread, oppure quelle poche volte che entra nel forum il pensiero corre a senso unico. Accade a me come penso ad altri. Ad esempio solo ieri sera ( da gg. mi chiedevo ) ho appreso che Dana é impegnata in alcuni esami ( Tanti, Tanti [SM=x511460] Auguri ) e tutto il resto é inconsciamente accantonato per non dire, cestinato.
Il mio interesse non è rivolto esclusivamente verso i testimoni di Geova, ma anche verso altri problemi sociali tra cui anche la pedofilia, e, trovare il tempo per tutto é impossibile.
Ricevo settimanalmente aggiornamenti da persone interessate a questa parte della società che si degrada a commettere reati, giustamente Gravi, in seno ai diritti umani.
Con ciò non cerco scuse o deviare il discorso.
Di seguito un seminario sull'Abuso Dimenticato:

Il 19/11/05, ore 9.00, nell'aula magna della Corte d'Appello, presso il Tribunale di Bari, ci sarà un seminario sul tema "L'abuso dimenticato".

La manifestazione è organizzata dall'Ordine degli avvocati del Foro di Bari, con la collaborazione del Centro antiviolenza "Albachiara", col patrocinio dell'Ordine degli Psicologi della Regione Puglia.

Intervengono:

Marinella Malacrea, neuropsichiatria infantile di Milano, con una relazione sull'applicazione dell'art 609 decies c.p. (al minorenne è assicurata l'assistenza psicologica in ogni stato e grado del procedimento);

Donata Bianchi, sociologa dell'Istituto degli Innocenti di Firenze, Centro studi e documentazione sull'infanzie e sull'adolescenza, che ci darà l'anteprima sulla prima indagine sul territorio nazionale sull'entità dell'abuso ai minori.

Introduce

Nicola Occhiofino, assessore ai servizi sociali della Provincia di Bari ed Egidio Sarno, avvocato del Foro di Bari,

conclude

Franco Occhiogrosso, presidente del Tribunale per i minorenni di Bari,

modera

Saverio Abruzzese, psicologo psicoterapeuta, consigliere dell'Ordine degli psicologi della Puglia.

Si tratta di un'occasione rara per ascoltare la massima autorità in campo nazionale sull'abuso all'infanzia e per conoscere in anteprima i dati della ricerca condotta attraverso questionari su un vasto campione nazionale sullo stesso fenomeno.

Vi consiglio di non mancare.

La manifestazione si concluderà alle 13.

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Clemenza per pedofilo belga
Oct 31, 2005 L’investigateur

Letto nella stampa belga : Il dossier è insostenibile. Un uomo di 47 anni è stato condannato a 5 anni di carcere in isolamento dalla corte d’appello. Lui è stato riconosciuto colpevole di abusi sessuali su una ragazza di 12 anni.

La vittima è la compagna del condannato. Quando la coppia si è separata, il condannato ha messo in atto ogni scusa per tenere la bambina. Sia per condurla a fare dei corsi o guardare videofilm.

All’inizio lei aveva 10 anni. Il condannato l’obbligava ad avere relazioni sessuali con lui. Se lei rifiutava, lui non esitava a picchiarla. Lui la minacciava anche. Il silenzio era la regola assoluta.Lui comperava anche la bambina offrendole dei regali.Àll’età di 12 anni, la ragazza si accorge di essere incinta. Spaventata dall’energumeno, lei non ha osato dire nulla a sua madre ed ha nascosto la sua gravidanza portando vestiti più larghi. L’energumeno voleva che lei abortisse. Àlla nascita del bambino, la ragazza aveva detto a sua madre che il papà del bambino era un adolescente di 15 anni. Ma molto più tardi lei confesserà la verità.

E’ nel 2002 che la mamma della vittima ha rivelato i fatti alla polizia. La vittima è stata in seguito ascoltata dalla polizia,poi l’uomo è stato arrestato.

Il perverso ha confessato rapidamente. Secondo lui, la vittima era consenziente. La minorenne aveva un fisico da adulta,secondo lui. E poi affermava che lei voleva avere da lui un secondo bambino. Il condannato sperava di ritrovare la sua vittima ad aspettarlo all’uscita dalla prigione e formare una famiglia con lei...

Nell’attesa, la corte d’appello ha considerato i fatti e stabilito la violenza sessuale. La grandezza della pena ha per scopo di far comprendere al colpevole che questi comportamenti hanno delle conseguenze importanti sull’equilibrio della vittima. Nel 1990, l'uomo era già stato condannato a 66 mesi di prigione per furto con violenza, falso, imbroglio, ricettazione ed associazione a delinquere.

Venerdi, lui è stato condannato ad una pena di 5 anni di prigione ed isolamento per violenza sessuale ed attentati al pudore sulla sua figliastra. Assente all’udienza per sentire il verdetto, l’uomo sta per essere arrestato immediatamente.

Vitale
Bicchiere mezzo pieno
00mercoledì 16 novembre 2005 14:37

E no caro Chidovequando, noi la pulizia la facciamo eccome,
e non guardiamo in faccia a nessuno, nemmeno se il tale si chiama V.Franz, nipote del Presidente della WTS.




Solo che poi questi, essendo stati oggetto di dovuta ripulitura,
si danno un gran da fare a sollevare immani polveroni e gettar fango, a dire menzogne e a sputare nel piatto dove hanno mangiato.



Ecco la classica perla di una Tdg indottrinata fino all’osso! Certo che si fa pulizia. si puliscono anche gli innocenti che non c’entrano nulla, colpevoli solo di essersi convinti che non sono i Tdg la religione giusta. Il fango, cara mia, viene gettato addosso dalla WTS contro di loro, quando vengono bollati come apostati di Dio solo perchè criticano la dirigenza dei Tdg. Quando ve lo metterete in testa che criticare la dirigenza non è un atto di destabilizzazione ma permette il dialogo fra pastori e pecore? La Chiesa non si chiude al dialogo, mentre la WTS sì. Vorrei vedere ad esempio se un solo Tdg dovesse prendere un libro di esegesi profetica sul libro di Daniele, edito da biblisti di fama internazionale e parlare dei contenuti con gli anziani. “Figliolo, quella è roba del mondo! Guarda che rischi di essere giocato da Satana!”.
E poi anche i Tdg hanno sputato nel piatto dove hanno mangiato abbandonando la CC. E allora? Siamo sempre al solito peso due misure?
Quella che tu vedi come pulizia, io la vedo come repressione ditattoriale contro le pecore abilmente mascherata.

PS: adesso passiamo alla Chiesa Cattolica

Saluti

[Modificato da Bicchiere mezzo pieno 16/11/2005 14.43]

Chi.dove.quando
00mercoledì 16 novembre 2005 14:41
RIFLESSIONE


Mi sto chiedendo quanto valga la pena scrivere e sostare in un forum, dove, qualunque proposta a favore del riconoscimento individuale dei fondamenatali diritti umani, viene regolarmete bistrattata e vanificati da opposizioni durissimme.
Mi chiedo se valga vermante la pena lottare per chi, indifferente alla violazione dei diritti altrui, non solo non manifesta nessun cenno di solidarietà, quanto si oppone con forza a chi tenta di portare qualche spiraglio di speranza.

Me lo sto chiedendo, o meglio, per essere completi, qualche bravissimo/a forumista, mi ha suggerito di chiedermelo.
Forse non ha tutti i torti.

Tanti cari saluti a tutti.
Chidoqua
M.Tamburino
00mercoledì 16 novembre 2005 14:46

nemmeno se il tale si chiama V.Franz, nipote del Presidente della WTS

Perché il suo fu un caso di pedofilia?
M.Tamburino
00mercoledì 16 novembre 2005 14:56

Il quesito è: E' giusto porre il celibato come requisito per il sacerdozio?
Perchè chi vuol servire Dio pienamente da cattolico, e magari servire messa, debba per forza di cose realizzare quel desiderio passando attraverso le "caudine" del celibato?


E' giusto? Se è frutto di una libera scelta, sì. Altrimenti no. Oppure un cattolico può chiedere l'ammissione alle diocesi greco-cattoliche di rito bizantino ove il matrimonio dei presbiteri viene permesso. Possiamo disquisire finché volete. Io dissento dall'equazione celibi=pedofili, altrimenti l'identità varrebbe anche invertendo l'ordine dei fattori. Magari sono anche altri gli aspetti criticabili di una scelta celibataria, ma personalmente non ho intenzione di affrontarli in un 3D con questo titolo, scusatemi.
Seabiscuit
00mercoledì 16 novembre 2005 14:57

Scritto da: Chi.dove.quando 16/11/2005 14.41


Mi sto chiedendo quanto valga la pena scrivere e sostare in un forum, dove, qualunque proposta a favore del riconoscimento individuale dei fondamenatali diritti umani, viene regolarmete bistrattata e vanificati da opposizioni durissimme.
Mi chiedo se valga vermante la pena lottare per chi, indifferente alla violazione dei diritti altrui, non solo non manifesta nessun cenno di solidarietà, quanto si oppone con forza a chi tenta di portare qualche spiraglio di speranza.

Me lo sto chiedendo, o meglio, per essere completi, qualche bravissimo/a forumista, mi ha suggerito di chiedermelo.
Forse non ha tutti i torti.

Tanti cari saluti a tutti.
Chidoqua



Caro CHI sai perchè ti senti così? Perchè le nostre convinzioni (tue o mie o di chicchesia) non sembre combaciano con quelle di altri. Ciò che TU ritieni sia una lesione dei fondamentali diritti umani, per altri magari non lo è. Io sono stato un dissociato e qualcun'altro di questo forum è stato disassociato, eppure non ci sentiamo lesi nei nostri diritti umani. E non siamo solo due, ma guarda le statistiche dei riassociati che è un numero molto consistente, come mai tutti questi non si sentono lesi nei loro diritti?
Chi può stabilire a questo punto che una disassociazione viola questi diritti?
Se in altre circostanze vengono violati i diritti fondamentali umani, non ci vuole molte che ci si ritrova davanti un tribunale. Come mai non succede con questo provvedimento della disassociazione?
Non pensi che porta molto peso il fatto che migliaia di disassociati non sentono questo provvedimento come lesione dei propri diritti?
Bicchiere mezzo pieno
00mercoledì 16 novembre 2005 14:59

E dove sta Bicchieremezzopieno così attento e puntuale nel nel puntare il ditino sulle pecche religiose (ovviamente solo quelle relative alle sua stessa religione di appartenenza)?



Al tempo caro Husband. Chi ti ha detto che io non abbia nulla da replicare alla CC? E’ solo che non sono sempre nel forum e mi sembra evidente che quando posso farlo prima vado a guardare argomenti che mi toccano da vicino e che anzi condizionanno la mia vita e dopo mi dedico ad altri problemi. Mi sembra normale che quando uno ha fame, prima di preoccuparsi se il suo vicino abbia già mangiato, si preoccupa di nutrire se stesso e solo dopo si occupa anche della nutrizione del mio vicino di casa. E poi non ho tempo per criticare le ingiustizie della CC visto che devo usare il mio tempo per spiegare a gente dura d’orecchi la diffeerenza che c’è fra scomunica cattolica e disassociazione Tdg. E’ questa gente che mi fa perdere tempo!
Comunque se rileggessi un po’ i miei post, ti renderesti conto che ho criticato ampiamente la CC di permissivismo esagerato e di discriminazione verso i Tdg. Certo non ho ancora detto nulla sui panni macchiati e sozzi del clero. I preti che si sono macchiati di pedofilia meritano la galera! Innanzitutto non condivido che continuino a restar preti (e in questo la CC li difende; ma non si vergogna?). Essere sacerdoti è un privilegio! E come trale dev’essere esercitato da chi è irreprensibile. Se una cosa del genere fosse successa all’interno della minoranza dei Tdg, a quest’ora non solo il ‘nimonato’ avrebbe perso l’incarico ma sarebbe stato cacciato via dala Congregazione. Ora, il fatto di cacciare magari non mi va. Ma togliere il rpivilegio sacerdotale al prete e consegnarlo nelle mani della giustizia, questo sì!
La Chiesa Cattolica farebbe bene a essere molto più seria in fatto di privilegi e che dimostri a se stessa e agli altri di essere davvero basata sulla giustizia di Dio e non sulle angherie umane. cvbn
claudio.42
00mercoledì 16 novembre 2005 15:03
Re:

Scritto da: Bicchiere mezzo pieno 16/11/2005 14.37
Ecco la classica perla di una Tdg indottrinata fino all’osso! Certo che si fa pulizia. si puliscono anche gli innocenti che non c’entrano nulla, colpevoli solo di essersi convinti che non sono i Tdg la religione giusta. Il fango, cara mia, viene gettato addosso dalla WTS contro di loro, quando vengono bollati come apostati di Dio solo perchè criticano la dirigenza dei Tdg. Quando ve lo metterete in testa che criticare la dirigenza non è un atto di destabilizzazione ma permette il dialogo fra pastori e pecore? La Chiesa non si chiude al dialogo, mentre la WTS sì. Vorrei vedere ad esempio se un solo Tdg dovesse prendere un libro di esegesi profetica sul libro di Daniele, edito da biblisti di fama internazionale e parlare dei contenuti con gli anziani. “Figliolo, quella è roba del mondo! Guarda che rischi di essere giocato da Satana!”.
E poi anche i Tdg hanno sputato nel piatto dove hanno mangiato abbandonando la CC. E allora? Siamo sempre al solito peso due misure?
Quella che tu vedi come pulizia, io la vedo come repressione ditattoriale contro le pecore abilmente mascherata.

PS: adesso passiamo alla Chiesa Cattolica

Saluti

[Modificato da Bicchiere mezzo pieno 16/11/2005 14.43]






Questo che hai scritto, caro Bicchieremezzopieno, è anche quello che succede nella chiesa evangelica Apostolica che frequentavo. come si vede tutto il mondo è paese, ed io guardo da anni e sempre più, alla Chiesa invisibile, fatta da membri VERI cristiani, scelti da LUI, uno quà, un altro là, non "sotto dottrine" di uomini e congregazioni, ma esclusivamente sotto la Sua guida e soprattutto , sotto il suo amore.
Chi.dove.quando
00mercoledì 16 novembre 2005 15:25
Re:
Scritto da: M.Tamburino 16/11/2005 14.56
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> E' giusto? Se è frutto di una libera scelta, sì.
> Altrimenti no.

Fin qui ci siamo. Chi sceglie liberamente ha il diritto di farlo.
Mentre è garantita la libera scelta iniziale, non è più garantito la scelta di desistere, che potrebbe essere quella finale.
Quando il prete va dalla madre superiora in Africa a chiedere di metterle a disposizione una suora per il suo piacere, che cosa vuol dire?
Vuol dire che ha fatto una certa scelta iniziale, ma ora non ce la fa più a mantenere quell'impegno. E' a questo punto che va rispettato il suo diritto.
Quando un prete s'accorge che ha le famose voglie, comuni a tutti gli esseri umani, e s'accorge che abbordare una donna è più difficile che abbordare un bimbo, a questo punto egli deve recedere. Ma sa che recedere è problematico ed impossibile.
E' qui che è violato il diritto di quella persona.
Poi si può discutere anche sulla discutibilissma ed anomala, oltre che impraticabile pratica del celibato, ma prima garantiamo al prete che sceglie il celibato che potrà recedere in qualunque momento senza conseguenze, anzi gli si dovrebbe garantire che si farà di tutto per agevolarne l'abbandono e per aiutarlo ad inserirsi nella società. (Stai fresco tu, idem per gli scomunicati).
C'è un sito di alcune migliaia di preti che versano in condizioni di enorme disagio e protestano. Ma non vorrei riportare qui il piagnisteo, peraltro giustificabilissimo, di queste persone. Lo dico per dire a Sea che il suo commento non ha senso. Molti possono riprendersi e continuare a fare i sacerdoti, ma ciò non significa che non sia stato violato il diritto di scelta di recedere degli altri.

> Io
> dissento dall'equazione celibi=pedofili

Anch'io, e nessuno lo ha affermato. L'equazione potrebbe essere
celibe= alto potenziale di rischio.

Ciao
Vitale
00mercoledì 16 novembre 2005 16:27
Re:
Giustamente dovrei postare in un'altra sezione questi aggiornamenti.
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La notifica giunge in extremis, ma anche dopo la prima udienza non cambia il comportamento della Curia, che sulla vicenda conferma la volontà di non intervenire al di là di quanto non sia già chiamato a fare per mandato l’avvocato difensore. Anche di fronte alla decisione del magistrato che chiama in tribunale un rappresentante di Palazzo Donnaregina. A rigore di codice di diritto canonico è l’arcivescovo il rappresentante legale della Curia, ma - secondo i più stretti collaboratori - è pressocché certo l’orientamento per cui il cardinale Michele Giordano deciderà di non comparire davanti al magistrato a marzo, delegando ancora l’avvocato Belmonte a rappresentarlo. Orientamento che si basa su alcune argomentazioni: innanzitutto, a partire dalla perplessità che accompagna l’intera vicenda, a maggior ragione dopo che il procedimento penale si è concluso con il proscioglimento da parte del giudice per le indagini preliminari nei confronti del sacerdote accusato di pedofilia. C’è, poi, da ricordare il precedente, quando cioè Giordano era accusato dai magistrati di Lagonegro per usura, fu chiamato in prima persona a rispondere e decise di non presentarsi. Al contrario, l’unica volta che il cardinale sia comparso davanti al magistrato accadde nel maggio ’99, quando in un convento di Nocera il porporato fu sentito dai pm Michelangelo Russo e Manuela Comodi. Ad accompargnarlo c’erano gli avvocati Alfonso Stile e Enrico Tuccillo. Si perde, infine, nella memoria il ricordo del silenzio con il quale il cardinale Corrado Ursi accompagnò tutta la vicenda di un altro sacerdote accusato e poi condannato per pedofilia. E il giorno dopo la sentenza di condanna per don Giuseppe Rassello, Ursi - da arcivescovo emerito - andò a celebrare messa nella sua parrocchia, per testimoniargli la propria vicinanza. E il teologo Bruno Forte decise di intensificare la propria esperienza pastorale nella sua chiesa alla Sanità. cor.cas.
ilmattino.caltanet.it/mattino/view.php?data=20051116&ediz=CIRC_NORD&npag=36&file=CE...

Pedofilia, prete assolto ma Curia a processo
ilmattino.caltanet.it/mattino/view.php?data=20051115&ediz=CIRC_SU2&npag=36&file=...

Seminari, sono pronti i nuovi «orientamenti»
www.db.avvenire.it/pls/avvenire/ne_cn_avvenire.c_leggi_articolo?id=595196&id_pubblic...

Vitale

parliamonepino
00mercoledì 16 novembre 2005 18:04
Caro Husband70,

Comprendo il tuo disappunto sul fatto che ad un argomento grave come la pedofilia, non sia stata data una più corposa e attiva partecipazione.

Capisco anche che forse il tuo intervento volevi farlo in un’altra sezione, ormai, chiusa con il lucchetto.

Di cose da dire ce n’erano ancora molte, ma così ha deciso l’Amministratore, che nel censurarmi, ha reso incomprensibili le frasi che ha salvato.

Mentre Seabiscuit, che ha usato parole come, psicolabile, codardo, ignorantone e paranoico nei confronti di un forista, va bene così.

Non accenni nulla sull’argomento pedofilia.
Ti limiti a dire, senza conoscere i miei sentimenti al riguardo, che l’argomento non mi sta a cuore. Sono un assente ingiustificato. Per usare una tua espressione: “che gliene frega a queste persone”.

Caro Husband, ho cercato di usare empatia, nei tuoi confronti, perché so che sei un galant’uomo. Si capisce dai tuoi interventi che ho letto e che in qualche modo mi hanno permesso di farmi questa idea di te.
Dico di più, non ho nessun motivo per credere che le persone con cui mi sto confrontando siano in mala fede. E’ vero, a volte le opinioni diverse ci portano a usare, a caldo, parole non proprio ortodosse, ma siamo fatti di carne e sangue.

Se non sono stato ancora censurato continuo.

Veniamo al discorso sulla pedofilia.
Un argomento, purtroppo, diventato frequente nelle cronache di tutti i giorni. Il numero crescente di bambini che subiscono violenze è diventato imbarazzante, in tutti gli ambienti.
Il bambino è una creatura innocente. Ho parecchi testi che trattano questo argomento, per essere preparato e competente nell’affrontarlo.
Ma per sensibilizzare la gravità di queste ignobili violenze vorrei citare un passaggio di uno dei più grandi scrittori della narrativa mondiale.
Non ci sono testi di neuropsichiatria infantile o trattati pedagogici sull’argomento che mi hanno toccato così profondamente come lo scritto che riporto.

Tratto da “i fratelli Karamàzov” di Fedor Dostoevskij, capitolo quinto “Pro e contro”, quarto sottotitolo “La rivolta”, pag. 336-337, edizione Mondatori:
(premetto che il dialogo si svolge fra due fratelli Karamàzov, uno ateo, Ivàn, e l’altro un novizio e prossimo prete, Alesa)

“Una bimbetta di cinque anni era odiata dal padre e dalla madre. Persone onoratissime, di ceto impiegatizio, istruite e bene educate”. (chi narra questo episodio è Ivan Fedorovic, che prima di continuare fa una considerazione). Vedi, ribadisco ancora una volta fermamente che vi è in molti uomini un’inclinazione particolare che è la passione di seviziare i bambini, soltanto i bambini. Verso tutti gli altri membri del genere umano questi stessi aguzzini hanno un atteggiamento benevolo gentile, come qualsiasi altro europeo civile ed educato, ma amano molto vedere soffrire i bambini, ed è così che concepiscono il loro amore per loro. E’ proprio l’aria indifesa di queste creature a sedurre i carnefici, l’angelica fiducia del piccino che non sa dove rifugiarsi né a chi rivolgersi, a eccitare il sangue immondo del suo aguzzino. Certo, in ogni uomo, si cela una belva, la belva dell’ira, della lussuria eccitata dalle grida della vittima; la belva che non ha più freno, che si è sciolta dalla catena; la belva delle malattie contratte nei piaceri dissoluti: podagra, mal di fegato, eccetera.
(torniamo al racconto) Quei genitori bene educati sottoponevano la loro povera bimba di cinque anni a ogni sorta di sevizie immaginabili. La battevano, la frustavano, la prendevano a calci; senza sapere neppure loro il perché, le riducevano il corpicino ad un solo livido; e infine giunsero al massimo grado di raffinatezza: la rinchiudevano tutta la notte nella latrina, al freddo, al gelo e poiché la notte non chiamava mai in tempo, come se un bimbo di cinque anni, che dorme il sonno profondo degli angeli, potesse a quell’età imparare a chiamare in tempo, le imbrattavano il viso con i suoi escrementi, costringendola a mangiarli, ed era la madre, la madre a costringerla! E questa madre poteva dormire, mentre si udivano i lamenti della povera piccina rinchiusa in quel fetido luogo! Capisci? Un piccolo essere che ancora non è in grado neppure di capire quel che gli fanno, rinchiuso in fetido posto al buio e al gelo, si batte il petto col suo minuscolo pugno e piange lacrime di sangue, lacrime miti inoffensive, invocando ‘il buon Dio’ perché l’aiuti. Capisci questa assurdità, amico mio, fratello mio, mio pio novizio del Signore? Riesci a capire tu a che scopo questa assurdità sia stata creata e a che serva? Dicono che l’uomo non potrebbe vivere senza di essa perché non conoscerebbe il bene e il male. Ma a che scopo questa diabolica differenza fra bene e il male se si paga così cara? Tutto il sapere del mondo non vale le lacrime di quella bambina che invoca il buon Dio!


Caro Husband, ti ringrazio della tua, gradita, “provocazione”.
Questo mi ha permesso di commentare un argomento orrendo come la pedofilia.
Ma data la natura estremamente delicata del tema, dove si rischia di toccare punti assai disgustosi, preferisco parlarne in sedi diverse.
Voglio, però, rassicurarti che, per quanto riguarda la mia persona, un tale argomento, non passa inosservato.
Il fatto che non sia intervenuto prima, non deve indurti a pensare quello che hai detto. O a mettere in discussione le personali riserve delle persone. Sia chiaro, non sono intervenuto perché mi sono sentito in colpa, per le cose che hai scritto.
Potevo anche non darti delle spiegazioni, non ero tenuto a farlo, ma ripeto, ho capito lo spirito del tuo invito.

Un Caro Saluto, Husband [SM=g28002]
Pino
husband70
00mercoledì 16 novembre 2005 18:26
Noto che dopo il mio primo intervento la discussione, che tocca un argomento di grande incidenza sociale, ha avuto finalmente un sussulto di interesse.

Comunque rimango stupito che tanti foristi, molto "sensibili" ad altre tematiche monocordi, tranne un forista fra quelli citati, continuano a latitare malgrado si tratti un untema di enorme interesse.

Eppure considerando:

1) la vastità della piega che sta prendendo il fenomeno,

2)la gravità della degredazione morale che manifesta il fenomeno stesso,

3) la gravità dei danni morali e mentali che provocano sia sugli attori che sulle vittime degli abusi.

4) la generalizzata stigmatizzazione dell'imposizione del celibato anche fra gli stessi esponenti nel clero oltre che nella società civile.

5) il fatto che la mancata condivisione dello stesso principio dell'imposizione del celibato ai pastori delle altre chiese pone dei dubbi perfino sulla validità delle basi dottrinali del celibato ecclesiastico,

mi aspettavo una partecipazione più forte alla presente discussione avviata da Chidovequando.

Come si evince dal link da me inserito, a giudizio da esponenti stessi del mondo cattolico tale imposizione trae origine in maniera preponderante dalla tradizione misogina e sessuofobica del cattolicesimo.

La recentissima nuova posizione di chiusura della Chiesa e di papa Ratzinger su tale tema pone inqueitanti ombre su futuri ulteriori sviluppi in negativo che coinvolgono un grandissimo numero di famiglie cattoliche i cui figli frequentano scuole domenicali, catechismi e altre attività parrocchiali.

Auspico che questa posizione di chiusura venga finalmente rivista, ma mi sembra che attualmente ci siano poche speranze.

Saluti.

husband70
00mercoledì 16 novembre 2005 19:08
Re:

Scritto da: parliamonepino 16/11/2005 18.04

Comprendo il tuo disappunto sul fatto che ad un argomento grave come la pedofilia, non sia stata data una più corposa e attiva partecipazione.

Capisco anche che forse il tuo intervento volevi farlo in un’altra sezione, ormai, chiusa con il lucchetto.



Cominciamo col dire che mentre scrivevo il mio precedente intervento non avevo ancora letto il tuo, comunque il mio disappunto nei tuoi confronti rimane e dopo ti spiego anche il perchè.

Il quanto al mio presunto voler inserire il mio intervento in un'altra sezione lucchettata è una tua deduzione del tutto errata. Ogni sezione ha il suo argomento secondo un ordinato svolgersi delle discussioni.


Di cose da dire ce n’erano ancora molte, ma così ha deciso l’Amministratore, che nel censurarmi, ha reso incomprensibili le frasi che ha salvato.

Mentre Seabiscuit, che ha usato parole come, psicolabile, codardo, ignorantone e paranoico nei confronti di un forista, va bene così.



Non mi pronuncio sui motivi delle altri decisioni relative alla gesione del forum, rispetto e non discuto mai le censure anche quando riguardano i miei interventi. Mi considero ospite in casa altrui.


Non accenni nulla sull’argomento pedofilia.
Ti limiti a dire, senza conoscere i miei sentimenti al riguardo, che l’argomento non mi sta a cuore. Sono un assente ingiustificato. Per usare una tua espressione: “che gliene frega a queste persone”.



E che io non accenni nulla sull'argomento pedofilia è evidente che sei in errore, come è evidente ho raccolto materiale documentario e l'ho commentato.

Mentre tu, nello stesso tempo che immettevi posts a caterva sull'argomento "processi" proprio tu che ti qualifichi esperto psicologo o sociologo ( vedi un pò tu ) ti sei astenuto dall'inserirti in una discussione che avrebbe dovuto essere di tua competenza. Che conclusioni devo trarre?


Caro Husband, ho cercato di usare empatia, nei tuoi confronti, perché so che sei un galant’uomo. Si capisce dai tuoi interventi che ho letto e che in qualche modo mi hanno permesso di farmi questa idea di te.



Grazie per l'empatia nei miei confronti di cui sei traboccante.


E’ vero, a volte le opinioni diverse ci portano a usare, a caldo, parole non proprio ortodosse, ma siamo fatti di carne e sangue.

Se non sono stato ancora censurato continuo.

Veniamo al discorso sulla pedofilia.



Finalmente entri IT, Ma mio caro, non ti pare che intervieni nel merito dell'argomento pedofilia dopo una sollecitazione così forte al punto da non poterti più sottrarre dall'entrare?

Per quanto riguarda il riferimento ai fratelli Karamazov è un libro che ho letto più volte, ogni mio commento su uno
dei più grandi capolavori della letteratura non solo russa ma mondiale nulla aggiungerebbe su quel che hanno detto critici letterari ben più qualificati di me.

Saluti.

[Modificato da husband70 16/11/2005 19.17]

[Modificato da Justee 18/11/2005 11.26]

Vitale
00mercoledì 16 novembre 2005 19:16
Re:


Scritto da: husband70 16/11/2005 18.26
Noto che dopo il mio primo intervento la discussione, che tocca un argomento di grande incidenza sociale, ha avuto finalmente un sussulto di interesse.
Saluti.


DOSSIERLA CECITÀ DELLA CENSURA ANTIPEDOFILA.
NUOVE CONTRADDITTORIE CROCIATE CONTRO LA PEDOPORNOGRAFIA.
CENSURE SENZA RAGIONE E MODI DIVERSI PER NON PARLARE DEL PROBLEMA VERO.
PUNTO-INFORMATICO.IT/P.ASP?I=33519

Vengono fatti processi come ai cosiddetti “ Bambini di Satana “ e tutto svanisce in una bolla di sapone, anzi, il leader chiede risarcimento danni, rimangono così impuniti gli autori/e.
Vengono chiusi siti d’informazione e ricerca.
Questa non è tutela al cittadino.
Da ogni angolo spunta solo una parola che rimane tacitamente nascosta, la "" Politica "".
Questo non é lo spazio virtuale adatto a parlarne, ma, pensate un attimo perché ancora accade.

Rimanere celibe non é la foto del prossimo pedofilo.

Vitale


Ps: Scritto ciò non vuol dire che ora la mia meta é questo thread
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