Pedofilia

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husband70
00mercoledì 16 novembre 2005 19:21
Re: Re:

Scritto da: Vitale 16/11/2005 19.16


Rimanere celibe non é la foto del prossimo pedofilo.

Vitale





Questo è vero Vitale, ma rimanere celibe per imposizione altrui
è la foto del prossimo potenziale pedofilo.


Saluti.
M.Tamburino
00giovedì 17 novembre 2005 08:27
Re: Re: Re:

Questo è vero Vitale, ma rimanere celibe per imposizione altrui è la foto del prossimo potenziale pedofilo.


Forse sì, forse no.
Intanto proviamo a riflettere su questo rapporto:

L’ABUSO, LO SFRUTTAMENTO E I DIRITTI VIOLATI. SONO SEMPRE PIÙ ALLARMANTI I DATI CHE RIGUARDANO LE VITTIME DI ABUSO SESSUALE. LE STATISTICHE DEL 2003 REGISTRANO INFATTI UN DATO PREOCCUPANTE: DOPO IL PICCO NELL’ANNO 2000 (700 VITTIME DI ABUSO) E UNA GENERALE DIMINUZIONE NEL 2001 E NEL 2002, IL DATO PARZIALE RELATIVO AI PRIMI SETTE MESI DEL 2003 FA REGISTRARE UN AUMENTO DEL +17,7% RISPETTO ALLO STESSO PERIODO DEL 2002. QUESTA VARIABILITÀ RISCONTRATA NEGLI ULTIMI QUATTRO ANNI RISULTA TUTTORA DI DIFFICILE INTERPRETAZIONE.
Genitori, zii e conviventi: sono questi i responsabili maggiori degli abusi che avvengono fra le mura domestiche nell’80% circa dei casi. Nello specifico sono comunque i genitori i principali artefici degli abusi(= sottolineatura mia): essi rappresentano, nella casistica in esame, la categoria con percentuali più elevate raggiungendo il valore di picco nel 2001 (61,9%). Ma al secondo posto troviamo gli zii con percentuali che vanno dal 12,4% (anno 2001) al 17,4% (anno 2000) seguiti da un convivente del genitore con la percentuale più elevata nel 1999 (15,8%).


Fonte: www.azzurro.it/rendernews.aspx?channel=5&content=181&type=3

Mi pare che l'argomento sia un po' più vasto e complesso del celibato.

[Modificato da M.Tamburino 17/11/2005 8.42]

husband70
00giovedì 17 novembre 2005 11:49
Re: Re: Re: Re:

Scritto da: M.Tamburino 17/11/2005 8.27

Questo è vero Vitale, ma rimanere celibe per imposizione altrui è la foto del prossimo potenziale pedofilo.


Forse sì, forse no.

Mi pare che l'argomento sia un po' più vasto e complesso del celibato.

[Modificato da M.Tamburino 17/11/2005 8.42]




In primis essendo una imposizione è una palese violazione non solo dei diritti civili ma anche dei diritti naturali e delle necessità fisiologiche dell'individuo.

Comunque già il fatto che con il "forse sì" sei possibilista fai un grandissimo passo avanti che se lo facessero anche i vertici ecclesiastici sarebbe una bella conquista.

Non voglio assolutamente sostenere l'insostenibile caro Tamburino, e cioè che il fenomeno riguardi solo il clero cattolico. Purtroppo però riguarda in maniera sempre crescente il clero cattolico e su questo non si possono chiudere gli occhi.

Mi stupisce e sinceramente ( dato che sono oramai un noto "malpensante" ) mi insospettisce pure che nella relazione del telefono azzurro non si faccia alcuna menzione del dilagante fenomeno in ambito ecclesiastico.

Mi sà tanto che queste statistiche cerchino di distogliere l'attenzione da uno degli aspetti più inquietanti degli abusi sessuali sui minori che avvengono nell'ambito delle "sante" parrocchie.

Saluti.

[Modificato da husband70 17/11/2005 11.53]

M.Tamburino
00giovedì 17 novembre 2005 12:31
Se pensi che la citazione avesse lo scopo di depistare, ti sbagli. Francamente sono un po' stufo di questo stile ... ma soprassediamo.

La citazione è uno stralcio di una relazione più ampia: ho solo riportato una "opinione" (è una statistica, in realtà, ma dimentichiamocene per un momento) che se fosse vera, dovremmo trovare il casus belli di atteggiamenti pedofili in persone sposate, con una vita sessuale (normale o meno) ecc. ecc. ecc. Non so quanto telefono azzurro sia clericalizzato o meno, e francamente non mi interessa. Cita tu qualunque statistica indipendente che ritieni più affidabile.

Mi sembra di aver chiarito, ma lo rifaccio, che personalmente non credo che sia il celibato la motivazione della pedofilia nel clero. Non ho detto che nego la pedofilia nel clero. Adesso sono più chiaro?

Ciò detto, io non so che "sante" parrocchie frequenti tu. Dico solo che se fosse come dici tu, io, i miei conoscenti, i miei parenti ed amici siamo stati e siamo particolarmente fortunati. Sai quante volte mi sono trovato chiuso da solo in un confessionale con un prete durante l'adolescenza? Tante, Husband, tante ... [SM=g27995]
husband70
00giovedì 17 novembre 2005 14:02
Re:

Scritto da: M.Tamburino 17/11/2005 12.31
Se pensi che la citazione avesse lo scopo di depistare, ti sbagli. Francamente sono un po' stufo di questo stile ... ma soprassediamo.



Tu hai portato una citazione, io ho inserito un link di un sito
che non è certo anticlericale che porta centinaia di citazioni
di senso contrario.


La citazione è uno stralcio di una relazione più ampia: ho solo riportato una "opinione" (è una statistica, in realtà, ma dimentichiamocene per un momento) che se fosse vera, dovremmo trovare il casus belli di atteggiamenti pedofili in persone sposate, con una vita sessuale (normale o meno) ecc. ecc. ecc.



Una citazione che però, guarda caso, omette di includere statisticamente i casi di pedofilia nel clero, come se il fenomeno non esistesse!


Non so quanto telefono azzurro sia clericalizzato o meno, e francamente non mi interessa. Cita tu qualunque statistica indipendente che ritieni più affidabile

.

Non bastano i processi in corso e certamente non solo in Italia, non basta la mobilitazione in atto e di cui ciò che ho
linkato è una testimonianza evidente? Non basta dire che i casi denunciati sono una minima punta di iceberg rispetto a quelli coperti da "religiosa" omertà?


Mi sembra di aver chiarito, ma lo rifaccio, che personalmente non credo che sia il celibato la motivazione della pedofilia nel clero. Non ho detto che nego la pedofilia nel clero. Adesso sono più chiaro?



Allora dicci quale sia dal tuo punto di vista il principale motivo della pedofilia presente nel clero, se non una innaturale negazione del matrimonio!


Ciò detto, io non so che "sante" parrocchie frequenti tu. Dico solo che se fosse come dici tu, io, i miei conoscenti, i miei parenti ed amici siamo stati e siamo particolarmente fortunati. Sai quante volte mi sono trovato chiuso da solo in un confessionale con un prete durante l'adolescenza? Tante, Husband, tante ... [SM=g27995]




Io per ideologia familiare di "sante" parrocchie per mia fortuna non ne ho frequentate, ma prendo atto di quel che è
incontestabilmente attestato in merito ad esse.

E poi che ne sai dei tuoi parenti ed amici, ne sei proprio sicuro? Eri presente quando entravano nei confessionali?
E in quanto a te sei proprio certo di non essere uno che è stato baciato dalla fortuna?

Saluti.

[Modificato da husband70 17/11/2005 14.07]

M.Tamburino
00giovedì 17 novembre 2005 14:19
Beh, potrei partire dalla tua "chiusa" e da lì nutrire seri dubbi sulla tua sedicente obiettività.

La mia citazione omette, appunto, perché parla dell'80% di casi accaduti in ambiente familiare.
Ora, potremmo anche dire (come io dico) che pure lo 0,1% (in ambiente familiare o clericale che sia) sarebbe un fenomeno inaccettabile.

Visto che continui a pensare che il mio intervento cerchi di negare il fenomeno in casa cattolica, ti giro la domanda: se per un prete è il celibato, per un genitore che abusa del figlio, cos'è?
husband70
00giovedì 17 novembre 2005 18:24
Re:

Scritto da: M.Tamburino 17/11/2005 14.19
Beh, potrei partire dalla tua "chiusa" e da lì nutrire seri dubbi sulla tua sedicente obiettività.



Se tu continui a negare un qualsiasi nesso di causalità fra l'obbligo del celibato per i preti e le conseguenti perversioni
a mia volta nutro ancor più seri dubbi sulla tua di obiettività.


La mia citazione omette, appunto, perché parla dell'80% di casi accaduti in ambiente familiare.



Ma che razza di ragionamento, che proporzione c'è fra le migliai di famiglie e di case o di parrocchie? Un prete su cento, su mille, su diecimila famiglie, cosa vorresti dire che è l'istituzione famiglia che è affetta da perversiono e pedofilia? Ma non c'è proprio rapporto!!!!!


Ora, potremmo anche dire (come io dico) che pure lo 0,1% (in ambiente familiare o clericale che sia) sarebbe un fenomeno inaccettabile.



E' fenomeno è inaccettabile ovunque si verifichi, ma in proporzione nell'ambiente ecclesiastico è esponenzialmente maggiore.


Visto che continui a pensare che il mio intervento cerchi di negare il fenomeno in casa cattolica, ti giro la domanda: se per un prete è il celibato, per un genitore che abusa del figlio, cos'è?



Allora te lo dico chiaro e tondo che stai girando le carte in tavola per minimizzare il problema. Un genitore su diecimila che stupra suo figlio o una mamma che getta il figlio neonato nel cassonetto della monnezza a me, come alla stragrandissima maggioranza dei padri e delle mamme fa venire i brividi, angoscia, voltastomaco, che altro devo dire per stigmatizzare casi del genere.

Ma sono casi limitati in rapporto alla popolazione.

Ma è lo stesso il rapporto fra i preti che spinti da una regola innaturale commettono atti di libidine deteriore e quelli che riescono a padroneggiare gli istinti repressi?

Credo proprio che non ci sia paragone.

Saluti.
Squarepusher
00giovedì 17 novembre 2005 18:32
Piccola nota per Husband.
Ha ragione: la pedofilia è un fenomeno che viene al 90% in famiglia. Io non ci credevo, ma sono stato convinto da una criminologa (che è decisamente più informata di me) con prove e statistiche neutre.

Non mischiate la pedofilia familiare e quella, come dire, "clericale", perché sono due fenomeni patologici distinti. Se mai, si può paragonare quella "clericale" a quella che ha come colpevoli maestri delle elementari, ad esempio. Infine, la pedofilia a fini di lucro è proprio un altro pianeta.
Sottolineo anche che, nei casi di pedofilia "clericale" (e derivati), i colpevoli sono generalmente innamorati delle vittime e non intendono far loro del male (tutto il contrario, se mai). Il celibato ha dei legami con questo fenomeno? Bah, non saprei. Possibile. Molto probabilmente no.

PS Stiamo parlando di patologie gravissime, quindi vediamo di non fare i forcaioli.

modifica: beh, ho finalmente letto il 3ad ed ho scoperto che vi siete fondamentalmente scornati per mezza discussione. Ritornando sul celibato: a quanto pare, c'è una possibilità che sia una concausa, ma non certo la causa di questi comportamenti devianti. Altrimenti non si spiegherebbe come possa accadere a persone normali. Forse la "forma mentis" del prete è più rilevante, in questo caso.
Come si è detto, la pedofilia avviene principalmente in famiglia, da parte del padre al/alla figlio/a. Che si generino le stesse dinamiche "familiari" anche nei preti? A questo punto, partendo da una patologia già esistente (ma ancora non "affiorata") nel prete, può darsi che questo distorto rapporto familiare ed il celibato gli diano la botta finale.
Ma sono convinto che questo possa accadere solo in individui GIA' disturbati.

Se il celibato fosse l'unico problema, tutti i preti diventerebbero gay e la risolverebbero così, esattamente come i carcerati.

Comunque, non essendo uno psicologo, la mia opinione non vale nulla.

[Modificato da Squarepusher 17/11/2005 19.17]

M.Tamburino
00giovedì 17 novembre 2005 19:07
Husband caro, innanzitutto non ti permetto di dire a me che cosa stia o non stia minimizzando.

Avevo maturato un'idea su di te che mi sembrava ingenerosa. Invece no. Sei proprio così. Cerchi di "separare" il bene e il male con l'accetta.

Prego. Continua pure. [SM=g28001]
libero1978
00giovedì 17 novembre 2005 19:20
Scusate, posso? Voorei dire la mia!

Dio ci ha creati, ci ha dato gli occhi, la bocca, le mani, poi Lui ci ha dato quellle cose e ci ha detto crescete e moltiplicatevi.

Certo che se quelle cose ce le ha date Dio possiamo dire che Dio ci ha dato delle cose spoche? la risposta è no, se ce le ha date vuol dire che sono pulite.

Poi ha detto crescete e moltiplicatevi e nessuno qui ci crede alla cicogna mi pare. E pure Gesù confermò che l'uomo doveva avere la sua moglie e che si dovevano unire e diventare una sola carne.

Perchè l'uomo ci ha messo delle regole che vanno contro la natura purissima che ci ha dato Dio? E quando si mettono delle regole che vanno contro la natura l'uomo finisce che va contro la natura e anche un uomo perbene può diventare una persona che è deviata.

Io a Tamburino ci ho tanta stima ma mi pare che qui, se vuole dire che la regola dei preti che non si sposano è giusta e vuole pure dire che le deviazioni dei preti non ci hanno niente a che fare con questa regola contro la natura, allora mi scuso con Tamburino e con la stima che ci rimango sempre lo stesso, ma in questa occasione Tamburino si sbaglia secondo me.
M.Tamburino
00giovedì 17 novembre 2005 19:30
Anzi, guarda. Visto che ci siamo, togliamoci pure un sassolino dalle scarpe visto che questa sera sono nella fase in cui "sbranerei" il primo che mi passa sotto il naso [SM=g27996] (così vado liscio per altri 250 posts).

Hai stufato, Husband, con la tua solfa che ha tutto fuorché obiettività. Hai apparentemente il "paravento" di difensore delle minoranze (minoranze ... diciamo "Minoranza", così salviamo l'obiettività [SM=g28001] ), ma solo per convenienza (altro punto a favore della tua obiettività [SM=g28001] ).

Esatto. Non conosci la nostra realtà. Non conosci tutte quelle realtà del mondo cattolico che fanno opera di assistenza, educazione, difesa, volontariato (ripeto: volontariato) gratuito e disinteressato. Forse supplendo tanto quelle istituzioni dalle quali si auspica la "divisione" ma che poi sono assenti in tante parti delle nostre città degradate. E, Husband, non vedi tutto questo? Ti dà fastidio? Ti urta? Ti lascia indifferente? Che cosa ci spinge, eh Husband? Dai, tu che tutto sai e tutto vedi. Sono forse tutte occasioni del maligno, di perversione. Sicuro! Così si moltiplicano le occasioni e si ci può "divertire" di più.

Che ne sai tu, del mondo cattolico nel quale sono nato, cresciuto e continuo a vivere? Della Caritas nella quale ho svolto il servizio civile, degli ospedali in cui ho fatto volontariato, degli oratori e delle parrocchie in cui prestato servizio? Qual è la tua esperienza, Husband. Dai, raccontacela. Non la conosci. Sarebbe più corretto da parte tua ammettere che indossi lenti spesso deformate. Non la conosci e non te ne frega nulla.

In vita mia l'unico caso di pedofilia che ho conosciuto direttamente è avvenuto tra le mura di una Comunità di Minori. Se vuoi in privato ti dico nome e indirizzo. Il Direttore della Comunità ove passavano i giovani del Beccaria. Ci facevo il servizio civile. La comunità non era certo religiosa ma laica. E il Direttore non certo un credente. Pure con prole. E a lui, quale cura risolutiva proponi, Husband? Sicuramente avrai qualcuna delle tue cure "spicciole" come per l'AIDS, anche quello diffuso da preti e suore ...

Ma fammi il piacere, Husband!
M.Tamburino
00giovedì 17 novembre 2005 19:39
Re:

Io a Tamburino ci ho tanta stima ma mi pare che qui, se vuole dire che la regola dei preti che non si sposano è giusta e vuole pure dire che le deviazioni dei preti non ci hanno niente a che fare con questa regola contro la natura, allora mi scuso con Tamburino e con la stima che ci rimango sempre lo stesso, ma in questa occasione Tamburino si sbaglia secondo me.

Senti caro Libero, so che l'italiano è diventato una lingua incomprensibile (dai tempi dal "cacao meravigliao").

"Avere a che fare" vuol dire che c'è un nesso di causalità che tradotto vuol dire:

Il pedofilo era un prete celibe ergo tutti i preti celibi sono pedofili. O detto in modo più laico "chi non si sposa (e magari fa il maestro) violenta i bambini".

Quello che poi ho detto e scritto è nero su bianco. Paolo di Tarso non mi risulta né che fosse sposato né che violentasse i bambini. Poi fate vobis. Sono altre le persone illuminate in questo (e altri) forum.

[Modificato da M.Tamburino 17/11/2005 19.41]

Squarepusher
00giovedì 17 novembre 2005 19:50
"Chi non si sposa violenta i bambini"

Dai, nessuno ha scritto una cosa del genere.
Forse stiamo usando celibato e castità come sinonimi.
E, tanto per precisare, pure dire: "chi non fà all'ammore violenta i bambini" è una sciocchezza.
libero1978
00giovedì 17 novembre 2005 20:05
Caro Tamburino, questa volta non ti riconosco perchè parli come uno che va contro la libertà.

Ci sono persone che non ci hanno problemi e non si sposano e va bene, rispettiamo la loro scelta, ci sono persone che scelgono di avere i rappori sessuali e si sposano, mettono famiglia e anche la loro è una scelta di libertà.

Poi alcuni che credevano di non avere bisogni sessuali cambiano idea, si accorgono che i bisogni ce l'hanno, si trovano una moglie e anche questo sta ben, altri invece continuano a scegliere la castità e sta bene lo stesso, tutti liberi e felici.

Poi ci sono quelli che ci hanno i bisogni sessuali ( diciamo il 95% dei preti) e se ne accorgono con un pò di tempo che crescono, ma non sono liberi si sposarsi perchè la Chiesa ci ha messo una camicia di forza.

E allora a un certo punto le loro valvole scattano e se ne combinano di tutti i colori.

Questo succede quando si toglie la libertà alle persone.

Certo gli abusi si saranno sempre però quanto di più è la privazione di libertà allora tanto più grandi diventano le storture e gli abusi.

E tu non puoi difendere una posizione che va contro la libertà di farsi una famiglia anche ai preti e che è una regola storta che poi fa molte storture.

Perchè lo sanno anche le pietre che anche quando non sono pedofili i preti vanno con le donne e vanno pure contro il comandamento di non andare con la donna degli altri.

Ma siccome non è come una volta che le donne con i preti ci andavano più volentieri, adesso che c'è più libertà sessuale le donne non hanno bisogno di fare le porcherie nelle sagrestie dove nessuno sospetta niente e con i preti non ci vogliono andare più come prima. Allora i preti stanno ancora più ingrippati e quello che succede succede e chi ci va sotto ci va sotto, questa è la verità.

[Modificato da libero1978 17/11/2005 20.12]

Chi.dove.quando
00giovedì 17 novembre 2005 22:37
lmof Scusate amici,

L'annuncio iniziale doveva servire ad informare del caso di Pedofilia a Napoli.
Perciò è un annuncio che richiama l'attenzione sulla pedofilia, senza discriminare lo stato sociale di chiunque la ingenera.
Questo volta è un prete e l'annuncio diceva:

"L'azione promossa chiede il coinvolgimento indiretto anche della Chiesa cattolica per la condotta dei propri rappresentanti che compiono atti di pedofilia e si avvicina a quelle già poste in essere negli Stati Uniti d'America in situazioni analoghe."

Significa che il problema pedofilia coinvolge anche, perciò non solo, anche esponenti della Chiesa cattolica, qui come negli S.U.

Ci si chiedeva se il celibato non potesse avere qualche nesso di causalità con la pratica della pedofilia. Nessuno intendeva affermare l'equazione proposta da Tamburino prete=pedofilo.
Si è detto piuttosto che il celibato può potenzialmente esporre ad un rischio maggiore, ma non che sia di per sè la causa scatenante all'atto perverso, tant'è che è stato detto che la pedofilia è presente anche in seno alla famiglia.
Perciò credo che i preti pedofili, come giustamente rileva Tamburino, non siano che un'esigua minoranza rispetto alla totalità degli ecclesiastici presenti nel nostro paese.
Non va però dimenticato l'immane danno provocato da tanti eclesisastici cattolici negli S.U.
Perchè tanti preti piuttosto che un numero altrettanto alto fra i pastori protestanti?
Non intendiamo dire che fra pastori protestanti non vi siano casi di pedofilia, ma ve ne sono sicuramente meno rispetto ai pastori cattolici. Perchè?
Ecco che torna in causa il celibato.
Nessuno può nascondere che si tratti di una istituzione dolente.
Gli stessi ecclesiastici, numerosi, protestano contro il celibato. Una ragione ci sarà, altrimenti non solo non protesterebbero, ma decanterebbero in lungo ed in largo la bontà del celibato.

Tamburino converrà con me che "l'occasione fa l'uomo ladro".
E' vero che nelle carceri il numero di quelli che praticano l'omosessualità è, in proporzione, di gran lunga superiore al numero di quelli che la praticano in libertà?
E' un dato inoppugnabile. Idem per il lesbismo nelle carceri femminili.
T'assicuro, Tamburino, che se esistessero carceri al cui interno convivessero adulti e bambini, la pedofilia raggiungerebbe traguardi inauditi.
Perciò, certi comportamenti sociali, volenti o nolenti, possono dare un certo grado di imput alla perversione, in qualunque forma, pedofilia, omosessualità, bestialità, lesbismo ed altre pratiche degradate.
Ci sono stati carcerati che hanno allevato le pecore per avere rapporti con esse, alcuni le galline. Questo per dire che certe circostanze avverse possono indurre l'uomo alla perversione, in qualunque forma.
Non si può dire, perciò, che il celibato non sia una di queste occasioni scatenanti...certo, non la sola e non per tutti.

Perciò, sicuramente, nelle carceri, come nei conventi, ed in particolare in quelli di clausura, la privazione di un atto lecito può condurre all'illecito, al perverso ed anche alla pedofilia.

Alla base di tutto però c'è il desiderio presente nell'uomo, da sempre.
Per chi non lo sapesse jyhu gli esseri umani, anche i preti, hanno due cosetti chiamati testicoli, che sono spietati e che producono in continuazione spermatozoi per la riproduzione. Questi, prima ancora di maturare del tutto, vengono sospinti in un piccolo serbatoio che si trova all'interno della prostata, e lì, in un liquodo speciale, continuano a maturare. Il problema è che quando hanno raggiunto la "maturità" non c'è santo che li tiene fermi lì. Vogliono fuoriuscire.
Sarebbe stato bello che ad un certo punto se ne fossero stati bravi lì, in attesa... E INVECE NO! Da dietro ci sono costantemente gli altri spermatozoi prodotti dai testicoli che reclamano il posto...e questo perennemente, giorno dopo giorno.

Cosa intendo dire con questo. Itendo dire che l'essere umano: o cerca la naturale soluzione o, se gli è negata, l'istinto sospingerà l'uomo ad un'alternativa: Il sogno, la masturbazione, la prostituta, la donna in genere (sposata, divorziata, vedova, nubile) o, nella peggiore delle soluzioni, qualche altra soluzione, non esclusa la pedofilia.
Chi è in carcere non ha molte alternative...per cui l'omosessualità fa da padrona. Con ciò non intendo dire che tutti i detenuti diventino omosessuali, ma, più dell'uomo in libertà, potrebbero essere dei potenziali candidati a quella pratica.
Chi sta in convento idem. Chi vive al fronte (i militari) idem. Vi ricorderete la prima guerra del golfo e le difficoltà vissute dalle donne militari americane...vi ricorderete anche delle migliaia e migliaia di donne assoldate in certe nazioni ed inviate su navi speciali al largo del porto per provvedere alle necessità dei militari.
I militari in guerra, laddove mancano alle spalle donne incaggiate per provvedere alle loro vogie, diventano potenzialmente degli strupatori; di fatto, in molte guerre, molti soldati si sono distinti come stupratori, ma non perchè lo fossero stati nel loro paese...forse alcuni sì, ma solo alcuni.

Tutte queste persone possono cadere nella depravazione e, quando vi sono caduti, risollevarsi è difficile, come è difficile riprendersi dalla droga.

Concludo.
Perchè la religione deve convincere l'uomo che vivere contro natura piace a Dio?
Ok per chi l'accetta volontariamente (ne ha il diritto
...c'è sicuramente chi, evidentemente, riesce a tenere sotto controllo l'istintività), ma, io dico, quando la voglia si riaffaccia prepotentemente interferendo con le loro promesse, per quali ragioni non dovrebbero poter fare retrofont, piuttosto che disturbare bambini, donne, uomini, bestie ecc.?

E' in ciò che si violano i diritti di quella persona.

Anche la pedofilia in seno ad alcune famiglie deve avere, per forza di cose, una sua origine scatenante. Quale? Qui la questione si complica notevolmente e, questo luogo virtuale, difficilmente potrà scavare le ragioni d'ogni cosa, a meno che qui non ci sia qualche esperto che ne parli.
Un fatto scatenante su cui convergeranno tutti c'è: l'origine è da ricercarsi nei meccanismi dell'apparato genitale, tant'è che, nel passato, re e regine hanno egregiamente risolto il problema con il bisturi attraverso un semplice "taglietto". Il risultato dell'intervento: gli eunuchi, che, in compenso, mettevano a disposizione voci aggraziate, le famose voci bianche, ancor oggi richiestissime. (non manca perciò il lavoro...ovviamente si tratta di umorismo in un argomento troppo serio)[SM=g27987]

L'argomento è tutt'altro che esaurito...a voi il prosieguo.

Saluti
Chidoqua





Squarepusher
00giovedì 17 novembre 2005 23:14
Scusate l'ignoranza: qualcuno mi sa dire con una certa approssimazione il motivo per cui i preti non possono fare le zozzerie come tutti noi?
Non sono ironico, è che proprio non so da dove si sia originata questa faccenda della castità.
parliamonepino
00venerdì 18 novembre 2005 01:25
Re:

Scritto da: Squarepusher 17/11/2005 23.14
Scusate l'ignoranza: qualcuno mi sa dire con una certa approssimazione il motivo per cui i preti non possono fare le zozzerie come tutti noi?
Non sono ironico, è che proprio non so da dove si sia originata questa faccenda della castità.



La tua non è ignoranza.

Magari lo fosse!

Credimi, te lo dico con simpatia!

E' indubbio che sei in buona fede.

Qui non siamo a scuola.

O partecipi perchè hai qualcosa da dire o ti documenti prima e poi partecipi.

Saluti
Sonnyp
00venerdì 18 novembre 2005 06:38
Sassolino..... antipatico!

Scritto da: M.Tamburino 17/11/2005 19.30
Anzi, guarda. Visto che ci siamo, togliamoci pure un sassolino dalle scarpe visto che questa sera sono nella fase in cui "sbranerei" il primo che mi passa sotto il naso [SM=g27996] (così vado liscio per altri 250 posts).

Hai stufato, Husband, con la tua solfa che ha tutto fuorché obiettività. Hai apparentemente il "paravento" di difensore delle minoranze (minoranze ... diciamo "Minoranza", così salviamo l'obiettività [SM=g28001] ), ma solo per convenienza (altro punto a favore della tua obiettività [SM=g28001] ).

Esatto. Non conosci la nostra realtà. Non conosci tutte quelle realtà del mondo cattolico che fanno opera di assistenza, educazione, difesa, volontariato (ripeto: volontariato) gratuito e disinteressato. Forse supplendo tanto quelle istituzioni dalle quali si auspica la "divisione" ma che poi sono assenti in tante parti delle nostre città degradate. E, Husband, non vedi tutto questo? Ti dà fastidio? Ti urta? Ti lascia indifferente? Che cosa ci spinge, eh Husband? Dai, tu che tutto sai e tutto vedi. Sono forse tutte occasioni del maligno, di perversione. Sicuro! Così si moltiplicano le occasioni e si ci può "divertire" di più.

Che ne sai tu, del mondo cattolico nel quale sono nato, cresciuto e continuo a vivere? Della Caritas nella quale ho svolto il servizio civile, degli ospedali in cui ho fatto volontariato, degli oratori e delle parrocchie in cui prestato servizio? Qual è la tua esperienza, Husband. Dai, raccontacela. Non la conosci. Sarebbe più corretto da parte tua ammettere che indossi lenti spesso deformate. Non la conosci e non te ne frega nulla.

Ma fammi il piacere, Husband!




Concordo pienamente Tamburino.... sarebbe pra di piantarla con questa solfa della persecuzione alle minoranze.... quando fa comodo.

Personalmente, avendo "sbirciato" nel mondo cattolico, posso affermare che viene compiuta un'opera di VOLONTARIATO non indifferente, del tutto disinteressato e a scopo umanitario, prima che di proselitismo.

Mostri la cara WTS un solo caso di aiuti umanitari compiuto verso "quelli del mondo" che non siano tdg. Ho lavorato per la protezione civile ed è ignobile quello che ho visto fare quando venivani indirizzati i "mondani" a rivolgersi alle loro organizzazioni di aiuto. Questo camion è per i tdg, il vostro è quello laggiù in fondo. Noi ci siamo "appartati apposta per non confonderci con quelli del mondo. Per citarti una delle emerite e ipocrite, oltre che insulse risposte che sentivo dare, con mio grande disgusto. Grazie Tamburino per avermi dato l'occasione di togliermi anch'io un sassolino dalla scarpa. So che parecchi lettori anonimi, concorderanno con noi l'antipatia reciproca che purtroppo è venuta a sorgere. Concludo solo con un mio pensiero:

La pedofilia è un CRIMINE GRAVISSIMO. Qualunque sia il personaggio che la compie. Ma a mio avviso, fatta da una persona che si reputa appartenente all'UNICA VERITA' ASSOLUTA, PURA, Santificata dalla WTS a e per nome di Dio, bhe.... la cosa la vedo un tantino più grave. Che ne dici Husband? Predichiamo bene e razzoliamo male? Io mi auguro di non trovarmene MAI uno davanti di questi ignobili bastardi, sia che sia cattolico o tdg.
M.Tamburino
00venerdì 18 novembre 2005 08:19
Re:

Ci si chiedeva se il celibato non potesse avere qualche nesso di causalità con la pratica della pedofilia. Nessuno intendeva affermare l'equazione proposta da Tamburino prete=pedofilo.
Si è detto piuttosto che il celibato può potenzialmente esporre ad un rischio maggiore, ma non che sia di per sè la causa scatenante all'atto perverso, tant'è che è stato detto che la pedofilia è presente anche in seno alla famiglia.
Perciò credo che i preti pedofili, come giustamente rileva Tamburino, non siano che un'esigua minoranza rispetto alla totalità degli ecclesiastici presenti nel nostro paese.


Io non ho parlato né di quantità risicate (minoranze) né ho invocato misure più "concilianti o comprensive" per il mondo ecclesiastico.
Io ho solo scritto che se per un prete la pedofilia è "alimentata" dagli spermatozooi che spingono, per un padre-marito cos'è? E quindi, cosa impedirebbe così automaticamente ad un prete-padre-marito di non cadere in errore?
Questo per rimanere nell'ordine naturale delle cose. Potremmo discutere se esiste una "morale" naturale (o un "diritto" naturale), ma non voglio nemmeno addentrarmi.

Invece, per chi è credente magari in realtà soprannaturali, potrebbe valere la massima "Tutto posso in Colui che mi dà forza", ma probabilmente questo vale solo per le "minoranze".
peraskov
00venerdì 18 novembre 2005 09:20

ho solo scritto che se per un prete la pedofilia è "alimentata" dagli spermatozooi che spingono, per un padre-marito cos'è? E quindi, cosa impedirebbe così automaticamente ad un prete-padre-marito di non cadere in errore?



Caro Tamburino, quando sei in fase di "sbranamento" diventi straordinariamente chiaro e diretto.

Ma non prenderla come un invito a continuare così.... [SM=g27988]


M.Tamburino
00venerdì 18 novembre 2005 10:56
Caro Sandro ... segnati questo numero: 609. No, non c'entra la ghematria ...

359 sono i posts già scritti
250 sono quelli che andranno via lisci
al 609° post 'ndo cojo cojio ... e sbranerò ... [SM=g28003]
Chi.dove.quando
00venerdì 18 novembre 2005 10:58
Re: Re:
Scritto da: M.Tamburino 18/11/2005 8.19
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>


> Io non ho parlato né di quantità risicate (minoranze)
> né ho invocato misure più "concilianti o comprensive"
> per il mondo ecclesiastico.


Esatto, per questo ho illustrato la ragione che sta alla base del detto "l'occasione fa l'uomo ladro".
C'è chi ha molte più occasioni di divenire ladro...e lo diventa, ovunque possa cogliere l'occasione.


> Io ho solo scritto che se per un prete la pedofilia
> è "alimentata" dagli spermatozooi che spingono,
> per un padre-marito cos'è?


(non capisco l'insistenza...forse per coprire i misfatti di chi ha più occasioni e non ha ciò di cui ha bisogno [il sesso come pratica naturale]?)
Un padre-marito che, nonostante abbia a disposizione il mezzo per copulare (anche qui il dubbio è d'obbligo), si spinge oltre fino ad attentare alla dignità del proprio bimbo/a è già corrotto e depravato nella testa e nel cuore, già drogato dal sesso sfrenato e senza ritegno, e, forse, lo era già prima di contrarre matrimonio (pervertito sessualmente nella testa, ma senza l'occasione a disposizione); il matrimonio, a persone già indottrinate e corrotte nel cuore e nella mente, non ha fatto altro che fornire l'occasione propizia...niente di più.
I fattori di corruzione della mente (che possono derivare da una molteplicità di cause...tipo pornografia, lettura di letteratura deviante ecc.) da una parte, l'occasione propizia dall'altra, fanno di queste persone quasi certamente dei pedofili. Alla base c'è però sempre lo stesso istinto da soddisfare.
Il prete che sceglie il celibato intraprende una lotta impari.
Se l'istinto resta a lungo inappagato con quanto offre madre natura, capiterà che con la mente cominci a fantasticare e, non appena si presenterà l'occasione (i bambini, perchè indifesi, sono facili bersagli)darà corpo alle sue fantasie. Cosa c'è di difficile in tutto ciò? Idem per il frate, idem per il carcerato, idem per le suore di clausura (lesbismo).
La pedofilia può corrompere tutti, nessuno escluso. Nessuno pensi d'essere al sicuro. La forza della sessualità ha la stessa potenza, se non superiore, alla forza della fame o della sete. C'è gente che, in difficoltà estreme, si è nutrita di carne umana, ed ha bevuto le proprie orine. C'è gente che in tempi duri scava, per poter mangiare, negli immondizai e mangia senza nemmeno preoccuparsi di pulire il il cibo in putrefazione. Se non è soddisfatta, la sessualità irrompe in modi diversi, modi che possono dipendere dalle circostanze cui attingere, perciò dall'occasione.
In ciò poi ognuno ha le sue preferenze, dettate anche dal suo vissuto e magari dalle letture che ha fatte.
Ho comunque detto che non sono un esperto in materia, ma, stante agli esperti, per come io li ho compresi, non si va molto lontano in fatto di spiegazioni.
Solo il bisturi può risolvere il problema per alcuni. Per altri basterebbe una vita condotta in presenza delle forme concesse lecitamente dalla natura.
Sicuramente la ratio può limitare i danni, ma a volte la ratio non è sempre all'altezza del compito.
Cominciamo con il togliere gli elementi destabilizzanti di una sana sessualità!: Il celibato, la clausura, la solitudine del carcere sono tutti elementi predisponenti e che andrebbero eliminati. Se poi c'è il padre-padrone che approfitta della figliola allora ci troviamo in presenza di pre-narcotizzato nella mente ed una tale persona va presa e curata, oppure bisonga procedere a renderlo eunuco, ma, quest'ultima cosa, non è soluzione molto ben vista nella ns società, non so se a ragione o torto.


> Invece, per chi è credente magari in realtà soprannat
> urali, potrebbe valere la massima "Tutto posso
> in Colui che mi dà forza", ma probabilmente questo
vale solo per le "minoranze".

Sarà! Se lo fose ok! Importante è risolvere. Però, i preti pedofili o omossessuali e le suore lesbiche, numerosi, dimostrano che non tutti s'appellano e fanno affidamento nella forza di Colui che può, e noi, caro amico, abbiamo bisogno di risolvere i problemi contingenti, non possiamo solo sperare.


Per Sonny:

Mi spiace, amico, il tuo intento, come al solito, verte sempre e solo in un'unica direzione. Per quei credenti, ma anche dal mio punto di vista, la tua è una forma di violazione della loro dignità, e su questo dovresti un attimo riflettere.
Capisco la tua sofferenza, e per questo ti dò i miei migliori auguri per un percorso di serenità, ma non puoi pensare di trovare quel percorso di serenità minando alla base le scelte altrui.
Invece di aiutarle, eventualmente, a riflettere, rinsaldi, ironia della sorte, le loro convinzioni. Se questa è la tua meta continua...io non la trovo gradevole, non solo, ma nemmeno lontanamente vincente. Lo dico disinteressatamente, spassionatmente e simpaticamente.


Auguro serenità e felicità a tutti.

Chidoqua





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fr44
00venerdì 18 novembre 2005 11:04
Re: Sassolino..... antipatico!

Scritto da: Sonnyp 18/11/2005 6.38




Mostri la cara WTS un solo caso di aiuti umanitari compiuto verso "quelli del mondo" che non siano tdg. Ho lavorato per la protezione civile ed è ignobile quello che ho visto fare quando venivani indirizzati i "mondani" a rivolgersi alle loro organizzazioni di aiuto. Questo camion è per i tdg, il vostro è quello laggiù in fondo. Noi ci siamo "appartati apposta per non confonderci con quelli del mondo.




Quel che dichiara il forista di cui sopra è del tutto estraneo alla mia esperienza personale di Testimone di Geova impegnato più volte in Italia in aiuti di carattere umanitario diretti a tutti coloro che erano colpiti da calamità naturali e non solo TdG.

A parte il fatto che la WTS ha stanziato e inviato aiuti nel Sud.est asiatico nelle zone colpite dallo Tsunami, in Pakistan
e altrove dove il numero dei TdG è esiguo e in alcune zone del tutto assente.

Ricordo che nel 1980 facevo parte dei volontari TdG che per primi arrivarono con tende, coperte, viveri, medicinali nei paesi dell'Irpinia campano-lucana colpite dal sisma. I nostri camions furono i prini ad arrivare nelle zone colpite.

Trovammo persone sconvolte, fummo i primi a scavare fra le macerie e certamente non c'erano distinzioni nel dare aiuto fra chi era e non era TdG.

Il sindaco di uno dei Comuni colpiti, non ricordo se di Lioni o di S.Angelo dei Lombardi o forse di un altro comune ci dedicò un pubblico elogio per l'opera svolta ancora in piena notte a a rischio della nostra vita fra macerie ancora sussultanti per le scosse di assestamento.

Per cortesia, pregherei di non fare disinformazione che oltretutto è mancanza di rispetto per persone che pur di prestare soccorso non hanno esitato a mettere a repentaglio la propria stessa vita.

FRANCESCO.
M.Tamburino
00venerdì 18 novembre 2005 11:07
Caro Chi ... solo il bisturi ...

Non me ne volere, ma quando finiremo di "parcellizzare" l'uomo, forse eviteremo di "parcellizzarne" anche la vita.

Uno può fare violenza anche dopo uno "zac". Detto in altri termini violenza non è solo penetrazione.

Ecco sì, questo io lamento: una stancante "parcellizzazione" di qualunque argomento.

Adieu

M.Tamburino
00venerdì 18 novembre 2005 11:12
Caro Fra, bravo.
Credo che fra i TdG, come in qualunque gruppo, esistono quelli più sensibili e quelli meno.
Sono gli stereotipi ad essere pericolosi ...
Ricordo il portavoce della comunità ebraica di Milano dire di smetterla con ritenere "gli ebrei" più intelligenti degli altri, perché lui per ogni ebreo intelligente poteva indicarne 10 stupidi ...
Chi ha orecchi per intendere intenda.
Chi.dove.quando
00venerdì 18 novembre 2005 11:45
Re:

Scritto da: M.Tamburino 18/11/2005 11.07
Caro Chi ... solo il bisturi ...

Non me ne volere, ma quando finiremo di "parcellizzare" l'uomo, forse eviteremo di "parcellizzarne" anche la vita.

Uno può fare violenza anche dopo uno "zac". Detto in altri termini violenza non è solo penetrazione.

Ecco sì, questo io lamento: una stancante "parcellizzazione" di qualunque argomento.

Adieu





Non capisco perchè, fra tanto che si è detto, vai a cogliere un invito che, se leggi bene, è stato più una battuta che la risposta ad un dramma.
Se al bisturi si può (metaforiacamte ovvio...oggi si può escludere), e forse, si deve soprassedere (lasciando agli esperti la patata bollente) si faccia almeno qualcosa per alcune cause predisponenti (in questo thread il celibato è chiaramente una causa predisponente).

Non possiamo eliminare le cause della violenza in toto, ma un pò di prevenzione si può fare, ti pare?
E' così difficle capire? Oppure non si vuol capire e contribuire a perpetuare una praticca illegittima, sia secondo natura che secondo la dichiarazione dei fondamentali diritti umani (eccezion fatto per chi dice d'avere la forza superiore di cui tu parli...ossia il celibato può essere e deve essere solo un fatto strettamente personale, senza impegno presente e fututo pro o contro qualcuno)???? jyhu

Allora, se la violenza è inattaccabile e nulla si può contro di essa, sono stati fessi Pisano § C. a neutralizzare tre terroristi intenti a preparare un attentato?
Se la prevenzione non serve a che tutti gli sforzi in atto per debellare e prevenire malattie, ma anche violenza?

Il fatto è che Sandro, che accusa altri di qualunquismo e relativismo, dimostra, con il suo commento, chi siano i veri qualunquisti ed i veri relativisti.
Molti credenti, pur di rimanere fedeli al loro indottrinamento, si bendano gli occhi, nè vogliono sentire di realtà così sconcertanti e, come sempre, si nascondono dietro ad un dito per giustificare una pratica che andrebbe abolita senza mezzi termini, esattamente come diciamo per la pratica della scomunica.

Per FR4:

Solidarizzo nel modo più assoluto con le scelte da voi fatte per intervenire nei casi di disperazione da te menzionati.
E' giusto che ognuno faccia qualcosa per qualcun altro, anche selezionandolo...solo lo Stato si può preoccupare di tutti, ma non è scritto da nessuna parte che io, se regalo qualcosa ai miei figli, o intervengo a favore della mia famiglia, debba regalare a tutti i figli di questo mondo o intervenire a favore di tutte le famiglie del mondo (non sono babbo natale, nè la befana, nè un ente pubblico di beneficenza). Ognuno si preoccupi del suo.
Se poi ci sono organizzazioni umanitarie senza frontiere, ognuno si senta libero, se vuol fare qualcosa per gli altri, di apoggiarle...ed io so di molti TdG che non mancano nemmeno in questo senso (mica lo strombazzano a dx e sx)...perciò rifuto categoricamente ogni intervento atto a minare la vs buona volontà e la vs buona fede ed il vs impegno, nel limite del possibile, per chiunque voi intendiate aiutare. Va da sè che se voi avete aiutato i vs, le risorse giunte da altri sono convogliate a beneficio di altri non TdG, ben sapendo di che valore è il vs buon senso in circostanze del genere.
Auguri.

Tanti saluti a tutti voi bella gente.
Chidoqua
Chi.dove.quando
00venerdì 18 novembre 2005 11:50
Re:

Scritto da: M.Tamburino 18/11/2005 11.12
Caro Fra, bravo.
Credo che fra i TdG, come in qualunque gruppo, esistono quelli più sensibili e quelli meno.
Sono gli stereotipi ad essere pericolosi ...
Ricordo il portavoce della comunità ebraica di Milano dire di smetterla con ritenere "gli ebrei" più intelligenti degli altri, perché lui per ogni ebreo intelligente poteva indicarne 10 stupidi ...
Chi ha orecchi per intendere intenda.




Manco a dirlo...

Accennavamo al qualunquismo...e spuntano le...!
peraskov
00venerdì 18 novembre 2005 12:15

Il fatto è che Sandro, che accusa altri di qualunquismo e relativismo, dimostra, con il suo commento, chi siano i veri qualunquisti ed i veri relativisti.




L’unico commento che ho fatto in questo 3D è questo:

Caro Tamburino, quando sei in fase di "sbranamento" diventi straordinariamente chiaro e diretto.”



E non ho mai parlato di relativismo.

Non ti sembra di essere leggermente in malafede?

M.Tamburino
00venerdì 18 novembre 2005 12:27
Ed allora, al caro Chi.dove.quando facciamo una domandina per vedere chi sia qualunquista.

Passi l'abolizione del celibato che soddisfa
1) i bisogni naturali
2) e dà uno scopo a dei poveri idioti che scoprono sempre e solo dopo le conseguenze delle proprie scelte

Veniamo agli abusi familiari. Cosa suggerisci invece per queste persone per prevenire il fenomeno della pedofilia? Li castriamo se sono uomini? E se sono donne? Mozziamo le manine? Dicci, Chi.dove.quando, perché qualcosa si ha da fare.

Dopo sicuramente il mondo, pieno di preti sposati e di eunuchi effettivi, sarà un posto migliore.

PS [SM=g27997] Corna, potevi scriverlo esplicitamente. Dire che "c'è del buono in tutto" è banale e qualunquista. Mentre dire "abbasso il celibato" è una soluzione contestualizzata e personalizzata. With my compliments! [SM=x511448]
Chi.dove.quando
00venerdì 18 novembre 2005 13:17
Re:

Scritto da: M.Tamburino 18/11/2005 12.27
Ed allora, al caro Chi.dove.quando facciamo una domandina per vedere chi sia qualunquista.

Passi l'abolizione del celibato che soddisfa
1) i bisogni naturali
2) e dà uno scopo a dei poveri idioti che scoprono sempre e solo dopo le conseguenze delle proprie scelte

Veniamo agli abusi familiari. Cosa suggerisci invece per queste persone per prevenire il fenomeno della pedofilia? Li castriamo se sono uomini? E se sono donne? Mozziamo le manine? Dicci, Chi.dove.quando, perché qualcosa si ha da fare.

Dopo sicuramente il mondo, pieno di preti sposati e di eunuchi effettivi, sarà un posto migliore.

PS [SM=g27997] Corna, potevi scriverlo esplicitamente. Dire che "c'è del buono in tutto" è banale e qualunquista. Mentre dire "abbasso il celibato" è una soluzione contestualizzata e personalizzata. With my compliments! [SM=x511448]




Continui a girare intorno all'ostacolo.

Non esistono soluzioni ad hoc.
Non si può fare tutto, ma qualcosa sì...meglio che nulla.
Se invece devo passare a descriverti in che modo il celibato fa la sua parte Ok...procediamo...vi sono notizie in abbondanza.
Chiaro che eliminato il celibato non si elimina il fenomeno, ma quello legato alle cirostanze offerte dal celibato, sì, almeno in parte...perchè resterebbe sempre quello del pedofilo già in essere nell'animo che si illudeva di risolvere il problema con il celibato. Devi distinguere, amico, altrimenti qui staremo a parlare all'infinito...tu però, non io.

Secondo te, siccome ci sono padri pedofili, allora dovremmo concludere che a portare al gioco perverso della pedofilia non possa essere la dottrina del celibato. Come se la pedofilia fosse un marchio ad personam per nascita (solo in questo caso sarebbe sostenibile quel che tu dici...ma finora non siamo in possesso di dati che confortino questa tesi)...non scherziamo Tamburino.

Ci sono fatti che scaturiscono in certi ambienti ed alla luce del sole, e fatti che, nonostante tutto (famiglia), nascono e si consumano all'ombra.
Significa che famiglia e celibato siano strutture che si assolvono a vicenda?
NO...il celibato non offre quello che offre la coppia, per cui è una dottrina ad alto rischio (mica solo per la pedofilia).
Il fenomeno all'interno della famiglia va studiato meglio ed allora potrebbe emergere che, certi tipi di religiosità tabù, potrebbero venir meno nelle loro aspettative...ma è un discorso lunghissimo. Noi stiamon qui parlando di violazione della dignittà dei bambini, e siamo a loro difesa...poi ci interroghiamo sulle ragioni di questo fenomeno, perchè non accada più.

Del celibato, bontà tua, sosteniamo SOLO CHE NON DEBBA SUSSISTERE L'OBBLIGO NEL TEMPO PER CHI VI VOLESSE RINUNCIARE, E, SIAMO QUI, PER DIFENDERE LA DIGNITA' DEL SACERDOTE CHE S'ACCORGE DELL'ERRORE COMMESSO E CHE S'ACCORGE DELL'IRRINUNCIABILITA' DI UNA COMPAGNA.
O vorresti che la società non si interroghi?
Sì...mi pare questo...ecco...puoi pensarla come vuoi, così come puoi da domani votarti al celibato, salvo riparlarne dopo qualche tempo.

Tanti saluti.
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