Re:
Lily Marleen, 14/12/2007 15.53:
Scusate, ma io ripropongo la mia domanda: "come fa un bambino TDG a conciliare studio, scuola, svago con adunanze e predicazione?"
* Prendiamo le adunanze per esempio: spesso sono la sera, alle otto o alle nove e magari a quell'ora un bambino è stanco, non riesce a seguire, si addormenta, fa i capricci. Non è che si può pretendere che un bambino stia zitto e buono per un'ora o due come un adulto, scusate.
* Poi il divieto di celebrare Natale, Capodanno, Pasqua, Carnevale, Festa della mamma, compleanni etc... Occasioni non solo di festeggiamenti e abbuffate, ma anche di socializzazione e svago, che non mi pare abbiano granché di diabolico. Che io sappia, almeno da me, i bambini tdg non prendono parte nemmeno a gite scolastiche o recite.
* Poi il fatto che comunque le amicizie con "persone del mondo" (scambiarsi visite, uscire insieme etc) siano fortemente sconsigliate, cosa che rischia di sconfinare nell'isolamento.
* Poi il dilemma "università sì o no" (ho letto il discorso di Losch e mi pare abbastanza chiaro: no università, assolutamente) e anche l'asilo mi pare sconsigliato (in alcune risposte la Betel suggerisce piuttosto alle madri che fanno le pioniere di portarsi dietro i figli piccoli in predicazione...).
1. Gli orari dipendono, le adunanze serali si possono svolgere anche verso le 17. Se il bambino fa capricci, lo si lascia con qualcuno in casa, oppure il genitore si alza, va in un'altra aula/stanza della congregazione e lo calma. Se ha sonno, lo lascia dormire.. poi va a discrezione del genitore, dipende anche dall'età del bambino. Cosa credi che li frustino?
2. Alle gite non ho capito perchè non dovrebbero farne parte, per le recite le possono fare benissimo, sempre se non toccano certi argomenti (tipo il natale).
Riunioni famigliari, rimpatriate e feste con temi come il compleanno, il natale e via discorrendo, sono evitati in caso di famigliari di religione diversa, cose che succedono in tutte le religioni e culture del mondo, hai mai visto un ebreo festeggiare il natale? A parte queste problematiche dove ognuno singolarmente ha il diritto di fare quello che meglio crede con i propri famigliari, le feste e i periodi di svago non mancano, e nelle famiglie religiose il tempo dedicato ai famigliari è ben superiore, di solito, agli atei o ai credenti ma non "religiosi".
3. Per le "amicizie del mondo" dipende. Ogni genitore, tdG o meno, se si interessa del figlio può chiedere o imporre la non frequentazione di certe compagnie, nella mia esperienza, io "del mondo" non ho mai avuto problemi di amicizia con dei tdG fin da che ero piccolo ad ora.
4. L'esempio di Losch è a mio parere ridicolo, viene comunque detto che non vuole imporre una scelta e che saranno i diretti interessati a decidere.
Sul portarsi dietro i figli piccoli, bè, può dar fastidio come piacere, sia al genitore che al figlio stesso o al padrone di casa, nulla di assolutamente giusto o assolutamente sbagliato comunque, non vedo il problema.
Se un tdG è in disaccordo può tranquillamente correggermi.